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Gita CAI al percorso sensoriale di Polcenigo

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Messaggio  Spyro Sab 21 Dic 2013 - 17:09

Un saluto a tutti. Per il prossimo anno ho messo in calendario delle gite CAI della mia sezione (Monfalcone) una gita al percorso sensoriale di Polcenigo, e il capogita ovviamente sono io mentre il secondo capogita è il ragazzo che era con me in val di Fiemme dove abbiamo provato assieme il percorso sensoriale di Moena. L'ho fissata per domenica 4 maggio quando, in teoria, non fa nè troppo caldo, nè troppo freddo. Voglio far sperimentare la camminata scalza ai miei amici e spero che abbia su di loro un impatto positivo e che capiscano che camminare a piedi nudi è bello e fa bene.
Inoltre sono stato eletto nel Consiglio Direttivo e, se ai miei amici piace l'idea del percorso sensoriale, vorrei proporre di costruirne uno nella nostra zona...e conosco già la zona dove si portrebbe farlo (una riserva naturale alla foce dell'Isonzo, una zona perfetta per il barefooting in mezzo al verde), e spero che ci sia la volontà nel mantenerlo (io sarei il primo a farci manutenzione, così apporiffitto per stare scalzo).
Che ve ne pare delle mie iniziative?  Wink 
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Messaggio  bfpaul Sab 21 Dic 2013 - 19:35

Spyro ha scritto:Un saluto a tutti. Per il prossimo anno ho messo in calendario delle gite CAI della mia sezione (Monfalcone) una gita al percorso sensoriale di Polcenigo, e il capogita ovviamente sono io mentre il secondo capogita è il ragazzo che era con me in val di Fiemme dove abbiamo provato assieme il percorso sensoriale di Moena. L'ho fissata per domenica 4 maggio quando, in teoria, non fa nè troppo caldo, nè troppo freddo. Voglio far sperimentare la camminata scalza ai miei amici e spero che abbia su di loro un impatto positivo e che capiscano che camminare a piedi nudi è bello e fa bene.
Inoltre sono stato eletto nel Consiglio Direttivo e, se ai miei amici piace l'idea del percorso sensoriale, vorrei proporre di costruirne uno nella nostra zona...e conosco già la zona dove si portrebbe farlo (una riserva naturale alla foce dell'Isonzo, una zona perfetta per il barefooting in mezzo al verde), e spero che ci sia la volontà nel mantenerlo (io sarei il primo a farci manutenzione, così apporiffitto per stare scalzo).
Che ve ne pare delle mie iniziative?  Wink     
Ah, benissimo!!
Complimenti per l'elezione nel Cd della tua sezione e per la tua idea di proporre un'escursione con l'esperienza scalza. Non so se sei al corrente, ma già da alcuni anni la sezione CAI di ....  mi sfugge il nome, ma dovresti trovarlo col motore di ricerca de Lo scarpone online (e comunque sono in grado di cercarlo e fartelo sapere) ha organizzato escursioni di questo tipo, prima in Italia.
Non vorrei autocitarmi, ma ho fatto per anni escursioni sociali scalzo; ora non lo faccio più perché come AE non posso dare "il cattivo esempio". E qui ce ne sarebbe da dire ....
Comunque il risultato è che mi sono mezzo massacrato i piedi con gli scarponi!

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Messaggio  Spyro Dom 22 Dic 2013 - 11:39

Sì, lo sapevo e si tratta della sezione di Salerno (peccato che sia così lontana D:), i miei complimenti a questa sezione per la loro iniziativa. Comunque grazie per i complimenti e spero che le mie idee anti-scarponate si realizzino e di fare questo tipo di escursioni come la sezione di Salerno.  Very Happy 
Qui il link che ho trovato sul sito Lo Scarpone.
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/il-piacere-di-camminare-a-piedi-nudi-cai.html
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Messaggio  bfpaul Dom 22 Dic 2013 - 13:16

