22 Agosto - Alla scoperta della città di Bologna
3 partecipanti
:: NatiScalzi :: Ci vediamo a ....
Pagina 1 di 1
22 Agosto - Alla scoperta della città di Bologna
Come promesso ecco la seconda parte del racconto della fantastica gita in Emilia.
Riposati e rilassati dopo la bella serata trascorsa al Ferrara Buskers Festival 2018 ci svegliamo di buon mattino, pronti ad affrontare una nuova giornata di camminate scalze alla scoperta della bellissima città di Bologna!
Personalmente sia io che mia moglie non c'eravamo mai stati, perciò siamo impazienti e molto desiderosi finalmente di poterla visitare.
Il tempo di svegliare tutta la tribù e fare una gustosa colazione e siamo pronti a partire. Un pochino ci dispiace lasciare l'ospitale bed&breakfast di Ferrara e un po' a malincuore salutiamo la gentile signora Roberta e ci mettiamo in viaggio.
In mezz'ora giungiamo a Bologna. Seguendo le precise indicazioni dell'amico Carlo arriviamo rapidamente alla Chiesa del Sacro Cuore - luogo d'incontro prescelto, poco distante dall'abitazione di Carlo e dalla stazione di Bologna.
Carlo ci attende assieme a Marco davanti alla chiesa, il tempo di parcheggiare dietro l'angolo e siamo pronti a esplorare la città.
Per iniziare entriamo nella Chiesa del Sacro Cuore. Come architettura è piuttosto moderna (la costruzione fu iniziata ai primi del '900) ma comunque molto imponente e affascinante (notevole la grande cupola alta circa 60m).
Proseguiamo lungo il ponte che scavalca la ferrovia, superando il memoriale della Shoah, nei pressi della stazione.
L'orologio della stazione ci riporta per un attimo alle 10:25 del 2 Agosto 1980, giorno del vile attentato ai danni della città di Bologna. Carlo ci racconta brevemente di come sia per puro caso sfuggito al tragico evento, lui quel giorno c'era!
Recuperato l'iniziale buonumore ci avventuriamo alla scoperta di un singolare luogo poco distante dalla stazione: una galleria coperta con negozi, bar e un ristorante che si affaccia su di un cortile interno di forma vagamente simile a un anfiteatro, con basse gradinate ricoperte di variopinte e lisce mattonelle. Molto piacevoli a piedi scalzi! Il tempo di scattare qualche foto e ci avviamo in direzione del centro storico.
Ci accoglie la possente (seppur al momento in ristrutturazione) architettura della porta Galliera, dietro di essa sulla sinistra si può vedere ciò che resta della omonima rocca e delle antiche mura mentre sulla destra ammiriamo la Scalinata del Pincio che conduce al parco della
montagnola. Carlo ci consiglia di proseguire, il centro merita di essere visitato perciò decidiamo di rimandare a un'altra occasione il giro al parco.
Ci infilimo sotto i portici di Via dell'Indipendenza, i pavimenti sono freschi e lisci, e lasciano facilmente quella patina di nero sulle suole che tanto piace a noi barefooters!
Proseguendo passiamo accanto alle bancarelle del vivace mercato di quartiere fino a giungere
presso la statua di Garibaldi a cavallo.
Da lì superata una via laterale svoltiamo nella stretta e ombrosa via Piella. Poco più avanti scopriamo una cosa che ci sorprende: la "finestrella", che si rivela essere appunto una finestrella che si affaccia sull'acqua del Canale delle Moline, di cui un ultimo tratto non ancora interrato spunta orgogliosamente tra le case, offrendo scorci che ci ricordano i canali di Venezia!
Proprio così! Carlo ci spiega che la città di Bologna era un tempo una sorta di "piccola Amsterdam" d'Emilia, ricca di corsi d'acqua provenienti dal vicino appennino. Col tempo e il progresso tecnologico l'acqua ha perso sempre più la propria utilità in città e piano piano quasi tutti i canali sono stati interrati per far spazio a nuovi edifici e strade.
Proseguendo svoltiamo in Via Marsala dove passiamo sotto ad un antico porticato con i pilastri in legno, Carlo ci spiega che un tempo erano quasi tutti così, progressivamente si passò poi a quelli in muratura o pietra.
Alla fine della via ci attende la Basilica di San Martino, con la statua della Madonna del Carmine posta su di un alto pilastro a margine del sagrato.
