L'India vieta le scarpe di cuoio nelle scuole

L'India vieta le scarpe di cuoio nelle scuole come 'traccia del dominio coloniale'

India bans leather shoes in schools as 'vestige of colonial rule'
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/india/7680953/India-bans-leather-shoes-in-schools-as-vestige-of-colonial-rule.html

Traduco qualcosa per chi non mastica inglese.

.... Sedici scuole a Madras hanno già vietato le calzature in cuoio in risposta alla campagna lanciata, e altre manifestazioni sono state organizzate nelle scuole di Chandigarh, nel Punjab.

Ora, i funzionari del governo centrale hanno sostenuto la campagna a seguito di una serie di lettere della signora Gandhi.
"Questa decisione (le scarpe in cuoio) è stata forzata sugli indiani da parte degli inglesi. È una decisione che non è solo malsana per i bambini, ma anche molto pericolosa per l'ambiente", ha scritto. Le scarpe di cuoio non assorbono il sudore, i bambini sono forzati a cambiare le scarpe durante il giorno, e fa in modo che gli scolari abbino una maggiore impronta di carbonio, ha detto. Essi sono anche più costosi per i genitori."

Gerry Arathoon, Segretario del CISCE, ha sostenuto la campagna e ha detto che la direzione ritiene che le scarpe di cuoio 'puzzano', si impregnano di polvere, hanno bisogno di una pulizia regolare con 'materiali di pulitura tossici', e che le pelli che provengono dalle concerie sono una fonte di malattia per i lavoratori.

Le scarpe di tela, al contrario, sono facili da pulire, comode, assorbono il sudore, sono gentili con le mucche, e non hanno associazioni 'coloniali'.

Risposta da mezzo "indiano". C' è anche il problema dei Jainisti, una religione moderatamente diffusa in India e assai differente dall' Induismo che proibisce l' uso di qualsiasi materiale di origine animale, quindi anche il cuoio. Sono quelli che stanno più o meno sempre con una mascherina (i più osservanti) per non ingoiare per sbaglio un moscerino. In più Madras cioè Chennay secondo il nuovo e antico nome indiano è famosa per le tessiture (è anche il nome di un tipo di cotone) e non certo per le concerie che, oltretutto, sono in mano alla casta più bassa che può trattare le pelli di mucca, ovviamente di una mucca morta per cause naturali. Così ci potrebbe essere una notazione socio-politica.
Al contrario a Bangalore c'è un club esclusivo ex inglese, dove anche oggi rimane l' obbligo della calzature chiuse e in pelle.

Be' se la Signora Gandhi del testo è la Sig.ra Indira direi che è un po' acqua passata. Tra l' altro la Sig.ra Indira non aveva nulla a che fare con il Mahatma, era figlia di Neru, il primo presidente dell' India indipendente che non aveva rapporti di parentela. Il nome Gandhi in India è frequente quanto Rossi o Colombo a Milano. però il messaggio resta.

Se invece il riferimento è a Sonia Gandhi, vedova del figlio di Indira, di origine piemontese, allora il discorso cambia. Sonia è a capo del partito del congresso che porta avanti le idee del grande Mahatma.

E' una città un po' "sui generis" rispetto al resto dell' India. Magari ne parliamo.

Ciao aldo1953, benvenuto.
Il riferimento è a Sonia Gandhi. Non conosco le attuali evoluzioni del progetto, tempo fa avevo sentito delle voci controverse sullla questione e che in India ancora se ne discuteva ma credo che alla fine in alcune regioni sia stato più accettato che in altre, e ovviamente in questo c'è sicuramente una nota socio-politica.
Cristiana

Beh, qui da noi, in certe scuole hanno VIETATO le infradito per OBBLIGARE le scarpe chiuse (chissà perchè le chiamano "chiuse" e non "puzzolenti"?).
-A - N - D - Y -