Catene e negozi
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Catene e negozi
Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti.
Di recente ho provato a scrivere a qualche catena di supermercati importanti, per capire se potevo avere una risposta ufficiale dal gestore anche da esibire per tagliare corto in caso di problemi con il personale dei punti vendita. Purtroppo non ho avuto risposta (ho scritto a esselunga e a carrefour).
Secondo voi, sarebbe una buona idea mobilitarci per scrivere delle email e o contattare le più importanti catene e o negozi, per stilare una lista di luoghi "barefootfriendly"?
Ciao a tutti.
Di recente ho provato a scrivere a qualche catena di supermercati importanti, per capire se potevo avere una risposta ufficiale dal gestore anche da esibire per tagliare corto in caso di problemi con il personale dei punti vendita. Purtroppo non ho avuto risposta (ho scritto a esselunga e a carrefour).
Secondo voi, sarebbe una buona idea mobilitarci per scrivere delle email e o contattare le più importanti catene e o negozi, per stilare una lista di luoghi "barefootfriendly"?
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Non per molto: la richesta di incompetenti che danneggiano la propria azienda è altissima, con richieste superiori all'offerta.Angelica ha scritto:Bene, prevedo un disoccupato in piú in Italia
La richiesta di persone competenti, invece, è praticamente zero.
Ultima modifica di Rei il Dom Feb 22 2015, 11:14 - modificato 1 volta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Ed ora divertiamoci: come promesso, ecco cosa devi fare.
(Nota: metto anche istruzioni “fool-proof”. Magari a te non servono, ma tra i nostri postanti c’è qualche simpatico “impedito” - definizione sua - che così impara qualcosa di più sul misterioso mondo dell’informatica.)
Per prima cosa, cerca l’email originale e clicca sul pulsante “Inoltra”: si aprirà un nuovo messaggio con scritto qualcosa del genere:
Inizio messaggio inoltrato:
Da: servizio-clienti@esselunga.it
Oggetto: Re: favore
Data: 22 febbraio 2015 09:54:11 CET
A: Davide Maccagnan
(Testo del messaggio che hai ricevuto)
Come destinatario metti:
cctutesalutecdo@carabinieri.it
(i N.A.S. ora si chiamano Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e quella è la loro email)
Ma dato che siamo cattivi, aggiungerei, per conoscenza, nel apposito campo Cc, anche:
servizio-clienti@esselunga.it
Posiziona il cursore di scrittura PRIMA della frase “Inizio messaggio inoltrato:” ed incolla tutto il testo che segue, in modo che il messaggio inoltrato sia posizionato dopo la tua firma, spedisci ed aspettiamo gli eventi.
Non cambiare nulla del testo, ogni parola è stata attentamente studiata per avere il maggior effetto.
Alla cortese attenzione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.
A seguito di una mia email ho ricevuto dal servizio clienti di Esselunga la risposta che trovate in copia in coda a questo mio scritto.
Mentre in effetti non esiste legge che vieti di circolare ed entrare in esercizi scalzi, indipendentemente dalla motivazione, dalla rottura di un tacco alla scelta di vita per motivazioni laiche o religiose, la responsabile dichiara per prima cosa che Esselunga viola deliberatamente l’art. 187 del Capitolo 15 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.), che recita:
“Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.”
Successivamente si appella ad inesistenti leggi sulla sicurezza sul lavoro da applicare ai clienti per tutelare i clienti stessi dai pericoli esistenti all’interno dei punti vendita di Esselunga.
In pratica la signora Barbara Grassi afferma che all’interno dei punti vendita di Esselunga non esistono condizioni igieniche e di sicurezza tali da consentire l’accesso a persone scalze o con calzature minimali come sandali ed infradito (che dal punto di vista di igiene e sicurezza sono equiparabili al piede nudo), anzi, secondo quanto afferma, si dovrebbe accedere ai punti vendita di Esselunga dotati di protezioni tipo scarpe antinfortunistiche.
Evidentemente la signora Grassi, come dipendente di Esselunga, è a conoscenza di informazioni su igiene e sicurezza dei punti vendita che un esterno non conosce.
