Viaggio in Romania
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Viaggio in Romania
Quest'anno si è presentata a me e famiglia l'opportunità di trascorrere un periodo di vacanza in Romania.
L'invito è arrivato da una parente rumena che vive in Italia da anni ma ha una seconda casa a Cajvana, un paesino situato nel nord-est della Romania, a poca distanza dal confine ucraino e dalla Moldavia.
Mappa "naif" della Romania, Suceava è situata in alto a destra
Abbiamo raggiunto la Romania in aereo da Malpensa, atterrando nel piccolo aeroporto della città di Suceava, capoluogo di provincia della zona ove si trova Cajvana.
Alloggiavamo appunto a casa della mia parente e per gli spostamenti avevamo a dispsizione una spaziosa Ford monovolume gentilmente prestata da un altro familiare rumeno.
A spasso per Cajvana
La quercia più antica d'Europa: dicono che abbia più di 1000 anni!
Palo con allacciamenti elettrici "volanti" e nido di cicogne, un classico in Romania!
Venendo al discorso barefooting: sono partito direttamente scalzo (aeroporto e aereo compresi) e ho trascorso l'intero periodo di vacanza in Romania a piedi nudi, MAI indossato alcun tipo di calzatura. Non avendo mai viaggiato in aereo temevo mi facessero storie in aeroporto o sull'aereo, e invece assolutamente nessun problema/sguardo/obiezione, praticamente ho viaggiato nell'indifferenza più totale nei confronti dei miei piedi nudi (chiaramente mi ero portato un paio di infradito nel bagaglio a mano per i casi di emergenza).
I parenti in Romania già sapevano della mia particolare abitudine in fatto di (non)calzature e quindi non erano minimamente sorpresi della cosa.
Peraltro in Romania è uso comune togliersi le scarpe entrando in casa, le scarpe si lasciano alla porta e dentro casa si sta scalzi, senza pantofole, ciabatte ecc.
Tutti rispettano questa regola, anziani compresi. Credo pure in inverno dato che i pavimenti sono solitamente in buona parte ricoperti da soffici tappeti.
Bambini e ragazzi solitamente giocano in giardini e cortili tranquillamente a piedi nudi, nel cortile dei miei parenti in particolare (ove vivono diverse famiglie con tanti figli) c'era una bella squadra di bimbi di età compresa tra i 2 e i 10 anni, abituati a correre e giocare scalzi anche sulla ghiaia. Persino la nonna di quasi 80 anni girava tranquillamente scalza in cortile, ghiaia compresa.
Scalzi a tutte le età!
E' stato molto bello vedere bambini "ruspanti", liberi di correre scalzi, di sporcarsi, di cadere e rialzarsi senza tante paranoie.
Nei villaggi si respira un'atmosfera che ricorda l'Italia di 30-40 anni fa: persone semplici e schiette, meno tecnologia ma più calore umano, gente di buon
cuore che traffica e si arrabatta senza farsi eccessivi problemi.
Tutti a bagno al fiume!
Un po' di refrigerio
Nel frattempo le auto guadano il fiume come se niente fosse!
Nel periodo trascorso in Romania ho macinato parecchi chilometri visitando numerosi luoghi interessanti: musei, parchi naturalistici, castelli, due diversi zoo, parchi divertimenti ma anche location cittadine come il grande mall Auchan di Suceava costruito sulla base di una vecchia fonderia (di cui sopravvive l'alta ciminiera e una torre di raffreddamnento), supermercati vari (quasi tutti con personale di sorveglianza all'ingresso), ovviamente diversi ristoranti (da quelli più turistici ad alcuni più raffinati).
Il tutto naturalmente sempre a piedi nudi, senza nemmeno uno sguardo storto o commento o qualsivoglia contestazione, come se in qualche modo la cosa fosse del tutto normale.
