Le cose più strane che avete calpestato scalzi

Ciao, apro questo post per raccogliere le vostre esperienze riguardo gli oggetti o altre cose meno piacevoli calpestate mentre i vostri piedi erano liberi
Comincio io... da bambino mentre facevo una delle mie passeggiate di nascosto scalzo nel bosco sono capitato in una distesa di ricci di castagne nascosti sotto le foglie ,  ne sono uscito con diverse spine nei piedi ma la voglia di camminare libero non mi è passata per niente... anzi

Chewing gum. Piuttosto persistente

Il sale antighiaccio.

Io una volta, dentro casa, calpestai questo "coso":



Si tratta del personaggio Boba Fett di Star Wars, facente parte della serie dei Rollinz di Esselunga... I miei figli l'avevano lasciato per terra, io lo pestai inavvertitamente procurandomi un taglio discretamente profondo sulla pelle più delicata dell'arco plantare. Probabilmente fu l'antennina nera che vedete sul casco a tagliarmi. Ci vollero circa 10 giorni per giungere a guarigione completa.

Un'altra volta in Sardegna, su una spiaggia nelle vicinanze di Alghero mi avventurai sopra una duna appena dietro la spiaggia scoprendo che era ricoperta di pallini pieni di spine prodotti da una sorta di pianta erbacea che ricopriva la duna. Me ne resi conto di quanto pungevano solo camminandoci sopra.

Per finire in bellezza, una volta in piazza al mio paese presi un mozzicone di sigaretta, evidentemente ancora acceso. Sul momento sentii un dolore acuto, come se mi fossi tagliato con un odiato frammento di vetro, invece era il bruciore procurato dal calore intenso. Per la cronaca non mi procurò alcun danno.

Ne aggiungo un altro, l' anno scorso calpestai un rattoppo di asfalto appena messo, non era caldo ma mi rimase attaccato al piede completamente, saranno stati 2-3 chili di asfalto . Poi a casa ci ho messo un po' a togliere il catrame

Io, una volta, mentre stavo scendendo su una spiaggia lungo una stradina inghiaiata, ho preso quello che non era un sasso, ma un vitone, per fortuna non appuntito. Stava in piedi perché era a testa larga. Lo presi fra l'arcata e l'incavo e ricordo che dovetti praticamente "svitarlo". Però fece molto meno danno di quello che sembrava all'inizio, infatti uscì poco sangue e la cosa si risolse in pochi giorni.

young_barefooter ha scritto:
Si tratta del personaggio Boba Fett di Star Wars,

Te ne sei scelto uno veramente tosto

Costa ovest, strada sterrata appresso al mare. Appare una spiaggia deserta più bianca del bianco. Blocco il camper e mi ci ficco... non era sabbia ma miliardi di conchigliette taglientissime che evidentemente qualche strano fenomeno di vento o correnti aveva radunato lì.... dolore !!!!!

Aggiungo una cosa calpestata ieri, cotton fioc usato sul pavimento del bagno, ovviamente non mio

Oltre ad un pezzo di vetro abbastanza grosso sul lungomare e fortunatamente, dato l'allenamento, non andò in profondità, (tra l'altro curioso che l'ho beccato proprio lì dove "normalmente" la gente va scalza in quando in prossimità della sabbia mentre per strada nessun tipo di problema) direi che i sassolini e simili presi col tallone danno parecchio fastidio, una sorte di scossone che non ti aspetti.

Concludo le mie esperienze con la famosa e temuta cacca di cane , presa nel cortile di casa e risolto il problema in pochi secondi con acqua e sapone... Se avessi avuto le scarpe sarebbe stato un po' più laborioso toglierla

Tappi a corona in quantità

Anni fa Chewing gum e sigaretta accesa.
Correndo facile beccare colpi su sassetti che su asfalto fanno male.
Bagni osceni durante una gara a Monza

Non vi parlerò di cose spiacevoli, ma di cose strane.

Tempo fa per far manutenzione entrai nel grosso contenitore del pellet.
Non si affonda, ma la consistenza è... legnosa e allo stesso tempo leggermente ghiaiosa, ma non sgradevole.
Strana. Non saprei come altro definirla.

Un'altra sensazione molto particolare è quella di calpestare un prato congelato. E' difficile da descrivere. Di solito l'erba è soffice, mentre quando è gelata i fili d'erba diventano "croccanti", pare si spezzino sotto ai piedi.

Infine un campo di grano mietuto.
Se qualcuno non lo avesse mai visto, pensate ad un campo spoglio, senza erba e più o meno a distanza di 5 o 10 cm in ogni direzione una cannetta altra 10 - 15 cm che è quel che resta della spiga.
Quando si piegano le senti appena, ma se le prendi di punta è tutta un'altra cosa! La  prima volta che attraversai un campo del genere, parecchi anni fa, non ero allenato e mi ritrovai tutto l'arco plantare forellato e sbucciato. Ora non mi crea più nessun problema, anche perché nel frattempo ho imparato la tecnica di far "planare" un po' il piede sulle cannette facendone piegare la maggior parte.
Mio padre, quando era bambino, trascorse un'intera estate dai parenti in campagna e, per dimostrarmi quanto si fosse abituato, mi raccontò che alla fine della stagione riusciva a camminare sui campi di grano tagliato.
Credo che avesse posato le scarpe all'arrivo e le avesse riprese per tornare a casa. Erano i tempi della guerra e allora in campagna i bambini scorrazzavano ancora tutti così.