Vegan sì, ma con coscienza
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Vegan sì, ma con coscienza
Promemoria primo messaggio :
Non sono questi derivati animali?
E secondo te i vegetali sono creature di serie B?
Chi ti ha detto che i vegetali non abbiano un'anima o che non abbiano una sensibilità a noi difficilmente comprensibile?
Ma al di la del discorso filosofico, non sei un atleta e non devi spingere il tuo motore oltre quei limiti che ti consentono di mettere a fuoco le tue reali necessità bio-alimentari.
Sebbene sia nato un business sugli integratori alimentari, è anche necessario capire che le carenze alimentari in persone dalla vita fisica molto attiva non sono una rarità.
E non sono nemmeno una rarità cedimenti apparentemente inspiegabili come infezioni ricorrenti che contraddicono il concetto stesso di salute.
Se sei attivo e vai frequentemente incontro ad infezioni delle vie respiratorie o cutanee, allora vuol dire che sei debole e che ti manca qualche elemento.
È perfettamente inutile e dannoso ricorrere ai famosi aminoacidi ramificati, alla carnitina o, peggio, al ferro parenterale, quando abbiamo le risorse alimentari naturali.
Tieni anche presente che le proteine animali sono l'unica fonte di aminoacidi che non siamo in grado di sintetizzare; è anche una questione di quantità per unità di peso.
Puoi coprire il fabbisogno con latte, uova e formaggi, ma le uova, ad esempio, ti portano anche un forte apporto di colesterolo.
I formaggi portano molti grassi, mentre il latte non è ben tollerato da tutti e può portare ad un eccessiva introduzione di calcio.
Ora, finché il fabbisogno proteico è minimo (1 gr/kg di peso corporeo) si può sperare di coprire le proprie esigenze con alimenti alternativi, ma invito alla prudenza nel caso di intensa attività fisica e nella fase di crescita rapida, infanti ed adolescenti.
Poi si può dire che la carne non piace o che, per scelta personale, ci si sente migliori perché non si uccide il povero animaletto, ma da qui a sostenere che la carne non serve di strada ce ne corre molta.
Scusa, ma non bevi latte, non mangi formaggio e non mangi uova?Andrea Grasselli ha scritto:da quando vivo senza cibarmi di animali e derivati animali, la mia salute, già buona prima, è migliorata ancora. sto proprio bene ed ho più energie di prima.
Non sono questi derivati animali?
E secondo te i vegetali sono creature di serie B?
Chi ti ha detto che i vegetali non abbiano un'anima o che non abbiano una sensibilità a noi difficilmente comprensibile?
Ma al di la del discorso filosofico, non sei un atleta e non devi spingere il tuo motore oltre quei limiti che ti consentono di mettere a fuoco le tue reali necessità bio-alimentari.
Sebbene sia nato un business sugli integratori alimentari, è anche necessario capire che le carenze alimentari in persone dalla vita fisica molto attiva non sono una rarità.
E non sono nemmeno una rarità cedimenti apparentemente inspiegabili come infezioni ricorrenti che contraddicono il concetto stesso di salute.
Se sei attivo e vai frequentemente incontro ad infezioni delle vie respiratorie o cutanee, allora vuol dire che sei debole e che ti manca qualche elemento.
È perfettamente inutile e dannoso ricorrere ai famosi aminoacidi ramificati, alla carnitina o, peggio, al ferro parenterale, quando abbiamo le risorse alimentari naturali.
Tieni anche presente che le proteine animali sono l'unica fonte di aminoacidi che non siamo in grado di sintetizzare; è anche una questione di quantità per unità di peso.
Puoi coprire il fabbisogno con latte, uova e formaggi, ma le uova, ad esempio, ti portano anche un forte apporto di colesterolo.
I formaggi portano molti grassi, mentre il latte non è ben tollerato da tutti e può portare ad un eccessiva introduzione di calcio.