Poco distante giungiamo in Piazza Prendiparte dove svetta massiccia l'omonima torre. Un tempo adibita a torre di avvistamento e difesa della città, ospita ora un bed&breakfast.
In pochi minuti di cammino raggiungiamo Piazza Maggiore, facendo prima tappa presso la Cattedrale di San Pietro. Ci fermiano a visitarne l'interno, apprezzandone i lisci e freschi pavimenti in marmo.
Poco lontano, in fondo a Via Rizzoli si fanno notare le inconfondibili sagome della Torre degli Asinelli e della pendente Torre di Garisenda, la quale fu accorciata per impedirne il possibile crollo a causa di alcuni cedimenti strutturali. Tale intervento ebbe a quanto pare buon esito: seppur più pendente della Torre di Pisa la torre di Garisenda è ancora in piedi...
In Piazza Maggiore ci infiliamo sotto i porti del Palazzo di Re Enzo (così nominato in ricordo di Re Enzo di Sardegna - figlio dell'imperatore Federico II di Svevia - Re Enzo fu sconfitto in battaglia dai bolognesi nel 1249 e tenuto prigioniero in quel palazzo per 23 anni, fino alla sua morte). Sotto i portici del suo palazzo scopriamo un curioso fenomeno di rifrazione delle onde sonore per il quale parlando in un angolo del porticato è possibile udire le parole dall'angolo opposto. Varie prove sul campo ci consentono di trovare conferma che effettivamente è così!
Ci fermiano presso la bella (e recentemente restaurata) Fontana Del Nettuno presso l'omonima piazza. Per prevenire eventuali bravate dei tanti turisti presenti la fontana è costantemente presidiata da solerti e piuttosto severi vigili urbani. Ne fa le spese Gabriele che si avvicina troppo alla fontana venendo subito ripreso da una vigilessa.
Riempite le borracce alla fontana del Nettuno ci spostiamo di pochi metri, facendo una nuova interessante scoperta, la Biblioteca Salaborsa. Come dice il nome si tratta di una grande biblioteca realizzata attorno alla bellissima piazza coperta che un tempo ospitava la Borsa della città di Bologna.
Il pavimento della sala è in vetro e consente di osservare le antiche rovine romane scoperte al di sotto dell'edificio, che tra l'altro negli anni '50 svolgeva la funzione di palazzetto dello sport (al suo interno si svolgevano delle partite di basket). L'ambiente piacevole e climatizzato ci consente di rilassarci dalla calura dell'esterno.
Usciti dalla bibiloteca ci dirigiamo verso la grande Basilica di San Petronio. Prima ci concediamo qualche minuto di sosta seduti all'ombra sui gradini del sagrato.
Chiara, Camilla e Alessandro restano fuori mentre io, Carlo, Marco e Gabriele entriamo in basilica. Per la cronaca nemmeno un'occhiata ai nostri piedi scalzi da parte dei poliziotti di guardia all'entrata. Ci accolgono le alte e luminose navate e le imponenti colonne, e incassata nel pavimento (protetta da un'apposita copertura in vetro) troviamo la più grande meridiana esistente al mondo.
Nel frattempo la fame si fa sentire, usciti da San Petronio abbandoniamo perciò Piazza Maggiore e ci dirigiamo verso Via delle Pescherie Vecchie, immergendoci nella varipinta folla di turisti che si accalcano tra i tavoli all'aperto dei tanti ristoranti tipici presenti. Trovato il locale che più ci attira coi suoi menu ci fermiamo quasi subito e ci mettiamo a tavola. L'intenzione è di gustare un buon pranzo a base di piatti tipici bolognesi. Cosa che riesce perfettamente: tigelle calde (seppur queste siano più che altro tipicamente modenesi) con l'immancabile mortadella e dell'ottimo culatello per iniziare, poi delle lasagne per la Camilla e Chiara, dei buonissimi tortellini per il resto della comitiva.
Mentre attendiamo gli antipasti ci contatta l'amico RAlf, che ci informa che sta per raggiungerci. Di lì a poco eccolo arrivare salutandoci calorosamente, giusto in tempo per l'ora di pranzo. Divoriamo le gustose cibarie e concludiamo il pranzo con della buonissima torta 'Tenerina' al cioccolato, accompagnata da gustosa crema al mascarpone. Il colesterolo va fuori controllo ma almeno la pancia è piena e il palato soddisfatto!
