Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
C’è un’interessante discussione nel forum che si intitola “scalzi nei santuari”. Questa discussione mi dà la possibilità di raccontare l’ultima mia escursione al Santuario della Verna, avvenuta lo scorso 22 settembre, di giovedì, complice la bella stagione e un provvidenziale giorno di sciopero. Questo è il mio particolare contributo alla discussione.
Il Santuario della Verna è una delle destinazioni che prediligo, dal momento che è un posto bellissimo, ricco di storia, spiritualità e natura, il tutto fuso in un’armonia veramente unica. Francesco si ritirò in questi posti nel 1224 per un lungo periodo di preghiera e, al termine, ricevette le Sacre Stimmate, grande dono che Francesco consegnò ai posteri, impegnativa eredità e grande messaggio che il luogo e i frati trasmettono, o cercano di trasmettere, ai visitatori.
Per le visite, è meglio evitare la domenica, quando c’è una presenza schiacciante dell’ottuso popolo dei “selfisti”, interessati solo a gelati, patatine e selfie…..
Negli altri giorni invece si registra la presenza di visitatori più maturi, preparati e interessati al misticismo, alla preghiera, alla natura e alla storia: singoli e gruppi di tutte le età in cerca di risposte che probabilmente solo posti come questo sanno dare.
Dal parcheggio (a pagamento!) si percorre un vialetto selciato in mezzo alla foresta che giunge fino all’ingresso principale del Santuario in cui c’è questo cartello di benvenuto, con le regole da rispettare.
Si prosegue attraverso una stradina antichissima che giunge fino alla chiesa e alla piazzetta principale. Le pietre sono lisce, piatte, levigate e molto antiche: calpestarle è un piacere sia per i piedi che per la mente, un’esperienza immersiva pressoché totale.
L'emozione di camminare a piedi nudi in un selciato antico, in un luogo ricco di storia e spiritualità aiuta a sentirsi più in sintonia con l'ambiente circostante e ciò che rappresenta; è un gesto naturale e profondo allo stesso tempo, un modo di essere e di percepire l'ambiente esterno con la totalità dei sensi, un modo per connettersi veramente col passato.
Sotto al Santuario, attraverso una scala di pietra, si giunge al Sasso Spicco, un grande masso sporgente sotto cui Francesco soleva ritirarsi a pregare per lunghi periodi. Oggi è sotto la chiesa, all’epoca era immerso in una fitta vegetazione primigenia.
Tornando alla piazzetta della chiesa, si incontra un lungo corridoio coperto in cui ci sono dei bellissimi affreschi che, come un antico fumetto, raccontano tutta la vita del Santo. All'esterno del corridoio c'è un bellissimo selciato, piacevolissimo da calpestare.
All'interno della chiesa si trovano le reliquie del Santo di inestimabile valore, tra cui la tunica originale, che ha usato nella fase terminale della vita, e altri oggetti importantissimi, riportati nelle foto. La tunica e le reliquie sono in una cappella all'interno della chiesa.
Tornando al corridoio, a metà di esso c'è una porticina da cui si accede ad una scaletta.....
.... che porta fino alla pietra dove dormiva Francesco, che è quella sotto la grata di ferro.
Consideriamo che ora il posto è "addomesticato", all'interno di un complesso architettonico importante, ma all'epoca era immerso in una fitta foresta, fredda e umida anche in estate: qui si capisce veramente la vita meditativa di Francesco. L'emozione di percorrere la scaletta scalzi, da soli e nel silenzio dei passi, è semplicemente indescrivibile e ci fa sentire veramente in sintonia con Francesco (considerate che il sabato e la domenica è impossibile; l'assedio dei "selfisti" è ossessivo, inquinante per la mente e lo spirito e del tutto irrispettoso dei luoghi e di chi cerca pace e serenità).
Proseguendo all'interno del complesso, si arriva alla Cappella delle Sacre Stimmate, con la pietra dove Francesco le avrebbe ricevute. Oggi la pietra è all'interno della cappella, all'epoca si deve immaginare il tutto all'interno di un'impenetrabile foresta sopra un dirupo.
Altre Cappelle e luoghi sacri si alternano, che qui non possiamo descrivere tutti, fino a giungere ad un camminamento esterno a picco sullo strapiombo, in cui il demonio avrebbe tentato Francesco, senza ovviamente riuscirci.
Tornando alla piazzetta principale, si può imboccare la via che porta alla Foresta Monumentale della Verna.....
