se scalzi è un vizio
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se scalzi è un vizio
Promemoria primo messaggio :
1. non fa male a nessuno (nè a chi l'ha, nè ad altri... avete presente il fumo passivo?)
2. non costa niente! anzi, risparmio (di questi tempi...)
3. non porta a comportamenti socialmente pericolosi (droga, alcool ecc. lo fanno)
1. non fa male a nessuno (nè a chi l'ha, nè ad altri... avete presente il fumo passivo?)
2. non costa niente! anzi, risparmio (di questi tempi...)
3. non porta a comportamenti socialmente pericolosi (droga, alcool ecc. lo fanno)
nevershod- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 01.06.12
Re: se scalzi è un vizio
Marc_63 ha scritto:Condivido la posizione di Marco53: sono laico, agnostico e, avolte,anche un po' anticlericale, ma mi da' un gran fastidio sentire sparare a zero su chiesa e cattolicesimo, per rispetto e per affetto verso la nostra cultura ... un po' come la famiglia: ne puoi parlare male se le vuoi almeno un po' bene.
Non mi pare che nessuno abbia "sparato a zero" sulla Chiesa e sul Cattolicesimo, considerato anche il fatto che la Figura del Cristo, sia in questo tread che in quello intitolato "A Como", sia stata trattata col massimo del rispetto, affetto e ammirazione sia da parte dei credenti che dei non credenti. Sono state mosse delle critiche ad un certo modo di "fare Chiesa" e come la stessa abbia in troppe occasioni rappresentato l'antitesi del messaggio del Cristo.... e questo è un dato di fatto, basta ricorrere alla Storia (anche recente) per poter constatare quanto questo sia, almeno in parte, vero.
Posso essere d'accordo con te sul fatto che sino a quando la Chiesa ha rappresentato per noi la difesa dallo spauracchio comunista, e ci faceva comodo, abbiamo preso per oro colato tutto ciò che diceva. Quando il "pericolo" è passato e ci siamo accorti che essa non era più in grado di stare al passo con i tempi e di fornire risposte concrete ai bisogni della gente, allora è diventata una "nemica", e neppure questo è giusto, ad essere sinceri...perchè la Chiesa ha anche tanti meriti che le vanno pure riconosciuti.
Tu, però, Elan parli della "nostra cultura"; ma io ti dico che, comunque la cultura dev'essere un punto di partenza e non un punto di arrivo dell'evoluzione sociale, morale e politica di un popolo, e tutto ciò che, della nostra cultura, ostacoli in qualsiasi modo la tolleranza nei confronti degli altri (in modo particolare di coloro che non fanno del male a nessuno con i loro comportamenti e le loro scelte di vita), che crei divisioni, discriminazioni, debba essere non solo criticato ma disprezzato, rinnegato e combattuto con tutte le nostre forze. E questo indipendentemente da quale ne sia stata, anche storicamente, la fonte ispiratrice (politica, filosofica o religiosa).
Sono perfettamente d' accordo, non è accettando acriticamente tutto quello che ci viene propinato dall' alto che si cresce, semmai è ponendoci continuamente dubbi e domande, perchè a volte (e ripeto a volte) dietro alla "tradizione" si cela in realtà l' ignoranza e l' inerzia verso il cambiamento positivo, occorre prendere quello che è veramente buono e cercare di migliorare quello che è "cattivo", mai sentirsi arrivati e porsi il dubbio e domande su tutto quello che facciamo e quello che ci viene imposto esplicitamente o implicitamente, solo così si può realmente crescere.
E chi vuole essere dalla parte della ragione deve mettere in dubbio anche la tradizione, perchè se non avessimo messo in dubbio la tradizione dell' andare in giro scarpati, a quest' ora non cammineremmo felici a piedi nudi come stiamo facendo.
