Perché andare a piedi nudi è il nuovo status symbol

Rei Sab Mag 28 2016, 22:12

Promemoria primo messaggio :

Non lo dico io, lo dice "The Telegraph":

http://www.telegraph.co.uk/fashion/news/why-going-barefoot-has-become-the-new-status-symbol/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Si parla anche della nuova serie BBC "Love, Nina" in cui la protagonista è una barefooter.
Per ora è andata in onda in Gran Bretagna, qui in Italia non si sa.

I puntata:

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III puntata:

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aldo1953 Mer Giu 22 2016, 18:19

Arky ha scritto:
cyberteam ha scritto:
Arky ha scritto:
Il problema è l'esteriorità. hai una scarpa di marca? sei un figo. sei scalzo? sei un pellegrino. E' questo il pensiero di chi bada all'apparenza.

Esser preso per un pellegrino si potrebbe pure fare, è l'esser preso per uno svitato o uno strano che dà fastidio.

Con pellegrino intendevo pezzente.
A me fa incazzare più questo; ma non tanto perché qualcuno può giudicarmi (me ne frego sinceramente), ma perché penso che al mondo d'oggi ancora si fanno distinzioni e catalogazioni spicciole in base a certe caratteristiche individuali.
Continuiamo a romperci le palle con la storia che siamo tutti uguali, ma nessun aspetto della ns socializzazione sembra confermarlo.
C'è una scissione ovunque: bianchi/neri/gialli - poveri/ricchi - playboy/ricchioni - scalzi/scarpati - mangiacadaveri/vegani - cristiani/infedeli - fascisti/comunisti - appleminchioni/windowstardoni e basta perché mi stufo.
Eccheccazzo.
Possibile che se mi presento scalzo l'impiegato in 2 sec stabilisce che sono: un povero bianco scalzo, probabilmente ricchione (un mega scopatore etero non perderebbe mai la sua virilità rinunciando alle scarpe), sicuramente comunista vegano (fa molto fricchettone con tendenze new-age) cristiano (ok, quello è facile, ho la fede al dito), e appleminchione (stavo telefonando, con l'iphone)???
Dai...siamo nel 2016...e io ho l'impressione che al di là del discorso contingente, la cosa valga per tanti aspetti della ns quotidianità.
Magari sbaglio. spero.

Quoto tutto al massimo. Alla fine se vado scalzo, perchè qualcuno (tutti) deve sempre collegare la cosa a qualcosa d' altro ? Una collega mi dice : " Ma ti sei fatto abbindolare da qualche setta ? Oppure è la passione per l' India ? Ma qui siamo in Europa e scalzi non si va."
A parte che l' India dove andrò tra due settimane, è proprio il posto dove scalzo non vado perchè mi arrogo il diritto di scegliere cosa calpestare e cosa no, è la evidente prova che qui non si tratta di cultura (l' amica è un medico eccezionale, e se lo dico io è perchè è vero) ma di preconcetti. Ho l' impressione che la nostra società sia più " ingessata" che mai.
Brutta roba.

John & Jane Mer Giu 22 2016, 19:34

Definizione di "preconcetto": ...di idea, opinione o simile che la persona concepisce irrazionalmente, per partito preso, senza una verifica della sua esattezza o autenticità.
O anche: idea, opinione costituitasi senza validi elementi di giudizio o senza esperienza diretta... (De Mauro).
E la "normalità"? E' ciò che la Norma prevede, scritta o no. E la Norma può essere giusta o meno, comunque opinabile.
E' il concetto più astratto in assoluto.

tarzone Mer Giu 22 2016, 22:04

Se nel secolo scorso fu proclamato che "la religione è l' oppio dei popoli", sicuramente in questo secolo, almeno per l' occidente il vero oppio dei popoli è la televisione.
Questo infernale aggeggio ha modificato culture, modo di pensare e atteggiamenti; del resto un politico ormai in declino ha sempre sostenuto che ciò che non appare in TV non esiste.
Aveva ragione (purtroppo)
Ringraziamo questo strumento di distrazione di massa se adesso veniamo catalogati come Arky ha ben descritto prima.

Saluti ex catodici (adesso ci sono i led)
Valerio

Rei Gio Giu 23 2016, 08:50

Il preconcetto è sempre frutto del non ragionamento.
A volte si sceglie di non ragionare solo per quei pochi istanti, altre volte è una scelta di vita totalizzante.

