Parliamo di India ?
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contessa scalza
paolo fratter
alberto66
Elan
aldo1953
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Parliamo di India ?
Promemoria primo messaggio :
E' uno dei miei argomenti preferiti e ora un po' tocca anche a voi. Prima volta di passaggio in stop over andando in Nepal, immediato innamoramento da parte di tutti e due (mia moglie ed io), una ventina di anni fa. poi là tutti gli anni e qualche volta, quando le finanze erano migliori, anche due. Ora conosco quasi tutto il sub continente e ho buoni amici. A proposito uno ha una agenzia di viaggi a Delhi. se qualcuno volesse andare in India ma uscire dalle grinfie dei tour operator italiani basta che me lo dica. L' India è il paradiso di coloro che amano stare scalzi. Tutti i luoghi sacri (e ce ne sono a milioni) lo richiedono e non facciamo figure del tipo "calzino che poi butto via". E' buona educazione lasciare le calzature fuori da case private e negozi e anche in alberghi e ristoranti pluristellati nessuno noterà che siete... come il personale e molti degli ospiti. Le strade ? Be' in campagna tutto bene, in città non direi, sui marciapiedi c' è di tutto e quindi attenzione. Un aneddoto : siamo a Madurai, una delle città più sacre tra le citta sacre indiane, tanto che il ragazzo che ci fa da guida (ormai ne facciamo a meno, ma all' inizio...) ci fa lasciare i saldali in albergo perchè tanto non ci serviranno. Infatti passiamo tutta la giornata da un tempio all' altro. A sera ci porta a vedere il tramonto dalla terrazza di un ristorante, fantastico. E chi si ricorda più che siamo scalzi ? Ritorniamo all' albergo a piedi, la polvere della strada è tiepida e il cielo è viola. Mia moglie nel suo punjab (l' abito indiano con pantaloni e casacca) è davvero bella (scusate l' argomento privato !) . un tipo mi ferma e mi chiede dove è il circo. Quale circo ? Mi fa segno dietro le mie spalle. Attaccato al muro c'è un manifesto di un circo, rappresenta il mangiatore di fuoco, è vestito con pantaloni a strisce verdi e rosse e una canottiera arancione, è scalzo... tutto proprio come me !
E' uno dei miei argomenti preferiti e ora un po' tocca anche a voi. Prima volta di passaggio in stop over andando in Nepal, immediato innamoramento da parte di tutti e due (mia moglie ed io), una ventina di anni fa. poi là tutti gli anni e qualche volta, quando le finanze erano migliori, anche due. Ora conosco quasi tutto il sub continente e ho buoni amici. A proposito uno ha una agenzia di viaggi a Delhi. se qualcuno volesse andare in India ma uscire dalle grinfie dei tour operator italiani basta che me lo dica. L' India è il paradiso di coloro che amano stare scalzi. Tutti i luoghi sacri (e ce ne sono a milioni) lo richiedono e non facciamo figure del tipo "calzino che poi butto via". E' buona educazione lasciare le calzature fuori da case private e negozi e anche in alberghi e ristoranti pluristellati nessuno noterà che siete... come il personale e molti degli ospiti. Le strade ? Be' in campagna tutto bene, in città non direi, sui marciapiedi c' è di tutto e quindi attenzione. Un aneddoto : siamo a Madurai, una delle città più sacre tra le citta sacre indiane, tanto che il ragazzo che ci fa da guida (ormai ne facciamo a meno, ma all' inizio...) ci fa lasciare i saldali in albergo perchè tanto non ci serviranno. Infatti passiamo tutta la giornata da un tempio all' altro. A sera ci porta a vedere il tramonto dalla terrazza di un ristorante, fantastico. E chi si ricorda più che siamo scalzi ? Ritorniamo all' albergo a piedi, la polvere della strada è tiepida e il cielo è viola. Mia moglie nel suo punjab (l' abito indiano con pantaloni e casacca) è davvero bella (scusate l' argomento privato !) . un tipo mi ferma e mi chiede dove è il circo. Quale circo ? Mi fa segno dietro le mie spalle. Attaccato al muro c'è un manifesto di un circo, rappresenta il mangiatore di fuoco, è vestito con pantaloni a strisce verdi e rosse e una canottiera arancione, è scalzo... tutto proprio come me !
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Parliamo di India ?
No, ti va bene un buon limoncello fatto in casa?Skamall ha scritto:ah, beh, allora mi trovo proprio "a casa" hai mica lì un po' di idromele?!!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Parliamo di India ?
lucignolo ha scritto:ti va bene un buon limoncello fatto in casa?
focca miseria, si, anche perché l'idromele che ho messo giù io non ce la fa a fermentare...
e poi assaggio volentieri il limoncello, così poi scambierò con la crema di limoncello che sto preparando in questo periodo
(a proposito, mentre le bucce sono sotto alcool, devo agitare un po' il barattolo ognitanto o lo lascio lì fermo, cosa ne dici?)