Questo mi porta a preoccuparmi per tutti quei clienti, donne soprattutto, che durante la bella stagione accederanno ai punti vendita di Esselunga con calzature minimali e saranno esposti ai pericoli che la signora Grassi indirettamente descrive.
Vi pregherei quindi, nei modi e nei tempi che riterrete opportuni in base alla vostra esperienza e professionalità, di controllare se i pericoli alla salute ed all’incolumità dei clienti a cui la signora Grassi fa riferimento siano reali.
Distinti saluti,
Davide Maccagnan
(Nota: metto anche istruzioni “fool-proof”. Magari a te non servono, ma tra i nostri postanti c’è qualche simpatico “impedito” - definizione sua - che così impara qualcosa di più sul misterioso mondo dell’informatica.)
Per prima cosa, cerca l’email originale e clicca sul pulsante “Inoltra”: si aprirà un nuovo messaggio con scritto qualcosa del genere:
Inizio messaggio inoltrato:
Da: servizio-clienti@esselunga.it
Oggetto: Re: favore
Data: 22 febbraio 2015 09:54:11 CET
A: Davide Maccagnan
(Testo del messaggio che hai ricevuto)
Come destinatario metti:
cctutesalutecdo@carabinieri.it
(i N.A.S. ora si chiamano Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e quella è la loro email)
Ma dato che siamo cattivi, aggiungerei, per conoscenza, nel apposito campo Cc, anche:
servizio-clienti@esselunga.it
Posiziona il cursore di scrittura PRIMA della frase “Inizio messaggio inoltrato:” ed incolla tutto il testo che segue, in modo che il messaggio inoltrato sia posizionato dopo la tua firma, spedisci ed aspettiamo gli eventi.
Non cambiare nulla del testo, ogni parola è stata attentamente studiata per avere il maggior effetto.
Alla cortese attenzione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.
A seguito di una mia email ho ricevuto dal servizio clienti di Esselunga la risposta che trovate in copia in coda a questo mio scritto.
Mentre in effetti non esiste legge che vieti di circolare ed entrare in esercizi scalzi, indipendentemente dalla motivazione, dalla rottura di un tacco alla scelta di vita per motivazioni laiche o religiose, la responsabile dichiara per prima cosa che Esselunga viola deliberatamente l’art. 187 del Capitolo 15 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.), che recita:
“Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.”
Successivamente si appella ad inesistenti leggi sulla sicurezza sul lavoro da applicare ai clienti per tutelare i clienti stessi dai pericoli esistenti all’interno dei punti vendita di Esselunga.
In pratica la signora Barbara Grassi afferma che all’interno dei punti vendita di Esselunga non esistono condizioni igieniche e di sicurezza tali da consentire l’accesso a persone scalze o con calzature minimali come sandali ed infradito (che dal punto di vista di igiene e sicurezza sono equiparabili al piede nudo), anzi, secondo quanto afferma, si dovrebbe accedere ai punti vendita di Esselunga dotati di protezioni tipo scarpe antinfortunistiche.
Evidentemente la signora Grassi, come dipendente di Esselunga, è a conoscenza di informazioni su igiene e sicurezza dei punti vendita che un esterno non conosce.
Questo mi porta a preoccuparmi per tutti quei clienti, donne soprattutto, che durante la bella stagione accederanno ai punti vendita di Esselunga con calzature minimali e saranno esposti ai pericoli che la signora Grassi indirettamente descrive.
Vi pregherei quindi, nei modi e nei tempi che riterrete opportuni in base alla vostra esperienza e professionalità, di controllare se i pericoli alla salute ed all’incolumità dei clienti a cui la signora Grassi fa riferimento siano reali.
Distinti saluti,
Davide Maccagnan
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Perfetto!
Intanto sto andando all'Esselunga tranquillamente scalzo, e per ora apparte sguardi contrariati e schifati di commessi e altri dipendenti, tra cui una panettiera che mi ha fatto cenno di "ma che stai facendo?" quando ero oramai in cassa, non mi hanno ancora detto nulla. Però sono andato in orari in cui stranamente non c'erano le guardie..