Alla passeggiata con i cani del 2 giugno a Bassano in Teverina, ad un certo punto arriva una tipa e mi chiede se sono vegano (per l'associazione scalzo=vegano).
Spiego che sono onnivoro e che distinguo tra vegetariani stretti (vegetariani che non mangiano neppure i derivati animali) e vegani (stessa dieta ma con la missione di rompere le scatole a tutta l'umanità 24 ore su 24, anche quando dormono).
Lei si inserisce nel discorso per farmi sapere che crede alle scie chimiche.
Io cancello la sua esistenza dalla mia percezione dell'Universo e penso:

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Rei Gio Giu 23 2016, 08:51

E comunque stiamo divagando (io compreso).

Andrea Grasselli Gio Giu 23 2016, 09:38

Ciao, sono d'acordo con quello che avete scritto tutti voi.

Quando incontro qualcuno, preferisco vederlo come persona, nella sua complessità, e cerco di evitare il più possibile le categorizzazioni. Evidentemente, tante persone preferiscono categorizzare, per non fare la fatica di accogliere l'altro nella sua complessità, nella sua unicità, nella sua diversità. Mah... forse questo atteggiamento (di massa teledipendente) li rassicura. O forse proprio non possono arrivare a ragionare, andando a di là degli stereotipi.

Sarò sempre grato ai miei genitori di avermi insegnato a ragionare con la mia testa, e non a funzionare sulla base di slogan e di preconcetti. Ho così imparato ad ascoltare le persone che stimo per la loro autenticità e a fregarmene completamente di tutti coloro che non sono capaci di avere idee proprie.

Andiamo avanti per la nostra via scalza, non perché rappresenta uno status symbol, ma perché sentiamo che ci fa stare bene!
Andrea

cyberteam Gio Giu 23 2016, 10:56

Arky ha scritto:
C'è una scissione ovunque: bianchi/neri/gialli - poveri/ricchi - playboy/ricchioni - scalzi/scarpati - mangiacadaveri/vegani - cristiani/infedeli - fascisti/comunisti - appleminchioni/windowstardoni e basta perché mi stufo.
Eccheccazzo.
Possibile che se mi presento scalzo l'impiegato in 2 sec stabilisce che sono: un povero bianco scalzo, probabilmente ricchione (un mega scopatore etero non perderebbe mai la sua virilità rinunciando alle scarpe), sicuramente comunista vegano (fa molto fricchettone con tendenze new-age) cristiano (ok, quello è facile, ho la fede al dito), e appleminchione (stavo telefonando, con l'iphone)???
Dai...siamo nel 2016...e io ho l'impressione che al di là del discorso contingente, la cosa valga per tanti aspetti della ns quotidianità.
Magari sbaglio. spero.

Arky, per eliminare questo fenomeno dovresti riprogettare completamente la struttura del cervello umano, ma che dico, di ogni creatura esistente sul pianeta.
Ed eliminando questa funzione lo renderesti incapace a gestire 1.000.000 di altre situazioni che si presentano ogni giorno.
Perché per una rete neurale (il cervello è quello) la catalogazione di percezioni e situazioni in base ai pattern appresi in precedenza è alla base del suo funzionamento.
Come esseri sociali, poi, abbiamo assoluta necessità di simulare mentalmente cosa dobbiamo/possiamo aspettarci dagli individui che ci circondano e chi non lo fa di solito è affetto da autismo.

Quindi anche il più grande saggio, santo e pensatore del mondo ti catalogherà appena ti vede, quello che cambierà sarà semmai la sua capacità di rivedere in modo dinamico la catalogazione mentale e soprattutto di non fartela pesare nel suo interfacciarsi con te.

Appleseed Gio Giu 23 2016, 11:14

cyberteam ha scritto:
Arky, per eliminare questo fenomeno dovresti riprogettare completamente la struttura del cervello umano, ma che dico, di ogni creatura esistente sul pianeta.
Ed eliminando questa funzione lo renderesti incapace a gestire 1.000.000 di altre situazioni che si presentano ogni giorno.
Perché per una rete neurale (il cervello è quello) la catalogazione di percezioni e situazioni in base ai pattern appresi in precedenza è alla base del suo funzionamento.
Come esseri sociali, poi, abbiamo assoluta necessità di simulare mentalmente cosa dobbiamo/possiamo aspettarci dagli individui che ci circondano e chi non lo fa di solito è affetto da autismo.