Ospite- Ospite
L'India ... da bambino
Ciao tutti,
l'india per me e' stata una delle esperienze che mi ha segnato in modo profondo: all'eta' di 3-4 anni, la mia famiglia si trasferi' a Bombay (ora Mumbay) perche' mio padre ebbe l'incarico di costruire li' un impianto di polietilene. Nonostante fossi ancora un bambino piccolo, tutt'ora riesco a ricordare scene dell'epoca, del
tipo passeggiate lungo il Marine Drive, le gite in macchina con il ns. autista (si chiamava Shetty) in una mitica Hindustan "Ambassador", i cumuli di rifiuti con le mucche sacre in mezzo, l'odore degli incensi ed il negozio di tappetti, i lucertoloni ai muri anche al 15mo piano, le scarpe ammuffite durante i monsoni nonostante l'aria condizionata, il latte di bufala grigio, i colori dei sari e punjabi, gli sguardi delle persone (allora i bianchi erano veramente esotici) e la luce particolare specialmente all'imbrunire...
Sono tornato recentemente un paio di volte x affari sempre nella zona fra Mumbai e Pune (dobe abbiamo una fabbrica) con un salto a Goa e ogni volta che scendo dall'aereo e sento "l'odore" (meglio puzza) della citta', ci sono i deja-vu a decine.
Comunque, da allora ho quasi tutti i mobili indiani, uso gli incensi tutti i giorni e le infradito in plastica le ho sostituite con i chappal e casa mia e' piena di sopramobili e cosette dell'India (Shiva che danza, rilievi in legno, etc...). Si vede che l'India ha lasciato un'impronta profonda.
Bisogna pero' anche rendersi conto che l'India e' un paese molto vasto, con decine di lingue, culture, tradizioni e religioni, mentalita' (uno di Delhi e' molto diverso da uno del Tamil Nadu) ed e' un paese che cambia velocemente, al ritmo di anni e non decenni. Non consiste solo di luoghi sacri ma anche di una forte innovazione, uno svilluppo velocissimo ma che si coniuga con le tradizioni (soprattutto Hindu').
Beh, in fondo tutti in Europa siamo popoli indo-germanici e le ns. radici sono li'....
Saluti,
Michael
l'india per me e' stata una delle esperienze che mi ha segnato in modo profondo: all'eta' di 3-4 anni, la mia famiglia si trasferi' a Bombay (ora Mumbay) perche' mio padre ebbe l'incarico di costruire li' un impianto di polietilene. Nonostante fossi ancora un bambino piccolo, tutt'ora riesco a ricordare scene dell'epoca, del
tipo passeggiate lungo il Marine Drive, le gite in macchina con il ns. autista (si chiamava Shetty) in una mitica Hindustan "Ambassador", i cumuli di rifiuti con le mucche sacre in mezzo, l'odore degli incensi ed il negozio di tappetti, i lucertoloni ai muri anche al 15mo piano, le scarpe ammuffite durante i monsoni nonostante l'aria condizionata, il latte di bufala grigio, i colori dei sari e punjabi, gli sguardi delle persone (allora i bianchi erano veramente esotici) e la luce particolare specialmente all'imbrunire...
Sono tornato recentemente un paio di volte x affari sempre nella zona fra Mumbai e Pune (dobe abbiamo una fabbrica) con un salto a Goa e ogni volta che scendo dall'aereo e sento "l'odore" (meglio puzza) della citta', ci sono i deja-vu a decine.
Comunque, da allora ho quasi tutti i mobili indiani, uso gli incensi tutti i giorni e le infradito in plastica le ho sostituite con i chappal e casa mia e' piena di sopramobili e cosette dell'India (Shiva che danza, rilievi in legno, etc...). Si vede che l'India ha lasciato un'impronta profonda.
Bisogna pero' anche rendersi conto che l'India e' un paese molto vasto, con decine di lingue, culture, tradizioni e religioni, mentalita' (uno di Delhi e' molto diverso da uno del Tamil Nadu) ed e' un paese che cambia velocemente, al ritmo di anni e non decenni. Non consiste solo di luoghi sacri ma anche di una forte innovazione, uno svilluppo velocissimo ma che si coniuga con le tradizioni (soprattutto Hindu').
Beh, in fondo tutti in Europa siamo popoli indo-germanici e le ns. radici sono li'....
Saluti,
Michael
mic60- Numero di messaggi : 58
Data d'iscrizione : 20.01.12
questa è una analisi !
Io, come ho già detto sono mezzo indiano (in testa) per scelta e frequentazione, anche se di recente, diciamo da un paio di anni, non riesco ad andarci, e sono perfettamente d' accordo. L' India è un paese vitalissimo, altro che fatalismo e altre banalità da telegiornale . Quanto ad incensi... dove trovi qui il vero sandalo ? (Il legno, non la calzatura Sto finendo la mia scorta .
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Incenso
Ciao,
dopo un paio di tentativi uso sempre gli incensi di Satya Sai Baba, Nag Champa, Agarbatti:
http://www.holisticshop.co.uk/products/nag-champa-saibaba
C'e' uno shop di un simpatico signore afgano a Wiesbaden (D) che li tiene (vende anche le chappal ....).
Saluti,
Mic
dopo un paio di tentativi uso sempre gli incensi di Satya Sai Baba, Nag Champa, Agarbatti:
http://www.holisticshop.co.uk/products/nag-champa-saibaba
C'e' uno shop di un simpatico signore afgano a Wiesbaden (D) che li tiene (vende anche le chappal ....).
Saluti,
Mic
mic60- Numero di messaggi : 58
Data d'iscrizione : 20.01.12
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