Ora, finché il fabbisogno proteico è minimo (1 gr/kg di peso corporeo) si può sperare di coprire le proprie esigenze con alimenti alternativi, ma invito alla prudenza nel caso di intensa attività fisica e nella fase di crescita rapida, infanti ed adolescenti.
Poi si può dire che la carne non piace o che, per scelta personale, ci si sente migliori perché non si uccide il povero animaletto, ma da qui a sostenere che la carne non serve di strada ce ne corre molta.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Al caro Flavio!
Si sono vegana al 100%, sempre con criterio, ti dico che se desidero una schifezzuola anche non vegan la mangio (sapendo poi di sentirmi male! però alle volte: "Più dell'onor potè il digiuno..."), anche se capita al max 1 o 2 volte all'anno e si tratta sempre di latticini. Gli estremismi, in un senso e nell'altro mi spaventano sempre, penso che si debba avere sempre l'onestà intellettuale di vedere se si sta andando nella direzione giusta e correggere la rotta man mano.
Tra l'altro sono d'accordissimo con te che il vero problema è il mangiare troppo, soprattutto troppe proteine (di tutti i tipi) e grassi, se c'è stata una cosa di positivo nell'essere diventata vegan è stato l'imparare a leggere le etichette, con tutti i codicini astrusi che ci sono, e vedere le porcate che mettono negli alimenti (soprattutto dei bimbi) mi ha fatta trasecolare!
Certo che non mi fate schifo, però Paolo lo conosco di persona tutti voi non so neanche se siete della mia zona! Certo che un bel raduno ci vorrebbe proprio! Così avrei l'occasione di conoscervi!
Tu ad esempio di dove sei? Io vivo a Quartu e sono sempre in cerca di persone con cui camminare!
Ad esempio mi piace molto il nordic walking c'è qualcuno che lo pratica?
Tra l'altro sono d'accordissimo con te che il vero problema è il mangiare troppo, soprattutto troppe proteine (di tutti i tipi) e grassi, se c'è stata una cosa di positivo nell'essere diventata vegan è stato l'imparare a leggere le etichette, con tutti i codicini astrusi che ci sono, e vedere le porcate che mettono negli alimenti (soprattutto dei bimbi) mi ha fatta trasecolare!
Certo che non mi fate schifo, però Paolo lo conosco di persona tutti voi non so neanche se siete della mia zona! Certo che un bel raduno ci vorrebbe proprio! Così avrei l'occasione di conoscervi!
Tu ad esempio di dove sei? Io vivo a Quartu e sono sempre in cerca di persone con cui camminare!
Ad esempio mi piace molto il nordic walking c'è qualcuno che lo pratica?
Bastetnefrere- Numero di messaggi : 14
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Veramente il verso dice: "più che l'amor potè il digiuno" ... ti ringrazio per l'offerta, ma non sono molto interessato ad approfondire. Il mio discorso verteva sulla libertà personale ed i tentativi idi indottrinamento ... se uno vuole essere vegano, faccia pure ... magari mi dispiace un po' per i tuoi bambini che non hanno fatto una scelta, ma devono subire la tua.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Per Bastetnefrere: Qui trovi la collocazione di alcuni di noi. Mi sembra che anche Marc63 abiti in Sardegna.
https://natiscalzi.forumattivo.com/f10-dove-siamo
https://natiscalzi.forumattivo.com/f10-dove-siamo
Risposta ad Elan
Spiegami perché dovrei sentire l'esigenza di indottrinare qualcuno? sono vegana e non un messia che "deve" diffondere il vero verbo. Non credo nelle verità assolute, mai. E' vero che molti vegan e molti vegetariani sono dei veri spaccapalle (scusa la licenza poetica), ne ho incontrati molti di una pesantezza estrema, sai il cinghiale della pubblicità? e se lo erano per me che sono vegan, posso immaginare cosa siano per un onnivoro!
Però penso anche che possa valere la pena di assaggiare una pietanza ben fatta e buona anche se vegana, no? o non l'assaggi a prescindere?
