Escursione alla cascata El Limón
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Escursione alla cascata El Limón
Escursione alla cascata El Limón
Non sapendo da dove cominciare a raccontarvi la mia ultima esperienza scalza penso sia meglio cominciare dall'inizio con una piccola introduzione.
Come sapete ho passato una settimana nella baia di Samanà, zona di una ricchezza naturale stupefacente e ancora poco affollata dal turismo di massa presente invece nella maggior parte delle altre località della Repubblica Dominicana. Cosa che però stà cambiando.
Viaggiando con il compagno olandese mai uscito dall'europa e ostico a disagi nelle comodità.... ho deciso che sarei andata sul sicuro e ho scelto un hotel a 5 stelle per il livello dominicano (pari a un 4 stelle di qui) che offre una veduta mozzafiato sulla baja di Samanà e servizio all incusiv. Non è stata una scelta del tutto buona per via dell'obbligo di vestiario lungo con scarpe al ristorante dove per altro un paio di volte la ho anche scappata perchè sotto il vestito lungo non avevano notato che ero scalza ma poi dopo che mi avevano sgamata... si sono avvisati l'un con l'altro e mi tenevano d'occhio. Da quel momento non hanno più accettato in nessun modo di farmi entrare scalza nel ristorante buffet, nemmeno assumendomi la responsabilità in caso di ferimento con un vetro o di scivolata (motivi per i quali loro richiedevano la calzatura) e nonostante era visibile che le altre persone non avevano addosso scarpe ma sandali o ciabatte (sotto agli abiti lunghi ....provate a immaginarvelo) non hanno acconsentito.
Ho preso allora dalla valigia un paio di ciabattine principesche, in morbida stoffa a punta lunga un pò stile indiano piene di perline luccicanti e strass color turchese (che mi ero portata proprio per questa evenienza avendo già letto in internet dai commenti di altri che hanno visitato questo hotel dei problemi con le scarpe e i vestiti) e sono tornata e le ho calzate solo davanti l'entrata del ristorante per ritoglierle all'uscita quel paio di volte che ne ho in seguito usufruito.
Con i giorni e con le spiegazioni.... visto che proprio la tradizione dominicana vuole che non si portino scarpe difatti il loro vestito tradizionale non le prevede, pian piano si sono sciolti un pochino ma solo per dirmi che a loro dispiace molto ma che verrebbero fatti loro problemi se lo lasciassero fare e loro hanno paura di perdere poi il posto di lavoro. Posto che richiede 12 ore di lavoro giornaliere per 12 giorni consecutivi, 3 giorni di pausa e poi di nuovo tutto d'accapo sempre con un sorriso smagliante e con un "...con mucho gusto" in bocca, per uno stipendio che non osano dire ma che è una sicurezza almeno di fronte al vuoto e alla strada. Nel resto del complesso però come dovunque altro non ho mai dovuto usare le scarpe nemmeno in un escursione che poi si rivelerà un bel primato.
Cascata El Limón
Una mattina ci siamo fatti per strada con l'idea di fare a modo proprio un escursione che viene anche offerta dalle organizzazioni turistiche come una delle più belle attrazioni del luogo.
"La spettacolare cascata El Limón immersa nel bosco tropicale a 300 metri sul livello del mare, fa parte di uno dei tre cerros che costituiscono la Sierra de Samaná. Meta di un'escursione indimenticabile, attraverso una fitta vegetazione tra cui spiccano le piante di cacao e mango, si raggiunge percorrendo un suggestivo sentiero a dorso di cavallo. Con il suo "salto" di più di 50 metri, El Limòn regala uno spettacolo mozzafiato in un vero e proprio tempio della natura. Nel piccolo lago formato dalle acque cristalline della cascata, è possibile immergersi. Ne danno esempio i bambini dominicani che si tuffano uno dopo l'altro dalla cascata, esibendosi in performance spontanee che fanno sorridere."
Non è tanto per i soldi che chiedono ma è che a me non piacciono molto quelle gite organizzate dove vieni scarrettato di qua e di là, scendi un attimo e poi riparti. Così decisi di andare in centro e di seguire le informazioni della gente locale, al mercato popolare prendere il bus normale di linea che và verso Las Terrenas e El Limón.
Questi bus locali sono a volte auto pick up a volte piccoli furgoni sgangherati ma sono oltre che essere economici anche il modo migliore per conoscere e dialogare con la gente del posto. Il popolo dominicano è molto sociale e si fà in quattro per darti informazioni e avvisi così dopo aver ricevuto una lezione in quale fosse stato il miglior presidente della Repubblica Dominicana e il perchè (introduzione dei diritti dei lavoratori), ci dissero di andare prima alle cascate El Limón finchè era giorno e che per farlo al meglio ci avrebbero lasciato dove potevo trovare un paio di moto che ci avrebbero condotto verso il percorso che porta alle cascate.
Ora non conoscendo il percorso mi ero fatta un idea mia da ciò che avevo letto in preparazione al viaggio e pensavo fosse possibile fare almeno un bel pezzo con le moto e poi di proseguire a piedi. In fondo leggevo che ai turisti viene offerto il percorso a cavallo, circa tre ore fra andare e tornare, al cui fianco cammina un conducente e guida "a piedi" (particolare importante).
Invece dopo un paio di chilometri le moto ci lasciano all'entrata di uno dei percorsi che portano alle cascate il quale era secondo loro il migliore da fare perchè passava per le piccole cascate che si trovano a metà strada e che l'altra via non offriva.
Qui si trovano famiglie di contadini che offrono di accompagnarti in groppa ai cavalli che sono poi degli agili e vivaci muli. Anche il percorso in effetti ( a conoscenza di poi) è una mulattiera, si chiama così? In ogni modo una volta pagato il biglietto ufficiale d'entrata al parco naturale mi dicono che non è possibile farla camminando e sicuramente non senza guida.
Bene una guida faceva a caso ma i cavallini non li volevo usare, volevo camminare e pure a piedi scalzi come ero arrivata.
Non ci sarei riuscita dicono subito, ma io volevo provare e poi mi viene pure da dirgli che ho anche paura di andare a cavallo dopo le cadute fatte in passato e che voglio quindi provarci a piedi. Ci accompagnerà un ragazzino che è disposto a venire con noi. Partiamo.
Il percorso è dapprima su terra e pietre appuntite e diventa man mano difficile e scivoloso con rocce e grosse pietre rotonde, si passa da ripide discese a salite, al letto del fiume che scorre dove incontriamo le prime cascate quelle definite le piccole e non nel programma del percorso ufficiale turistico e dove attraverseremo il fiume in tre punti prima di ricominciare a salire fra fango, rocce e grossi sassi rotondi per una salita di 12 chilometri che a dire della guida era ripida di 25% di pendenza (si dice così?) immersi nella foresta fra piantagioni di cacao e mango.
Per fortuna non aveva piovuto nei giorni precedenti mi dice la guida altrimenti non saremmo potuti passare a piedi per di lì.
Mi felicito di questo ma comincio a sentire anche la stanchezza come l'alluce del piede destro un pò dolorante che nel fiume aveva incontrato un sasso malamente (film nel fiume e un solo bastoncino con la mano sinistra come sostegno....) .
Ripartiamo che siamo a mezza strada. Comprendo pian piano che questo percorso non lo avremmo mai potuto fare in moto e che solamente i muli sono adatti a fare questo percorso ma avendo la guida davanti a me solo dei mocassini addosso, che toglieva nei tratti d'acqua, mi dissi fra me e me che avrei potuto farcela bastava andare piano. A dire il vero dell'andare piano se ne fece poco anche perchè sembrava che a tutti fuori che a me importasse solo arrivare e riposarsi. La cosa si fece quasi impossibile nel voler pure documentare con dei video l'escursione scalza auto filmandomi.
Per il percorso mi ero portata dietro i bastoncini (nordik walker) a cui avevo tolto le protezioni in gomma per usare le punte in acciaio come sostegno e che a volte dovevo tenere entrambi con la mano sinistra perchè con la destra usavo la mia piccola canon ixus75 per filmare.
