Escursione alla Riserva della Duna Feniglia (Porto Ercole - Argentario)
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Escursione alla Riserva della Duna Feniglia (Porto Ercole - Argentario)
Questa, come ho sempre detto, è la parte del forum che prediligo, dal titolo quanto mai azzeccato: "andare scalzi è bello ed è per tutti". Niente di più semplice, di più vero e di più potente. E sono anche convinto che questa parte possa servire come spunto e serbatoio di idee per escursioni barefoot da fare nelle zone più belle d'Italia, nonché come invito a chi non ha mai provato, a togliersi le scarpe, anzi, gli scarponi da escursione, e sperimentare nuove sensazioni ed emozioni.
Rinnovo come sempre l'invito al Direttivo a provare i percorsi per ottenere la validazione ufficiale secondo i criteri da esso stabiliti: sono sempre a disposizione.
Questa è stata la mia ultima escursione in Italia del 2011, non pubblicata prima per assoluta mancanza di tempo. Successivamente sono stato quasi un mese in Francia, dove ho fatto interminabili escursioni nelle interminabili spiagge atlantiche, certamente fredde ma per nulla fastidiose nonostante il freddo.
In breve.
L'escursione risale ad una freddissima domenica di metà dicembre 2021, nei giorni in cui stava nevicando un pò dappertutto. Anche a Porto Ercole era un anomalo freddo intenso, ma l'escursione, nonostante tutto, è stata molto piacevole. Porto Ercole è situato al termine del Tombolo della Feniglia, una delle 3 strisce di terra che collegano il Monte Argentario alla terraferma. Gli altri due sono il Tombolo della Giannella, a nord, sfruttato intensamente come spiaggia turistica, e quello centrale, in mezzo alla laguna, dove sorge la città di Orbetello. La Feniglia invece, tombolo sud, è una Riserva Naturale, sfruttata commercialmente solo alle estremità, con Porto Ercole da una parte e Ansedonia dall'altra. E' lungo una decina di chilometri circa e vi si può accedere solo a piedi o in bicicletta.
E' uno dei miei luoghi preferiti ed era una delle mie "palestre barefoot" dove portare i ragazzi in gita per fare osservazioni naturalistiche e fare anche attività a piedi nudi (ahimè, prima del covid).
L'escursione inizia dal parcheggio (in inverno gratuito, da Pasqua a settembre a pagamento) dove c'è una bella area da pic nic, con tavoli di legno.
Dall'area attrezzata si può entrare direttamente in spiaggia, da cui si vede Porto Ercole da un lato e tutta la Riserva fino ad Ansedonia dall'altro.
Dopo un breve tratto di spiaggia, si entra dal varco N°5 verso l'interno. Da notare che c'è plastica dappertutto e alla sabbia sono mescolati tanti piccoli pezzettini colorati di microplastiche, presenti letteralmente a tonnellate, di cui nessuno si cura. Mentre i pezzi di plastica più grandi possono essere raccolti, le microplastiche rimangono nel terreno e nell'acqua, si accumulano e gradualmente entrano nella catena alimentare: un vero disastro.
Dal varco inizia un percorso in terra battuta e qualche sassolino, che porta fino al monumento che sorge nel punto dove sarebbe morto Caravaggio nel 1610.
All'interno della Riserva i percorsi sono molto piacevoli, formati interamente da un tappeto più o meno spesso di aghi di pino, con alcuni rametti, che generano un piacevole, benefico e rilassante massaggio alla pianta del piede. All'apparenza si potrebbe pensare che gli aghi di pino fanno male. In realtà non è così, perché sono tutti adagiati a terra orizzontalmente e quindi non bucano affatto. C'è qualche ago che buca giusto nei punti di confine tra la pineta e la spiaggia, dove ci sono aghi conficcati nella sabbia in verticale. In tal caso è bene camminare di taglio e fare un pò di attenzione. Però il problema si pone giusto nei punti di confine ed è estremamente limitato. Il 99% della pineta offre un tappeto bellissimo.
Ad un certo punto si trovano delle strane costruzioni tutte a buchi che servono come rifugio per una moltitudine di insetti, utili alla biodiversità.
Oltre agli insetti, ci sono anche dei nidi per gli uccelli e per i pipistrelli, che sono l'unico vero rimedio per le zanzare maremmane, tristemente famose per la loro abbondanza e fastidio.
