Studente scalzo a scuola!
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Studente scalzo a scuola!
Salve a tutti!
E' da diversi mesi che non giro più scalzo fuori casa (in casa lo faccio pochissimo) anche per via delle temperature un po' freddoline!
In questo periodo, sto facendo una supplenza in una scuola statale. Qualche giorno fa stavo facendo fare un compito in classe in una quarta; ebbene, ad un certo punto uno studente si alza per consegnare la verifica e (SORPRESA!!!) si era tolto le scarpe e le calze, camminava tranquillamente a piedi nudi! Mi sono sentito un attimino in imbarazzo. Poi è tornato al suo posto, ma le scarpe erano sempre lì per terra. Poi si è di nuovo alzato sempre a piedi nudi! Io non sapevo più cosa fare. Meno male che dopo qualche minuto me ne ero andato dalla classe...
Poi, il giorno dopo, ho avuto i colloqui con i genitori, e in particolare c'era la mamma di questo ragazzo: le ho parlato di quest'episodio e lei è rimasta sbalordita, non se l'aspettava.
E pensare che basterebbe andare in Svizzera (Appenzell, ad esempio) per vedere bambini/ragazzini a piedi nudi nella scuola.
Comunque sia, mi sono sentito "male", non sapevo come comportarmi, non me l'aspettavo...
E' da diversi mesi che non giro più scalzo fuori casa (in casa lo faccio pochissimo) anche per via delle temperature un po' freddoline!
In questo periodo, sto facendo una supplenza in una scuola statale. Qualche giorno fa stavo facendo fare un compito in classe in una quarta; ebbene, ad un certo punto uno studente si alza per consegnare la verifica e (SORPRESA!!!) si era tolto le scarpe e le calze, camminava tranquillamente a piedi nudi! Mi sono sentito un attimino in imbarazzo. Poi è tornato al suo posto, ma le scarpe erano sempre lì per terra. Poi si è di nuovo alzato sempre a piedi nudi! Io non sapevo più cosa fare. Meno male che dopo qualche minuto me ne ero andato dalla classe...
Poi, il giorno dopo, ho avuto i colloqui con i genitori, e in particolare c'era la mamma di questo ragazzo: le ho parlato di quest'episodio e lei è rimasta sbalordita, non se l'aspettava.
E pensare che basterebbe andare in Svizzera (Appenzell, ad esempio) per vedere bambini/ragazzini a piedi nudi nella scuola.
Comunque sia, mi sono sentito "male", non sapevo come comportarmi, non me l'aspettavo...
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Perché mai ti sei sentito in imbarazzo, ti sei addirittura sentito male?
Pure dirlo ai genitori, ci mancava solo una nota sul registro...
Davvero non capisco questo tuo post, o meglio, non capisco il tuo stato d'animo di disagio.
Leggendolo mi trasmette una strana impressione, sembra quasi una descrizione onirica.
Perché non ne hai approfittato per introdurre in dibattito in classe sul conformismo, l'anticonformismo, sul mutare delle usanze nel tempo e nei luoghi? O semplicemente per chiedergli di spiegare a tutti questo suo comportamento, di parlarne insomma, invece di chiederlo ai genitori?
Pure dirlo ai genitori, ci mancava solo una nota sul registro...
Davvero non capisco questo tuo post, o meglio, non capisco il tuo stato d'animo di disagio.
Leggendolo mi trasmette una strana impressione, sembra quasi una descrizione onirica.
Perché non ne hai approfittato per introdurre in dibattito in classe sul conformismo, l'anticonformismo, sul mutare delle usanze nel tempo e nei luoghi? O semplicemente per chiedergli di spiegare a tutti questo suo comportamento, di parlarne insomma, invece di chiederlo ai genitori?
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Studente scalzo a scuola!
Antonino, ti mi meravigli ogni volta.Antonino ha scritto:Salve a tutti!
E' da diversi mesi che non giro più scalzo fuori casa (in casa lo faccio pochissimo) anche per via delle temperature un po' freddoline!
In questo periodo, sto facendo una supplenza in una scuola statale. Qualche giorno fa stavo facendo fare un compito in classe in una quarta; ebbene, ad un certo punto uno studente si alza per consegnare la verifica e (SORPRESA!!!) si era tolto le scarpe e le calze, camminava tranquillamente a piedi nudi! Mi sono sentito un attimino in imbarazzo. Poi è tornato al suo posto, ma le scarpe erano sempre lì per terra. Poi si è di nuovo alzato sempre a piedi nudi! Io non sapevo più cosa fare. Meno male che dopo qualche minuto me ne ero andato dalla classe...
Poi, il giorno dopo, ho avuto i colloqui con i genitori, e in particolare c'era la mamma di questo ragazzo: le ho parlato di quest'episodio e lei è rimasta sbalordita, non se l'aspettava.
E pensare che basterebbe andare in Svizzera (Appenzell, ad esempio) per vedere bambini/ragazzini a piedi nudi nella scuola.
Comunque sia, mi sono sentito "male", non sapevo come comportarmi, non me l'aspettavo...
Scusa, ma non era la buona volta per toglierti scarpe e calze e dire che sei un barefooter anche tu?
Il problema è questo: molti di noi si vergognano di essere ciò che sono e poi la "colpa" è degli altri. Con questo modo di fare, i familiari per primi percepiscono la nostra "insicurezza" e quindi ci contrastano, ma hanno ragione!
bfpaul
Re: Studente scalzo a scuola!
Già che ci sono in una delle mie rare volte vorrei ringraziare Antonino per la sua sincerità di venire a raccontarci questo episodio. Se avesse voluto non si sarebbe esposto alla nostra perplessità.
