Scalzi nei santuari

FKKch Ven Nov 25 2022, 17:13

Volevo dire che mi sembra un senso di rispetto entrare scalzi in un santuario. Io quando faccio il pellegrinaggio a Notre Dame du Scex, lo faccio tutto scalzo. Ma vedo che molti quando si arriva al santuario, prima di entrare si tolgono le scarpe. Molti musulmani entrano scalzi nelle moschee e anche buddisti, ecc. come segno di rispetto si tolgono le scarpe quando entrano in un luogo sacro. Qui in Svizzera è segno di rispetto togliersi le scarpe anche quando si entra in casa di qualcuno (tutti i pianerottoli sono pieni di scarpe). Come in Giappone. Togliersi le scarpe in generale è un segno di rispetto, soprattutto se si entra in un luogo sacro.

Grand Choeur Ven Nov 25 2022, 17:54

Io vivo scalzo. E anche per lavoro giro diverse chiese. Mai avuto problemi.

Marco53 Ven Nov 25 2022, 22:11

Ci sono arrivato per gradi, ma nel 2008 (e insieme a mia moglie), complice anche un gran caldo, ho avuto modo di cominciare una serie di camminate scalze memorabili. Dalla visita al Palazzo dei Papi di Avignone alla mia prima S.Messa senza scarpe (ben chiuse in auto) a Lourdes.
Da allora ho visitato decine di chiese e santuari completamente scalzo e devo dire di aver al massimo suscitato un po' di curiosità (o era invidia? Very Happy

)
Ed è proprio bello sentire con i piedi le pietre secolari sulle quali ha camminato tanta gente... Come ad esempio il famoso labirinto di Chartres.
Saluti pellegrini.
Marco53

FKKch Sab Nov 26 2022, 05:17

...come succedeva un tempo, quando entri in un luogo sacro dovresti toglierti le scarpe, dovrebbe essere un segno di rispetto suggellato da un obbligo. Io personalmente "sento" che mi devo scalzare se entro in un luogo sacro.

BarefootSoul Sab Nov 26 2022, 22:32

Per quanto riguarda i musulmani, entrano in moschea senza scarpe - scalzi o con calzini - lasciandole fuori dall'ingresso, per una questione di purezza rituale.

Anche quando compiono le cinque preghiere giornaliere - che costituiscono uno dei 5 pilastri dell'Islam - si tolgono le scarpe prima di poggiare i piedi sul tappetino.

La purezza rituale è una questione molto sentita. Prima di pregare bisogna fare delle abluzioni con acqua (un tempo, se questa non era disponibile, era concessa anche la sabbia).

Nessun musulmano che fosse, per caso, barefooter entrerebbe in moschea dopo aver camminato a piedi nudi fuori.

Ecco perché cerco di evitare di andare a mangiare kebab quando sono scalzo. Naturalmente, come i cristiani, non tutti i musulmani sono strettamente osservanti (ne ho visti parecchi bere alcool come e più di me, e alla mia osservazione su come mai infrangessero il divieto sostanzialmente mi hanno risposto "la carne è debole").

Però, non sapendo chi ho di fronte, evito di tenere un comportamento che potrebbe risultare offensivo per chi rispetta sinceramente i precetti.

Pape Satàn Aleppe Dom Nov 27 2022, 17:36

In un santuario scalzo non sono mai stato ma non nego che mi piacerebbe. Certo, bisogna riconoscere che è una pratica ornai obsoleta, pure di frati che vanno scalzi per pertinenza non se ne vedono più. Anzi, paradossalmente si potrebbe venire redarguiti per la mancanza di rispetto verso un luogo sacro.

BarefootSoul ha scritto:

Ecco perché cerco di evitare di andare a mangiare kebab quando sono scalzo. Naturalmente, come i cristiani, non tutti i musulmani sono strettamente osservanti (ne ho visti parecchi bere alcool come e più di me, e alla mia osservazione su come mai infrangessero il divieto sostanzialmente mi hanno risposto "la carne è debole").

Però, non sapendo chi ho di fronte, evito di tenere un comportamento che potrebbe risultare offensivo per chi rispetta sinceramente i precetti.

Però, scusami, pure se avessi le scarpe entreresti con le scarpe sporche e non si farebbero problemi per questo.

