se scalzi è un vizio
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se scalzi è un vizio
1. non fa male a nessuno (nè a chi l'ha, nè ad altri... avete presente il fumo passivo?)
2. non costa niente! anzi, risparmio (di questi tempi...)
3. non porta a comportamenti socialmente pericolosi (droga, alcool ecc. lo fanno)
2. non costa niente! anzi, risparmio (di questi tempi...)
3. non porta a comportamenti socialmente pericolosi (droga, alcool ecc. lo fanno)
nevershod- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 01.06.12
Vizio
E' un vizio di sicuro perchè dà assuefazione, tolleranza (significa in termini medici che più di fa e più si farebbe, in pratica) ed è malvisto da molti (che però invidiano sotto sotto chi lo fa, è il fascino dei vizi). Che poi sia un vizio innocuo... beh per molti non vuole dire nulla, il conformismo è il peggiore dei vizi. Ma stiamo contenti che non facciamo male a nessuno e nemmeno a noi stessi, a differenza di quasi tutti gli altri vizi.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
RE: RE: vizio
Mio padre ha rinciato solo 40 fa a "guarirmi" dal "vizio" (ho quasi 62 anni).
Forse si vergognava dell'origine contadina... dopo essersi fatto strada, con immensa fatica, nel (allora) nuovo contesto industriale.
Tutti i miei parenti (inurbati e non) e i loro figli sono calzati anche in casa, ove portano le ciabatte in cui non ho MAI imparato a camminare...
Credo che le scarpe, per loro, sian state una conquista (ciascuno, per i figli, vorrebbe un futuro migliore del suo).
BTW: la rinuncia "a guarirrni dal vizio" fu, per papà frutto di conformismo: per mantenermi all'Università davo lezioni private, e quando vide che i figli dei ricconi si toglievan le scarpe, entrando in casa nostra, e (stupore!) la figlia del padrone arrivava scalza (dall'imbarcadero), decise che ero decisamente "à la page", come si diaceva allora,
In nord Europa, dove le scarpe son già state conquistate da molte generazioni, avevo amiche che consideravano i piedi nudi come una "mise" qualsiasi: alcuni abiti "andavano" con determinate scarpe o stivali, altri coi piedi nudi.
[justify]
Forse si vergognava dell'origine contadina... dopo essersi fatto strada, con immensa fatica, nel (allora) nuovo contesto industriale.
Tutti i miei parenti (inurbati e non) e i loro figli sono calzati anche in casa, ove portano le ciabatte in cui non ho MAI imparato a camminare...
Credo che le scarpe, per loro, sian state una conquista (ciascuno, per i figli, vorrebbe un futuro migliore del suo).
BTW: la rinuncia "a guarirrni dal vizio" fu, per papà frutto di conformismo: per mantenermi all'Università davo lezioni private, e quando vide che i figli dei ricconi si toglievan le scarpe, entrando in casa nostra, e (stupore!) la figlia del padrone arrivava scalza (dall'imbarcadero), decise che ero decisamente "à la page", come si diaceva allora,
In nord Europa, dove le scarpe son già state conquistate da molte generazioni, avevo amiche che consideravano i piedi nudi come una "mise" qualsiasi: alcuni abiti "andavano" con determinate scarpe o stivali, altri coi piedi nudi.
[justify]
nevershod- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 01.06.12
Re: se scalzi è un vizio
nevershod ha scritto:Mio padre ha rinciato solo 40 fa a "guarirmi" dal "vizio" (ho quasi 62 anni).
Forse si vergognava dell'origine contadina... dopo essersi fatto strada, con immensa fatica, nel (allora) nuovo contesto industriale.
Tutti i miei parenti (inurbati e non) e i loro figli sono calzati anche in casa, ove portano le ciabatte in cui non ho MAI imparato a camminare...
Credo che le scarpe, per loro, sian state una conquista (ciascuno, per i figli, vorrebbe un futuro migliore del suo).
BTW: la rinuncia "a guarirrni dal vizio" fu, per papà frutto di conformismo: per mantenermi all'Università davo lezioni private, e quando vide che i figli dei ricconi si toglievan le scarpe, entrando in casa nostra, e (stupore!) la figlia del padrone arrivava scalza (dall'imbarcadero), decise che ero decisamente "à la page", come si diaceva allora,
In nord Europa, dove le scarpe son già state conquistate da molte generazioni, avevo amiche che consideravano i piedi nudi come una "mise" qualsiasi: alcuni abiti "andavano" con determinate scarpe o stivali, altri coi piedi nudi.
[justify]
Ciao, sì, credo che le scarpe rappresentino per la generazione precedente una specie di rivalsa dalla povertà. Mio suocero (82) ricorda ancora quando lo prendevano in giro a scuola per i suoi rozzi zoccoli di legno, e di fronte ad una foto mia e di mia moglie scalzi in un campeggio sbottò : "Gav' ì minga i daneè p' i scarp !"
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: se scalzi è un vizio
Nell'accezione più comune, il vizio è un'abitudine umana negativa, che spinge l'individuo ad un comportamento nocivo normalmente ripetitivo.