Io nelle scuole ci vado a fare interventi di informazione e prevenzione delle dipendenze, e spesso faccio le lezioni scalzo. Sono però un outsider, vale a dire che non sono un insegnante e quindi ho compiti educativi molto seri che possono essere avvalorati da una mia "stravaganza" che permette ai ragazzi di sentirmi "adulto attendibile". Se un ragazzo o più di un ragazzo si tolgono scarpe e calzini in mia presenza sono molto contento per loro e spero che questo seme germogli per il loro benessere.
Antonino posso capire che tu sia stato spiazzato dal vedere un ragazzo che ti ha sorpassato per la sua tranquilla sintonia con i suoi desideri. Il parlare con igenitori... mah, forse puoi ancora rimediare con la scusa che volevi segnalare una qualità del ragazzo e non un difetto.
Non so che genere di scuola sia quella in cui tu insegni e quali possano essere i problemi di rapporto con i ragazzi (per la tua autorevolezza di insegnante) e con i dirigenti della scuola.
Però ripeto che se tu hai voluto manifestarci un tuo imbarazzo inaspettato, ti ringrazio per la franchezza.
Gli altri non sono "scalzofobi", possiamo credere che lo siano a causa di nostre possibili barriere interiori.
Io ho la bella età di 62 anni e devo ammettere che fino a che non avevo compiuto la cinquantina facevo molta attenzione a non girare scalzo fuori da zone di sicurezza (anche se ero già famoso per questa mania), poi da un lato lo "ius senectutis", dall'altro il desiderio di libertà mi hanno svincolato da pregiudizi.
Ciao
Luca
Io nelle scuole ci vado a fare interventi di informazione e prevenzione delle dipendenze, e spesso faccio le lezioni scalzo. Sono però un outsider, vale a dire che non sono un insegnante e quindi ho compiti educativi molto seri che possono essere avvalorati da una mia "stravaganza" che permette ai ragazzi di sentirmi "adulto attendibile". Se un ragazzo o più di un ragazzo si tolgono scarpe e calzini in mia presenza sono molto contento per loro e spero che questo seme germogli per il loro benessere.
Antonino posso capire che tu sia stato spiazzato dal vedere un ragazzo che ti ha sorpassato per la sua tranquilla sintonia con i suoi desideri. Il parlare con igenitori... mah, forse puoi ancora rimediare con la scusa che volevi segnalare una qualità del ragazzo e non un difetto.
Non so che genere di scuola sia quella in cui tu insegni e quali possano essere i problemi di rapporto con i ragazzi (per la tua autorevolezza di insegnante) e con i dirigenti della scuola.
Però ripeto che se tu hai voluto manifestarci un tuo imbarazzo inaspettato, ti ringrazio per la franchezza.
Gli altri non sono "scalzofobi", possiamo credere che lo siano a causa di nostre possibili barriere interiori.
Io ho la bella età di 62 anni e devo ammettere che fino a che non avevo compiuto la cinquantina facevo molta attenzione a non girare scalzo fuori da zone di sicurezza (anche se ero già famoso per questa mania), poi da un lato lo "ius senectutis", dall'altro il desiderio di libertà mi hanno svincolato da pregiudizi.
Ciao
Luca
Luca T- Numero di messaggi : 203
Età : 76
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Curioso questo fatto....anche perchè siamo in un periodo un pò freddo. E gli altri ragazzi hanno detto qualcosa sul fatto che si era tolto le scarpe e i calzini?
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Gli altri ragazzi non hanno detto niente.
Io sono un precario, ho un contratto a tempo determinato. Già faccio parecchio fatica a tenere le classi (non proprio quella, ma altre...). Inoltre, in un'altra classe dove c'ero io, l'altro giorno è intervenuto il preside per prendere un po' le redini della situazione visto che c'era un po' di caos e credo di non essere visto particolarmente bene dalla dirigenza, vista la mia incapacità a tenere alcune classi, non che sia l'unico per carità, però sono l'ultimo arrivato...
Quindi, sinceramente, di mettermi io scalzo non me la sento proprio. Devo ringraziare che ho un lavoro anche se precario, farmi sbattere fuori per voler camminare scalzo? Non ci penso proprio!
Per quanto riguarda la mamma, ho ritenuto giusto farglielo presente anche per la mia situazione di precariato. Se fossi di ruolo, forse sarebbe diverso...
Io sono un precario, ho un contratto a tempo determinato. Già faccio parecchio fatica a tenere le classi (non proprio quella, ma altre...). Inoltre, in un'altra classe dove c'ero io, l'altro giorno è intervenuto il preside per prendere un po' le redini della situazione visto che c'era un po' di caos e credo di non essere visto particolarmente bene dalla dirigenza, vista la mia incapacità a tenere alcune classi, non che sia l'unico per carità, però sono l'ultimo arrivato...
Quindi, sinceramente, di mettermi io scalzo non me la sento proprio. Devo ringraziare che ho un lavoro anche se precario, farmi sbattere fuori per voler camminare scalzo? Non ci penso proprio!
Per quanto riguarda la mamma, ho ritenuto giusto farglielo presente anche per la mia situazione di precariato. Se fossi di ruolo, forse sarebbe diverso...
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
E comunque accetto qualunque commento, anche le eventuali critiche, non c'è problema.
Ah, un'ultima cosa: non mi sono sentito male, tuttavia (non so perchè, forse perché non me l'aspettavo) sono stato colto da un tale imbarazzo che sono voluto uscire il più rapidamente dalla classe.
