Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
E' un bel pò di tempo che volevo pubblicare questa escursione bellissima e interessantissima, ma purtroppo fino ad oggi non è stato possibile. L'escursione si riferisce al 10 settembre, era ancora caldo ma da quelle parti era già venuta una provvidenziale pioggia che alleviava, anche se di poco, l'orrenda siccità che ha massacrato l'Italia quest'anno.
Il posto è quasi al confine tra la Liguria e l'Emilia Romagna. Raggiungerlo da Genova però è molto ma molto difficoltoso, con strade strettissime in un groviglio di paesini sperduti, e alla fine, a coronamento di tutto, un tratto sterrato di diversi km col fondo tenuto malissimo, tornanti stretti, strapiombi di centinaia di metri e nessun parapetto.... un'avventura automobilistica che non auguro a nessuno.
Invece è perfettamente raggiungibile da Parma e Piacenza. da cui dista circa 100km. ma di strada asfaltata e in buone condizioni. In tal caso, il punto di riferimento è il "Rifugio Casermette del Penna", da cui parte una stradina sterrata, ma percorribile, che arriva al "Passo dell'Incisa" da cui partono i sentieri e dove è bene parcheggiare. Da quel punto, si arriva al Prato Mollo in circa un'ora e mezza di cammino, tra boschi e paesaggi splendidi.
Una piccola nota introduttiva, giusto per sapere.
In quei giorni era appena piovuto, e su per i monti c'erano letteralmente migliaia e migliaia di cercatori di funghi "della domenica". Non si trovava un parcheggio neanche a pagarlo, ogni strada, grande o piccola, era invasa da questi personaggi che con bastoni e rastrelli stava setacciando ogni millimetro quadrato di bosco per cercare il nulla. Non sarebbero bastati tutti i funghi dell'Appennino per soddisfare le voglie rapaci di quella massa informe di persone che hanno devastato letteralmente la lettiera, uccidendo il micelio e quindi i futuri funghi. Come non bastasse, avevano anche distrutto tutti i funghi velenosi... per noi, ma molto utili per l'ecosistema bosco..... una devastazione mai vista. Come non bastasse, sia per le strade che per i boschi erano sguinzagliate decine di guardie a controllare i tesserini (dal prezzo salato) ma NON a controllare la distruzione perpetrata in quei boschi.
Anche io ho trovato dei funghi....
Il cercatore di funghi esperto sa come fare e preserva l'ambiente, il "cercatore della domenica" (come il 99% di quella gente) non sa e distrugge.... ad ogni modo.... continuiamo il racconto dell'escursione.
Dal Passo dell'Incisa partono molti sentieri, di cui uno sale sulla vetta del Monte Penna (di cui parlerò in un prossimo post) e uno va verso il Prato Mollo e oltre. In particolare, quello per il Prato Mollo è un tratto dell'Alta Via dei Monti Liguri, che attraversa tutti i crinali della Liguria, bellissimo, sublime.
All'inizio c'è una bella salita attraverso il bosco, ma il problema è che nel sentiero affiorano molte rocce appuntite e poi si incontrano vari punti di roccia viva, appuntita e tagliente, che rende quasi impossibile l'incedere a piedi nudi, tranne che per chi fosse estremamente allenato.
Confesso che anche io, che ho una certa pratica, ho tenuto le scarpe per i primi 20 minuti. Per me, camminare a piedi nudi è un piacere, ma quando il suolo è troppo accidentato se non pericoloso e quindi non più piacevole ma doloroso, non vedo il motivo di insistere.
Successivamente le rocce finiscono ed inizia un bellissimo percorso all'interno del bosco con un piacevole e freschissimo tappeto di foglie, che rende obbligatorio rimettere le scarpe al suo posto, cioè nello zaino.