Spyro ha scritto:Sì, lo sapevo e si tratta della sezione di Salerno (peccato che sia così lontana D:), i miei complimenti a questa sezione per la loro iniziativa. Comunque grazie per i complimenti e spero che le mie idee anti-scarponate si realizzino e di fare questo tipo di escursioni come la sezione di Salerno.  Very Happy 
Qui il link che ho trovato sul sito Lo Scarpone.
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/il-piacere-di-camminare-a-piedi-nudi-cai.html
Bravissimo, forse io stesso avevo segnalato questa cosa.
Ma non ha importanza, ciò che importa è che nel CAI - noi Soci lo sappiamo, ha festeggiato quest'anno il suo 150° anniversario - i principi sono validi da 150 anni, ma le idee sono sempre nuove!
Chi ha voglia di camminare si iscriva al CAI, forse lì più che altrove troverà genuino interesse per un escursionismo a piedi nudi ...
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Messaggio  Spyro Ven 27 Dic 2013 - 16:58

Approvo, Paul.  Very Happy 
Un bel progetto sarebbe nel fondare un gruppo interno al CAI fatto apposta per le camminate scalze. Quasi ogni sezione ha il gruppo arrampicatori, gruppo rocciatori, ecc... quindi sarebbe bello avere anche il gruppo "camminatori scalzi".  Very Happy 
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Messaggio  bfpaul Ven 27 Dic 2013 - 20:39

Spyro ha scritto:Approvo, Paul.  Very Happy 
Un bel progetto sarebbe nel fondare un gruppo interno al CAI fatto apposta per le camminate scalze. Quasi ogni sezione ha il gruppo arrampicatori, gruppo rocciatori, ecc... quindi sarebbe bello avere anche il gruppo "camminatori scalzi".  Very Happy 
Si, l'idea non sarebbe male.
Lasciati però dire dall' AE che firma sotto che la cosa sarebbe complicata perché - tanto  per dirne una - ci sono specifiche condizioni da rispettare per fruire delle assicurazioni.
Lo dico per chi poco o niente sa del CAI: il Socio CAI è assicurato per ogni attività effettuata con la sua sezione o con altre sezioni, per il semplice fatto di essere Socio, MA deve rispettare una serie di condizioni senza le quali l'assicurazione non potrebbe essere prestata.
Non la voglio fare troppo lunga, se avete curiosità andate a : www.cai.it

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Messaggio  cyberteam Sab 11 Gen 2014 - 11:05

bfpaul ha scritto:
Lasciati però dire dall' AE che firma sotto che la cosa sarebbe complicata perché - tanto  per dirne una - ci sono specifiche condizioni da rispettare per fruire delle assicurazioni.
Lo dico per chi poco o niente sa del CAI: il Socio CAI è assicurato per ogni attività effettuata con la sua sezione o con altre sezioni, per il semplice fatto di essere Socio, MA deve rispettare una serie di condizioni senza le quali l'assicurazione non potrebbe essere prestata.
Non la voglio fare troppo lunga, se avete curiosità andate a : www.cai.it

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Ed a parte questi discorsi, correttissimi, l'escursionista solitamente considera lo scarpone come una condizione essenziale per la sicurezza.
Io partecipo con un gruppo ad escursioni per famiglie, quindi anche abbastanza semplici.
Lo sconcerto che ho destato indossando le fivefingers, da gente che in montagna ne ha fatta tanta di strada, è stato quasi comico.

Soprattutto erano preoccupati che non proteggessero adeguatamente le caviglie.
X loro senza scarpe = facili storte.
Difficile fargli capire che invece è proprio il contrario e che portare scrpe minimali (o non portarle) non equivale a portare delle scarpe inadatte.
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Messaggio  bfpaul Sab 11 Gen 2014 - 21:07

cyberteam ha scritto:
bfpaul ha scritto:
Lasciati però dire dall' AE che firma sotto che la cosa sarebbe complicata perché - tanto  per dirne una - ci sono specifiche condizioni da rispettare per fruire delle assicurazioni.
Lo dico per chi poco o niente sa del CAI: il Socio CAI è assicurato per ogni attività effettuata con la sua sezione o con altre sezioni, per il semplice fatto di essere Socio, MA deve rispettare una serie di condizioni senza le quali l'assicurazione non potrebbe essere prestata.
Non la voglio fare troppo lunga, se avete curiosità andate a : www.cai.it

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Ed a parte questi discorsi, correttissimi, l'escursionista solitamente considera lo scarpone come una condizione essenziale per la sicurezza.
Io partecipo con un gruppo ad escursioni per famiglie, quindi anche abbastanza semplici.
Lo sconcerto che ho destato indossando le fivefingers, da gente che in montagna ne ha fatta tanta di strada, è stato quasi comico.