Quindi anche il più grande saggio, santo e pensatore del mondo ti catalogherà appena ti vede, quello che cambierà sarà semmai la sua capacità di rivedere in modo dinamico la catalogazione mentale e soprattutto di non fartela pesare nel suo interfacciarsi con te.

Sono d'accordo: i preconcetti sono necessari.
Ci troviamo di continuo a interagire con persone ed eventi di cui non abbiamo conoscenze dirette; non abbiamo il tempo di analizzare e riflettere; utilizziamo le poche informazioni disponibili, relative a esperienze dirette o da altri tramandate rispetto a casi che ci sembrano simili.
Esempi pratici (seguendo REI)
a) Ho conosciuto un solo barefooter che era vegano. Ne vedo un altro. Forse anche lui è vegano...
b) Ho conosciuto un vegano che rompeva le scatole a tutti. Ne incontro un altro. Probabilmente sarà un rompiscatole...
I preconcetti sono per forza di cose approssimativi ma fanno risparmiare un sacco di tempo.
Le persone intelligenti però: a) sono consapevoli che seguendo un preconcetto stanno utilizzando un giudizio sommario in forma abbreviata da rivedere appena possibile; b) sono disponibili a rivedere i preconcetti immediatamente nei casi specifici (XY è vegano, l’ho conosciuto e almeno di lui posso dire che non è un rompiscatole) c) sono aperti a rivedere definitivamente i preconcetti inutili (ho conosciuto 10 barefooter; la maggioranza non è vegana; per cui rimuovo definitivamente la correlazione tra i preconcetti).
Le persone meno intelligenti invece conservano i loro preconcetti tutta la vita convinti che si tratti della Verità senza azionare il cervello.

P.S: (OT rispetto all'OT): non sono vegetariano, tantomeno vegano. Non condivido, o almeno non del tutto, i presupposti (che risalgono all'antica cultura indiana). Comunque rispetto chi fa questa scelta come qualsiasi altra scelta che non danneggi il prossimo.

Arky Gio Giu 23 2016, 11:31

cyberteam ha scritto:

Arky, per eliminare questo fenomeno dovresti riprogettare completamente la struttura del cervello umano, ma che dico, di ogni creatura esistente sul pianeta.
Ed eliminando questa funzione lo renderesti incapace a gestire 1.000.000 di altre situazioni che si presentano ogni giorno.
Perché per una rete neurale (il cervello è quello) la catalogazione di percezioni e situazioni in base ai pattern appresi in precedenza è alla base del suo funzionamento.
Come esseri sociali, poi, abbiamo assoluta necessità di simulare mentalmente cosa dobbiamo/possiamo aspettarci dagli individui che ci circondano e chi non lo fa di solito è affetto da autismo.

Quindi anche il più grande saggio, santo e pensatore del mondo ti catalogherà appena ti vede, quello che cambierà sarà semmai la sua capacità di rivedere in modo dinamico la catalogazione mentale e soprattutto di non fartela pesare nel suo interfacciarsi con te.

In realtà intendevo quello che spieghi nel tuo ultimo pensiero.
E' normale che qualsiasi individuo/situazione/luogo ecc venga inizialmente catalogato dalla mente umana. Deriva dall'evoluzione dell'individuo, in termini di apprendimento teorico e pratico.
Questo è pacifico.
Il problema sta proprio nel rivedere, dinamicamente, questa catalogazione iniziale. Manca il dinamismo...nel senso che proprio si sta fermi, arroccati su certe posizioni.
In questo modo, la giusta catalogazione iniziale, diventa preconcetto. e questo non va più bene.

Arky Gio Giu 23 2016, 11:33

Appleseed ha scritto:

Sono d'accordo: i preconcetti sono necessari.

I preconcetti sono una stronzata.

cyberteam Gio Giu 23 2016, 15:53

Appleseed ha scritto:
a) Ho conosciuto un solo barefooter che era vegano. Ne vedo un altro. Forse anche lui è vegano...

