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Messaggio  aldo1953 Mar Mag 07 2013, 16:54

La scelta del capitolo dove postarmi è volutamente provocatoria. Racconto due episodi . Primo : mi reco a visita domiciliare (eh sì i medici di base le fanno ancora... eccome), un parente del malato occhieggia le mie Lunasandals (faceva ancora un po' freddino) e inizia a farmi domande. Alle più ovvie è facile rispondere. Non ha freddo ? Sta così anche al ristorante ? E in compagnia di altri ? Molto semplice, non ho freddo perchè la circolazione si adattata, non frequento ristoranti stellati e, per motivi anagrafici, ho da tempo superato l' età della "compagnia". Poi però arriva la domanda delle domande : Perchè lo fa ? E qui mi incastro. Dico che è per pura comodità ma capisco che non basta. Dico che se ci provi non smetti più. Mi guarda un po' dubbioso. Gli ricordo di avere visto anche lui d' estate girare in infradito ma... " Certo, però solo in casa". Poi scava a cercare motivi religiosi o penitenti, nel mio caso assolutamente inesistenti. Alla fine conclude : Sarà, ma non capisco perchè si debba fare una cosa che nessuno fa". E il bello è che NON ERO SCALZO, AVEVO LE INFRADITO..
Secondo episodio : MI trovo col solito amico del venerdì pomeriggio, persona affezionata come poche e intelligente come poche. Ormai fa caldino e mi fa una bella battuta dicendomi che finalmente la gente invece di darmi del matto mi invidierà sopraffatta dalle scarpe e dalle calze. Lui stesso dice che ci soffre ma non se la sente di passare ai sandali anche per la moglie un tantinello "rigida". Gli spiego che il più difficile è stare scalzi davvero. Alle mie infradito ormai tutti si sono abituati, ma non me la sento ancora di andare in giro scalzo con gente che mi conosce o in luoghi dove sono troppo conosciuto. E lui da persona intelligente e ragionatrice (insegnante di matematica e scienze) se ne esce con : " Non capisco perchè ci si debba vergognare o giustificare per una cosa innocua e non proibita, se mi passasse per la testa di farlo questo mi darebbe molto fastidio". Ecco il nòcciolo della questione : perchè devo giustificarmi per una cosa che farebbe bene a tutti ? Già ma la risposta sta solo nella "consuetudine", cioè in atti che non hanno logica ma sono abituali ai più. Si potrebbe filosofeggiare a lungo, ma la realtà è questa.

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Messaggio  Elan Mar Mag 07 2013, 17:03

immagino che questo cortometraggio lo conosciate già:

è tratto liberamente dalla favola di Rodari "il giovane gambero" e parla dell' andare controcorrente, prendendo lo stare scalzi come parabola

https://www.youtube.com/watch?v=KybtEWyl6lU
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Messaggio  Rei Mar Mag 07 2013, 19:08

Alla domanda "Perché?" ho la mia risposta preconfezionata, che dico con tono da risposta preconfezionata per far capire che ci ho pensato su, sono arrivato ad una conclusione definitiva e che per quanto mi riguarda non voglio mettere in discussione (gli altri facciano quello che vogliono, IO faccio così).
La risposta è:
"Perché mi piace e fa bene."
Il "mi piace" stronca subito i deliri su dolore, penitenza e masochismo, sul "fa bene" sono pronto a dare ogni spiegazione richiesta, mentre il mio essere scalzo ed in salute (rompiballevirus a parte) spazza via il pregiudizio che camminare scalzi porti dolore e cattiva salute.
Almeno nelle persone che vogliono ragionare. Il cretino, che NON è una persona poco intelligente, ma una che ha scelto di NON ragionare pur potendolo fare, sputerà una sentenza in aperto contrasto con l'evidenza e non cercherà minimamente un dialogo che possa minimamente scalfire il muro del suo pregiudizio.

Questo porta anche un effetto collaterale molto vantaggioso: grazie allo scalzismo, in pochi secondi posso individuare il cretino (anche ben mimetizzato) e neutralizzarlo. Senza correre i rischi di chi magari, non avendolo individuato in tempo, ne ha fatto, ad esempio, l'amministratore delegato della propria ed ormai fallita società.
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Messaggio  lucignolo Mar Mag 07 2013, 23:01

Rei ha scritto:Il "mi piace" stronca subito i deliri su dolore, penitenza e masochismo, sul "fa bene" sono pronto a dare ogni spiegazione richiesta, mentre il mio essere scalzo ed in salute (rompiballevirus a parte) spazza via il pregiudizio che camminare scalzi porti dolore e cattiva salute.
Io parto sempre dal "Lo faccio perché mi piace", poi sottolineo con forza che tutto il resto è pura teoria.
Fa bene, ammortizza i colpi ad ogni passo, non prendo le storte, traggo energia dal suolo (non ci credo nemmeno un po'), ho subito gravi lesioni alle ginocchia ed ho tratto grandi vantaggi, bla, bla, bla.
Però la verità è che andare scalzo mi prende dentro, mi da una sferzata di piacere e non so perché e non me ne frega niente.
Nessuno mi chiede perchè correvo, perché vado in bicicletta, perché preferisco la carne alla verdura.
E nessuno mi chiede perché ho scelto di fare il biologo invece del medico. La risposta è scontata.
Mi chiedono perché vado scalzo, perché è una cosa rarissima.
Ed il motivo è irrazionale; mi piace e lo sento dentro.
Lo farei sempre, ovunque.
Mi fa star bene e non faccio male agli altri.
Non mi crea problemi di salute.
Perché dovrei rinunciarvi?
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Messaggio  Rei Mar Mag 07 2013, 23:17

Bella risposta, che mostra la passione che hai dentro.
La mia è più fredda e calcolata.

