Mi presento

Un saluto a tutti!
Ho 30 anni e abito in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia.
Che dire...se mi metto a scivere non mi fermo più.

Sono uno di quelli che, fino ai 20 anni, si sentiva molto a disagio nell'andare in giro anche solo in sadali. Non so perchè questo "senso del pudore" nel mostrare i piedi. So che la cosa affligge moltissime persone, forse dipende da fattori personali, o dall'ambito sociale, non so. Io praticamente tenevo le scarpe (chiuse) dal risveglio fino all'ora di dormire.
GROTTESCO, EH?
Bè, ovviamente questo non succedeva al mare o sul fiume in estate, visto che là era ovvio essere scalzi. Però mai che andassi in giro con sandali o ciabatte: sempre e solo scarpe chiuse.
Un anno di militare mi ha giovato senz'altro: dopo una giornata intera con addosso anfibi da 2 kg l'uno, non potevo fare altro che infilarmi le ciabatte di plastica dell' Esercito e tirare un sospiro di sollievo, sentendo l'aria fresca sui piedi disintegrati.
Terminato il servizio, però, tutto è tornato come prima.
A 22 anni mi sono comprato i primi sandali in cuoio della mia vita per fare una vacanza in Croazia. Però avevano le cinghie troppo dure, così nel viaggio di andata ho deciso di guidare scalzo (chiedendo prima ai miei amici se la cosa potesse dargli fastidio!!!) e devo dire che la cosa è stata, con mia sorpresa, piacevole. Non credevo che si potesse avere tanta sensibilità nei piedi, riuscivo a frenare e accelerare con molta più precisione e nonostante 250 km non mi ero stancato chissà che, come al solito. Addirittura riuscivo a sentire le scanalature dei gommini pedali, cosa che non credevo possibile. Oltre al fatto che, nonostante il caldo, mi sembrava quasi di stare fresco, quindi stavo veramente bene.
Posso dire che qui c'è stata la mia prima parziale evoluzione, perchè da quella volta, ogni volta che nella stagione calda devo affrontare un viaggio in auto di più di 30 minuti, preferisco togliermi le scarpe e i calzini. Perchè sto troppo bene e guido meglio! Poi magari dipende chi c'è in auto con me. Visti i miei trascorsi "pudici" non sempre ho il coraggio di farlo. Con i mie parenti, per esempio, non esiste.
Dalla vacanza croata però doveva passare ancora molta acqua sotto i ponti, visto che poi la vacanza me la sono fatta comunque in scarpe chiuse (mare a parte ovviamente).
Finalmente a 25 anni ho comprato un paio di sadali nuovi. Ricordo che li ho provati tutti, ero molto titubante, finchè ho trovato un paio che erano talmente comodi e leggeri (rivestimento interno della suola scamosciato e morbidissimo) che me ne sono innamorato e li ho indossati appena uscito dal negozio.
Da allora ogni volta che arriva la stagione calda uso quasi esclusivamente questi sandali. A volte magari esagero, quando c'è temporale e la temperatura di sera scende di brutto, li metto comunque: ci sto troppo bene. I miei genitori qualche volta mi rimproverano "ma ti pare giornata da andare in giro così?".

Bene, ora sicuramente qualcuno sta pensando: va bè, qui si parla di barefooting, che ci importa se vai in giro in sandali?

