Accesso Musei Vaticani

Promemoria primo messaggio :

Qualche giorno fa ho mandato un'e-mail per chiedere lumi ai Musei Vaticani.
Ecco il testo e la risposta (ho solo cambiato il mio nome con il mio pseudonimo):

Il vostro regolamento recita:

L'accesso ai Musei Vaticani, alla Cappella Sistina, ai Giardini Vaticani e alla Basilica di San Pietro sarà consentito solamente alle persone decorosamente vestite.

e mi trova assolutamente d'accordo: nessuno deve dimenticare che, al di là delle opere d'arte ci si trova soprattutto in luoghi di culto e l'abbigliamento deve essere consono al luogo ove ci si trova.

Vi scrivo per un chiarimento: mesi fa ho assistito ad un curioso episodio all'ingresso della Basilica di San Pietro.
Un paio di pellegrini, benvestiti ma scalzi (un voto?) sono stati bloccati da un giovane sorvegliante che in base all'articolo sopra citato non voleva farli entrare. Un suo superiore, più anziano, lo ha redarguito chiedendogli se voleva buttare a mare due millenni di tradizione cristiana (per non parlare dell'ordine divino a Mosè di togliersi i calzari perché calpestava un suolo sacro).
I due pellegrini, quindi, sono stati fatti passare senza problemi.
Giustamente, a mio avviso.

La mia domanda ora è questa: i due suddetti pellegrini (e ovviamente chiunque si presenti ugualmente vestito decorosamente ma scalzo) non avrebbero problemi ad entrare ai Musei Vaticani , o lì il codice di abbigliamento è diverso?
Distinti saluti
Rei


Da: Musei Vaticani <accoglienza.musei@scv.va>
Data: 02 novembre 2010 09.12.04 GMT+01.00
A: Rei
Oggetto: Informazione sul regolamento

Gentile Sig. Rei                                                                      
prima di tutto La ringraziamo per la precisa segnalazione e l'attenzione dimostrata verso i luoghi di culto ed i luoghi d'arte. All'interno dei Musei Vaticani non è permesso l'accesso a persone scalze.  Questo però verrebbe tollerato nel caso in cui i pellegrini o religiosi lo richiedessero in entrata  per motivi di culto o voto.  A questo proposito l'Ufficio Servizi e Rapporti con il Pubblico dei Musei Vaticani è sempre ben lieto di accogliere le richieste dei visitatori e darne la migliore soluzione.

Distinti Saluti

Ufficio Servizi e Rapporti con il Pubblico
Musei Vaticani
tel: 06.69883860
fax:06.69885100
e-mail:accoglienza.musei@scv.va


Il sottolineato è mio.

Beh, non dice che chi fa il voto di scalzismo debba essere per forza cattolico.
Io proverei a mandare una richiesta in cui si notifica che chi esibisce la tessera del Club fa parte di un'associazione aconfessionale (che riunisce cioè persone di vari credi, ateismo compreso) che hanno fatto, come San Francesco ai suoi tempi e alcuni gruppi di religiosi oggi, la scelta (o voto) di stare scalzi ogni volta che ciò non sia vietato da motivi di sicurezza o "diplomatici" e pertanto si chiede di permettere ai soci che esibiscano la tessera o autocertifichino la loro appartenenza al club di entrare scalzi ai Musei e di avvertire di ciò la sorveglianza.
Richiesta ovviamente scritta e firmata dal Presidente.
Che ne dite?

io dico di chiedere, non ci perdiamo la faccia.

secondo me, l'andare scalzi è una scelta etica, di amore e di rispetto verso la terra, verso il creato.
penso che possiamo utilizzare la parola "creato" anche senza essere credenti.

Andrea

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Enzo ha scritto:Certamente, si può fare, ma non ci spero sia perché il discorso della scelta etica fuori dalla religione non verrà considerato. Inoltre a questo penseranno anche loro e non vorranno creare un precedente. Il Vaticano è comunque molto attento a evitare qualsiasi perturbazione nella vita civile del paese.

Questa è una tua opinione, pessimista, che ha la stessa valenza della mia, ottimista, cioè nulla.
Fino a quando non faremo la domanda e non avremo la risposta non possiamo sapere cosa ci risponderanno e perché ci daranno quella risposta.
Allora, e solo allora, potremo commentare.

Enzo ha scritto:La mia opinione è che il nostro hobby, allo stato attuale, non venga considerato degno di attenzione, così rilevante da prendersi il disturbo di aggiungere una postilla ad un regolamento o darci un lasciapassare e questo non solo per il Vaticano, ma anche per i musei della Repubblica e del Comune, anche perché si creerebbe un precedente per richieste da parte di altri.