Non cadiamo nelle trappole create e perfezionate ad hoc per tenere il gregge nell' ovile.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: se scalzi è un vizio
E' normale per chi tiene ad una cosa sentirsi un pò "attaccati" in primis quando una persona fa osservazioni, però secondo me è anche bene fermarsi un' attimo e riflettere su quello che le altre persone ci hanno detto cogliendo l' occasione per rendere il confronto costruttivo, se noi ci chiudiamo nelle nostre convinzioni non facciamo altro che fare quelli che non accettano il nostro andare scalzi quando ci vedono e cerchiamo di spiegare loro le nostre motivazioni.
Inoltre molto spesso chi pone la critica è in realtà chi ama molto l' oggetto della critica, nessuno qui ha criticato Dio, ma solo certi comportamenti che non SONO la natura umana, ma sono POSSIBILI per la natura umana sotto certe condizioni, quelle condizioni create ad hoc per alimentare il meccanismo del potere.
Inoltre molto spesso chi pone la critica è in realtà chi ama molto l' oggetto della critica, nessuno qui ha criticato Dio, ma solo certi comportamenti che non SONO la natura umana, ma sono POSSIBILI per la natura umana sotto certe condizioni, quelle condizioni create ad hoc per alimentare il meccanismo del potere.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: se scalzi è un vizio
Non quoto Alexey, per non occupare troppo spazio; ma hai espresso dei concetti sacrosanti.
Concordo in pieno.
Concordo in pieno.
Re: se scalzi è un vizio
Alexey ha scritto:E' normale per chi tiene ad una cosa sentirsi un pò "attaccati" in primis quando una persona fa osservazioni, però secondo me è anche bene fermarsi un' attimo e riflettere su quello che le altre persone ci hanno detto cogliendo l' occasione per rendere il confronto costruttivo, se noi ci chiudiamo nelle nostre convinzioni non facciamo altro che fare quelli che non accettano il nostro andare scalzi quando ci vedono e cerchiamo di spiegare loro le nostre motivazioni.
Inoltre molto spesso chi pone la critica è in realtà chi ama molto l' oggetto della critica, nessuno qui ha criticato Dio, ma solo certi comportamenti che non SONO la natura umana, ma sono POSSIBILI per la natura umana sotto certe condizioni, quelle condizioni create ad hoc per alimentare il meccanismo del potere.
Parole sante! Proprio oggi analizzavo un testo del buon Karl Raimund Popper, il quale sosteneva che, affermare l'esistenza di spiegazioni essenzialiste (spiegazione ultima delle cose), ha come principale effetto quello di inibire il dubbio e quindi ulteriori spiegazioni differenti, e magari più complete. Così, non bisogno mai soffermarsi fronte a nessun concetto, ch'esso sia la scienza o ch'esso sia Dio, a prescindere il dubbio è l'unica e vera forma di sapere, progresso e miglioramento della condizione dell'esistenza, umana e non.
Re: se scalzi è un vizio
Oggi critiche da parte di Peppone non ce ne sono più .... Peppone e Don Camillo sono ormai felicemente sposati, anzi, secondo me, sono in realtà solo uno, la stessa persona e la stessa visione illiberale del mondo.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: se scalzi è un vizio
=========================================================Marc_63 ha scritto:
Posso essere d'accordo con te sul fatto che sino a quando la Chiesa ha rappresentato per noi la difesa dallo spauracchio comunista, e ci faceva comodo, abbiamo preso per oro colato tutto ciò che diceva. Quando il "pericolo" è passato e ci siamo accorti che essa non era più in grado di stare al passo con i tempi e di fornire risposte concrete ai bisogni della gente, allora è diventata una "nemica", e neppure questo è giusto, ad essere sinceri...perchè la Chiesa ha anche tanti meriti che le vanno pure riconosciuti.
Ciaoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Personalmente non ridurrei l'ex-pericolo del blocco sovietico ad un semplice "spauracchio", che solo spauracchio non era (chi si è trovato i carriarmati nella propria capitale probabilmente condivide l'idea...).
Toglierei le virgolette dalla parola "pericolo", in questo contesto.
E quel pericolo non se ne è andato certo così,... da solo. Dove non sono riusciti cinquant'anni di guerra fredda, centinaia di esercitazioni con test atomici , schieramenti di B52, sottomarini nucleari e tutto lo spaventoso armamentario americano (comunque indispensabile -si vis pacem para bellum-), è poi riuscito un tale vestito di bianco venuto dalla Polonia armato di una semplice croce...
