Nuovo arrivato dalla Svizzera!

Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, ho 28 anni e vivo in Svizzera da circa 5 anni. Sono nato e vissuto a Roma.

Sono un ingegnere informatico e mi piace giocare a scacchi
Se il tempo lo permette vado e scalzo e, nei mesi piu' caldi, vado sempre scalzo, fatta eccezione per i sandali in ufficio.

Mezzi pubblici, supermercato, non ho mai avuto problemi, neanche in inverno inoltrato. Gli unici commenti che ho avuto sono stati positivi.
Si', lo so, in Italia sarebbe diverso Lo so! Lo scorso anno, a inizi marzo, ho portato degli amici a Roma per un weekend e... il "clima" è davvero ostile. In metro avevo tutti gli occhi addosso, come se avessero visto un fantasma, e ai musei vaticani mi hanno quasi arrestato. No, non è vero, non mi hanno quasi arrestato, ma non l'hanno presa benissimo.

Sul "perchè" io cammini scalzo. Boh, non lo so! Di solito funziona che sento caldo e mi tolgo le scarpe

Grazie per aver letto!

Ciao benvenuto

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, ho 28 anni e vivo in Svizzera da circa 5 anni. Sono nato e vissuto a Roma.

Sono un ingegnere informatico e mi piace giocare a scacchi
Se il tempo lo permette vado e scalzo e, nei mesi piu' caldi, vado sempre scalzo, fatta eccezione per i sandali in ufficio.

Mezzi pubblici, supermercato, non ho mai avuto problemi, neanche in inverno inoltrato. Gli unici commenti che ho avuto sono stati positivi.
Si', lo so, in Italia sarebbe diverso Lo so! Lo scorso anno, a inizi marzo, ho portato degli amici a Roma per un weekend e... il "clima" è davvero ostile. In metro avevo tutti gli occhi addosso, come se avessero visto un fantasma, e ai musei vaticani mi hanno quasi arrestato. No, non è vero, non mi hanno quasi arrestato, ma non l'hanno presa benissimo.

Sul "perchè" io cammini scalzo. Boh, non lo so! Di solito funziona che sento caldo e mi tolgo le scarpe

Grazie per aver letto!

‐-------------------------------
CIAOOO!!!!!!
Benvenuto!!!
Mmmmmannaggia! Il confine con la Svizzera dista soltanto 45 Km (in linea d'aria) da casa mia...
Ciaooooooo!!!!!!!!
-A-N-D-Y-

Andy ha scritto:

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, ho 28 anni e vivo in Svizzera da circa 5 anni. Sono nato e vissuto a Roma.

Sono un ingegnere informatico e mi piace giocare a scacchi
Se il tempo lo permette vado e scalzo e, nei mesi piu' caldi, vado sempre scalzo, fatta eccezione per i sandali in ufficio.

Mezzi pubblici, supermercato, non ho mai avuto problemi, neanche in inverno inoltrato. Gli unici commenti che ho avuto sono stati positivi.
Si', lo so, in Italia sarebbe diverso Lo so! Lo scorso anno, a inizi marzo, ho portato degli amici a Roma per un weekend e... il "clima" è davvero ostile. In metro avevo tutti gli occhi addosso, come se avessero visto un fantasma, e ai musei vaticani mi hanno quasi arrestato. No, non è vero, non mi hanno quasi arrestato, ma non l'hanno presa benissimo.

Sul "perchè" io cammini scalzo. Boh, non lo so! Di solito funziona che sento caldo e mi tolgo le scarpe

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Benvenuto!!!
Mmmmmannaggia! Il confine con la Svizzera dista soltanto 45 Km (in linea d'aria) da casa mia...
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Grazie!!!

"In linea d'aria". Esatto Vivo vicino al lago di Costanza. In "linea d'aria" l'Italia dista 100km ma per andare in qualunque posto in Italia mi ci vogliono circa 5 ore di viaggio.
Pero' non è un problema! Mi piace molto viaggiare, in particolare in treno!

FrancoR18 ha scritto:Ciao benvenuto

grazie!

Benvenuto anche da me!

