Sul mensile Correre - qualcosa sta cambiando

Vorrei segnalarvi un articolo sul numero attualmente in edicola del mensile specializzato sulla corsa a piedi 'Correre' nel quale a firma di Filippo Pavesi c'è un articolo sulle scarpe 'minimaliste' adatte alla corsa: 'Corri come a piedi nudi'.

Qualcosa sta cambiando. Della corsa barefoot se ne parla solitamente citando quali 'fenomeni' il mitico Abele Bikila e in tempi relativamente più recenti Zola Budd, per il resto tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati del correre a parte tabelle e diete miracolose, argomento gettonato è sempre stato quello delle scarpe e tutte le declinazione dell' arte dell' ammortizzazione e della stabilità.
Ma come dicevo, qualcosa sta cambiando, grazie anche ad una ditta Italiana (Vibram) e agli americani. Con la commercializzazioe delle Fivefingers è partito così il boom negli USA del correre simil-scalzi con scarpe minimaliste e da lì l' interesse per il barefooting vero e proprio.

Di questa nuova tendenza di correre con scarpe che sono poco più che 'calli artificiali' naturalemente se ne occupa la rivista Correre con il numero di ottobre, offrendo una gallerie delle ultime novità presentate ai due maggiori eventi fieristici (Outdoor a Friedrichshafen in Germania e Outdoor Retailer a Salt Lake City negli USA) ... ma non è delle scarpe minimaliste (di cui sono un appassionato fruitore già da anni) ma delle dichiarazioni sul correre scalzi del redattore di Correre che aprono sicuramente nuovi scenari per chi corre o correrà scalzo.

Nell' articolo si fa una breve storia ed evoluzione di queste scarpe minimaliste e passando per l' interessante citazione di Mr Bowerman (inventore di Nike) che asseriva che la migliore scarpa da atletica sarebbe stata ' un chiodo attaccato sotto ad un piede nudo' si danno informazioni anche su come si deve correre diversamente rispetto a quando si usano le scarpe tradizionli.
Il giudizio finale è positivo e in chiusura Filippo Pavesi elenca alcune utili pillole quali, citandone alcune:
'Correre a piedi nudi è un' esperienza salutare e piacevole, ma richiede superfici adatte, nonchè un clima favorevole, disponibili di rado' ... sulla superficie e sul clima avrei qualcosa da ridire, ma tenendo conto a chi è rivolto l' articolo mi sembra una cosa sensata; 'Un' approccio corretto, con pratica attenta e costante e un programma progressivo permettono di rinforzare il sistema muscolare e tendineo, migliorando forza ed efficienza, e riducendo il rischio di infortuni'; 'In sostanza le nuove calzature ispirate ai piedi nudi sono un interesante attrezzo, utile a integrare l' allenamento o per un uso ricreazionale'.

Sono sicuro che prossimamente vedremo più gente correre con scarpe buffe ai piedi e chi sa che qualcuno osi di più e le lasci a casa.

notte, alex

ps A proposito di Abebe Bikila ... vi segnalo anche, purtroppo non tradotto il film di Dave Frankels e Rasselas Lakew 'Atletu/The Athlete' sulla vita appunto del campione olimpico Abebe Bikila.

Oddio,non conoscevo questa Zola Budd. Ho cercato informazioni su Google...leggo che aveva solo 19 anni quando,correndo scalza,stabilì il nuovo record. Queste sono soddisfazioni .

Angelica ha scritto:Oddio,non conoscevo questa Zola Budd. Ho cercato informazioni su Google...leggo che aveva solo 19 anni quando,correndo scalza,stabilì il nuovo record. Queste sono soddisfazioni .