La tua opinione, appunto. Aspettiamo i fatti.
Mi ricorda la storia della ragazza più bella del liceo che nessuno invitava fuori perché, nell'opinione di tutti i suoi compagni, era sicuramente occupata (da chi, nessuno lo sapeva) e avrebbe rifiutato.
Poi arrivò uno gnometto occhialuto che badava solo ai fatti senza farsi preconcetti e le chiese di uscire.
E lei, stufa di rimanere sempre in casa da sola ad annoiarsi, disse sì.
Si divertirono molto entrambi, quella sera.

Enzo ha scritto:In caso contrario (modifica del regolamento o lasciapassare con il quale verificheremo di poter entrare) prometto di offrire una pizza a Rei e al presidente.

Ci sto.

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lucignolo ha scritto:Scusate il momentaneo off topic: ma cos'è quell'elefante che salta sul trampolino?
Rei, chi ti ha dato il permesso di pubblicarmi mentre mi alleno la mattina?

Veramente quello sono io: se la siluette in controluce ti assomiglia, si vede che oltre all'altezza condividiamo anche il bisogno di una dieta urgente.

Rei ha scritto:Veramente quello sono io: se la siluette in controluce ti assomiglia, si vede che oltre all'altezza condividiamo anche il bisogno di una dieta urgente.

Ma se sono mezzo metro più alto di te!

[quote="lucignolo"]

Rei ha scritto: Ma se sono mezzo metro più alto di te!

Centimetro. Hai dimenticato di scrivere "centi".

Entro in argomento solo per una esperienza personale, un paio d' anni fa, in maggio e quindi con grande caldo, ho visitato i Musei Vaticani. Allora francamente ero solo, in fondo quasi come oggi, un sandalista; vidi un ragazzo straniero scalzo che procedeva con mia grande invidia, visto che anche i sandali erano molto caldi e i pavimenti di marmo decisamente più freschi. nessuno lo fermò o lo notò. però in compenso dentro la Cappella Sistina nonostante i cartelli di divieto tutti facevano foto a raffica con tanto di flash e qualcuno si sdraiava pure per terra per riprendere il soffitto. Ricordo che mia moglie, praticamente bilingue francese/italiano, riprese un gruppo di francesi che ne facevano davvero di tutti i colori. Però stare scalzi a quanto pare è una offesa. Allora, ripeto, non mi interessava più di tanto, però se ci tornassi....

A proposito di scalzi in museo. Un paio di anni fa, visitando il museo Mirò di Barcellona, scalzo, senza aver avuto alcun problema all'ingresso nè durante la prima ora di visita, ho sventatamente scattato una foto di un'opera, contravvenendo a una precisa disposizione. Un giovane sorvegliante, che forse mi teneva d'occhio da un po', mi ha subito ripreso; mi sono scusato e ho pensato che fosse finita lì. Dopo poco sono però stato affrontato da due addetti alla sicurezza, un maschio e una femmina, che mi contestavano il fatto di essere scalzo, evidentemente su sollecitazione del suddetto sorvegliante. L'argomento addotto era:" no es respectuoso". Eravamo evidentemente nel pieno campo dell'arbitrio. Non avessi scattato quella foto il sorvegliante non si sarebbe risolto a sollevare la questione. Per pura pigrizia ho chiuso l'incidente infilandomi gli infradito che mia moglie teneva prudenzialmente in borsa. Se non li avessi avuti a disposizione chissà cosa mi sarebbe successo. Credo niente di speciale. Per concludere dirò che questo genere di problemi non mi disturba più che tanto.

Peccato che è il contrario, il segno di rispetto verso le cose e la natura è proprio nell' andare scalzi, non è rispettoso invece calpestare con prepotenza tramite le suole delle scarpe, quindi se proprio vogliamo parlare di rispetto le persone dovrebbero riflettere sul vero significato di questa parola!!
Chi non rispetta il prossimo sono proprio loro che impongono la propria visione senza che sussistano reali motivi (pericolo, ecc...).
Questa è un' argomentazione che mi fa salire il sangue alla testa, il dire arbitrariamente cavolate illogiche per giustificare la loro aversione per chi la pensa diversamente da loro è aberrante.

Ciao Alexey, sono perfettamente d'accordo con te, è del tutto assurdo che l'andare scalzi - che in altri paesi soprattutto orientali è sinonimo di rispetto assolutamente necessario per entrare in luoghi di culto religioso - da noi invece è del tutto arbitrariamente ed erroneamente considerato irriverente ed irrispettoso! Mah,....non so proprio che dire, e poi noi saremmo tra le le polazioni più avanzate e civili..!!!!

Ciao Paolo, e si, noi che vogliamo insegnare a tutto il mondo come si vive mi sa che abbiamo invece molto da imparare...