FKKch Dom Nov 27 2022, 21:35

Scusate se insisto, ma penso ci sia confusione su questo topic. Mi rendo conto che in questi forum si tende ad enfatizzare la libertà di andare scalzi, l'andare scalzi come forma di trasgressione, ecc. Ma il mio punto di vista è l'opposto. L'andare scalzi nei luoghi sacri e anche quando si entra in casa di qualcuno (almeno qui in Svizzera) è un segno di rispetto non di trasgressione. Per esempio, al santuario di Notre Dame de Scex anche le persone che effettuano servizi di pulizia ecc. si scalzano prima di entrare, infatti fuori al santuario ci sono le scarpe. Lo stesso in tutte le case svizzere, se entri con le scarpe sei un maleducato. Anche la mia portinaia prima di entrare in casa mia si toglie le scarpe e le lascia sul pianerottolo. Forse ci siamo dimenticati questi gesti di rispetto verso i luoghi sacri dove si entrava scalzi e anche nelle case dove un tempo la gente lavorava nei campi o all'esterno c'era la neve ed era la "regola" togliersi le scarpe prima di entrare. Lo stesso succede in Giappone. Per cui ripeto, volevo enfatizzare come "scalzarsi" sia un segno di rispetto (comune a moltissimi templi di varie religioni) e non di tragressione.
Un altro discorso completamente diverso invece è il "salutismo" dove sono stati creati molti "barfussweg" (sentieri da percorrrere scalzi su vari terreni creati appositamente) e dove il camminare scalzi fa parte di una pratica salutistica e di benessere. E anche promossa turisticamente (es. sul sito Myswitzerland per l'Appenzell).

Pape Satàn Aleppe ha scritto:In un santuario scalzo non sono mai stato ma non nego che mi piacerebbe. Certo, bisogna riconoscere che è una pratica ornai obsoleta, pure di frati che vanno scalzi per pertinenza non se ne vedono più. Anzi, paradossalmente si potrebbe venire redarguiti per la mancanza di rispetto verso un luogo sacro.

BarefootSoul ha scritto:

Ecco perché cerco di evitare di andare a mangiare kebab quando sono scalzo. Naturalmente, come i cristiani, non tutti i musulmani sono strettamente osservanti (ne ho visti parecchi bere alcool come e più di me, e alla mia osservazione su come mai infrangessero il divieto sostanzialmente mi hanno risposto "la carne è debole").

Però, non sapendo chi ho di fronte, evito di tenere un comportamento che potrebbe risultare offensivo per chi rispetta sinceramente i precetti.

Però, scusami, pure se avessi le scarpe entreresti con le scarpe sporche e non si farebbero problemi per questo.

Mettlog91 Lun Nov 28 2022, 11:10

FKKch ha scritto:Scusate se insisto, ma penso ci sia confusione su questo topic. Mi rendo conto che in questi forum si tende ad enfatizzare la libertà di andare scalzi, l'andare scalzi come forma di trasgressione, ecc. Ma il mio punto di vista è l'opposto. L'andare scalzi nei luoghi sacri e anche quando si entra in casa di qualcuno (almeno qui in Svizzera) è un segno di rispetto non di trasgressione. Per esempio, al santuario di Notre Dame de Scex anche le persone che effettuano servizi di pulizia ecc. si scalzano prima di entrare, infatti fuori al santuario ci sono le scarpe. Lo stesso in tutte le case svizzere, se entri con le scarpe sei un maleducato. Anche la mia portinaia prima di entrare in casa mia si toglie le scarpe e le lascia sul pianerottolo. Forse ci siamo dimenticati questi gesti di rispetto verso i luoghi sacri dove si entrava scalzi e anche nelle case dove un tempo la gente lavorava nei campi o all'esterno c'era la neve ed era la "regola" togliersi le scarpe prima di entrare. Lo stesso succede in Giappone. Per cui ripeto, volevo enfatizzare come "scalzarsi" sia un segno di rispetto (comune a moltissimi templi di varie religioni) e non di tragressione.
Un altro discorso completamente diverso invece è il "salutismo" dove sono stati creati molti "barfussweg" (sentieri da percorrrere scalzi su vari terreni creati appositamente) e dove il camminare scalzi fa parte di una pratica salutistica e di benessere. E anche promossa turisticamente (es. sul sito Myswitzerland per l'Appenzell).