Ora spigatemi perchè l'andare scalzi sarebbe un'abitudine negativa ? Il fatto stesso che non faccia del male a nessuno, anzi, può arrecare grandi benefici alla salute, significa che non è negativa; del resto il buon Dio ci ha "fatti scalzi" e siamo noi che ci siamo inventati le calzature....andando in un certo senso..."contro natura". Ditemi anche in cosa il camminare scalzi sarebbe nocivo ? E' ripetitivo, si, per coloro che hanno deciso di vivere, oh ... pardon, ... di trascorrere scalzi la loro vita.... Potrebbe essere un vizio invece per chi si nasconde dalla gente, camminando scalzo occasionalmente in luoghi pochi frequentati, in luoghi isolati, solitari, guardandosi attorno con la speranza di non vedere anima viva... e che lo fa per gustare quel senso errato di proibito che avverte dentro di lui....come chi fuma di nascosto dalla moglie.... o commette altre azioni poco edificanti. Proprio la ripetitività, in questo caso, la disinvoltura, il mischiarsi tra la gente fa del camminare scalzi un atteggiamento del tutto naturale che alla fine viene anche accettato e rispettato se non addirittura apprezzato.
Ora spigatemi perchè l'andare scalzi sarebbe un'abitudine negativa ? Il fatto stesso che non faccia del male a nessuno, anzi, può arrecare grandi benefici alla salute, significa che non è negativa; del resto il buon Dio ci ha "fatti scalzi" e siamo noi che ci siamo inventati le calzature....andando in un certo senso..."contro natura". Ditemi anche in cosa il camminare scalzi sarebbe nocivo ? E' ripetitivo, si, per coloro che hanno deciso di vivere, oh ... pardon, ... di trascorrere scalzi la loro vita.... Potrebbe essere un vizio invece per chi si nasconde dalla gente, camminando scalzo occasionalmente in luoghi pochi frequentati, in luoghi isolati, solitari, guardandosi attorno con la speranza di non vedere anima viva... e che lo fa per gustare quel senso errato di proibito che avverte dentro di lui....come chi fuma di nascosto dalla moglie.... o commette altre azioni poco edificanti. Proprio la ripetitività, in questo caso, la disinvoltura, il mischiarsi tra la gente fa del camminare scalzi un atteggiamento del tutto naturale che alla fine viene anche accettato e rispettato se non addirittura apprezzato.
Re: se scalzi è un vizio
Concordo con te. Andar scalzi non è un vizio, ma una splendida abitudine, o sarebbe meglio dire una conquista di ritrovata libertà e espressione del nostro essere sé stessi senza i condizionamenti.
Conquista perché il condizionamento della mamma è credo fortissimo, col suo "mettiti le scarpe" e "mettiti le pantofole"...
Per cosa, poi? Per stringere i piedi dei bambini, ignorando quanto velocemente crescono e si trovano costretti in scarpe inadatte e corte e che fanno male. Quanto ho sofferto coi miei piedoni che erano fuori misura fin da bambino...
Ma adesso mi vendico. Saranno grossi, sì, ma sani, robusti, con le dita dritte e non a martello, asciutti e non puzzolenti e fieramente neri (sotto)... un aspetto contro cui non si può far altro che lavarli, ma che è connaturato col muoversi senza suole aggiuntive, ma usando le proprie. E scoprendone tutti i vantaggi (e qualche svantaggio nelle ore più calde se non c'é un marciapiede in ombra!)...
Saluti incondizionati
Marco
Conquista perché il condizionamento della mamma è credo fortissimo, col suo "mettiti le scarpe" e "mettiti le pantofole"...
Per cosa, poi? Per stringere i piedi dei bambini, ignorando quanto velocemente crescono e si trovano costretti in scarpe inadatte e corte e che fanno male. Quanto ho sofferto coi miei piedoni che erano fuori misura fin da bambino...
Ma adesso mi vendico. Saranno grossi, sì, ma sani, robusti, con le dita dritte e non a martello, asciutti e non puzzolenti e fieramente neri (sotto)... un aspetto contro cui non si può far altro che lavarli, ma che è connaturato col muoversi senza suole aggiuntive, ma usando le proprie. E scoprendone tutti i vantaggi (e qualche svantaggio nelle ore più calde se non c'é un marciapiede in ombra!)...
Saluti incondizionati
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Da Marco53 il Lun Giu 25 2012, 15:02
Concordo con te. Andar scalzi non è un vizio, ma una splendida abitudine, o sarebbe meglio dire una conquista di ritrovata libertà e espressione del nostro essere sé stessi senza i condizionamenti.
Conquista perché il condizionamento della mamma è credo fortissimo, col suo "mettiti le scarpe" e "mettiti le pantofole"...
Per cosa, poi? Per stringere i piedi dei bambini, ignorando quanto velocemente crescono e si trovano costretti in scarpe inadatte e corte e che fanno male. Quanto ho sofferto coi miei piedoni che erano fuori misura fin da bambino...
Ma adesso mi vendico. Saranno grossi, sì, ma sani, robusti, con le dita dritte e non a martello, asciutti e non puzzolenti e fieramente neri (sotto)... un aspetto contro cui non si può far altro che lavarli, ma che è connaturato col muoversi senza suole aggiuntive, ma usando le proprie. E scoprendone tutti i vantaggi (e qualche svantaggio nelle ore più calde se non c'é un marciapiede in ombra!)...
Saluti incondizionati
Marco
Certamente Marco. Poco importa se abbiamo piedi grandi, piccoli, grossi, sottili.... quello che importa è che i nostri piedi nudi possano diventare e farci diventare simboli viventi di dialogo, di disponibilità, di confronto costruttivo, di crescita morale e culturale. Se questo è un vizio... benvengano questi vizi.... Forse, per dirla alla "Eduardo De Filippo" avremmo un mondo un po' meno rotondo, forse, ma certamente molto più quadrato !
Re: se scalzi è un vizio
Anche io ho una mamma, come Antonino, che sa della mia recente passione per lo scalzismo. quando le ho raccontato che in vacanza sono sempre stato scalzo, non ha potuto esimersi dal disapprovare ... specialmente quando le ho detto che ero scalzo persino in aeroporto.
