Coppietta a piedi nudi
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Coppietta a piedi nudi
Promemoria primo messaggio :
Ieri notte, verso le 23,30 tornavo a casa in auto, quando, giunto in prossimità di strisce pedonali mi sono fermato per far attraversare due pedoni.
Erano una giovane coppia che conosco di vista perchè abitano entrambi vicino a casa mia.
Ma la mia sorpresa è stata nel fatto che i due, oltre a tenersi per mano, camminassero entrambi scalzi, e non avevano neppure le scarpe in mano......
Tra l'altro ero verso il centro città, non in periferia o verso il mare...
Credetemi per una frazione di secondo ho provato la tentazione di scendere e di complimentarmi con loro, tanto più che anch'io ero scalzo per cui...., non l'ho fatto però perchè a quell'ora di notte (la strada era quasi deserta) li avrei potuti spaventare o irritare....
Che dire comunque ? Un piccolo esempio di intelligenza, di tenerezza, di condivisione e di complicità...
Ieri notte, verso le 23,30 tornavo a casa in auto, quando, giunto in prossimità di strisce pedonali mi sono fermato per far attraversare due pedoni.
Erano una giovane coppia che conosco di vista perchè abitano entrambi vicino a casa mia.
Ma la mia sorpresa è stata nel fatto che i due, oltre a tenersi per mano, camminassero entrambi scalzi, e non avevano neppure le scarpe in mano......
Tra l'altro ero verso il centro città, non in periferia o verso il mare...
Credetemi per una frazione di secondo ho provato la tentazione di scendere e di complimentarmi con loro, tanto più che anch'io ero scalzo per cui...., non l'ho fatto però perchè a quell'ora di notte (la strada era quasi deserta) li avrei potuti spaventare o irritare....
Che dire comunque ? Un piccolo esempio di intelligenza, di tenerezza, di condivisione e di complicità...
Re: Coppietta a piedi nudi
[quote="Marc_63"]
In altre parole, il vero nemico è dentro di noi, nelle nostre "pippe mentali".Stiamo attenti anche noi però...... il fatto di attribuire agli altri un pensiero negativo nei nostri confronti, quando andiamo scalzi, senza conoscere realmente quello che una persona pensa è un po' l'attribuire agli altri un ruolo da "nemico" che spesso non corrisponde.
Il fatto che "gli altri" camminino prevalentemente con le scarpe non significa che non rispettino la nostra libertà di camminare a piedi nudi, ne' significa che ci vedano necessariamente come "diversi"....(per lo meno in senso negativo).
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Coppietta a piedi nudi
In altre parole, il vero nemico è dentro di noi, nelle nostre "pippe mentali".
In buona parte si, anche se non possiamo far finta di non comprendere che, comunque, viviamo in una società che deve ancora superare e vincere certi luoghi comuni, certe insicurezze, certe paure..., oltre ad un diffuso senso del "proibito" che pervade ancora la nostra cultura.
Per questo sostengo che l'informazione non deve mai mancare. Se di un argomento si parla poco o niente, come nel nostro caso (ci limitiamo a parlarne tra di noi in questo forum), e non si "porta all'esterno" una informazione corretta, a 360°, utilizzando i mezzi e gli strumenti corretti, noi continueremo a rimanere un gruppo isolato, anzi, ciascuno di noi continuerà ad essere un "caso" particolare in tutta solitudine.
Anche il solo fatto di camminare scalzi fra la gente, non fornisce, di per se, nessuna testimonianza della nostra "filosofia" e non fornisce ragione alcuna della nostra scelta.
La maggior parte delle persone che ci vedono camminare scalzi, qualunque cosa possano pensare, negativa o positiva, non si pone il problema di verificare se dietro il nostro modo di fare (o di essere) esista una "base ideologica", un'organizzazione, una seria informativa, un sito internet che tratta l'argomento, un forum di discussione, tutta una serie di iniziative organizzate da un'associazione..... ci vede scalzi punto e basta !
Se noi ci ponessimo al dilà della "barricata", immedesimandoci nell'uomo o nella donna della strada che vive secondo i crismi imposti da una certa cultura perbenista che pervade la nostra società, cosa potremmo pensare nel vedere un "tizio" che cammina scalzo per strada ?