La zona dei nidi è una delle più interessanti per grandi e piccini, sia perché c'è l'interesse indotto dagli animali, sia perché oltre agli aghi di pino ci sono tanti piccoli legnetti e trucioli di legno riportati, che regalano al piede sensazioni bellissime. La gran parte dei miei ragazzi scopre per la prima volta in questa zona il piacere e l'emozione di camminare a piedi nudi sul legno e sugli elementi naturali.
Un altro punto interessantissimo è il percorso sensoriale per non vedenti. Trattasi di un percorso ad anello, interamente circondato da una staccionata di legno in cui, ad intervalli regolari, si incontrano degli espositori che contengono modelli di animali e piante da toccare, come pure le spiegazioni sia in braille che con lettere normali. I non vedenti sono in grado di percorrere da soli l'intero anello, lungo quasi un chilometro. L'anello va percorso a piedi nudi, che fanno "vedere" insieme alle mani ciò che il non vedente non può vedere. A terra ci sono anche delle mattonelle con striature orientate che danno la direzione, insieme alla staccionata. In questa zona si fanno gli esercizi coi ragazzi a piedi nudi ed occhi bendati, simulando la condizione del non vedente, con stimolazione di tutti gli altri sensi e comprensione di ciò che prova chi è diverso da noi.... il discorso ci porterebbe lontano e magari potremmo approfondirlo un'altra volta.
Anche il sentiero per non vedenti è formato da aghi di pino e legnetti, non c'è ovviamente nessun pericolo e nessun problema e oltre alla sensibilità plantare viene esaltata anche la sensibilità della mano, l'olfatto, vista la notevole presenza di essenze profumate ovunque, e l'udito, col lieve calpestio del tappeto naturale e coi canti degli uccelli che abbondano in zona.
A proposito di uccelli, nella Feniglia ci sono anche vari capanni per l'avvistamento degli uccelli, tra cui spicca una colonia di fenicotteri rosa, che si intravedono nella foto.
Dopo queste principali attrazioni ed emozioni, è possibile proseguire per molti chilometri dentro alla Riserva, con varie uscite verso la spiaggia, oppure proseguendo fino al termine del tombolo fino ad Ansedonia, dove c'è una colonia di daini e caprioli mansueti, che oramai si fanno avvicinare dai turisti senza grossi problemi.
Tutta la Riserva della Feniglia è indicatissima anche e soprattutto a chi volesse sperimentare per la prima volta la camminata scalza in natura: siamo al mare e quindi non crea nessun problema di nessun tipo per nessuno, e nello stesso tempo ciascuno può decidere fin dove si vuole spingere, da pochi passi a molti chilometri. Tutta la Riserva è priva di pericoli, si cammina benissimo su aghi di pino e legnetti di tutte le dimensioni, è un piacere e un relax nello stesso tempo. Anche in giornate molto fredde, come quella di metà dicembre cui si riferiscono le foto (tranne quelle dei ragazzi, precedenti) non è un problema perché il legno e gli aghi non danno mai sensazioni fredde come le rocce e quindi basta essere coperti bene addosso e non si avverte nessun fastidio ai piedi.
Sperando che questo breve resoconto faccia venire la voglia a qualche nuovo Barefooter di provare, colgo l'occasione per salutare tutti con la massima cordialità.
Darwin
Rinnovo come sempre l'invito al Direttivo a provare i percorsi per ottenere la validazione ufficiale secondo i criteri da esso stabiliti: sono sempre a disposizione.
Questa è stata la mia ultima escursione in Italia del 2011, non pubblicata prima per assoluta mancanza di tempo. Successivamente sono stato quasi un mese in Francia, dove ho fatto interminabili escursioni nelle interminabili spiagge atlantiche, certamente fredde ma per nulla fastidiose nonostante il freddo.
In breve.
L'escursione risale ad una freddissima domenica di metà dicembre 2021, nei giorni in cui stava nevicando un pò dappertutto. Anche a Porto Ercole era un anomalo freddo intenso, ma l'escursione, nonostante tutto, è stata molto piacevole. Porto Ercole è situato al termine del Tombolo della Feniglia, una delle 3 strisce di terra che collegano il Monte Argentario alla terraferma. Gli altri due sono il Tombolo della Giannella, a nord, sfruttato intensamente come spiaggia turistica, e quello centrale, in mezzo alla laguna, dove sorge la città di Orbetello. La Feniglia invece, tombolo sud, è una Riserva Naturale, sfruttata commercialmente solo alle estremità, con Porto Ercole da una parte e Ansedonia dall'altra. E' lungo una decina di chilometri circa e vi si può accedere solo a piedi o in bicicletta.