Non credo che qui molti vadano scalzi come "trasgressione", anche perché di trasgressivo c'è poco.
Trasgredire nella sua accezione letterale significa l' infrazione di una norma, di una legge, di un ordine.
Noi non si infrange nessuna norma o legge, semplicemente si sta a piedi nudi per il puro e semplice piacere di farlo. Tutto qui.
Non penso si enfatizzi l'andare scalzi come forma di trasgressione, ma come piacere personale che ognuno si deve sentire libero di manifestare come meglio crede, ovviamente sempre nel rispetto delgi altri.

GECO Lun Nov 28 2022, 13:23

Pensa che anni fa con altri 'nati-scalzi' andammo a visitare Firenze e non volevano farci entrare scalzi nella chiesa di Santa Croce.
Solo dopo una lunga discussione quando uno di noi rispose chiami pure i carabinieri io sono avvocato vediamo chi ha ragione nel sentire la parola avvocato il responsabile della sicurezza c'ha fatto entrare scalzi...
A San Pietro sono entrato scalzo senza problemi come in altre chiese.
Certo in questi luoghi c'è un aspetto di rispetto per il luogo sacro o di penitenza quindi viene davvero strano che alcune chiese vietino l'ingresso agli scalzi anche se magari uno entra scalzo perché gli piace camminare scalzo e non per motivi di rispetto o penitenza.
Per l'entrare scalzi in casa altrui se uno tiene i piedi chiusi nelle scarpe non so quanto sia gradevole dal punto di vista olfattivo...
Non conosco Notre Dame de Scex com'è il pellegrinaggio?
Io sono stato sia a Medjugorje sia a Croagh Patrick dove è facile trovare pellegrini penitenti che salgono scalzi.
C'è da precisare che per me/noi l'andare scalzi è tutt'altro che una penitenza ma una cosa piacevole.
In qualche rarissimo caso c'è anche qualcuno che ha fatto il Cammino di Santiago scalzo. Io ne ho percorso una parte ma in certi punti ho dovuto rimettermi i sandali perché per me troppo impegnativo.

GECO Lun Nov 28 2022, 13:26

FKKch ha scritto:Volevo dire che mi sembra un senso di rispetto entrare scalzi in un santuario. Io quando faccio il pellegrinaggio a Notre Dame du Scex, lo faccio tutto scalzo. Ma vedo che molti quando si arriva al santuario, prima di entrare si tolgono le scarpe. Molti musulmani entrano scalzi nelle moschee e anche buddisti, ecc. come segno di rispetto si tolgono le scarpe quando entrano in un luogo sacro. Qui in Svizzera è segno di rispetto togliersi le scarpe anche quando si entra in casa di qualcuno (tutti i pianerottoli sono pieni di scarpe). Come in Giappone. Togliersi le scarpe in generale è un segno di rispetto, soprattutto se si entra in un luogo sacro.

Per curiosità in che zona della Svizzera abiti? Ma vai scalzo abitualmente o solo nei santuari?
Io sono di Milano e ogni tanto vado a fare escursioni anche in Svizzera. Se non troppo impegnativa vado scalzo. Magari se ti fa piacere ci si può vedere per una escursione. Ora la vedo dura ma con la bella stagione?

FKKch Lun Nov 28 2022, 16:32

Sono nel Cantone Vallese. In genere è più accettato nella Svizzera tedesca, l'andare scalzi. Infatti nel Cantone Vallese noto la differenza tra parte francese dove sono io e parte tedesca. Per esempio, nella parte tedesca del Vallese in estate ho visto salire sul treno una ragazza scalza, cosa mai vista nella Svizzera francese, come è molto comune una volta in treno togliersi le scarpe, visto spessissimo in estate. Anche come calzature, nella Svizzera tedesca in estate prediligono le ciabatte Birkenstock, mentre in quella francese le ballerine. Mentalità differenti. Grazie dell'invito, ma non incontro.

GECO ha scritto:
FKKch ha scritto:Volevo dire che mi sembra un senso di rispetto entrare scalzi in un santuario. Io quando faccio il pellegrinaggio a Notre Dame du Scex, lo faccio tutto scalzo. Ma vedo che molti quando si arriva al santuario, prima di entrare si tolgono le scarpe. Molti musulmani entrano scalzi nelle moschee e anche buddisti, ecc. come segno di rispetto si tolgono le scarpe quando entrano in un luogo sacro. Qui in Svizzera è segno di rispetto togliersi le scarpe anche quando si entra in casa di qualcuno (tutti i pianerottoli sono pieni di scarpe). Come in Giappone. Togliersi le scarpe in generale è un segno di rispetto, soprattutto se si entra in un luogo sacro.
Per curiosità in che zona della Svizzera abiti? Ma vai scalzo abitualmente o solo nei santuari?
Io sono di Milano e ogni tanto vado a fare escursioni anche in Svizzera. Se non troppo impegnativa vado scalzo. Magari se ti fa piacere ci si può vedere per una escursione. Ora la vedo dura ma con la bella stagione?