Ha detto che è una questione di buon gusto ... in realtà non vuol dire nulla. L'aeroporto non è una riunione aziendale o una festa esclusiva e non può prevedere un codice di vestiario: c'è tanta gente, ma ognuno è per conto suo e all' aeroporto non mi pare sia dovuto un particolare rispetto, non è un tribunale o una moschea.
Io ero un turista vacanziero, vestito da turista vacanziero, con bermuda e maglietta, per cui i piedi nudi ci stavano benissimo
Il fatto è che le persone anziane sono rimaste ad un mondo diviso in caste orizzontali non solo di censo o di cultura ma anche di età e non si rendono conto che oggi questo è scomparso: oggi le persone a sessanta come a trenta fanno le stesse cose e si vestono nello stesso modo.
Siamo divenuti AMORTALI: Il neologismo è stato coniato dalla giornalista Catherine Mayer per definire la confusione con cui oggi tendiamo a percepire le età della vita e descrivendo l’esperienza del vivere senza età che - da Madonna a Mick Jagger, da Woody Allen a Mark Zuckerberg, da nostro padre alla vicina di casa - sta permeando in maniera trasversale il tessuto sociale.
Ha detto che è una questione di buon gusto ... in realtà non vuol dire nulla. L'aeroporto non è una riunione aziendale o una festa esclusiva e non può prevedere un codice di vestiario: c'è tanta gente, ma ognuno è per conto suo e all' aeroporto non mi pare sia dovuto un particolare rispetto, non è un tribunale o una moschea.
Io ero un turista vacanziero, vestito da turista vacanziero, con bermuda e maglietta, per cui i piedi nudi ci stavano benissimo
Il fatto è che le persone anziane sono rimaste ad un mondo diviso in caste orizzontali non solo di censo o di cultura ma anche di età e non si rendono conto che oggi questo è scomparso: oggi le persone a sessanta come a trenta fanno le stesse cose e si vestono nello stesso modo.
Siamo divenuti AMORTALI: Il neologismo è stato coniato dalla giornalista Catherine Mayer per definire la confusione con cui oggi tendiamo a percepire le età della vita e descrivendo l’esperienza del vivere senza età che - da Madonna a Mick Jagger, da Woody Allen a Mark Zuckerberg, da nostro padre alla vicina di casa - sta permeando in maniera trasversale il tessuto sociale.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: se scalzi è un vizio
Da Elan il Lun Giu 25 2012, 17:50
Anche io ho una mamma, come Antonino, che sa della mia recente passione per lo scalzismo. quando le ho raccontato che in vacanza sono sempre stato scalzo, non ha potuto esimersi dal disapprovare ... specialmente quando le ho detto che ero scalzo persino in aeroporto.
Ha detto che è una questione di buon gusto ... in realtà non vuol dire nulla. L'aeroporto non è una riunione aziendale o una festa esclusiva e non può prevedere un codice di vestiario: c'è tanta gente, ma ognuno è per conto suo e all' aeroporto non mi pare sia dovuto un particolare rispetto, non è un tribunale o una moschea.
Io ero un turista vacanziero, vestito da turista vacanziero, con bermuda e maglietta, per cui i piedi nudi ci stavano benissimo
Il fatto è che le persone anziane sono rimaste ad un mondo diviso in caste orizzontali non solo di censo o di cultura ma anche di età e non si rendono conto che oggi questo è scomparso: oggi le persone a sessanta come a trenta fanno le stesse cose e si vestono nello stesso modo.
Siamo divenuti AMORTALI: Il neologismo è stato coniato dalla giornalista Catherine Mayer per definire la confusione con cui oggi tendiamo a percepire le età della vita e descrivendo l’esperienza del vivere senza età che - da Madonna a Mick Jagger, da Woody Allen a Mark Zuckerberg, da nostro padre alla vicina di casa - sta permeando in maniera trasversale il tessuto sociale.
Proprio così, non mi vergogno a dire che con mia figlia di 21 anni condividiamo Facebook, discoteca, musica, letture e tant'altro...
Purtroppo però, come dici giustamente, ci sono ancora tanti, soprattutto anziani, ma non solo, che continuano a vedere, giusto a titolo di esempio, nell'aeroporto un "sacro tempio", anche se oggi si usa l'aereo come fosse un pullman e i grandi divi viaggiano ormai con i BBJ e non più con aerei di lienea...
Re: se scalzi è un vizio
Elan ha scritto:Ha detto che è una questione di buon gusto ...
Dimenticando che il buon gusto è soggettivo e geograficamente dipendente.
Una volta era elegante portare bastone e cilindro, oggi faremmo ridere i polli di Pavia...
Ci furono epoche in cui coprirono i piedi dei mobili o misero le mutande agli affreschi.
Ed oggi se non c'è una tetta in mostra non si vende nemmeno una caramella.
Si andava in spiaggia con un ridicolissimo costume intero a righe, alla faccia della sintesi di vitamina D provocata dai raggi ultravioletti sulla pelle.
E ci si immergeva con una vestaglia integrale che, bagnata, diventava più oscena del più audace costume moderno.
E qual'è il criterio che rende obiettivo un concetto? La condivisione, il senso comune. Phu!
Ci sputo sopra, perché i ridicoli concetti che vi ho appena espressi erano largamente condivisi.
Oggi ci fanno, come minimo, sorridere.
Una volta era elegante portare bastone e cilindro, oggi faremmo ridere i polli di Pavia...
Ci furono epoche in cui coprirono i piedi dei mobili o misero le mutande agli affreschi.
Ed oggi se non c'è una tetta in mostra non si vende nemmeno una caramella.