Ah, un'ultima cosa: non mi sono sentito male, tuttavia (non so perchè, forse perché non me l'aspettavo) sono stato colto da un tale imbarazzo che sono voluto uscire il più rapidamente dalla classe.
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Antonino, non sono d'accordo.Antonino ha scritto:Gli altri ragazzi non hanno detto niente.
Io sono un precario, ho un contratto a tempo determinato. Già faccio parecchio fatica a tenere le classi (non proprio quella, ma altre...). Inoltre, in un'altra classe dove c'ero io, l'altro giorno è intervenuto il preside per prendere un po' le redini della situazione visto che c'era un po' di caos e credo di non essere visto particolarmente bene dalla dirigenza, vista la mia incapacità a tenere alcune classi, non che sia l'unico per carità, però sono l'ultimo arrivato...
Quindi, sinceramente, di mettermi io scalzo non me la sento proprio. Devo ringraziare che ho un lavoro anche se precario, farmi sbattere fuori per voler camminare scalzo? Non ci penso proprio!
Per quanto riguarda la mamma, ho ritenuto giusto farglielo presente anche per la mia situazione di precariato. Se fossi di ruolo, forse sarebbe diverso...
Quando ho iniziato ad insegnare sono andato nel paese più lontano della mia provincia ed era una nomina di preside (1970-71).
Il preside mi disse che se volevo il posto mi dovevo tagliare la barba e l'ho fatto, quindi capisco che si debba venire a qualche compromesso.
Ma come gestire i miei alunni, quello era affar mio ed in classe ero io "il padrone" e se per caso avessi giudicato che era bene dire che ero, chessò di destra, di sinistra, che mi piaceva la panna, o andare scalzo erano fatti miei e nessuno poteva dire niente. Ed ho sempre detto cha andare scalzi era cosa giusta e sana, portando le prove.
Quindi, non ti ho detto di andare scalzo in classe, ma di dire a quell'alunno che apprezzi la sua scelta perché tu stesso sei un barefooter. Se gestisci bene la cosa, può essere un ottimo modo per accattivarti l'alunno e poi i compagni, invece di essere sempre e comunque in una situazione di contrasto.
Bada che capisco benissimo le difficoltà dell'insegnante "in classe" e nella scuola, lo sono stato per 31 anni e sempre con classi "di frontiera", mica con le classi-pupille degli occhi dei presidi!
E non hai idea di che battaglie furibonde ho ingaggiato con presidi e colleghi ....
Beh, ancora oggi i ragazzi - diventati uomini - mi salutano dall'altro capo della strada, e sono quelli che mi hanno dato filo da torcere. Perché? Li ho puniti con giustizia e ho difeso dalle ingiustizie tutti; chi mi piaceva e chi mi faceva incazzare come una belva ...
Da me però hanno imparato che non devono mai vergognarsi delle proprie convinzioni, a parte la matematica e le scienze ... e ne hanno imparato!!
bfpaul
Re: Studente scalzo a scuola!
Sì, adesso capisco. Capisco perfettamente.Antonino ha scritto:Devo ringraziare che ho un lavoro anche se precario, farmi sbattere fuori per voler camminare scalzo? Non ci penso proprio!
Viviamo in un mondo sempre più precario ed il lavoro è fondamentale per una vita dignitosa.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Studente scalzo a scuola!
Conosco una preside che alla specifica domanda:
"Permetterebbe ad uno studente di venire scalzo a scuola?"
ha risposto così:
"Sono Preside dell’Istituto “Fermi” di Mantova.
Mi è stato chiesto da un amico se accetterei un alunno a scuola scalzo.
La risposta è affermativa, come lo è per qualunque altro costume o abbigliamento.
Non credo certo che sia peggio essere a piedi nudi piuttosto che indossare magliette che lasciano fuori l’ombelico o calzoni che scendono sotto l’elastico delle mutande.
Credo invece che a scuola, come in qualunque altra organizzazione, ci debbano essere regole chiare da rispettare in riferimento a valori di base condivisi, quali il rispetto per gli altri, l’onestà, la puntualità, il senso di appartenenza…. valori che possono anche camminare a piedi nudi!
Cristina Bonaglia
Dirigente Scolastico"
Altri sono meno tolleranti, ma possono riservare sorprese, ed in ogni caso le regole sull'abbigliamento le dettano, scuola per scuola, i presidi, non uno scalzista spaventato che scoraggia lo scalzismo nei giovani, segnalando addirittura alla madre lo scalzismo appena accennato di un suo studente come fatto negativo.
"Permetterebbe ad uno studente di venire scalzo a scuola?"
ha risposto così:
"Sono Preside dell’Istituto “Fermi” di Mantova.
Mi è stato chiesto da un amico se accetterei un alunno a scuola scalzo.
La risposta è affermativa, come lo è per qualunque altro costume o abbigliamento.
Non credo certo che sia peggio essere a piedi nudi piuttosto che indossare magliette che lasciano fuori l’ombelico o calzoni che scendono sotto l’elastico delle mutande.
Credo invece che a scuola, come in qualunque altra organizzazione, ci debbano essere regole chiare da rispettare in riferimento a valori di base condivisi, quali il rispetto per gli altri, l’onestà, la puntualità, il senso di appartenenza…. valori che possono anche camminare a piedi nudi!
Cristina Bonaglia
Dirigente Scolastico"
Altri sono meno tolleranti, ma possono riservare sorprese, ed in ogni caso le regole sull'abbigliamento le dettano, scuola per scuola, i presidi, non uno scalzista spaventato che scoraggia lo scalzismo nei giovani, segnalando addirittura alla madre lo scalzismo appena accennato di un suo studente come fatto negativo.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
La cosa che trovo veramente scandalosa in questa storia non è camminare scalzi o no, tollerarlo o no, approvarlo o no, incoraggiarlo o no, ma l’ennesima constatazione che viviamo in un Paese dove il lavoro non è un diritto, ma un privilegio che tu può essere tolto in qualunque momento, costringendoti a vivere timoroso e sottomesso.
