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Messaggio  lucignolo Gio Dic 17 2009, 23:50

Esco tardi dal lavoro, ma la voglia di far lavorare i miei piedi è grande.
Giubbotto imbottito, cappello di pile e piedi nudi.
Francamente mi sento un po’ fuori di testa, perché ci sono lunghi tratti innevati e fa davvero freddo.
Il lato positivo è che ci sono poche persone in giro.
Chiudo il cancellone del cortile della corte ed è come uscire dal portone di un castello sicuro: fuori c’è l’ignoto e l’avventura.
La neve scrocchia sotto i piedi e penso a cosa frullerà per la testa a chi vedrà quelle impronte con cinque dita sulla superficie bianca.
L’inizio non è facile e le dita diventano un poco insensibili, ma qualche sassolino appuntito lo sento: O.K. tutto bene allora.
C’è qualche tratto senza neve e li i miei piedi nudi cominciano a reagire ed a scaldarsi.
Bisogna fare attenzione a non scivolare, perché l’umidità al suolo è diventata ghiaccio vetroso.
È bellissimo calpestare superfici fredde eppure così differenziate, foglie secche, rametti che ti pungono dolcemente, neve ghiacciata che si sfalda rumoreggiando.
O diafani cristalli che luccicano alla luce dei lampioni.
Ed io non solo li ammiro come fari nella notte, ma li sento e li percepisco come creature dotate di una propria anima, ignota a chi non bacia il mondo con la genuina emozione di un piede nudo: amplificano la mia coscienza di essere scalzo con una sinfonia di sensazioni che trascendono la parola.
A volte è meglio entrare nell’erba coperta di neve, per evitare cadute pericolose, ma la bambagia ghiacciata colora presto le dita di un rosso vivo.
Sono a metà strada, in un punto di non ritorno e non ho con me calzature di emergenza.
Confido nel passo veloce e nel lavoro dei miei fedeli piedi nudi.
Ah, ora riposo sotto questo confortevole porticato con piastrelle di marmo, sotto lo sguardo di un ragazzo con un possente cane……che mi squadra a sua volta con un’espressione indecifrabile.
Un po’ di sassi, ma non li sento perché ho buone suole o perché sono anestetizzato dalle basse temperature?
<Buona sera> mi dice un signore: un rapido sguardo ai mie piedi ed uno molto prolungato ai miei occhi. Cerca un lampo di follia? Smile
Tre signore anziane procedono con cautela, le supero a doppia velocità.
Attenzione al ghiaccio, uuhh come si scivola, buona sera a lei e buon Natale.
Strano, niente commenti?
Sono quasi a casa: le dita? Ora rosso vivo, ora pallide, ora rosee, ma ancora sensibili.
Due bambinetti coperti come due piccoli Babbo Natale mi osservano attentamente ed incuriositi, ma non parlano.
Un breve tratto sassoso e sterrato, poi di nuovo la neve.
Il portone del castello sicuro è davanti a me: però, che emozione, che senso di libertà.
Due minuti ed i miei piedi sembrano prendere fuoco, poi un po’ di bruciore alle suole.
Ho camminato veloce per un'ora, ma il freddo non mi ha consentito di percepire l’abrasione dei tratti più duri.
Ho la sensazione che le mie suole si stiano irrobustendo a vista d’occhio.
Mi rimane un gran senso di benessere e di pace: sono le endorfine?
Ci pensate? Non ho ancora avuto un raffreddore! Malanno che mi affliggeva anche due o tre volte ogni inverno.
Ah, dimenticavo! La temperatura? -2° C! Smile
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Messaggio  Enzo Ven Dic 18 2009, 07:33

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Messaggio  Paolo G Ven Dic 18 2009, 09:14

Flavio sei un mito!
Io non ci provo molto ad andare scalzo in questi giorni anche se la voglia è davvero tanta.
Mi incuriosisce invece la storia delle tue finte scarpe e vorrei sapere come hai fatto a fartele, poichè magari ci provo anche io e, alla fine tiro fuori un po' di coraggio in più
PAOLO G.