Incontriamo dei turisti che scendono a cavallo, ancora un paio, il passo si fa stretto e ripido, scendono ancora piccoli gruppi, mi sposto salendo su un piccolo rialzo per non rischiare che i cavalli mi becchino con gli zoccoli i piedi. Uno si accorge che sono scalza e chiede di fermarsi al conduttore e mi chiede se può farmi una foto. Accenno di sì con il capo e mi lascio fotografare, la signora nel cavallo di dietro gli dice poi "in italiano" che ho delle racchette in mano intendendo i bastoncini di sostegno e riconoscendoli come italiani gli ho risposto che essendo scalza sarebbe altrimenti (senza le racchette) troppo pericoloso. I muli già ripartono e ci salutiamo, gli dico dietro di passare per il sito del Club dei Nati Scalzi.
Ne avremo ancora per un bel pezzo da salire nel quale ho veramente tirato il fiato e avevo i piedi doloranti ma ormai la consapevolezza che ce la avrei fatta si stava materializzando in certezza e con un paio di piccole pause sono arrivata fino al posto di ristoro e parcheggio per i cavalli con un paio di minuti di distanza dagli altri calzati che mi stavano lì aspettando.
Una birra rinfrescante e la scoperta di sapere che nessuno a detta dei locali presenti lo aveva mai fatto prima "scalzo", fu proprio una bella ricompensa.
Ma la strada alle cascate non era finita, dal posto di ristoro dove rimangono i cavalli e da dove si può avere un primo sguardo alla cascata scende un percorso ripidissimo sempre in pietre grosse e rotonde e poco terreno qua e là a tratti e che a dire di tutti è terribile ma che mi fu permesso di farlo solo se accordavo che il ritorno lo avrei fatto poi andando a cavallo. E non ci furono storie da fare ....che lo volessi o no non mi avrebbero permesso di fare il ritorno a piedi. Solo l'ultimo pezzettino per completare l'intera impresa. Quello sì.
Ho fatto il ritorno a cavallo come d'accordo ma.... conseguentemente a piedi scalzi :0)
Resoconto finale sulle condizioni generali di salute dopo l'escursione:
Alluce del piede destro parzialmente diventato blu ma è solo colluso non rotto e il mignolo della mano sinistra lo stesso. Parecchie piccole macchie sotto ai piedi da piccoli ematomi ma in complesso tutto è ok. Niente di rotto, graffiato, grattato, punto o che altro. Niente di niente. Solo le spalle un pò rosse dal sole ma già l'indomani stavano meglio. Tutto il resto bene e in salute!
C.S.
Non sapendo da dove cominciare a raccontarvi la mia ultima esperienza scalza penso sia meglio cominciare dall'inizio con una piccola introduzione.
Come sapete ho passato una settimana nella baia di Samanà, zona di una ricchezza naturale stupefacente e ancora poco affollata dal turismo di massa presente invece nella maggior parte delle altre località della Repubblica Dominicana. Cosa che però stà cambiando.
Viaggiando con il compagno olandese mai uscito dall'europa e ostico a disagi nelle comodità.... ho deciso che sarei andata sul sicuro e ho scelto un hotel a 5 stelle per il livello dominicano (pari a un 4 stelle di qui) che offre una veduta mozzafiato sulla baja di Samanà e servizio all incusiv. Non è stata una scelta del tutto buona per via dell'obbligo di vestiario lungo con scarpe al ristorante dove per altro un paio di volte la ho anche scappata perchè sotto il vestito lungo non avevano notato che ero scalza ma poi dopo che mi avevano sgamata... si sono avvisati l'un con l'altro e mi tenevano d'occhio. Da quel momento non hanno più accettato in nessun modo di farmi entrare scalza nel ristorante buffet, nemmeno assumendomi la responsabilità in caso di ferimento con un vetro o di scivolata (motivi per i quali loro richiedevano la calzatura) e nonostante era visibile che le altre persone non avevano addosso scarpe ma sandali o ciabatte (sotto agli abiti lunghi ....provate a immaginarvelo) non hanno acconsentito.
Ho preso allora dalla valigia un paio di ciabattine principesche, in morbida stoffa a punta lunga un pò stile indiano piene di perline luccicanti e strass color turchese (che mi ero portata proprio per questa evenienza avendo già letto in internet dai commenti di altri che hanno visitato questo hotel dei problemi con le scarpe e i vestiti) e sono tornata e le ho calzate solo davanti l'entrata del ristorante per ritoglierle all'uscita quel paio di volte che ne ho in seguito usufruito.
Con i giorni e con le spiegazioni.... visto che proprio la tradizione dominicana vuole che non si portino scarpe difatti il loro vestito tradizionale non le prevede, pian piano si sono sciolti un pochino ma solo per dirmi che a loro dispiace molto ma che verrebbero fatti loro problemi se lo lasciassero fare e loro hanno paura di perdere poi il posto di lavoro. Posto che richiede 12 ore di lavoro giornaliere per 12 giorni consecutivi, 3 giorni di pausa e poi di nuovo tutto d'accapo sempre con un sorriso smagliante e con un "...con mucho gusto" in bocca, per uno stipendio che non osano dire ma che è una sicurezza almeno di fronte al vuoto e alla strada. Nel resto del complesso però come dovunque altro non ho mai dovuto usare le scarpe nemmeno in un escursione che poi si rivelerà un bel primato.
Cascata El Limón
Una mattina ci siamo fatti per strada con l'idea di fare a modo proprio un escursione che viene anche offerta dalle organizzazioni turistiche come una delle più belle attrazioni del luogo.
"La spettacolare cascata El Limón immersa nel bosco tropicale a 300 metri sul livello del mare, fa parte di uno dei tre cerros che costituiscono la Sierra de Samaná. Meta di un'escursione indimenticabile, attraverso una fitta vegetazione tra cui spiccano le piante di cacao e mango, si raggiunge percorrendo un suggestivo sentiero a dorso di cavallo. Con il suo "salto" di più di 50 metri, El Limòn regala uno spettacolo mozzafiato in un vero e proprio tempio della natura. Nel piccolo lago formato dalle acque cristalline della cascata, è possibile immergersi. Ne danno esempio i bambini dominicani che si tuffano uno dopo l'altro dalla cascata, esibendosi in performance spontanee che fanno sorridere."
Non è tanto per i soldi che chiedono ma è che a me non piacciono molto quelle gite organizzate dove vieni scarrettato di qua e di là, scendi un attimo e poi riparti. Così decisi di andare in centro e di seguire le informazioni della gente locale, al mercato popolare prendere il bus normale di linea che và verso Las Terrenas e El Limón.
Questi bus locali sono a volte auto pick up a volte piccoli furgoni sgangherati ma sono oltre che essere economici anche il modo migliore per conoscere e dialogare con la gente del posto. Il popolo dominicano è molto sociale e si fà in quattro per darti informazioni e avvisi così dopo aver ricevuto una lezione in quale fosse stato il miglior presidente della Repubblica Dominicana e il perchè (introduzione dei diritti dei lavoratori), ci dissero di andare prima alle cascate El Limón finchè era giorno e che per farlo al meglio ci avrebbero lasciato dove potevo trovare un paio di moto che ci avrebbero condotto verso il percorso che porta alle cascate.
Ora non conoscendo il percorso mi ero fatta un idea mia da ciò che avevo letto in preparazione al viaggio e pensavo fosse possibile fare almeno un bel pezzo con le moto e poi di proseguire a piedi. In fondo leggevo che ai turisti viene offerto il percorso a cavallo, circa tre ore fra andare e tornare, al cui fianco cammina un conducente e guida "a piedi" (particolare importante).
Invece dopo un paio di chilometri le moto ci lasciano all'entrata di uno dei percorsi che portano alle cascate il quale era secondo loro il migliore da fare perchè passava per le piccole cascate che si trovano a metà strada e che l'altra via non offriva.
Qui si trovano famiglie di contadini che offrono di accompagnarti in groppa ai cavalli che sono poi degli agili e vivaci muli. Anche il percorso in effetti ( a conoscenza di poi) è una mulattiera, si chiama così? In ogni modo una volta pagato il biglietto ufficiale d'entrata al parco naturale mi dicono che non è possibile farla camminando e sicuramente non senza guida.
Bene una guida faceva a caso ma i cavallini non li volevo usare, volevo camminare e pure a piedi scalzi come ero arrivata.