Finché il lavoro non sarà un diritto saremo servi della gleba, poco importa che ci obblighino ad andare con le scarpe o che ci obblighino ad andare senza.
Scusate lo sfogo, ma questa storia mi tocca molto perché ho un figlio adolescente che potrebbe essere l’alunno scalzo, ma che molto più probabilmente sarà un futuro disoccupato o precario o emigrante.
"E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
E’ compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare una scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo. Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula contenuta nell’art. primo- “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro “- corrisponderà alla realtà. Perché fino a che non c’è questa possibilità per ogni uomo di lavorare e di studiare e di trarre con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche democratica perché una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di fatto, in cui ci sia soltanto una uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, non è una democrazia in cui tutti i cittadini veramente siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano messe a contribuire a questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la società.”
Piero Calamandrei, 1955
Finché il lavoro non sarà un diritto saremo servi della gleba, poco importa che ci obblighino ad andare con le scarpe o che ci obblighino ad andare senza.
Scusate lo sfogo, ma questa storia mi tocca molto perché ho un figlio adolescente che potrebbe essere l’alunno scalzo, ma che molto più probabilmente sarà un futuro disoccupato o precario o emigrante.
"E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
E’ compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare una scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo. Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula contenuta nell’art. primo- “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro “- corrisponderà alla realtà. Perché fino a che non c’è questa possibilità per ogni uomo di lavorare e di studiare e di trarre con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche democratica perché una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di fatto, in cui ci sia soltanto una uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, non è una democrazia in cui tutti i cittadini veramente siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano messe a contribuire a questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la società.”
Piero Calamandrei, 1955
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Studente scalzo a scuola!
Antonio ha scritto in due diversi post:Rei ha scritto:Conosco una preside che alla specifica domanda:
"Permetterebbe ad uno studente di venire scalzo a scuola?"
ha risposto così:
"Sono Preside dell’Istituto “Fermi” di Mantova.
Mi è stato chiesto da un amico se accetterei un alunno a scuola scalzo.
La risposta è affermativa, come lo è per qualunque altro costume o abbigliamento.
Non credo certo che sia peggio essere a piedi nudi piuttosto che indossare magliette che lasciano fuori l’ombelico o calzoni che scendono sotto l’elastico delle mutande.
Credo invece che a scuola, come in qualunque altra organizzazione, ci debbano essere regole chiare da rispettare in riferimento a valori di base condivisi, quali il rispetto per gli altri, l’onestà, la puntualità, il senso di appartenenza…. valori che possono anche camminare a piedi nudi!
Cristina Bonaglia
Dirigente Scolastico"
Altri sono meno tolleranti, ma possono riservare sorprese, ed in ogni caso le regole sull'abbigliamento le dettano, scuola per scuola, i presidi, non uno scalzista spaventato che scoraggia lo scalzismo nei giovani, segnalando addirittura alla madre lo scalzismo appena accennato di un suo studente come fatto negativo.
"Poi, il giorno dopo, ho avuto i colloqui con i genitori, e in particolare c'era la mamma di questo ragazzo: le ho parlato di quest'episodio e lei è rimasta sbalordita, non se l'aspettava." "Per quanto riguarda la mamma, ho ritenuto giusto farglielo presente anche per la mia situazione di precariato. Se fossi di ruolo, forse sarebbe diverso... "
A me pare che Antonio non abbia scoraggiato nessuno, né denunciato l'episodio come negativo. Semplicemente è rimasto basito dal comportamento del suo alunno e ne ha parlato con la madre.
Antonino teme il freddo, ma non si spaventa ad andare scalzo; i suoi post e la sua galleria di foto lo provano da anni.
bfpaul
Re: Studente scalzo a scuola!
Dopodiché la mamma è andata a casa e (scegliete una delle opzioni):bfpaul ha scritto:Antonio ha scritto in due diversi post:
"Poi, il giorno dopo, ho avuto i colloqui con i genitori, e in particolare c'era la mamma di questo ragazzo: le ho parlato di quest'episodio e lei è rimasta sbalordita, non se l'aspettava." "Per quanto riguarda la mamma, ho ritenuto giusto farglielo presente anche per la mia situazione di precariato. Se fossi di ruolo, forse sarebbe diverso... "
1) ha fatto i complimenti al figlio e gli ha detto di continuare così
2) l'ha messo in castigo per un mese, dopo avergli fatto un cazziatone.
Non so perché, io opterei per la 2.
Antonino avrebbe dovuto starsene zitto, al massimo parlare con il ragazzo, possibilmente in modo positivo o al massimo invitarlo a farlo fuori dalla scuola o con l'assenso del preside.
Magari saltava fuori che il preside e gli insegnanti di ruolo non avevano nulla in contrario.
Oppure ce l'avevano, e allora bastava pregarlo di non farlo a scuola.
In entrambi i casi l'insegnante precario è salvo.
Cogliere la prima occasione per dirlo ad un genitore è automaticamente dare una connotazione negativa all'episodio.
E qui non c'entra l'essere precario o di ruolo, c'entra dare un preciso messaggio: scalzi no, ne a scuola, ne a casa, ne per strada.
Perché non importa che intenzioni abbiamo, conta cosa viene percepito da chi ci ascolta. E la percezione del messaggio qui è stata chiara e inequivocabile.