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Messaggio  Daniela Ven Dic 18 2009, 14:22

Complimenti Flavio.
Le non molte volte che ho camminato scalza sottozero, ogni 5-600 metri entravo da qualche parte in un negozio o a prendere un caffe'.... sunny

Daniela

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Messaggio  Luca T Ven Dic 18 2009, 19:33

Flavio, è bellissimo questo tuo scritto.
Mi insegna che si possono oltrepassare i limiti senza essere fanatici o incoscienti. Soprattutto mi insegna, e mi conferma, che la sensibilità della pianta del piede è un orizzonte vastissimo con cui si può entrare in contatto con il mondo, tanto quello esterno quanto il mondo interiore.
Se la cosa si limitasse ad essere una semplice prodezza devo dire che mi divertirebbe come curiosità e mi stimolerebbe magari a “osare” un po’ oltre i limiti che mi sono prefissato, niente di più.
Ma tu ci hai descritto qualcosa che non può essere semplice frutto di una fertile immaginazione, è in realtà la prova che ci sono potenzialità nel corpo e nel cervello umano che non sono ancora ben conosciute, e che possono essere ritrovate. Secoli di “civiltà” hanno fatto dimenticare cose del tutto naturali presenti in potenza in ciascuno, legate a contatti molto semplici e privi di costo materiale. Tra questi aspetti della civiltà ci sono le scarpe.
Mi fai ricordare una cosa che ho letto di recente riguardo ai giovani “eschimesi” (si chiamano in un altro modo) che vivono in Groenlandia. Questo articolo diceva che quelle popolazioni hanno da secoli sviluppato una straordinaria capacità di orientarsi anche nelle situazioni più difficili, dato che le tempeste di neve fanno spesso cancellare le piste. Lì non si tratta di tornare a casa con i piedi più o meno assiderati, si tratta di vita o di morte.
Da quando esistono i satelliti queste popolazioni hanno cominciato ad usare gli strumenti satellitari: ebbene, nei casi in cui questi strumenti non hanno funzionato (può succedere, se ci si affida a sole apparecchiature che possono avere dei guasti) i giovani intorno ai venti anni si sono smarriti anche con conseguenze tragiche. Evidentemente hanno perduto il collegamento con il sapere dei loro antenati!
La tua esperienza non è esattamente la stessa cosa perché parla di sensazioni personali molto raffinate, “da amatori”, di quelle che “intender non le può chi non le prova”. Ma ugualmente mi fa pensare a quanto perdiamo delle nostre capacità vitali perché ci facciamo sostituire da facili strumenti che finiscono con l’impoverire le nostre facoltà
Hai proseguito quella vena di espressività aperta di recente da Spyro con il suo piccolo pezzo.
Grazie!
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Messaggio  lucignolo Ven Dic 18 2009, 21:31

Enzo ha scritto:Bravo Flavio, mi capitava qualcosa del genere con la brina e i tratti ghiacciati della villa, ma ora temo di non riuscirci più, gli anni passano...
Forse non ci riuscirai più e sottolineo il forse, ma tu sei un barefooter storico.
Senza voler lodare a sproposito, credo che si debbano rispettare coloro che hanno fatto da battistrada in un epoca ostile.
Oggi si parla molto di barefooting e la cosa intriga.
Noi italiani siamo molto lontani dall'accettare questo stile di vita, però qualcosa si muove, qualcosa matura nelle teste di molte persone.
Ma c'è stato un momento, poco prima del 2000 e poco dopo, in cui essere scalzi voleva dire davvero essere pionieri.
Poi arriva la demotivazione, la stanchezza, la voglia di mollare, ma credo che in queste persone apripista ci sia ancora una voglia di fare che non può essersi semplicemente spenta come il fuoco di un pugno di paglia.
Qui parliamo di brace di qualità, che scaldano ancora, basta soffiare un poco o metterci sopra un nuovo ciocco di legno buono.
Fra noi ci sono leve giovani: rivolgo a loro l'appello di rinnovare l'entusiasmo.
Ne abbiamo tanto bisogno.
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Messaggio  lucignolo Ven Dic 18 2009, 21:44