.... mista di abeti e faggi, in cui si trova l'ABETE PIU' ALTO D'ITALIA, coi suoi oltre 50 metri di altezza e due metri di diametro alla base (non fotografabile; troppo grande). Nella foresta c'è un bellissimo e facile percorso che attraversa altri luoghi francescani e si snoda tra alberi monumentali, rocce perfettamente levigate, uno splendido tappeto di foglie, fiori, muschio e quant'altro c'è di piacevole per accontentare il sensibile ed esigente tatto della pianta del piede.
Al termine del percorso, dopo circa 30/40 minuti, si giunge alla vetta del Monte Penna, che sovrasta il santuario, dal cui terrazzo si gode di un panorama mozzafiato su tutto il Parco delle Foreste Casentinesi, di cui La Verna fa parte.
E anche stavolta si è fatto il tramonto, la giornata è finita, l'esperienza è stata intensissima, bellissima e pienamente appagante sia per il corpo che per lo spirito. Per la discesa, quasi al buio, la sensibilità dei piedi nudi e l'aiuto del fido bastone di legno sono di grande utilità, quasi degli occhi sostitutivi.
All'arrivo nella piazzetta è oramai notte, e voglio aggiungere una bellissima foto ripresa al termine di una visita precedente, molto evocativa e riassuntiva del sentimento di pace che pervade lo spirito dopo una giornata alla verna.
Visitate La Verna scalzi, in umiltà: pace, serenità, natura, riconciliazione con se stessi e gli altri, emozioni intense, sensazioni bellissime, nutrimento per lo spirito e il cervello.... tutto questo e altro ancora si ottiene visitando La Verna (ma NON il sabato e la domenica). Questo luogo speciale saprà veramente riconciliare ciascuno di Voi con se stessi, con gli altri e con le creature di Madre Natura; alla fine è questo il messaggio di Francesco, per credenti e non.
E poi, mi si perdoni la battuta finale, certamente non offensiva, si potrebbe anche considerare Francesco come il Santo Patrono degli scalzisti, perché no?
Buona giornata e buona visita a tutti.
Darwin.
Il Santuario della Verna è una delle destinazioni che prediligo, dal momento che è un posto bellissimo, ricco di storia, spiritualità e natura, il tutto fuso in un’armonia veramente unica. Francesco si ritirò in questi posti nel 1224 per un lungo periodo di preghiera e, al termine, ricevette le Sacre Stimmate, grande dono che Francesco consegnò ai posteri, impegnativa eredità e grande messaggio che il luogo e i frati trasmettono, o cercano di trasmettere, ai visitatori.
Per le visite, è meglio evitare la domenica, quando c’è una presenza schiacciante dell’ottuso popolo dei “selfisti”, interessati solo a gelati, patatine e selfie…..
Negli altri giorni invece si registra la presenza di visitatori più maturi, preparati e interessati al misticismo, alla preghiera, alla natura e alla storia: singoli e gruppi di tutte le età in cerca di risposte che probabilmente solo posti come questo sanno dare.
Dal parcheggio (a pagamento!) si percorre un vialetto selciato in mezzo alla foresta che giunge fino all’ingresso principale del Santuario in cui c’è questo cartello di benvenuto, con le regole da rispettare.
Si prosegue attraverso una stradina antichissima che giunge fino alla chiesa e alla piazzetta principale. Le pietre sono lisce, piatte, levigate e molto antiche: calpestarle è un piacere sia per i piedi che per la mente, un’esperienza immersiva pressoché totale.
L'emozione di camminare a piedi nudi in un selciato antico, in un luogo ricco di storia e spiritualità aiuta a sentirsi più in sintonia con l'ambiente circostante e ciò che rappresenta; è un gesto naturale e profondo allo stesso tempo, un modo di essere e di percepire l'ambiente esterno con la totalità dei sensi, un modo per connettersi veramente col passato.
Sotto al Santuario, attraverso una scala di pietra, si giunge al Sasso Spicco, un grande masso sporgente sotto cui Francesco soleva ritirarsi a pregare per lunghi periodi. Oggi è sotto la chiesa, all’epoca era immerso in una fitta vegetazione primigenia.
Tornando alla piazzetta della chiesa, si incontra un lungo corridoio coperto in cui ci sono dei bellissimi affreschi che, come un antico fumetto, raccontano tutta la vita del Santo. All'esterno del corridoio c'è un bellissimo selciato, piacevolissimo da calpestare.
All'interno della chiesa si trovano le reliquie del Santo di inestimabile valore, tra cui la tunica originale, che ha usato nella fase terminale della vita, e altri oggetti importantissimi, riportati nelle foto. La tunica e le reliquie sono in una cappella all'interno della chiesa.