Si andava in spiaggia con un ridicolissimo costume intero a righe, alla faccia della sintesi di vitamina D provocata dai raggi ultravioletti sulla pelle.
E ci si immergeva con una vestaglia integrale che, bagnata, diventava più oscena del più audace costume moderno.
E qual'è il criterio che rende obiettivo un concetto? La condivisione, il senso comune. Phu!
Ci sputo sopra, perché i ridicoli concetti che vi ho appena espressi erano largamente condivisi.
Oggi ci fanno, come minimo, sorridere.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Flavioooooooooooooooooooooooooooooooo...lucignolo ha scritto:Elan ha scritto:Ha detto che è una questione di buon gusto ...Dimenticando che il buon gusto è soggettivo e geograficamente dipendente.
Una volta era elegante portare bastone e cilindro, oggi faremmo ridere i polli di Pavia...
Ci furono epoche in cui coprirono i piedi dei mobili o misero le mutande agli affreschi.
Ed oggi se non c'è una tetta in mostra non si vende nemmeno una caramella.
Si andava in spiaggia con un ridicolissimo costume intero a righe, alla faccia della sintesi di vitamina D provocata dai raggi ultravioletti sulla pelle.
E ci si immergeva con una vestaglia integrale che, bagnata, diventava più oscena del più audace costume moderno.
E qual'è il criterio che rende obiettivo un concetto? La condivisione, il senso comune. Phu!
Ci sputo sopra, perché i ridicoli concetti che vi ho appena espressi erano largamente condivisi.
Oggi ci fanno, come minimo, sorridere.
Mentre leggevo il tuo post, credimi, mi sono piegato dalle risate!!! Non per come l'hai scritto, ovvio, ma per ciò che hai descritto!!! Mi immaginavo quei costumi, a righe... di quei signorotti panzuti e molli... E poi vogliamo parlare delle mutande messe agli affreschi??? Sapevo bene pure questo, credimi... UAHUAHUAHUAHUAH!!!!!!!!
Ma poi, spiegami come ridono i polli di Pavia... No, guarda... sei un MITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Chicco.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: se scalzi è un vizio
ChiccoB ha scritto:Ma poi, spiegami come ridono i polli di Pavia...
Non ridono MAI!
Cloooooo, clooooooooo, clooo, clo, clo.......se ne vanno chiocciando per le strade con le lunghe piume che coprono le zampe nude, controllate attentamente dal loro gallo che, ogni tanto, canta impettito.....kokodiiiii..viet.....kokodiiii..viet.
Il viet si sente poco, ma, credimi, c'è.
E se ridono loro..............!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Le "regole" sociali sono uno dei tanti strumenti utilizzati dal "motore" della dominazione per mantenere ignorante e sottomessa la "massa", cioè la maggioranza della popolazione.
Negli anni cambiano le modalità ma la base è sempre quella di "schiavizzare" la mente delle persone senza darne l' oportunità di pensare autonomamente.
Un' altro strumento è quello di separare le persone per evitare la coalizzazione e cooperazione che potrebbe portare ad una perdita di privilegi da parte dei "pochi eletti".
Per cui mediante questi strumenti le persone sono diffidenti e hanno pregiudizi rispetto al prossimo, e ogni persona, pensando di non essere approvato dal prossimo, a sua volta non approva i comportamenti degli altri fuori "dal coro", cioè questo "tacito" accordo che in realtà altro non è che uno strumento perfezionato ad hoc nel corso della storia per permettere al "potere" di mantenere le sue piene funzionalità.
Anche l' abbigliamento e i codici comportamentali sono strumenti atti allo scopo, portare privilegi ai potenti e alle multinazionali.
Ultimamente la moda pare stia cercando la "differenziazione" e l' esaltazione dell' unicità individuale, ma in realtà è solo uno specchietto per le allodole che porta all' esatto opposto, un uniformità che si presenta subdolamente e per questo è più difficile da combattere.
Noi che abbiamo scelto l' anticonformismo e la libertà dobbiamo anche aiutare chi vuole e ne ha le capacità a "svegliarsi" e imparare a ragionare un pò di più con la propria testa, arrivando a capire che molto spesso i "muri" che incontriamo altro non sono che pareti di cartapesta.
Il faro che deve sempre guidare la persona è quello di agire secondo i propri desideri e liberamente e nel contempo rispettare sè stesso e gli altri, ma non il falso e ipocrita concetto di rispetto e "buon gusto" che in realtà altro non è che uno strumento di sottomissione e ignoranza,
chiamiamo le cose con il proprio nome, senza malinterpretare i concetti.
Negli anni cambiano le modalità ma la base è sempre quella di "schiavizzare" la mente delle persone senza darne l' oportunità di pensare autonomamente.
Un' altro strumento è quello di separare le persone per evitare la coalizzazione e cooperazione che potrebbe portare ad una perdita di privilegi da parte dei "pochi eletti".
Per cui mediante questi strumenti le persone sono diffidenti e hanno pregiudizi rispetto al prossimo, e ogni persona, pensando di non essere approvato dal prossimo, a sua volta non approva i comportamenti degli altri fuori "dal coro", cioè questo "tacito" accordo che in realtà altro non è che uno strumento perfezionato ad hoc nel corso della storia per permettere al "potere" di mantenere le sue piene funzionalità.
Anche l' abbigliamento e i codici comportamentali sono strumenti atti allo scopo, portare privilegi ai potenti e alle multinazionali.
Ultimamente la moda pare stia cercando la "differenziazione" e l' esaltazione dell' unicità individuale, ma in realtà è solo uno specchietto per le allodole che porta all' esatto opposto, un uniformità che si presenta subdolamente e per questo è più difficile da combattere.