Beh, Angelica, tu ha pochi anni più di Zola Budd e nessuno ti impedirà - se vuoi - di andare scalza (a tappe, s'intende) poniamo, da Pisa a Genova o dove tu vuoi, incontrando per strada gli amici barefooters del posto e facendoti accompagnare da loro per un tratto o una tappa.
E' un'idea che butto lì un po' come provocazione un po' perché è ora di dimostrare a noi stessi ed agli altri, di che pasta siamo fatti. E' una cosa che si può organizzare per bene e chiunque può "copiarla" in altro contesto regionale facendola anche a "staffetta". Ci vogliamo lavorare su?

bfpaul

bfpaul ha scritto:
E' un'idea che butto lì un po' come provocazione un po' perché è ora di dimostrare a noi stessi ed agli altri, di che pasta siamo fatti. E' una cosa che si può organizzare per bene e chiunque può "copiarla" in altro contesto regionale facendola anche a "staffetta". Ci vogliamo lavorare su?

bfpaul

... presente.

presente

Paolo, l'idea è ottima e a parole tutti ti dicono PRESENTE. Poi vai al sodo e svaniscono tutti come neve al sole...
Come vedi abbiamo provato a mettere un programma con varie mete e date e alla fine ci siamo trovati domenica scorsa io, Flavio e Nancy a Valeggio sul Mincio e Peschiera. Ma per fare questo basta una mail o una telefonata senza fare inutili calendari sul forum.
Ciao
Andrea

Le giornate si accorciano, c'è poca luce e comincia a fare freddo, due fattori che, ricerche scientifiche alla mano, fanno aumentare la depressione.
E si vede.
Allora, per chi non può svernare in Nuova Zelanda, qualche consiglio:
1) State scalzi in casa.
2) Dedicatevi ad attività piacevoli (alcune, in compagnia sotto il piumone, allontanano qualunque depressione, fanno bene al cuore, inteso come muscolo, e mantengono linea e tono muscolare).
3) Giocate al SuperEnalotto per vincere i soldi per svernare in Nuova Zelanda.
4) Aspettate la primavera.

A marzo sarà il momento di programmare uscite, cercare di coordinare le giornate libere di ognuno (non è la volontà che manca, è la tempistica) e, perché no, realizzare la bellissima idea della staffetta.

Devo dirlo? Non sono d'accordo con i due interventi precedenti.
Stiamo faticosamente muovendoci verso la fondazione di un Club che avrà finalmente una legittimazione, dovremo dare incarichi di fiducia a diversi amici perché facciano alcune semplici cose nelle loro zone, che servano a ritrovarci ed a formare un bel gruppo, entusiasta e coeso, che sia presente nella vita sociale non solo con i suoi coraggiosi rappresentanti - che a titolo personale e per loro semplice soddisfazione vanno scalzi - ma anche per le sue inziative dentro la società.
Abbiamo bisogno di condividere le iniziative, vedremo come fare per non dare carichi di lavoro a nessuno, ma per ora la collaborazione può essere di non contrastare le iniziative e semmai di informarsi su come le si vorrebbe e potrebbe gestire. La mia proposta è semplice: parliamone.
Al momento opportuno ciascuno farà quel potrà e quel che gli andrà di fare, nessuno verrà mai "costretto" a fare alcuna attività o a parteciparvi, come è sempre stato finora.
Avere un'attività programmata è come avere una vetrina che chiunque, scalzo o no, può guardare; se organizzo un incontro fra barefooters nella mia città e lo faccio sapere in giro, se c'è un calendario di iniziative in varie località, chi vorrà e potrà sarà presente, ma i contatti che si stabiliranno saranno utili per tutti perché serviranno per farci conoscere meglio.
Questo è lo scopo del Club: farsi conoscere. E guardate: solo chi conosce, rispetta e stima.
Quindi per cortesia, invece di consigliare tutti di rimettersi sandali, scarpe e scarponi, lasciamo che ciò avvenga pure, ma troviamo anche le località dove comunque ci si possa incontrare per andare in natura o per visitare un luogo o semplicemente per un incontro conviviale.
Ed ora non incominciamo con la solita "discussione filosofica" sui massimi sistemi, cerchiamo invece di capire e di essere disponibili; parafrasando Kennedy, è importante sapere cosa possiamo fare per il Club e per il barefooting, non cosa il Club ed il barefooting possano fare per noi.
In tutta amicizia.