O probabilmente la gente si fa semplicemente i fatti propri, senza sentirsi in dovere di esternare a tutti i costi le proprie opinioni sul modo di fare altrui.
Il clima era decisamente buono: 5-10 °C in meno rispetto all'italia, poca umidità.
Il bello è che anche nelle ore centrali della giornata si poteva camminare tranquillamente scalzi sull'asfalto che in certi tratti era sì caldo ma perfettamente sopportabile.
La casa degli Hobbit!
Complessivamente le strade e i marciapiedi (ove presenti, nei piccoli centri sono poco diffusi, praticamente si cammina sul ciglio della strada) erano piuttosto puliti
(discorso a parte il nero tremendo che si depositava sotto i piedi a causa dello smog, in Romania i veicoli inquinanti non hanno particolari limitazioni e peraltro sono quasi tutti diesel, le elettriche e le ibride con ricarica scarseggiano causa bassa presenza di colonnine di ricarica).
Nelle vie della movida (piuttosto alcolica) serale non era difficile trovare qualche scheggia di vetro rimasta qua e la, ma poca roba e facilmente evitabile con un po' di attenzione. Di sera giravo con la torcia a led, le strade dei piccoli paesi sono poco illuminate e quindi ci tenevo a vedere dove mettevo i piedi ma anche a segnalare la mia presenza ai veicoli di passaggio.
Anarchia totale per le strade: veicoli in doppia fila, sosta selvaggia, veicoli vecchi, scassati e lentissimi (soprattutto camion e furgoni), cani randagi in gran numero sulle strade (spesso se ne vedevano di morti lungo le strade), sorpassi folli, un po' di tutto insomma. Autostrade e strade veloci non esistono, quindi mi sono sorbito certe code che al confronto il traffico di certe zone di Lombardia è piacevole. Altra sorpresa: il codice stradale rumeno impone guida con calzature (in teoria chiuse e/o allacciate dietro), le infradito o ciabatte varie sarebbero vietate ma col caldo la polizia chiude un occhio. Nei confronti degli stranieri sono però piuttosto spietati, tendono a ritirare le patenti per infrazioni anche lievi e ad appioppare multoni devastanti. Nel mio caso andavo sereno perchè avevo una macchina con targa rumena ma nel dubbio tenevo le infradito sempre a portata di piede sotto al sedile di guida, pronto ad infilarle al volo qualora mi avessero fermato. Mai fermato, per la cronaca.
Nonostante la siccità degli ultimi mesi la Romania è molto verde: ricca di boschi, zone naturalistiche, parchi, tutti decisamente puliti e curati, come in Italia purtroppo si vede sempre meno, ultimamente. Ho visitato località di montagna di media altezza, con paesaggi molto simili a quelli italiani. Abbiamo trascorso una notte ospiti di un convento di suore in piccole case di legno messe a disposizione dei pellegrini o parenti delle suore. Il lusso più grande era il bagno in casa, ovviamente sprovvisto di doccia o bidet.
Per la cronaca alcune suore erano sorprese dal fatto che fossi scalzo, altre invece hanno espresso entusiastici commenti di approvazione rispetto alla mia scelta.
Il nostro alloggio al convento delle suore
Una volta ho anche intercettato un commento nei miei confronti: dal poco che ho capito dal rumeno un ragazzo ha fatto notare alla madre che ero scalzo, lei ha commentato qualcosa inerente lo scambio di energia con il suolo. Ma poi non ho seguito la continuazione del discorso.
Avvistamenti di altri scalzi: a parte bambini e ragazzi in casa e nei cortili, nessuno.
Bilancio decisamente positivo: bel viaggio, bei posti, bella gente MA soprattutto - per quello che ho visto - la Romania pare decisamente tollerante nei confronti dei barefooters!
Qualche altra foto:
Passo di montagna "La palma"
Paesaggio di montagna
Escursione al Lago Rosso
Escursione al Lago Rosso [2]
Sulle rive del Lago Rosso
Il castello di Suceava
Panorama di Suceava dalla torre del castello
Il trono dei truzzi?