Noi che abbiamo scelto l' anticonformismo e la libertà dobbiamo anche aiutare chi vuole e ne ha le capacità a "svegliarsi" e imparare a ragionare un pò di più con la propria testa, arrivando a capire che molto spesso i "muri" che incontriamo altro non sono che pareti di cartapesta.
Il faro che deve sempre guidare la persona è quello di agire secondo i propri desideri e liberamente e nel contempo rispettare sè stesso e gli altri, ma non il falso e ipocrita concetto di rispetto e "buon gusto" che in realtà altro non è che uno strumento di sottomissione e ignoranza,
chiamiamo le cose con il proprio nome, senza malinterpretare i concetti.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: se scalzi è un vizio
Del resto anche per chi è religioso l' insegnamento è: "ama il prossimo tuo come te stesso", e questo vuol dire che ogni volta che ci priviamo di una cosa che ci fa bene in nome degli altri facciamo un peccato contro noi stessi, in più in nome di un falso concetto di rispetto.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: se scalzi è un vizio
"Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te." C'è dentro tutto.Alexey ha scritto:Del resto anche per chi è religioso l' insegnamento è: "ama il prossimo tuo come te stesso", e questo vuol dire che ogni volta che ci priviamo di una cosa che ci fa bene in nome degli altri facciamo un peccato contro noi stessi, in più in nome di un falso concetto di rispetto.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Dai, bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalucignolo ha scritto:ChiccoB ha scritto:Ma poi, spiegami come ridono i polli di Pavia...
Non ridono MAI!
Cloooooo, clooooooooo, clooo, clo, clo.......se ne vanno chiocciando per le strade con le lunghe piume che coprono le zampe nude, controllate attentamente dal loro gallo che, ogni tanto, canta impettito.....kokodiiiii..viet.....kokodiiii..viet.
Il viet si sente poco, ma, credimi, c'è.
E se ridono loro..............!
Mi fai venire il mal di panciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahahahahhahahahahahahahha!!!!!!!!!!!!!!
Chicco.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: se scalzi è un vizio
Re: se scalzi è un vizio
Alexey Ieri a 18:48
.Del resto anche per chi è religioso l' insegnamento è: "ama il prossimo tuo come te stesso", e questo vuol dire che ogni volta che ci priviamo di una cosa che ci fa bene in nome degli altri facciamo un peccato contro noi stessi, in più in nome di un falso concetto di rispetto.
In teoria hai ragione, Alexey, ma ti scordi un presupposto essenziale : siamo tutti noi barefooters fermamente convinti che camminare scalzi faccia bene ? Siamo fermamente convinti che con l' andare scalzi possiamo trasmettere un grande messaggio di civiltà ? Quanti di noi utilizzano, e solo a parole, questi concetti quasi per giustificare un "vezzo" che, che in realtà, per molti di noi ha ancora sapore di proibito ?
Anche tanti interventi in questo forum dimostrano che su questi punti ci sono ancora troppe incertezze, troppe paure, troppa poca convinzione ..... e questo sia da parte dei "credenti" che dei "non credenti". Non c'è nulla da fare; siamo ancora infarciti di una mentalità cattolico-borghese (vetusta) che ci condiziona fortemente il pensiero e le scelte di vita.
Il rispetto (per gli altri) che molti di noi dicono di "dover provare" in certe circostanze, tanto da dover indossare le scarpe, altro non è che un alibi per mascherare le nostre incertezze, le nostre paure, la nostra convinzione di fare, nonostante tutto, qualcosa di sbagliato e di potenzialmente dannoso per noi e per gli altri.
Non è la Chiesa, il Vaticano o la politica che deve interrogarsi su questo e fornirci risposte; siamo noi e soltanto noi che dobbiamo fornire risposte concrete e oneste a noi stessi.
Re: se scalzi è un vizio
Non condivido il tuo pensiero.Marc_63 ha scritto:siamo tutti noi barefooters fermamente convinti che camminare scalzi faccia bene ? Siamo fermamente convinti che con l' andare scalzi possiamo trasmettere un grande messaggio di civiltà ? Quanti di noi utilizzano, e solo a parole, questi concetti quasi per giustificare un "vezzo" che, che in realtà, per molti di noi ha ancora sapore di proibito ?
Anche tanti interventi in questo forum dimostrano che su questi punti ci sono ancora troppe incertezze, troppe paure, troppa poca convinzione ..... e questo sia da parte dei "credenti" che dei "non credenti". Non c'è nulla da fare; siamo ancora infarciti di una mentalità cattolico-borghese (vetusta) che ci condiziona fortemente il pensiero e le scelte di vita.
Il rispetto (per gli altri) che molti di noi dicono di "dover provare" in certe circostanze, tanto da dover indossare le scarpe, altro non è che un alibi per mascherare le nostre incertezze, le nostre paure, la nostra convinzione di fare, nonostante tutto, qualcosa di sbagliato e di potenzialmente dannoso per noi e per gli altri.
Non è la Chiesa, il Vaticano o la politica che deve interrogarsi su questo e fornirci risposte; siamo noi e soltanto noi che dobbiamo fornire risposte concrete e oneste a noi stessi.
I nostri dubbi sono il frutto, e lo ammettiamo tutti, di un pesante condizionamento che inizia fin dalla tenera età.
Quindi non autofrustiamoci, semmai incazziamoci per certi idola tribus che sono quasi parte del nostro codice genetico.
La Chiesa dovrebbe intervenire su certe stupidaggini legali, ma è fin troppo evidente che la Chiesa è infarcita e portatrice di una serie di tabù e preconcetti che considerano l'andare scalzo come una mancanza di rispetto nei confronti della morale e della buona educazione.