Paolo G ha scritto:Flavio sei un mito!
Io non ci provo molto ad andare scalzo in questi giorni anche se la voglia è davvero tanta.
Mi incuriosisce invece la storia delle tue finte scarpe e vorrei sapere come hai fatto a fartele, poichè magari ci provo anche io e, alla fine tiro fuori un po' di coraggio in più
PAOLO G.
Vorrei raccontare come me li sono costruiti, ma, in realtà, ho sfruttato un paio di vecchi sandali ai quali ho tolto la suola.
Posso raccontare la piccola avventura per immagini, ma considera che basta davvero soltanto la fantasia per crearsi delle finte calzature.
Non abusaterne, perché possono dare dipendenza Smile , ma il paradosso è che possono aiutarti a prendere fiducia in te stesso.
Possono essere utili contro gli imbecilli fissati con il decoro e con le leggi da loro partorite, ma sappi che la libertà percepita nell'andare completamente scalzo non ha paragoni.
Non posso pretendere che tu violenti te stesso, però continuo a sperare che il diritto civico di esprimere liberamente il proprio stile di vita, senza ledere i diritti altrui, possa ricevere un impulso potente proprio da coloro che fanno della legge la propria professione, da persone come te.
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Messaggio  lucignolo Ven Dic 18 2009, 22:00

Daniela ha scritto:Complimenti Flavio.
Le non molte volte che ho camminato scalza sottozero, ogni 5-600 metri entravo da qualche parte in un negozio o a prendere un caffe'.... sunny
In effetti, come avrai notato dal mio racconto, anch'io ho sfruttato la presenza di tratti senza neve per ripristinare la temperatura di esercizio.
In qualche tratto di strada ti confesso che ero un po' preoccupato e tastavo le dita dei piedi per verificarne la sensibilità.
Ad un certo punto, quello in cui la distanza da casa non cambia sia che tu continui ad avanzare o che torni indietro, ti domandi se hai fatto la cavolata della tua vita.
In realtà i nostri piedi ci insegnano ancora una volta che anche sotto zero (si dice fino a - 5° C, ma i limiti sono tutti da verificare, purché ci si muova intensamente) ci possono regalare sensazioni indimenticabili.
Di certo se il suolo fosse stato completamente innevato (parlo di neve in cui si affonda con almeno metà dei nostri piedi) non so se sarei riuscito a camminare così a lungo, anzi, ne dubito molto.
Prove preliminari mi avevano dato qualche indicazione, perciò non sono partito così incoscientemente come potrebbe sembrare; qualche via di fuga me l'ero creata, ma confidavo fermamente nella riuscita della piccola impresa.
Insomma, si può fare: con molta motivazione, un discreto allenamento e con un po' di voglia, scusa il termine, di sputtanarsi socialmente. Very Happy
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Messaggio  lucignolo Ven Dic 18 2009, 22:33

Luca T ha scritto:Flavio, è bellissimo questo tuo scritto.
Mi insegna che si possono oltrepassare i limiti senza essere fanatici o incoscienti. Soprattutto mi insegna, e mi conferma, che la sensibilità della pianta del piede è un orizzonte vastissimo con cui si può entrare in contatto con il mondo, tanto quello esterno quanto il mondo interiore.
Insomma, Enzo, Daniela, Paolo G. e te mi volete fare arrossire. Embarassed
Grazie per l'apprezzamento che va al di la delle mie previsioni.
Pensavo che il mio scritto potesse incoraggiare i più timidi, ma, in realtà, è piaciuto soprattutto ai più anziani, quelli che, al di la della mia innegata, forse presuntuosa, ma sincera autostima Smile continuano ad essere i miei oggetti di stima incondizionata.
Sì, dici bene.
La sensibilità della pianta del piede ha orizzonti non molto lontani da quelli dell'Infinito di Leopardi Wink e nemmeno inferiori a quella delle mani, solo più duttili dal punto di vista puramente prensile.
E quella certa vicinanza dei centri sensoriali dei piedi ai centri della sessualità, che fa tanto discutere, forse da semplicemente più colore al nostro universo tattile.
Ma tu ci hai descritto qualcosa che non può essere semplice frutto di una fertile immaginazione, è in realtà la prova che ci sono potenzialità nel corpo e nel cervello umano che non sono ancora ben conosciute, e che possono essere ritrovate. Secoli di “civiltà” hanno fatto dimenticare cose del tutto naturali presenti in potenza in ciascuno, legate a contatti molto semplici e privi di costo materiale. Tra questi aspetti della civiltà ci sono le scarpe.
Purtroppo l'universo tattile dei piedi è stato rovinato dalla situazioni avverse.
Povertà o miseria spesso ti costringono a camminare a piedi nudi e tutto ciò che non puoi evitare, anche quando non te la senti o in condizioni davvero ostili, quando la stanchezza e la debilitazione hanno il sopravvento, trasforma occasioni splendide della nostra vita in odiose situazioni da evitare; ecco che, allora, dobbiamo capire coloro che odiano i piedi nudi che ricordano un passato di privazioni inevitabile.
Noi abbiamo dalla nostra, ed anche su questo aspetto dobbiamo essere persuasivi nei confronti di chi ha tante riserve, la possibilità di scegliere.
Hai proseguito quella vena di espressività aperta di recente da Spyro con il suo piccolo pezzo.
Grazie!
Grazie a te, Luca ed a tutti coloro che hanno apprezzato il mio modesto racconto che, in certi punti, nemmeno mi piaceva.
Spyro è una di quelle nuove leve da tenere d'occhio.
Il nostro futuro è li, nei giovani che sanno andare controcorrente, che hanno fantasia, creatività ed intelligenza da vendere.
Teniamoceli ben stretti.
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Messaggio  ChiccoB Ven Dic 18 2009, 23:10