E' un tuo preconcetto pensare che mio figlio sia vegano perchè gli è imposto, certo in casa mangia spesso vegan, ma non sempre, perchè lui e mio marito consumano almeno una volta la settimana proteine animali e fuori mangiano quello che vogliono, ad esempio alla mensa dell'asilo ha il menù normale, perchè ho visto quello proposto per i vegetariani e sono inorridita, mi è salito il colesterolo a leggerlo.
Sono vegana perchè rispetto la vita e la libertà altrui sopra ogni cosa e pensi forse che priverei della libertà le 2 persone che amo di più al mondo?
Certo lo sto educando secondo i miei valori di etica e non violenza, ma credo fermamente anche nel libero arbitrio e sarà lui da grande a scegliere cosa mangiare giorno per giorno, come faccio io.
Per quello che riguarda la citazione dantesca ci sbagliavamo entrambi:
"... poscia, più che'l dolor, potè il digiuno".
(Dante, Inferno, canto XXXIII, verso 75)
la mia memoria non è più quella di una volta!!!
Per Grand Choeur: Grazie! Ho guardato subito è ho trovato i Sardi Scalzi!!! Come sempre sei gentilissimo!
Però penso anche che possa valere la pena di assaggiare una pietanza ben fatta e buona anche se vegana, no? o non l'assaggi a prescindere?
E' un tuo preconcetto pensare che mio figlio sia vegano perchè gli è imposto, certo in casa mangia spesso vegan, ma non sempre, perchè lui e mio marito consumano almeno una volta la settimana proteine animali e fuori mangiano quello che vogliono, ad esempio alla mensa dell'asilo ha il menù normale, perchè ho visto quello proposto per i vegetariani e sono inorridita, mi è salito il colesterolo a leggerlo.
Sono vegana perchè rispetto la vita e la libertà altrui sopra ogni cosa e pensi forse che priverei della libertà le 2 persone che amo di più al mondo?
Certo lo sto educando secondo i miei valori di etica e non violenza, ma credo fermamente anche nel libero arbitrio e sarà lui da grande a scegliere cosa mangiare giorno per giorno, come faccio io.
Per quello che riguarda la citazione dantesca ci sbagliavamo entrambi:
"... poscia, più che'l dolor, potè il digiuno".
(Dante, Inferno, canto XXXIII, verso 75)
la mia memoria non è più quella di una volta!!!
Per Grand Choeur: Grazie! Ho guardato subito è ho trovato i Sardi Scalzi!!! Come sempre sei gentilissimo!
Bastetnefrere- Numero di messaggi : 14
Età : 46
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Scusa Bastetnefrere, ma io non intendevo muovere nessuna accusa o nessun rimprovero a te, mi riferivo ai duri e puri che cercano di indottrinare e convincere, che purtroppo si incontrano non solo tra i vegan. Quanto all' assaggiare una pietanza, ben lungi da me essere contrario ... ho fatto una memorabile cena vegetariana a casa di un collega indiano tanti anni fa, preparata da sua moglie che era una Jaina.
Su tuo figlio, sì, hai ragione, avevo immaginato una situazione per la quale il veganismo gli fosse stato imposto, come succede in tante famiglie per le tradizioni familiari. La tua posizione invece è molto apprezzabile e coincide assolutamente con la mia visione liberale e libertaria, per cui mi scuso per il pregiudizio da me espresso.
Mia figlia è una quasi vegetariana, per ragioni di amore verso gli animali ed ha molti amici vegani del tipo non invasivo, di cui, come scalzista, non posso che apprezzare la tolleranza.
Su tuo figlio, sì, hai ragione, avevo immaginato una situazione per la quale il veganismo gli fosse stato imposto, come succede in tante famiglie per le tradizioni familiari. La tua posizione invece è molto apprezzabile e coincide assolutamente con la mia visione liberale e libertaria, per cui mi scuso per il pregiudizio da me espresso.