Però...
la tua, anche se detta con il cuore, parla prima a te che agli altri, e questo, a volte, comporta il rischio di essere frainteso.
La mia è una comunicazione accuratamente studiata per colpire gli altri, senza possibilità di fraintendimenti.

L'entusiasmo ed il "cuore" lo riservo a quando sono tra amici e posso parlare liberamente, come su questo Forum.
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Messaggio  lucignolo Mar Mag 07 2013, 23:48

Rei ha scritto:Bella risposta, che mostra la passione che hai dentro.
La mia è più fredda e calcolata.

Però...
la tua, anche se detta con il cuore, parla prima a te che agli altri, e questo, a volte, comporta il rischio di essere frainteso.
La mia è una comunicazione accuratamente studiata per colpire gli altri, senza possibilità di fraintendimenti.

L'entusiasmo ed il "cuore" lo riservo a quando sono tra amici e posso parlare liberamente, come su questo Forum.
Ahimé, devo parlare a me stesso, perché intorno a me c'è il vuoto, un baratro profondo di ideali.
E penso che il carisma venga dal fatto di emanare una forte convinzione propria.
Almeno lo spero.
Tutti mi dicono: <Se ti piace, fallo, fai bene>.
Pochi credono alla teoria salutistica.
Quella sorta di cameratismo sul piacere di farlo deriva dall'ancestrale desiderio di stare scalzi comune a tutti e fa più presa di mille discorsi razionali.
Poi c'è il libro mentale delle regole sociali che ci impedisce di soddisfare i nostri desideri più profondi, ma penso che si debba comunque partire dalla caldaia antica se vogliamo provare a vivere i nostri sogni.
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Messaggio  Rei Mer Mag 08 2013, 09:02

lucignolo ha scritto:Ahimé, devo parlare a me stesso, perché intorno a me c'è il vuoto, un baratro profondo di ideali.
...
Tutti mi dicono: <Se ti piace, fallo, fai bene>.
Pochi credono alla teoria salutistica.
Quindi non c'è intolleranza intorno a te.
C'è accettazione ma non imitazione.
Cioè mancanza di coraggio ad imitarti.
Perché ci vuole tanto coraggio anche per ammettere, soprattutto a se stessi, che "Se avesi il coraggio lo farei anch'io".
Ed allora ci si autoinganna rifiutandosi di credere ai fatti evidenti.
Il mio modo di comunicare tende a scardinare l'autoingannamento.
Per quello la percentuale di persone che dicono a me "Se avessi il coraggio lo farei anch'io" è più alta di quella che ottiene chi non è un professionista della comunicazione.

E oltre? Per una persona, andare oltre la fase del "Se avesi il coraggio lo farei anch'io" comporta un percorso personale di presa di coscienza che noi possiamo aiutare, non imporre.
Scalzisti praticanti di diventa da soli.
E noi scalzisti lo sappiamo bene.
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Messaggio  Elan Mer Mag 08 2013, 11:49

Io, di solito, a domanda rispondo "perchè mi piace molto" ... di solito, però, al 90%, è l'interlocutore che a questo punto mi racconta che ha sentito dire che andare scalzi fa bene. In questo caso gli do conferma con i noti argomenti.
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Messaggio  aldo1953 Mer Mag 08 2013, 13:26

Entro nel personale, ma poco poco. Questa mattina ho effettuato una visita da un collega per un problema che mi assillava più mentalmente che fisicamente. Mi sono chiesto se non fosse stato il caso di mettermi le scarpe, però poi non potevo rinunciare alle infradito e così "abbigliato"ci sono andato. Avuto un referto positivo (buono), appena uscito dallo Studio per prima cosa ho messo in tasca le Lunasaldals e ho fatto una bella passeggiata fino alla macchina. Giuro che raramente ho apprezzato tanto il piacere di stare scalzi e se qualcuno quardava.. peggio per lui che non sapeva cosa si perdeva. Idem ieri sera nel mio quartiere. Però devo ammettere che il bel sole caldo aiuta davvero tanto.

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Messaggio  lucignolo Mer Mag 08 2013, 21:42

Elan ha scritto:Io, di solito, a domanda rispondo "perchè mi piace molto" ... di solito, però, al 90%, è l'interlocutore che a questo punto mi racconta che ha sentito dire che andare scalzi fa bene. In questo caso gli do conferma con i noti argomenti.
Ed ovviamente tutti capiscono, tutti hanno sentito dire, ma nessuno lo fa.
Vuol dire che il tabù è ancora troppo forte.
A me da fastidio di più il coglione che gestisce i contatti di una nota compagnia navale privata, cara da fare schifo, che asserisce con arroganza che <Le persone civili ed educate NON vanno scalze>.
Ci sarebbero gli estremi per una denuncia, ma si rischia di trovare un giudice che condivide la tesi.
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Messaggio  Rei Gio Mag 09 2013, 05:11

lucignolo ha scritto:Ci sarebbero gli estremi per una denuncia, ma si rischia di trovare un giudice che condivide la tesi.
Potrebbe, per assurdo, anche essere favorevole ad una legge che preveda il carcere per gli scalzi, ma alla fine un giudice DEVE applicare le leggi che ci sono, non quelle che vorrebbe ci fossero, e quindi dovrebbe dare ragione a te.
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Messaggio  lucignolo Gio Mag 09 2013, 22:01