Non ci sarei riuscita dicono subito, ma io volevo provare e poi mi viene pure da dirgli che ho anche paura di andare a cavallo dopo le cadute fatte in passato e che voglio quindi provarci a piedi. Ci accompagnerà un ragazzino che è disposto a venire con noi. Partiamo.
Il percorso è dapprima su terra e pietre appuntite e diventa man mano difficile e scivoloso con rocce e grosse pietre rotonde, si passa da ripide discese a salite, al letto del fiume che scorre dove incontriamo le prime cascate quelle definite le piccole e non nel programma del percorso ufficiale turistico e dove attraverseremo il fiume in tre punti prima di ricominciare a salire fra fango, rocce e grossi sassi rotondi per una salita di 12 chilometri che a dire della guida era ripida di 25% di pendenza (si dice così?) immersi nella foresta fra piantagioni di cacao e mango.
Per fortuna non aveva piovuto nei giorni precedenti mi dice la guida altrimenti non saremmo potuti passare a piedi per di lì.
Mi felicito di questo ma comincio a sentire anche la stanchezza come l'alluce del piede destro un pò dolorante che nel fiume aveva incontrato un sasso malamente (film nel fiume e un solo bastoncino con la mano sinistra come sostegno....) .
Ripartiamo che siamo a mezza strada. Comprendo pian piano che questo percorso non lo avremmo mai potuto fare in moto e che solamente i muli sono adatti a fare questo percorso ma avendo la guida davanti a me solo dei mocassini addosso, che toglieva nei tratti d'acqua, mi dissi fra me e me che avrei potuto farcela bastava andare piano. A dire il vero dell'andare piano se ne fece poco anche perchè sembrava che a tutti fuori che a me importasse solo arrivare e riposarsi. La cosa si fece quasi impossibile nel voler pure documentare con dei video l'escursione scalza auto filmandomi.
Per il percorso mi ero portata dietro i bastoncini (nordik walker) a cui avevo tolto le protezioni in gomma per usare le punte in acciaio come sostegno e che a volte dovevo tenere entrambi con la mano sinistra perchè con la destra usavo la mia piccola canon ixus75 per filmare.
Incontriamo dei turisti che scendono a cavallo, ancora un paio, il passo si fa stretto e ripido, scendono ancora piccoli gruppi, mi sposto salendo su un piccolo rialzo per non rischiare che i cavalli mi becchino con gli zoccoli i piedi. Uno si accorge che sono scalza e chiede di fermarsi al conduttore e mi chiede se può farmi una foto. Accenno di sì con il capo e mi lascio fotografare, la signora nel cavallo di dietro gli dice poi "in italiano" che ho delle racchette in mano intendendo i bastoncini di sostegno e riconoscendoli come italiani gli ho risposto che essendo scalza sarebbe altrimenti (senza le racchette) troppo pericoloso. I muli già ripartono e ci salutiamo, gli dico dietro di passare per il sito del Club dei Nati Scalzi.
Ne avremo ancora per un bel pezzo da salire nel quale ho veramente tirato il fiato e avevo i piedi doloranti ma ormai la consapevolezza che ce la avrei fatta si stava materializzando in certezza e con un paio di piccole pause sono arrivata fino al posto di ristoro e parcheggio per i cavalli con un paio di minuti di distanza dagli altri calzati che mi stavano lì aspettando.
Una birra rinfrescante e la scoperta di sapere che nessuno a detta dei locali presenti lo aveva mai fatto prima "scalzo", fu proprio una bella ricompensa.
Ma la strada alle cascate non era finita, dal posto di ristoro dove rimangono i cavalli e da dove si può avere un primo sguardo alla cascata scende un percorso ripidissimo sempre in pietre grosse e rotonde e poco terreno qua e là a tratti e che a dire di tutti è terribile ma che mi fu permesso di farlo solo se accordavo che il ritorno lo avrei fatto poi andando a cavallo. E non ci furono storie da fare ....che lo volessi o no non mi avrebbero permesso di fare il ritorno a piedi. Solo l'ultimo pezzettino per completare l'intera impresa. Quello sì.
Ho fatto il ritorno a cavallo come d'accordo ma.... conseguentemente a piedi scalzi :0)
Resoconto finale sulle condizioni generali di salute dopo l'escursione:
Alluce del piede destro parzialmente diventato blu ma è solo colluso non rotto e il mignolo della mano sinistra lo stesso. Parecchie piccole macchie sotto ai piedi da piccoli ematomi ma in complesso tutto è ok. Niente di rotto, graffiato, grattato, punto o che altro. Niente di niente. Solo le spalle un pò rosse dal sole ma già l'indomani stavano meglio. Tutto il resto bene e in salute!
C.S.
Re: Escursione alla cascata El Limón
P.S.: Dimenticavo di dire che chiaramente nei prossimi giorni produrrò anche un video. Appena è pronto ve lo segnalo.
Ciao
Ciao
Re: Escursione alla cascata El Limón
E meno male che le escursioni su sentieri non erano x te! Che non sei abituata....
Complimenti vivissimi!
Una curiosità non ho capito il xché della botta al mignolo della mano?
Ciao
Andrea
Complimenti vivissimi!
Una curiosità non ho capito il xché della botta al mignolo della mano?
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Escursione alla cascata El Limón
Difatti mi sono stupita anche io e fino a tre quarti di strada non ero realmente sicura di farcela.... ma volevo provarci.E meno male che le escursioni su sentieri non erano x te! Che non sei abituata....
Grazie mi fan piacere.Complimenti vivissimi!
Una curiosità non ho capito il xché della botta al mignolo della mano?
Dovendomi auto-filmare con la mano sinistra tenevo i due bastoncini e con la destra la camera e durante un attraversamento nel fiume stavo perdendo l'equilibrio e per non cadere e bagnare la camera mi sono appoggiata a un grosso masso in acqua e l'unico sostegno che avevo libero nella mano sinistra era il mignolo che si è ripiegato verso sopra nell'ultima falange. Uuuuu..... bàh, non mi ci far pensare.... ora è a posto.... il blu quasi sparito e lo uso bene e senza dolore. Il video dovrebbe ora essere finalmente caricato (ore di caricamento....).
SÌ ECCOLO:https://www.youtube.com/watch?v=uX3ewxokCvY
Re: Escursione alla cascata El Limón
Ho visto il video: bellissimo!contessa scalza ha scritto:SÌ ECCOLO:https://www.youtube.com/watch?v=uX3ewxokCvY
Hai dei piedi d'acciaio!
Bravissima!!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Escursione alla cascata El Limón
lucignolo ha scritto:Ho visto il video: bellissimo!
Hai dei piedi d'acciaio!
Bravissima!!
Grazie!
Giusto per aggiungere qualche dettaglio orientativo volevo dire che il percorso fatto a piedi è durato circa un ora e mezza (prendersi almeno 2 ore di tempo sarebbe stato molto meglio ma penso che la guida stessa d'apprima non capisse bene cosa stavo facendo e perchè... quindi ha mantenuto il suo ritmo abituale di marcia anche forse per dimostrarmi appunto che era impossibile farla camminando) mentre il ritorno a cavallo in tre quarti d'ora era fatto. Non avevo un orologio dietro (la bussola sì...) ma questi mi sono apparsi i tempi che sono passati. Anche se nel video in dieci minuti tutto è leggiadriamente compiuto..... .
L'ultimo pezzo di discesa dal punto di ristoro, era impossibile auto-filmarmi perchè era così scivoloso e ripido che mi sarei rotta l'osso del collo se non mi fossi sostenuta con entrambe le braccia ai bastoncini e usato l'intera concentrazione per non sbagliare il passo.