Marco53 Lun Nov 28 2022, 19:18

In effetti a Ginevra ricordo di essere stato apostrofato da una signora. Non sapendo il francese non ho capito niente ma sicuramente mi stava appostrofando in malo modo. Ma non me ne importa un fico secco e ho continuato a tornare a Ginevra sempre scalzo e a visitare il famoso Salone dell'Auto senza scarpe. Ho notato anch'io una minor propensione ad essere accettati scalzi nella Svizzera francese, cosa che non accade in tutto il resto, dal Ticino ai Grigioni per non parlare della Svizzera tedesca.
Devo dire che un po' meglio è andata nello Jura, con visita al bellissimo paese di Sant'Ursanne nella Vallée della Doubt, girato interamente lasciando le ciabatte in auto, e a La-Chaux-De-Fonds (spero di aver scritto giusto), dove nel 2002 ho visitato il bellissimo Museo dell'Orologio, che sembra proprio invitare a vederlo senza scarpe, come testimonia la foto qui sotto.

Beh... se la prossima primavera si organizza qualcosa in Svizzera potrei esserci.
Saluti confederati
Marco53

FKKch Mar Nov 29 2022, 06:17

Conosco molto bene tutti i posti che hai descritto. Hai fatto veramente un bel giro. Se sei appassionato della Svizzera e dell'andare scalzo, il miglior Cantone è l'Appenzell. E' il Cantone più scalzo della Svizzera, i bambini per tradizione andavano a scuola scalzi. Lì c'è stato il primo "barfussweg della Svizzera: https://famigros.migros.ch/it/gite-e-tempo-libero/escursioni-per-famiglie/sentiero-da-percorrere-a-piedi-nudi-appenzello
Sicuramente in Appenzell nessuno ti dirà nulla se cammini scalzo.

Marco53 ha scritto:In effetti a Ginevra ricordo di essere stato apostrofato da una signora. Non sapendo il francese non ho capito niente ma sicuramente mi stava appostrofando in malo modo. Ma non me ne importa un fico secco e ho continuato a tornare a Ginevra sempre scalzo e a visitare il famoso Salone dell'Auto senza scarpe. Ho notato anch'io una minor propensione ad essere accettati scalzi nella Svizzera francese, cosa che non accade in tutto il resto, dal Ticino ai Grigioni per non parlare della Svizzera tedesca.
Devo dire che un po' meglio è andata nello Jura, con visita al bellissimo paese di Sant'Ursanne nella Vallée della Doubt, girato interamente lasciando le ciabatte in auto, e a La-Chaux-De-Fonds (spero di aver scritto giusto), dove nel 2002 ho visitato il bellissimo Museo dell'Orologio, che sembra proprio invitare a vederlo senza scarpe, come testimonia la foto qui sotto.

Beh... se la prossima primavera si organizza qualcosa in Svizzera potrei esserci.
Saluti confederati
Marco53

Marco53 Gio Dic 01 2022, 09:15

Caro amico! Sfondi una porta aperta. Appenzell è il luogo di vacanza che adoro di più. Ci vado ogni anno dal 1981, magari pochi giorni o anche solo una notte! Ho saltato solo il 2020/21 causa pandemia. Sono tornato quest'anno per due giorni (purtroppo la Svizzera è sempre stata carissima e adesso col cambio forte lo è ancora di più). Ho trovato in Agosto una camera per due con servizi e colazione a 120 franchi per notte fuori Appenzell, il Landgasthof Hölzlisberg, a 8 km dal centro e tra l'altro con un bel panorama sulla valle del Reno e le Alpi austriache. Negli stessi giorni in Appenzell città non trovavo niente sotto i 200 franchi, che per noi in Italia comincia a essere una tariffa da hotel a 4 stelle...