Rei ha scritto:Potrebbe, per assurdo, anche essere favorevole ad una legge che preveda il carcere per gli scalzi, ma alla fine un giudice DEVE applicare le leggi che ci sono, non quelle che vorrebbe ci fossero, e quindi dovrebbe dare ragione a te.
Perché Paolo Grandi non muove il pelo di un baffo?
Perché se uno ti butta fuori a calci in culo da un locale, perché sei maleducato ed incivile in quanto scalzo, gli devi far causa.
Sei così sicuro di vincere.
Perché un giudice non può non tenere conto dell'epoca in cui viviamo e dei suoi contesti ideologici.
E se tutti pensano che sia incivile entrare in certi locali a piedi nudi, sei tu che sei fuori luogo e che ti devi piegare alle regole condivise e non scritte.
È per questo motivo che i tabù vanno combattuti con la pazienza e con l'assuefazione.
Ma tu sei convinto che tutti siano dalla tua parte.
Beato te.
Anche questa è un'aspetto della fede.
Io preferisco seguire i lumi della ragione. Già, perchè ? 067
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Messaggio  lucignolo Gio Mag 09 2013, 22:01

lucignolo ha scritto:
Rei ha scritto:Potrebbe, per assurdo, anche essere favorevole ad una legge che preveda il carcere per gli scalzi, ma alla fine un giudice DEVE applicare le leggi che ci sono, non quelle che vorrebbe ci fossero, e quindi dovrebbe dare ragione a te.
Perché Paolo Grandi non muove il pelo di un baffo?
Perché se uno ti butta fuori a calci in culo da un locale, perché sei maleducato ed incivile in quanto scalzo, gli devi far causa.
Sei così sicuro di vincere.
Perché un giudice non può non tenere conto dell'epoca in cui viviamo e dei suoi contesti ideologici.
E se tutti pensano che sia incivile entrare in certi locali a piedi nudi, sei tu che sei fuori luogo e che ti devi piegare alle regole condivise e non scritte.
È per questo motivo che i tabù vanno combattuti con la pazienza e con l'assuefazione.
Ma tu sei convinto che tutti siano dalla tua parte.
Beato te.
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Messaggio  lucignolo Gio Mag 09 2013, 22:02

Rei ha scritto:Potrebbe, per assurdo, anche essere favorevole ad una legge che preveda il carcere per gli scalzi, ma alla fine un giudice DEVE applicare le leggi che ci sono, non quelle che vorrebbe ci fossero, e quindi dovrebbe dare ragione a te.
Perché Paolo Grandi non muove il pelo di un baffo?
Perché se uno ti butta fuori a calci in culo da un locale, perché sei maleducato ed incivile in quanto scalzo, gli devi far causa.
Sei così sicuro di vincere.
Perché un giudice non può non tenere conto dell'epoca in cui viviamo e dei suoi contesti ideologici.
E se tutti pensano che sia incivile entrare in certi locali a piedi nudi, sei tu che sei fuori luogo e che ti devi piegare alle regole condivise e non scritte.
È per questo motivo che i tabù vanno combattuti con la pazienza e con l'assuefazione.
Ma tu sei convinto che tutti siano dalla tua parte.
Beato te.
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Messaggio  lucignolo Gio Mag 09 2013, 22:04

Rei ha scritto:Potrebbe, per assurdo, anche essere favorevole ad una legge che preveda il carcere per gli scalzi, ma alla fine un giudice DEVE applicare le leggi che ci sono, non quelle che vorrebbe ci fossero, e quindi dovrebbe dare ragione a te.
Perché Paolo Grandi non muove il pelo di un baffo?
Perché se uno ti butta fuori a calci in culo da un locale, perché sei maleducato ed incivile in quanto scalzo, gli devi far causa.
Sei così sicuro di vincere?
Perché un giudice non può non tenere conto dell'epoca in cui viviamo e dei suoi contesti ideologici.
E se tutti pensano che sia incivile entrare in certi locali a piedi nudi, sei tu che sei fuori luogo e che ti devi piegare alle regole condivise e non scritte.
È per questo motivo che i tabù vanno combattuti con la pazienza e con l'assuefazione.
Ma tu sei convinto che tutti siano dalla tua parte.
Beato te.
Anche questa è un'aspetto della fede.
Incoraggiare il barefooting vuol dire disciplina, non giocare a fare il Don Chisciotte della Mancia.
Io preferisco seguire i lumi della ragione.
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Messaggio  Rei Gio Mag 09 2013, 22:40

lucignolo ha scritto:Perché Paolo Grandi non muove il pelo di un baffo?
Perché lui si occupa di amministrazione nel senso contabile del termini in un Tribunale, non amministra la giustizia.
lucignolo ha scritto:Perché se uno ti butta fuori a calci in culo da un locale, perché sei maleducato ed incivile in quanto scalzo, gli devi far causa.
Sei così sicuro di vincere?
Ehmm, qualcuno è mai stato buttato fuori a calci da un locale semplicemente perché era scalzo?
E se nessuno lo è mai stato, perché sei così sicuro che succederà?
Anche le rare volte che, in una ben precisa zona geografica ad alto tasso di imbecillità razzista, non hanno voluto accogliere degli scalzi, hanno dovuto trovare un modo per non farli entrare con una scusa (in modo da aggirare la legge), perché sapevano bene che se gli scalzi fossero entrati e non gli avessero serviti, anche in caso di semplice segnalazione alla forze dell'ordine si sarebbero trovati nei guai.
Puoi apparire ai loro occhi vestito in modo incivile fin che vogliono, PER LEGGE ti devono servire, e anche un giudice che per caso ritenga che uno scalzo è vestito in modo incivile DEVE applicare la legge.
Ripeto: a meno che tu non sia minorenne o palesemente ubriaco e pretenda degli alcolici, se chiedi una prestazione, hai i soldi e sei disposto a pagare, se la merce che chiedi non è proibita (tipo alcolici e sigarette ai minorenni) l'esercente è obbligato a servirti ed il giudice a darti ragione.
Senza se e senza ma.
Tutto il resto sono solo pippe mentali.