Non solo il proprio sudore che scende da tutto il corpo (fate un calcolo che ci sono 30 gradi e clima tropicale e che portavo uno zaino con acqua e ricambi di vestiario) rende scivolosa la presa sui sassi grossi e rotondi con il terriccio intorno ma anche la cascata stessa emana umidità che si impregna sul terriccio e rende umide le pietre (fate conto che con la fotocamera non potevo avvicinarmi di più di quello che ho fatto perchè era come se piovesse o fossi sotto una doccia....) quindi è ugualmente difficile che si abbiano scarpe o no.... per quello la chiamano terribile stà discesa e anche gli altri che ritornano dalle cascate bagnano il terreno. Per filmarmi mentre scendevo l'ultimo pezzo (che tutti devono fare a piedi perchè non vanno con i cavalli giù troppo ripido....) avrebbe dovuto stare qualcuno già lì appostato e non era cosa fattibile se non preparata prima, e in questo caso non lo era. In ogni modo anche se terribile per fortuna è solo un breve tratto di 5-7 minuti che richiede però oltre ai piedi anche i nervi di acciaio.... (penso che se lo sapevo prima come era me la sarei fatta addosso dalla paura.... )
Re: Escursione alla cascata El Limón
Ed è così che nascono le grandi imprese: in realtà non si sa mai prima come è, finché non ci si sbatte contro il naso.contessa scalza ha scritto:In ogni modo anche se terribile per fortuna è solo un breve tratto di 5-7 minuti che richiede però oltre ai piedi anche i nervi di acciaio.... (penso che se lo sapevo prima come era me la sarei fatta addosso dalla paura.... )
Per fortuna, perché se si dovesse pensare a tavolino a tutti i pro ed i contro, a mente fredda, ce ne staremmo tutti a casa ad aspettare tremebondi il nostro destino.
E credo che tu ti sia conquistata l'ammirazione di un nativo che ben conosceva tutte le difficoltà del percorso e che conosceva altrettando bene l'inettitudine della maggior parte dei turisti: figurati a piedi nudi.
Non dimenticherà facilmente questa esperienza.
Probabilmente ora capirai un po' meglio cosa intendevo dire con il discorso che ti aveva fatto tanto arrabbiare: se razionalizzi troppo, la paura ti paralizzerà e, forse, quella stessa paura sarà il motivo di un tuo infortunio, sarà il tuo vero limite.
Imprudenti mai, ma le barriere si sfondano in primo luogo vincendo se stessi.
Tu ce l'hai dimostrato con i tuoi piedini, piano piano e con un briciolo di incoscienza.
Nemmeno tu dimenticherai mai ciò che hai saputo fare e grazie per avercelo raccontato.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Escursione alla cascata El Limón
Complimenti x il filmato e soprattutto x l'impegnativa camminata scalza. Devo dire che dovremmo prendere tutti esempio dalla tua tenacia che non si è fermata alla prima difficoltà o al primo dolorino.
Caro Flavio mi sa che al confronto le mie proposte d'escursione sono ben poca cosa.
Peccato che la Contessa sia tanto lontana altrimenti organizzerebbe lei le escursioni:-)
Ciao
Andrea
Caro Flavio mi sa che al confronto le mie proposte d'escursione sono ben poca cosa.
Peccato che la Contessa sia tanto lontana altrimenti organizzerebbe lei le escursioni:-)
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Escursione alla cascata El Limón
Hai perfettamente ragione Lucignolo su questo, se si dovesse pensare a tavolino tutti i pro e i contro e anche razionalizzare il tutto, si farebbe ben poco...., proprio per il fattore paralizzante che in parte deriva dalla coscienza del "potenziale" pericolo. Ma così facendo prima o poi si arriverebbe a essere terrorizzati di svegliarsi al mattino perchè "mio dio", potrebbe anche essere l'ultimo!!!!!! Insomma il rischio della vita è, che contiene in sè il pericolo della morte.lucignolo ha scritto:Ed è così che nascono le grandi imprese: in realtà non si sa mai prima come è, finché non ci si sbatte contro il naso.
Per fortuna, perché se si dovesse pensare a tavolino a tutti i pro ed i contro, a mente fredda, ce ne staremmo tutti a casa ad aspettare tremebondi il nostro destino.
E credo che tu ti sia conquistata l'ammirazione di un nativo che ben conosceva tutte le difficoltà del percorso e che conosceva altrettando bene l'inettitudine della maggior parte dei turisti: figurati a piedi nudi.
Non dimenticherà facilmente questa esperienza.
Probabilmente ora capirai un po' meglio cosa intendevo dire con il discorso che ti aveva fatto tanto arrabbiare: se razionalizzi troppo, la paura ti paralizzerà e, forse, quella stessa paura sarà il motivo di un tuo infortunio, sarà il tuo vero limite.
Imprudenti mai, ma le barriere si sfondano in primo luogo vincendo se stessi.
Tu ce l'hai dimostrato con i tuoi piedini, piano piano e con un briciolo di incoscienza.
Nemmeno tu dimenticherai mai ciò che hai saputo fare e grazie per avercelo raccontato.
Anche se come discusso in privato, cosa anche ovvia, non è saggio perdere completamente di vista i propri limiti e il confine della propria sicurezza, senza la volontà, la speranza, e il briciolo di incoscienza necessari per superare il fattore paura e potenziale (non certo) pericolo, non saremmo mai in grado di ampliare i nostri limiti e compiere imprese di cui noi stessi per primi poi ci stupiamo.
In questa impresa il vero briciolo di incoscienza, se lo devo confessare, non è stato tanto non aver nemmeno l'acqua ossigenata appresso rimasta nella camera in hotel, e nemmeno non aver avuto dietro nemmeno un paio di scarpe in caso di.... NO, se lo vuoi sapere è successa una cosa piccolissima che non ho raccontato la quale secondo me è stata proprio la cosa più incosciente.
Nell'ultimo tratto di discesa dove come dicevo non potevo mollare la concentrazione sul passo e presa, alla mia destra in un attimo di baleno con la coda dell'occhio ho visto un bzst.... e strisciare via una serpe, serpina, serpentello, biscetta.... roba piccola comunque.... ma velocissimissima e subito era fuggita sotto a delle foglie. Abbiamo avuto entrambe penso la stessa paura o lei più di me... l'unica cosa veloce che ho pensato era "Ca... " che in quelle due sillabe conteneva un pensiero del tipo "maledizione non ho letto che tipo di serpenti si trovano in stà zona....". Poi come ho detto ero costretta a eliminare ogni tipo di pensiero mi affiorasse per non perdere la concentrazione, quindi ho tirato dritto e basta, riservandomi le domande per poi. Quando sono arrivata alle cascate me lo ero invece già dimenticata al momento.... e non ho più chiesto nulla a riguardo. Pensa se ora vado a leggere in rete e scopro che lì ci sono serpi velenosissime..... ahhahahahahahahahahaaa
Scherzi a parte, sono anche io sicura che quest'avventura non sarà dimenticata da nessuno dei partecipanti.... (anche per i calzati è stata un impresa...) ma per me potrebbero anche aggiungersene di nuove che magari la superano. Oggi ho fatto un giro con un bf olandese che ha un amico in Nicaragua.... uuupsss chissà dove stì piedini scalzi e indomabili mi porteranno in futuro....
Ciao C.S.
Re: Escursione alla cascata El Limón
Andrea77 ha scritto:Complimenti x il filmato e soprattutto x l'impegnativa camminata scalza. Devo dire che dovremmo prendere tutti esempio dalla tua tenacia che non si è fermata alla prima difficoltà o al primo dolorino.
Caro Flavio mi sa che al confronto le mie proposte d'escursione sono ben poca cosa.
Peccato che la Contessa sia tanto lontana altrimenti organizzerebbe lei le escursioni:-)
Ciao
Andrea
Sono felice che ti sia piaciuto!
Lo sapevi che in Irlanda al giorno di San Patrik per tradizione vanno su per le montagne scalzi?
Ciao C.S.
Re: Escursione alla cascata El Limón
Sì, lei più di te: hai detto una cosa giustissima.contessa scalza ha scritto:Nell'ultimo tratto di discesa dove come dicevo non potevo mollare la concentrazione sul passo e presa, alla mia destra in un attimo di baleno con la coda dell'occhio ho visto un bzst.... e strisciare via una serpe, serpina, serpentello, biscetta.... roba piccola comunque.... ma velocissimissima e subito era fuggita sotto a delle foglie. Abbiamo avuto entrambe penso la stessa paura o lei più di me...