Soprattutto erano preoccupati che non proteggessero adeguatamente le caviglie.
X loro senza scarpe = facili storte.
Difficile fargli capire che invece è proprio il contrario e che portare scrpe minimali (o non portarle) non equivale a portare delle scarpe inadatte.
Ci sarebbe molto, troppo, da dire.
La faccio breve: il pregiudizio (perché tutte queste precauzioni sono spesso pregiudizi) è figlio dell'ignoranza e potrei dire che gli italiani sono parecchio ignoranti perché molte, troppe volte, la loro informazione è solo televisiva o giornalistica; non di giornali specializzati, sia chiaro.
Chi ha studiato quel tanto che basta per farsi venire curiosità da soddisfare leggendo qualcosa di serio - e ci metto anche tutti i discorsi pubblicati nel nostro sito - ha probabilmente imparato che è un errore proteggersi in modo eccessivo contro eventi che in realtà sono di assoluta normalita, come andare scalzi.
Chiunque di noi che vada normalmente scalzo può testimoniare agevolmente di aver perso di vista raffreddori e influenze, ed io per primo, da quando hanno cominciato ad andare scalzi. Perché?
Per il semplice motivo che il sistema immunitario viene sollecitato a produrre le sue difese, cosa che mettendo i piedi in belle pantofole e coprendosi come orsi polari non viene certo facilitata.
Chi è più competente di me potrà dire se dico sciocchezze, per conto mio vado scalzo da 13 anni e non ho più preso un raffreddore o un'influenza e so di non essere unico.

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Messaggio  Grand Choeur Dom 12 Gen 2014 - 15:43

Presente!
Dal il 2012 a oggi sono passato da uno scalzismo, diciamo, al 50%, ad un 95%. Quindi indosso sandali solo per circa mezz'ora al giorno e scarpe solo tre-quattro volte all'anno.

Nell'invernata scorsa ho avuto un raffreddore fastidioso ma non eccessivo alla fine di novembre ed uno a metà febbraio.
In quest'invernata non ancora conclusa ho avuto a metà novembre quattro giorni con un po' di mal di gola e naso chiuso. In pratica mi sono svegliato la notte con un forte mal di gola (tipo chiodo) che, dopo una spruzzata di Froben è quasi sparito. In quattro giorni è finito tutto.
Per il discorso virus influenzali, nei due anni passati ho avuto complessivamente solo un paio di giorni di diarrea e rincoglionimento.
Per quest'anno nemmeno questi.
Confrontando elementarmente i dati suesposti deduco che più sto scalzo, soprattutto d'inverno, e meno mi ammalo.
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Messaggio  Alexey Lun 13 Gen 2014 - 9:27

Anch'io non ricordo nemmeno l'ultima volta che ho preso un raffreddore, da quando vado scalzo non so nemmeno cosa siano influenze, mal di gola, ecc... Secondo la percezione di alcune persone, in teoria dovrei già essere morto da tempo, visto che pensano che se scopri un piede sotto i 20 gradi sei già su un letto d'ospedale agonizzante... Però, la giustificazione dell'ignoranza c' è sempre... Quando lo spiego mi dicono che io sono un caso a parte, un'anomalia, se lo facessero loro sarebbero già con polmoniti fulminanti, ecc...la mente che non vuole crescere e confrontarsi con i propri limiti trova sempre giustificazione che arriva a negare anche l'evidenza...

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Messaggio  Alexey Lun 13 Gen 2014 - 9:38

Ovviamente le caratteristiche soggettive sono importanti, però con l'allenamento si può migliorare, dobbiamo confrontarci con noi stessi... Se si va in palestra tutti possono migliorare, poi di Schwarzy ce ne sono pochi...