Al momento di pagare, il ragazzo in cassa ci rivela di essere molto incuriosito dal nostro particolare look in fatto di calzature. Ce ne chiede gentilmente la motivazione e poi ci racconta che pure a lui piace stare scalzo, accennandoci della sua infanzia trascorsa per buona parte scalzo. Gli chiediamo in quale illuminata parte d'italia possa essere avvenuto ciò ma lui ci risponde che proviene dall'Albania! Ci salutiamo lasciandogli un bigliettino del club.
Rifocillati e riposati proseguiamo il giro imboccando la prestigiosa Galleria Cavour, giungendo nell'omonima piazza dove ci fermiamo qualche minuto per un veloce pit-stop per cambio pannolino al piccolo Alessandro.
Un buon caffè preso in un bar lì vicino e siamo di nuovo in pista. RAlf si rivela una guida esperta preparata (al pari di Carlo!) e ci racconta tante curiosità sulla città di Bologna. Ritornati in Galleria Cavour svoltiamo in direzione Piazza Minghetti, dove ci mostra un grande tombino che da accesso al sottostante torrente Aposa. Il torrente scorre sotto la città, canalizzato in un tunnel di muratura, a volte vengono persino organizzate delle apposite escursioni per percorrerne un tratto. Affascinante!
Poco distante troviamo il Cafè de Paris accanto al consolato Bulgaro: Bologna sa anche rivelarsi una città internazionale!
Proseguiamo verso la Basilica di Santo Stefano, nella omonima piazza.
La Basilica di Santo Stefano ospita il complesso delle cosiddette "Sette Chiese": diverse e più piccole e antiche chiese in stile romanico sono collegate tra loro da ombrosi porticati e luminosi chiostri, non manca un museo e un'area shopping. Mentre Chiara e Alessandro riposano all'ombra, il resto della comitiva si addentra in questo affascinante luogo.
Tornati in piazza S.Stefano imbocchiamo la galleria e i cortili coperti della Corte Isolani, sbucando in Strada Maggiore.
RAlf e Carlo ci mostrano le "tre frecce": si tratta effettivamente di tre frecce conficcate nell'alto soffitto in legno del porticato esterno della Corte Isolani che si affaccia sulla Strada Maggiore. L'origine delle frecce e la loro particolare posizione rimane tutt'ora un mistero.
Proseguendo su Strada Maggiore giungiamo ai piedi della Torre Asinelli e Torre Garisenda che avevamo solamente intravisto al mattino. Da vicino sono ancora più imponenti e slanciate, la più tozza e tronca torre Garisenda pare sul punto di crollare da quanto è pendente!
RAlf ci saluta perchè si deve recare presso la vicina libreria. Ciao e a presto!
Torniamo in direzione Piazza Maggiore e un po' stanchi decidiamo di prendercela comoda salendo sul trenino turistico che fa il giro del centro. Durante il viaggio si susseguono rapidi svariati importanti edifici e tante altre location molto belle di Bologna, alcune già viste al mattino mentre alcune le scopriamo al momento. La voce registrata della guida racconta storia, aneddoti e curiosità su quanto ci troviamo ad ammirare. C'è ancora tanto da vedere, un'ulteriore gita a Bologna è d'obbligo.
Al termine del giro col trenino riprendiamo la via verso la stazione, questa volta percorrendo l'intricato dedalo di vie, viette e vicoli del quartiere universitario di Bologna. Un ultima sosta presso un bar poco distante dalla stazione ed eccoci nuovamente in vista della Chiesa del Sacro Cuore. La nostra auto ci attende per riportarci verso casa dopo questa lunga ed emozionante giornata.
Un grazie e un abbraccio a Carlo, RAlf e Marco. Ci vediamo presto!
Riposati e rilassati dopo la bella serata trascorsa al Ferrara Buskers Festival 2018 ci svegliamo di buon mattino, pronti ad affrontare una nuova giornata di camminate scalze alla scoperta della bellissima città di Bologna!
Personalmente sia io che mia moglie non c'eravamo mai stati, perciò siamo impazienti e molto desiderosi finalmente di poterla visitare.
Il tempo di svegliare tutta la tribù e fare una gustosa colazione e siamo pronti a partire. Un pochino ci dispiace lasciare l'ospitale bed&breakfast di Ferrara e un po' a malincuore salutiamo la gentile signora Roberta e ci mettiamo in viaggio.