E' uno dei miei luoghi preferiti ed era una delle mie "palestre barefoot" dove portare i ragazzi in gita per fare osservazioni naturalistiche e fare anche attività a piedi nudi (ahimè, prima del covid).
L'escursione inizia dal parcheggio (in inverno gratuito, da Pasqua a settembre a pagamento) dove c'è una bella area da pic nic, con tavoli di legno.
Dall'area attrezzata si può entrare direttamente in spiaggia, da cui si vede Porto Ercole da un lato e tutta la Riserva fino ad Ansedonia dall'altro.
Dopo un breve tratto di spiaggia, si entra dal varco N°5 verso l'interno. Da notare che c'è plastica dappertutto e alla sabbia sono mescolati tanti piccoli pezzettini colorati di microplastiche, presenti letteralmente a tonnellate, di cui nessuno si cura. Mentre i pezzi di plastica più grandi possono essere raccolti, le microplastiche rimangono nel terreno e nell'acqua, si accumulano e gradualmente entrano nella catena alimentare: un vero disastro.
Dal varco inizia un percorso in terra battuta e qualche sassolino, che porta fino al monumento che sorge nel punto dove sarebbe morto Caravaggio nel 1610.
All'interno della Riserva i percorsi sono molto piacevoli, formati interamente da un tappeto più o meno spesso di aghi di pino, con alcuni rametti, che generano un piacevole, benefico e rilassante massaggio alla pianta del piede. All'apparenza si potrebbe pensare che gli aghi di pino fanno male. In realtà non è così, perché sono tutti adagiati a terra orizzontalmente e quindi non bucano affatto. C'è qualche ago che buca giusto nei punti di confine tra la pineta e la spiaggia, dove ci sono aghi conficcati nella sabbia in verticale. In tal caso è bene camminare di taglio e fare un pò di attenzione. Però il problema si pone giusto nei punti di confine ed è estremamente limitato. Il 99% della pineta offre un tappeto bellissimo.
Ad un certo punto si trovano delle strane costruzioni tutte a buchi che servono come rifugio per una moltitudine di insetti, utili alla biodiversità.
Oltre agli insetti, ci sono anche dei nidi per gli uccelli e per i pipistrelli, che sono l'unico vero rimedio per le zanzare maremmane, tristemente famose per la loro abbondanza e fastidio.
La zona dei nidi è una delle più interessanti per grandi e piccini, sia perché c'è l'interesse indotto dagli animali, sia perché oltre agli aghi di pino ci sono tanti piccoli legnetti e trucioli di legno riportati, che regalano al piede sensazioni bellissime. La gran parte dei miei ragazzi scopre per la prima volta in questa zona il piacere e l'emozione di camminare a piedi nudi sul legno e sugli elementi naturali.
Un altro punto interessantissimo è il percorso sensoriale per non vedenti. Trattasi di un percorso ad anello, interamente circondato da una staccionata di legno in cui, ad intervalli regolari, si incontrano degli espositori che contengono modelli di animali e piante da toccare, come pure le spiegazioni sia in braille che con lettere normali. I non vedenti sono in grado di percorrere da soli l'intero anello, lungo quasi un chilometro. L'anello va percorso a piedi nudi, che fanno "vedere" insieme alle mani ciò che il non vedente non può vedere. A terra ci sono anche delle mattonelle con striature orientate che danno la direzione, insieme alla staccionata. In questa zona si fanno gli esercizi coi ragazzi a piedi nudi ed occhi bendati, simulando la condizione del non vedente, con stimolazione di tutti gli altri sensi e comprensione di ciò che prova chi è diverso da noi.... il discorso ci porterebbe lontano e magari potremmo approfondirlo un'altra volta.
Anche il sentiero per non vedenti è formato da aghi di pino e legnetti, non c'è ovviamente nessun pericolo e nessun problema e oltre alla sensibilità plantare viene esaltata anche la sensibilità della mano, l'olfatto, vista la notevole presenza di essenze profumate ovunque, e l'udito, col lieve calpestio del tappeto naturale e coi canti degli uccelli che abbondano in zona.
A proposito di uccelli, nella Feniglia ci sono anche vari capanni per l'avvistamento degli uccelli, tra cui spicca una colonia di fenicotteri rosa, che si intravedono nella foto.
Dopo queste principali attrazioni ed emozioni, è possibile proseguire per molti chilometri dentro alla Riserva, con varie uscite verso la spiaggia, oppure proseguendo fino al termine del tombolo fino ad Ansedonia, dove c'è una colonia di daini e caprioli mansueti, che oramai si fanno avvicinare dai turisti senza grossi problemi.