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Messaggio  Spyro Lun 13 Gen 2014 - 21:33

cyberteam ha scritto:
bfpaul ha scritto:
Lasciati però dire dall' AE che firma sotto che la cosa sarebbe complicata perché - tanto  per dirne una - ci sono specifiche condizioni da rispettare per fruire delle assicurazioni.
Lo dico per chi poco o niente sa del CAI: il Socio CAI è assicurato per ogni attività effettuata con la sua sezione o con altre sezioni, per il semplice fatto di essere Socio, MA deve rispettare una serie di condizioni senza le quali l'assicurazione non potrebbe essere prestata.
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Io partecipo con un gruppo ad escursioni per famiglie, quindi anche abbastanza semplici.
Lo sconcerto che ho destato indossando le fivefingers, da gente che in montagna ne ha fatta tanta di strada, è stato quasi comico.

Soprattutto erano preoccupati che non proteggessero adeguatamente le caviglie.
X loro senza scarpe = facili storte.
Difficile fargli capire che invece è proprio il contrario e che portare scrpe minimali (o non portarle) non equivale a portare delle scarpe inadatte.

Infatti, le escursioni a piedi nudi fanno solo che bene...ma vai a spiegarlo alla gente con mentalità chiusa come lo sono i loro piedi negli scarponi.
Posso capire gli scarponi adesso in inverno o su tratti troppo accidentati e difficili ma ho visto diversi sentieri in montagna su boschi e prati dove è una goduria da camminare a piedi nudi. Spero che la mia gita a maggio aiuti.
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Messaggio  Grand Choeur Mar 14 Gen 2014 - 7:49

Su tratti troppo difficili si cammina benissimo anche con i sandali. Gli scarponi, a meno che non ci siano metri di neve e temperature siberiane, non capisco più a cosa servano.
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Messaggio  Spyro Mar 14 Gen 2014 - 18:05

Inutili ma li usano tutti. Non ho mai, dico mai, visto un escursionista in sandali, figuriamoci scalzo.  Crying or Very sad 
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Messaggio  bfpaul Mar 14 Gen 2014 - 20:56

Grand Choeur ha scritto:Su tratti troppo difficili si cammina benissimo anche con i sandali. Gli scarponi, a meno che non ci siano metri di neve e temperature siberiane, non capisco più a cosa servano.
Sono mooooolto d'accordo!
Ho fatto molte escursioni scalzo e, a parte spine e graffi, ho camminato benissimo. I graffi sono guariti e le spine le ho tolte o sono uscite.
Gli scarponi servono a chi non ha mai provato ad andare scalzo ...

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Messaggio  Capriolo Mer 15 Gen 2014 - 1:52

Anch'io dal 2008, dalla primavera all'autunno,  faccio escursioni camminando scalzo tutto il giorno, su dislivelli di 400-600 metri, tranne i tratti dove il sentiero è troppo ghiaioso o con pietre piccole o nelle discese impegnative, nelle quali c'è il rischio, scendendo velocemente, di dare brutte "tallonate" sulle pietre. Gli scarponi sono sempre con me ma solo di riserva e spesso tornano a casa senza essere stati indossati.
Vado scalzo su tratti con terra asciutta o fangosa, erba, pietre grosse, sottobosco con rametti, pezzi di legno, piccole pigne ecc. Finora solo qualche graffio su caviglie o gambe causato da rami o spine, ma nessuna spina che sia riuscita a piantarsi nel piede (intendo: appena una spina accenna a piantarsi scarico il peso sul resto del piede, poi lo sollevo, la sfilo e via). Con un po' di allenamento si ha una buona tenuta e si impara a utilizzare anche le dita dei piedi per tenersi dove è più impegnativo.
La sensazione di contatto con la natura che si prova è molto bella e completa il piacere di un'escursione in montagna o campagna Very Happy; attraversare ruscelli, pozzanghere o tratti umidi permette di rinfrescarsi e riposarsi i piedi. Ormai un tratto di sentiero percorso con gli scarponi non dà la stessa gioia e sembra manchi qualcosa per renderlo completo!
Invece d'inverno finora sono riuscito a fare solo qualche camminata di pochi minuti sulla neve, magari un po' ghiacciata alla sera quando mi tolgo gli scarponi (l'ultima nelle scorse vacanze natalizie). Anche in questo caso la sensazione è molto piacevole ma occorre non fermarsi...Il prossimo "passo" sarà percorrere qualche tratto più lungo nella neve più soffice sui tratti di sentiero innevato durante il giorno...nell'attesa della primavera!
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Messaggio  Alexey Mer 15 Gen 2014 - 7:48