Non lo metto in dubbio.bfpaul ha scritto:Antonino teme il freddo, ma non si spaventa ad andare scalzo; i suoi post e la sua galleria di foto lo provano da anni.
Nel privato.
Ma a scuola si è comportato peggio di tanti censori ottusi che su questo forum abbiamo spesso stigmatizzato.
Anch'io, saltuariamente, sono stato chiamato ad insegnare. L'ultima volta in un corso universitario, una tantum (molto pocum per lo stipendio ).
Il periodo fu da febbraio a giugno. Mi presentai sempre e comunque in sandali (non disapprovati dal rettore) e non scalzo (sarei stato disapprovato), ma non nascosi mai che fuori dalle aule stavo scalzo ogni volta che potevo. Mi è capitato poi di incontrare alcuni miei allievi fuori dalle lezioni ed ero tranquillamente scalzo.
Capitò pure che una delle mie allieve passasse un brutto momento e che, al di fuori degli obblighi scolastici, le dessi un deciso aiuto psicologico che l'aiutò molto a venirne fuori. I genitori, con cui stetti in contatto spesso in quel periodo, mi invitarono più di una volta a cene a casa loro con altri ospiti (medici, avvocati, un musicista, ecc.) ed ogni volta specificando: "Vieni scalzo."
Perché? Perché faceva parte del mio essere quello che sono, come per il musicista suonare uno strumento.
Ora, non ho problemi ad adeguarmi a situazioni in cui si DEVE indossare delle calzature, ma non vedrete MAI fare qualcosa contro lo scalzismo.
In situazioni potenzialmente "pericolose" mi limiterei a stare zitto, a non fare nulla contro o che possa provocare reazioni contro lo scalzismo.
Certamente non farei azioni o direi cose che possano essere interpretate come una condanna allo scalzismo.
Antonino, parlando con la madre quando poteva stare zitto, l'ha fatto. E definire questo un eccesso di zelo è solo un eufemismo.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Benissimo.Rei ha scritto:Dopodiché la mamma è andata a casa e (scegliete una delle opzioni):bfpaul ha scritto:Antonio ha scritto in due diversi post:
"Poi, il giorno dopo, ho avuto i colloqui con i genitori, e in particolare c'era la mamma di questo ragazzo: le ho parlato di quest'episodio e lei è rimasta sbalordita, non se l'aspettava." "Per quanto riguarda la mamma, ho ritenuto giusto farglielo presente anche per la mia situazione di precariato. Se fossi di ruolo, forse sarebbe diverso... "
1) ha fatto i complimenti al figlio e gli ha detto di continuare così
2) l'ha messo in castigo per un mese, dopo avergli fatto un cazziatone.
Non so perché, io opterei per la 2.
Antonino avrebbe dovuto starsene zitto, al massimo parlare con il ragazzo, possibilmente in modo positivo o al massimo invitarlo a farlo fuori dalla scuola o con l'assenso del preside.
Magari saltava fuori che il preside e gli insegnanti di ruolo non avevano nulla in contrario.
Oppure ce l'avevano, e allora bastava pregarlo di non farlo a scuola.
In entrambi i casi l'insegnante precario è salvo.
Cogliere la prima occasione per dirlo ad un genitore è automaticamente dare una connotazione negativa all'episodio.
E qui non c'entra l'essere precario o di ruolo, c'entra dare un preciso messaggio: scalzi no, ne a scuola, ne a casa, ne per strada.
Perché non importa che intenzioni abbiamo, conta cosa viene percepito da chi ci ascolta. E la percezione del messaggio qui è stata chiara e inequivocabile.Non lo metto in dubbio.bfpaul ha scritto:Antonino teme il freddo, ma non si spaventa ad andare scalzo; i suoi post e la sua galleria di foto lo provano da anni.
Nel privato.
Ma a scuola si è comportato peggio di tanti censori ottusi che su questo forum abbiamo spesso stigmatizzato.
Anch'io, saltuariamente, sono stato chiamato ad insegnare. L'ultima volta in un corso universitario, una tantum (molto pocum per lo stipendio ).
Il periodo fu da febbraio a giugno. Mi presentai sempre e comunque in sandali (non disapprovati dal rettore) e non scalzo (sarei stato disapprovato), ma non nascosi mai che fuori dalle aule stavo scalzo ogni volta che potevo. Mi è capitato poi di incontrare alcuni miei allievi fuori dalle lezioni ed ero tranquillamente scalzo.
Capitò pure che una delle mie allieve passasse un brutto momento e che, al di fuori degli obblighi scolastici, le dessi un deciso aiuto psicologico che l'aiutò molto a venirne fuori. I genitori, con cui stetti in contatto spesso in quel periodo, mi invitarono più di una volta a cene a casa loro con altri ospiti (medici, avvocati, un musicista, ecc.) ed ogni volta specificando: "Vieni scalzo."
Perché? Perché faceva parte del mio essere quello che sono, come per il musicista suonare uno strumento.
Ora, non ho problemi ad adeguarmi a situazioni in cui si DEVE indossare delle calzature, ma non vedrete MAI fare qualcosa contro lo scalzismo.
In situazioni potenzialmente "pericolose" mi limiterei a stare zitto, a non fare nulla contro o che possa provocare reazioni contro lo scalzismo.
Certamente non farei azioni o direi cose che possano essere interpretate come una condanna allo scalzismo.
Antonino, parlando con la madre quando poteva stare zitto, l'ha fatto. E definire questo un eccesso di zelo è solo un eufemismo.