L'informazione e la divulgazione di notizie sullo "scalzismo" non serve solo per dare sicurezza a noi e farci sentire in qualche modo "protetti"; serve per tranquillizzare quelle persone sul fatto che non si trovino di fronte ad un demente ma di fronte ad una persona razionale, lucida che abbraccia un certo "modus vivendi" in maniera del tutto consapevole e responsabile.
Vedete, noi desideriamo poter camminare scalzi come e dove vogliamo senza essere criticati o senza che la nostra immagine (personale e/o professionale) possa risentirne in alcun modo.
Ho l'impressione che sia come la pretesa del contadino che desidera mietere senza aver seminato o, meglio, che desidera seminare senza aver preparato il terreno.
Le magliette pubblicitarie a cui si è accennato, hanno un senso solo se dietro esiste un'organizzazione attiva che offra non solo informazioni diffuse ma servizi, iniziative, istruzione; che sia in grado di incoraggiare i simpatizzanti e/o i neofiti accogliendoli, instradandoli....accompagnandoli personalmente nelle loro prime esperienze..... mettendo a loro disposizione un po' del nostro tempo, la nostra esperienza, come un istruttore la mette a disposizione di un atleta o di un allievo.
Forse dovremmo cominciare ad entrare più nella logica di una "associazione sportiva e/o ricreativa" che permanere nella logica di un "club" (termine che già di per se è sinonimo di ambiente "esclusivo e riservato" a pochi eletti, rischiando di fornire, all'esterno, un'idea di chiusura, anche se poi non è così).
Non basta essere, come cita il titolo di questo argomento, "scalzi tra la gente", ma "associazione fra la gente" e per la gente, pensando al bene che possiamo recare agli altri, prima che a noi stessi.
Vedete, amici miei, non so se anche nel forum degli iscritti sia lo stesso, ma in questo a cui partecipiamo anche noi aspiranti o simpatizzanti, si contano sulla punta delle dita di una mano gli interventi realmente propositivi, che contengano idee e progetti, proposte e iniziative.
(E comunque il nostro forum è già una buona presentazione e non va assolutamente sottovalutato o rinnegato, anzi...)
Credo che sia venuto il momento di accantonare un po' le "pippe mentali", spesso anche di piangerci addosso, sentendoci vittime e incompresi, e di procedere in una nuova direzione.
A tal proposito ieri ho realizzato un lavoretto che potrebbe scaturire in un progetto e che potrebbe essere utile, non solo a noi ma anche agli altri.
Conto di ultimarne almeno una parte entro pochi giorni e di metterlo a disposizione, come "assaggio", di tutti coloro che ne volessero prendere visione ed esprimere un loro parere.
Ne spiegherò il senso e il fine in un messaggio apposito.
Se ci rimbocchiamo le maniche possiamo fare tanto e tanto bene alla nostra società.
Re: Coppietta a piedi nudi
Concordo al 100%; anche per questo credo che portare delle magliette/polo/cappellini/etc. (che facciano riferimento al club) quando camminiamo scalzi rassicurerebbe la gente (perchè vede che c'è una ragione del perchè lo facciamo, anche se magari non comprende qual'è; secondo me avrebbe cmq un effetto rassicurante)Marc_63 ha scritto:
L'informazione e la divulgazione di notizie sullo "scalzismo" non serve solo per dare sicurezza a noi e farci sentire in qualche modo "protetti"; serve per tranquillizzare quelle persone sul fatto che non si trovino di fronte ad un demente ma di fronte ad una persona razionale, lucida che abbraccia un certo "modus vivendi" in maniera del tutto consapevole e responsabile.
Marc, ti adoroMarc_63 ha scritto: Forse dovremmo cominciare ad entrare più nella logica di una "associazione sportiva e/o ricreativa" che permanere nella logica di un "club" (termine che già di per se è sinonimo di ambiente "esclusivo e riservato" a pochi eletti, rischiando di fornire, all'esterno, un'idea di chiusura, anche se poi non è così).
Non basta essere, come cita il titolo di questo argomento, "scalzi tra la gente", ma "associazione fra la gente" e per la gente, pensando al bene che possiamo recare agli altri, prima che a noi stessi.
Marc_63 ha scritto:
A tal proposito ieri ho realizzato un lavoretto che potrebbe scaturire in un progetto e che potrebbe essere utile, non solo a noi ma anche agli altri.