Che Gesù andasse scalzo, forse, è una cazzata, perché era figlio di un falegname benestante e nelle immagini pubblicate fin da quando, purtroppo, ero obbligato ad andare al Catechismo l'ho sempre visto con un paio di sandali.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Lucignolo scrive :
Non condivido il tuo pensiero.
I nostri dubbi sono il frutto, e lo ammettiamo tutti, di un pesante condizionamento che inizia fin dalla tenera età.
Quindi non autofrustiamoci, semmai incazziamoci per certi idola tribus che sono quasi parte del nostro codice genetico.
E cosa ho detto io ? "Non c'è nulla da fare; siamo ancora infarciti di una mentalità cattolico-borghese (vetusta) che ci condiziona fortemente il pensiero e le scelte di vita."
La Chiesa dovrebbe intervenire su certe stupidaggini legali, ma è fin troppo evidente che la Chiesa è infarcita e portatrice di una serie di tabù e preconcetti che considerano l'andare scalzo come una mancanza di rispetto nei confronti della morale e della buona educazione.
Lungi da me il voler difendere certe posizioni della Chiesa, ma è anche vero, come ti ho scritto anche in un'altro intervento, che, sicuramente, la Chiesa non è neppure al corrente del fatto che una minoranza di persone abbia abbracciato, come stile di vita, lo scalzismo. Del resto, ad essere sincero, io non ho mai letto nulla in proposito, neppure una piccola disposizione.
Credo che la presenza di certi divieti, in certi luoghi di culto Cattolici, sia stata affidata all'arbitrio del sacerdote che ha l'incarico di gestirli (Rettore, Parroco o Cappellano), ma che, in materia di camminare scalzi, non ci siano delle norme scritte che valgono universalmente. Forse perchè il problema non è mai stato posto. Del resto, scusa, ma il cittadino comune, il fedele comune difficilmente si pone il problema se sia lecito o no entrare scalzi in chiesa. Siamo noi, una esigua minoranza, che ci stiamo (e dico "ci stiamo" e non "stiamo") ponendo la questione. Dove hai mai letto poi che la Chiesa considera l'andare scalzi come "una mancanza di rispetto nei confronti della morale e della buona educazione" ? Sai quante confraternite cattoliche sfilano a piedi nudi nelle processioni ? E poi, se così fosse, anche San Francesco, proclamato "Patrono D'Europa" avrebbe mancato di rispetto nei confronti della morale e dell'educazione, persino i frati Minori Rinnovati, che vanno scalzi, cadrebbero nello stesso errore quotidinamente.
Che Gesù andasse scalzo, forse, è una cazzata, perché era figlio di un falegname benestante e nelle immagini pubblicate fin da quando, purtroppo, ero obbligato ad andare al Catechismo l'ho sempre visto con un paio di sandali.
Flavio, tu sai meglio di me che l'iconografia è da sempre stata più l'espressione del pensiero e del modo di vedere dell'autore che non la rappresentazione "fotografica" di una realtà distante nel tempo e certamente non immortalabile e che quindi non possiamo basarci su questa tipologia di immagine per acquisire la verità delle cose.
Io ricordo, ad esempio, che la copertina del mio libro di catechismo della Prima Comunione, parliamo di un libro degli anni 70', riportava un disegno di Gesù, in tonaca bianca, attorniato da bambini di razze diverse, ed erano tutti scalzi, Gesù compreso.
Il fatto poi che Gesù fosse benestante è tutto da dimostrare; nessuno di noi ha gli estratti conto di San Giuseppe Quello che è certo è che Gesù, comunque avesse abbracciato la povertà, che non significa vivere in miseria. Il fatto che poi andasse scalzo, sempre o in qualche occasione, non è sicuramente un fatto certo; si sa solo che se il Cristo ha mandato i suoi a testimoniarlo stando scalzi, significa che lui stesso aveva in precedenza "sperimentato" la cosa. Nel Vangelo, Cristo non suggerisce mai ai suoi un qualcosa che lui stesso non abbia prima sperimentato e mostrato anche a titolo di esempio per gli altri.
Non mi risulta che la Chiesa abbia mai portato avanti alcuna campagnia contro lo scalzismo; semmai le "campagne terroristiche", a partire dalla fine degli anni 50' hanno avuto maggiormente origine dalla medicina ufficiale, dai pediatri in modo particolare che spingevano le nostre mamme ad essere iperprotettive nei confronti di noi bambini. Ricordo che, all'età di 6 anni, per un raffreddore che presi nel mese di Maggio, il pediatra aveva detto a mia mamma di portarmi si al mare durante tutta la stagione, ma di evitare che facessi il bagno, anche dopo la guarigione.... Ricordo ancora che quell'estate fu traumatica : al mare, sotto il sole cocente, senza la possibilità di rinfrescarmi con un tuffo; ed è da allora che io odio andare in spiaggia; perchè ogni volta riaffiorano questi ricordi traumatici. E non erano forse gli stessi pediatri Italiani (e ancora oggi succede) che sconsigliavano il fatto che i bambini stessero scalzi ? Chi seguono di più le "povere mamme", una Chiesa che sull'argomento non dice niente o la medicina ufficiale e i pediatri che hanno in cura i propri figli ?
Re: se scalzi è un vizio
Sempre per rispondere a Lucignolo in merito alla quastione posta precedentemente, vi segnalo questo articolo.