Ciao! oggi pomeriggio,sono uscito da casa per andare in sala di registrazione per effettuare un lavoro per lo spettacolo dell'ultimo dell'anno. Siccome il pomeriggio si presentava sereno,come sempre ho indossato le mie inseparabili infradito. Verso le 17,30,guardando fuori dalla finestra:NEVICA!!!!!!!!! What a Face What a Face What a Face FUORI NEVICA e io sono in INFRADITO What a Face What a Face !!!! Non ho neanche montato le gomme da neve,e adesso come c...o torno a casa???? Non ho tempo per pensare,devo finire il mio lavoro,quindi alle 20,30 esco dalla sala di incisione e mi dirigo verso la macchina sepolta sotto dieci centimetri di neve! IN INFRADITO!!!! Salgo in macchina, alla meglio pulisco i vetri e specchietti retrovisori e mi avventuro verso casa (circa 30 KM). Per fortuna poche settimane fa avevo cambiato le gomme anteriori,quindi il viaggio (a 30 KM) è andato tutto bene. (Prova dimostra che sto scrivendo questo post Wink Razz ). Ovviamente ho guidato a piedi nudi,e ho constatato che mi è tornato molto utile il piede nudo sul pedale del freno,ho potuto calibrare al millimetro la pressione senza fare bloccare le gomme. (Quasi mai per la verità... Rolling Eyes Embarassed ). Chicco.

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Messaggio  ChiccoB Ven Dic 18 2009, 23:14

federicob ha scritto:Ciao! oggi pomeriggio,sono uscito da casa per andare in sala di registrazione per effettuare un lavoro per lo spettacolo dell'ultimo dell'anno. Siccome il pomeriggio si presentava sereno,come sempre ho indossato le mie inseparabili infradito. Verso le 17,30,guardando fuori dalla finestra:NEVICA!!!!!!!!! What a Face What a Face What a Face FUORI NEVICA e io sono in INFRADITO What a Face What a Face !!!! Non ho neanche montato le gomme da neve,e adesso come c...o torno a casa???? Non ho tempo per pensare,devo finire il mio lavoro,quindi alle 20,30 esco dalla sala di incisione e mi dirigo verso la macchina sepolta sotto dieci centimetri di neve! IN INFRADITO!!!! Salgo in macchina, alla meglio pulisco i vetri e specchietti retrovisori e mi avventuro verso casa (circa 30 KM). Per fortuna poche settimane fa avevo cambiato le gomme anteriori,quindi il viaggio (a 30 KM) è andato tutto bene. (Prova dimostra che sto scrivendo questo post Wink Razz ). Ovviamente ho guidato a piedi nudi,e ho constatato che mi è tornato molto utile il piede nudo sul pedale del freno,ho potuto calibrare al millimetro la pressione senza fare bloccare le gomme. (Quasi mai per la verità... Rolling Eyes Embarassed ). Chicco.
PS: dimenticavo:una volta arrivato davanti al garage,ho rimesso le infradito e ho spalato la neve! per entrare in casa!