Christian
Ultima modifica di hadashi il Mar Mag 04 2010, 20:24 - modificato 2 volte.
hadashi- Numero di messaggi : 772
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Coppietta a piedi nudi
hadashi ha scritto:credo che portare delle magliette/polo/cappellini/etc. (che facciano riferimento al club) quando camminiamo scalzi rassicurerebbe la gente (perchè vede che c'è una ragione del perchè lo facciamo, anche se magari non comprende qual'è; secondo me avrebbe cmq un effetto rassicurante)
Ho dei dubbi sull'effetto rassicurante. Invece temo che ci farebbe passare per dei "fissati." Non credo che lo stare scalzi debba essere visto come un elemento di definizione—non più di quanto lo possa essere il portare una maglietta blu o avere la barba.
Preferisco inserire il barefooting in un contesto di comportamento condivisibile o considerato "normale" (virgolette perché questa è una parola estremamente instabile) invece di aggiungere altri motivi di turbamento. Ma a ciascuno il suo, naturalmente.
october- Numero di messaggi : 124
Età : 48
Data d'iscrizione : 29.04.10
Re: Coppietta a piedi nudi
Che buone notizie!!! Sono ovviamente incuriosita e aspetto con piacere di gustare la visione d'assaggioMarc_63 ha scritto:A tal proposito ieri ho realizzato un lavoretto che potrebbe scaturire in un progetto e che potrebbe essere utile, non solo a noi ma anche agli altri.
Conto di ultimarne almeno una parte entro pochi giorni e di metterlo a disposizione, come "assaggio", di tutti coloro che ne volessero prendere visione ed esprimere un loro parere.
Ne spiegherò il senso e il fine in un messaggio apposito.
Ne sono certa.Marc_63 ha scritto:Se ci rimbocchiamo le maniche possiamo fare tanto e tanto bene alla nostra società.
Ciao
Cristiana
Re: Coppietta a piedi nudi
Capisco ciò che intendi e lo condivido, ma bisogna anche tenere conto che siamo diversi fra noi, ci muoviamo in campi diversi e talvolta abbiamo anche esigenze diverse.october ha scritto:Ho dei dubbi sull'effetto rassicurante. Invece temo che ci farebbe passare per dei "fissati." Non credo che lo stare scalzi debba essere visto come un elemento di definizione—non più di quanto lo possa essere il portare una maglietta blu o avere la barba.
Preferisco inserire il barefooting in un contesto di comportamento condivisibile o considerato "normale" (virgolette perché questa è una parola estremamente instabile) invece di aggiungere altri motivi di turbamento. Ma a ciascuno il suo, naturalmente.
Alcuni di noi partecipano a gare correndo, altri sono oltre a barefooter anche ciclisti, e alcuni trovano che portare un messaggio simpatico e personalizzato su una bella e elegante maglietta potrebbe contribuire a "spiegare" alle persone che li vedono di che si tratta e chi siamo.
Mica le dobbiamo portare tutti, o sempre?
Dipende appunto dal contesto e dal volerlo fare. E che questa possibilità anche ci sia...
Avere diverse opzioni e diverse possibilità per far conoscere il barefooting e per farci conoscere come comunità all'esterno, non la trovo una strategia negativa o poco rassicurante.
Quali vie o strategie più mirate pensi sarebbe meglio adottare come comunità e come singoli?
Ciao
Cristiana
Re: Coppietta a piedi nudi
Ma certo che siamo diversi, ci mancherebbe altro. Ognuno ha il proprio modo di affrontare l'argomento con altri. La maglietta e il cappellino posson far comodo a qualcuno, ma non credo che possano essere una strategia che vada al di là dell'evento occasionale.contessa scalza ha scritto:Capisco ciò che intendi e lo condivido, ma bisogna anche tenere conto che siamo diversi fra noi, ci muoviamo in campi diversi e talvolta abbiamo anche esigenze diverse.
Alcuni di noi partecipano a gare correndo, altri sono oltre a barefooter anche ciclisti, e alcuni trovano che portare un messaggio simpatico e personalizzato su una bella e elegante maglietta potrebbe contribuire a "spiegare" alle persone che li vedono di che si tratta e chi siamo.
Mica le dobbiamo portare tutti, o sempre?
contessa scalza ha scritto:Dipende appunto dal contesto e dal volerlo fare. E che questa possibilità anche ci sia...