Ma voglio chiarire meglio il concetto.
In tribunale, dal punto di vista del trattamento, un reato vale l'altro: se uno commette un reato deve essere punito.
Questo significa "La legge è uguale per tutti", ed in questi giorni vediamo che alla fine lo è anche per i prepotenti arroganti che credono di essere al di sopra della legge.
Ma veniamo al nostro caso.
Concettualmente buttare fuori a calci una persona da un locale o cospargerla di benzina e darle fuoco solo perché è vestito in maniera non gradita sono la stessa cosa: due reati da punire.
Pene diverse perché la gravità è diversa, ma identico trattamento.
Te lo vedi un giudice che assolve qualcuno che ha dato fuoco ad uno scalzo motivando che andare scalzi è incivile?
Tu sì, ma sei un caso a parte.
Il resto della popolazione no, perché anche se qualcuno ritiene, come dici tu, che girare scalzi sia incivile, non solo non è vietato girare scalzi (salvo a Pavia ma anche lì si può discutere la legalità del divieto), ma è reato fare azioni volte ad impedirlo o, peggio, compiere un sopruso con la scusa che uno è scalzo.
E la scusa che si ritiene l'abbigliamento non consono o incivile non può mai giustificare il compiere un reato, fosse pure il non servirti in un locale.
Ed è per questo che quando faccio la voce grossa con chi chi prova a farmi un sopruso vinco sempre: perché non posso perdere, perché il fatto che io sia scalzo non è e non sarà mai un motivo valido per l'altro di compiere un reato.
Punto.
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Messaggio  lucignolo Ven Mag 10 2013, 00:16

Rei ha scritto:Tu sì, ma sei un caso a parte.
Il resto della popolazione no, perché anche se qualcuno ritiene, come dici tu, che girare scalzi sia incivile, non solo non è vietato girare scalzi (salvo a Pavia ma anche lì si può discutere la legalità del divieto), ma è reato fare azioni volte ad impedirlo o, peggio, compiere un sopruso con la scusa che uno è scalzo.
E la scusa che si ritiene l'abbigliamento non consono o incivile non può mai giustificare il compiere un reato, fosse pure il non servirti in un locale.
Ed è per questo che quando faccio la voce grossa con chi chi prova a farmi un sopruso vinco sempre: perché non posso perdere, perché il fatto che io sia scalzo non è e non sarà mai un motivo valido per l'altro di compiere un reato.
Punto.
Mannaggia, cherrazza di capatosta.
Sei sicuro di non essere sardo?.........oooooops, con tutti i rispetti per gli ospitalissimi (e di buon senso) isolani. Wink
Ma hai scritto lettere a destra ed a manca, senza risultato alcuno.
Grimaldi Grandi Navi Veloci o chi per essa ti ha risposto esplicitamente che solo le persone incivili e maleducate vanno scalze, il grande Vaticano col cavolo che ti fa entrare a piedi nudi nei suoi musei, mentre la tua missiva ad ATM di Milano (dove tu fingevi di essere un insegnante che rilevava la contraddizione fra regolamento esposto in loco e sito internet) ha sortito l'effetto che adesso anche su internet c'è il divieto di ingresso per gli scalzi in metropolitana.
Sarà anche un casio unico, ma io vivo in Lombardia e non a Canicattì (a proposito, Pavia è in Sicilia?).
E tu stesso ammetti (io no) che se c'è un regolamento, quello va rispettato, mentre io asserisco che il regolamento va cancellato se incompatibile con la legge.
Eppure tu passi per l'ammazzasette ed io per quello che si fa le seghe mentali.
Ma che cavolo parli di reato.
Qui non si tratta di reato, si tratta del fatto che lo stronzo che espone un regolamento locale ha sempre ragione e che quel regolamento, incostituzionale o no (chi lo dimostra? Tu?) ha la stessa valenza di una legge.
Ed i regolamenti di Polizia Urbana sono anche peggio: sono a tutti gli effetti legge.
O vuoi negare che il gestore che appiccica sulla porta d'entrata del suo locale che "È vietato entrare scalzi" non può essere cazziato?
E tu stesso hai segnalato che in paesi oltreoceano hanno iniziato a comparire divieti che prima non c'erano solo per il fatto che si sono cominciate a vedere persone a piedi nudi che prima non si vedevano.
Ed infine ancora credi che noi due gatti scalzi per l'Italia possiamo far fallire un esercente perché non ci andiamo più?
Ma francamente mi domando se sei lucido e sei stai scherzando.
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Messaggio  Rei Ven Mag 10 2013, 08:11