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Messaggio  Enzo Sab Dic 19 2009, 06:55

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Messaggio  Andrea D Sab Dic 19 2009, 09:18

Una domanda: che effetti può avere il freddo sulle ossa, le articolazioni etc.? Ho sentito dire piú di una volta che camminare scalzi fa venire i dolori, ma non ho mai preso sul serio questo pericolo (infatti anche stamani, con la città innevata, sono venuto a lavorare pedalando scalzo), però in questi giorni ogni ho una sensazione non ancora dolorosa all'interno di un piede (al metatarso), che mi preoccupa un po'.

ciao!

Andrea D

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Messaggio  lucignolo Sab Dic 19 2009, 11:37

Andrea D ha scritto:Una domanda: che effetti può avere il freddo sulle ossa, le articolazioni etc.? Ho sentito dire piú di una volta che camminare scalzi fa venire i dolori, ma non ho mai preso sul serio questo pericolo (infatti anche stamani, con la città innevata, sono venuto a lavorare pedalando scalzo), però in questi giorni ogni ho una sensazione non ancora dolorosa all'interno di un piede (al metatarso), che mi preoccupa un po'.
Ti rimando a:
https://natiscalzi.forumattivo.com/scalzi-ed-in-salute-f5/umidita-e-reumatismi-t87.htm
Sfoglialo bene fino in fondo.
Se vorrai sapere di più ci sarà chi potrà approfondire l'argomento.
Facci sapere.
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Messaggio  Spyro Sab Dic 19 2009, 16:59

[quote="lucignolo"]
Luca T ha scritto:Flavio, è bellissimo questo tuo scritto. [/color]
Hai proseguito quella vena di espressività aperta di recente da Spyro con il suo piccolo pezzo.
Grazie!
Grazie a te, Luca ed a tutti coloro che hanno apprezzato il mio modesto racconto che, in certi punti, nemmeno mi piaceva.
Spyro è una di quelle nuove leve da tenere d'occhio.
Il nostro futuro è li, nei giovani che sanno andare controcorrente, che hanno fantasia, creatività ed intelligenza da vendere.
Teniamoceli ben stretti.

Oh grazie! In effetti mi considero anticonformista rispetto alla moda su diversi aspetti (abbigliamento, musica e hobby). Comunque i miei complimenti per la tua uscita scalza nonostante la neve e la temperatura e per il tuo racconto nel quale hai descritto ogni particolare. Wink
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Messaggio  Marco53 Dom Dic 20 2009, 09:33

E bravo il mio quasi coetaneo (un poco + giovane) Lucignolo... Poeta e canterino... e deciso anzichenò a buttarsi anche nella neve. L'ho fatto anch'io ma per solo 10 minuti, non perché la neve ghiacciata e farinosa desse fastidio ai miei piedi, ma perché erano le 9 e mezza di sabato e c'era francamente troppa gente in giro. Io abito a ridosso di Piazza castello, che è il vero centro di Torino (proprio quello da cui calcolano anche le distanze sulle carte), e un sabato sotto Natale - anche con la neve - c'è troppo movimento. Meglio la sera.
Però attenzione per i principianti. I piedi di Flavio sono allenati da anni e - come i miei - in grado di affrontare bene anche i -2° (qui a Torino anche -3°), per un'ora (se i gradi sono ancora meno occorre prestare maggior attenzione e ridurre i tempi).
Lo scorso anno ho camminato più di 50 minuti nella neve alta (20 cm) facendo foto per Torino, con una temperatura leggermente più alta (attorno allo 0°C) e mentre nevicava. Avrei potuto continuare ancora se non avessi dovuto anche andare (puàh No ) in ufficio.
Bene ha fatto Flavio a cercare zone più asciutte per dare un po' di tregua al piede. Lo stesso fate voi principianti, non esagerando coi tempi e soprattutto, se possibile, tenetevi dietro scarpe e calze in caso di ritirata strategica...
Quanto al sottoscritto, non riesco a essere così poetico come Flavio.
Io ho la tendenza a essere didattico e perciò un po' pesante (110 kg Rolling Eyes ) come certi professori... non vogliatemene !!!
Saluti termodinamici
Marco
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Messaggio  Spyro Dom Dic 20 2009, 12:09