bfpaul

E' ovvio che la stagione volge al termine ma anche a primavera non mi pare che ci siano state grandi adesioni.
Aggiungo ai suggerimenti di Rei quello di pianificare le attività future. Le varie associazioni di trekking che conosco stanno pianificando adesso il calendario del prossimo anno. Potremmo prenderne spunto ovviamente non solo per gite in natura ma anche per gite in città. Impegnarci tutti a mettere delle mete con un minimo di logica partendo quindi da gite facili in posti miti da fare a marzo per poi arrivare in estate a fare gite più impegnative o in luoghi più freschi che permettano di non ustionarsi le suole. Per capirci a marzo posso pensare di andare a Roma o alle 5 terre e a luglio ad Amsterdam e in val d'Aosta e non viceversa.
Per la staffetta possiamo anche pensarci anche se personalemnte vedo difficile un impegno che superi il fine settimana. Già è difficile 1 giorno, 2 diventa ancora più complesso, oltre direi ottimisticamente quasi impossibile.
Per capirci sul discorso staffetta mi immagino una cosa del tipo:
Da Torino e Milano si scende su Genova e da qui a La Spezia - Toscana sino a Firenze.
Dal Veneto/Trentino e Brescia si scende su Parma - Reggio Emilia - Bologna sino a Firenze.
da Roma e Abruzzo si sale a Firenze.
Dalla Sardegna, ed eventualmente dall'Olanda e Svizzera, vedete voi da dove preferite partire:-)

Altra possibilità ci si trova tutti a Milano e da li c'è già un percorso che si chiama via Francigena che porta a Roma:-)

Ciao
Andrea

Paolo, cerchiamo di essere realisti.
La situazione è questa:
1) siamo in pochi
2) siamo distanti
3) la maggior parte di noi lavora e non ha molto tempo e nel tempo libero non hanno solo il barefooting come interesse.
4) quelli veramente motivati sono ben pochi e lo dimostrano i fatti visti sino ad ora. E tali fatti rischiano di demotivare ache i pochi motivati.

Personalmente spero di sbagliarmi ma vediamo di stare con i piedi, nudi, per terra. Fare una staffetta mi sembra una cosa molto bella ma ottimisticamente quasi impossivbile x le ragioni sopra indicate perché vorrebbe dire, se non ho capito male l'idea, che a turno qualcuno faccia un tratto di strada da una città di 1/n barefooters all'altra per fare un percorso. Questo vuol dire avere l'alenamento, il tempo e la voglia di stare in giro 1-2-3 settimane scalzi x strade e sentieri.

Più realisticamente possiamo provare a fare un programma di gite di 1 massimo 2 giorni come spiegato nel post precedente. Auspico che a tale progetto partecipinio tutti dando idee ed itinerari e ovviamente a tempo debito partecipando senza defilarsi.
Come già visto questo può essere utile ma può subire modifiche causa meteo o a seconda delle adesioni (se per esempio il meteo da brutto alle 5 terre e ho 4 soli a Mantova cambio programma e vado a Mantova. Se ho adesioni solo lombarde posso comunque andare alle 5 terre ma posso anche decidere di stare nella bergamasca (qui dipende se prevale l'interesse x il luogo o la comodità del posto a prescindere dei discorsi climatici che mi fanno pensare che a Bergamo non ci posso andare in dicembre mentre alle 5 terre si) mentre se avrò adesioni per esempio dalla Toscana manterrò buone le 5 terre).