(In questa foto si vede anche il segnale dell'Alta Via dei Monti Liguri - AV. Aggiungo una considerazione che avevo fatto in uno dei miei primi post. Purtroppo il web è uno dei (non) luoghi più violenti in assoluto e non mi va di espormi troppo palesemente. Odio i social e chi pubblica il selfie anche se mangia un gelato; perché mettere tutto in piazza? Io sono elettronicamente parlando a-social, e questo forum è il massimo che mi voglio permettere. Mi scuserete per queste considerazioni, ma ritengo che di questi tempi - brutti - l'anonimato sia un valore aggiunto).
Dopo un'ora e mezzo circa (di cui 20 minuti circa con le scarpe ) tra boschi, panorami splendidi e radure erbose, si arriva al Prato Mollo, una bellissima distesa erbosa intrisa di acqua anche in piena estate, che dovrebbe essere obbligatorio percorrere a piedi nudi.
Sullo sfondo si vede il Rifugio Prato Mollo, in cui negli anni 90 ho fatto delle splendide settimane verdi guidando gruppi di ragazzi dagli 8 ai 12 anni, ovviamente insegnando anche ad andare scalzi in campagna, ed il Prato Mollo è uno dei posti più belli, sicuri e divertenti per questo. Oggi purtroppo il rifugio è chiuso! Peccato. Spero che altri si facciano avanti per riaprirlo, è un posto veramente magico.
Dalla parte opposta, al termine del prato, c'è un bastione roccioso da cui si gode di un panorama mozzafiato su tutta la Liguria; alle rocce si può accedere tranquillamente scalzi perché non sono appuntite come quelle ad inizio percorso e quindi è possibile e piacevole (non metto la foto del panorama perché c'era un pò di foschia).
Adiacente al Prato Mollo c'è una cosa fantastica che vale veramente la pena di vedere: LA PIETRA BORGHESE, una delle rocce più antiche d'Europa, vecchia di oltre 2 miliardi di anni, strappata dai movimenti geologici addirittura dal fondo di un antichissimo oceano. La roccia, tecnicamente parlando, è una peridotite, si chiama Lherzolite ed è fortemente magnetica: fa impazzire la bussola ed attira i fulmini come una grande calamita. Mi è capitato, all'epoca, un temporale estivo violentissimo e lì cadevano fulmini a ripetizione, come fosse un bombardamento che osservavamo dalle finestre del rifugio, confesso, anche con una grande paura.
Intorno alla Pietra Borghese all'epoca avevo individuato delle piccole piante carnivore, più precisamente le pinguicole, ma ora non sono stato capace di ritrovarle. Sono molto piccole ma molto interessanti. Mi riprometto di tornare e guardare meglio. La Pietra Borghese invece è bellissima, affascinante e misteriosa da qualsiasi punto la si osservi; ci trasmette messaggi da un lontano passato e a piedi nudi la si apprezza appieno.
E' durissima, col martello fa un suono strano, sordo, ed è costellata da piccole pietre rotondeggianti in superficie, una cosa veramente particolare da calpestare, ed emozionante, considerato che cos'è e da dove viene.
Ed ecco una bella veduta d'insieme della Pietra Borghese, che emerge dagli alberi come una vecchia signora, unica testimone di un antichissimo passato.
Ed infine, c'è qualcosa di meglio di una bella rinfrescata ai propri piedi, alla base della Pietra Borghese? Direi proprio di no, un ruscello provvidenziale che porta acqua anche in estate; all'epoca era il sollazzo dei ragazzi, una tappa obbligata quotidiana.
Nella zona del Prato Mollo e del Monte Aiona (di cui vorrei parlare in un successivo post) ci sono delle mandrie di cavalli selvaggi, che non appartengono a nessuno se non al Parco dell'Aveto, cioè a tutti. Credo che in Italia sia un caso molto raro, i cavalli appartengono sempre a qualcuno. Nell'Aveto vivono in branchi selvaggi di circa 6/7 esemplari; quando di giorno c'è gente (specialmente i cercatori di funghi!) si rifugiano in zone poco accessibili, mentre sul tardi, quando la massa umana se ne va, si manifestano in tutto il suo splendore naturale. Ecco una coppia sul tardi, verso il tramonto.