Da voi alla sera ci sono -2/-3?? Ieri sera da me la temperatura era già sui -7 mentre stamane alle 7 il termometro segnava -11!!! affraid E dato che io non ho l'allenamento che ha Lucignolo nemmeno mi azzardo a mettere il mio piede nudo all'esterno...anche perchè se i miei mi vedono fare una cosa simile, gli viene un colpo! affraid
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Messaggio  lucignolo Dom Dic 20 2009, 12:58

Marco53 ha scritto:L'ho fatto anch'io ma per solo 10 minuti, non perché la neve ghiacciata e farinosa desse fastidio ai miei piedi, ma perché erano le 9 e mezza di sabato e c'era francamente troppa gente in giro. Io abito a ridosso di Piazza castello, che è il vero centro di Torino (proprio quello da cui calcolano anche le distanze sulle carte), e un sabato sotto Natale - anche con la neve - c'è troppo movimento. Meglio la sera.
In effetti do sempre ragione a coloro che sostengono che non ci si debba vergognare dei propri piedi, però camminare a piedi nudi nella neve fra la gente infreddolita e imbacuccata richiede una bella faccia tosta che io non ho.
Meglio muoversi nelle ore più desolate.
Lo scorso anno ho camminato più di 50 minuti nella neve alta (20 cm) facendo foto per Torino, con una temperatura leggermente più alta (attorno allo 0°C) e mentre nevicava. Avrei potuto continuare ancora se non avessi dovuto anche andare (puàh No ) in ufficio.
Bene ha fatto Flavio a cercare zone più asciutte per dare un po' di tregua al piede.
Ecco, questo mi sembra un record! La neve bagna il piede che è abbondantemente sopra lo zero, l'acqua evapora per la stessa ragione e sottrae calore. Mi sono chiesto più volte se non stavo rischiando un po' troppo, ma il manteminento di una certa sensibilità funzionava da confine invalicabile.
È ovvio che non stiamo cercando un record, ma solo di dimostrare che certe cose si possono fare; tuttavia cinquanta minuti nella neve alta e a piedi nudi mi sembra un limite davvero notevolissimo.
Quanto al sottoscritto, non riesco a essere così poetico come Flavio.
Non è importante.
A me viene spontaneo, ma è la sostanza che conta.
L'importante è far capire che molti limiti ce li poniamo noi stessi e che il nostro miglior esempio non è quello di dire <Ho fatto questo, ho fatto quest'altro...>, ma dimostrare che ci siamo riusciti........riusciti, appunto.
Nonostante tutto, nonostante le battaglie che dobbiamo combattere ogni giorno più contro noi stessi che contro gli altri, dopo decenni di condizionamento.
Non mi voglio porre come barefooter messo li su un pianeta bello da vedere al telescopio, ma irraggiungibile.
Fra noi esperti e gli altri c'è un velo sottile, molto mobile sotto il soffio del vento sociale.
L'allenamento fisico, tutto sommato, si raggiunge abbastanza in fretta e rappresenta, forse, l'aspetto meno problematico.
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Messaggio  Andrea77 Dom Dic 20 2009, 14:40

Ieri sono stato ospite di Flavio e Nancy, ai quali ringrazio x la squisita ospitalità e l'ottimo pranzo Very Happy
Dopo vari tentennamenti x via delle condizioni meteo (alla fine a Milano avrà fatto massimo 5 cm e le strade sono pulite nonostante i catastrofismi mediatici) sono arrivato in macchina a Brescia intorno alle 12.30.
Ho guidato scalzo ma devo confessare che quando sono sceso dall'auto ho avuto una sensazione non proprio bella nel mettere i piedi nudi sul gelido asfalto con quella poltiglietta di neve semi ghiacciata.
A sera verso le 16.45 siamo usciti, io e Flavio scalzi x raggiungere la machina. Saranno stati pochi passi nella neve ma devo dire che pur essendo bella la sensazione soffice il freddo x me era davvero troppo (orami sono mesi che non vado + scalzo Crying or Very sad ). Flavio ovviamente era impassibile come se camminasse sul tappeto di casa... alien
Ci siamo salutati con la mia promessa che mi sarei rifatto in primavera su qualche bel sentiero pietroso Twisted Evil
In macchina ho visto un temometro che segnava -5...
Avevo letto che la permanenza a piedi scalzi nella neve varia molto a secondo della temperatura, basta che da -2 si passi a -5 che pare che la permanenza si riduca drasticamente.
Devo dire che ho una certa invidia per quelli che riescono a stare scalzi anche in questi giorni di freddo polare. Oggi sono in casa non muovendomi + di tanto ho dovuto indossare i calzini Crying or Very sad

Grazie ancora a Flavio x la bella testimonianza che fa capire quanto sia possibile fare con costanza ed allenamento.

