Museo Caproni
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Museo Caproni
Delle mie vacanze a Cavalese praticamente scalzo 100% anche in hotel parlerò in un altro post. Adesso vi racconto della mia visita al bellissimo Museo Caproni di Trento. Ci sono andato con un amico appassionato di aeronautica che villeggiava ad Arco di Trento, più o meno alla stessa distanza che avevo io da Cavalese, solo che lui arrivava da sud e io da nord. Ci siamo incontrati giungendo simultaneamente alla stessa rotonda spersa da qualche parte in città. L'avessimo voluto concordare non succedeva...
Al Museo sono entrato naturalmente scalzo. C'erano due custodi gentili e a quello dei biglietti ho la chiave per i bagni. Mi ha solo chiesto se ci andavo scalzo e io ho risposto di aver fiducia che i loro bagni fossero puliti, così ha sorriso e non ha detto altro.
Un po' più ostico il terzo custode dentro al capannone grande. Voleva che mettessi le scarpe. Gli ho detto che non avevo nessuna intenzione di metterle a meno che fosse esplicitamente scritto in un eventuale regolamento che naturalmente non c'era o se c'era non diceva proprio niente di niente.
Ha brontolato un po' sulla mia italianità (nel senso che gli italiani si comportano sempre come vogliono...) e se n'é andato.
La visita è proseguita (interessante anche la galleria delle moto Caproni e Aeromere, prodotte a Trento dopo la guerra). Poi ho voluto fare la classica foto "di famiglia" col mio amico e consorti, e mi sono messo a trafficare per mettere la macchina fotografica in condizioni di inquadrare e funzionare con autoscatto.
A quel punto il custode si è impietosito e si è offerto di fare lui lo scatto, senza più commentare sui piedi
e questo è il risultato.
Siamo usciti praticamente alla chiusura dell'intervallo pranzo, dopo aver trascorso un paio d'ore molto interessanti (consiglio vivamente agli appassionati di aerei, di moto o entrambi...)
A pranzo siamo andati in un locale bar/snack vicino al Museo di scienze, gestito da tre belle signore/ine nessuna delle quali ha avuto perplessità nel vedermi entrare scalzo... non ricordo il nome altrimenti lo consiglierei
Saluti avionici
Marco53
Al Museo sono entrato naturalmente scalzo. C'erano due custodi gentili e a quello dei biglietti ho la chiave per i bagni. Mi ha solo chiesto se ci andavo scalzo e io ho risposto di aver fiducia che i loro bagni fossero puliti, così ha sorriso e non ha detto altro.
Un po' più ostico il terzo custode dentro al capannone grande. Voleva che mettessi le scarpe. Gli ho detto che non avevo nessuna intenzione di metterle a meno che fosse esplicitamente scritto in un eventuale regolamento che naturalmente non c'era o se c'era non diceva proprio niente di niente.
Ha brontolato un po' sulla mia italianità (nel senso che gli italiani si comportano sempre come vogliono...) e se n'é andato.
La visita è proseguita (interessante anche la galleria delle moto Caproni e Aeromere, prodotte a Trento dopo la guerra). Poi ho voluto fare la classica foto "di famiglia" col mio amico e consorti, e mi sono messo a trafficare per mettere la macchina fotografica in condizioni di inquadrare e funzionare con autoscatto.
A quel punto il custode si è impietosito e si è offerto di fare lui lo scatto, senza più commentare sui piedi
e questo è il risultato.
Siamo usciti praticamente alla chiusura dell'intervallo pranzo, dopo aver trascorso un paio d'ore molto interessanti (consiglio vivamente agli appassionati di aerei, di moto o entrambi...)
A pranzo siamo andati in un locale bar/snack vicino al Museo di scienze, gestito da tre belle signore/ine nessuna delle quali ha avuto perplessità nel vedermi entrare scalzo... non ricordo il nome altrimenti lo consiglierei
Saluti avionici
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
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