In tanti anni di montagna al seguito di un padre appassionatissimo (Dio mio, quando mi siedo su un prato ed ammiro le montagne della "mia" valle prediletta, la Val Camonica è come se guardassi un bellissimo film a ritroso della mia vita e la mia anima si perde e si confonde in quegli orizzonti aguzzi) di serpenti velenosi ne ho visti pochissimi.
Eppure ce ne sono tanti, un esercito che controlla altre popolazioni che esploderebbero demograficamente se non ci fosse la loro costante azione predatrice.
Vuol dire che sono animali timidi e schivi, che reagiscono solo se provocati e calpestati e che anche in questa situazione non iniettano mai la quantità massima possibile di veleno.
Ecco, questo lo dico proprio a tutti, il serpente risveglia in noi timori ancestrali, ma non è certo il demone strisciante della Bibbia: quella è solo un'allegoria.
Se vi piace camminare scalzi in natura guardate bene dove posate i piedi e fatelo senza eccessivi timori.
Nessun serpente velenoso vi inseguirà o vi morderà senza ragione.
E non è vero nemmeno che il loro mimetismo sia così assoluto: uno scalzista abituato a guardare sempre dove posa le zampe nude non scambierà mai un serpente per un ramo.
Foglie, rami, fango, aghi di pino o pietre, credetemi, ho sempre visto un serpente a distanze tali da poterlo lasciar andar via senza spiacevoli conseguenze per entrambi.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Re: Escursione alla cascata El Limón
Lo sapevi che in Irlanda al giorno di San Patrik per tradizione vanno su per le montagne scalzi?
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Per l'esattezza so che l'ultima domenica di luglio sul 'monte' Croagh Patrick (metto tra virgolette xché 750m sul livelo del mare nn lo considero monte anche se la forma è proprio del classico monte a punta) circa 25.000 persone salgono su questo monte pietroso. Diciamo che circa 1-2% di coloro che salgono è scalzo (alcuni solo in salita altri anche in discesa).
Ci sono stato due volte (ovviamente scalzo) come puoi vedere dalla gallery del sito.
Ti garantisco che salire ma soprattutto scendere da quel pendio ripido esassoso è tuttaltro che facile (provare x credere).
Il giorno di san Patrizio è il 17 marzo e non mi risulta che in questa data ci siano persone che salgono scalze x i monti. Tra l'altro mi risulta che il monte sacro e meta di pellegrinnaggio è appunto Croagh Patrick e non ce ne siano altri. Se però tu sai di altre cose simili fammi sapere.
Se non sbaglio fece proprio un miracolo di far sparire le vipere da quel luogo.
A proposito di vipere io vado molto spesso in montagna e ne ho viste davvero poche (non saprei dirti se vipere o bisce). Quello che so è che un adulto sano è quasi impossibile che muoia x un morso di vipera italiana.
Devo dire che fare un percorso come il tuo senza nulla per medicarsi mi pare un imprudenza. Posso ancora capire che uno non si porti le scarpe x non 'cadere in tentazione' di rimetterle alla prima difficoltà anche se la cosa non è da consigliarsi.
Certo che se oggi io, Flavio e Nancy avessimo avuto il 'coraggio' di lasciare ogni sorta di calzatura in macchina saremmo stati costretti a fare la discesa dalla Maddalena a piedi scalzi. Saremmo sicuramente arrivati alla macchina magari 1 o + ore dopo ma nn so se domani saremmo riusciti a camminare neppure con le scarpe.
Certo la sfida potrebbe essere interessante ma credo anche un po' masochistica e controproducente.
Probabilmente x te è diverso visto che stai scalza, da quanto ho capito, 365 giorni all'anno.
Il tuo allenamento è di molto superiore e probabilmente, da quanto dicevi in un altro post, ti saresti trovata + impicciata con le scarpe che senza anche se francamente la cosa mi pare un po' esagerata ma probabilmente xché purtroppo io di giorni scalzi ne farò circa 20 all'anno...
Ciao
Andrea
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Per l'esattezza so che l'ultima domenica di luglio sul 'monte' Croagh Patrick (metto tra virgolette xché 750m sul livelo del mare nn lo considero monte anche se la forma è proprio del classico monte a punta) circa 25.000 persone salgono su questo monte pietroso. Diciamo che circa 1-2% di coloro che salgono è scalzo (alcuni solo in salita altri anche in discesa).
Ci sono stato due volte (ovviamente scalzo) come puoi vedere dalla gallery del sito.
Ti garantisco che salire ma soprattutto scendere da quel pendio ripido esassoso è tuttaltro che facile (provare x credere).
Il giorno di san Patrizio è il 17 marzo e non mi risulta che in questa data ci siano persone che salgono scalze x i monti. Tra l'altro mi risulta che il monte sacro e meta di pellegrinnaggio è appunto Croagh Patrick e non ce ne siano altri. Se però tu sai di altre cose simili fammi sapere.
Se non sbaglio fece proprio un miracolo di far sparire le vipere da quel luogo.
A proposito di vipere io vado molto spesso in montagna e ne ho viste davvero poche (non saprei dirti se vipere o bisce). Quello che so è che un adulto sano è quasi impossibile che muoia x un morso di vipera italiana.
Devo dire che fare un percorso come il tuo senza nulla per medicarsi mi pare un imprudenza. Posso ancora capire che uno non si porti le scarpe x non 'cadere in tentazione' di rimetterle alla prima difficoltà anche se la cosa non è da consigliarsi.
Certo che se oggi io, Flavio e Nancy avessimo avuto il 'coraggio' di lasciare ogni sorta di calzatura in macchina saremmo stati costretti a fare la discesa dalla Maddalena a piedi scalzi. Saremmo sicuramente arrivati alla macchina magari 1 o + ore dopo ma nn so se domani saremmo riusciti a camminare neppure con le scarpe.
Certo la sfida potrebbe essere interessante ma credo anche un po' masochistica e controproducente.
Probabilmente x te è diverso visto che stai scalza, da quanto ho capito, 365 giorni all'anno.
Il tuo allenamento è di molto superiore e probabilmente, da quanto dicevi in un altro post, ti saresti trovata + impicciata con le scarpe che senza anche se francamente la cosa mi pare un po' esagerata ma probabilmente xché purtroppo io di giorni scalzi ne farò circa 20 all'anno...
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
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Re: Escursione alla cascata El Limón
Ma così facendo prima o poi si arriverebbe a essere terrorizzati di svegliarsi al mattino perchè "mio dio", potrebbe anche essere l'ultimo!!!!!!
---
Devo dire che purtroppo a volte mi capita questo pensiero. La reazione è 'porca p... quanto tempo che sprechiamo in cose inutili, noiose,... e quanto poco ci godiamo pienamente la vita'.
Quant'è bella giovinezza
che si fugge tuttavia !
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
...
(Lorenzo de'Medici)
O se preferisci
...
Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura,
non perchè metterò la testa a posto, ma per noia o per paura.
Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto:
le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto...
(Canzone Delle Osterie Di Fuori Porta - Francesco Guccini).
Oppure come dicono i pescatori 'carpe diem'.
Ciao
Andrea
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Devo dire che purtroppo a volte mi capita questo pensiero. La reazione è 'porca p... quanto tempo che sprechiamo in cose inutili, noiose,... e quanto poco ci godiamo pienamente la vita'.
Quant'è bella giovinezza
che si fugge tuttavia !
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
...
(Lorenzo de'Medici)
O se preferisci
...
Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura,
non perchè metterò la testa a posto, ma per noia o per paura.
Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto:
le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto...
(Canzone Delle Osterie Di Fuori Porta - Francesco Guccini).
Oppure come dicono i pescatori 'carpe diem'.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
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Re: Escursione alla cascata El Limón
come si dice.... provare per credere?Andrea77 ha scritto:.... ma probabilmente xché purtroppo io di giorni scalzi ne farò circa 20 all'anno...
Ciao
Andrea
Re: Escursione alla cascata El Limón
Lo ho solo sentito raccontato e non con tutti questi dettagli, quindi grazie delle info.Andrea77 ha scritto:
Per l'esattezza so che l'ultima domenica di luglio sul 'monte' Croagh Patrick (metto tra virgolette xché 750m sul livelo del mare nn lo considero monte anche se la forma è proprio del classico monte a punta) circa 25.000 persone salgono su questo monte pietroso. Diciamo che circa 1-2% di coloro che salgono è scalzo (alcuni solo in salita altri anche in discesa).
