GIORNATE ROMANE
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GIORNATE ROMANE
Dovendo recarmi a Roma per lavoro dal 15 al 19 giugno, dopo aver lanciato l'invito agli amici romani per trascorrrere alcune ore assieme, ho ricevuto l'adesione di Rei e di Enzo.
Lunedì, giorno libero poichè il corso aveva inizio martedì mattina, Rei mi aspetta alla testa del binario a Termini, dove scendo dal ovviamente scalzo dall'Eurostar da Bologna. Passeggiata per via Nazionale, Piazza Venezia, Via del Plebiscito e Piazza Argentina dove giugngiamo all'albergo (però mi rimetto i sandali) e lascio le valigie per affrontare più libero il resto dela giornata. Intanto all'albergo ci raggiunge Enzo che per un breve tratto ci accompagna. I sampietrini iniziano a scaldarsi nell'afosa tarda mattinata, ma si gira acora bene, avendo cura di passare nelle zone più all'ombra. Granita nei pressi del Pantheon, poi su su al Quirinale, in via XX settembre e giù per altre strade più o meno assolate per raggiungere la casa di Rei.
Qui ci prendiamo qualcosa di fresco poi giù in pizzeria, non lonatao da casa sua. Rientrati per sfuggire alla canicola ed all'arrosto dei piedi, ci godiamo l'aria condizionata ed ho modo di vedere la postazione PC di Rei, una vera centrale.
Nel tardo pomeriggio Rei mi accompagna, sempre per stradine e giri anche viziosi per sfuggire l'asfalto rovente, nei pressi di San Giovanni in Laterano ove avevo l'appuntamento con un amico della mia città che oggi abita aRoma e col quale avrei passato (non più scalzo..) la serata.
Una bellissima giornata che ha messo alla prova le mie suoli, forti sì, ma che hanno resistito all'asfalto rovente ed ai sampietrini sconnessi, roba a volte quasi da equilibristi.
Il giorno dopo, finito il corso, ho lasciato tutto in albergo e via dalle 17 alle 19.30 per le strade di roma, stavolta da solo.
Purtroppo mercoledì alcune colleghe hanno voluto trascorrerer il pomeriggio a vedere la mostra di Giotto al Vittoriano e così ci sono dovuta andare in gioacca, cravatta e (ahimé) scarpe. Dal Ministero della Giustizia al Vittoriano sotto il sole di via delle Botteghe Oscure (che sembrano...oscure!) poi la visita alla mostra (stupenda) e ritorno per via del Plebiscito. Praticamente mi sono stancati di più in questo pomeriggio che a girare per ore. I miei pedi erano ridotti a due mattoni.
Il giorno dopo altra seppur breve passeggiata scalza pomeridiana in attesa della grande cenna coi colleghi e i docenti del corso (che rottura!) ove si è parlato, ovviamente, di lavoro.
A causa di questa noisissima cena (alla quale tuttavia non potevo mancare) non ho potuto conoscere Vocedicane che si era data disponibile a passare la serata con me e REi (come li ho pensati!)
Il giorno dopo via a Termini in taxi dal Mininstero e così mi sono solo potuto concedere i sandali anche in treno, poichè ero con le altre colleghe della mia Regione.
Comunque ho trascorso ore bellissime in una città che amo e che apprezzo nelle sue grandi contraddizioni e nei sui immensi pregi.
PAOLO G.
PS: seguono foto, anche se solo mie senza gli amici
PS: a proposito di pregi di Roma: in quale altra città del modo ti svegli la mattine e, aprendo la finestra dell'aklbergo spazi suui tetti del Pantheon, del Quirinale, sui tanti campanili e sulle innumerevoli cupole che ne segnano il profilo?
Lunedì, giorno libero poichè il corso aveva inizio martedì mattina, Rei mi aspetta alla testa del binario a Termini, dove scendo dal ovviamente scalzo dall'Eurostar da Bologna. Passeggiata per via Nazionale, Piazza Venezia, Via del Plebiscito e Piazza Argentina dove giugngiamo all'albergo (però mi rimetto i sandali) e lascio le valigie per affrontare più libero il resto dela giornata. Intanto all'albergo ci raggiunge Enzo che per un breve tratto ci accompagna. I sampietrini iniziano a scaldarsi nell'afosa tarda mattinata, ma si gira acora bene, avendo cura di passare nelle zone più all'ombra. Granita nei pressi del Pantheon, poi su su al Quirinale, in via XX settembre e giù per altre strade più o meno assolate per raggiungere la casa di Rei.