1) Grimaldi: hai avuto a che fare con un dipendente idiota (due, veramente, perché l'altro non l'ha fermato) e la tua lettera di protesta (malfatta) è stata vista solo dal P.r. che ha risposto.
E per legge il P.r. di un'azienda (esperienza personale su almeno un centinaio di casi) deve avere l'intelligenza di una zucchina bollita (o meno).
Come ti ho già detto, se fossi stato al tuo posto, per la sorpresa, non avrei reagito prontamente all'idiota all'imbarco, ma se mi succedesse adesso, saprei cosa fare.
E poi mi piacerebbe sapere se altre persone sono salite scalze a bordo di traghetti vari e cosa è successo.
Finché parliamo di un episodio unico non possiamo sapere se l'episodio è frutto di una politica aziendale diffusa o di un caso fortuito di incontro tra menti eccelse a bordo e all'ufficio P.r.
2) Il Vaticano è uno stato estero e le leggi italiane non valgono.
Come ho già detto, stavo provando a fare qualcosa ma il mio stato di salute prima, le dimissioni del Papa poi mi hanno bloccato.
Attualmente, in piena "bufera Bergoglio", non mi darebbero retta, ma paradossalmente proprio la politica del nuovo Papa apre una speranza per un'azione futura.
3) ATM: come ho già detto fino allo sfinimento, la mia lettera serviva esclusivamente a chiarire quale delle due norme, in contraddizione tra loro, era quella valida, passo indispensabile per sapere quale delle due norme contestare e chiedere di modificare, compito che però spetta non a qualcuno che abita a 600 chilometri, ma ad uno del posto.
In effetti la norma valida era quella che proibisce di entrare scalzi: era il sito internet a mostrare quella sbagliata, ma il sito internet non faceva testo dal punto giuridico, il cartello esposto dentro la metro, sì.
4) Pavia: per una persona che abita più vicino dei 600 chilometri che separano Pavia da Roma ci sono metodi per far modificare il regolamento, sia giuridici (ma costano) che per vie traverse, che presumono azioni (perfettamente lecite e legali) che solo una persona sul posto può fare.
Ma alla quale posso spiegare in privato cosa fare.
Ovviamente non spiattello su un forum una strategia che per funzionare non deve essere conosciuta dal "nemico".
Analogo discorso vale per Milano (metropolitana e Musei Comunali)
5) PER LEGGE, in Italia, il gestore che appiccica sulla porta d'entrata del suo locale che "È vietato entrare scalzi" DEVE essere cazziato, multato e/o punito in altro modo previsto dalla legge esattamente come sarebbe cazziato, multato e/o punito chi esponesse il cartello "Vietato entrare ai negri".
Perché questa è la legge italiana.
In altri paesi è diverso: leggi diverse, mentalità diversa. Negli Stati Uniti, ad esempio, il concetto di proprietà privata prevale su quello di servizio pubblico. Un negozio è visto come una proprietà privata dove il gestore fa entrare chi gli pare ed alle sue condizioni, quindi un cartello "No shoes, no service" è perfettamente legale.
Ma visto che, soprattutto nel "profondo Sud" lo scalzismo è vissuto, anche da chi non lo pratica se non all'interno della propria casa, come un "valore tradizionale", questi cartelli spesso non sono visti di buon occhio, perché vengono visti come una imposizione che limita della libertà personale.
Ricorda che gli Stati Uniti nascono da una rivoluzione anche contro le limitazioni alla libertà personale fatte dagli Inglesi, quindi la salvaguardia della libertà personale è molto sentita, più che da noi, ed un esercente che espone il cartello "No shoes, no service" sa perfettamente che molte persone calzate non gradiranno quel cartello limitatore di libertà e non entreranno.
Ma ognuno si sceglie i clienti che desidera.
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Messaggio  bfpaul Ven Mag 10 2013, 14:32

Rei ha scritto:1) Grimaldi: hai avuto a che fare con un dipendente idiota (due, veramente, perché l'altro non l'ha fermato) e la tua lettera di protesta (malfatta) è stata vista solo dal P.r. che ha risposto.
E per legge il P.r. di un'azienda (esperienza personale su almeno un centinaio di casi) deve avere l'intelligenza di una zucchina bollita (o meno).
Come ti ho già detto, se fossi stato al tuo posto, per la sorpresa, non avrei reagito prontamente all'idiota all'imbarco, ma se mi succedesse adesso, saprei cosa fare.
E poi mi piacerebbe sapere se altre persone sono salite scalze a bordo di traghetti vari e cosa è successo.
Finché parliamo di un episodio unico non possiamo sapere se l'episodio è frutto di una politica aziendale diffusa o di un caso fortuito di incontro tra menti eccelse a bordo e all'ufficio P.r.
2) Il Vaticano è uno stato estero e le leggi italiane non valgono.
Come ho già detto, stavo provando a fare qualcosa ma il mio stato di salute prima, le dimissioni del Papa poi mi hanno bloccato.
Attualmente, in piena "bufera Bergoglio", non mi darebbero retta, ma paradossalmente proprio la politica del nuovo Papa apre una speranza per un'azione futura.
3) ATM: come ho già detto fino allo sfinimento, la mia lettera serviva esclusivamente a chiarire quale delle due norme, in contraddizione tra loro, era quella valida, passo indispensabile per sapere quale delle due norme contestare e chiedere di modificare, compito che però spetta non a qualcuno che abita a 600 chilometri, ma ad uno del posto.
In effetti la norma valida era quella che proibisce di entrare scalzi: era il sito internet a mostrare quella sbagliata, ma il sito internet non faceva testo dal punto giuridico, il cartello esposto dentro la metro, sì.
4) Pavia: per una persona che abita più vicino dei 600 chilometri che separano Pavia da Roma ci sono metodi per far modificare il regolamento, sia giuridici (ma costano) che per vie traverse, che presumono azioni (perfettamente lecite e legali) che solo una persona sul posto può fare.
Ma alla quale posso spiegare in privato cosa fare.
Ovviamente non spiattello su un forum una strategia che per funzionare non deve essere conosciuta dal "nemico".
Analogo discorso vale per Milano (metropolitana e Musei Comunali)
5) PER LEGGE, in Italia, il gestore che appiccica sulla porta d'entrata del suo locale che "È vietato entrare scalzi" DEVE essere cazziato, multato e/o punito in altro modo previsto dalla legge esattamente come sarebbe cazziato, multato e/o punito chi esponesse il cartello "Vietato entrare ai negri".
Perché questa è la legge italiana.
In altri paesi è diverso: leggi diverse, mentalità diversa. Negli Stati Uniti, ad esempio, il concetto di proprietà privata prevale su quello di servizio pubblico. Un negozio è visto come una proprietà privata dove il gestore fa entrare chi gli pare ed alle sue condizioni, quindi un cartello "No shoes, no service" è perfettamente legale.
Ma visto che, soprattutto nel "profondo Sud" lo scalzismo è vissuto, anche da chi non lo pratica se non all'interno della propria casa, come un "valore tradizionale", questi cartelli spesso non sono visti di buon occhio, perché vengono visti come una imposizione che limita della libertà personale.
Ricorda che gli Stati Uniti nascono da una rivoluzione anche contro le limitazioni alla libertà personale fatte dagli Inglesi, quindi la salvaguardia della libertà personale è molto sentita, più che da noi, ed un esercente che espone il cartello "No shoes, no service" sa perfettamente che molte persone calzate non gradiranno quel cartello limitatore di libertà e non entreranno.
Ma ognuno si sceglie i clienti che desidera.