Benvenuto e un saluto dalla Baviera!
Quando vado a casa in Italia (del Nord) non ho mai avuto esperienze particolarmente negative camminando scalzo, cosa che faccio regolarmente da anni. A dire il vero, ho girato scalzo in lungo e in largo anche a Roma, quando l'ho visitata, e non ho avuto alcun problema, neanche nei musei. Ricordo solo lo sporco cittadino di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altra città che abbia visitato scalzo... Fuori Roma però, alla necropoli etrusca di Cerveteri, all'ingresso hanno insistito perché mi mettessi qualcosa ai piedi, perché ritenevano il terreno altrimenti troppo pericoloso. Tipico pensiero di chi non ha mai camminato a piedi nudi e non ha alcuna idea delle abilità naturali del piede. Camminare su di un terreno scosceso è molto più pericoloso in infradito che a piedi nudi... e invece loro si erano tranqullizzati solo una volta viste le mie infradito!
Neanche da qui la Svizzera - geograficamente - è tanto lontana, ma per me e per molti tedeschi lo è decisamente a livello di portafoglio!

Ben arrivato all'ennesimo informatico!  (un giorno capiremo quale sia il nesso tra informatica e barefooting, ma ci dev'essere )!
Musei Vaticani: qualche anno fa l'ho passata liscia, forse li ho presi di sorpresa. Il dress code, bontà loro, consente i sandali: https://www.museivaticaniroma.it/dress-code-musei-vaticani...
Roma: bisogna che ci organizziamo un giretto, è da tanto che manchiamo. Nelle zone turistiche credo che i romani siano abituati a vedere di tutto, comunque.
In città non si può pensare di passare inosservati ma non mi hanno mai puntato col dito ...
Svizzera: qui sul forum abbiamo un cultore del cantone di Appenzell: https://natiscalzi.forumattivo.com/t3694-appenzell-2023?highlight=appenzell. Prima o poi faremo un pellegrinaggio  

Intanto buon proseguimento!

Benvenuto!
Anni fa ero stato a Roma e ho girato scalzo senza problemi. Non ricordo se sono entrato scalzo ai musei vaticani ma sicuramente a San Pietro mentre in altre chiese prima tra tutte a Firenze avevano fatto storie.
La cosa che mi aveva un po' fermato è lo sporco e i vetri che tra l'altro se si infilano nei sampietrini diventano davvero pericolosi.
Ricordo anzi di aver visto altri turisti scalzi.
In generale però è vero vieni visto come un marziano ma questo credo un po' in tutta Italia anche se il più delle volte la cosa si limita a sguardi allibiti e magari a qualche commento fatto sottovoce.
D'altronde a parte i nostri raduni devo dire che io a Milano di scalzi ne ho visti davvero pochi
Non so dire il perché di questa differenza tra i paesi nordici e noi. Forse siamo il Paese della moda forse un retaggio culturale/religioso (cattolici / protestanti)?

Appleseed ha scritto:Ben arrivato all'ennesimo informatico!  (un giorno capiremo quale sia il nesso tra informatica e barefooting, ma ci dev'essere )!
Musei Vaticani: qualche anno fa l'ho passata liscia, forse li ho presi di sorpresa. Il dress code, bontà loro, consente i sandali:
Roma: bisogna che ci organizziamo un giretto, è da tanto che manchiamo. Nelle zone turistiche credo che i romani siano abituati a vedere di tutto, comunque.
In città non si può pensare di passare inosservati ma non mi hanno mai puntato col dito ...
Svizzera: qui sul forum abbiamo un cultore del cantone di Appenzell: https://natiscalzi.forumattivo.com/t3694-appenzell-2023?highlight=appenzell. Prima o poi faremo un pellegrinaggio  

Intanto buon proseguimento!

Informatico e scacchista!  

Vivo molto vicino all'Appenzello e secondo me la faccenda riguardo al barefooting è complessa.

Per esempio, sono andato in giro in quelle zone vestito un po' da hippie, scalzo ovviamente, e ho ricevuto occhiatacce molto di piu' di quanto ne riceva a San Gallo città. Quello che voglio dire è che per loro barefooting significa valorizzare le tradizioni e gli usi di un tempo: per necessità, si andava scalzi "nei mesi senza erre", da maggio ad agosto, per una questione di risparmio economico.