Avere diverse opzioni e diverse possibilità per far conoscere il barefooting e per farci conoscere come comunità all'esterno, non la trovo una strategia negativa o poco rassicurante.
Quali vie o strategie più mirate pensi sarebbe meglio adottare come comunità e come singoli?
Ciao
Cristiana
Scusa, Cristiana, se rispondo con una domanda: di che strategie parliamo? Se si tratta di farci rispettare nella vita quotidiana, un cappellino non farà la differenza. Se non riusciamo neanche a farci rispettare da famiglia e amici, credo che abbiamo problemi più grossi del barefooting. Quando siamo soli, nel nostro quartiere, nella nostra città, o anche altrove, le strategie di gruppo non ci aiutano, perché non siamo una comunità—lo siamo a malapena quando ci troviamo a scrivere qui sopra. Il barefooting è un fatto accidentale, contingente, e non ci rende sufficientemente simili da poter diventare comunità.
Qui sono nuovo e non vorrei mai farmi la fama dello stronzo, ma ho già detto che faccio fatica a non dire quello che penso: credo che la ragione per cui, a quanto capisco, i vari meeting o falliscono o sono scarsamente popolati sia proprio l'accidentalità del legame di gruppo, che evidentemente è sentita più di quanto non venga detto in modo esplicito.
Torno alla questione della maglietta e del cappellino. Portandoli non forniamo una ragione di quello che stiamo facendo (come suggeriva invece hadashi). Nel migliore dei casi, mostriamo che lo facciamo con cognizione di causa. Nel caso peggiore, come dicevo, rischiamo di passare per fissati che non hanno altro per la testa—questa sì che sarebbe una strategia fallimentare.
Se parliamo di riconoscimento sociale e culturale, di libertà personale (contro regolamenti stupidi tipo Pavia), la maglietta e il cappellino possono essere un segno di riconoscimento, ma non molto di più. Il barefooting non ha abbastanza traino e non è una questione abbastanza vitale da poter sfondare nell'opinione pubblica da sola. Inoltre, le ragioni per cui stiamo scalzi e le modalità con cui lo facciamo sono così diverse che non sarà possibile individuare una strategia "mirata" finché non si sarà capito a che cosa sia mirata. Troviamoci d'accordo su uno scopo (o più scopi) e allora potremo parlare di strategia.
october- Numero di messaggi : 124
Età : 48
Data d'iscrizione : 29.04.10
Re: Coppietta a piedi nudi
Strano a dirsi, eppure il gruppo lombardo funziona e sono nate amicizie piuttosto stabili.october ha scritto:....ho già detto che faccio fatica a non dire quello che penso: credo che la ragione per cui, a quanto capisco, i vari meeting o falliscono o sono scarsamente popolati sia proprio l'accidentalità del legame di gruppo, che evidentemente è sentita più di quanto non venga detto in modo esplicito.
L'essere scalzi, poi, continua ad essere cosa accessoria e questo mi sembra giusto.
Si dovrebbe imparare che l'andare scalzi, amare fare questa cosa può essere un occasione per incontrarsi, conoscersi e provarsi; e che non è obbligo vedersi solo per camminare a piedi nudi.
Alla fine, però, se si ha davvero piacere, se ci si sente così liberi a calpestare il suolo senza scarpe non ci si dovrebbe dimenticare che insieme si potrebbe realizzare qualcosa di buono in nome di una passione comune.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Coppietta a piedi nudi
X me il discorso del cappellino o della maglietta può avere un senso xchè magari quando uno ci vede scalzi e sgrana gli occhi spero che veda pure la maglietta o il cappellino e magari capisce già qualche cosa ancor prima che noi apriamo bocca x dare qualche spiegazione.
Scusate in giro si vedono magliette e cappellini con ogni tipo di scritta e loghi nn vedo che cosa ci sia di male a far vedere che esistiamo pure noi come il club della pesca o altro.
Ciao
Andrea
Scusate in giro si vedono magliette e cappellini con ogni tipo di scritta e loghi nn vedo che cosa ci sia di male a far vedere che esistiamo pure noi come il club della pesca o altro.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Coppietta a piedi nudi
Andrea77 ha scritto:X me il discorso del cappellino o della maglietta può avere un senso xchè magari quando uno ci vede scalzi e sgrana gli occhi spero che veda pure la maglietta o il cappellino e magari capisce già qualche cosa ancor prima che noi apriamo bocca x dare qualche spiegazione.