Anche questo gruppo è Chiesa Cattolica, anzi è in modi come questi che si esprime la vera Chiesa.
http://giovanipace.sermig.org/index.php?option=com_content&view=article&id=10652%3Anel-mondo-a-piedi-nudi&catid=163%3Aarticoli&Itemid=255&lang=it
Anche questo gruppo è Chiesa Cattolica, anzi è in modi come questi che si esprime la vera Chiesa.
http://giovanipace.sermig.org/index.php?option=com_content&view=article&id=10652%3Anel-mondo-a-piedi-nudi&catid=163%3Aarticoli&Itemid=255&lang=it
Re: se scalzi è un vizio
Ma, vedi, non deve essere al corrente, deve solo accettare senza condizioni il fatto che l'andare scalzo in chiesa è un atto di umiltà assoluta e non una mancanza di educazione.Marc_63 ha scritto:Lungi da me il voler difendere certe posizioni della Chiesa, ma è anche vero, come ti ho scritto anche in un'altro intervento, che, sicuramente, la Chiesa non è neppure al corrente del fatto che una minoranza di persone abbia abbracciato, come stile di vita, lo scalzismo. Del resto, ad essere sincero, io non ho mai letto nulla in proposito, neppure una piccola disposizione.
Allora, perché non navighi un po' nei siti cattolici?Dove hai mai letto poi che la Chiesa considera l'andare scalzi come "una mancanza di rispetto nei confronti della morale e della buona educazione" ? Sai quante confraternite cattoliche sfilano a piedi nudi nelle processioni ? E poi, se così fosse, anche San Francesco, proclamato "Patrono D'Europa" avrebbe mancato di rispetto nei confronti della morale e dell'educazione, persino i frati Minori Rinnovati, che vanno scalzi, cadrebbero nello stesso errore quotidinamente.
Se non ci riesci ti ci conduco io per mano: vedrai che bell'esempio di apertura mentale!
Come minimo ti verrà qualche conato di vomito.
Tutti accettano che si vada scalzi durante una processione, perché si associa la cosa alla penitenza ed al dolore, ma nessuno accetterebbe l'idea di vedere uno scalzo durante una messa domenicale in una chiesa di una grande, media o piccola città.
Insomma, cavolo, stiamo guadagnando consensi, ma la Chiesa è ancora piena di stronzate ideologiche.
Se Lei ci appoggiasse, avremmo già colmato tre quarti di strada in un paese merdosamente bigotto come il nostro, dove tutte le donne erano innamorate di un delinquente incommensurabile come Renato Vallanzasca, perchè era bello, ma, soprattutto elegante.
Andiamo avanti così.
L'importante è battere la Germania a calcio.
Il resto è pura utopia.
Nessuna campagna: vieta e basta.Non mi risulta che la Chiesa abbia mai portato avanti alcuna campagnia contro lo scalzismo
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Qui ti correggo: a parte qualche rara iniziativa di qualche singolo, "la Chiesa" non vieta, anzi rimprovera chi vieta di entrare in luoghi sacri scalzi.lucignolo ha scritto:Nessuna campagna: vieta e basta.
Questa è la mia esperienza (e ricordati che vivo praticamente a due passi dal Vaticano), queste sono le risposte che ottengo da alti prelati, che a volte parlano per conto di prelati ancora più in alto di loro (sì, compreso quello vestito di bianco che indossa scarpe rosse di Prada).
Affermare che la Chiesa vieta non si può basare sulla tua aspettativa di un presunto comportamento, ma va supportata da prove: a parte qualche rara (ripeto, rara) iniziativa di singoli, spesso poi rimproverati dai loro superiori, hai notizie di prese di posizioni ufficiali e/o generalizzate? Hai mai visto un documento ufficiale che vieti di entrare in TUTTE le chiese scalzi?
Quanto agli eventuali fedeli che potrebbero protestare, il mio vicino di casa, docente universitario di teologia e "pezzo grosso" della Chiesa romana, afferma che, secondo le indicazioni della Chiesa stessa, il sacerdote dovrebbe invitare i suddetti fedeli a confessarsi per avere, con quella protesta intollerante, peccato.
E chi pecca, finché non si pente e si confessa, si pone automaticamente fuori dalla comunità dei credenti e non può accedere all'Eucarestia.
Insomma, se provi a vietare a qualcuno di entrare in chiesa scalzo, sei fuori dai precetti della Chiesa.
Nei Musei Vaticani l'Amministrazione dei Musei vieta, ma non è un luogo di culto e non è "la Chiesa".
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Scrive Lucignolo :Allora, perché non navighi un po' nei siti cattolici?
Se non ci riesci ti ci conduco io per mano: vedrai che bell'esempio di apertura mentale!
Come minimo ti verrà qualche conato di vomito.
Flavio, la Chiesa, anche se può apparire monolitica, è una realtà nella quale convivono diverse "anime".
I forum a cui fai tu riferimento, in realtà, sono stati realizzati e sono frequentati da elementi appartenenti all'"anima Tridentina" della Chiesa; si tratta di irriducibili restauratori che non accettano, di fatto, ancora oggi gli sviluppi del Concilio Vaticano II.
Sono coloro, per intenderci, che prediligono la Messa in latino, e, che anche da un punto di vista dottrinale e disciplinare seguono i principi sanciti dal Concilio di Trento che si svolse dal 1545 al 1563.
Possiamo basarci sul parere di costoro e prenderlo come posizione ufficiale della Chiesa ? Direi di no. Anche all'interno della Chiesa stessa non godono di credito alcuno se non in frange del tutto limitate di sostenitori.
Per il resto fai tranquillamente riferimento a quanto ha riportato Rei nel post precedente; col quale concordo al 100 %.
Re: se scalzi è un vizio
Rei ha scritto:Qui ti correggo: a parte qualche rara iniziativa di qualche singolo, "la Chiesa" non vieta, anzi rimprovera chi vieta di entrare in luoghi sacri scalzi.lucignolo ha scritto:Nessuna campagna: vieta e basta.