Hai proprio ragione, quando ero calzato, odiavo camminare, mi stancava e annoiava, mentre andando scalzo ho riscoperto il mondo in HD e il piacere del contatto intimo con la natura, una vera esperienza sensoriale e fisica, non solo visiva. La vista è il primo senso, ma il tatto offre sensazioni uniche e una specie di "saggezza" ancestrale.

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Messaggio  Alexey Mer 15 Gen 2014 - 9:17

Fino ad ora l'emblema di qualsiasi camminata in montagna è lo scarpone, infatti il sito si chiama proprio lo scarpone... Quando acquistiamo i giornali sui viaggi dove appare la benché minima escursione, c' è scritto:" si consigliano scarponi da trekking", anche dove sono andato tranquillamente scalzo quando ero alle prime armi, un bel "tenderfoot", e mia moglie e mio figlio tranquilli con le infradito da spiaggia... Mentre la maggior parte degli altri "escursionisti" ha seguito i consigli delle guide ed erano pronti per la cima del Nanga Parbat.
Forse occorre partire anche da li, far conoscere alle guide escursionistiche il modo più naturale, ovviamente nei percorsi che lo permettono. E la cosa importante è far capire che "è per tutti", non appannaggio di falsi e impavidi "eroi" alla Tom Perry...
I nostri amici barefoot hikers americani si fanno percorsi molto tosti in tutte le zone...

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Messaggio  Spyro Ven 17 Gen 2014 - 18:33

Capriolo ha scritto:Anch'io dal 2008, dalla primavera all'autunno,  faccio escursioni camminando scalzo tutto il giorno, su dislivelli di 400-600 metri, tranne i tratti dove il sentiero è troppo ghiaioso o con pietre piccole o nelle discese impegnative, nelle quali c'è il rischio, scendendo velocemente, di dare brutte "tallonate" sulle pietre. Gli scarponi sono sempre con me ma solo di riserva e spesso tornano a casa senza essere stati indossati.
Vado scalzo su tratti con terra asciutta o fangosa, erba, pietre grosse, sottobosco con rametti, pezzi di legno, piccole pigne ecc. Finora solo qualche graffio su caviglie o gambe causato da rami o spine, ma nessuna spina che sia riuscita a piantarsi nel piede (intendo: appena una spina accenna a piantarsi scarico il peso sul resto del piede, poi lo sollevo, la sfilo e via). Con un po' di allenamento si ha una buona tenuta e si impara a utilizzare anche le dita dei piedi per tenersi dove è più impegnativo.
La sensazione di contatto con la natura che si prova è molto bella e completa il piacere di un'escursione in montagna o campagna Very Happy; attraversare ruscelli, pozzanghere o tratti umidi permette di rinfrescarsi e riposarsi i piedi. Ormai un tratto di sentiero percorso con gli scarponi non dà la stessa gioia e sembra manchi qualcosa per renderlo completo!
Invece d'inverno finora sono riuscito a fare solo qualche camminata di pochi minuti sulla neve, magari un po' ghiacciata alla sera quando mi tolgo gli scarponi (l'ultima nelle scorse vacanze natalizie). Anche in questo caso la sensazione è molto piacevole ma occorre non fermarsi...Il prossimo "passo" sarà percorrere qualche tratto più lungo nella neve più soffice sui tratti di sentiero innevato durante il giorno...nell'attesa della primavera!

