Episodio simpatico in stazione
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Episodio simpatico in stazione
Ciao a tutti!
Eccomi di ritorno da 2 splendide settimane di vacanza nelle Marche.
Dopo aver vissuto per giorni in posti così belli e (soprattutto) camminato scalzo per gran parte della permanenza (gite comprese tranne alcune rare eccezioni) è abbastanza deprimente tornare ai soliti posti e abitudini.
Comunque sia, in attesa di un racconto dettagliato delle mie avventure scalze in vacanza, ecco una cosa simpatica che mi è successa ieri pomeriggio:
appena uscito dal lavoro ho riposto le scarpe come al solito nello zaino e mi sono diretto verso la stazione di Lambrate a Milano per tornare a casa. A metà della camminata inizia a piovere a goccioloni e a tirar vento molto forte. Allora ho accelerato il passo e sono arrivato in stazione appena in tempo prima che scoppiasse il diluvio universale. La scala per il mio binario era intasata di gente che si riparava dalla pioggia, così in attesa del treno mi sono fermato sulla scala che conduce al binario parallelo al mio.
Ecco il fatto: ad un certo punto dalla scala scende un ragazzo sui 25-30 anni, non so di preciso l'etnia ma piuttosto scuro di carnagione, sdentato e vestito piuttosto male. Non è la prima volta che mi capita di incrociarlo, quasi sempre lui e altri chiedono la carità sui treni facendo avanti e indietro tra la Stazione Centrale e la successiva Rogoredo. Passandomi accanto nota i miei piedi scalzi. Sgrana gli occhi tra lo stupito e lo schifato(!), indica i miei piedi e cerca di comunicare con me in uno spagnolo (!!) stentato chiedendomi ripetutamente "cosa succede?" "cosa è successo?". Al che gentilmente gli ho indicato la pioggia molto forte cercando di spiegargli che era perchè non volevo bagnarmi le scarpe.
Lui però non capiva nulla e alla fine se ne è andato scuotendo la testa guardandomi come se fossi un matto.
Un tempo mi capitava a volte di vedere mendicanti scalzi, ora anche loro probabilmente considerano un pezzente chi va scalzo!
Eccomi di ritorno da 2 splendide settimane di vacanza nelle Marche.
Dopo aver vissuto per giorni in posti così belli e (soprattutto) camminato scalzo per gran parte della permanenza (gite comprese tranne alcune rare eccezioni) è abbastanza deprimente tornare ai soliti posti e abitudini.
Comunque sia, in attesa di un racconto dettagliato delle mie avventure scalze in vacanza, ecco una cosa simpatica che mi è successa ieri pomeriggio:
appena uscito dal lavoro ho riposto le scarpe come al solito nello zaino e mi sono diretto verso la stazione di Lambrate a Milano per tornare a casa. A metà della camminata inizia a piovere a goccioloni e a tirar vento molto forte. Allora ho accelerato il passo e sono arrivato in stazione appena in tempo prima che scoppiasse il diluvio universale. La scala per il mio binario era intasata di gente che si riparava dalla pioggia, così in attesa del treno mi sono fermato sulla scala che conduce al binario parallelo al mio.
Ecco il fatto: ad un certo punto dalla scala scende un ragazzo sui 25-30 anni, non so di preciso l'etnia ma piuttosto scuro di carnagione, sdentato e vestito piuttosto male. Non è la prima volta che mi capita di incrociarlo, quasi sempre lui e altri chiedono la carità sui treni facendo avanti e indietro tra la Stazione Centrale e la successiva Rogoredo. Passandomi accanto nota i miei piedi scalzi. Sgrana gli occhi tra lo stupito e lo schifato(!), indica i miei piedi e cerca di comunicare con me in uno spagnolo (!!) stentato chiedendomi ripetutamente "cosa succede?" "cosa è successo?". Al che gentilmente gli ho indicato la pioggia molto forte cercando di spiegargli che era perchè non volevo bagnarmi le scarpe.
Lui però non capiva nulla e alla fine se ne è andato scuotendo la testa guardandomi come se fossi un matto.
Un tempo mi capitava a volte di vedere mendicanti scalzi, ora anche loro probabilmente considerano un pezzente chi va scalzo!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Episodio simpatico in ufficio
Lo stesso giorno del temporale/uragano/trombone d'aria, qui a Torino, ero appena arrivato in ufficio facendo tutto il tragitto a piedi nudi fin quasi all'ingresso, entrando mentre arrivavano le prime gocce d'acqua. Peccato. Avevo i piedi nerissimi ed era un'occasione per lavarli senza fatica.
Col senno di quello che è venuto giù dopo un po' ho ritenuto che fosse meglio così, tanto anche in ufficio di acqua ne abbiamo i rubinetti pieni...
Un collega che arriva da fuori Torino è giunto alla stazione quando il finimondo stava terminando e c'era solo più un po' di pioggia innocua. Ma il problema erano le strade con 40 cm d'acqua...
Così mi ha pensato intensamente (abbiamo già parlato dell'argomento e poi mi vede in giro nei corridoi senza scarpe), così si è scalzato ed è venuto in ufficio a piedi nudi, presentandosi fieramente al mio ufficio coi suoi piedini (peraltro ancora belli e sani) da fuori. Ha detto che ci teneva a farsi vedere da me e che l'esperienza tattile gli è sembrata formidabile.
Però poi, ovviamente, ha rimesso le scarpe perché non è abituato a star scalzo in un ufficio pubblico, ma mi ha ringraziato perché così facendo aveva i piedi caldi e asciutti, le scarpe salve e asciutte (sennò sarebbe stato a mollo per mezza giornata)...
Saluti scalzi anche solo per necessità.
Marco
Col senno di quello che è venuto giù dopo un po' ho ritenuto che fosse meglio così, tanto anche in ufficio di acqua ne abbiamo i rubinetti pieni...
Un collega che arriva da fuori Torino è giunto alla stazione quando il finimondo stava terminando e c'era solo più un po' di pioggia innocua. Ma il problema erano le strade con 40 cm d'acqua...
Così mi ha pensato intensamente (abbiamo già parlato dell'argomento e poi mi vede in giro nei corridoi senza scarpe), così si è scalzato ed è venuto in ufficio a piedi nudi, presentandosi fieramente al mio ufficio coi suoi piedini (peraltro ancora belli e sani) da fuori. Ha detto che ci teneva a farsi vedere da me e che l'esperienza tattile gli è sembrata formidabile.
Però poi, ovviamente, ha rimesso le scarpe perché non è abituato a star scalzo in un ufficio pubblico, ma mi ha ringraziato perché così facendo aveva i piedi caldi e asciutti, le scarpe salve e asciutte (sennò sarebbe stato a mollo per mezza giornata)...
Saluti scalzi anche solo per necessità.
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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