Scusate in giro si vedono magliette e cappellini con ogni tipo di scritta e loghi nn vedo che cosa ci sia di male a far vedere che esistiamo pure noi come il club della pesca o altro.
Ciao
Andrea
Nulla di male. Dico solo che non credo sia così efficace come strumento comunicativo che serva a dare spiegazioni, perché è molto facile che, nel mare di loghi e scritte, passi del tutto inosservato. Tutto qua.
october- Numero di messaggi : 124
Età : 48
Data d'iscrizione : 29.04.10
Re: Coppietta a piedi nudi
Secondo me il problema non sta nel "magliette si o magliette no", ribadisco che una maglietta ha senso solo se l'utilizzo è preceduto da una sera e diffusa "campagna informativa" e se esse stesse diventano segno distintivo di un'associazione che opera in una certa direzione e che si propone di illustrare e di motivare un certo "modello di vita". Vi faccio un esempio : se noi vediamo una maglietta con scritto WWF e con il logo del panda, sappiamo di cosa si tratta perchè già conosciamo il WWF, sappiamo di cosa si occupa, l'ambito in cui lavora, le battaglie che sostiene e sappiamo che è sinonimo di serietà e di rispetto per la vita. Che effetto ci farebbe vedere una maglietta WWF se non conoscessimo l''organizzazione ? Passerebbe o inosservata, o verrebbe considerata alla stessa stregua delle magliette "de puta madre" che andavano un paio d'anni fa. Allora dico : prima di realizzare le magliette cerchiamo di strutturare un po' meglio la nostra organizzazione; facciamo vedere che è diffusa in tutt'Italia e che in molte città sono presenti dei referenti che possono incontrare e seguire, come ho già detto, i simpatizzanti, gli aspiranti e i neofiti o anche coloro che magari desidererebbero vivere l'esperienza dello scalzismo e non lo fanno per paura o perchè vittime di luoghi comuni. Noi bf siamo diffusi in tante città d'Italia e in tanti centri minori, ognuno dei quali dispone di almeno un sito Internet dove sono presenti riferimenti ad associazioni, strutture e organizzazioni turistiche, sportive e ricreative di vario genere presenti nel territorio.... Una volta che abbiamo individuato tra noi le persone che sarebbero disposte a dedicare un po' del loro tempo a svolgere la funzione di referenti e di "trainer" (con vari compiti già stabiliti) nella zona di residenza; potremmo chiedere ai gestori del sito in questione di inserire il nostro link e/o il nostro banner nel loro portale, strutturando ovviamente il nostro sito (www.natiscalzi.org) in modo che ogni città possa disporre della sua pagina e che dal sito internet o dal portale di ogni città ci si possa, collegare direttamente alla pagina specifica del nostro. Esempio : http//www.natiscalzi.org/cagliari.... o http//www.natiscalzi.org/firenze . La pagina del nostro sito, per ciascuna citta, dovrà contenere, oltre alle indicazioni del referente di zona, anche informazioni specifiche, notizie, e una serie di iniziative, itinerari documentati che un bf possa seguire, sia nella fase di inizio che successivamente; itinerari con vari livelli di difficoltà. Altro compito del referente sarebbe quello di prendere contatti (anche tramite telefono o e-mail) con le varie organizzazioni sportive della sua zona (centri sportivi, palestre e quant'altro), individuare le strutture "barefoot friendly " (cioè che accetta i bf) e inserire il link o l'indirizzo della struttura nella "pagina della città".
Il lavoretto di cui vi ho parlato in un post precedente consiste nella descrizione, corredata di fotografie, di un percorso, di bassa difficoltà che un bf neofita può seguire per iniziare il suo allenamento.
Lo metto a vostra disposizione perché tutti ne possiate prendere visione, valutarne l’impostazione, i contenuti e l’utilità ed esprimere un vostro parere a proposito.
Ho pensato di realizzare questo lavoro perché nelle nostre città non esistono percorsi costruiti appositamente per i bf, e allora occorre individuare per lo meno i punti e le zone che potrebbero assolvere ad un’analoga funzione.