Questo è un fatto riconosciuto da tutti, anche se lui, modestamente , replicava che "l'albero era già marcio. Gli ho dato solo una robusta spallata...", Già! Questo non è stare al passo con i tempi? E proprio in questi tempi, dinnanzi ad uno strisciante ed insidioso avanzare dell' islam qui, in casa nostra, a chi ci potremo appellare per salvaguardare la nostra cultura? Le sto sparando grosse? Vi ricordo che in moltissime scuole elementari le maestre hanno bandito il Presepio, i canti di Natale, la parola "Gesù", il significato del Natale -ridotto all'albero ed allo scambio di doni- per non urtare la sensibilità dei bambini mussulmani
Se buttiamo nel cassonetto dei rifiuti anche la Chiesa come fosse un vecchio album fotografico pur con "tanti meriti che le vanno riconosciuti",
a cosa ci attacchiamo? Credo che possiamo solo fare appello a chi ci ha tirato fuori dall'assedio di Vienna e dalla Battaglia di Lepanto.
Si, la penso proprio come Oriana Fallaci.
P.S. Anch'io, come Elan, non sono credente ed anche un po' anticlericale. Ma se in mia presenza qualcuno si azzardasse a buttare dalla finestra un Crocifisso o a frantumare e calpestare in strada una statua della Madonna sarei pronto a scannarmi fino all'ultima goccia di sangue.
Ciaoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y -
[b]
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: se scalzi è un vizio
Andy ha scritto: Questo è un fatto riconosciuto da tutti, anche se lui, modestamente , replicava che "l'albero era già marcio. Gli ho dato solo una robusta spallata...", Già! Questo non è stare al passo con i tempi? E proprio in questi tempi, dinnanzi ad uno strisciante ed insidioso avanzare dell' islam qui, in casa nostra, a chi ci potremo appellare per salvaguardare la nostra cultura? Le sto sparando grosse? Vi ricordo che in moltissime scuole elementari le maestre hanno bandito il Presepio, i canti di Natale, la parola "Gesù", il significato del Natale -ridotto all'albero ed allo scambio di doni- per non urtare la sensibilità dei bambini mussulmani
Se buttiamo nel cassonetto dei rifiuti anche la Chiesa come fosse un vecchio album fotografico pur con "tanti meriti che le vanno riconosciuti",
a cosa ci attacchiamo? Credo che possiamo solo fare appello a chi ci ha tirato fuori dall'assedio di Vienna e dalla Battaglia di Lepanto.
Si, la penso proprio come Oriana Fallaci.
Per quanto riguarda la proibizione, se tale è stata, nei confronti della religione cristiano-cattolica devo ammettere che mi trovo concorde, ma non perché ciò va contro la religione cattolica in sé, in quanto io sono dell'idea, dopo aver approfondito l'argomento a un livello interpretativo più profondo, che il pensiero, la dottirna e la morale di una religione influenzano profondamente le idee e il relativo comportamento di una persona, tanto che risulta essenziale porlo nella condizione di libera scelta. E' difatti frequente il fenomeno dell'ereditarietà del culto, ovvero acquisire come propria credenza quella prima sostenuta dai genitori, e posso, da studioso di psicologia, assicurarvi che purtroppo, nel bene e nel male, lo zampino dei genitori è sempre presente.
Inoltre la scuola, dovrebbe essere il luogo della massima innovazione, ovvero il calderone delle invenzioni, siano esse modelli/teorie o costruzioni, e siamo tutti a conoscenza dell'oscurantismo e ostruzionismo operato dalle istituzioni religiose. Certo oggi, almeno così credo, non è più n problema che ci riguarda, per lo meno non in Occidente, tuttavia un bambino di 6 anni non ha ancora le facoltà sufficienti per poter scegliere su temi tanto importanti quanto complessi, quali quelli religiosi-scientifici.