Mia figlia è una quasi vegetariana, per ragioni di amore verso gli animali ed ha molti amici vegani del tipo non invasivo, di cui, come scalzista, non posso che apprezzare la tolleranza.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Di tipi simili se ne incontrano in tutti i gruppi che fanno scelte etiche (più o meno condivisibili).Bastetnefrere ha scritto:E' vero che molti vegan e molti vegetariani sono dei veri spaccapalle (scusa la licenza poetica), ne ho incontrati molti di una pesantezza estrema
In ogni gruppo che "esce dal coro" ce n'è sempre qualcuno (pochi, molto pochi) che dedica la sua vita a scassare gli organi riproduttivi (ambosessi) altrui, provocando così reazioni contrarie a ciò che propagandano.
Ho conosciuto vegani che avrebbero fatto diventare carnivoro (colazione, pranzo e cena) persino Gandhi.
Pacifisti che avrebbero convinto suore di clausura a scatenare una guerra con armi pesanti.
Ma non sono prima degli appartenenti al gruppo e poi degli spaccapalle, sono degli spaccapalle nati che hanno scelto di scassarle in quel gruppo.
La cosa tragica è che, pur essendo una microscopica minoranza, si danno tanto da fare da far credere agli "esterni" che tutti quelli del loro gruppo siano così.
Per tua (e nostra) fortuna tu non appartieni a quella trite genia che, purtroppo si è già manifestata in passato su questo forum.
Ed è a causa loro che c'è stata un'iniziale diffidenza nei tuoi confronti.
Ma ora, chiarito che condividi con noi, oltre allo scalzismo, la stessa opinione sugli spaccapalle, brindiamo felici al tuo arrivo e speriamo in una tua lunga permanenza.
Pensierino malizioso:
Se fossi un cattivone e volessi distruggere un gruppo che con le proprie scelte etiche, politiche o economiche mi danneggia, convincerei alcuni spaccapalle nati ad entrare nel gruppo.
La distruzione è assicurata.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Un buongustaio assaggia un buon piatto a prescindere.Bastetnefrere ha scritto:Però penso anche che possa valere la pena di assaggiare una pietanza ben fatta e buona anche se vegana, no? o non l'assaggi a prescindere?
Senza tirare fuori la cucina indiana (che adoro), c'è una lunga tradizione di ottimi piatti vegetariani (più o meno vegan) in ogni parte d'Italia che possono arricchire la tavola, soprattutto in quei ristoranti privi di fantasia dove un vegetariano deve accontentarsi di un'insalata tristanzuola perché altro non trova.
Un mio vicino, originario della Puglia, onnivoro con figlia (trentenne) vegetariana, parlando proprio di ristoranti ed insalate tristi, non perde occasione per tessere le lodi dei piatti della tradizione vegetariana pugliese, anche perché costituiscono un motivo di riconciliazione dopo uno scontro di vedute (di solito molto acceso) tra padre e figlia.
Vorrei aggiungere che il mio cavallo di battaglia in cucina, quello con cui ho conquistato tre fidanzate, una alla volta, ovviamente, (e solo una è vegetariana) è lo spezzatino al curry, ricetta giapponese, fatto non con la carne, ma con lo strutturato di soia.
Non solo è piaciuto, ma una mi ha chiesto: "Rei, ma un vitello così tenero dove lo trovi?".
Quando le ho detto cos'era, è rimasta sorpresa, poi, ovviamente, ha voluto la ricetta.
Su richiesta la posso mandare per email o pubblicare sul Forum (sezione "A piede libero").
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Sono di Brescia.Bastetnefrere ha scritto:Certo che non mi fate schifo, però Paolo lo conosco di persona tutti voi non so neanche se siete della mia zona! Certo che un bel raduno ci vorrebbe proprio! Così avrei l'occasione di conoscervi!
Tu ad esempio di dove sei? Io vivo a Quartu e sono sempre in cerca di persone con cui camminare!
A proposito di ciò voglio chiedere se qualcuno condivide le mie impressioni.Ad esempio mi piace molto il nordic walking c'è qualcuno che lo pratica?