In effetti dopo pochi giorni mi sono chiesto: ma se passando dalle scarpe ai sandali sto così bene, chissà come starei senza calzature del tutto?
Detto fatto! Ovviamente non ho avuto grosse pretese: mi son scelto un praticello in campagna per provare, ben lontano da sguardi sconosciuti.
Bè, voi lo sapete benissimo, ma ve lo dico lo stesso: è stato davvero favoloso sentire il fresco dell'erba sotto i piedi, sentire una sensazione diversa ad ogni passo, sentire come la terra si deforma leggermente sotto il mio peso, sentire le foglie secche croccanti...insomma un mondo nuovo si è aperto davanti a me...o meglio: un mondo che già esisteva, ma non avevo modo di sentirlo veramente. Ce l'avevo sotto le scarpe e non l'avevo mai saputo!
Nel giro di 1 minuto mi sono sentito rilassatissimo, tutti i pensieri cattivi sono svaniti e mi venivano in mente solo cose positive. Persino il mal di schiena che mi perseguita da una vita mi sembrava affievolito (e in effetti non mi sbagliavo).
E' incredibile la quantità di ricettori nervosi nella pianta del piede. Credevo che il piede umano, dopo migliaia di anni di postura eretta e secoli di uso delle calzature fin dall'infanzia fosse una parte del corpo quasi "inerte", inutile ai fini della percezione del mondo.
MI SBAGLIAVO, DI MOLTO ANCHE!

Bene, ovviamente da quella volta la mia curiosità è salita sempre di più. All'inizio percorrevo qualche decina di metri, solo su prato, poi me ne andavo. Pian piano ho iniziato a allungare la distanza, un po' per piacere, un po' per curiosità ma anche per sfida, però ammetto che certi posti mi mettevano terrore: appena vedevo sassi, spine o anche solo un mozzicone di sigaretta venivo preso dal timore e tornavo indietro.
Poi un giorno mi sono trovato a percorrere, in sandali, un sentiero in collina, pieno di rocce e fango. Non avevo intenzione di andare scalzo qual giorno, ma ad un certo punto l'ho voluto fare, anche perchè tanto ormai il fango era già entrato nei sandali. Bè, ho scoperto che anche percorrere terreni diversi da un prato può dare tante soddisfazioni e non è affatto pericoloso: sentire nel dettaglio la forma di una roccia ma anche sentire il fango che schizza via sotto il mio piede è una cosa incredibilmente rilassante, sentire il muschio croccante, sentire i rami secchi che si frantumano, passare dal terreno riscaldato dal sole al sottobosco fresco e umido: tutte cose che in 25 anni non avevo mia fatto e adesso, tutto ad un tratto, volevo fare sempre più spesso.

Comunque il mio senso del pudore è rimasto, purtroppo: le passeggiate le facevo sempre rigorosamente con i sandali nello zaino), così appena sentivo delle voci o vedevo qualcono arrivare...tac...rieccomi calzato come una persona normale.
Non voglio offendere nessuno con la parola "normale", però per me è difficile farmi vedere scalzo in giro, mi sento sempre "diverso" da chi incontro, ho paura di essere preso per pazzo.

Adesso però sono migliorato: a casa sono quasi sempre scalzo e i miei non obbiettano nulla. Qualche giorno fa sono andato ad aprire al postino scalzo, sulla strada pubblica.
Sinceramente non me la sento di uscire in città, nei bar e nei negozi scalzo: la mia vita principalmente la faccio calzato.
Mi rimane sempre il fine settimana: a volte boicotto impegni già presi (amici, motocross, levori di casa) proprio per recarmi in campagna e camminare naturalmente scalzo!

Ultimamente (proprio nell'ultimo mese) ho voluto azzardarmi un po' di più: adesso riesco a fare anche alcuni km in tranquillità: le mie suole naturali si sono già inspessite e posso passare tranquillamente sopra spini, sassi, anche strade di ghiaia appuntita, segatura, che non mi fanno un baffo. Anzi, è simpatico riuscire a sentire le caratteristiche di tutte queste cose sotto i piedi. Bè, magari qualche volta esagero sulle strade di ghiaia, sento i piedi che dolgono, ma sono ostinato e piuttosto che tornare indietro rallento il passo e proseguo.
Tutto questo sempre con i sadali nello zaino, però ultimamente mi sono fatto vedere da qualche agricoltore in trattore o da qualche ciclista. Per amore della verità devo dire che quasi tutti mi guardavano con sdegno, specie gli agricoltori. Però passato lo sguardo passava tutto, e proseguivo.