Per la nostra gioia, in una pubblicità che ho visto in giro pochi giorni fa in TV compare all'improvviso una vegana, ovviamente è scalza e dall'abbigliamento stile figlia dei fiori Very Happy

.

Appleseed Gio Giu 23 2016, 16:23

cyberteam ha scritto:
Appleseed ha scritto:
a) Ho conosciuto un solo barefooter che era vegano. Ne vedo un altro. Forse anche lui è vegano...

Per la nostra gioia, in una pubblicità che ho visto in giro pochi giorni fa in TV compare all'improvviso una vegana, ovviamente è scalza e dall'abbigliamento stile figlia dei fiori .

Bè ... per la verità nella pubblicità di scalzi se ne vedono parecchi, specie i bambini e le giovani donne carine.
Forse perché come dice Rei (e così rientriamo in topic con un salto acrobatico Smile

) andare scalzi è il nuovo status-symbol.

Rei Gio Giu 23 2016, 17:16

Appleseed ha scritto:(e così rientriamo in topic con un salto acrobatico)

Tuffo doppio carpiato con avvitamento e tripla giravolta, coefficiente 6.8.
Punteggio 10, 10, 9, 10, 8.

bfpaul Gio Giu 23 2016, 17:26

Appleseed ha scritto:
cyberteam ha scritto:
Appleseed ha scritto:
a) Ho conosciuto un solo barefooter che era vegano. Ne vedo un altro. Forse anche lui è vegano...

Per la nostra gioia, in una pubblicità che ho visto in giro pochi giorni fa in TV compare all'improvviso una vegana, ovviamente è scalza e dall'abbigliamento stile figlia dei fiori .

Bè ... per la verità nella pubblicità di scalzi se ne vedono parecchi, specie i bambini e le giovani donne carine.
Forse perché come dice Rei (e così rientriamo in topic con un salto acrobatico ) andare scalzi è il nuovo status-symbol.

Forse la mia "definizione" di "status symbol" non è corretta, ma io non credo affatto che andare scalzi sia uno status symbol.
Almeno, non ancora.

bfpaul

Andrea Grasselli Gio Giu 23 2016, 18:10

Appleseed ha scritto:Bè ... per la verità nella pubblicità di scalzi se ne vedono parecchi, specie i bambini e le giovani donne carine.

Sì, per dare l'immagine di libertà e di rilassamento.

A mio parere, chi propone questo messaggio gioca sul fatto che questa libertà viene percepita come una meta irraggiungibile, un'illusione, un miraggio di qualcosa che in realtà è destinato rimanere un sogno irrealizzabile. Si alimenta così l'idea dell'illusione, spaccando la persona tra la sua vita reale e quella sognata.

E pensare che, nello specifico, basterebbe togliere le scarpe e muoversi a piedi nudi per sentire questa libertà. Quindi un sogno tutt'altro che irrealizzabile. Facilissimo, a portata di piedi, solo uno o due centimetri di suola separano il piede dalla possibilità di vivere questo senso di libertà!!!

Andrea

FrancoR18 Gio Giu 30 2016, 20:04

bfpaul ha scritto:
Appleseed ha scritto:
cyberteam ha scritto:
Appleseed ha scritto:
a) Ho conosciuto un solo barefooter che era vegano. Ne vedo un altro. Forse anche lui è vegano...

Per la nostra gioia, in una pubblicità che ho visto in giro pochi giorni fa in TV compare all'improvviso una vegana, ovviamente è scalza e dall'abbigliamento stile figlia dei fiori .

Bè ... per la verità nella pubblicità di scalzi se ne vedono parecchi, specie i bambini e le giovani donne carine.
Forse perché come dice Rei (e così rientriamo in topic con un salto acrobatico ) andare scalzi è il nuovo status-symbol.
Forse la mia "definizione" di "status symbol" non è corretta, ma io non credo affatto che andare scalzi sia uno status symbol.
Almeno, non ancora.

bfpaul

Esattamente, concordo.
Perchè andare scalzi deve essere considerato uno status symbol? Come per far vedere alla gente "ehi guardatemi, sono scalzo, sono una persona speciale/superiore".

Uno va scalzo perchè gli va, perchè può, perchè gli piace. Non perchè deve dimostrare chissà cosa.

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