Sagge parole, se pubblichi queste tue avventure sullo Scarpone, magari susciti interesse.  Very Happy   Cool E in parte ti invidio per tue queste escursioni scalze in montagna. Mi piacerebbe pure io fare queste escursioni scalze ma che conosca uno che abbia almeno una minima tendenza a stare scalzo...
Spero che la mia uscita al percorso sensoriale aiuti a risvegliare questi istinti.  
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Messaggio  Capriolo Sab 18 Gen 2014 - 2:02

Grazie! Vedrai che, se vuoi, sarà facile anche per te cominciare a fare queste escursioni scalze in montagna.
Io non ho mai fatto percorsi sensoriali (fino a qualche anno fa non sapevo nemmeno che esistessero), ho semplicemente camminato sui normali sentieri.
Ho cominciato in modo molto semplice: alla prima "uscita" in montagna della primavera, durante la sosta pranzo seduti su un pietrone in mezzo a un prato, ho tolto gli scarponi, poi ho cominciato a passeggiare sul prato mentre mangiavo i panini. Ho provato quanto era bello ed ho continuato a passeggiare finché, quando siamo ripartiti, non ho più rimesso gli scarponi, con grande stupore di mia moglie!
Il sentiero era facile, pendenze debolissime (giusto da prima passeggiata dell'anno), il fondo era un alternarsi di prato, terra e poche pietre. Siamo così arrivati al paese ed ho dovuto rimettere gli scarponi (l'imbarazzo del principiante...) ma poi, usciti di nuovo dal paese, li ho nuovamente tolti: qui il fondo era terra, a tratti fangosa (neve sciolta da poco...) e foglie secche; poi di nuovo sentiero come prima finché, tornati in mezzo alle case, ho continuato scalzo. In poche ore quel primo giorno ho provato i diversi tipi di fondo e ne sono uscito entusiasta per il contatto con la natura....e così è cominciata questa avventura!
Quando, anni dopo, ho cominciato a leggere su internet e su questo sito i vari consigli per i barefooter principianti ho capito di averli scoperti da solo, sperimentando "sulla mia pelle", imparando ragionandoci cosa fare e non fare, come appoggiare il piede, reagire se sentivo pungere ecc... Più naturale di così...il tutto senza aver mai sentito parlare di barefooting (un giorno questa parola mi è comparsa in mente non so come!), senza conoscere nessuno che camminasse scalzo fuori casa e con lo stupore di mia moglie, sempre con me, che chissà cosa pensava!
Quindi se almeno provi la curiosità di fare escursioni scalze basta provare e non frenare la curiosità di sperimentare nuovi fondi, probabilmente il percorso sensoriale ti aiuterà. Se poi ti piace il resto verrà da sé, continuerai e sempre di più, in altri posti, fondi e situazioni!
E' fondamentale però guardare sempre dove appoggi i piedi, per evitare pietre, spuntoni di rami o altro che possa ferirti, per vedere che non ci siano vipere (finora ne ho trovate solo 2, quando erano a circa 2 metri dai piedi, e non è successo niente) o di non calpestare insetti. Piccolo aneddoto personale: un giorno, crogiolandomi con i piedi in una pozzanghera dove credevo di aver visto solo mosche, ho cominciato a sentir pungere e ne sono scappato: erano api, avevo rimediato 3 punture sulle dita di un piede e 4 sull'altro! Niente paura: non potendo fare altro ed essendo lontano dal paese le ho solo "rinfrescate" con un po' di acqua della bottiglia ed ho continuato a camminare, pensando che era l'occasione buona per capire quanto ero allergico...Poi semplicemente passavo con i piedi in tutti i ruscelletti che trovavo e dopo mezz'ora è passato tutto!
Forse mi sono dilungato troppo, spero ti possa aiutare a cominciare anche se, come me, non hai nessuno con te che abbia esperienza al riguardo Smile Smile Smile
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Messaggio  Spyro Sab 18 Gen 2014 - 12:31