Non prendete ciò che ho scritto come un atto di guerra contro nessuna religione, bensì una critica nei confronti delle istituzioni che le diffondono alla gente, le quali non operano sempre per il bene del prossimo, ma per garantire più acqua al proprio mulino. E ovviamente la mia è una lettura in chiave antropologica e razionale, o se volete, accademica.
Re: se scalzi è un vizio
skatto ha scritto:Andy ha scritto: Questo è un fatto riconosciuto da tutti, anche se lui, modestamente , replicava che "l'albero era già marcio. Gli ho dato solo una robusta spallata...", Già! Questo non è stare al passo con i tempi? E proprio in questi tempi, dinnanzi ad uno strisciante ed insidioso avanzare dell' islam qui, in casa nostra, a chi ci potremo appellare per salvaguardare la nostra cultura? Le sto sparando grosse? Vi ricordo che in moltissime scuole elementari le maestre hanno bandito il Presepio, i canti di Natale, la parola "Gesù", il significato del Natale -ridotto all'albero ed allo scambio di doni- per non urtare la sensibilità dei bambini mussulmani
Se buttiamo nel cassonetto dei rifiuti anche la Chiesa come fosse un vecchio album fotografico pur con "tanti meriti che le vanno riconosciuti",
a cosa ci attacchiamo? Credo che possiamo solo fare appello a chi ci ha tirato fuori dall'assedio di Vienna e dalla Battaglia di Lepanto.
Si, la penso proprio come Oriana Fallaci.
Per quanto riguarda la proibizione, se tale è stata, nei confronti della religione cristiano-cattolica devo ammettere che mi trovo concorde, ma non perché ciò va contro la religione cattolica in sé, in quanto io sono dell'idea, dopo aver approfondito l'argomento a un livello interpretativo più profondo, che il pensiero, la dottirna e la morale di una religione influenzano profondamente le idee e il relativo comportamento di una persona, tanto che risulta essenziale porlo nella condizione di libera scelta. E' difatti frequente il fenomeno dell'ereditarietà del culto, ovvero acquisire come propria credenza quella prima sostenuta dai genitori, e posso, da studioso di psicologia, assicurarvi che purtroppo, nel bene e nel male, lo zampino dei genitori è sempre presente.
Inoltre la scuola, dovrebbe essere il luogo della massima innovazione, ovvero il calderone delle invenzioni, siano esse modelli/teorie o costruzioni, e siamo tutti a conoscenza dell'oscurantismo e ostruzionismo operato dalle istituzioni religiose. Certo oggi, almeno così credo, non è più n problema che ci riguarda, per lo meno non in Occidente, tuttavia un bambino di 6 anni non ha ancora le facoltà sufficienti per poter scegliere su temi tanto importanti quanto complessi, quali quelli religiosi-scientifici.
Non prendete ciò che ho scritto come un atto di guerra contro nessuna religione, bensì una critica nei confronti delle istituzioni che le diffondono alla gente, le quali non operano sempre per il bene del prossimo, ma per garantire più acqua al proprio mulino. E ovviamente la mia è una lettura in chiave antropologica e razionale, o se volete, accademica.
100%%%% d' accordo
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: se scalzi è un vizio
Faccio una premessa : la nostra cultura cristiana- occidentale, non dev'essere considerata come punto d'arrivo di un lungo percorso attraverso la storia e l'evoluzione dei costumi, degli usi e delle mentalità; bensì come il punto di partenza di un nuovo cammino e di una nuova evoluzione. Un grave problema è costituito dal fatto che noi, spesso, non conosciamo le ragioni che stanno alla base di certi comportamenti e di certi usi che si sono consolidati nella nostra cultura già da tempo. Spesso ci comportiamo o emettiamo un giudizio critico su un certo comportamento o su una certa tendenza, senza esprimerne le reali motivazioni. Siamo ancora "vittime" nonostante tutto di una formazione scolastica e culturale di stampo prettamente nozionistico e troviamo tante volte difficoltà a giudicare un comportamento, una prassi, nel contesto in cui è inserita; la cultura che abbiamo assorbito (e che in gran parte ci è stata inculcata) rappresenta in tanti casi il baluardo che ci trasmette sicurezza e seguiamo quelle stesse abitudini, quelle stesse prassi, in maniera acritica solo per il fatto che, il più delle volte, rappresentano per noi una garanzia di integrazione sociale. Il nuovo, il diverso, ci mettono spesso in crisi perchè fanno vacillare quel castello di sicurezze che ci siamo costruiti sulla base del contesto culturale nel quale siamo cresciuti.