Qui ci prendiamo qualcosa di fresco poi giù in pizzeria, non lonatao da casa sua. Rientrati per sfuggire alla canicola ed all'arrosto dei piedi, ci godiamo l'aria condizionata ed ho modo di vedere la postazione PC di Rei, una vera centrale.
Nel tardo pomeriggio Rei mi accompagna, sempre per stradine e giri anche viziosi per sfuggire l'asfalto rovente, nei pressi di San Giovanni in Laterano ove avevo l'appuntamento con un amico della mia città che oggi abita aRoma e col quale avrei passato (non più scalzo..) la serata.
Una bellissima giornata che ha messo alla prova le mie suoli, forti sì, ma che hanno resistito all'asfalto rovente ed ai sampietrini sconnessi, roba a volte quasi da equilibristi.
Il giorno dopo, finito il corso, ho lasciato tutto in albergo e via dalle 17 alle 19.30 per le strade di roma, stavolta da solo.
Purtroppo mercoledì alcune colleghe hanno voluto trascorrerer il pomeriggio a vedere la mostra di Giotto al Vittoriano e così ci sono dovuta andare in gioacca, cravatta e (ahimé) scarpe. Dal Ministero della Giustizia al Vittoriano sotto il sole di via delle Botteghe Oscure (che sembrano...oscure!) poi la visita alla mostra (stupenda) e ritorno per via del Plebiscito. Praticamente mi sono stancati di più in questo pomeriggio che a girare per ore. I miei pedi erano ridotti a due mattoni.
Il giorno dopo altra seppur breve passeggiata scalza pomeridiana in attesa della grande cenna coi colleghi e i docenti del corso (che rottura!) ove si è parlato, ovviamente, di lavoro.
A causa di questa noisissima cena (alla quale tuttavia non potevo mancare) non ho potuto conoscere Vocedicane che si era data disponibile a passare la serata con me e REi (come li ho pensati!)
Il giorno dopo via a Termini in taxi dal Mininstero e così mi sono solo potuto concedere i sandali anche in treno, poichè ero con le altre colleghe della mia Regione.
Comunque ho trascorso ore bellissime in una città che amo e che apprezzo nelle sue grandi contraddizioni e nei sui immensi pregi.
PAOLO G.
PS: seguono foto, anche se solo mie senza gli amici
PS: a proposito di pregi di Roma: in quale altra città del modo ti svegli la mattine e, aprendo la finestra dell'aklbergo spazi suui tetti del Pantheon, del Quirinale, sui tanti campanili e sulle innumerevoli cupole che ne segnano il profilo?
Paolo G- Numero di messaggi : 151
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: GIORNATE ROMANE
Paolo G ha scritto:...ed ho modo di vedere la postazione PC di Rei, una vera centrale.
I miei (tre) computer sono molto offesi: sono dei MacIntosh, non dei PC.
Scherzi a parte, è stato un piacere trascorrere un po' di tempo con Paolo G., peccato per la cena saltata...
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
GIORNATE ROMANE
.[I miei (tre) computer sono molto offesi: sono dei MacIntosh, non dei PC
oooopss!!!!!!!!!
chiedo venia!
e alla prossima passeggiata
PAOLO G
Paolo G- Numero di messaggi : 151
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: GIORNATE ROMANE
"PC" vuol dire "Personal computer". Se tu avessi un Cray o un BlueGene per uso personale, potresti presentarlo agli amici come "il mio PC" e non dovrebbe offendersi. Forse.Rei ha scritto:I miei (tre) computer sono molto offesi: sono dei MacIntosh, non dei PC.
http://www.top500.org/lists/2009/06
saluti high-performance.
Andrea D- Numero di messaggi : 222
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: GIORNATE ROMANE
Andrea D ha scritto:"PC" vuol dire "Personal computer". Se tu avessi un Cray o un BlueGene per uso personale, potresti presentarlo agli amici come "il mio PC" e non dovrebbe offendersi. Forse.
Ciò che dici è formalmente esatto, ma nel linguaggio comune per PC si intende un computer con Windows.
Per non generare confusione, personalmente cerco di non usare il termine PC e parlo di computer con Windows e computer che funzionano (Unix vari - Mac, Linux, ecc. - Cray, Commodore 64, pallottolieri, eccetera).
E su questa battuta cattivella chiuderei l'O.T.
Se qualcuno vuole riprenderlo, lo faccia nella sezione apposita.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
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