Grazie dei consigli, è sempre un piacere leggere le tue avventure scalze in montagna.
Comunque durante la mia settimana verde a Predazzo mi sono fatto un'idea: qualsiasi percorso naturale è sensoriale, basta percorrerlo a piedi nudi.
Se leggi qui, vedrai come mi sono divertito a zampettare scalzo in quei fantastici boschi di abeti.  Very Happy 

https://natiscalzi.forumattivo.com/t1816-ritiro-montano-in-val-di-fiemme
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Messaggio  lucignolo Dom 19 Gen 2014 - 22:15

Capriolo ha scritto:Più naturale di così...il tutto senza aver mai sentito parlare di barefooting (un giorno questa parola mi è comparsa in mente non so come!), senza conoscere nessuno che camminasse scalzo fuori casa e con lo stupore di mia moglie, sempre con me, che chissà cosa pensava!
Infatti, noi siamo qui solo per far sapere che l'andare scalzi non è l'azione di un matto isolato, ma che è la cosa più naturale che ci sia e che esistono altre persone che, condividendo le tue sensazioni, dovrebbero farti sentire meglio.
Mi auguro che questo sito diventi obsoleto ed inutile, perché, quando questo avverrà, quando non avremo più nulla da dirci, vorrà dire che camminare a piedi nudi ovunque sarà diventato un atto del tutto normale nella nostra vita quotidiana, restituendo ai nostri piedi la dignità che si meritano.
E ciò implica anche che si potrebbe diventare scalzisti a prescindere dall'esistenza del nostro sito, come tu stai dimostrando.
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Messaggio  Elan Mar 21 Gen 2014 - 12:09

Questa delle "api" mi lascia perplesso ... mi sa che erano invece vespe "terragnole" e che devi esserti avvicinato troppo all' ingresso del loro nido.

Le api pungono raramente in aperta campagna ed anche le vespe non sono aggressive senza motivo. Nel mio piccolo giardino, a causa di un mini laghetto che ho realizzato, questa estate c'era un pieno di vespe da non credere, dalle prime ore del mattino fino a sera. Un angolo del laghetto, in particolare lo avevo chiamato "vespa beach", perchè erano lì a fare il bagno tutto il giorno. Io lavoravo al laghetto (c'è un ponte ferroviario che lo attraversa) e non mi hanno mai dato alcun fastidio, pur volando sempre intorno a me.

Invece, sempre questa estate, passeggiando su di una diga in terra coperta di soffice erba, nel nord della germania, sono stato punto da una vespa (credo) che probabilmente ho quasi calpestato o perchè aveva il nido proprio dove io sono passato.

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Messaggio  lucignolo Mar 21 Gen 2014 - 22:19

Elan ha scritto:Questa delle "api" mi lascia perplesso ... mi sa che erano invece vespe "terragnole" e che devi esserti avvicinato troppo all' ingresso del loro nido.
Certo che sì.
Vespa orientalis, Vespula rufa, V. austriaca, V. vulgaris, V. germanica, Dolichovespula sylvestris fanno tutte i nidi nel sottosuolo.
La vespula germanica è particolarmente aggressiva e può costruire nidi di dimensioni gigantesche.
Magari fra le radici sotterranee di una grossa pianta o nelle intercapedini dei muri.
Però consideriamo anche che, a volte, si viene punti da una vespa comune (vulgaris) inavvertitamente calpestata mentre beveva qualche goccia di rugiada (per lei una damigiana) nascosta fra i fili d'erba.
Perché se calpestate un nido terrestre, vi garantisco, non ve la cavate troppo a buon mercato.
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Messaggio  Capriolo Mer 22 Gen 2014 - 0:43

Grazie per queste informazioni!
Adesso ho capito meglio cosa è successo quella volta!
Da allora ho imparato a prestare molta più attenzione alla presenza di insetti, soprattutto se c'è acqua.

Spyro, ho rivisto con piacere il tuo racconto e le foto della settimana verde a Predazzo: fantastico! Anch'io ho trascorso vacanze nelle Dolomiti e fatto bellissime passeggiate in quella zona, ci sono sentieri e paesaggi troooppo belli!  Very Happy e ci torno sempre volentieri! Purtroppo dal Piemonte la strada è un po' lunga ed occorre avere un po' di giorni di vacanza ma ogni volta ci lascio il cuore!
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