Purtroppo la giornata è finita e, anziché dormire al rifugio, come avrei voluto, non resta che rientrare alla macchina, stavolta finalmente senza la scomoda presenza dei cercatori della domenica.
Andate al Prato Mollo: è una delle destinazioni più belle e interessanti che si possono fare a piedi nudi.
Buona giornata a tutti!
Il posto è quasi al confine tra la Liguria e l'Emilia Romagna. Raggiungerlo da Genova però è molto ma molto difficoltoso, con strade strettissime in un groviglio di paesini sperduti, e alla fine, a coronamento di tutto, un tratto sterrato di diversi km col fondo tenuto malissimo, tornanti stretti, strapiombi di centinaia di metri e nessun parapetto.... un'avventura automobilistica che non auguro a nessuno.
Invece è perfettamente raggiungibile da Parma e Piacenza. da cui dista circa 100km. ma di strada asfaltata e in buone condizioni. In tal caso, il punto di riferimento è il "Rifugio Casermette del Penna", da cui parte una stradina sterrata, ma percorribile, che arriva al "Passo dell'Incisa" da cui partono i sentieri e dove è bene parcheggiare. Da quel punto, si arriva al Prato Mollo in circa un'ora e mezza di cammino, tra boschi e paesaggi splendidi.
Una piccola nota introduttiva, giusto per sapere.
In quei giorni era appena piovuto, e su per i monti c'erano letteralmente migliaia e migliaia di cercatori di funghi "della domenica". Non si trovava un parcheggio neanche a pagarlo, ogni strada, grande o piccola, era invasa da questi personaggi che con bastoni e rastrelli stava setacciando ogni millimetro quadrato di bosco per cercare il nulla. Non sarebbero bastati tutti i funghi dell'Appennino per soddisfare le voglie rapaci di quella massa informe di persone che hanno devastato letteralmente la lettiera, uccidendo il micelio e quindi i futuri funghi. Come non bastasse, avevano anche distrutto tutti i funghi velenosi... per noi, ma molto utili per l'ecosistema bosco..... una devastazione mai vista. Come non bastasse, sia per le strade che per i boschi erano sguinzagliate decine di guardie a controllare i tesserini (dal prezzo salato) ma NON a controllare la distruzione perpetrata in quei boschi.
Anche io ho trovato dei funghi....
Il cercatore di funghi esperto sa come fare e preserva l'ambiente, il "cercatore della domenica" (come il 99% di quella gente) non sa e distrugge.... ad ogni modo.... continuiamo il racconto dell'escursione.
Dal Passo dell'Incisa partono molti sentieri, di cui uno sale sulla vetta del Monte Penna (di cui parlerò in un prossimo post) e uno va verso il Prato Mollo e oltre. In particolare, quello per il Prato Mollo è un tratto dell'Alta Via dei Monti Liguri, che attraversa tutti i crinali della Liguria, bellissimo, sublime.
All'inizio c'è una bella salita attraverso il bosco, ma il problema è che nel sentiero affiorano molte rocce appuntite e poi si incontrano vari punti di roccia viva, appuntita e tagliente, che rende quasi impossibile l'incedere a piedi nudi, tranne che per chi fosse estremamente allenato.
Confesso che anche io, che ho una certa pratica, ho tenuto le scarpe per i primi 20 minuti. Per me, camminare a piedi nudi è un piacere, ma quando il suolo è troppo accidentato se non pericoloso e quindi non più piacevole ma doloroso, non vedo il motivo di insistere.
Successivamente le rocce finiscono ed inizia un bellissimo percorso all'interno del bosco con un piacevole e freschissimo tappeto di foglie, che rende obbligatorio rimettere le scarpe al suo posto, cioè nello zaino.