Preciso che questo è solo il primo di una serie di itenerari che intendo realizzare per Cagliari e dintorni; itinerari con vari livelli di difficoltà, per poi renderli disponibili (spero nel nostro sito alla pagina di Cagliari) come materiale informativo…. anche a carattere culturale, turistico e naturalistico.
Potete scaricare il file in formato pdf da qui:
http://www.4shared.com/document/GSoGg8R9/BF_Cagliari_1_a.htm
Se poi lo riterrete valido e utile, ciascuno potrebbe realizzare lo stesso tipo di lavoro per la propria città e sarebbe una buona occasione per andare in giro scalzi a scattere foto e rappresenterebbe un valido e stimolante supporto informativo per chiunque lo volesse utilizzare.
Il lavoretto di cui vi ho parlato in un post precedente consiste nella descrizione, corredata di fotografie, di un percorso, di bassa difficoltà che un bf neofita può seguire per iniziare il suo allenamento.
Lo metto a vostra disposizione perché tutti ne possiate prendere visione, valutarne l’impostazione, i contenuti e l’utilità ed esprimere un vostro parere a proposito.
Ho pensato di realizzare questo lavoro perché nelle nostre città non esistono percorsi costruiti appositamente per i bf, e allora occorre individuare per lo meno i punti e le zone che potrebbero assolvere ad un’analoga funzione.
Preciso che questo è solo il primo di una serie di itenerari che intendo realizzare per Cagliari e dintorni; itinerari con vari livelli di difficoltà, per poi renderli disponibili (spero nel nostro sito alla pagina di Cagliari) come materiale informativo…. anche a carattere culturale, turistico e naturalistico.
Potete scaricare il file in formato pdf da qui:
http://www.4shared.com/document/GSoGg8R9/BF_Cagliari_1_a.htm
Se poi lo riterrete valido e utile, ciascuno potrebbe realizzare lo stesso tipo di lavoro per la propria città e sarebbe una buona occasione per andare in giro scalzi a scattere foto e rappresenterebbe un valido e stimolante supporto informativo per chiunque lo volesse utilizzare.
Re: Coppietta a piedi nudi
Questo è propositivo, Marc. Mi piace.
Il sito però ha bisogno di una bella ristrutturazione (funzionale ed estetica) prima di poter essere all'altezza. (La butto là, anche se so che questo commento potrebbe risultare impopolare.)
Il sito però ha bisogno di una bella ristrutturazione (funzionale ed estetica) prima di poter essere all'altezza. (La butto là, anche se so che questo commento potrebbe risultare impopolare.)
october- Numero di messaggi : 124
Età : 48
Data d'iscrizione : 29.04.10
Re: Coppietta a piedi nudi
Marc_63 ha scritto:Secondo me il problema non sta nel "magliette si o magliette no", ribadisco che una maglietta ha senso solo se l'utilizzo è preceduto da una sera e diffusa "campagna informativa" e se esse stesse diventano segno distintivo di un'associazione che opera in una certa direzione e che si propone di illustrare e di motivare un certo "modello di vita".
........
Allora dico : prima di realizzare le magliette cerchiamo di strutturare un po' meglio la nostra organizzazione; facciamo vedere che è diffusa in tutt'Italia e che in molte città sono presenti dei referenti che possono incontrare e seguire, come ho già detto, i simpatizzanti, gli aspiranti e i neofiti o anche coloro che magari desidererebbero vivere l'esperienza dello scalzismo e non lo fanno per paura o perchè vittime di luoghi comuni.
Le T-shirt sono state create dal creatore del sito e del Club ed il sottoscritto ha la seconda magliatta esistente in Italia che mi venne regalata da Franco.
Ne ho fatto una ventina forse e le hanno solo i Soci, vale a dire con le T-shirt si è fatto o non si è fatto "proselitismo" a seconda di come si interpreta la parola. Probabilmente diverse persone che avrebbero voluto chiedermi qualcosa si sono sentite appagate nel leggere di cosa si trattasse ed hanno potuto evitarsi di "mettersi in relazione con me"; anche questo è "proselitismo" in forma estremamente soft. Pensare che questo mezzo possa fare un proselismo davvero importante senza far conoscere al pubblico tramite atti concreti chi siamo e cosa facciamo, può avvenire solo se ne stampassimo un paio di milioni e avessimo la fortuna di venderle.