In mezz'ora giungiamo a Bologna. Seguendo le precise indicazioni dell'amico Carlo arriviamo rapidamente alla Chiesa del Sacro Cuore - luogo d'incontro prescelto, poco distante dall'abitazione di Carlo e dalla stazione di Bologna.
Carlo ci attende assieme a Marco davanti alla chiesa, il tempo di parcheggiare dietro l'angolo e siamo pronti a esplorare la città.
Per iniziare entriamo nella Chiesa del Sacro Cuore. Come architettura è piuttosto moderna (la costruzione fu iniziata ai primi del '900) ma comunque molto imponente e affascinante (notevole la grande cupola alta circa 60m).
Proseguiamo lungo il ponte che scavalca la ferrovia, superando il memoriale della Shoah, nei pressi della stazione.
L'orologio della stazione ci riporta per un attimo alle 10:25 del 2 Agosto 1980, giorno del vile attentato ai danni della città di Bologna. Carlo ci racconta brevemente di come sia per puro caso sfuggito al tragico evento, lui quel giorno c'era!
Recuperato l'iniziale buonumore ci avventuriamo alla scoperta di un singolare luogo poco distante dalla stazione: una galleria coperta con negozi, bar e un ristorante che si affaccia su di un cortile interno di forma vagamente simile a un anfiteatro, con basse gradinate ricoperte di variopinte e lisce mattonelle. Molto piacevoli a piedi scalzi! Il tempo di scattare qualche foto e ci avviamo in direzione del centro storico.
Ci accoglie la possente (seppur al momento in ristrutturazione) architettura della porta Galliera, dietro di essa sulla sinistra si può vedere ciò che resta della omonima rocca e delle antiche mura mentre sulla destra ammiriamo la Scalinata del Pincio che conduce al parco della
montagnola. Carlo ci consiglia di proseguire, il centro merita di essere visitato perciò decidiamo di rimandare a un'altra occasione il giro al parco.
Ci infilimo sotto i portici di Via dell'Indipendenza, i pavimenti sono freschi e lisci, e lasciano facilmente quella patina di nero sulle suole che tanto piace a noi barefooters!
Proseguendo passiamo accanto alle bancarelle del vivace mercato di quartiere fino a giungere
presso la statua di Garibaldi a cavallo.
Da lì superata una via laterale svoltiamo nella stretta e ombrosa via Piella. Poco più avanti scopriamo una cosa che ci sorprende: la "finestrella", che si rivela essere appunto una finestrella che si affaccia sull'acqua del Canale delle Moline, di cui un ultimo tratto non ancora interrato spunta orgogliosamente tra le case, offrendo scorci che ci ricordano i canali di Venezia!
Proprio così! Carlo ci spiega che la città di Bologna era un tempo una sorta di "piccola Amsterdam" d'Emilia, ricca di corsi d'acqua provenienti dal vicino appennino. Col tempo e il progresso tecnologico l'acqua ha perso sempre più la propria utilità in città e piano piano quasi tutti i canali sono stati interrati per far spazio a nuovi edifici e strade.
Proseguendo svoltiamo in Via Marsala dove passiamo sotto ad un antico porticato con i pilastri in legno, Carlo ci spiega che un tempo erano quasi tutti così, progressivamente si passò poi a quelli in muratura o pietra.
Alla fine della via ci attende la Basilica di San Martino, con la statua della Madonna del Carmine posta su di un alto pilastro a margine del sagrato.
Poco distante giungiamo in Piazza Prendiparte dove svetta massiccia l'omonima torre. Un tempo adibita a torre di avvistamento e difesa della città, ospita ora un bed&breakfast.
In pochi minuti di cammino raggiungiamo Piazza Maggiore, facendo prima tappa presso la Cattedrale di San Pietro. Ci fermiano a visitarne l'interno, apprezzandone i lisci e freschi pavimenti in marmo.
Poco lontano, in fondo a Via Rizzoli si fanno notare le inconfondibili sagome della Torre degli Asinelli e della pendente Torre di Garisenda, la quale fu accorciata per impedirne il possibile crollo a causa di alcuni cedimenti strutturali. Tale intervento ebbe a quanto pare buon esito: seppur più pendente della Torre di Pisa la torre di Garisenda è ancora in piedi...