Questa cosa è rimasta e non solo in appenzello. Per esempio, ho una amica del posto che mi disse "Tu sei uno strano perchè cammini scalzo nei mesi con la erre". In Italia, o in molti altri posti, sarebbe stato "tu sei strano perchè cammini scalzo. Punto". ("Strano" l'ha  detto in maniera scherzosa).

In generale, un po' in tutta la zona dove vivo, andare scalzi è visto come "oh, guarda, quel tizio si sente rilassato e va scalzo". Non ha una accezione negativa. Anzi.

Mi ricordo una volta che, ero di fretta, e la panettiera dove ero andato a fare compere, comincio' ad attaccarmi un "pippone" su come lei abbia dolori alla schiena e di come io faccia bene ad andare scalzo. "E' salutare, è salutare!" "Si, signora, okay, ma sono qui per compare il pane".

Concludo: quello che volevo dire sull'appenzello è che loro accettano, e praticano, il barefooting, non come segno di "apertura mentale". E' quasi l'opposto!
Magari vedono come normale un padre di famiglia che va in giro scalzo con i figli, ma le stesse persone ti guardano malissimo se ti tingi i capelli di rosa

GECO ha scritto:Benvenuto!
Anni fa ero stato a Roma e ho girato scalzo senza problemi. Non ricordo se sono entrato scalzo ai musei vaticani ma sicuramente a San Pietro mentre in altre chiese prima tra tutte a Firenze avevano fatto storie.
La cosa che mi aveva un po' fermato è lo sporco e i vetri che tra l'altro se si infilano nei sampietrini diventano davvero pericolosi.
Ricordo anzi di aver visto altri turisti scalzi.
In generale però è vero vieni visto come un marziano ma questo credo un po' in tutta Italia anche se il più delle volte la cosa si limita a sguardi allibiti e magari a qualche commento fatto sottovoce.
D'altronde a parte i nostri raduni devo dire che io a Milano di scalzi ne ho visti davvero pochi
Non so dire il perché di questa differenza tra i paesi nordici e noi. Forse siamo il Paese della moda forse un retaggio culturale/religioso (cattolici / protestanti)?

Forse il problema è che sono andato a inizi marzo e vestito con un vistoso pullover arcobaleno
Come marziano vieni visto nei paesi latini. Questo è quello che mi sento di dire.

Federico ha scritto:Benvenuto e un saluto dalla Baviera!
Quando vado a casa in Italia (del Nord) non ho mai avuto esperienze particolarmente negative camminando scalzo, cosa che faccio regolarmente da anni. A dire il vero, ho girato scalzo in lungo e in largo anche a Roma, quando l'ho visitata, e non ho avuto alcun problema, neanche nei musei.  Ricordo solo lo sporco cittadino di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altra città che abbia visitato scalzo... Fuori Roma però, alla necropoli etrusca di Cerveteri, all'ingresso hanno insistito perché mi mettessi qualcosa ai piedi, perché ritenevano il terreno altrimenti troppo pericoloso. Tipico pensiero di chi non ha mai camminato a piedi nudi e non ha alcuna idea delle abilità naturali del piede. Camminare su di un terreno scosceso è molto più pericoloso in infradito che a piedi nudi... e invece loro si erano tranqullizzati solo una volta viste le mie infradito!
Neanche da qui la Svizzera - geograficamente - è tanto lontana, ma per me e per molti tedeschi lo è decisamente a livello di portafoglio!

Come ho scritto su, sono andato a inizi marzo e vestito un po' da hippie.
Se posso chiedere, Baviera dove? Lindau è per me dietro casa: ci arrivo in circa un'ora di treno. Monaco e' piu' impegnativo ma è comunque abbastanza vicino (3 ore di treno? Qualcosa del genere). Poi Monaco è stupenda, fatta eccezione per le settimane dell'Octoberfest

Federico ha scritto:lo è decisamente a livello di portafoglio!