Ci sono stato due volte (ovviamente scalzo) come puoi vedere dalla gallery del sito.
Ti garantisco che salire ma soprattutto scendere da quel pendio ripido esassoso è tuttaltro che facile (provare x credere).
Il giorno di san Patrizio è il 17 marzo e non mi risulta che in questa data ci siano persone che salgono scalze x i monti. Tra l'altro mi risulta che il monte sacro e meta di pellegrinnaggio è appunto Croagh Patrick e non ce ne siano altri. Se però tu sai di altre cose simili fammi sapere.
Se non sbaglio fece proprio un miracolo di far sparire le vipere da quel luogo.
A proposito di vipere io vado molto spesso in montagna e ne ho viste davvero poche (non saprei dirti se vipere o bisce). Quello che so è che un adulto sano è quasi impossibile che muoia x un morso di vipera italiana.
Bè che sarebbe successo di grave? Anche in caso di ferimento avremmo dovuto aspettare seduti finchè non passavano i prossimi che segnalavano giù o sù dipende da dove andavano di mandare un paio di cavalli e poi saremmo scesi e poi con un taxi o altro raggiunto un medico o l'ospedale se necessario.... . Ma anche uscendo dalla doccia in albergo puoi scivolare e anche per questo dovresti essere trasportato fino a un auto che ti porta dove necessario.... etc... etc.... la stessa cosa se ti succede a casa.Devo dire che fare un percorso come il tuo senza nulla per medicarsi mi pare un imprudenza. Posso ancora capire che uno non si porti le scarpe x non 'cadere in tentazione' di rimetterle alla prima difficoltà anche se la cosa non è da consigliarsi.
Il tempo.... quando si può bisogna prenderlo, lui non si concede così e in quando al camminare l'indomani saremmo.... come lo sai per certo? Io camminavo l'indomani nonostante tutto....Certo che se oggi io, Flavio e Nancy avessimo avuto il 'coraggio' di lasciare ogni sorta di calzatura in macchina saremmo stati costretti a fare la discesa dalla Maddalena a piedi scalzi. Saremmo sicuramente arrivati alla macchina magari 1 o + ore dopo ma nn so se domani saremmo riusciti a camminare neppure con le scarpe.
Ciao
C.S.
Re: Escursione alla cascata El Limón
L'importante è che non sia......"scarpe diem"Andrea77 ha scritto:Oppure come dicono i pescatori 'carpe diem'.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Re: Escursione alla cascata El Limón
Avendo cominciato con un introduzione, per coloro i quali si sono interessati alla vicenda e avuto la pazienza di leggermi fino a qui mi pare corretto mostrare in finale anche le foto delle lesioni ai piedi che vi ho raccontato (in foto documentate) riportate durante l'escursione alla cascata El Lemon e rivelarvi anche un piccolo dettaglio che è divertente ma solo fino ad un certo punto... .
Ok, cominciamo:
1. foto alluce destro
2. foto pianta del piede destro
3. foto pianta del piede sinistro
4. mignolo sinistro
Ultima foto il braccio destro !!!!!!??????
Come, direte, e che c'entra ora il braccio destro?
Bene è qui arriva il finale divertente ma non troppo... quella è una bruciatura (la foto fatta solo oggi...) che inavvertitamente mi sono fatta nel ristorante buffet dell'hotel in cui non mi han lasciato per motivi di sicurezza entrare scalza, sul loro tostapane gigantesco che era difettoso!!!!!!!
Che dire???? Tipico no????
Ciao C.S.
P.S.: Seguiranno un paio di video con camminate scalze nei dintorni ma a confronto del video alle cascate sembreranno ben poco... .
Ok, cominciamo:
1. foto alluce destro
2. foto pianta del piede destro
3. foto pianta del piede sinistro
4. mignolo sinistro
Ultima foto il braccio destro !!!!!!??????
Come, direte, e che c'entra ora il braccio destro?
Bene è qui arriva il finale divertente ma non troppo... quella è una bruciatura (la foto fatta solo oggi...) che inavvertitamente mi sono fatta nel ristorante buffet dell'hotel in cui non mi han lasciato per motivi di sicurezza entrare scalza, sul loro tostapane gigantesco che era difettoso!!!!!!!
Che dire???? Tipico no????
Ciao C.S.
P.S.: Seguiranno un paio di video con camminate scalze nei dintorni ma a confronto del video alle cascate sembreranno ben poco... .
Re: Escursione alla cascata El Limón
Brava, Cristiana.contessa scalza ha scritto:Avendo cominciato con un introduzione, per coloro i quali si sono interessati alla vicenda e avuto la pazienza di leggermi fino a qui mi pare corretto mostrare in finale anche le foto delle lesioni ai piedi che vi ho raccontato (in foto documentate) riportate durante l'escursione alla cascata El Lemon e rivelarvi anche un piccolo dettaglio che è divertente ma solo fino ad un certo punto...
Ma è ovvio!
Quando compi un'azione fisica importante è logico avere delle cicatridi da battaglia.
So che molte persone inorridiranno di fronte alle tue fotografie e penseranno che sei una masochista fuori di testa.
A costoro faccio notare che nessuno fa caso ai calli, duroni e vesciche, spesso sanguinanti, causate da lunghe camminate calzate.
E nemmeno ai graffi od ai lividi di un forte escursionista, alle scottature cutanee di un alpinista d'alta quota o ai suoi geloni.
Se vai in cucina ti puoi scottare e se vai al mulino ti infarini: non c'è scampo.
Guarirai presto, ma dentro di te non ci sono lividi, ti sei arricchita di un gran bel ricordo e tanta soddisfazione.
Sì, proprio tipico.Come, direte, e che c'entra ora il braccio destro?
Bene è qui arriva il finale divertente ma non troppo... quella è una bruciatura (la foto fatta solo oggi...) che inavvertitamente mi sono fatta nel ristorante buffet dell'hotel in cui non mi han lasciato per motivi di sicurezza entrare scalza, sul loro tostapane gigantesco che era difettoso!!!!!!!
Che dire???? Tipico no????
Perché la sicurezza degli scalzati è una pura invenzione di coloro che nascondono solo pregiudizio.
Alla fine puoi essere fulminata o ustionata da un tostatane lontano mille miglia dalle più elementari norme di sicurezza.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Escursione alla cascata El Limón
Se sapessi qui in Olanda ogni anno quanti caduti quando fanno la marcia di 4 giorni in giro per i quartieri, è proprio una tradizione in tutto il paese e la fanno anche con i più piccoli delle scuole appresso. Tutti con scarpe da ginnastica all'inizio... e un sacco con visciche e bolle enormi anche sotto la pianta seduti per strada durante, orribile.... e ci sono per fortuna sempre i soccorsi organizzati per raccoglierli.lucignolo ha scritto:
So che molte persone inorridiranno di fronte alle tue fotografie e penseranno che sei una masochista fuori di testa.
A costoro faccio notare che nessuno fa caso ai calli, duroni e vesciche, spesso sanguinanti, causate da lunghe camminate calzate.
E nemmeno ai graffi od ai lividi di un forte escursionista, alle scottature cutanee di un alpinista d'alta quota o ai suoi geloni.
Se vai in cucina ti puoi scottare e se vai al mulino ti infarini: non c'è scampo.
Guarirai presto, ma dentro di te non ci sono lividi, ti sei arricchita di un gran bel ricordo e tanta soddisfazione.[/color]
In ogni modo come ho già detto i lividi all'alluce, sotto le piante dei piedi, e al mignolo, erano già scomparsi dopo due giorni e il giorno dopo ero di nuovo in giro a camminare. Ho fatto cose leggere e ho premiato i miei piedi portandoli nella sabbia più bianca e fine che si trovi nella Repubblica Dominicana e l'unica piccolezza oggi ancora fotografabile è appunto la scottata. Resto è di nuovo ok.
In quanto ad arricchita di un gran bel ricordo e tanta soddisfazione è vero, mi sento tale.
Ciao C.S.