Visita al vecchio villaggio rumeno a Suceava
Gita nei boschi
L'invito è arrivato da una parente rumena che vive in Italia da anni ma ha una seconda casa a Cajvana, un paesino situato nel nord-est della Romania, a poca distanza dal confine ucraino e dalla Moldavia.
Mappa "naif" della Romania, Suceava è situata in alto a destra
Abbiamo raggiunto la Romania in aereo da Malpensa, atterrando nel piccolo aeroporto della città di Suceava, capoluogo di provincia della zona ove si trova Cajvana.
Alloggiavamo appunto a casa della mia parente e per gli spostamenti avevamo a dispsizione una spaziosa Ford monovolume gentilmente prestata da un altro familiare rumeno.
A spasso per Cajvana
La quercia più antica d'Europa: dicono che abbia più di 1000 anni!
Palo con allacciamenti elettrici "volanti" e nido di cicogne, un classico in Romania!
Venendo al discorso barefooting: sono partito direttamente scalzo (aeroporto e aereo compresi) e ho trascorso l'intero periodo di vacanza in Romania a piedi nudi, MAI indossato alcun tipo di calzatura. Non avendo mai viaggiato in aereo temevo mi facessero storie in aeroporto o sull'aereo, e invece assolutamente nessun problema/sguardo/obiezione, praticamente ho viaggiato nell'indifferenza più totale nei confronti dei miei piedi nudi (chiaramente mi ero portato un paio di infradito nel bagaglio a mano per i casi di emergenza).
I parenti in Romania già sapevano della mia particolare abitudine in fatto di (non)calzature e quindi non erano minimamente sorpresi della cosa.
Peraltro in Romania è uso comune togliersi le scarpe entrando in casa, le scarpe si lasciano alla porta e dentro casa si sta scalzi, senza pantofole, ciabatte ecc.
Tutti rispettano questa regola, anziani compresi. Credo pure in inverno dato che i pavimenti sono solitamente in buona parte ricoperti da soffici tappeti.
Bambini e ragazzi solitamente giocano in giardini e cortili tranquillamente a piedi nudi, nel cortile dei miei parenti in particolare (ove vivono diverse famiglie con tanti figli) c'era una bella squadra di bimbi di età compresa tra i 2 e i 10 anni, abituati a correre e giocare scalzi anche sulla ghiaia. Persino la nonna di quasi 80 anni girava tranquillamente scalza in cortile, ghiaia compresa.
Scalzi a tutte le età!
E' stato molto bello vedere bambini "ruspanti", liberi di correre scalzi, di sporcarsi, di cadere e rialzarsi senza tante paranoie.
Nei villaggi si respira un'atmosfera che ricorda l'Italia di 30-40 anni fa: persone semplici e schiette, meno tecnologia ma più calore umano, gente di buon
cuore che traffica e si arrabatta senza farsi eccessivi problemi.
Tutti a bagno al fiume!
Un po' di refrigerio
Nel frattempo le auto guadano il fiume come se niente fosse!
Nel periodo trascorso in Romania ho macinato parecchi chilometri visitando numerosi luoghi interessanti: musei, parchi naturalistici, castelli, due diversi zoo, parchi divertimenti ma anche location cittadine come il grande mall Auchan di Suceava costruito sulla base di una vecchia fonderia (di cui sopravvive l'alta ciminiera e una torre di raffreddamnento), supermercati vari (quasi tutti con personale di sorveglianza all'ingresso), ovviamente diversi ristoranti (da quelli più turistici ad alcuni più raffinati).
Il tutto naturalmente sempre a piedi nudi, senza nemmeno uno sguardo storto o commento o qualsivoglia contestazione, come se in qualche modo la cosa fosse del tutto normale.