Purtroppo ho perso gran parte del mio allenamento in montagna, ma corro ancora (anzi, cammino veloce) come se fossi un campione di fondo.
Quando andai scalzo all'Oasi di Valpredina ebbi un brutto calo di pressione interrompendo improvvisamente il cammino per permettere ad una signora del gruppo (acquisito) di allacciarsi gli scarponi.
Una figura di m...a.
Ho la sensazione che, in mancanza di un allenamento specifico, a piedi nudi si spenda molto, ma molto di più.
Ma è una questione di adattamento specifico.
Condividete?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Penso che se camminando veloce con le scarpe siamo abituati a far lavorare certi muscoli ed altri no, quando magari è poco tempo che siamo scalzi facciamo lavorare tutti i muscoli, anche quelli che non lavorano mai ed assumiamo comunque, per abitudine, posizioni "calzate", inutili o controproducenti, consumando molta più energia.
Re: Vegan sì, ma con coscienza
A me sembra che correre a piedi nudi costi meno energia. Ho letto qualcosa in proposito tempo addietro dove si stimava questo vantaggio in un 10% - 12%. Per me c'è poi la questione dell' equilibrio: per anni non ho potuto più correre per un problema ai legamenti (il ginocchio perdeva stabilità), ora ho sempre timore di una rotazione del piede e a piedi nudi mi sento molto più sicuro ad ogni passo.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Sicuramente costa meno energia correre e camminare a piedi nudi. Ho affermato il contrario perché consideravo una persona che non è abituata a correre o camminare velocemente scalza. Penso che in quel caso si abbiano movimenti tipici dei calzati che, solo in quel caso, fanno consumare più energia.
Re: Vegan sì, ma con coscienza
lucignolo ha scritto:Sono di Brescia. A proposito di ciò voglio chiedere se qualcuno condivide le mie impressioni.
Purtroppo ho perso gran parte del mio allenamento in montagna, ma corro ancora (anzi, cammino veloce) come se fossi un campione di fondo.
Quando andai scalzo all'Oasi di Valpredina ebbi un brutto calo di pressione interrompendo improvvisamente il cammino per permettere ad una signora del gruppo (acquisito) di allacciarsi gli scarponi.
Una figura di m...a.
Ho la sensazione che, in mancanza di un allenamento specifico, a piedi nudi si spenda molto, ma molto di più.
Ma è una questione di adattamento specifico.
Condividete?
No, Flavio, non credo.
Io ho cominciato ad andare scalzo in montagna perché avevo quel tanto di "suola" che bastava e non dovendo sollevare ad ogni passo un kg circa di scarpone mi sono sempre sentito più leggero; gli inconvenienti sono altri, come l'erba che ti sega le gambe ed i rovi di cui porti a casa ottimi esemplari di spine (per ricordo, si intende ...) .
Ritengo quindi che in realtà il dispendio energetico sia minore camminando scalzi.
Non so se per te che eri un atleta camminare scalzo velocemente non ti porti a superare la soglia dopo la quale ti puoi considerare "in allenamento" perché in quel caso effettivamente le cose potrebbero cambiare.
Quanto ad aver dovuto interrompere il cammino per un calo di pressione, se non l'hai fatto ancora, fai un bel controllo cardiologico e "cala di peso"; vedrai che l'organismo "si mette a posto" da solo.
Ma non devo dirtelo io, in queste cose sei tu l'esperto.
bfpaul Io ho cominciato ad andare scalzo in montagna perché avevo quel tanto di "suola" che bastava e non dovendo sollevare ad ogni passo un kg circa di scarpone mi sono sempre sentito più leggero; gli inconvenienti sono altri, come l'erba che ti sega le gambe ed i rovi di cui porti a casa ottimi esemplari di spine (per ricordo, si intende ...) .
Ritengo quindi che in realtà il dispendio energetico sia minore camminando scalzi.