Domenica scorsa ho tentato di coinvolgere un mio amico: l'ho fatto venire in un posto in campagna invitandolo a fare un po' di barefooting (non aveva idea di cosa fosse, infatti gli ho lasciato la sorpresa). Quand'è arrivato ha trovato la mi auto parcheggiata e mi ha telefonato dicendomi che non mi vedeva. Io gli ho detto "arrivo subito" e dopo un po' mi ha visto sbucare da un bosco, ma per circa 30 secondi non si è reso conto di come ero. Dopo un po' mi guarda i piedi e fa allibito "ah, adesso ho capito cosa intendevi!".
Io gli ho chiesto subito: "visto che mi conosci, che impressione ti fa vedermi così, che vado in giro scalzo?". Lui ha risposto "Ma va, figurati, non mi fai nessuna impressione, non mi sembra una cosa così strana". Abbiamo parlato un po' di altre cose, ma dopo un po' lui ha dovuto ammettere il suo pensero e mi ha detto con tono quasi divertito "Tu sei veramente fuori, perchè a vederti sembri normale, poi invece fai delle cose veramente assurde!"
Ecco, purtroppo mi son sentito dire quallo che temevo. Gli ho chiesto se gradiva partecipare ma ha tirato fuori la scusa dei calli che gli fanno male (che scusa inutile! sono le scarpe a causare i calli!), quindi è venuto in scarpe di ginnastica.
Ve bè, proverò con altri amici, sarò più fortunato

Oh, adesso mi fermo, ho scritto un papiro. Però vorrei parlare più approfonditamente con voi dell'argomento, quindi ci risentiremo presto!
Ciao!

Ciao!! Io ho cominciato un decennio prima di te, circa tre mesi fa (Ma seriamente da solo un mese).
Anche io come te per molti anni ho sempre e solo tenuto scarpe chiuse. Mi vergognavo forse dei miei piedi, insipegabilmente!!
Un po' forse ha contribuito la repressione che ho ricevuto da parte dei familiari, che non appena mi toglievo le scarpe e stavo scalzo mi segavano subito l'iniziativa ordinandomi di rimetterle. Solo negli ultimi anni ho scoperto le scarpe aperte (da due anni giro in casa sempre in infradito, anche d'inverno... e da questa estate sempre scalzo! ).

Anche io inizialmente mi vergognavo molto e non ero neanche sicuro di non rischiare grosso camminando scalzo anche su strada. La mia prima vera esperienza da barefooter l'ho trascorsa in campagna... bellissimo! Sempre scalzo, anche nei campi!!
Una vita meravigliosa, libera... è stata davvero una cosa meravigliosa camminare su un campo o sull'erba con i miei semplici piedini.
Comunque anche io non riesco ancora ad andare nei negozi e nei bar (e neppure nel centro città) scalzo. La città mi blocca più che altro per la sporcizia e per il fatto di doverla raggiungere con l'autobus.... tutte cacchiate che passeranno con il tempo.

Un salutone, ci sentiamo presto!!

MM

Benvenuto, io sono Andrea e sono della provincia di Gorizia.
Io ho cominciato a conoscere il barefooting circa tre anni fa ma mi sono sempre limitato, come te, alla campagna che ho vicino casa. Una volta ho provato a camminare scalzo in un bosco di montagna in Austria (stupendo) e una giornata intera per le vie di Venezia durante uno dei raduni. Inoltre anch'io fino a qualche anno fa ho tenuto scarpe chiuse anche in estate fino a che non ho scoperto la comodità e la libertà dei sandali.

benandante ha scritto:Un saluto a tutti!
Ho 30 anni e abito in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia.
Che dire...se mi metto a scivere non mi fermo più.