Re: Escursione alla cascata El Limón
Accidenti!lucignolo ha scritto:Brava, Cristiana.contessa scalza ha scritto:Avendo cominciato con un introduzione, per coloro i quali si sono interessati alla vicenda e avuto la pazienza di leggermi fino a qui mi pare corretto mostrare in finale anche le foto delle lesioni ai piedi che vi ho raccontato (in foto documentate) riportate durante l'escursione alla cascata El Lemon e rivelarvi anche un piccolo dettaglio che è divertente ma solo fino ad un certo punto...
Ma è ovvio!
Quando compi un'azione fisica importante è logico avere delle cicatridi da battaglia.
So che molte persone inorridiranno di fronte alle tue fotografie e penseranno che sei una masochista fuori di testa.
A costoro faccio notare che nessuno fa caso ai calli, duroni e vesciche, spesso sanguinanti, causate da lunghe camminate calzate.
E nemmeno ai graffi od ai lividi di un forte escursionista, alle scottature cutanee di un alpinista d'alta quota o ai suoi geloni.
Se vai in cucina ti puoi scottare e se vai al mulino ti infarini: non c'è scampo.
Guarirai presto, ma dentro di te non ci sono lividi, ti sei arricchita di un gran bel ricordo e tanta soddisfazione.Sì, proprio tipico.Come, direte, e che c'entra ora il braccio destro?
Bene è qui arriva il finale divertente ma non troppo... quella è una bruciatura (la foto fatta solo oggi...) che inavvertitamente mi sono fatta nel ristorante buffet dell'hotel in cui non mi han lasciato per motivi di sicurezza entrare scalza, sul loro tostapane gigantesco che era difettoso!!!!!!!
Che dire???? Tipico no????
Perché la sicurezza degli scalzati è una pura invenzione di coloro che nascondono solo pregiudizio.
Alla fine puoi essere fulminata o ustionata da un tostatane lontano mille miglia dalle più elementari norme di sicurezza.
Non siamo masochisti, nè matti, però abbiamo elevato la nostra soglia del dolore, questo si.
Mi sono piantato una spina di circa 1 cm profondamente il 5 aprile in escursione e l'ho tolta solo il 27 aprile.
Sono matto? Sono masochista?
No, so come funziona.
Avrei dovuto fare scavi archeologici per toglierla subito ed invece ci ho camminato sopra finché non è arrivato il momento giusto: un piccolo buchetto con un ago e via la spina. E intanto non ho perso un giorno solo per andare scalzo .....
Ecco, questo volevo dire: ci vuole pazienza e un po' di sofferenza e niente è gratis; ma i piedi si rinforzano ed ogni giorno mostrano di quali meraviglie sono capaci!
bfpaul
Re: Escursione alla cascata El Limón
Concordo con Paolo, basta un po' di sopportazione x ottenere ottimi risultati.
Personalmente xò credo sia + saggio fermarsi alle prime avvisaglie di dolore in modo da poter camminare scalzo anche il giorno dopo piuttosto che insistere stoicamente e non riuscire poi il giorno dopo a camminare scalzo.
Questo ovviamente varia a secondo dell'allenamento. E' evidente che la Contessa che cammina scalza 365 giori l'anno avrà dei piedi molto + robusti, e una sopportazione al dolore + elevata, rispetto a me che sto scalzo 20 giorni all'anno...
Varia anche a secoda della passione. Se uno ha tanta passione è disposto a sopportare di +.
Comunque ancora tenti complimenti alla Contessa x la sua resistenza.
Domenticavo. Il fatto di avere con se qualche cosa x medicarsi o una calzatura permette di risolvere i piccoli inconvenienti che ti renderebbero doloroso proseguire scalzo e che si risolvono con una disinfettata e un cerotto oppure ricalzandosi senza dover chiameare aiuti. X le cose + gravi è chiaro che comunque servono i soccorsi.
Certamente non aver con se calzature ci porta x forza di cose a non arrenderci al primo dolorino non so però quanto questo sistema sia un beneficio e non un danno.
Ciao
Andrea
Personalmente xò credo sia + saggio fermarsi alle prime avvisaglie di dolore in modo da poter camminare scalzo anche il giorno dopo piuttosto che insistere stoicamente e non riuscire poi il giorno dopo a camminare scalzo.
Questo ovviamente varia a secondo dell'allenamento. E' evidente che la Contessa che cammina scalza 365 giori l'anno avrà dei piedi molto + robusti, e una sopportazione al dolore + elevata, rispetto a me che sto scalzo 20 giorni all'anno...
Varia anche a secoda della passione. Se uno ha tanta passione è disposto a sopportare di +.
Comunque ancora tenti complimenti alla Contessa x la sua resistenza.
Domenticavo. Il fatto di avere con se qualche cosa x medicarsi o una calzatura permette di risolvere i piccoli inconvenienti che ti renderebbero doloroso proseguire scalzo e che si risolvono con una disinfettata e un cerotto oppure ricalzandosi senza dover chiameare aiuti. X le cose + gravi è chiaro che comunque servono i soccorsi.
Certamente non aver con se calzature ci porta x forza di cose a non arrenderci al primo dolorino non so però quanto questo sistema sia un beneficio e non un danno.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Escursione alla cascata El Limón
Per concludere:
Allora gli altri video della vacanza scalza li ho caricati stanotte e nel frattempo sono visibili in High Quality nel mio canale. https://www.youtube.com/user/calmartvideo
Il terzo video che mostra l'allenamento (warming up) precedente alla escursione alla cascata e il giretto fatto il giorno sucessivo (cooling down), penso che dei tre sia il più divertente. Le musiche poi....
Purtroppo in tutti i video mancano alcune immagini che nel processo di compressione sono come ingoiate e sparite, per fortuna solo poche e non immagini importantissime ma erano a volte passaggi ironici. Penso di aver capito cose devo fare per evitare che riaccada ma mettere mano su questi significa nuovamente ore e ore di attesa fra compressione e caricamento (quasi 1 GB per film) e non lo faccio. Anche questa è una maratona anche se digitale... e fare 40 minuti circa di video in una settimana anche.
Ora quindi comincia la vera vacanza... la mia amica lavatrice e il mio amico ferro da stiro mi aspettano e poi ci sono anche tutti gli altri... lo spazzettone e il tiravetro, la vaporetta e le pentole e poi anche nell'orto mi aspettano.... tutti amici pericolosi.... altro che la jungla dominicana.... quella è nulla a confronto....
Parlandone con un amico sulla storia della biscietta siamo venuti alla conclusione che avrebbe potuto anche essere stata una di quelle lucertole o gekkos che quando scappano si muovono anche a S, la zona con palme ne è piena... e avendo solo visto la coda di sfuggita non posso non dire che può essere...
Ho trovato in ogni modo le informazioni di Flavio sulle serpi in generale interessanti e combacianti a quello che ne penso io, ma pensando logicamente.... se i ragazzi guida vanno solo con i mocassini o scarpe da ginnastica in stoffa.... e non hanno antidoti o altro appresso, come esempio un bastone per scacciare un eventuale serpe... vuol dire che la zona non è conosciuta per questo.
La mia resistenza al dolore è alta ma come Paolo ha detto una certa calcolazione di ciò che si fà c'è. Non sono una masochista e ben sapevo che mi potevo fermare in qualunque momento, anche solo per stanchezza, e rinunciare e farmi venire a prendere se necessario; a maggior ragione lo avrei fatto se avessi cominciato a zoppicare o a soffrire. Come ben sapete per piccole lesioni muscolari come nel mio caso all'alluce ( e probabilmente ai polpacci Flavio e Nancy) non è consigliato in ogni modo di fermarsi e raffreddare il muscolo sennò comincia a dolorare ed è per questo che anche il giorno dopo sono andata a camminare nella sabbia fina a Las Galeras e credetemi non era sempre piacevole nella parte morbida della pianta dove avevo i piccoli ematomi, anzi.... ma sapevo che era anche una forma di massaggio che aiutava a riassorbire gli ematomi e a tener riscaldato i muscoli (senza però esagerare).
Ciao C.S.
Allora gli altri video della vacanza scalza li ho caricati stanotte e nel frattempo sono visibili in High Quality nel mio canale. https://www.youtube.com/user/calmartvideo
Il terzo video che mostra l'allenamento (warming up) precedente alla escursione alla cascata e il giretto fatto il giorno sucessivo (cooling down), penso che dei tre sia il più divertente. Le musiche poi....