Avete ricominciato il vostro infinito duello, ma è mai possibile?
Devo dirvelo in tutta amicizia e mi spiace: è un discorso vecchio, stravecchio e noioso. Non importa a nessuno, infatti nessuno si degna di entrare nella questione.
Forse è il caso di chiarirvi in privato, cosa che mi pare sia anche stata fatta, ma voi resettate sempre tutto.
Edddaaaaaai!

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Messaggio  Grand Choeur Ven Mag 10 2013, 15:03

Eppure, alla fine, dovremmo crearla, la sezione "Piede di ferro". Smile
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Messaggio  lucignolo Ven Mag 10 2013, 21:26

bfpaul ha scritto:Devo dirvelo in tutta amicizia e mi spiace: è un discorso vecchio, stravecchio e noioso. Non importa a nessuno, infatti nessuno si degna di entrare nella questione.
Ecco un'altra capatosta!
Ma la vuoi capire che il discorso è quanto mai attuale?
Non interessa a nessuno perché, a parte due gatti che entrano scalzi sempre negli stessi luoghi dove sono stra-conosciuti, gli altri si infilano almeno un paio di infradito per evitare discussioni tanto inutili quanto spiacevoli.
E, insomma, se vi da tanto fastidio, non leggeteci.
Mi pare di avere il diritto di utilizzare il forum come chi annoia con la solita passeggiata dello svuotare il pattume, forum che, quando non si infiamma per un qualche motivo, tende al silenzio totale.
O vogliamo censurare gli argomenti secondo l'indice di gradimento?
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Messaggio  bfpaul Sab Mag 11 2013, 00:05

lucignolo ha scritto:
bfpaul ha scritto:Devo dirvelo in tutta amicizia e mi spiace: è un discorso vecchio, stravecchio e noioso. Non importa a nessuno, infatti nessuno si degna di entrare nella questione.
Ecco un'altra capatosta!
Ma la vuoi capire che il discorso è quanto mai attuale?
Non interessa a nessuno perché, a parte due gatti che entrano scalzi sempre negli stessi luoghi dove sono stra-conosciuti, gli altri si infilano almeno un paio di infradito per evitare discussioni tanto inutili quanto spiacevoli.
E, insomma, se vi da tanto fastidio, non leggeteci.
Mi pare di avere il diritto di utilizzare il forum come chi annoia con la solita passeggiata dello svuotare il pattume, forum che, quando non si infiamma per un qualche motivo, tende al silenzio totale.
O vogliamo censurare gli argomenti secondo l'indice di gradimento?
Beh, menomale che sono "un' altra capatosta" e non "una capatosta"... Evil or Very Mad
Però potrei dire lo stesso per te, mio caro. L'argomento sarà attuale, attualissimo, ma è stato trattato un milione di volte e siete sempre tu e Rei a beccarvi più o meno profondamente.
Ciò premesso, non dirmi che voglio censurare qualcosa o qualcuno perché sai benissimo che non lo faccio se non è assolutamente necessario .... Twisted Evil
Quindi continuate pure tranquillamente ma, ti prego, non dire "non leggeteci" perché su un Forum si scrive perché gli altri leggano; se gli altri "non devono leggere" si scrive una mail all'interessato.
Sul nostro Forum non è interessante scrivere - parere assolutamente personale, eh! - che si è portata la rumenta al cassonetto, che si è portato Fido a fare pipì e neppure - per la milionesima volta! - che Rei va scalzo dappertutto perché ha una tecnica particolare e che Lucignolo si è scontrato più volte con degli imbecilli.
Da quel dì che l'abbiamo capito! Sleep
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Messaggio  lucignolo Sab Mag 11 2013, 15:31

