Le parole che non uso
+2
Angelica
Biagio
6 partecipanti
Pagina 1 di 1
Le parole che non uso
Se uscite di casa senza guanti, senza berretto e senza occhiali, non dite mica: “oggi sono uscito a mani nude, a testa nuda, ad occhi nudi”? Né tantomeno: sguantato, sberrettato o disocchialato! Allo stesso modo, se lascio le infradito a casa, perché mai dovrei definirmi “a piedi nudi” o “scalzo”?
In fin dei conti i piedi liberi non sono propriamente “scalzi”, perché la S di s-calzi dal punto di vista lessicale è un prefisso privativo, ma i piedi non sono privi di nulla, come non lo sono le mani, gli occhi o le ginocchia… e non sono nemmeno nudi, dal momento che il concetto di nudità non ha niente a che fare con i piedi, esattamente come non ha niente a che vedere con le mani, con il gli occhi o con le ginocchia.
È solo una banale questione lessicale, direte voi, ma io su questo non sono d’accordo. Se leggeste un articolo di giornale riferito ad un extracomunitario avreste una percezione molto diversa d quella che avreste leggendone uno che parla di uno straniero o un altro ancora a proposito di un cittadino siriano, eppure si tratterebbe sempre della stessa persona. Il fatto è che noi percepiamo la realtà e ragioniamo per mezzo dei concetti che abbiamo a disposizione e quindi per mezzo delle nostre parole. Sono proprio le parole che usiamo a definire i contorni della realtà che ci circonda.
Io, per quanto mi riguarda, quando sono libero di lasciare i miei piedi liberi non mi sento né scalzo né nudo.
Questa è la ragione per cui non leggerete mai da me questi due termini.
In fin dei conti i piedi liberi non sono propriamente “scalzi”, perché la S di s-calzi dal punto di vista lessicale è un prefisso privativo, ma i piedi non sono privi di nulla, come non lo sono le mani, gli occhi o le ginocchia… e non sono nemmeno nudi, dal momento che il concetto di nudità non ha niente a che fare con i piedi, esattamente come non ha niente a che vedere con le mani, con il gli occhi o con le ginocchia.
È solo una banale questione lessicale, direte voi, ma io su questo non sono d’accordo. Se leggeste un articolo di giornale riferito ad un extracomunitario avreste una percezione molto diversa d quella che avreste leggendone uno che parla di uno straniero o un altro ancora a proposito di un cittadino siriano, eppure si tratterebbe sempre della stessa persona. Il fatto è che noi percepiamo la realtà e ragioniamo per mezzo dei concetti che abbiamo a disposizione e quindi per mezzo delle nostre parole. Sono proprio le parole che usiamo a definire i contorni della realtà che ci circonda.
Io, per quanto mi riguarda, quando sono libero di lasciare i miei piedi liberi non mi sento né scalzo né nudo.
Questa è la ragione per cui non leggerete mai da me questi due termini.
Ultima modifica di Biagio il Sab Lug 18 2015, 18:03 - modificato 1 volta.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Le parole che non uso
Ma già definendoli libero dai loro una concezione che non daresti alle mani. E poi mani nudi, occhio nudo e così via si dice eccome...
A me invece "scalza" piace, ha un che di sensuale
A me invece "scalza" piace, ha un che di sensuale
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Le parole che non uso
Non posso darti torto. Infatti l'ideale sarebbe non dover dire proprio niente, essendo una cosa normale, ovvia, naturale, come uscire di casa senza occhiali.Angelica ha scritto:Ma già definendoli libero dai loro una concezione che non daresti alle mani.
Piedi liberi però, anche se è un'espressione un po' insolita, mi pare la più neutra e coerente con la realtà dei fatti.
Si dice ma, in altri contesti. Puoi dire che compi un'azione a mani nude, ma non ti verrebbe mai da dire che sei uscita di casa a mani nude. Lo stesso per gli occhi. Osservi ad occhio nudo, ma se lasci a casa gli occhiali da sole non sei uscita ad occhi nudi. Questo perché non esiste proprio il concetto di nudità correlato alle mani, agli occhi ecc...Angelica ha scritto: E poi mani nudi, occhio nudo e così via si dice eccome...
Anche secondo me il termine "scalzo" ha una connotazione trasgressiva. Ma proprio in quanto trasgressiva di una regola, ne riconosce implicitamente l'esistenza. La regola infatti è: "calzati" e tu invece sei senza, sei scalza.Angelica ha scritto:A me invece "scalza" piace, ha un che di sensuale
Io non sono "nato s-calzo", sono nato normale, completo di tutto. Se poi i miei genitori si affannarono dal primo giorno a foderarmi i piedi e ad impedirmi di posarli a terra, fu solamente il risultato di un loro condizionamento culturale. I miei piedi funzionavano benissimo e si sarebbero sviluppati ancora più sani se mi ci avessero lasciato correre liberamente.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Le parole che non uso
Biagio, permettimi di ringraziarti per le tue acute osservazioni. Quello che hai riassunto in modo così preciso è un vero e proprio paradosso semiotico che la dice lunga su quanto il canone-scarpa sia radicato nell'immaginario collettivo.Biagio ha scritto:Anche secondo me il termine "scalzo" ha una connotazione trasgressiva. Ma proprio in quanto trasgressiva di una regola, ne riconosce implicitamente l'esistenza. La regola infatti è: "calzati" e tu invece sei senza, sei scalza.
A rigor di logica non si dovrebbe parlare di "scalzismo", bensì di "scarpismo" come fenomeno opposto!
Massimo- Numero di messaggi : 277
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Le parole che non uso
Massimo ha scritto:A rigor di logica non si dovrebbe parlare di "scalzismo", bensì di "scarpismo" come fenomeno opposto!
Dal punto di vista razionale è ineccepibile.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Le parole che non uso
cyberteam ha scritto:Massimo ha scritto:A rigor di logica non si dovrebbe parlare di "scalzismo", bensì di "scarpismo" come fenomeno opposto!
Dal punto di vista razionale è ineccepibile.
Assolutamente sì!
Re: Le parole che non uso
Eh certo, si dice scalzo perche' e' la scarpa la norma e il piede nudo l'eccezione, se tutti fossero scalzi sarebbe quello che indossa le scarpe ad essere lo scarpato. Se andare scalzi fosse normale non saremmo qui a parlarne...in effetti pero' a logica dovremmo chiamarci il club della deambulazione naturale...ma sarebbe troppo noioso e poco invogliante forse 😃
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Argomenti simili
» Io non ho più parole
» Scalzo in negozio?
» parole sgradevoli
» Solo due parole di ringraziamento
» Rimanere senza parole
» Scalzo in negozio?
» parole sgradevoli
» Solo due parole di ringraziamento
» Rimanere senza parole
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.