Sigh. Lo è per gli stessi svizzeri Io infatti ho cominciato cosi' a fare barefooting... la vita costa troppo e ho dovuto tagliare le spese. Okay, si è capito che sono un tipo ironico, no?

Un pochino in ritardo ma benvenuto anche da parte mia!

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, ho 28 anni e vivo in Svizzera da circa 5 anni. Sono nato e vissuto a Roma.

Sono un ingegnere informatico e mi piace giocare a scacchi
Se il tempo lo permette vado e scalzo e, nei mesi piu' caldi, vado sempre scalzo, fatta eccezione per i sandali in ufficio.

Lo scorso anno, a inizi marzo, ho portato degli amici a Roma per un weekend e... il "clima" è davvero ostile. In metro avevo tutti gli occhi addosso, come se avessero visto un fantasma,!

Ciao e benvenuto.

Anche io Ingegnere Informatico e scacchista (ma mediocre come scacchista    ).

Abitando a Roma non mi pare che il clima sia poi così ostile, ma condivido che andare in metro scalzi non sia proprio il massimo, più che altro mi pare inutile stare scalzi per passare 20-30 minuti seduto o fermo in piedi e lo faccio solo se mi ci trovo nell'ambito di un percorso più ampio, anche perché i dintorni di diverse stazioni sono tra i posti peggio tenuti della città.
Ad ogni modo evito di far caso se mi guardino o meno, a parte qualche occhiata il 99% della gente ormai ha lo sguardo fisso sul telefonino.

Appleseed ha scritto:
Roma: bisogna che ci organizziamo un giretto, è da tanto che manchiamo.

Quando volete, vi faccio da guida turistica.

Un tardivo benvenuto a te da parte di un altro informatico scalzista!  

Come ipotizzato dall'amico Appleseed probabilmente la professione di informatico e la propensione al barefooting sono in qualche modo correlate.
Personalmente credo che tale legame sia dovuto al fatto che gli informatici tendano per loro natura a pensare "fuori dagli schemi".
Questo finisce per influenzarne l'esistenza ben al di fuori dei confini dell'ambito professionale, portandoli a provare interesse e curiosità per cose che la maggioranza omologata nemmeno si degna di prendere in considerazione.

Marco53 ha scritto:Coraggio. Ancora un piccolo sforzo. Adesso sappiamo che non sei lontano da Appenzell (che a me piace dire senza quella o finale che fa tanto svizzero ticinese), ma esattamente dove?
Di tutte le zone dove a mia moglie e a me piace fare le vacanze, il lago di Costanza è la migliore. Ci piace tantissimo, da Stockach (anche se non è proprio sul lago) a Bregenz, lato tedesco, austriaco o svizzero non importa.

Qui sono al museo delle palafitte di Unteruhldingen nel 2006. Diciamo che l'ho girato praticamente tutto a piedi scalzi: paesi, musei, negozi, supermercati, vaporetti, per concludere col mio battesimo del volo su un aereo d'epoca. La mia epica escursione sullo Junkers Ju52 del 1935 a Friedrichshafen nel 2010, durante il Klassik Welt. In quel caso, come ho scritto più volte sul forum ma sarà difficile trovare i post, le mie scarpe (sandali) erano parcheggiate nella macchina ferma a Romanshorn, da dove parte il traghetto per Friedrichshafen, una soluzione geniale che ti permette di non portare la macchina in Germania a cercare parcheggi nella zona fieristica, ma dove puoi acquistare un Multi-ticket che comprende l'andata e ritorno in traghetto, la navetta per il Klassik Welt e l'ingresso in fiera!
Quest'anno sono stato 5 giorni ad Appenzell (4 notti) e con mia moglie abbiamo fatto una abituale escursione fino a Konstanz, e poi una visita al museo d'auto Autolook di Romanshorn, naturalmente tutto senza scarpe (mia moglie no, ma ormai non brontola più perché mi vede così felice quando sono scalzo).
L'unico rovescio della medaglia sono i prezzi svizzeri, che purtroppo sono peggiorati quando il cambio dell'euro che è sceso sotto il franco. Una bottiglia di minerale da 1 litro al ristorante costa fra gli 8 e 9 franchi. Col caldo di quest'estate abbiamo trovato una soluzione un po' meno costosa comprando una bottiglia molto fresca alla stazione di Appenzell per 4 euro e trasferendola in un thermos per mantenerla a lungo.
E poi ci sono le fontanine (per fortuna) ma non sempre le trovi alla bisogna.
Quindi non è escluso che ci si possa dare un aggancio dalle tue parti l'estate prossima! Però ricordati di dirci dove sei esattamente!
Saluti curiosi
Marco53
(sì, il 53 segna la mia età anagrafica: però la mia prima visita ad Appenzell è stata nel 1982! Dovrebbero darmi il premio di turista onorario, perché in tutti questi anni ho mancato solo il 2020-21 anni della pandemia).