Tutta la Riserva della Feniglia è indicatissima anche e soprattutto a chi volesse sperimentare per la prima volta la camminata scalza in natura: siamo al mare e quindi non crea nessun problema di nessun tipo per nessuno, e nello stesso tempo ciascuno può decidere fin dove si vuole spingere, da pochi passi a molti chilometri. Tutta la Riserva è priva di pericoli, si cammina benissimo su aghi di pino e legnetti di tutte le dimensioni, è un piacere e un relax nello stesso tempo. Anche in giornate molto fredde, come quella di metà dicembre cui si riferiscono le foto (tranne quelle dei ragazzi, precedenti) non è un problema perché il legno e gli aghi non danno mai sensazioni fredde come le rocce e quindi basta essere coperti bene addosso e non si avverte nessun fastidio ai piedi.
Sperando che questo breve resoconto faccia venire la voglia a qualche nuovo Barefooter di provare, colgo l'occasione per salutare tutti con la massima cordialità.
Darwin
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
A Grand Choeur, FrancoR18, GECO e AlefI piace questo messaggio.
Re: Escursione alla Riserva della Duna Feniglia (Porto Ercole - Argentario)
Bentornato Darwin e bentornate le tue proposte.
Tieni presente che i componenti del Direttivo sono chi in Piemonte, chi in Emilia-Romagna, chi in Trentino e chi in Olanda per cui sarà impossibile che verifichino "come Direttivo" i tuoi percorsi. Invece, i nostri tanti amici, con un po' di organizzazione potranno visitare i tuoi percorsi e condividere le tue descrizioni. Personalmente, sono in Sardegna e mi viene un po' distante..
In ogni caso ti faccio i complimenti, i percorsi restano segnalati a beneficio di chiunque. E grazie per questo!
bfpaul
Tieni presente che i componenti del Direttivo sono chi in Piemonte, chi in Emilia-Romagna, chi in Trentino e chi in Olanda per cui sarà impossibile che verifichino "come Direttivo" i tuoi percorsi. Invece, i nostri tanti amici, con un po' di organizzazione potranno visitare i tuoi percorsi e condividere le tue descrizioni. Personalmente, sono in Sardegna e mi viene un po' distante..
In ogni caso ti faccio i complimenti, i percorsi restano segnalati a beneficio di chiunque. E grazie per questo!
bfpaul
A Darwin piace questo messaggio.
Re: Escursione alla Riserva della Duna Feniglia (Porto Ercole - Argentario)
bfpaul ha scritto:Bentornato Darwin e bentornate le tue proposte.
Tieni presente che i componenti del Direttivo sono chi in Piemonte, chi in Emilia-Romagna, chi in Trentino e chi in Olanda per cui sarà impossibile che verifichino "come Direttivo" i tuoi percorsi. Invece, i nostri tanti amici, con un po' di organizzazione potranno visitare i tuoi percorsi e condividere le tue descrizioni. Personalmente, sono in Sardegna e mi viene un po' distante..
In ogni caso ti faccio i complimenti, i percorsi restano segnalati a beneficio di chiunque. E grazie per questo!
bfpaul
Ops! Non sapevo che il Direttivo fosse così sparso per il Mondo. Ad ogni modo grazie a tutta l’organizzazione che mi da la possibilità di divulgare alcune idee e proposte. Non siamo soli e lo scalzismo cresce e lievita poco a poco tutti i giorni, specialmente in natura, dove in certi contesti è addirittura sponsorizzato e appoggiato da Enti pubblici e compagnie turistiche….. un affare economico non da poco…. Un trend in crescita che rafforza e supporta le convinzioni dei primi pionieri. AVANTI TUTTA - TUTTI.
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
Re: Escursione alla Riserva della Duna Feniglia (Porto Ercole - Argentario)
Posso aggiungere, se a qualcuno interessa, che la spiaggia di Feniglia e` abbastanza naturista.Darwin ha scritto:[...] Porto Ercole è situato al termine del Tombolo della Feniglia, [...]
E' uno dei miei luoghi preferiti ed era una delle mie "palestre barefoot" dove portare i ragazzi in gita per fare osservazioni naturalistiche e fare anche attività a piedi nudi (ahimè, prima del covid).[...]
Andrea Domenici- Numero di messaggi : 39
Data d'iscrizione : 28.06.21
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