Qui sono nel 1981 sulla fontana di fronte al Bazar, ancora senza barba (e senza pancia).
Forse tu non sai che nel 2009, insieme ad Andrea Grasselli, svizzero anche lui, ho "lavorato" per la televisione svizzera!!! Ci fu una regista della TSI, la signora Sganzini, che volle fare un breve documentario sui piedi. L'idea le venne proprio ad un incontro dei Natiscalzi a Milano (!!! Cool

) e combinammo di trovarci ad Appenzell, tra l'altro proprio per girare sul "Barfussweg" e infilandoci nella torba fin sopra al ginocchio.

Purtroppo tra un computer e l'altro ho perso il riferimento, ma ricordo di aver cercato il filmato sul sito di TSI e di averlo pure trovato, soltanto che dopo un paio d'anni (quando avevo imparato come scaricarlo) quello era l'unico di tutto il catalogo che non si apriva più. Peccato.
Diciamo che un pezzo alla volta ho girato quasi tutta la Svizzera, non mi manca nessun Cantone e praticamente tutte le città e cittadine principali, comprese Zermatt e Davos. So perfino dov'é la chiesa più antica di tutta la Confederazione (a Tiefencastel), ma il mio cuore (e i miei piedini) restano sempre ad Appenzell.

Quest'anno, approfittando di essere in zona, ho pure visitato (ovviamente scalzo) il Museo FFA dell'aviazione svizzera all'aeroporto di San Gallo....
Saluti oltre Gottardo
Marco53

Grand Choeur Gio Dic 01 2022, 09:50

Marco53 ha scritto:[color=#000000][...] Forse tu non sai che nel 2009, insieme ad Andrea Grasselli, svizzero anche lui, ho "lavorato" per la televisione svizzera!!! Ci fu una regista della TSI, la signora Sganzini, che volle fare un breve documentario sui piedi. L'idea le venne proprio ad un incontro dei Natiscalzi a Milano (!!! ) e combinammo di trovarci ad Appenzell, tra l'altro proprio per girare sul "Barfussweg" e infilandoci nella torba fin sopra al ginocchio.
[...]
Purtroppo tra un computer e l'altro ho perso il riferimento, ma ricordo di aver cercato il filmato sul sito di TSI e di averlo pure trovato, soltanto che dopo un paio d'anni (quando avevo imparato come scaricarlo) quello era l'unico di tutto il catalogo che non si apriva più. Peccato.

Per caso era questo?

Marco53 Gio Dic 01 2022, 13:06

Oooohhh! Sì, proprio lui! Non pensavo ci fosse su YouTube e per di più non mi ricordavo bene il nome di quella puntata!
Grazie carissimo! Mi hai fatto un regalone. Io sono quello che stra-parla Very Happy

un po' a Milano e un po' vicino alla fontana della piazza della Landsgemeine ad Appenzell!
Saluti felici
Marco53

FKKch Ven Dic 02 2022, 10:46

Beh, se mi citi Andrea Grasselli...penso che sia il capostipite di tutti gli "scalzisti" italiani :-)
Continuando sul concetto del sacro e di piedi scalzi, invito a vedere un film unico che è sulla Mecca su Amazon movie. Dove c'è l'obbligo di camminare scalzi su tutto il grande perimetro del palazzo religioso. Lo stesso si poteva dire nel cristianesimo quando "ci si toglieva i calzari per entrare in un lugo sacro". La cosa incredibile è che questi segni di rispetto ed educazione oggi vengano classificati da taluni come atti di maleducazione o di "svaccamento".

Marco53 ha scritto:Caro amico! Sfondi una porta aperta. Appenzell è il luogo di vacanza che adoro di più. Ci vado ogni anno dal 1981, magari pochi giorni o anche solo una notte! Ho saltato solo il 2020/21 causa pandemia. Sono tornato quest'anno per due giorni (purtroppo la Svizzera è sempre stata carissima e adesso col cambio forte lo è ancora di più). Ho trovato in Agosto una camera per due con servizi e colazione a 120 franchi per notte fuori Appenzell, il Landgasthof Hölzlisberg, a 8 km dal centro e tra l'altro con un bel panorama sulla valle del Reno e le Alpi austriache. Negli stessi giorni in Appenzell città non trovavo niente sotto i 200 franchi, che per noi in Italia comincia a essere una tariffa da hotel a 4 stelle...