Non so se per te che eri un atleta camminare scalzo velocemente non ti porti a superare la soglia dopo la quale ti puoi considerare "in allenamento" perché in quel caso effettivamente le cose potrebbero cambiare.
Quanto ad aver dovuto interrompere il cammino per un calo di pressione, se non l'hai fatto ancora, fai un bel controllo cardiologico e "cala di peso"; vedrai che l'organismo "si mette a posto" da solo.
Ma non devo dirtelo io, in queste cose sei tu l'esperto.
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Grand Choeur ha scritto:Sicuramente costa meno energia correre e camminare a piedi nudi. Ho affermato il contrario perché consideravo una persona che non è abituata a correre o camminare velocemente scalza. Penso che in quel caso si abbiano movimenti tipici dei calzati che, solo in quel caso, fanno consumare più energia.
Hai ragione, camminando scalzi si può giovare del recupero naturale delle nostre molle, cioè l' arco plantare, funge sia da ammortizzatore, sia da aiuto alla propulsione. Infatti, l' energia cinetica, dopo la fase di contatto, viene immagazzinata nella struttura dell' arco plantare come energia potenziale (come fosse una molla), che viene riceduta per la fase propulsiva atta al completamento del passo. Durante questo processo lavorano i muscoli e le articolazioni del piede, e il polpaccio.
Quando camminiamo con le scarpe, questo meccanismo viene più o meno impedito, pertanto per camminare dobbiamo "sollevare" le gambe, con relativo peso aggiuntivo della scarpa, pertanto l' energia spesa risulta essere maggiore, oltre al fatto che la postura ne risente e i muscoli coinvolti nel processo sono diversi da quelli pensati da Madre Natura.
Un' ultima precisazione, durante le dispute alimentari viene spesso utilizzato il termine "troppo" senza tuttavia quantificare questo troppo.
E' vero che consumare troppe proteine fa male, però gli ultimi studi (per chi volesse approfondire l' argomento posso dare riferimenti) smentiscono le quantità cautelari date fino ad ora dagli accaniti conservatori della vecchia piramide alimentare.
Il punto è che troppo non è meglio, poco non è meglio, la quatità corretta è meglio; questo vale per l' alimentazione, l' allenamento, ecc...
Il fabbisogo calorico, la ripartizione dei nutrienti, ecc... deve tenere conto di vari fattori, quali l' indice di attività fisica, tipi di patologie, intolleranze, obiettivi, ecc...
Ad esempio, uno che ha una patologia renale dovrà assumere un quantitativo diverso di proteine rispeto ad un persona sana che vuole aumentare la massa muscolare, adesempio. Inoltre, dipende anche dal tempo, per esempio aumentare il quantitativo proteico anche di molto per brevi periodi (esempio fase di massa per un bodybuilder), non produrrà effetti negativi sull' organismo, cosa che potrebbe cominciare a fare dopo anni di "abusi", ad esempio.
La caccia alle streghe porta molto spesso a perdere di vista la realtà, anche i grassi saturi e il coleterolo LDL servono, non sono un nemico, ma sono indispensabili, anche se il loro abuso porta a problemi, come del resto l' abuso di carboidrati, di fibre, di vitamine, ecc...
Ecco ancora che il concetto del giusto è meglio risulta essere la soluzione, questo meglio dobbiamo trovarlo noi in base alle nostre caratteristiche e aspettative, facendoci aiutare dal nutrizionista se necessario.
Detto questo, rispetto le scelte e le convinzioni d tutti, ho molti amici vegani, vegetariani, carnivori, ecc., e mi piace molto l' atteggiamento della nostra nuova amica del forum, vivi e lascia vivere.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Vegan sì, ma con coscienza
E sono d'accordo con te.bfpaul ha scritto:Ritengo quindi che in realtà il dispendio energetico sia minore camminando scalzi.
Però quando cammini su una superficie difficile, almeno tale in rapporto al tuo allenamento di barefooter, devi cercare gli appoggi giusti.
In pianura va tutto bene, ma in montagna mi trovo a disagio.