Ciao
Andrea
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Messaggio  Enzo Dom Dic 20 2009, 17:51

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Messaggio  Luca T Dom Dic 20 2009, 21:34

A queste temperature così estreme non ce la faccio nemmeno io. Ieri mattina Firenze era tutta imbiancata e c'erano 4 gradi sottozero. Ho avuto giusto la soddisfazione di stampare due belle impronte nella neve del terrazzino che va in giardino, per poter fare una foto. Poi sono uscito un po', ma non credo di aver resistito più di pochi minuti. Oggi erano 8 sottozero, ho dato forfait. Aspettiamo altre temperature e poi vediamo...!
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Messaggio  lucignolo Dom Dic 20 2009, 22:59

Luca T ha scritto:A queste temperature così estreme non ce la faccio nemmeno io. Ieri mattina Firenze era tutta imbiancata e c'erano 4 gradi sottozero. Ho avuto giusto la soddisfazione di stampare due belle impronte nella neve del terrazzino che va in giardino, per poter fare una foto. Poi sono uscito un po', ma non credo di aver resistito più di pochi minuti. Oggi erano 8 sottozero, ho dato forfait. Aspettiamo altre temperature e poi vediamo...!
Mai esagerare!
Oggi me ne sono stato tranquillamente al calduccio a terminare la lettura di Il Regno dei Draghi.
Il meritato riposo del guerriero! Very Happy Wink
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Messaggio  Marco53 Lun Dic 21 2009, 08:51

Oggi erano 8 sottozero, ho dato forfait. Aspettiamo altre temperature e poi vediamo...!
Hai fatto bene! Stamane non ho voluto rinunciare ai miei 400 passi fino a piazza Castello. La temperatura era -4 a terra e all'arrivo in piazza ho rimesso le scarpe perché la pianta del piede cominciava a dare qualche avvertimento. Poi si è scatenata la reazione di calore e sono stato benissimo, coi piedi incredibilmente caldi. Tanto che sono sceso una fermata prima della solita e ho percorso il tratto fino vicino all'ufficio di nuovo scalzo con le scarpe in mano ed è andato tutto a vantaggio della reazione di calore del corpo (visto che in ufficio il riscaldamento, dopo 3 giorni polari, è chiaramente in blocco e non funziona e sono l'unico a non sentire particolarmente freddo Very Happy anzi a mantenere i piedi scalzi sotto la scrivania mentre le scarpe si asciugano....
Saluti boreali
Marco
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Messaggio  Andrea D Lun Dic 21 2009, 10:19

lucignolo ha scritto:Ti rimando a:
https://natiscalzi.forumattivo.com/scalzi-ed-in-salute-f5/umidita-e-reumatismi-t87.htm
Sfoglialo bene fino in fondo.
Se vorrai sapere di più ci sarà chi potrà approfondire l'argomento.
Facci sapere.
Grazie, è abbastanza incoraggiante. Mi chiedo solo se non ci siano altri tipi di dolori, diversi dai reumatismi, che potrebbero essere causati da lunghe esposizioni al freddo e diventare permanenti o ricorrenti. Di medicina non capisco nulla!

ciao!

Andrea D

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Scalzo nel gelo Empty due passi sulla neve

Messaggio  Riccardo Lun Dic 21 2009, 13:36

Spyro ha scritto:Da voi alla sera ci sono -2/-3?? Ieri sera da me la temperatura era già sui -7 mentre stamane alle 7 il termometro segnava -11!!! affraid E dato che io non ho l'allenamento che ha Lucignolo nemmeno mi azzardo a mettere il mio piede nudo all'esterno...anche perchè se i miei mi vedono fare una cosa simile, gli viene un colpo! affraid
Anche se tocchi la neve con le mani perchè non ti va di indossare i guanti o non li hai a portata di mano ? Anche in questo caso il limite o paletto è rappresentato dalle paranoie altrui che condizionano le nostre menti.
Riccardo
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