bfpaul ha scritto:....Rei va scalzo dappertutto perché ha una tecnica particolare e che Lucignolo si è scontrato più volte con degli imbecilli.
Quello che non si è capito, evidentemente, è che Lucignolo denuncia sempre i propri limiti, perché è come tutti voi.
Va scalzo sempre per la sua grande convinzione, ma si rende conto che non è facile e che non è assolutamente vero che sono tutti dalla nostra parte.
Il 10% sì, il 90% ci considera dei deviati sociali.
Fate un sondaggio su internet, ma non lo si farà mai, perché fa piacere crogiolarsi nel proprio mondo ovattato.
Alla fine si dirà che rispondono solo quelli che sono sfavorevoli.
Rei è un Barone di Munchausen che si muove sempre e soltanto dove lo conoscono da anni e che si vanta di vittorie premeditate con chi sa che è debole.
È autoreferenziato come certi medium che dicono di essere potentissimi e che perdono i poteri se vengono controllati dagli scienziati.
Io, vedi, mi sono scontrato con tanti imbecilli, perché scalzo ci vado per davvero ed essendo per natura un solitario nessuno mi conosce.
E quando mi vedono rimangono spiazzati: dalle ragazzine che si nascondono dietro un albero, alla signora che attraversa la strada al mio passaggio e che ritorna al punto precedente subito dopo, dal gestore di Padova che ci fa capire alle dieci di sera che se vogliamo mangiare è bene che ci ricalziamo a quello che ci ha fatto aspettare un'ora sul piazzale con la promessa di trovarci un posto, presto ceduto ad un altro gruppo più integrato.
Il problema è che io, col gruppo lombardo, in un'epoca di entusiasmo, ho visto tanti di quei posti da disporre di una statistica concreta.
Dalla paninoteca all’osteria, dal ristorante alla pizzeria, dalla basilica alla chiesina di paese.
Problemi nelle chiese pochi, a parte quelle grandi e turistiche, controllate da guardie private.
Di musei e ristoranti non parliamone nemmeno.
Mezzi di trasporto: a Venezia scalzo sui vaporetti non sali nemmeno se piangi, a meno che non ti capiti la ressa dell’ora di punta con un controllore che dorme in piedi; sui treni dipende dal controllore.
Comunque vada hai sempre la forca caudina di decine di occhi che ti passano sotto lo scanner, con qualche testa che tentenna ed una discussione che va sempre in una certa direzione: mi faccia vedere il regolamento, il regolamento c’è, cerchiamolo (ed intanto passano decine di minuti), al limite spunta la regola che non si può salire sui mezzi di trasporto vestiti in modo indecente ed allora si deve innescare una seconda discussione sul concetto di decenza.
Allora, scusate tutti, o andate davvero scalzi sempre ed ovunque, oppure tacete per sempre.
Perché, vedete, non sono uno che sogna ad occhi aperti, sono uno che scalzo ci va per davvero, sempre, con la pioggia, il caldo e la neve e se dico che mi hanno trattato a calci in culo perché incivile e maleducato è perché è accaduto davvero e perché non vado scalzo solo sul forum o nel bar di quartiere dove mi conoscono da venti anni.
Non è questione di tecnica, che non esiste: dipende da chi incontrate e dal paese in cui vi trovate.
Se è il fesso che si fa spiazzare da una certa aggressività allora, forse, vincerete, altrimenti vi prendono per la collottola e vi sbattono fuori.
Vi imbarcate in una causa?
Ma per piacere?
Non siamo nemmeno capaci di far abrogare una regola assurda in una città ridicolamente provinciale, figuriamoci imbarcarci in battaglie costituzionali.
Siamo quattro gatti, ma cerchiamo almeno di non farci travolgere da stupidi deliri di successo.
Rei si illude di farmi cambiare idea.
Non cambierò io, non cambierà lui, mai.
E non speri di convincere gli altri a giocare al gioco del Barone di Munchausen.
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Messaggio  bfpaul Sab Mag 11 2013, 19:58