Tornando al corridoio, a metà di esso c'è una porticina da cui si accede ad una scaletta.....
.... che porta fino alla pietra dove dormiva Francesco, che è quella sotto la grata di ferro.
Consideriamo che ora il posto è "addomesticato", all'interno di un complesso architettonico importante, ma all'epoca era immerso in una fitta foresta, fredda e umida anche in estate: qui si capisce veramente la vita meditativa di Francesco. L'emozione di percorrere la scaletta scalzi, da soli e nel silenzio dei passi, è semplicemente indescrivibile e ci fa sentire veramente in sintonia con Francesco (considerate che il sabato e la domenica è impossibile; l'assedio dei "selfisti" è ossessivo, inquinante per la mente e lo spirito e del tutto irrispettoso dei luoghi e di chi cerca pace e serenità).
Proseguendo all'interno del complesso, si arriva alla Cappella delle Sacre Stimmate, con la pietra dove Francesco le avrebbe ricevute. Oggi la pietra è all'interno della cappella, all'epoca si deve immaginare il tutto all'interno di un'impenetrabile foresta sopra un dirupo.
Altre Cappelle e luoghi sacri si alternano, che qui non possiamo descrivere tutti, fino a giungere ad un camminamento esterno a picco sullo strapiombo, in cui il demonio avrebbe tentato Francesco, senza ovviamente riuscirci.
Tornando alla piazzetta principale, si può imboccare la via che porta alla Foresta Monumentale della Verna.....
.... mista di abeti e faggi, in cui si trova l'ABETE PIU' ALTO D'ITALIA, coi suoi oltre 50 metri di altezza e due metri di diametro alla base (non fotografabile; troppo grande). Nella foresta c'è un bellissimo e facile percorso che attraversa altri luoghi francescani e si snoda tra alberi monumentali, rocce perfettamente levigate, uno splendido tappeto di foglie, fiori, muschio e quant'altro c'è di piacevole per accontentare il sensibile ed esigente tatto della pianta del piede.
Al termine del percorso, dopo circa 30/40 minuti, si giunge alla vetta del Monte Penna, che sovrasta il santuario, dal cui terrazzo si gode di un panorama mozzafiato su tutto il Parco delle Foreste Casentinesi, di cui La Verna fa parte.
E anche stavolta si è fatto il tramonto, la giornata è finita, l'esperienza è stata intensissima, bellissima e pienamente appagante sia per il corpo che per lo spirito. Per la discesa, quasi al buio, la sensibilità dei piedi nudi e l'aiuto del fido bastone di legno sono di grande utilità, quasi degli occhi sostitutivi.
All'arrivo nella piazzetta è oramai notte, e voglio aggiungere una bellissima foto ripresa al termine di una visita precedente, molto evocativa e riassuntiva del sentimento di pace che pervade lo spirito dopo una giornata alla verna.
Visitate La Verna scalzi, in umiltà: pace, serenità, natura, riconciliazione con se stessi e gli altri, emozioni intense, sensazioni bellissime, nutrimento per lo spirito e il cervello.... tutto questo e altro ancora si ottiene visitando La Verna (ma NON il sabato e la domenica). Questo luogo speciale saprà veramente riconciliare ciascuno di Voi con se stessi, con gli altri e con le creature di Madre Natura; alla fine è questo il messaggio di Francesco, per credenti e non.
E poi, mi si perdoni la battuta finale, certamente non offensiva, si potrebbe anche considerare Francesco come il Santo Patrono degli scalzisti, perché no?
Buona giornata e buona visita a tutti.
Darwin.
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
A cyberteam, Grand Choeur, FKKch e barefoot_wolf piace questo messaggio.
Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
]font=Arial]]color=#660000]
Pace e bene!
[/font][/color]
Pace e bene!
Quanto sei felice!
Tre anni fa sono stato a Roma per circa una settimana e mi sono pentito di non aver avuto l'opportunità di visitare Assisi durante il mio primo viaggio in Italia.
Quando visito un santuario o qualsiasi altro tempio, cerco sempre di andare a piedi nudi, ed è anche a piedi nudi che partecipo a processioni, pellegrinaggi e altri atti religiosi.
Vi auguro un Buon Natale e che il Nuovo Anno 2023 vi porti tutte le benedizioni di Gesù, Maria e Francesco.
Un abbraccio fraterno Scalzista!
Fr. Alberto.