(In questa foto si vede anche il segnale dell'Alta Via dei Monti Liguri - AV. Aggiungo una considerazione che avevo fatto in uno dei miei primi post. Purtroppo il web è uno dei (non) luoghi più violenti in assoluto e non mi va di espormi troppo palesemente. Odio i social e chi pubblica il selfie anche se mangia un gelato; perché mettere tutto in piazza? Io sono elettronicamente parlando a-social, e questo forum è il massimo che mi voglio permettere. Mi scuserete per queste considerazioni, ma ritengo che di questi tempi - brutti - l'anonimato sia un valore aggiunto).
Dopo un'ora e mezzo circa (di cui 20 minuti circa con le scarpe ) tra boschi, panorami splendidi e radure erbose, si arriva al Prato Mollo, una bellissima distesa erbosa intrisa di acqua anche in piena estate, che dovrebbe essere obbligatorio percorrere a piedi nudi.
Sullo sfondo si vede il Rifugio Prato Mollo, in cui negli anni 90 ho fatto delle splendide settimane verdi guidando gruppi di ragazzi dagli 8 ai 12 anni, ovviamente insegnando anche ad andare scalzi in campagna, ed il Prato Mollo è uno dei posti più belli, sicuri e divertenti per questo. Oggi purtroppo il rifugio è chiuso! Peccato. Spero che altri si facciano avanti per riaprirlo, è un posto veramente magico.
Dalla parte opposta, al termine del prato, c'è un bastione roccioso da cui si gode di un panorama mozzafiato su tutta la Liguria; alle rocce si può accedere tranquillamente scalzi perché non sono appuntite come quelle ad inizio percorso e quindi è possibile e piacevole (non metto la foto del panorama perché c'era un pò di foschia).
Adiacente al Prato Mollo c'è una cosa fantastica che vale veramente la pena di vedere: LA PIETRA BORGHESE, una delle rocce più antiche d'Europa, vecchia di oltre 2 miliardi di anni, strappata dai movimenti geologici addirittura dal fondo di un antichissimo oceano. La roccia, tecnicamente parlando, è una peridotite, si chiama Lherzolite ed è fortemente magnetica: fa impazzire la bussola ed attira i fulmini come una grande calamita. Mi è capitato, all'epoca, un temporale estivo violentissimo e lì cadevano fulmini a ripetizione, come fosse un bombardamento che osservavamo dalle finestre del rifugio, confesso, anche con una grande paura.
Intorno alla Pietra Borghese all'epoca avevo individuato delle piccole piante carnivore, più precisamente le pinguicole, ma ora non sono stato capace di ritrovarle. Sono molto piccole ma molto interessanti. Mi riprometto di tornare e guardare meglio. La Pietra Borghese invece è bellissima, affascinante e misteriosa da qualsiasi punto la si osservi; ci trasmette messaggi da un lontano passato e a piedi nudi la si apprezza appieno.
E' durissima, col martello fa un suono strano, sordo, ed è costellata da piccole pietre rotondeggianti in superficie, una cosa veramente particolare da calpestare, ed emozionante, considerato che cos'è e da dove viene.
Ed ecco una bella veduta d'insieme della Pietra Borghese, che emerge dagli alberi come una vecchia signora, unica testimone di un antichissimo passato.
Ed infine, c'è qualcosa di meglio di una bella rinfrescata ai propri piedi, alla base della Pietra Borghese? Direi proprio di no, un ruscello provvidenziale che porta acqua anche in estate; all'epoca era il sollazzo dei ragazzi, una tappa obbligata quotidiana.
Nella zona del Prato Mollo e del Monte Aiona (di cui vorrei parlare in un successivo post) ci sono delle mandrie di cavalli selvaggi, che non appartengono a nessuno se non al Parco dell'Aveto, cioè a tutti. Credo che in Italia sia un caso molto raro, i cavalli appartengono sempre a qualcuno. Nell'Aveto vivono in branchi selvaggi di circa 6/7 esemplari; quando di giorno c'è gente (specialmente i cercatori di funghi!) si rifugiano in zone poco accessibili, mentre sul tardi, quando la massa umana se ne va, si manifestano in tutto il suo splendore naturale. Ecco una coppia sul tardi, verso il tramonto.