Qui sono nel 1981 sulla fontana di fronte al Bazar, ancora senza barba (e senza pancia).
Forse tu non sai che nel 2009, insieme ad Andrea Grasselli, svizzero anche lui, ho "lavorato" per la televisione svizzera!!! Ci fu una regista della TSI, la signora Sganzini, che volle fare un breve documentario sui piedi. L'idea le venne proprio ad un incontro dei Natiscalzi a Milano (!!! ) e combinammo di trovarci ad Appenzell, tra l'altro proprio per girare sul "Barfussweg" e infilandoci nella torba fin sopra al ginocchio.

Purtroppo tra un computer e l'altro ho perso il riferimento, ma ricordo di aver cercato il filmato sul sito di TSI e di averlo pure trovato, soltanto che dopo un paio d'anni (quando avevo imparato come scaricarlo) quello era l'unico di tutto il catalogo che non si apriva più. Peccato.
Diciamo che un pezzo alla volta ho girato quasi tutta la Svizzera, non mi manca nessun Cantone e praticamente tutte le città e cittadine principali, comprese Zermatt e Davos. So perfino dov'é la chiesa più antica di tutta la Confederazione (a Tiefencastel), ma il mio cuore (e i miei piedini) restano sempre ad Appenzell.

Quest'anno, approfittando di essere in zona, ho pure visitato (ovviamente scalzo) il Museo FFA dell'aviazione svizzera all'aeroporto di San Gallo....
Saluti oltre Gottardo
Marco53

bfpaul Ven Dic 02 2022, 11:55

FKKch ha scritto:Beh, se mi citi Andrea Grasselli...penso che sia il capostipite di tutti gli "scalzisti" italiani :-)

Senza niente togliere ad Andrea, ci sono persone che vanno scalzi prima di lui. Non abbiamo mai fatto graduatorie di nessun genere e quando ci abbiamo provato non c'è stata risposta tale da poter concludere "dati alla mano".

Chissà, forse ci potrebbe riprovare, bisognerebbe fare un vero e proprio censimento ...

bfpaul

Appleseed Ven Dic 02 2022, 15:27

bfpaul ha scritto:
FKKch ha scritto:Beh, se mi citi Andrea Grasselli...penso che sia il capostipite di tutti gli "scalzisti" italiani :-)

Senza niente togliere ad Andrea, ci sono persone che vanno scalzi prima di lui. Non abbiamo mai fatto graduatorie di nessun genere e quando ci abbiamo provato non c'è stata risposta tale da poter concludere "dati alla mano".

Chissà, forse ci potrebbe riprovare, bisognerebbe fare un vero e proprio censimento ...

bfpaul

Andrea che scriveva su questo forum credo fin dalla sua apertura non so se può rientrare nelle graduatorie nazionali in quanto svizzero Very Happy

Scalzi si va dalla preistoria.
Se parliamo di scalzismo come scelta consapevole in un mondo di scarpati ecco brevi tracce della storia del club:

https://www.nati-scalzi.org/la-storia.html

bfpaul Sab Dic 03 2022, 12:25

Appleseed ha scritto:
bfpaul ha scritto:
FKKch ha scritto:Beh, se mi citi Andrea Grasselli...penso che sia il capostipite di tutti gli "scalzisti" italiani :-)

Senza niente togliere ad Andrea, ci sono persone che vanno scalzi prima di lui. Non abbiamo mai fatto graduatorie di nessun genere e quando ci abbiamo provato non c'è stata risposta tale da poter concludere "dati alla mano".

Chissà, forse ci potrebbe riprovare, bisognerebbe fare un vero e proprio censimento ...

bfpaul

Andrea che scriveva su questo forum credo fin dalla sua apertura non so se può rientrare nelle graduatorie nazionali in quanto svizzero
Scalzi si va dalla preistoria.
Se parliamo di scalzismo come scelta consapevole in un mondo di scarpati ecco brevi tracce della storia del club:

https://www.nati-scalzi.org/la-storia.html

Ovviamente (almeno per me) se si volesse fare una specie di statistica, non sono da considerare affermazioni del tipo: "vado scalzo fin da bambino" perché lo abbiamo fatto tutti e siamo stati bambini in tempi diversi, oppure "andavo scalzo di nascosto e di notte " perché anche questo, più o meno lo abbiamo fatto tutti.
Questo Forum, associato al sito dei Nati Scalzi fin dal 1999, anno della sua prima pubblicazione, è il primo in Italia (lasciamo perdere le altre parti del mondo) a testimoniare con fotografie per lo meno l'anno in cui un barefooter poteva considerarsi tale.
Come giustamente fai notare nella storia del barefooting pubblicata nelle pagine del nostro sito attuale, in Italia fu il nostro caro Franco ad iniziare a Genova nel 1999 ed a pubblicare il primo sito italiano che parlava ci questa meravigliosa pratica.