[/font][/color]
Fratello Guimaraes- Numero di messaggi : 43
Età : 73
Data d'iscrizione : 01.01.12
A cyberteam e Darwin piace questo messaggio.
Re: Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
...e questa è Notre Dame du Scex nel Vallese (Romandia), una bellissima escursione scalzo:
https://abbaye-stmaurice.ch/page.php?id=fr21
I cammini di fede vanno fatti scalzi.
https://abbaye-stmaurice.ch/page.php?id=fr21
I cammini di fede vanno fatti scalzi.
FKKch- Numero di messaggi : 8
Età : 67
Data d'iscrizione : 23.04.22
A cyberteam piace questo messaggio.
Re: Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
Grazie a Fratello Guimares per il bellissimo messaggio. Se per caso dovessi tornare in Italia, fammi un fischio: potremmo fare insieme alcuni tratti del percorso francescano dalla Verna ad Assisi. Ci sono tratti bellissimi e ricchi di natura, storia, cultura e spiritualità, percorsi a suo tempo proprio da Francesco.
E grazie anche ad FKK che mi ha fatto conoscere questo santuario di Scex che mi riprometto di visitare qualche volta. È veramente affascinante la posizione sullo strapiombo, e vedo anche che c’è una stazione vicina, molto buono per me che viaggio in treno. Ti chiedo fin da ora più o meno qual’e’ la distanza a piedi dalla stazione e quanto è impegnativo il fondo: se è selciato oppure ci sono pietre appuntite o altro.
Grazie in anticipo e Buon Natale a tutti di pace e serenità.
E grazie anche ad FKK che mi ha fatto conoscere questo santuario di Scex che mi riprometto di visitare qualche volta. È veramente affascinante la posizione sullo strapiombo, e vedo anche che c’è una stazione vicina, molto buono per me che viaggio in treno. Ti chiedo fin da ora più o meno qual’e’ la distanza a piedi dalla stazione e quanto è impegnativo il fondo: se è selciato oppure ci sono pietre appuntite o altro.
Grazie in anticipo e Buon Natale a tutti di pace e serenità.
Darwin- Numero di messaggi : 100
Data d'iscrizione : 01.11.21
Re: Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
La stazione è quella di Saint Maurice che è a meno di 5 minuti a piedi dall'ascesa al santuario. Pochissime pietre più che altro terriccio nella prima parte poi è tutto scalini. Sopra c'è una famiglia asiatica che tiene in ordine il santuario e anche loro prima di entrare si scalzano. Io l'ho fatta tutta scalzo dall'inizio. Una specie di cammina iniziatico. Non è bello come il tuo santuario, ma a suo modo affascinante. Con l'occasione vai a vedere Saint Maurice che è un centro cattolico con una storia incredibile (l'abate Sonnier, ecc.) https://abbaye-stmaurice.ch
Darwin ha scritto:Grazie a Fratello Guimares per il bellissimo messaggio. Se per caso dovessi tornare in Italia, fammi un fischio: potremmo fare insieme alcuni tratti del percorso francescano dalla Verna ad Assisi. Ci sono tratti bellissimi e ricchi di natura, storia, cultura e spiritualità, percorsi a suo tempo proprio da Francesco.
E grazie anche ad FKK che mi ha fatto conoscere questo santuario di Scex che mi riprometto di visitare qualche volta. È veramente affascinante la posizione sullo strapiombo, e vedo anche che c’è una stazione vicina, molto buono per me che viaggio in treno. Ti chiedo fin da ora più o meno qual’e’ la distanza a piedi dalla stazione e quanto è impegnativo il fondo: se è selciato oppure ci sono pietre appuntite o altro.
Grazie in anticipo e Buon Natale a tutti di pace e serenità.
FKKch- Numero di messaggi : 8
Età : 67
Data d'iscrizione : 23.04.22
A cyberteam e Darwin piace questo messaggio.
Re: Escursione al Santuario Francescano della Verna e al Monte Penna
Altro itinerario fatto quasi del tutto scalzo durante le mie vacanze in Casentino, il giorno 23 agosto, di mercoledì quindi senza i babbani del weekend.
Parcheggiato presso un tornante poco prima del santuario, ho preso il sentiero 50 fino al vicino monte Calvano dove ad un occhio attento non sfugge la netta differenza di bosco ai lati del sentiero di cresta. Pini neri sul caldo versante sud, faggi ed abeti bianchi sul fresco versante nord. Tornato all'incrocio, ho preso il sentiero 56 che fa l'anello basso sotto al monte Penna, passando per un tratto di bosco chiamato curiosamente Ghiacciaia. Sentiero stupendo nel mezzo della faggeta, perfetto per i piedi nudi.