La reazione che il più delle volte sortiamo dinnanzi a nuovi elementi, a nuove mode, a nuove tendenze, non è quella di ricercarne le ragioni, di studiarne le caratteristiche, di ipotizzerne gli effetti, bensì quella di chiuderci di fronte ad esse e di rifiutarle a priori cadendo, spesso, in un atteggiamento di totale rifiuto e di intolleranza.
Io non vorrei essere tacciato di razzismo, ma ritengo che oggi ci sia la necessità, in primo luogo, di confrontarci con quelle culture occidentali che abbiano una base comune con la nostra ma che sotto certi aspetti abbiano inserito quegli elementi di novità che rendono la cultura stessa più "a misura d'uomo". L'assecondare, spesso ciecamente, le imposizioni che ci vengono da una cultura islamica, rigida, intransigente, intollerante per autonomasia, coercitiva, rischia non solo di farci perdere ciò che abbiamo conquistato ma di snaturare la nostra civiltà e le fondamenta sulle quali essa è basata. Il Crocefisso non è solo simbolo di un "credo", esso rappresenta le radici cristiane della nostra cultura, i valori sui quali essa è cresciuta, quei valori che dovrebbero essere condivisi da tutti, credenti e non. Esso rappresenta in oltre il valore della vita, il rispetto per la vita, e un invito a tutti a mettersi al servizio di essa con le nostre capacità, col nostro impegno, col nostro entusiasmo e con con la nostra fatica. Assecondando le esigenze di questa minoranza (per ora) altro non facciamo che consegnare loro la nostra cultura lasciandoli liberi di decidere ciò che a loro aggrada e ciò a cui, in virtù del " doveroso rispetto" , dobbiamo rinunciare.
Una cultura che non sa difendersi rischia di diventare, purtroppo, una "cultura di minoranza".
Penso che questa vignetta che allego possa aiutarci a comprendere il concetto :
http://www.4shared.com/photo/obhEjL16/Islam.html
La reazione che il più delle volte sortiamo dinnanzi a nuovi elementi, a nuove mode, a nuove tendenze, non è quella di ricercarne le ragioni, di studiarne le caratteristiche, di ipotizzerne gli effetti, bensì quella di chiuderci di fronte ad esse e di rifiutarle a priori cadendo, spesso, in un atteggiamento di totale rifiuto e di intolleranza.
Io non vorrei essere tacciato di razzismo, ma ritengo che oggi ci sia la necessità, in primo luogo, di confrontarci con quelle culture occidentali che abbiano una base comune con la nostra ma che sotto certi aspetti abbiano inserito quegli elementi di novità che rendono la cultura stessa più "a misura d'uomo". L'assecondare, spesso ciecamente, le imposizioni che ci vengono da una cultura islamica, rigida, intransigente, intollerante per autonomasia, coercitiva, rischia non solo di farci perdere ciò che abbiamo conquistato ma di snaturare la nostra civiltà e le fondamenta sulle quali essa è basata. Il Crocefisso non è solo simbolo di un "credo", esso rappresenta le radici cristiane della nostra cultura, i valori sui quali essa è cresciuta, quei valori che dovrebbero essere condivisi da tutti, credenti e non. Esso rappresenta in oltre il valore della vita, il rispetto per la vita, e un invito a tutti a mettersi al servizio di essa con le nostre capacità, col nostro impegno, col nostro entusiasmo e con con la nostra fatica. Assecondando le esigenze di questa minoranza (per ora) altro non facciamo che consegnare loro la nostra cultura lasciandoli liberi di decidere ciò che a loro aggrada e ciò a cui, in virtù del " doveroso rispetto" , dobbiamo rinunciare.