In Piazza Maggiore ci infiliamo sotto i porti del Palazzo di Re Enzo (così nominato in ricordo di Re Enzo di Sardegna - figlio dell'imperatore Federico II di Svevia - Re Enzo fu sconfitto in battaglia dai bolognesi nel 1249 e tenuto prigioniero in quel palazzo per 23 anni, fino alla sua morte). Sotto i portici del suo palazzo scopriamo un curioso fenomeno di rifrazione delle onde sonore per il quale parlando in un angolo del porticato è possibile udire le parole dall'angolo opposto. Varie prove sul campo ci consentono di trovare conferma che effettivamente è così!
Ci fermiano presso la bella (e recentemente restaurata) Fontana Del Nettuno presso l'omonima piazza. Per prevenire eventuali bravate dei tanti turisti presenti la fontana è costantemente presidiata da solerti e piuttosto severi vigili urbani. Ne fa le spese Gabriele che si avvicina troppo alla fontana venendo subito ripreso da una vigilessa.
Riempite le borracce alla fontana del Nettuno ci spostiamo di pochi metri, facendo una nuova interessante scoperta, la Biblioteca Salaborsa. Come dice il nome si tratta di una grande biblioteca realizzata attorno alla bellissima piazza coperta che un tempo ospitava la Borsa della città di Bologna.
Il pavimento della sala è in vetro e consente di osservare le antiche rovine romane scoperte al di sotto dell'edificio, che tra l'altro negli anni '50 svolgeva la funzione di palazzetto dello sport (al suo interno si svolgevano delle partite di basket). L'ambiente piacevole e climatizzato ci consente di rilassarci dalla calura dell'esterno.
Usciti dalla bibiloteca ci dirigiamo verso la grande Basilica di San Petronio. Prima ci concediamo qualche minuto di sosta seduti all'ombra sui gradini del sagrato.
Chiara, Camilla e Alessandro restano fuori mentre io, Carlo, Marco e Gabriele entriamo in basilica. Per la cronaca nemmeno un'occhiata ai nostri piedi scalzi da parte dei poliziotti di guardia all'entrata. Ci accolgono le alte e luminose navate e le imponenti colonne, e incassata nel pavimento (protetta da un'apposita copertura in vetro) troviamo la più grande meridiana esistente al mondo.
Nel frattempo la fame si fa sentire, usciti da San Petronio abbandoniamo perciò Piazza Maggiore e ci dirigiamo verso Via delle Pescherie Vecchie, immergendoci nella varipinta folla di turisti che si accalcano tra i tavoli all'aperto dei tanti ristoranti tipici presenti. Trovato il locale che più ci attira coi suoi menu ci fermiamo quasi subito e ci mettiamo a tavola. L'intenzione è di gustare un buon pranzo a base di piatti tipici bolognesi. Cosa che riesce perfettamente: tigelle calde (seppur queste siano più che altro tipicamente modenesi) con l'immancabile mortadella e dell'ottimo culatello per iniziare, poi delle lasagne per la Camilla e Chiara, dei buonissimi tortellini per il resto della comitiva.
Mentre attendiamo gli antipasti ci contatta l'amico RAlf, che ci informa che sta per raggiungerci. Di lì a poco eccolo arrivare salutandoci calorosamente, giusto in tempo per l'ora di pranzo. Divoriamo le gustose cibarie e concludiamo il pranzo con della buonissima torta 'Tenerina' al cioccolato, accompagnata da gustosa crema al mascarpone. Il colesterolo va fuori controllo ma almeno la pancia è piena e il palato soddisfatto!
Al momento di pagare, il ragazzo in cassa ci rivela di essere molto incuriosito dal nostro particolare look in fatto di calzature. Ce ne chiede gentilmente la motivazione e poi ci racconta che pure a lui piace stare scalzo, accennandoci della sua infanzia trascorsa per buona parte scalzo. Gli chiediamo in quale illuminata parte d'italia possa essere avvenuto ciò ma lui ci risponde che proviene dall'Albania! Ci salutiamo lasciandogli un bigliettino del club.
Rifocillati e riposati proseguiamo il giro imboccando la prestigiosa Galleria Cavour, giungendo nell'omonima piazza dove ci fermiamo qualche minuto per un veloce pit-stop per cambio pannolino al piccolo Alessandro.