C'è la pietra appuntita, il sasso sotto le foglie, il riccio, ogni passo richiede la ricerca della postura giusta.
Con i sandali da trekking, ahhhh, tutta un'altra cosa.
Quindi penso che l'escursionismo scalzo vada bene solo per chi è allenato da tempo a farlo.
Caspita, bravissimo!Non so se per te che eri un atleta camminare scalzo velocemente non ti porti a superare la soglia dopo la quale ti puoi considerare "in allenamento" perché in quel caso effettivamente le cose potrebbero cambiare.
Vado sempre velocissimo e mi rendo conto che non sono più quello di prima solo un attimo dopo del superamento della soglia.
E mi dicono: <Ma come fai ad andare così forte? Io non ce la facevo più!>.
Nemmeno io, ma non lo sapevo.
Mi accadeva anche quando pesavo solo 50 chili.Quanto ad aver dovuto interrompere il cammino per un calo di pressione, se non l'hai fatto ancora, fai un bel controllo cardiologico e "cala di peso"; vedrai che l'organismo "si mette a posto" da solo.
Una sorta di difetto di fabbrica: o sono superallenato o sono un sacco di cacca, anche perché vado sempre velocissimo.
Se vedo qualcuno davanti a me lo devo raggiungere e superare. Altro che allenatore, qui ci vorrebbe lo psicologo.
Grazie per la stima, ma non sono il depositario delle verità assolute.Ma non devo dirtelo io, in queste cose sei tu l'esperto.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Non so niente del dispendio energetico maggiore o minore se si va scalzi, però ho notato che quando cammino molto scalza, considerate però che sono solo all'inizio, sono sovrappeso e cammino scalza in casa, sull'asfalto e sulla sabbia, o faccio nordic walking sempre scalza sento molti dolorini sia alle ossa dei piedi che ai polpacci, penso dipenda dalla "novità" di fare questo genere di sport scalza (inoltre ho rilevato un piccolo ma significativo problema coi bastoni), perchè quando praticavo arti marziali non ho mai sentito dolori alle ossa dei piedi, magari avevo vesciche ovunque, ma dolori così no. E' per questo che penso siano legati al peso e all'assestamento delle ossa dei piedi nella nuova camminata e anche perchè quando mi alleno cammino sulla sabbia.
Che ne dite?
Che ne dite?
Bastetnefrere- Numero di messaggi : 14
Età : 46
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Sì, ed anche al fatto che dei muscoli che prima non lavoravano, ora lo fanno e devono abituarsi.Bastetnefrere ha scritto:E' per questo che penso siano legati al peso e all'assestamento delle ossa dei piedi nella nuova camminata e anche perchè quando mi alleno cammino sulla sabbia.
Che ne dite?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Vegan sì, ma con coscienza
A mio modesto avviso è una questione pittosto accademica, infatti Flavio si è meravigliato che io ne sapessi appena un po'. Ed ha ragione, ma tutti abbiamo qualche riserva di sapere..Bastetnefrere ha scritto:Non so niente del dispendio energetico maggiore o minore se si va scalzi,
Bastetnefrere ha scritto:però ho notato che quando cammino molto scalza, considerate però che sono solo all'inizio, sono sovrappeso e cammino scalza in casa, sull'asfalto e sulla sabbia, o faccio nordic walking sempre scalza sento molti dolorini sia alle ossa dei piedi che ai polpacci, penso dipenda dalla "novità" di fare questo genere di sport scalza (inoltre ho rilevato un piccolo ma significativo problema coi bastoni), perchè quando praticavo arti marziali non ho mai sentito dolori alle ossa dei piedi, magari avevo vesciche ovunque, ma dolori così no. E' per questo che penso siano legati al peso e all'assestamento delle ossa dei piedi nella nuova camminata e anche perchè quando mi alleno cammino sulla sabbia.
Che ne dite?