Prima di tutto. benvenuto anche tu fra noi! Adesso arrivano gli altri ....
Poi: ma scrivi pure, senza problemi; il tuo racconto/sfogo è interessante e descrive un'evoluzione in atto.
Personalmente ti incoraggio a continuare, a non crearti MAI scuse per poter andare scalzo. Tutte le volte che vuoi, vai scalzo e lascia guardare/bofonchiare/criticare (sempre alle spalle ..) chi incontri. Ignorali, dimentica sporco e altro, cammina anche in città. Prima alla presenza di qualche amico tollerante e in seguito in compagnia di chiunque. Se ci riesci, invita chi ti accompagna a provare e descrivigli le sensazioni che provi, vuoi vedere che l'esperienza viene accolta favorevolmente?
Cammina, non esagerare, condiziona i tuoi piedi gradualmente e ti stupirai di ciò che sono capaci di fare ..

bfpaul

Benvenuto anche da parte mia ... conosci qualche itinerario per Le Grave?

ciao alex

Grazie per l'accoglienza!

Mi ci vorrà molto, non so se arriverò a diventare uno scalzista completo.
Bè, comunque per ovvi motivi non potrei mai farlo 24h, per motivi di lavoro (lavoro in fabbrica dove è pieno di trucoli metallici), ma anche per quanto riguarda le mie passioni (se sono nel garage a lavorare sulla moto non posso certo permettermi di camminare scalzo su benzina o olio!).
Però stavo pensando di andare a farmi una visita in qualche città del triveneto, dove nessuno mi conosce, e girare scalzo per una giornata.

Per quanto riguarda lo sporco, non è un problema: in auto ho sempre con me una tanica di acqua, alcool per disinfettarmi, stracci e pinzette per eventuali spine. Anche perchè non è pensabile infilarmi i sadali coi piedi neri, li rovinerei.

Infine, no, in Grava sinceramente non conosco posti tanto belli per camminare, in primo luogo perchè dalle mie parti la grava è stracolma di pezzi di ferro e vetro, rifiuti di vario genere talvolta anche organici che attirano ratti e relativi escrementi, poi in grava ci sono quasi solo sassi molto grossi, pochissimi prati, niente sottoboschi. Vi assicuro che camminarci scalzi non è una gran cosa.
Preferisco andare sui magredi di Vivaro, a cavallo tra il Sito di Interesse Comunitario (un parco protetto) e i campi coltivati ci sono molti prati con erba di vari tipi, molti boschetti con terreni umidi e zone brulle di terra secca. Di rifiuti umani non c'è nemmeno l'ombra perchè gli agricoltori tengono tutto ben pulito.

Adesso devo andare, tornerò presto per parlare ancora. Vorri affrontare argomenti come:
-feste nella natura (tipo Sunsplash per chi conoscesse) dove quasi tutti girano scalzi;
-il bello di ballare scalzi, non soltanto in spiaggia;
-vantaggi del camminare scalzi sulle patologie della schiena;

...poi altre cose che ora tralascio.

Alla prossima!

benandante ha scritto:Mi ci vorrà molto, non so se arriverò a diventare uno scalzista completo.
Bè, comunque per ovvi motivi non potrei mai farlo 24h, per motivi di lavoro (lavoro in fabbrica dove è pieno di trucoli metallici), ma anche per quanto riguarda le mie passioni (se sono nel garage a lavorare sulla moto non posso certo permettermi di camminare scalzo su benzina o olio!).
Però stavo pensando di andare a farmi una visita in qualche città del triveneto, dove nessuno mi conosce, e girare scalzo per una giornata.

Per quanto riguarda lo sporco, non è un problema: in auto ho sempre con me una tanica di acqua, alcool per disinfettarmi, stracci e pinzette per eventuali spine. Anche perchè non è pensabile infilarmi i sadali coi piedi neri, li rovinerei.

MMH, effettivamente il tuo lavoro e la tua passione non sono molto "adatti" al barefooting, a meno che tu stia attento a non calpestare benzina o olio.
Per quanti riguarda i piedi neri, hai perfettamente ragione. Io ultimamente ho utilizzato delle salviettine umidificate... non sono il massimo, ma almeno tolgono ciò che altrimenti andrebbe a depositarsi sulle scarpe. E non credo sia una bella cosa.
Le poche volte che mi è capitato di dovermi rimettere le infradito senza pulirmi i piedi, quando sono tornato a casa ho lavato sia i piedi che le infradito!