O probabilmente la gente si fa semplicemente i fatti propri, senza sentirsi in dovere di esternare a tutti i costi le proprie opinioni sul modo di fare altrui.
Il clima era decisamente buono: 5-10 °C in meno rispetto all'italia, poca umidità.
Il bello è che anche nelle ore centrali della giornata si poteva camminare tranquillamente scalzi sull'asfalto che in certi tratti era sì caldo ma perfettamente sopportabile.
La casa degli Hobbit!
Complessivamente le strade e i marciapiedi (ove presenti, nei piccoli centri sono poco diffusi, praticamente si cammina sul ciglio della strada) erano piuttosto puliti
(discorso a parte il nero tremendo che si depositava sotto i piedi a causa dello smog, in Romania i veicoli inquinanti non hanno particolari limitazioni e peraltro sono quasi tutti diesel, le elettriche e le ibride con ricarica scarseggiano causa bassa presenza di colonnine di ricarica).
Nelle vie della movida (piuttosto alcolica) serale non era difficile trovare qualche scheggia di vetro rimasta qua e la, ma poca roba e facilmente evitabile con un po' di attenzione. Di sera giravo con la torcia a led, le strade dei piccoli paesi sono poco illuminate e quindi ci tenevo a vedere dove mettevo i piedi ma anche a segnalare la mia presenza ai veicoli di passaggio.
Anarchia totale per le strade: veicoli in doppia fila, sosta selvaggia, veicoli vecchi, scassati e lentissimi (soprattutto camion e furgoni), cani randagi in gran numero sulle strade (spesso se ne vedevano di morti lungo le strade), sorpassi folli, un po' di tutto insomma. Autostrade e strade veloci non esistono, quindi mi sono sorbito certe code che al confronto il traffico di certe zone di Lombardia è piacevole. Altra sorpresa: il codice stradale rumeno impone guida con calzature (in teoria chiuse e/o allacciate dietro), le infradito o ciabatte varie sarebbero vietate ma col caldo la polizia chiude un occhio. Nei confronti degli stranieri sono però piuttosto spietati, tendono a ritirare le patenti per infrazioni anche lievi e ad appioppare multoni devastanti. Nel mio caso andavo sereno perchè avevo una macchina con targa rumena ma nel dubbio tenevo le infradito sempre a portata di piede sotto al sedile di guida, pronto ad infilarle al volo qualora mi avessero fermato. Mai fermato, per la cronaca.
Nonostante la siccità degli ultimi mesi la Romania è molto verde: ricca di boschi, zone naturalistiche, parchi, tutti decisamente puliti e curati, come in Italia purtroppo si vede sempre meno, ultimamente. Ho visitato località di montagna di media altezza, con paesaggi molto simili a quelli italiani. Abbiamo trascorso una notte ospiti di un convento di suore in piccole case di legno messe a disposizione dei pellegrini o parenti delle suore. Il lusso più grande era il bagno in casa, ovviamente sprovvisto di doccia o bidet.
Per la cronaca alcune suore erano sorprese dal fatto che fossi scalzo, altre invece hanno espresso entusiastici commenti di approvazione rispetto alla mia scelta.
Il nostro alloggio al convento delle suore
Una volta ho anche intercettato un commento nei miei confronti: dal poco che ho capito dal rumeno un ragazzo ha fatto notare alla madre che ero scalzo, lei ha commentato qualcosa inerente lo scambio di energia con il suolo. Ma poi non ho seguito la continuazione del discorso.
Avvistamenti di altri scalzi: a parte bambini e ragazzi in casa e nei cortili, nessuno.
Bilancio decisamente positivo: bel viaggio, bei posti, bella gente MA soprattutto - per quello che ho visto - la Romania pare decisamente tollerante nei confronti dei barefooters!
Qualche altra foto:
Passo di montagna "La palma"
Paesaggio di montagna
Escursione al Lago Rosso
Escursione al Lago Rosso [2]
Sulle rive del Lago Rosso
Il castello di Suceava
Panorama di Suceava dalla torre del castello
Il trono dei truzzi?