Però, caro Rei, tu non sei il giudice di tutti noi, quindi se devi dire qualcosa di personale ad Antonino o a chicche e ssia, scrivigli.
Non è possibile che sul Forum si debbano leggere tante critiche; siamo qui per incoraggiare, per motivare. Anche io ho dissentito da Antonino, ma spero si sia capito, in tono bonario!
Sono convinto e l'ho già detto, che la comunicazione non è sono una questione di tecnica, della quale sai forse più di tuttti noi, ma anche di rapporti umani che non vanno mai dimenticati.
Oltretutto rischi di apparire un "giustiziere" per gli indecisi, i freddolosi e per "gli insegnanti"!
bfpaul
Re: Studente scalzo a scuola!
Sono d'accordo con Paolo. Qui si cerca di parlare tutti come viene spontaneo su come ci vengono sponanei certi comportamenti o altri. A tutti noi piace girare scalzi, e non tutti sono così sicuri.
Chi è più sicuro di sé riguardo allo stare scalzo lo dica pure, servirà da esempio; ma chi ha qualche insicurezza la racconti ancora di più. Servirà a non far apparire questo club come un gruppo di integralisti. Penso che occorra avere il cuore rotondo, senza spigoli.
E poi il male non è fare errori, ma nascoderseli e nasconderli agli altri
Luca
Chi è più sicuro di sé riguardo allo stare scalzo lo dica pure, servirà da esempio; ma chi ha qualche insicurezza la racconti ancora di più. Servirà a non far apparire questo club come un gruppo di integralisti. Penso che occorra avere il cuore rotondo, senza spigoli.
E poi il male non è fare errori, ma nascoderseli e nasconderli agli altri
Luca
Luca T- Numero di messaggi : 203
Età : 76
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Sono perfettamente d'accordo con quanto sopraesposto da Paolo S. e Luca T., basta fare critiche gratuite su persone che non si conoscono personalmente o che la pensano in modo diverso, non mi meraviglio poi che andando avanti di questo passo la gente se ne vada dal forum!
paolo fratter- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Studente scalzo a scuola!
Sono sicuro che Rei non vuole cacciare via nessuno, però i "fraintendimenti" sono all'ordine del giorno. Enzo per questo se ne è andato e altri non scriveranno più. Lo dico perché me l'hanno dichiarato.paolo fratter ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con quanto sopraesposto da Paolo S. e Luca T., basta fare critiche gratuite su persone che non si conoscono personalmente o che la pensano in modo diverso, non mi meraviglio poi che andando avanti di questo passo la gente se ne vada dal forum!
Se continuiamo così ....
bfpaul
Re: Studente scalzo a scuola!
Allora, come ho già detto e lo ridico: accetto tutte le critiche, non c'è problema. Ognuno è liberissimo di dire la sua.
Mi rendo conto a volte di essere un po' troppo impulsivo, anche con i ragazzi, quando mi fanno incavolare: mi metto a gridare, a volte non mi riconosco neanche.
Per quanto riguarda l'episodio della mamma, io non lo vedo particolarmente negativo. Si, forse ho dato un accento un po' negativo alla cosa con la mamma, ma in quel momento ho ritenuto giusto fare così. Poi, effettivamente, con il senno di poi, avrei potuto anche agire in modo diverso. Ma diciamo che le esperienze servono anche per farci crescere, direi.
Probabilmente, quel giorno, sono stato più impulsivo del solito e mi è partita la cosa di dirlo alla mamma. Per altro, "caso" vuole che la mamma è venuta il giorno dopo. Se fosse arrivata due settimane dopo, probabilmente non avrei detto nulla.
Un'altra cosa: è vero, mi piace camminare scalzo, a volte l'ho fatto anche vicino casa (anche se lo facevo più spesso quando abitavo da solo, per ovvi motivi), tuttavia ancora un po' di timori ce li ho, soprattutto adesso che conosco anche fin troppi ragazzi delle scuole: se qualcuno di questi mi dovesse vedere scalzo in centro città, immagino già i commenti quando entrerei in classe, le prese in giro. Ma forse migliorerò anche su questo.
Per quanto riguarda il lavoro, è vero, a volte ci obbligano a vestirci in un certo modo, come quelli che ti "obbligano" a stare in giacca e cravatta, cosa che ho (quasi) sempre detestato. Ma non è solo sul lavoro, capita anche in altri posti. Solo che sul lavoro devi stare attento a quello che fai, visti i tempi che corrono.
Comunque un mio amico una volta mi ha detto: "Ti ci vedo tra qualche anno camminare scalzo e predicare lo zen", visto che mi interesso molto di filosofia buddhista/zen.
Un'ultima cosa: continuerò comunque a scrivere sul forum, qualunque esperienza (scalzista) mi capiterà. E mi piace farlo anche per vedere come la pensano le altre persone. Poi, anche se qualcuno mi critica, pazienza, prendo quello che di positivo c'è nella critica.
Un saluto scalzo da Antonino.
P.S.: ho ripreso da qualche giorno a stare scalzo in casa (sperando che mia mamma non mi dica niente), anche se di solito ho le calze per via del pavimento piuttosto freddino, ma di mattina presto sto anche senza calze!
Mi rendo conto a volte di essere un po' troppo impulsivo, anche con i ragazzi, quando mi fanno incavolare: mi metto a gridare, a volte non mi riconosco neanche.
Per quanto riguarda l'episodio della mamma, io non lo vedo particolarmente negativo. Si, forse ho dato un accento un po' negativo alla cosa con la mamma, ma in quel momento ho ritenuto giusto fare così. Poi, effettivamente, con il senno di poi, avrei potuto anche agire in modo diverso. Ma diciamo che le esperienze servono anche per farci crescere, direi.