Una cultura che non sa difendersi rischia di diventare, purtroppo, una "cultura di minoranza".
Penso che questa vignetta che allego possa aiutarci a comprendere il concetto :
http://www.4shared.com/photo/obhEjL16/Islam.html
Re: se scalzi è un vizio
Hai ragione, il reciproco rispetto deve essrere alla base di ogni rapporto, non dimentichiamoci però che a volte vengono anche distorte le opinioni e le parole delle persone, al fine di creare odio e chiusura verso le altre culture.
I media spesso sono molto in gamba a distorcere le parole e anche una virgola può cambiare il senso di un discorso.
La persona normale e comune agisce in buona fede come una marionetta nelle mani dei potenti che usano la religione come strumento per beneficiare in realtà di interessi politici ed economici. Questo è molto più palese nei paesi in cui la limitazione libertà individuale è fatta alla luce del sole in modo diretto, ma molto meno evidente in paesi dove il controllo mentale è più subdolo e operata dai media in una maniera che a volte nemmeno la più accorta e illuminata delle persone riesce a districarsi, e paradossalmente molti di questi paesi appaiono come i più liberali e democratici al mondo.
Alla fine il vero messaggio di tutte le religioni è lo stesso, ma chi è al potere è riuscito a manipolarlo e a plasmarlo a suo piacimento e secondo il proprio interesse, facendolo diventare terreno di contrasto piuttosto che di unione come dovrebbe essere.
Poi è anche vero che se vado in certi paesi e commetto un solo atto che non è considerato decoroso mi tagliano le mani, mentre qui in Italia si può fare di tutto ed uscirne impuniti, però non mi piace mai generalizzare perchè il discorso è molto più complesso di quello che può apparire in prima analisi.
A nessun politico di nessun paese interessa realmente di diffondere il messaggio di pace che le religioni dovrebbero fare, quello che interessa è solo il proprio interesse economico, e tramite la manipolazione della religione riescono a far agire le persone comuni a loro piacimento.
La persona comune ha la sola colpa di agire acriticamente senza domandarsi il perchè delle cose, però c'è anche da dire che crescendo in certi contesti e dopo anni di lavaggi del cervello può non essere così immediato iniziare a ragionare con la propria testa.
I media spesso sono molto in gamba a distorcere le parole e anche una virgola può cambiare il senso di un discorso.
La persona normale e comune agisce in buona fede come una marionetta nelle mani dei potenti che usano la religione come strumento per beneficiare in realtà di interessi politici ed economici. Questo è molto più palese nei paesi in cui la limitazione libertà individuale è fatta alla luce del sole in modo diretto, ma molto meno evidente in paesi dove il controllo mentale è più subdolo e operata dai media in una maniera che a volte nemmeno la più accorta e illuminata delle persone riesce a districarsi, e paradossalmente molti di questi paesi appaiono come i più liberali e democratici al mondo.
Alla fine il vero messaggio di tutte le religioni è lo stesso, ma chi è al potere è riuscito a manipolarlo e a plasmarlo a suo piacimento e secondo il proprio interesse, facendolo diventare terreno di contrasto piuttosto che di unione come dovrebbe essere.
Poi è anche vero che se vado in certi paesi e commetto un solo atto che non è considerato decoroso mi tagliano le mani, mentre qui in Italia si può fare di tutto ed uscirne impuniti, però non mi piace mai generalizzare perchè il discorso è molto più complesso di quello che può apparire in prima analisi.
A nessun politico di nessun paese interessa realmente di diffondere il messaggio di pace che le religioni dovrebbero fare, quello che interessa è solo il proprio interesse economico, e tramite la manipolazione della religione riescono a far agire le persone comuni a loro piacimento.
La persona comune ha la sola colpa di agire acriticamente senza domandarsi il perchè delle cose, però c'è anche da dire che crescendo in certi contesti e dopo anni di lavaggi del cervello può non essere così immediato iniziare a ragionare con la propria testa.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
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