Grazie per aver condiviso le tue esperienze. Dovrebbero davvero farti turista onorario! Gli svizzeri apprezzano tantissimo quando si ama la loro nazione per i paesaggi e non per... i soldi e gli sci
Un consiglio per l'acqua: insisti per avere quella di rubinetto. In un posto, siamo riusciti a farci abbassare il prezzo dai 9 franchi che hai detto a 4. Ma non garantisco funzioni sempre, specialmente in posti molto frequentati e turistici!

Vivo vicino al lago di Costanza. Sono d'accordo è una zona molto bella!

nikytuky94 ha scritto:Un pochino in ritardo ma benvenuto anche da parte mia!

Grazie mille!! Non sei in ritardo

cyberteam ha scritto:

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, ho 28 anni e vivo in Svizzera da circa 5 anni. Sono nato e vissuto a Roma.

Sono un ingegnere informatico e mi piace giocare a scacchi
Se il tempo lo permette vado e scalzo e, nei mesi piu' caldi, vado sempre scalzo, fatta eccezione per i sandali in ufficio.

Lo scorso anno, a inizi marzo, ho portato degli amici a Roma per un weekend e... il "clima" è davvero ostile. In metro avevo tutti gli occhi addosso, come se avessero visto un fantasma,!

Ciao e benvenuto.

Anche io Ingegnere Informatico e scacchista (ma mediocre come scacchista    ).

Abitando a Roma non mi pare che il clima sia poi così ostile, ma condivido che andare in metro scalzi non sia proprio il massimo, più che altro mi pare inutile stare scalzi per passare 20-30 minuti seduto o fermo in piedi e lo faccio solo se mi ci trovo nell'ambito di un percorso più ampio, anche perché i dintorni di diverse stazioni sono tra i posti peggio tenuti della città.
Ad ogni modo evito di far caso se mi guardino o meno, a parte qualche occhiata il 99% della gente ormai ha lo sguardo fisso sul telefonino.

Grazie!!
Okay mi correggo: qui la gente trova normale andare scalzi nei mesi da maggio ad agosto. Ovvio che trovo Roma ostile ... punti di vista

Young_barefooter ha scritto:Un tardivo benvenuto a te da parte di un altro informatico scalzista!    

Come ipotizzato dall'amico Appleseed probabilmente la professione di informatico e la propensione al barefooting sono in qualche modo correlate.
Personalmente credo che tale legame sia dovuto al fatto che gli informatici tendano per loro natura a pensare "fuori dagli schemi".
Questo finisce per influenzarne l'esistenza ben al di fuori dei confini dell'ambito professionale, portandoli a provare interesse e curiosità per cose che la maggioranza omologata nemmeno si degna di prendere in considerazione.

Grazie mille!!! Non sei affatto in ritardo

Young_barefooter ha scritto:Personalmente credo che tale legame sia dovuto al fatto che gli informatici tendano per loro natura a pensare "fuori dagli schemi".

Oppure il nostro lavoro è noioso e ci vengono idee strambe

gcc-antonio ha scritto:

Young_barefooter ha scritto:Personalmente credo che tale legame sia dovuto al fatto che gli informatici tendano per loro natura a pensare "fuori dagli schemi".