lucignolo ha scritto:
bfpaul ha scritto:....Rei va scalzo dappertutto perché ha una tecnica particolare e che Lucignolo si è scontrato più volte con degli imbecilli.
Quello che non si è capito, evidentemente, è che Lucignolo denuncia sempre i propri limiti, perché è come tutti voi.
Va scalzo sempre per la sua grande convinzione, ma si rende conto che non è facile e che non è assolutamente vero che sono tutti dalla nostra parte.
Il 10% sì, il 90% ci considera dei deviati sociali.
Fate un sondaggio su internet, ma non lo si farà mai, perché fa piacere crogiolarsi nel proprio mondo ovattato.
Alla fine si dirà che rispondono solo quelli che sono sfavorevoli.
Rei è un Barone di Munchausen che si muove sempre e soltanto dove lo conoscono da anni e che si vanta di vittorie premeditate con chi sa che è debole.
È autoreferenziato come certi medium che dicono di essere potentissimi e che perdono i poteri se vengono controllati dagli scienziati.
Io, vedi, mi sono scontrato con tanti imbecilli, perché scalzo ci vado per davvero ed essendo per natura un solitario nessuno mi conosce.
E quando mi vedono rimangono spiazzati: dalle ragazzine che si nascondono dietro un albero, alla signora che attraversa la strada al mio passaggio e che ritorna al punto precedente subito dopo, dal gestore di Padova che ci fa capire alle dieci di sera che se vogliamo mangiare è bene che ci ricalziamo a quello che ci ha fatto aspettare un'ora sul piazzale con la promessa di trovarci un posto, presto ceduto ad un altro gruppo più integrato.
Il problema è che io, col gruppo lombardo, in un'epoca di entusiasmo, ho visto tanti di quei posti da disporre di una statistica concreta.
Dalla paninoteca all’osteria, dal ristorante alla pizzeria, dalla basilica alla chiesina di paese.
Problemi nelle chiese pochi, a parte quelle grandi e turistiche, controllate da guardie private.
Di musei e ristoranti non parliamone nemmeno.
Mezzi di trasporto: a Venezia scalzo sui vaporetti non sali nemmeno se piangi, a meno che non ti capiti la ressa dell’ora di punta con un controllore che dorme in piedi; sui treni dipende dal controllore.
Comunque vada hai sempre la forca caudina di decine di occhi che ti passano sotto lo scanner, con qualche testa che tentenna ed una discussione che va sempre in una certa direzione: mi faccia vedere il regolamento, il regolamento c’è, cerchiamolo (ed intanto passano decine di minuti), al limite spunta la regola che non si può salire sui mezzi di trasporto vestiti in modo indecente ed allora si deve innescare una seconda discussione sul concetto di decenza.
Allora, scusate tutti, o andate davvero scalzi sempre ed ovunque, oppure tacete per sempre.
Perché, vedete, non sono uno che sogna ad occhi aperti, sono uno che scalzo ci va per davvero, sempre, con la pioggia, il caldo e la neve e se dico che mi hanno trattato a calci in culo perché incivile e maleducato è perché è accaduto davvero e perché non vado scalzo solo sul forum o nel bar di quartiere dove mi conoscono da venti anni.
Non è questione di tecnica, che non esiste: dipende da chi incontrate e dal paese in cui vi trovate.
Se è il fesso che si fa spiazzare da una certa aggressività allora, forse, vincerete, altrimenti vi prendono per la collottola e vi sbattono fuori.
Vi imbarcate in una causa?
Ma per piacere?
Non siamo nemmeno capaci di far abrogare una regola assurda in una città ridicolamente provinciale, figuriamoci imbarcarci in battaglie costituzionali.
Siamo quattro gatti, ma cerchiamo almeno di non farci travolgere da stupidi deliri di successo.
Rei si illude di farmi cambiare idea.
Non cambierò io, non cambierà lui, mai.
E non speri di convincere gli altri a giocare al gioco del Barone di Munchausen.
Sarebbe troppo lungo rispondere punto per punto e non voglio farlo perché non serve.
Non serve perché nessuno ti ha mai contestato che vai scalzo e lo fai alla luce del sole, dove ti conoscono e dove NON ti conoscono, e che hai coraggio.
Nessuno ha mai detto che che sia "normale" andare scalzi, sappiamo tutti che non lo è, non è necessario ripeterlo ad ogni passo, chi va scalzo lo sa e chi non va scalzo, pure; infatti questo è uno dei motivi che impediscono a molti di andare scalzi!!!
Ciò su cui ho mosso obiezione non è tutto questo, ma che si ripeta questa disputa fra te e Rei, all'infinito, pur essendo la questione sempre attuale.
Ci siamo dimenticati che qualche anno fa qualcuno di noi sosteneva che non parendogli opportuno discutere con i familiari o avere conseguenze dal punto di vista lavorativo limitava il suo barefooting a contesti dove gli pareva di essere abbastanza "difeso" da perdite di tempo con custodi & C o da possibili valutazioni di datori di lavoro che potessero influire sulla sua carriera?
Abbiamo detto tutti: chepizza! Ma non è che avesse torto, ripeteva molto spesso le stesse verità che stai sostenendo tu ora.
E con questo, ripeto: lungi da me voler imporre censure, ci si renda conto di essere ripetitivi bounce bounce
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Messaggio  tarzone Sab Mag 11 2013, 22:33

Avendo in questi giorni molto tempo da occupare, essendo in trasferta forzata a Pavia per assistere mia moglie in ospedale, ho provato a fare ricerche sul web riguardo allo scalzismo, ebbene il risultato è a dir poco disastroso.
Ho iniziato esplorando con Google usando come chiave di ricerca " camminare scalzi" nelle sue molteplici varianti, sono venute fuori molte immagini, diverse decine, per ognuna mi sono letto il link di rimando.
Le argomentazioni sono più o meno sempre le stesse, in casa sì, magari con le calze (come si fa ad essere scalzi con le calze?) ma fuori MAI E POI MAI. La stragrandissima maggioranza delle risposte sono di donne che sostengono, in ordine casuale che, sulle strade c'è troppo sporco e ci si prendono tutte le malattie del sistema solare e sistemi planetari limitrofi, dal ginocchio della lavandaia all AIDS.
Poi ci sono le siringhe, secondo queste le strade italiane sono come delle risaie, con la differenza che al posto del noto cereale (scrivo pur sempre da Pavia, perbacco!) ci sono le siringhe infette dei drogati.
Poi ci sono gli sputi e le cacche dei cani, poi le pipí dei topi che ti attaccano la leptospirosi, e via elencando.
Per un misterioso motivo però tutte queste damigelle sono più o meno disposte a camminare scalze al mare, chissà perchè, francamente non vedo la differenza tra i marciapiedi di Pavia, Torino, e Rimini/Riccione.
Va bé lo sappiamo l' animo umano, specie quello femminile, è insondabile e quindi prendiamo per valida questa affermazione, anche se di scalze nelle città di mare non ne ho praticamente mai viste.
In ultimo c' è anche chi sostiene che camminare scalzi fa male perché fa venire i piedi piatti in quanto il peso del corpo tende a far cedere la muscolatura del piede e con essa la struttura ossea, per conseguenza la scarpa è assolutamente indispensabile per aiutare il piede a sostenere il peso del corpo senza danni. Stai a vedere che la Natura questa volta ha toppato?
I maschietti, i pochi, che scrivono fanno la figura dei feticisti che parlano solo dello scalzismo con secondi fini, e noi in diversi forum femminili veniamo bollati come pericolosi adescatori di donne per "evidenti secondi fini" , parola di chi ci è già passata.
Leggendo tutto ciò mi é tornato in mente il "taglialegna", chi di voi se lo ricorda?
Insomma alla fine ho avuto conferma che camminare scalzi è bello e non ci rinuncerei mai, ma la strada da percorrere per far capire qualcosa non lunga, ma lunghissima, credo che non avremo vita sufficienza per far capire le nostre ragioni, ma va bene così, in fondo i problemi derivanti dall' uso smodato delle scarpe li hanno loro e non noi, non possiamo certamente essere noi i Don Chisciotte della situazione.
Arrivederci a presto, saluti
Valerio



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