Probabilmente, quel giorno, sono stato più impulsivo del solito e mi è partita la cosa di dirlo alla mamma. Per altro, "caso" vuole che la mamma è venuta il giorno dopo. Se fosse arrivata due settimane dopo, probabilmente non avrei detto nulla.
Un'altra cosa: è vero, mi piace camminare scalzo, a volte l'ho fatto anche vicino casa (anche se lo facevo più spesso quando abitavo da solo, per ovvi motivi), tuttavia ancora un po' di timori ce li ho, soprattutto adesso che conosco anche fin troppi ragazzi delle scuole: se qualcuno di questi mi dovesse vedere scalzo in centro città, immagino già i commenti quando entrerei in classe, le prese in giro. Ma forse migliorerò anche su questo.
Per quanto riguarda il lavoro, è vero, a volte ci obbligano a vestirci in un certo modo, come quelli che ti "obbligano" a stare in giacca e cravatta, cosa che ho (quasi) sempre detestato. Ma non è solo sul lavoro, capita anche in altri posti. Solo che sul lavoro devi stare attento a quello che fai, visti i tempi che corrono.
Comunque un mio amico una volta mi ha detto: "Ti ci vedo tra qualche anno camminare scalzo e predicare lo zen", visto che mi interesso molto di filosofia buddhista/zen.
Un'ultima cosa: continuerò comunque a scrivere sul forum, qualunque esperienza (scalzista) mi capiterà. E mi piace farlo anche per vedere come la pensano le altre persone. Poi, anche se qualcuno mi critica, pazienza, prendo quello che di positivo c'è nella critica.
Un saluto scalzo da Antonino.
P.S.: ho ripreso da qualche giorno a stare scalzo in casa (sperando che mia mamma non mi dica niente), anche se di solito ho le calze per via del pavimento piuttosto freddino, ma di mattina presto sto anche senza calze!
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
-------------------------------------Antonino ha scritto: Qualche giorno fa stavo facendo fare un compito in classe in una quarta;
ciaoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Quarta? Elementare? Liceo? Fa lo stesso:
BUMMM!!!!
E' possibile che il ragazzo ti abbia visto in rete? Scalzo, in foto,sul sito, ovvio!
Possibilità un po' remota, ma... possibile.
Chissà, forse ha voluto farti "un tiro"...
E se dopo il "cazziatone" materno avesse esposto alla mamma il computer con su te scalzo per le strade?????? Come la mettiamo?
Ok, ci sono troppi "se" e probabilmente sono fuori strada. Comunque non ci sarebbe stato nulla di male ad informare la madre del ragazzo del tuo scalzismo nei luoghi opportuni, per motivi di salute, non a scuola, ecc... ecc...
Ciaooooooooooo!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
P.S. Scusatemi, spero di non scatenare il solito putiferio riguardo l'oscuramento delle foto, la privacy & robe simili...
Andy ha scritto:Ciaooooooooooo!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y - :
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Grazie ad Antonino per aver compreso, da insegnante (precario) a insegnante (saltuario) che la mia critica, anche se dura, non era un attacco personale ma un invito a riflettere, per lui e per tutti.
È come quando si mette si da un voto basso per spronare un allievo a fare di più e lo si fa pubblicamente, affinché anche il resto della classe non sia da meno.
Perché qualche volta bisogna essere duri.
"Il medico compassionevole uccide il paziente" diceva mio padre, che era medico ed usava metafore mediche.
E, tornando alla metafora scolastica, se qualche allievo pensa che il voto basso sia causato da astio personale o pura cattiveria, sbaglia.
Allora, un bel dieci sul registro ad Antonino (ed anche a qualcun altro), per aver capito, ed un cinque a chi ha pensato che la mia critica fosse gratuita od un semplice attacco personale.
È come quando si mette si da un voto basso per spronare un allievo a fare di più e lo si fa pubblicamente, affinché anche il resto della classe non sia da meno.
Perché qualche volta bisogna essere duri.
"Il medico compassionevole uccide il paziente" diceva mio padre, che era medico ed usava metafore mediche.
E, tornando alla metafora scolastica, se qualche allievo pensa che il voto basso sia causato da astio personale o pura cattiveria, sbaglia.
Allora, un bel dieci sul registro ad Antonino (ed anche a qualcun altro), per aver capito, ed un cinque a chi ha pensato che la mia critica fosse gratuita od un semplice attacco personale.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Oddio,questo ragazzo ha avuto davvero coraggio...magari lo faceva abitualmente e i compagni di classe ne erano a conoscenza (anche per questo, forse, non hanno battuto ciglio), ma di certo non è una cosa che chiunque potrebbe fare con leggerezza.
Ricordo un episodio de tempi della scuola, quando una nostra compagna si tolse le scarpe in classe di nascosto (tenendo i calzini,però),ed era estate. La prof la interrogò e lei rispose all'interrogazione senza problemi, tanto che la prof non si accorse nemmeno che era senza scarpe. Questo mi fece supporre che anche lei, come me, amasse camminare scalza e, al contrario di me, vivesse questo senza problemi.
Al cambio dell'ora, invece, che le sento dire? "menomale che non mi ha chiamato alla cattedrà, sennò mi toccava andarci scalza..."
Non ho battuto ciglio ma un "vaffanculo" nella mia mente si è fatto strada sfondando ogni barriera morale e del buon gusto.
Ricordo un episodio de tempi della scuola, quando una nostra compagna si tolse le scarpe in classe di nascosto (tenendo i calzini,però),ed era estate. La prof la interrogò e lei rispose all'interrogazione senza problemi, tanto che la prof non si accorse nemmeno che era senza scarpe. Questo mi fece supporre che anche lei, come me, amasse camminare scalza e, al contrario di me, vivesse questo senza problemi.