Purtroppo la giornata è finita e, anziché dormire al rifugio, come avrei voluto, non resta che rientrare alla macchina, stavolta finalmente senza la scomoda presenza dei cercatori della domenica.
Andate al Prato Mollo: è una delle destinazioni più belle e interessanti che si possono fare a piedi nudi.
Buona giornata a tutti!
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
A bfpaul, cyberteam e Mettlog91 piace questo messaggio.
Re: Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
Ottimo racconto e bellissimi posti.
Queste sono proprio le escursioni che piacciono anche a me.
Mannaggia, mi hai fato venire una gran voglia di andarci
Queste sono proprio le escursioni che piacciono anche a me.
Mannaggia, mi hai fato venire una gran voglia di andarci
Mettlog91- Numero di messaggi : 153
Età : 33
Data d'iscrizione : 07.07.18
A Darwin piace questo messaggio.
Re: Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
Bellissimo il posto, impressionante la roccia.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
Posti fantastici, complimenti per il reportage. Non so come mai la Pietra Borghese mi ha fatto venire in mente l'Altar Knotto presente nell'Altopiano Di Asiago (VI), avranno poco se non nulla in comune però ecco mi è tornata in mente
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
FrancoR18 ha scritto:Posti fantastici, complimenti per il reportage. Non so come mai la Pietra Borghese mi ha fatto venire in mente l'Altar Knotto presente nell'Altopiano Di Asiago (VI), avranno poco se non nulla in comune però ecco mi è tornata in mente
Altra Knotto? Cos’è? Il nome è misterioso e molto intrigante. Hai qualche informazione o foto? È qualcosa di fattibile scalzi? Mi intriga molto. Se vuoi aggiungere qualche informazione ti sarei grato. Grazie 1000.
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
Re: Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
Darwin ha scritto:FrancoR18 ha scritto:Posti fantastici, complimenti per il reportage. Non so come mai la Pietra Borghese mi ha fatto venire in mente l'Altar Knotto presente nell'Altopiano Di Asiago (VI), avranno poco se non nulla in comune però ecco mi è tornata in mente
Altra Knotto? Cos’è? Il nome è misterioso e molto intrigante. Hai qualche informazione o foto? È qualcosa di fattibile scalzi? Mi intriga molto. Se vuoi aggiungere qualche informazione ti sarei grato. Grazie 1000.
Basta digitare Altar Knotto su Google; trovi questo: https://www.asiago.it/it/itinerari_escursioni_passeggiate/art_altar_knotto/
bfpaul
Re: Escursione al Prato Mollo (Parco dell'Aveto - Ge)
Grazie delle info! Questo Altar Knotto mi sembra molto interessante e mi riprometto di visitarlo qualche volta. C’è sempre da imparare.
Anzi, Aggiungo: cercasi guida che conosce la zona per escursione scalza all’Altar Knotto e dintorni, anche in inverno, oppure in primavera….. fatevi avanti, grazie.
L’escursione con chi già conosce i posti è sicuramente più efficace e sicura.
Un buon Natale a tutti di pace e serenità
Anzi, Aggiungo: cercasi guida che conosce la zona per escursione scalza all’Altar Knotto e dintorni, anche in inverno, oppure in primavera….. fatevi avanti, grazie.
L’escursione con chi già conosce i posti è sicuramente più efficace e sicura.
Un buon Natale a tutti di pace e serenità
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
Argomenti simili
» Escursione al Parco della Maremma
» Escursione a Poggio Scali (Parco Nazionale Foreste Casentinesi)
» Escursione dalla Burraia al Monte Falco (Parco Nazionale Foreste Casentinesi)
» Padova by night
» Escursione a Monteviasco
» Escursione a Poggio Scali (Parco Nazionale Foreste Casentinesi)
» Escursione dalla Burraia al Monte Falco (Parco Nazionale Foreste Casentinesi)
» Padova by night
» Escursione a Monteviasco
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.