Due ipotesi:
- la cosa potrebbe destare la curiosità di qualche media che ci chiederebbe interviste o altro, nelle quali probabilmente l'opinione riportata sarebbe quella che l'intervistatore attribuisce al suo pubblico e non la nostra, cioè quella del Club.
Non la nostra, ripeto; perché neppure i Soci hanno tutti la stessa idea del barefooting, quindi si potrebbero avere molte opinioni personali diverse. E questo non contribuisce a dare un'immagine corretta di un Club.
- uno qualunque che porta una maglietta perchè l'ha comprata, lo fa per "motivi estetici" e non perché sia un barefooter, quindi da un possessore di maglietta non ci si può aspettare che faccia proselitismo. Anzi, potrebbe essere pure contrario al bf! Quindi, a mio parere, almeno per ora le T-shirt solo ai soci, poi vedremo
Idee apprezzabili.Marc_63 ha scritto:Noi bf siamo diffusi in tante città d'Italia e in tanti centri minori, ognuno dei quali dispone di almeno un sito Internet dove sono presenti riferimenti ad associazioni, strutture e organizzazioni turistiche, sportive e ricreative di vario genere presenti nel territorio.... Una volta che abbiamo individuato tra noi le persone che sarebbero disposte a dedicare un po' del loro tempo a svolgere la funzione di referenti e di "trainer" (con vari compiti già stabiliti) nella zona di residenza; potremmo chiedere ai gestori del sito in questione di inserire il nostro link e/o il nostro banner nel loro portale, strutturando ovviamente il nostro sito (www.natiscalzi.org) in modo che ogni città possa disporre della sua pagina e che dal sito internet o dal portale di ogni città ci si possa, collegare direttamente alla pagina specifica del nostro. Esempio : http//www.natiscalzi.org/cagliari.... o http//www.natiscalzi.org/firenze. La pagina del nostro sito, per ciascuna citta, dovrà contenere, oltre alle indicazioni del referente di zona, anche informazioni specifiche, notizie, e una serie di iniziative, itinerari documentati che un bf possa seguire, sia nella fase di inizio che successivamente; itinerari con vari livelli di difficoltà. Altro compito del referente sarebbe quello di prendere contatti (anche tramite telefono o e-mail) con le varie organizzazioni sportive della sua zona (centri sportivi, palestre e quant'altro), individuare le strutture "barefoot friendly " (cioè che accetta i bf) e inserire il link o l'indirizzo della struttura nella "pagina della città".
Ma non capisco da dove ti derivi questa percezione della nostra diffusione; la maggior parte dei barefooter registrati in questo Forum, o Soci sono al nord; a Roma facciamo una fatica boia da anni per incontrarci ed è il terzo anno di fila che ci vado riuscendo ad incontrare a malapena tre-quattro persone per poche ore, senza riuscire neppure a parlare di "strategie". A sud di Roma, ZERO.
Per cui, le idee che proponi - ottime ripeto - per ora non hanno gambe o se preferisci non hanno piedi su cui camminare. Del resto, noi due nella stessa città non siamo ancora riusciti ad incontrarci da un anno a questa parte!
Tutti hanno da fare, nessuno si prende una mezza giornata, una serata libera per il barefooting ....
Se dovessi esprime a fondo cosa penso, scadrei nel turpiloquio.
Ho visto il lavoro, lo trovo ben fatto; mi piace ancora di più l'idea di farne altri su Cagliari in un contesto più ampio che mostri anche la nostra città. Ma ne parleremo fra noi appena sarà possibile.Marc_63 ha scritto:Il lavoretto di cui vi ho parlato in un post precedente consiste nella descrizione, corredata di fotografie, di un percorso, di bassa difficoltà che un bf neofita può seguire per iniziare il suo allenamento.
Lo metto a vostra disposizione perché tutti ne possiate prendere visione, valutarne l’impostazione, i contenuti e l’utilità ed esprimere un vostro parere a proposito.
Ho pensato di realizzare questo lavoro perché nelle nostre città non esistono percorsi costruiti appositamente per i bf, e allora occorre individuare per lo meno i punti e le zone che potrebbero assolvere ad un’analoga funzione.
Preciso che questo è solo il primo di una serie di itenerari che intendo realizzare per Cagliari e dintorni; itinerari con vari livelli di difficoltà, per poi renderli disponibili (spero nel nostro sito alla pagina di Cagliari) come materiale informativo…. anche a carattere culturale, turistico e naturalistico.