Al cambio dell'ora, invece, che le sento dire? "menomale che non mi ha chiamato alla cattedrà, sennò mi toccava andarci scalza..."
Non ho battuto ciglio ma un "vaffanculo" nella mia mente si è fatto strada sfondando ogni barriera morale e del buon gusto.
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Studente scalzo a scuola!
La precarietà del lavoro è una delle peggior cose di questi ultimi tempi. Si sono azzerati tutti i diritti in un sol colpo.
Non capisco però che nesso ci sia con la necessità di dire alla madre che il proprio figlio va scalzo.
Ora la cosa è difficile da valutare da fuori per capire se quella fosse una bravata oppure una cosa abituale.
Capisco anche che uno venga preso di sorpresa e si trovi in imbarazzo (questo è di lezione per capire certe reazioni quando siamo noi gli scalzi).
Il fatto che nessuno in classe abbia battuto ciglio potrebbe far pensare che la cosa sia abituale.
Forse la cosa migliore sarebbe stata qualla di parlare con lui oppure con qualche collega di cui ti fidi per capire se anche con altri fa così.
Altra considerazione è quando Flavio mi dice 'fuori dal lavoro faccio come mi pare'. Purtroppo il discorso del precariato fa capire che non è così. Cosa succederebbe se il preside vedesse Antonino scalzo fuori dalla scuola?
Qui sempre più spesso mi sembra, mi si perdoni la battuta, che si fa i froci con i culi degli altri.
E' facile fare i leoni sul forum e giudicare gli altri che hanno almeno il coraggio di dire le cose come stanno. Antonino poteva benissimo non scrivere nulla senza esportsi al fuoco dei soliti 'leoni'.
Scusa Paolo capisci che i tuoi commenti possano lasciare come minimo perplessi. Scusa un preside ti dice di tagliarti la barba, cosa peraltro strana visto che non mi pare una particolare stravaganza come essere scalzi, e tu lo accontenti. Poi però vorresti che Antonino esca allo scoperto dicendo che pure lui è un barefooter?
Per quanto riguarda il 'caziatone' fatto a Rei per il suo modo di rispondere non posso che essere concorde con Paolo anche se forse tardivo visto che da quanto ho capito il danno è già stato fatto causando l'allontanamento di alcuni di noi.
Ciao
Andrea
Non capisco però che nesso ci sia con la necessità di dire alla madre che il proprio figlio va scalzo.
Ora la cosa è difficile da valutare da fuori per capire se quella fosse una bravata oppure una cosa abituale.
Capisco anche che uno venga preso di sorpresa e si trovi in imbarazzo (questo è di lezione per capire certe reazioni quando siamo noi gli scalzi).
Il fatto che nessuno in classe abbia battuto ciglio potrebbe far pensare che la cosa sia abituale.
Forse la cosa migliore sarebbe stata qualla di parlare con lui oppure con qualche collega di cui ti fidi per capire se anche con altri fa così.
Altra considerazione è quando Flavio mi dice 'fuori dal lavoro faccio come mi pare'. Purtroppo il discorso del precariato fa capire che non è così. Cosa succederebbe se il preside vedesse Antonino scalzo fuori dalla scuola?
Qui sempre più spesso mi sembra, mi si perdoni la battuta, che si fa i froci con i culi degli altri.
E' facile fare i leoni sul forum e giudicare gli altri che hanno almeno il coraggio di dire le cose come stanno. Antonino poteva benissimo non scrivere nulla senza esportsi al fuoco dei soliti 'leoni'.
Scusa Paolo capisci che i tuoi commenti possano lasciare come minimo perplessi. Scusa un preside ti dice di tagliarti la barba, cosa peraltro strana visto che non mi pare una particolare stravaganza come essere scalzi, e tu lo accontenti. Poi però vorresti che Antonino esca allo scoperto dicendo che pure lui è un barefooter?
Per quanto riguarda il 'caziatone' fatto a Rei per il suo modo di rispondere non posso che essere concorde con Paolo anche se forse tardivo visto che da quanto ho capito il danno è già stato fatto causando l'allontanamento di alcuni di noi.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Studente scalzo a scuola!
Mio caro, nessuno si è mai allontanato dal forum a causa mia (webmaster e presidente possono confermarlo) e, per fortuna, neppure chi credevamo si fosse allontanata a causa tua e del tuo omonimo, nonostante i vostri sforzi continuati dopo inviti pressanti a smettere.Andrea77 ha scritto:Per quanto riguarda il 'caziatone' fatto a Rei per il suo modo di rispondere non posso che essere concorde con Paolo anche se forse tardivo visto che da quanto ho capito il danno è già stato fatto causando l'allontanamento di alcuni di noi.
Alcuni se ne sono andati per problemi personali, alcuni perché, più che essere attaccati, attaccavano, alcuni hanno usato la scusa di veri o soprattutto presunti attacchi per mascherare un abbandono per altre cause.
Ci sono stati scontri pesanti, ma mai nessuno è scaduto nell'insulto gratuito.
Finora.
Ci si può scontrare, argomentando, ci si può prendere bonariamente in giro (Flavio / Lucignolo ha riso con me della provocazione, a lui dedicata, dei Tirannosauri), si può essere duri, a volte.
Ma rispondere ad una critica con l'insulto gratuito e privo di argomenti è infantile.
Eppure, quando vuoi, discorsi ed argomenti validi li tiri fuori.
Perché non provi a fare sempre così?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
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