Ciao
Andrea

Andrea77 ha scritto:Paolo, cerchiamo di essere realisti.
La situazione è questa:
1) siamo in pochi
2) siamo distanti
3) la maggior parte di noi lavora e non ha molto tempo e nel tempo libero non hanno solo il barefooting come interesse.
4) quelli veramente motivati sono ben pochi e lo dimostrano i fatti visti sino ad ora. E tali fatti rischiano di demotivare ache i pochi motivati.

Personalmente spero di sbagliarmi ma vediamo di stare con i piedi, nudi, per terra. Fare una staffetta mi sembra una cosa molto bella ma ottimisticamente quasi impossivbile x le ragioni sopra indicate perché vorrebbe dire, se non ho capito male l'idea, che a turno qualcuno faccia un tratto di strada da una città di 1/n barefooters all'altra per fare un percorso. Questo vuol dire avere l'alenamento, il tempo e la voglia di stare in giro 1-2-3 settimane scalzi x strade e sentieri.

Più realisticamente possiamo provare a fare un programma di gite di 1 massimo 2 giorni come spiegato nel post precedente. Auspico che a tale progetto partecipinio tutti dando idee ed itinerari e ovviamente a tempo debito partecipando senza defilarsi.
Come già visto questo può essere utile ma può subire modifiche causa meteo o a seconda delle adesioni (se per esempio il meteo da brutto alle 5 terre e ho 4 soli a Mantova cambio programma e vado a Mantova. Se ho adesioni solo lombarde posso comunque andare alle 5 terre ma posso anche decidere di stare nella bergamasca (qui dipende se prevale l'interesse x il luogo o la comodità del posto a prescindere dei discorsi climatici che mi fanno pensare che a Bergamo non ci posso andare in dicembre mentre alle 5 terre si) mentre se avrò adesioni per esempio dalla Toscana manterrò buone le 5 terre).


Ciao
Andrea

So bene che siamo pochi e distanti, però se ci si mette d'accordo, qualcosa si può fare.
Quanto alla staffetta pensavo a cose molto semplici come un tragitto stradale da un centro cittadino ad un altro, che verrebbe percorso - poniamo - per i primi 10 km da uno-due bf, dal 10° al 20° km da altri bf, dal 20° al 30° km ancora da altri bf, e dal 30° km al 40°-42° km ancora da due bf. In sintesi:
persone impegnate: 8-10, di supporto 2
tratti da percorrere: 4 di circa 10 km ciascuno, chi vuole potrà correre
tempo totale: 10 ore circa, quindi nell'arco di una giornata.
Proviamo a trovare due città a questa distanza ed a vedere se si riesce a realizzare l'idea.
Ci possono essere altre modalità, non escludo niente; facciamoci venire le idee e se troviamo una combinazione fattibile, possiamo passare ai particolari organizzativi.

bfpaul

Ok, mi sono espresso male.
Il consiglio "state scalzi in casa" è per chi non se la sente (ancora) di uscire scalzo col freddo, non consigliavo certo di mettere le scarpe per uscire.
Quanto a programmare uscite, intendevo programmare uscite da realizzare da marzo, salvo ovviamente i pochi yeti che non hanno problemi con il freddo.
Quanto alla staffetta, l'Italia è densamente popolata e percorrendo solo 30 km, il diametro del Raccordo Anulare di Roma, si può andare da Mantova a Verona, cambiando comune, provincia e regione. E, guardando la cartina, credo che sia abbastanza facile trovare altre coppie di città, al Nord, al Centro, al Sud e nelle isole a distanze simili.
Sotto con le proposte...