Visita al vecchio villaggio rumeno a Suceava
Gita nei boschi
Ultima modifica di Young_barefooter il Mar Ago 27 2024, 07:56 - modificato 3 volte.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
A paolo fratter, John & Jane, Grand Choeur, GECO, Steve84, Darwin, gabrybo82 e ad altri piace questo messaggio.
Re: Viaggio in Romania
Complimenti, narrazione stupenda.
Hai mostrato un lato della Romania che probabilmente in pochi conoscono.
Dalle foto invoglia moltissimo a visitarla.
Tornare un po' come a un Italia di 30/40 anni fa' per me sarebbe una piacevole sensazione.
Non mi sembra Tu abbia incontrato grosse difficoltà, l'unico lato negativo potrebbero essere le multe salate verso i turisti (ma lo fanno ovunque, qui in Liguria si sfregano proprio le mani i vigili, nei periodi di grande affluenza di turisti fanno proprio la caccia a ogni possibile multa)
Grazie per aver condiviso con noi un po' del tuo magnifico soggiorno
Hai mostrato un lato della Romania che probabilmente in pochi conoscono.
Dalle foto invoglia moltissimo a visitarla.
Tornare un po' come a un Italia di 30/40 anni fa' per me sarebbe una piacevole sensazione.
Non mi sembra Tu abbia incontrato grosse difficoltà, l'unico lato negativo potrebbero essere le multe salate verso i turisti (ma lo fanno ovunque, qui in Liguria si sfregano proprio le mani i vigili, nei periodi di grande affluenza di turisti fanno proprio la caccia a ogni possibile multa)
Grazie per aver condiviso con noi un po' del tuo magnifico soggiorno
Mauro89- Numero di messaggi : 89
Età : 35
Data d'iscrizione : 18.12.23
Re: Viaggio in Romania
Tutto molto interessante. Bellissimo. Grazie del report. Io conosco la Romania degli anni 80 e dei primi anni 90 e si son dati una bella ripulita da quei tempi. Tutto andava a carbone e lignite e tutto era nero di incrostazioni, e poi c'erano molte macchine a miscela....
Ti vorrei però smontare una parte di entusiasmo
In Romania sono in generale più "indietro" di noi (molto fra virgolette e senza esprimere un giudizio positivo o negativo) nel senso che sopravvive ancora una civiltà profondamente contadina e legata alla terra e ai cicli naturali, in cui i bambini (e i grandi in campagna) riponevano le scarpe in Aprile per tirarle di nuovo fuori in Ottobre. Ma questa è la stessa identica cosa che mio padre e i suoi fratelli mi hanno sempre raccontato, a proposito della vita quotidiana in una località di campagna nel cuore della Toscana prima della guerra e poco dopo, a metà strada tra S. Gimignano e Volterra. Non usavano le scarpe neanche per andare a scuola da marzo in poi, alle elementari. Le indossavano invece per andare nelle scuole successive (all'epoca dette di "avviamento professionale"). Tutto questo da noi si è progressivamente perso negli anno 50/60 e oltre. Oggi negli stessi posti e ovunque, nessun bambino si sognerebbe per nessun motivo di andare scalzo in campagna o città, tantomeno a scuola.
Il "boom" in Romania si è avuto invece dopo gli anni 90, col progressivo avvicinamento all'Europa. In pratica, anche loro sono destinati a perdere queste sane abitudini e vedrai che andando avanti nel tempo, i fratelli più piccoli che ancora devono nascere, giocheranno in quel cortile con le scarpe, probabilmente quando la nonna, cui auguro una lunghissima vita, purtroppo non ci sarà più a ricordare come si stava una volta dando il buon esempio per prima. E' triste ma è così.