Questa è la mia esperienza (e ricordati che vivo praticamente a due passi dal Vaticano), queste sono le risposte che ottengo da alti prelati, che a volte parlano per conto di prelati ancora più in alto di loro (sì, compreso quello vestito di bianco che indossa scarpe rosse di Prada).
Affermare che la Chiesa vieta non si può basare sulla tua aspettativa di un presunto comportamento, ma va supportata da prove: a parte qualche rara (ripeto, rara) iniziativa di singoli, spesso poi rimproverati dai loro superiori, hai notizie di prese di posizioni ufficiali e/o generalizzate? Hai mai visto un documento ufficiale che vieti di entrare in TUTTE le chiese scalzi?
Quanto agli eventuali fedeli che potrebbero protestare, il mio vicino di casa, docente universitario di teologia e "pezzo grosso" della Chiesa romana, afferma che, secondo le indicazioni della Chiesa stessa, il sacerdote dovrebbe invitare i suddetti fedeli a confessarsi per avere, con quella protesta intollerante, peccato.
E chi pecca, finché non si pente e si confessa, si pone automaticamente fuori dalla comunità dei credenti e non può accedere all'Eucarestia.
Insomma, se provi a vietare a qualcuno di entrare in chiesa scalzo, sei fuori dai precetti della Chiesa.
Nei Musei Vaticani l'Amministrazione dei Musei vieta, ma non è un luogo di culto e non è "la Chiesa".
Vorrei chiarire una cosa: tutto ciò che non è definito nell'ambito della fede, non può essere oggetto di alcuna regola da parte della Chiesa Cattoilica.
Neppure il papa può, fuori da questo ambito, imporre o vietare alcunché e non gode di infallibilità.
Questo mi è stato insegnato molto tempo fa dai teologi gesuiti; tutto il resto è chiacchera e non va ritenuto come "una posizione della Chiesa".
Pertanto, per farla breve, non vedrete mai una posizione ufficiale della Chiesa su un argomento che non riguarda la fede o la morale e chiedere o immaginare che questo possa accadere a proposito di entrare scalzi in chiesa, è "fuori dal mondo".
Qualcuno risponderà che in chiesa si vedono tette al vento e minigonne che sono senz'altro meno rispettose della santità dei luoghi, di un paio di piedi scalzi; beh, ha ragione, ma queste cose non hanno a che fare con "la Chiesa" che si occupa di anime ma con "la chiesa di san ........." che è di interesse turistico e dove tutti - credenti o no - possono entrare liberamente.
Può capitare che in alcune di queste chiese o basiliche vi sia un cartello all'ingresso invitante al rispetto di certe regole di decenza, non credo che da nessuna parte vi sia il divieto ad entrare scalzi.
E se pure ci fosse, sarebbe una stupidaggine, perché posso sempre dire che sto sciogliendo un voto e voglio vedere chi mi impedisce di entrare in chiesa.
Aggiungo: ben altre sono le questioni su cui la "chiesa terrena" avrebbe da battersi il petto, prima di vietare ad uno scalzo di entrare in chiesa col rispetto dovuto e magari assistere ad un rito.
bfpaulNeppure il papa può, fuori da questo ambito, imporre o vietare alcunché e non gode di infallibilità.
Questo mi è stato insegnato molto tempo fa dai teologi gesuiti; tutto il resto è chiacchera e non va ritenuto come "una posizione della Chiesa".
Pertanto, per farla breve, non vedrete mai una posizione ufficiale della Chiesa su un argomento che non riguarda la fede o la morale e chiedere o immaginare che questo possa accadere a proposito di entrare scalzi in chiesa, è "fuori dal mondo".
Qualcuno risponderà che in chiesa si vedono tette al vento e minigonne che sono senz'altro meno rispettose della santità dei luoghi, di un paio di piedi scalzi; beh, ha ragione, ma queste cose non hanno a che fare con "la Chiesa" che si occupa di anime ma con "la chiesa di san ........." che è di interesse turistico e dove tutti - credenti o no - possono entrare liberamente.
Può capitare che in alcune di queste chiese o basiliche vi sia un cartello all'ingresso invitante al rispetto di certe regole di decenza, non credo che da nessuna parte vi sia il divieto ad entrare scalzi.
E se pure ci fosse, sarebbe una stupidaggine, perché posso sempre dire che sto sciogliendo un voto e voglio vedere chi mi impedisce di entrare in chiesa.
Aggiungo: ben altre sono le questioni su cui la "chiesa terrena" avrebbe da battersi il petto, prima di vietare ad uno scalzo di entrare in chiesa col rispetto dovuto e magari assistere ad un rito.
Re: se scalzi è un vizio
Potrai essere sorpreso, ma ti credo, perché sei un gran rompiballe, ma non stupido e disinformato, anzi.Rei ha scritto:Questa è la mia esperienza (e ricordati che vivo praticamente a due passi dal Vaticano), queste sono le risposte che ottengo da alti prelati, che a volte parlano per conto di prelati ancora più in alto di loro (sì, compreso quello vestito di bianco che indossa scarpe rosse di Prada).
Non montarti la testa, eh!!.
Il problema è che la Chiesa, con il potere che ha (senza limiti) dovrebbe mettere la museruola ai cani da guardia idioti di cui si circonda.
E se si può andare scalzi in Chiesa ed al Vaticano, non vedo perché un arrogante idiota di Pavia lo dovrebbe vietare in città.
Ma, ripeto, ci vuole un intervento ufficiale da parte della potentissima Chiesa!!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Data d'iscrizione : 02.01.08
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