Il sentiero 56 conduce direttamente al santuario ma qui ho dovuto rimettere i sandali perchè il selciato era davvero rovente. Da segnalare una coraggiosa bambina austriaca / tedesca che zampettava allegramente scalza, per il resto diverse scarpe chiuse ma anche sandali.
Dal santuario poi ho preso il sentiero 51 verso il monte Penna e qui mi sono fermato per un pò di tempo sotto il patriarca, cioè l'Abete Bianco più alto d'Italia: 51.85 metri di altezza x 5.22 metri di circonferenza basale x circa 400 anni di pura saggezza. Abbracciare un essere vivente così antico e regale è stato davvero emozionante. Ah, un trucco per fotografarlo quasi tutto consiste nell'appoggiare la fotocamera al tronco e puntare verso l'alto.
Da qui l'anello alto fino alla vetta del monte Penna che, dopo tanto bosco si svela essere negli ultimissimi metri panoramico e roccioso. La giornata era molto tersa, quindi dalla terrazza di vetta si godeva di un'ottima vista. Non essendo del posto, ho chiesto aiuto agli escursionisti locali su quali fossero le vette che si vedono dal monte Penna. Ovviamente tutti hanno notato i miei piedi nudi sulle rocce del Penna ma nessun commento negativo anzi, molti elogi e complimenti. Ho spiegato loro dei benefici del barefooting citando il forum. A differenza del Poggio Scali, la cima del Penna era decisamente più fresca, con l'ombra e la costante brezza che saliva dal fondovalle.
Discesa semplice fino al punto di partenza, anche questa escursione consigliatissima agli scalzisti di passaggio.
Parcheggiato presso un tornante poco prima del santuario, ho preso il sentiero 50 fino al vicino monte Calvano dove ad un occhio attento non sfugge la netta differenza di bosco ai lati del sentiero di cresta. Pini neri sul caldo versante sud, faggi ed abeti bianchi sul fresco versante nord. Tornato all'incrocio, ho preso il sentiero 56 che fa l'anello basso sotto al monte Penna, passando per un tratto di bosco chiamato curiosamente Ghiacciaia. Sentiero stupendo nel mezzo della faggeta, perfetto per i piedi nudi.
Il sentiero 56 conduce direttamente al santuario ma qui ho dovuto rimettere i sandali perchè il selciato era davvero rovente. Da segnalare una coraggiosa bambina austriaca / tedesca che zampettava allegramente scalza, per il resto diverse scarpe chiuse ma anche sandali.
Dal santuario poi ho preso il sentiero 51 verso il monte Penna e qui mi sono fermato per un pò di tempo sotto il patriarca, cioè l'Abete Bianco più alto d'Italia: 51.85 metri di altezza x 5.22 metri di circonferenza basale x circa 400 anni di pura saggezza. Abbracciare un essere vivente così antico e regale è stato davvero emozionante. Ah, un trucco per fotografarlo quasi tutto consiste nell'appoggiare la fotocamera al tronco e puntare verso l'alto.
Da qui l'anello alto fino alla vetta del monte Penna che, dopo tanto bosco si svela essere negli ultimissimi metri panoramico e roccioso. La giornata era molto tersa, quindi dalla terrazza di vetta si godeva di un'ottima vista. Non essendo del posto, ho chiesto aiuto agli escursionisti locali su quali fossero le vette che si vedono dal monte Penna. Ovviamente tutti hanno notato i miei piedi nudi sulle rocce del Penna ma nessun commento negativo anzi, molti elogi e complimenti. Ho spiegato loro dei benefici del barefooting citando il forum. A differenza del Poggio Scali, la cima del Penna era decisamente più fresca, con l'ombra e la costante brezza che saliva dal fondovalle.
Discesa semplice fino al punto di partenza, anche questa escursione consigliatissima agli scalzisti di passaggio.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
A Darwin e nikytuky94 piace questo messaggio.
Argomenti simili
» Escursione dalla Burraia al Monte Falco (Parco Nazionale Foreste Casentinesi)
» Una escursione scalza di 100 Km in 5 giorni
» Escursione al Parco della Maremma
» Escursione alla cascata El Limón
» Escursione a Monteviasco
» Una escursione scalza di 100 Km in 5 giorni
» Escursione al Parco della Maremma
» Escursione alla cascata El Limón
» Escursione a Monteviasco
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.