Un buon caffè preso in un bar lì vicino e siamo di nuovo in pista. RAlf si rivela una guida esperta preparata (al pari di Carlo!) e ci racconta tante curiosità sulla città di Bologna. Ritornati in Galleria Cavour svoltiamo in direzione Piazza Minghetti, dove ci mostra un grande tombino che da accesso al sottostante torrente Aposa. Il torrente scorre sotto la città, canalizzato in un tunnel di muratura, a volte vengono persino organizzate delle apposite escursioni per percorrerne un tratto. Affascinante!
Poco distante troviamo il Cafè de Paris accanto al consolato Bulgaro: Bologna sa anche rivelarsi una città internazionale!
Proseguiamo verso la Basilica di Santo Stefano, nella omonima piazza.
La Basilica di Santo Stefano ospita il complesso delle cosiddette "Sette Chiese": diverse e più piccole e antiche chiese in stile romanico sono collegate tra loro da ombrosi porticati e luminosi chiostri, non manca un museo e un'area shopping. Mentre Chiara e Alessandro riposano all'ombra, il resto della comitiva si addentra in questo affascinante luogo.
Tornati in piazza S.Stefano imbocchiamo la galleria e i cortili coperti della Corte Isolani, sbucando in Strada Maggiore.
RAlf e Carlo ci mostrano le "tre frecce": si tratta effettivamente di tre frecce conficcate nell'alto soffitto in legno del porticato esterno della Corte Isolani che si affaccia sulla Strada Maggiore. L'origine delle frecce e la loro particolare posizione rimane tutt'ora un mistero.
Proseguendo su Strada Maggiore giungiamo ai piedi della Torre Asinelli e Torre Garisenda che avevamo solamente intravisto al mattino. Da vicino sono ancora più imponenti e slanciate, la più tozza e tronca torre Garisenda pare sul punto di crollare da quanto è pendente!
RAlf ci saluta perchè si deve recare presso la vicina libreria. Ciao e a presto!
Torniamo in direzione Piazza Maggiore e un po' stanchi decidiamo di prendercela comoda salendo sul trenino turistico che fa il giro del centro. Durante il viaggio si susseguono rapidi svariati importanti edifici e tante altre location molto belle di Bologna, alcune già viste al mattino mentre alcune le scopriamo al momento. La voce registrata della guida racconta storia, aneddoti e curiosità su quanto ci troviamo ad ammirare. C'è ancora tanto da vedere, un'ulteriore gita a Bologna è d'obbligo.
Al termine del giro col trenino riprendiamo la via verso la stazione, questa volta percorrendo l'intricato dedalo di vie, viette e vicoli del quartiere universitario di Bologna. Un ultima sosta presso un bar poco distante dalla stazione ed eccoci nuovamente in vista della Chiesa del Sacro Cuore. La nostra auto ci attende per riportarci verso casa dopo questa lunga ed emozionante giornata.
Un grazie e un abbraccio a Carlo, RAlf e Marco. Ci vediamo presto!
Ultima modifica di young_barefooter il Ven 31 Ago 2018, 13:07 - modificato 1 volta.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 22 Agosto - Alla scoperta della città di Bologna
che bella gita!
Grazie per averla condivisa
Bologna è veramente bella anche se le mie memorie risalgono a tanti (troppi) anni fa
Robi
Grazie per averla condivisa
Bologna è veramente bella anche se le mie memorie risalgono a tanti (troppi) anni fa
Robi
Robi- Numero di messaggi : 123
Età : 60
Data d'iscrizione : 01.08.18
Re: 22 Agosto - Alla scoperta della città di Bologna
Robi ha scritto:che bella gita!
Grazie per averla condivisa
Bologna è veramente bella anche se le mie memorie risalgono a tanti (troppi) anni fa
Robi
Vedremo di creare le occasioni per fartela rivedere.
Intanto abbiamo archiviato il ricordo sul sito:
http://www.nati-scalzi.org/2018-bologna.html
E ora via, verso nuove avventure!
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Argomenti simili
» Una piacevole scoperta
» Scoperta casuale
» piedi alla scoperta del mondo
» diverse filosofie di andare scalzo
» Mare d'inverno
» Scoperta casuale
» piedi alla scoperta del mondo
» diverse filosofie di andare scalzo
» Mare d'inverno
:: NatiScalzi :: Ci vediamo a ....
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.