E anche nei tanto decantati posti dove si parla tedesco, ai tempi di Heidi più o meno tutti i bambini e non solo andavano scalzi in estate, mentre oggi gli avvistamenti sono oramai una rarità, ridotti a qualche sporadica unità (Marco, confermi?).
E' la modernità che avanza, per certi aspetti migliore, per altri, ben peggiore di prima. Qualche giorno fa ho visto delle giovanissime sciocchine che indossavano ad una festa a S. Gimignano degli stivaletti a zeppa, con suola di diversi cm che arrivavano fino a metà polpaccio.... a ferragosto..... e qui mi fermo...io...ma non la "modernità"....
Buona notte e buona giornata domani a tutti
Ti vorrei però smontare una parte di entusiasmo
In Romania sono in generale più "indietro" di noi (molto fra virgolette e senza esprimere un giudizio positivo o negativo) nel senso che sopravvive ancora una civiltà profondamente contadina e legata alla terra e ai cicli naturali, in cui i bambini (e i grandi in campagna) riponevano le scarpe in Aprile per tirarle di nuovo fuori in Ottobre. Ma questa è la stessa identica cosa che mio padre e i suoi fratelli mi hanno sempre raccontato, a proposito della vita quotidiana in una località di campagna nel cuore della Toscana prima della guerra e poco dopo, a metà strada tra S. Gimignano e Volterra. Non usavano le scarpe neanche per andare a scuola da marzo in poi, alle elementari. Le indossavano invece per andare nelle scuole successive (all'epoca dette di "avviamento professionale"). Tutto questo da noi si è progressivamente perso negli anno 50/60 e oltre. Oggi negli stessi posti e ovunque, nessun bambino si sognerebbe per nessun motivo di andare scalzo in campagna o città, tantomeno a scuola.
Il "boom" in Romania si è avuto invece dopo gli anni 90, col progressivo avvicinamento all'Europa. In pratica, anche loro sono destinati a perdere queste sane abitudini e vedrai che andando avanti nel tempo, i fratelli più piccoli che ancora devono nascere, giocheranno in quel cortile con le scarpe, probabilmente quando la nonna, cui auguro una lunghissima vita, purtroppo non ci sarà più a ricordare come si stava una volta dando il buon esempio per prima. E' triste ma è così.
E anche nei tanto decantati posti dove si parla tedesco, ai tempi di Heidi più o meno tutti i bambini e non solo andavano scalzi in estate, mentre oggi gli avvistamenti sono oramai una rarità, ridotti a qualche sporadica unità (Marco, confermi?).
E' la modernità che avanza, per certi aspetti migliore, per altri, ben peggiore di prima. Qualche giorno fa ho visto delle giovanissime sciocchine che indossavano ad una festa a S. Gimignano degli stivaletti a zeppa, con suola di diversi cm che arrivavano fino a metà polpaccio.... a ferragosto..... e qui mi fermo...io...ma non la "modernità"....
Buona notte e buona giornata domani a tutti
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
A John & Jane e Mauro89 piace questo messaggio.
Re: Viaggio in Romania
oggi gli avvistamenti sono oramai una rarità, ridotti a qualche sporadica unità (Marco, confermi?) ha scritto:
Confermo, purtroppo. Anche in Austria dove anni fa era normale vedere ragazzini e giovani scalzi, quest'anno nella mia visita di un giorno a Lienz ero l'unico. E dire che era anche una bella giornata. Via già bene che nessuno abbia posto ostacoli...
Resistono abbastanza gli svizzeri tedeschi, ma perfino ad Appenzell sta diventando quasi una rarità
Saluti rumeni (notato che bei piedi ha la nonnina del racconto di Sergio, pur con tutti i suoi anni?).
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Viaggio in Romania
Bellissimo viaggio direi, soprattutto l'amosfera che hai descritto bene...
Quella anche dell'Italia che fu :-)
Quella anche dell'Italia che fu :-)
gabrybo82- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 08.08.23
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