Marc_63 ha scritto:Potete scaricare il file in formato pdf da qui:
http://www.4shared.com/document/GSoGg8R9/BF_Cagliari_1_a.htm
Se poi lo riterrete valido e utile, ciascuno potrebbe realizzare lo stesso tipo di lavoro per la propria città e sarebbe una buona occasione per andare in giro scalzi a scattere foto e rappresenterebbe un valido e stimolante supporto informativo per chiunque lo volesse utilizzare.
Questa è una proposta da inserire nel Forum soci fra quelle possibili e senza costi.
bfpaul
Re: Coppietta a piedi nudi
Avevamo già cominciato a muoverci in quella direzione e dalla ricerca interna fatta dall'ex direttivo fra i soci, risultavano solo un piccolo numero disposti ad accompagnare nella loro stessa città (un paio di volte all'anno), un gruppetto di neofiti o interessati.
A me pareva che anche se in pochi, si poteva già cominciare a organizzare un qualcosa di interessante da poter offrire. Per fare un idea, se otto persone sono disposte un paio di giorni all'anno, potremmo offrire già sedici appuntamenti in giro per le regioni italiane e altrettanti percorsi. Era un inizio.
Non è proseguito per la difficoltà di molti nell'investire tempo in questo (come ha spiegato bfpaul), e nella difficoltà di avere la disponibilità di persone sufficientemente preparate che si sentano di istruire o di accompagnare altri.
Vi è anche un fattore costi connesso, che giustamente possono essere ridotti al minimo se uno propone percorsi nella sua stessa zona, ma non sempre è fattibile.
Esempio: se qualcuno vuole venire dove mi trovo, raggiungermi non è semplice visto che non abito in città, e per venire io ogni volta incontro, costerebbe a me il non poter venire ai raduni perchè le mie disponibilità finanziarie sono per anno limitate, e sarei quindi costretta a optare per una cosa o per l'altra.
Sono comunque dell'opinione che, anche se piccolo, sarebbe un buon inizio che col tempo potremmo espandere allargando man mano la mappa a più regioni.
Vi aspetto fra i soci per parlarne più dettagliatamente nell'altro forum.
Cristiana
A me pareva che anche se in pochi, si poteva già cominciare a organizzare un qualcosa di interessante da poter offrire. Per fare un idea, se otto persone sono disposte un paio di giorni all'anno, potremmo offrire già sedici appuntamenti in giro per le regioni italiane e altrettanti percorsi. Era un inizio.
Non è proseguito per la difficoltà di molti nell'investire tempo in questo (come ha spiegato bfpaul), e nella difficoltà di avere la disponibilità di persone sufficientemente preparate che si sentano di istruire o di accompagnare altri.
Vi è anche un fattore costi connesso, che giustamente possono essere ridotti al minimo se uno propone percorsi nella sua stessa zona, ma non sempre è fattibile.
Esempio: se qualcuno vuole venire dove mi trovo, raggiungermi non è semplice visto che non abito in città, e per venire io ogni volta incontro, costerebbe a me il non poter venire ai raduni perchè le mie disponibilità finanziarie sono per anno limitate, e sarei quindi costretta a optare per una cosa o per l'altra.
Sono comunque dell'opinione che, anche se piccolo, sarebbe un buon inizio che col tempo potremmo espandere allargando man mano la mappa a più regioni.
Vi aspetto fra i soci per parlarne più dettagliatamente nell'altro forum.
Cristiana
Re: Coppietta a piedi nudi
Tornando a bomba...Marc_63 ha scritto:Erano una giovane coppia che conosco di vista perchè abitano entrambi vicino a casa mia.
Li hai più visti quei due (scalzi o calzati)?
E se li hai visti, ci hai parlato?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Coppietta a piedi nudi
Tornando a bomba...
Li hai più visti quei due (scalzi o calzati)?
E se li hai visti, ci hai parlato?
Purtroppo non li ho più visti da quel giorno....
Re: Coppietta a piedi nudi
Sono comunque dell'opinione che, anche se piccolo, sarebbe un buon inizio che col tempo potremmo espandere allargando man mano la mappa a più regioni.
Ne sono più che convinto !
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