Da quello è venuto dopo tutto ciò che conosciamo; e qui metterei un punto fermo: Franco Agripa, Genova, 1999.
Personalmente conosco persone che possono dimostrare di andare scalzi comunemente - cioè essere dei "veri barefooter" - da diverso tempo prima e non compaiono in questo Forum, ne' sono nostri Soci e sicuramente qualcuno che scrive qui potrebbe andare scalzo comunemente da prima del 1999.
In questo forum non si DEVE essere necessariamente barefooter ne' chiediamo ad alcuno di dimostrarlo; il Forum per i barefooters che "hanno dimostrato di esserlo" è quello dei Soci ed è UN ALTRO.

Tutto ciò, giusto per chiarire con chi legge da tempi recenti questo Forum e grazie per l'occasione che mi è stata data, di ripetere queste cose, per me sempre gradita.

bfpaul

cyberteam Dom Dic 04 2022, 23:51

BarefootSoul ha scritto:
Però, non sapendo chi ho di fronte, evito di tenere un comportamento che potrebbe risultare offensivo per chi rispetta sinceramente i precetti.

Sinceramente non me ne può fregare di meno se uno di loro si offende perché mi vede scalzo.
Sta in Italia dove, per fortuna, la gente è libera di vestirsi come più gli aggrada e se ne facesse una ragione.
Se poi non gradisce sa già anche dove andare.

Fasu79 Lun Dic 05 2022, 08:23

Concordo pienamente, i miei piedi scalzi non possono offendere nessuno. La maleducazione e l’arroganza possono offendere…
Chi si offende per un paio di piedi nudi può andare a “farsi curare”

bfpaul Lun Dic 05 2022, 09:23

cyberteam ha scritto:
BarefootSoul ha scritto:
Però, non sapendo chi ho di fronte, evito di tenere un comportamento che potrebbe risultare offensivo per chi rispetta sinceramente i precetti.

Sinceramente non me ne può fregare di meno se uno di loro si offende perché mi vede scalzo.
Sta in Italia dove, per fortuna, la gente è libera di vestirsi come più gli aggrada e se ne facesse una ragione.
Se poi non gradisce sa già anche dove andare.

In Sardegna c'è da sempre questa curiosa idea: se entri a casa mia è perché ti ho invitato e quindi ti adegui "alle regole di casa mia". Se vuoi entrare, bussa e vedrò se sia il caso.
Ma si sa, noi siamo sardi e pecorai ... grrr!

bfpaul

FrancoR18 Lun Dic 05 2022, 17:34

Non ho mai avuto l'occasione di entrare in chiese, monasteri, santuari o altro scalzo, se dovessi destare perplessità risponderò "sono francescano" Very Happy

BarefootSoul ha scritto:

Ecco perché cerco di evitare di andare a mangiare kebab quando sono scalzo. Naturalmente, come i cristiani, non tutti i musulmani sono strettamente osservanti (ne ho visti parecchi bere alcool come e più di me, e alla mia osservazione su come mai infrangessero il divieto sostanzialmente mi hanno risposto "la carne è debole").

Però, non sapendo chi ho di fronte, evito di tenere un comportamento che potrebbe risultare offensivo per chi rispetta sinceramente i precetti.

Perchè dovresti risultare offensivo? Mi sembra di vedere certi/e direttori/trici scolatici che vietavano la celebrazione del Natale a scuola perchè "potrebbe offendere i non cristiani". Vivi più sereno lo scalzismo e fregatene di cosa pensa il prossimo, perchè se stiamo a pensare cosa può fare fastidio o meno, e sta pur certo che ci sarà sempre qualcosa che potrebbe "offendere/infastidire" il prossimo ad insaputa, non è più finita.

PS: non vedere il post come rimprovero anzi: semmai come consigli/dritte.

Fasu79 Lun Dic 05 2022, 22:13

Io sono entrato sia in chiese che monasteri senza nessun problema
anzi mi sembrava di essere quello più rispettoso…

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Scalzi nei santuari

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Re: Scalzi nei santuari

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