Hai ragione, per non sentre più fastidio o dolorini, andare scalzi il più possibile aiuta molto; i muscoli però non si adattano facilmente a due modi di camminare e finisce che facendo così li si stressa di più. Per quanto mi riguarda posso dire che se si decide di andare scalzi, bisogna essere piuttosto costanti eallora si vedono davvero i benefici. Non sono per niente convinto che serva camminare sulla sabbia perché quel tipo di terreno non trovo che serva per imparare ad andare scalzi.
bfpaulRe: Vegan sì, ma con coscienza
Io ho iniziato a camminare scalzo nel novembre del 2009 (se ricordo bene), incrementando rapidamente la durata e lal lunghezza dei percorsi. Ad aprile la tendinite al tendine di achille mi ha bloccato per un po' e sono stato costretto ad usare per mesi gli zoccoli Mefisto (tipo clogs) perchè non potevo sopportare il contatto di alcunchè con il tendine. I dolori articolari a tutto il piede, specialmente per i primi passi la mattina, sono perdurati ancora per mesi. Ma nel 2011 mi sono fatto coinvolgere nella staffetta maratona di vienna ed ho corso, per la prima volta in vita mia, a 58 anni, 6 km senza mai fermarmi, per di più a piedi nudi ....
Insomma, è stato un percorso non privo di sofferenza fisica, ma oggi sto scalzo appena posso e riesco a correre anche fuori dall'asfalto, persino su piccoli ciottoli o terreni comunque abbastanza scabrosi.
Credo che all'inizio, specialmente se si inizia in età avanzata, bisogna saper stringere i denti per continuare.... ma il piacere di stare scalzo era ed è sempre stato maggiore della sofferenza.
Insomma, è stato un percorso non privo di sofferenza fisica, ma oggi sto scalzo appena posso e riesco a correre anche fuori dall'asfalto, persino su piccoli ciottoli o terreni comunque abbastanza scabrosi.
Credo che all'inizio, specialmente se si inizia in età avanzata, bisogna saper stringere i denti per continuare.... ma il piacere di stare scalzo era ed è sempre stato maggiore della sofferenza.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Ciao! Grazie delle indicazioni! Io cammino scalza soprattutto sulla sabbia perche' lo trovo piu' comodo x i bastoni del nordic walking e anche xche' e' il posto piu' vicino a casa mia! Seguiro' i vostri consigli di stare scalza il piu' possibile!
Grazie!
Grazie!
Bastetnefrere- Numero di messaggi : 14
Età : 46
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: Vegan sì, ma con coscienza
Dico che più la superficie calpestata diventa ostica, più bisogna guardare dove si appoggiano i piedi.Bastetnefrere ha scritto:Che ne dite?
Lo si impara in modo quasi naturale, ecco perché penso che chi dice che è più facile traumatizzarsi parla senza sapere le cose e ragiona da calzato.
Tuttavia scalzo non puoi sbattere i piedi dove e come ti capitano, perciò se si è carenti di preparazione fisica, si è in sovrappeso e se si ha la necessità di arrivare alla meta in tempi brevi o di seguire un gruppo frettoloso, allenato e calzato, allora è meglio mettersi un paio di sandali da trekking.
A meno che non si abbiano davvero piedi molto temprati a tutti i tipi di superficie, allora per fare dieci chilometri non farai 100 000 movimenti per appoggiare bene i piedi, ma solo 10 000.
E spenderai molto, ma molto meno.
Insomma, noi barefooters siamo pieni di entusiasmo, ma, spesso, dimentichiamo che siamo, purtroppo, scalzi di ritorno ed ancora più frequentemente lo diventiamo tardi, ci manca, quindi, il tempo necessario per sviluppare quelle capacità che ci potrebbero permettere di discutere con i calzati alla stessa altezza degli occhi.
Mancano dati obiettivi di biomeccanica scalza, in particolare su terreni difficoltosi; se fossi un medico sportivo mi piacerebbe occuparmene, pur sapendo che la ricerca va a braccetto con gli interessi di chi finanzia.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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