Oppure il nostro lavoro è noioso e ci vengono idee strambe

Oppure abbiamo la testa occupata in questioni talmente contorte ed astruse, avendo al contempo per una larga fetta di tempo a che fare più con le macchine (che certo non questionano sul look) che con persone.
A quel punto, con la testa in un mondo tutto nostro, su altri aspetti tendiamo a semplificare (scarpe, auto, stile nel vestire, etc. ).

gcc-antonio ha scritto:
Oppure il nostro lavoro è noioso e ci vengono idee strambe

cyberteam ha scritto:
Oppure abbiamo la testa occupata in questioni talmente contorte ed astruse, avendo al contempo per una larga fetta di tempo a che fare più con le macchine (che certo non questionano sul look) che con persone.
A quel punto, con la testa in un mondo tutto nostro, su altri aspetti tendiamo a semplificare (scarpe, auto, stile nel vestire, etc. ).

Può darsi che la verità stia nel mezzo: probabilmente la propensione allo scalzismo è un mix delle ipotesi sopra descritte, alle quali magari si mescolano esperienze personali o situazioni vissute di persona.

Personalmente credo di essere uno scalzista più o meno da sempre, quantomeno dalle primissime esperienze di camminata a piedi nudi avute da bambino.
Le ho raccontate svariate volte su questo forum ma ne faccio un rapido sunto per i nuovi arrivati:
Nei miei primi anni di vita ho trascorso molto tempo con la mia nonna materna (purtroppo recentemente scomparsa alla veneranda età di 98 anni) che si occupava di me quotidianamente dato che i miei genitori erano spesso impegnati col lavoro. Ho il chiarissimo ricordo che quando avevo 3/4 anni la nonna qualche volta mi faceva camminare scalzo, nei campi dietro casa dei miei genitori oppure addirittura sul marciapiede davanti a casa sua, a Milano. Ricordo che quando ero a spasso con lei a volte mi fermavo per segnalare che certi posti secondo me erano adatti a camminare scalzi.

Quando avevo all'incirca 5 anni mi trovavo un giorno al Castello Sforzesco di Milano con mio padre per una passeggiata. Entrando dall'ingresso principale del castello abbiamo incrociato una ragazza scalza.
Era una bionda, molto più grande di me (avrà avuto 15-16 anni, col senno di poi credo poteva essere una turista nordica, quando ancora i turisti nordici camminavano spesso scalzi in italia).
Vederla scalza mi colpì molto, rimasi quasi turbato e trascorsi le giornate successive a rimuginare su come mai fosse a piedi nudi. Ricordo che alla fine decisi che il padre aveva voluto punirla per qualche marachella combinata, costringendola a camminare scalza.
Ipotesi piuttosto negativa, ma comunque questa visione fece scattare qualcosa dentro di me, più o meno inconsciamente mi resi conto che volevo fare come quella ragazza, ovvero essere libero di camminare scalzo.
Questo probabilmente ha consolidato le basi gettate dalla nonna e ha fatto di me un barefooter, indipendentemente dalla professione che avrei scelto anni dopo!

gcc-antonio ha scritto:Ciao a tutti! Mi chiamo Antonio, ho 28 anni e vivo in Svizzera da circa 5 anni. Sono nato e vissuto a Roma.

Sono un ingegnere informatico e mi piace giocare a scacchi
Se il tempo lo permette vado e scalzo e, nei mesi piu' caldi, vado sempre scalzo, fatta eccezione per i sandali in ufficio.

Mezzi pubblici, supermercato, non ho mai avuto problemi, neanche in inverno inoltrato. Gli unici commenti che ho avuto sono stati positivi.
Si', lo so, in Italia sarebbe diverso Lo so! Lo scorso anno, a inizi marzo, ho portato degli amici a Roma per un weekend e... il "clima" è davvero ostile. In metro avevo tutti gli occhi addosso, come se avessero visto un fantasma, e ai musei vaticani mi hanno quasi arrestato. No, non è vero, non mi hanno quasi arrestato, ma non l'hanno presa benissimo.

Sul "perchè" io cammini scalzo. Boh, non lo so! Di solito funziona che sento caldo e mi tolgo le scarpe

Grazie per aver letto!

Benvenuto anche da parte mia.
Perdona la mia risposta tardiva, ma non riesco a frequentare il forum con la stessa continuità del passato. Cionondimeno torno sempre a dare un'occhiata.

