Scalzi sui carboni ardenti.....

ALEBO ha scritto:Ho visto le foto delle suole di Giuseppe, anche le mie sopratutto nel tallone sono screpolate, però mi procurano dei fastidi perchè quando cammino scalzo sulla spiaggia in estate dove arrivano le onde sul bagnasciuga mi capiata che si aprano le screpolature con conseguente dolore , seguo le istruzioni del video della Contessa scalza sulla "manutenzione" delle suole dei piedi ma spesso con scarsi risultati.

Anch'io ho spesso talloni screpolati e sono convinto che ciò avvenga più per le calzature indossate più o meno spesso, che per la camminata scalza in sé.
Ricordarsi che i piedi devono essere idratati spesso, anche tutti i giorni, specialmente se sono stressati intensamente.
Poi bisogna ricordarsi che è perfettamente inutile grattuggiare la pelle dura e screpolata; prima va ammorbidita con un prolungato pediluvio, poi ci si può lavorare.
Cristiana tutte queste cose le ha sottolineate, io vi ricordo soltanto che non bisogna perdere la pazienza nel tenere i piedi a mollo.
Se la pelle non si idrata è inutile grattarla: ci vorrebbe la mola di un fabbro e rischieremmo di farci male.

lucignolo ha scritto:

ALEBO ha scritto:Ho visto le foto delle suole di Giuseppe, anche le mie sopratutto nel tallone sono screpolate, però mi procurano dei fastidi perchè quando cammino scalzo sulla spiaggia in estate dove arrivano le onde sul bagnasciuga mi capiata che si aprano le screpolature con conseguente dolore , seguo le istruzioni del video della Contessa scalza sulla "manutenzione" delle suole dei piedi ma spesso con scarsi risultati.

Anch'io ho spesso talloni screpolati e sono convinto che ciò avvenga più per le calzature indossate più o meno spesso, che per la camminata scalza in sé.
Ricordarsi che i piedi devono essere idratati spesso, anche tutti i giorni, specialmente se sono stressati intensamente.
Poi bisogna ricordarsi che è perfettamente inutile grattuggiare la pelle dura e screpolata; prima va ammorbidita con un prolungato pediluvio, poi ci si può lavorare.
Cristiana tutte queste cose le ha sottolineate, io vi ricordo soltanto che non bisogna perdere la pazienza nel tenere i piedi a mollo.
Se la pelle non si idrata è inutile grattarla: ci vorrebbe la mola di un fabbro e rischieremmo di farci male.

hipsterical ha scritto:quando non riesco a far chiudere una spaccatura sul tallone la cucio con ago e seta. giuro

Luca T ha scritto:Io consiglierei di utilizzare fino dall'inverno qulcosa di levigante (le grattugie del Dott. Scholls ad esempio) che prevenga le screpolature, e di aggiungere qualche cosa di emolliente (per esempio il burro di karité già citato da me e altri).
Questa estate, facendo così, non ho assolutamente screpolature ai talloni, cosa che oltre a risparmiarmi dolori mi risparmia anche le critiche di mia moglie che giustamente osservava che quei talloni spaccati con fessure nere non eliminabili erano proprio impresentabili
Luca

mela ha scritto:Mi dispiace ma ...vedendo delle foto di amici orgogliosamente pubblicate su f.b della loro camminata sui carboni ardenti...non approvo.
Hotel super lusso..platea che ineggia all'oratore sul palco con braccia alzate e sorrisoni..per poi fare la fatidica camminata sui carboni e piedi orgogliosamente mostrati. Peccato che poi si fermi tutto lì..il piede venga "dignitosamente" nascosto dentro alla scarpa sino al prossimo corso di autostima..e ripristino del portafoglio. Sono corsi costosissimi.

Avevi scritto di aver trovato "il nostro" sito su una rivista di psicologia e direi che ne sai più dei tuoi amici che hanno dovuto pagare per bruciacchiarsi i piedi e trovare l'orgoglio di mostrarli così per aumentare la propria autostima ....

mela ha scritto:Una bella paseggiata in campagna scalzi..è più naturale.a costo zero..e se incontri un contadino che ti guarda storto e tu riesci a passarci vicino senza vergognarti quella è già un buon inizio di sicurezza di se stessi.

Come si fa a non essere d'accordo?
Io di psicologia non me ne intendo, ma se dovessi far aumentare l'autostima di qualcuno gli direi di andare scalzo per almeno sei mesi e senza nascondersi da nessuno.
Quanto all'orgoglio, rivendico i miei piedi dalle suole "nere" e magari un po' doloranti perché hanno camminato come natura comanda, ne sono orgogliosissimo quando mi riportano a casa dopo una giornata in montagna e magari devo pure togliere qualche spina ...
Tutto gratis!!

bfpaul

mela ha scritto:Mi dispiace ma ...vedendo delle foto di amici orgogliosamente pubblicate su f.b della loro camminata sui carboni ardenti...non approvo.
Hotel super lusso..platea che ineggia all'oratore sul palco con braccia alzate e sorrisoni..per poi fare la fatidica camminata sui carboni e piedi orgogliosamente mostrati. Peccato che poi si fermi tutto lì..il piede venga "dignitosamente" nascosto dentro alla scarpa sino al prossimo corso di autostima..e ripristino del portafoglio. Sono corsi costosissimi.
Una bella paseggiata in campagna scalzi..è più naturale.a costo zero..e se incontri un contadino che ti guarda storto e tu riesci a passarci vicino senza vergognarti quella è già un buon inizio di sicurezza di se stessi.

_CORVO_ ha scritto: la camminata su carboni ardenti non è assolutamente un "trucco da esaltati". E' semplicemente un modo di dimostrare che la nostra mente ci pone limiti...e che la stessa mente ha in sé le risorse per superarli.