Scusa ma quella della staffetta mi pare proprio un modo per complicare le cose.
Spesso per andare da una città all'altra ci sono parecchi chilometri e spesso l'unico modo è camminare lungo la statale e non mi pare una bella idea. Poi non capisco che senso abbia ammesso che si riescano a trovare 10 persone che 2 facciano 10km poi altri 2 altri 10...
Mi pare più interessante fare meno km ma tutti insieme.
In più anche logisticamente è un po' un casino.
Ci sono percorsi fattibili lungo il ticino, i navigli, l'adda...
Tutta la Liguria è percorribile a piedi su sentieri che vanno di paese in paese.
Io continuerei a pensare di impostare un calendario che abbia inizio a marzo con il contributo di tutti si fa un elenco e di luoghi che possono interessare e che si conoscono e si cerca di mettere ordine all'elenco con la logica del clima e dell'interesse scartando le iniziative che riscuotono meno successo.
Ciao
Andrea

-

Come dicevo, la mia idea, parte dal fatto che non immagino persone provenienti da grandi distanze ma da zone che comprendono due-tre regioni limitrofe.
La proposta della staffetta era volta ad un discorso promozionale, cioé fondamentalmente a rendere nota l'iniziativa (intendo dire tramite mass-media) ed a realizzarla.
Ho guardato qualcosa, giusto per dare un'idea riguardante le città del nord; per esempio:

Lodi - Milano 40-42 km circa
Livorno - Pisa 22 km circa
Bologna - Modena 25 km circa
Firenze - Prato 18 km circa
Modena - Reggio 15 km circa

Realizzabili in giornata con staffette di una-due persone per un totale massimo di 8-10 persone.

Il programma che per ora direi di creare trimestralmente, va bene crearlo secondo uno schema preciso che senz' altro tenga conto delle condizioni meteo, ma non può essere rivolto "a tutto il nord" perché così non sarà mai possibile realizzarlo.
Si può invece costruirlo pensando alle zone di cui sopra (leggete lo Statuto che verrà adottato prossimamente http://www.nati-scalzi.org/CLUB/STNS_010.htm) e se alcuni volenterosi abitanti delle varie zone proporranno mete, date ecc. di dovrebbe tentare di coinvolgere i bf della propria zona per primi e se ci saranno anche altri di una zona limitrofa, tanto meglio.
Quindi vanno bene come opzioni di partenza le proposte di Andrea, ma vorrei fossero adottate o sostituite da altre più acconcie da realizzare anche a gennaio, (perché no?) e non solo in Liguria, ma anche in Veneto, in Emilia-Romagna, in Toscana e così via.
Vediamo se riusciamo a confezionare un calendario in questo modo; un'altra volta sarò ancora più preciso.

bfpaul

Mi piace il richiamo di Paolo a Kennedy ... e quindi ribadisco che sarò PRESENTE.

A mio avviso, dovremmo aprire un thread apposisto per l' organizzazione di questo evento nel quale contarci e discutere il percorso/i e la data.
Tra l' altro, credo che in concomitanza dell' 'evento' potremmo indire una giornata italiana dello scalzismo e naturalmente veicolarla attraverso anche altri media sfruttando l' innegabile attenzione che la marcia barefoot potrà richiamare.

Anche se sarebbe opportuno vederci de visu tra chi parteciperà, sfruttando le possibilità che abbiamo oggi, oltre ad e-mail, messanger e forum potremo ritrovarci in teleconferenza una volta che il progetto sarà avviato ... per esperienza ho visto che così i partecipanti fanno più gruppo e credono maggiormente nel progetto.

Oltre alla pregevole via Francigena, esiste anche un percorso cicloturistico lungo strade minori e sentieri chiamato la Via della Seta di 400Km che attraversa l' Italia da Venezia fino a Livorno che stavo prendendo in considerazione per farla in solitaria ... Ma è solo un' idea, per cui sono totalmente disponibile a qualsiasi progetto partoriremo assieme.

Sarà necessario organizzarci per eventuali permessi, assicurazioni ed assistenza medica durante il percorso e cosa indispensabile dovremo sapere in che misura l' Associazione potrà/dovrà essere coinvolta.

Via MP sono disponibile per comunicare il mio n° di cellulare e indirizzo di Skype.

ciao alex





Poi dovremmo anche organizzarci su permessi, assicurazioni e appoggio sanitario ...