Mi hai fatto venire in mente che forse dovrei iniziare a pensare anch'io di trasferirmi in Svizzera, anche se non so se cercano insegnanti di lingue in quantità siderali nelle scuole private. Certo, dopo quello che mi hai detto sul loro essere barefoot-friendly un pochino mi sento motivato. Pensa che ho sentito che paesi che avrei detto a mani basse fossero più tolleranti sono invece incredibilmente barefoot-unfriendly quasi più dell'Italia (il che è tutto dire).

EDIT: anch'io amo gli scacchi, ma sono scarso da far puzza

gcc-antonio ha scritto:Se posso chiedere, Baviera dove? Lindau è per me dietro casa: ci arrivo in circa un'ora di treno. Monaco e' piu' impegnativo ma è comunque abbastanza vicino (3 ore di treno? Qualcosa del genere). Poi Monaco è stupenda, fatta eccezione per le settimane dell'Octoberfest

Chiedo scusa, Antonio: ho avuto settimane molto impegnate e non ho più sbirciato nel forum. E purtroppo l'opzione dei messaggi in privato (che a mio parere sarebbero comodi e utili) qui sul forum è stata disattivata. (A meno di mettere a disposizione sul proprio profilo un indirizzo mail, cosa che io ho fatto.)
Abito a due passi da Monaco di Baviera! In precedenza abitavo in centro a Monaco, dove ho studiato all'università. E condivido, insieme a tanti monacensi, l'avversione per l'Oktoberfest!

gcc-antonio ha scritto:
Vivo molto vicino all'Appenzello e secondo me la faccenda riguardo al barefooting è complessa.

Per esempio, sono andato in giro in quelle zone vestito un po' da hippie, scalzo ovviamente, e ho ricevuto occhiatacce molto di piu' di quanto ne riceva a San Gallo città. Quello che voglio dire è che per loro barefooting significa valorizzare le tradizioni e gli usi di un tempo: per necessità, si andava scalzi "nei mesi senza erre", da maggio ad agosto, per una questione di risparmio economico.

Questa cosa è rimasta e non solo in appenzello. Per esempio, ho una amica del posto che mi disse "Tu sei uno strano perchè cammini scalzo nei mesi con la erre". In Italia, o in molti altri posti, sarebbe stato "tu sei strano perchè cammini scalzo. Punto". ("Strano" l'ha  detto in maniera scherzosa).

In generale, un po' in tutta la zona dove vivo, andare scalzi è visto come "oh, guarda, quel tizio si sente rilassato e va scalzo". Non ha una accezione negativa. Anzi.


Magari vedono come normale un padre di famiglia che va in giro scalzo con i figli, ma le stesse persone ti guardano malissimo se ti tingi i capelli di rosa

Grazie per la tua testimonianza. Mi fa pensare in particolare la frase "che per loro barefooting significa valorizzare le tradizioni e gli usi di un tempo".
Anche in Italia ci sono luoghi dove c'è ancora un forte attaccamento alla cultura rurale e popolare, ma ciò non mi sembra che renda le persone più inclini a camminare scalze.
Sei in grado di spiegarmi questo apparente paradosso?
Inoltre vorrei chiederti se secondo te c'è qualche differenza a livello cantonale oppure tra zone tradizionalmente cattoliche e quelle protestanti.
Ciao

disc ha scritto:
Anche in Italia ci sono luoghi dove c'è ancora un forte attaccamento alla cultura rurale e popolare, ma ciò non mi sembra che renda le persone più inclini a camminare scalze.
Sei in grado di spiegarmi questo apparente paradosso?

Naturalmente la risposta che ci darà gcc-antonio sarà molto più completa della mia, ma mi sento di rispondere scrivendo che da noi il camminare scalzo possa essere sinonimo di povertà e quindi le persone che vivono ancora oggi nelle zone rurali si potrebbero sentire in forte disagio nel vedere qualcuno andare scalzo per voler proprio. Forse questa ideologia sarà molto più sentita nelle persone più su d'età e comunque per quel che mi riguarda non solo abitanti delle zone rurali