Scalzo per quasi 20 giorni

Marco53 Lun Ago 16 2010, 14:06

Bene. Ho fatto quasi 20 giorni di vacanza e 4350 km percorsi Shocked

avendo come meta l’isola di Usedom (Germania) e il sito di Peenemünde, dove Werner von Braun a partire dal 1940 iniziò a sperimentare i primi razzi balistici (le V2). Il punto di partenza che lo portò a progettare il mitico Saturno V che portò l’uomo sulla luna.
Ho trascorso quasi tutto il tempo scalzo, anche ai ristoranti. Indossavo i sandali solo per presentarmi alle reception degli alberghi per chiedere se avevano una stanza ma poi appena la raggiungevo li toglievo Very Happy

e andavo e venivo scalzo, anche per la colazione. Che volete? Mi è rimasta una certa “fifa” a presentarmi decisamente scalzo… magari per paura che mi venisse negata la stanza (e visto che siamo in stagione turistica non mi andava di perdere troppo tempo a cercare alberghi).
Infatti quando faccio le mie ferie in Germania, vista la buona ricettività e i prezzi sempre onesti, non prenoto mai da nessuna parte. Siamo mia moglie ed io e una cameretta da due si trova pressoché sempre, e solo in una occasione abbiamo sforato il tetto dei 100 euro in due (per una doppia con colazione), ma eravamo a Binz, una specie di Forte dei Marmi tedesca sul mar Baltico, nell’isola di Rügen.
A dispetto di tutto, il tempo è stato ottimo ovunque, con solo una giornata coperta mentre eravamo a Goslar, stupenda cittadina dalle case in traliccio, benedetta dall’Unesco, e un briciolo di pioggia mentre eravamo a Magdeburgo, che comunque si può anche ribattezzare Magdebrutto e lasciarla fuori dagli itinerari…
La prestazione più duratura l’ho fatta a Lubecca, con più di 10 ore di camminata scalza Exclamation

, compreso il rientro dal centro fino all’hotel in periferia. Avevo paura di avere un po’ strafatto ma i miei piedini 46 largo hanno resistito. La città più “Barfussfreundlich” cioè amichevole per i piedi nudi mi è sembrata Lipsia. Perché al posto degli acciottolati in cubettoni di porfido più o meno smussati (non particolarmente gradevoli quando le suole sono già un po' stanche), aveva una piacevole pavimentazione in lastre di pietra non perfettamente piane o liscie, che ricordavano un po’ i marciapiedi in lose di Torino.
Presto chiederò a Paolo Selis di inserire un raccontino più dettagliato nella photogallery, insieme alle mie foto di quest’anno, così, chi vuole leggerà qualcosa di più.
Chissà. Forse sotto le suole ho ancora qualche microparticella del suolo della base delle V2.
Saluti missilistici
Marco

hadashi Mar Ago 17 2010, 14:35

Wooooow

Ormai sei proprio disinvolto in tutte le situazioni, eh ? Al ristorante ancora proprio non ci riesco Crying or Very sad

Beh, arriverà anche quel momento What a Face

Christian
P.s.: se non ci fossi già stato, ti manderei a quel paese per aver visto la base delle V2 Wink

bfpaul Mar Ago 17 2010, 20:17

hadashi ha scritto:Wooooow
P.s.: se non ci fossi già stato, ti manderei a quel paese per aver visto la base delle V2

Io invece ho gli occhi di fuori per l'invidia .... What a Face

Ma ci sono dietro le mie passioni giovanili, i miei studi sui razzi, la mia base di lancio; pensate che fino al 63-64 sapevo tutte le date di lancio dei satelliti, a iniziare dallo Sputnik 1, il nome del razzo vettore, quanti kg di spinta, il peso del satellite!
Il mio professore di matematica del liceo "quasi" non mi interrogava in fisica perché gli avevo chiesto se conosceva la Klemmung. Ho ancora un razzo che deve volare.
Poi ho abbassato gli occhi a terra ed ho fatto geologia... Crying or Very sad

bfpaul

lucignolo Mer Ago 18 2010, 00:07

bfpaul ha scritto:Ma ci sono dietro le mie passioni giovanili, i miei studi sui razzi, la mia base di lancio; pensate che fino al 63-64 sapevo tutte le date di lancio dei satelliti, a iniziare dallo Sputnik 1, il nome del razzo vettore, quanti kg di spinta, il peso del satellite!

OT: Non hai mai comprato quell'enciclopedia munita di 45 giri in vinile che si chiamava L'Uomo e lo Spazio (Fratelli Fabbri Editori di Milano, tre volumi, 42 fascicoli settimanali corredati da 42 dischi contenenti documenti sonori)?

bfpaul Mer Ago 18 2010, 10:45

lucignolo ha scritto:
bfpaul ha scritto:Ma ci sono dietro le mie passioni giovanili, i miei studi sui razzi, la mia base di lancio; pensate che fino al 63-64 sapevo tutte le date di lancio dei satelliti, a iniziare dallo Sputnik 1, il nome del razzo vettore, quanti kg di spinta, il peso del satellite!
OT: Non hai mai comprato quell'enciclopedia munita di 45 giri in vinile che si chiamava L'Uomo e lo Spazio (Fratelli Fabbri Editori di Milano, tre volumi, 42 fascicoli settimanali corredati da 42 dischi contenenti documenti sonori)?

No, ma ho altre cose, tipo i numeri di Oltre il Cielo dal gennaio 1958 ad aprile 1964, credo oggi introvabili.
Chiedo scusa ancora per l'OT.

bfpaul

Marco53 Mer Ago 18 2010, 11:42

L'unico difetto è che Peenemünde è taaanto lontano. Per il resto è sorprendente. Perché da villaggio di pescatori si è ritrovata base missilistica, con costruzioni e attrezzature incredibili. Ancora più incredibile è il Museo-non-museo. Ovvero. Io pensavo a una costruzione (il cosiddetto "bunker") adattato a museo, e invece la maggior parte di "museo" è fuori all'aperto: è la base stessa !!!
Ho perfino avuto un momento di perplessità essendoci entrato del tutto scalzo. Mi sono detto, magari nelle zone all'aperto correrò qualche rischio, su ghiaie o cementi sgretolati, magari punte di ferro qua e là che servivano a qualcosa, mezze tranciate o che ne so? E invece è stata una passeggiata tranquillissima. Non che si potesse camminare senza mai guardare com'era il terreno davanti a te, ma in ogni caso molto meno peggio del previsto e sicuramente meno fastidioso del ghiaietto fine e aguzzo dei vialetti del castello di Schönbrunn a Vienna....
Da contraltare a tutto questo sito, costellato dalle sue costruzioni in stile nazista funzionali allo scopo per cui erano state costruite, ma non certo belle ed eleganti. vi era uno spettacolare, minuscolo (da fuori) museo del giocattolo. Dentro era ben più grande di quanto la facciata facesse presumere e soprattutto ricchissimo di materiale, e in particolare giochi e ricordi della defunta DDR (la Germania comunista). Un motivo in più per affrontare eventualmente un viaggio così lungo anche per chi ha dei bambini.... clown

Saluti spaziali
Marco

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