Purtroppo in tutti i video mancano alcune immagini che nel processo di compressione sono come ingoiate e sparite, per fortuna solo poche e non immagini importantissime ma erano a volte passaggi ironici. Penso di aver capito cose devo fare per evitare che riaccada ma mettere mano su questi significa nuovamente ore e ore di attesa fra compressione e caricamento (quasi 1 GB per film) e non lo faccio. Anche questa è una maratona anche se digitale... e fare 40 minuti circa di video in una settimana anche.
Ora quindi comincia la vera vacanza... la mia amica lavatrice e il mio amico ferro da stiro mi aspettano e poi ci sono anche tutti gli altri... lo spazzettone e il tiravetro, la vaporetta e le pentole e poi anche nell'orto mi aspettano.... tutti amici pericolosi.... altro che la jungla dominicana.... quella è nulla a confronto....
Parlandone con un amico sulla storia della biscietta siamo venuti alla conclusione che avrebbe potuto anche essere stata una di quelle lucertole o gekkos che quando scappano si muovono anche a S, la zona con palme ne è piena... e avendo solo visto la coda di sfuggita non posso non dire che può essere...
Ho trovato in ogni modo le informazioni di Flavio sulle serpi in generale interessanti e combacianti a quello che ne penso io, ma pensando logicamente.... se i ragazzi guida vanno solo con i mocassini o scarpe da ginnastica in stoffa.... e non hanno antidoti o altro appresso, come esempio un bastone per scacciare un eventuale serpe... vuol dire che la zona non è conosciuta per questo.
La mia resistenza al dolore è alta ma come Paolo ha detto una certa calcolazione di ciò che si fà c'è. Non sono una masochista e ben sapevo che mi potevo fermare in qualunque momento, anche solo per stanchezza, e rinunciare e farmi venire a prendere se necessario; a maggior ragione lo avrei fatto se avessi cominciato a zoppicare o a soffrire. Come ben sapete per piccole lesioni muscolari come nel mio caso all'alluce ( e probabilmente ai polpacci Flavio e Nancy) non è consigliato in ogni modo di fermarsi e raffreddare il muscolo sennò comincia a dolorare ed è per questo che anche il giorno dopo sono andata a camminare nella sabbia fina a Las Galeras e credetemi non era sempre piacevole nella parte morbida della pianta dove avevo i piccoli ematomi, anzi.... ma sapevo che era anche una forma di massaggio che aiutava a riassorbire gli ematomi e a tener riscaldato i muscoli (senza però esagerare).
Ciao C.S.
Re: Escursione alla cascata El Limón
Oppure che sanno benissimo che i serpenti sono timidi e schivi e che i films del terrore appartengono al mondo della fantasia.contessa scalza ha scritto:Ho trovato in ogni modo le informazioni di Flavio sulle serpi in generale interessanti e combacianti a quello che ne penso io, ma pensando logicamente.... se i ragazzi guida vanno solo con i mocassini o scarpe da ginnastica in stoffa.... e non hanno antidoti o altro appresso, come esempio un bastone per scacciare un eventuale serpe... vuol dire che la zona non è conosciuta per questo.
Quello che tu esponi è un principio scientifico sperimentato, veritiero ed indiscutibile.non è consigliato in ogni modo di fermarsi e raffreddare il muscolo sennò comincia a dolorare ed è per questo che anche il giorno dopo sono andata a camminare nella sabbia fina a Las Galeras e credetemi non era sempre piacevole nella parte morbida della pianta dove avevo i piccoli ematomi, anzi.... ma sapevo che era anche una forma di massaggio che aiutava a riassorbire gli ematomi e a tener riscaldato i muscoli (senza però esagerare).
Si chiama recupero attivo.
Se sei stanco e stai seduto su un divano, i tuoi vasi sanguigni restano chiusi, arriva meno sangue ai tessuti e, quindi, meno ossigeno.
Se, invece, cammini lentamente o fai del movimento a bassa intensità, il sangue comincia a circolare, ossigena i tessuti stanchi e li rigenera.
Paradossale, vero?
Riposi e recuperi poco, ti muovi e presto sarai come nuovo.
Funziona proprio così.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Re: Escursione alla cascata El Limón
[quote]Ho trovato in ogni modo le informazioni di Flavio sulle serpi in generale interessanti e combacianti a quello che ne penso io, ma pensando logicamente.... se i ragazzi guida vanno solo con i mocassini o scarpe da ginnastica in stoffa.... e non hanno antidoti o altro appresso, come esempio un bastone per scacciare un eventuale serpe... vuol dire che la zona non è conosciuta per questo.
A proposito di serpi qualche anno fa' camminando in un sentiero di collina mi sono imbattuto in una vipera , per fortuna me ne sono accorto qualche metro prima, si era rizzata con la testa e se non me ne accorgevo era pronta per morsicarmi. Nel periodo estivo vado scalzo a volte nell'erba alta,ma ho paura di fare brutti incontri, con un bastone facendo un po' di rumore credo che eventuali serpi si avvontanino. Ad ogni modo da giugno ad ottobre preferisco camminare sulla spiaggia di buon mattino(da Calambrone a Marina di Pisa cè una spiaggia bellissima di 6 km) . o su sentieri scoperti .
A proposito di serpi qualche anno fa' camminando in un sentiero di collina mi sono imbattuto in una vipera , per fortuna me ne sono accorto qualche metro prima, si era rizzata con la testa e se non me ne accorgevo era pronta per morsicarmi. Nel periodo estivo vado scalzo a volte nell'erba alta,ma ho paura di fare brutti incontri, con un bastone facendo un po' di rumore credo che eventuali serpi si avvontanino. Ad ogni modo da giugno ad ottobre preferisco camminare sulla spiaggia di buon mattino(da Calambrone a Marina di Pisa cè una spiaggia bellissima di 6 km) . o su sentieri scoperti .
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Escursione alla cascata El Limón
I serpenti in generale non hanno mai una buona vista.ALEBO ha scritto:A proposito di serpi qualche anno fa' camminando in un sentiero di collina mi sono imbattuto in una vipera , per fortuna me ne sono accorto qualche metro prima, si era rizzata con la testa e se non me ne accorgevo era pronta per morsicarmi. Nel periodo estivo vado scalzo a volte nell'erba alta,ma ho paura di fare brutti incontri, con un bastone facendo un po' di rumore credo che eventuali serpi si avvontanino. Ad ogni modo da giugno ad ottobre preferisco camminare sulla spiaggia di buon mattino(da Calambrone a Marina di Pisa cè una spiaggia bellissima di 6 km) . o su sentieri scoperti .
Hanno sensori per gli infrarossi, efficacissimi di notte, ma poco sul terreno infuocato delle ore diurne.
Però percepiscono molto bene le vibrazioni trasmesse dal terreno, oltre a prelevare campioni chimici dell'aria tramite quella linguetta guizzante biforcuta.
Vuoi per l'intontimento dovuto al calore, vuoi per la natura del terreno, a volte non si accorgono della nostra presenza fino all'ultimo momento; la paura li travolge, non comprendono bene se la loro vita è in pericolo e allora reagiscono con l'unica arma di cui dispongono; zanne e veleno.
Tieni presente che in queste condizioni le serpi iniettano quantità di veleno submassimali: hai letto bene.
I serpenti sono in grado di dosare volontariamente la quantità di veleno contraendo in modo variabile i muscoli che circondano le ghiandole velenifere.
Però i danni e lo spavento sono notevoli.
Allora andare scalzi in montagnia è follia?
No, purché si possa vedere bene dove posiamo i nostri piedi nudi.
Attenti ai margini dei sentieri, specie se erbosi: la vipera puo essere spaventata anche sfiorandola semplicemente.
Se vi piace tantissimo camminare scalzi anche in luoghi a rischio, prendete con voi un amico calzato e mandatelo avanti: lui rischierà poco con scarponi e ghette ed in più vi aprirà la strada scacciando eventuali brutte sorprese.
Ah, dimenticavo: piedi nudi o sandali da trekking il discorso non cambia.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
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