Intanto sto andando all'Esselunga tranquillamente scalzo, e per ora apparte sguardi contrariati e schifati di commessi e altri dipendenti, tra cui una panettiera che mi ha fatto cenno di "ma che stai facendo?" quando ero oramai in cassa, non mi hanno ancora detto nulla. Però sono andato in orari in cui stranamente non c'erano le guardie..
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Che lingua sconosciuta usa il vocabolo "apparte"?Dave Mack ha scritto:Perfetto!
Intanto sto andando all'Esselunga tranquillamente scalzo, e per ora apparte sguardi contrariati e schifati di commessi e altri dipendenti, tra cui una panettiera che mi ha fatto cenno di "ma che stai facendo?" quando ero oramai in cassa, non mi hanno ancora detto nulla. Però sono andato in orari in cui stranamente non c'erano le guardie..
Non lo trovo in nessun vocabolario, cartaceo o su internet.
E stiamo parlando di almeno 80 lingue diverse, comprese alcune non più parlate da secoli.
Quanto al supermercato, come ho già detto, i direttori conoscono la legge, le guardie un po' meno, ma basta chiamare il direttore.
Gli ex-direttori, uno in particolare, no.
Hai mandato la letterina?
Mandala oggi stesso, anche per i carabinieri il lunedì mattina è un po' traumatico, se gli dai motivo per divertirsi un po' al supermercato te ne saranno grati.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Dave Mack ha scritto:
[...] sguardi contrariati e schifati di commessi e altri dipendenti, [...]
Sarà come dicono altri, che qui in Toscana tutti ci facciamo, più o meno, gli affari nostri (ma il pettegolaio esiste anche qui), perché io, nei supermercati, di sguardi schifati dai dipendenti non ne ho mai avuti (anzi, una commessa della COOP è una di quelle che ha fatto un tratto bello lungo scalza con me).
L'unico accenno, una commessa del Penny mi disse, quasi maternamente: "La prossima volta vieni con le scarpe, sai, per la sicurezza..." al che avrei potuto imbastire tutta la questione direttore, NAS, ecc., ma non l'ho fatto perché era solo un consiglio dato ingenuamente e con gentilezza.
Ovviamente me ne sono fregato e continuo ad andarci scalzo e la commessa non mi ha mai più detto niente. Anzi, l'ultima volta, dato che ha fatto per un periodo un turno diverso, mi ha salutato con un sorriso a 54 denti perché era tanto che non mi vedeva (No. Non mi sta facendo la corte. E' sposata e ha figli).
Re: Catene e negozi
Rei ha scritto:
Che lingua sconosciuta usa il vocabolo "apparte"?
Non lo trovo in nessun vocabolario, cartaceo o su internet.
E stiamo parlando di almeno 80 lingue diverse, comprese alcune non più parlate da secoli.
Quanto al supermercato, come ho già detto, i direttori conoscono la legge, le guardie un po' meno, ma basta chiamare il direttore.
Gli ex-direttori, uno in particolare, no.
Hai mandato la letterina?
Mandala oggi stesso, anche per i carabinieri il lunedì mattina è un po' traumatico, se gli dai motivo per divertirsi un po' al supermercato te ne saranno grati.
Nel web tendo ad essere informale e quindi ad adottare gli stessi neologismi che uso-usiamo nel parlato, dato che dico "apparte" e non il corretto "a parte".
Comunque la mail l'ho inviata lunedì!
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Anche se è diventato di moda tra i bimbominkia 2.0 (quelli che non usano più il tasto della k al posto di tutte le consonanti perché si è rotto) usare "apparte" "apposto" e "a posta" per far sapere a tutti di essere bimbominkia, non mi pare il caso di imitarli, soprattutto perché non mi sembri proprio un bimbominkia, anzi...Dave Mack ha scritto:Nel web tendo ad essere informale e quindi ad adottare gli stessi neologismi che uso-usiamo nel parlato, dato che dico "apparte" e non il corretto "a parte".
Su questo forum poi, si tende ad usare un italiano corretto, con il doppio effetto di facilitare la lettura ai frequentatori ed allontanare troll, disturbatori, "polimamoristi paleodietisti" (esistono, giuro!) e sciachimisti che, trovandosi davanti a cose a loro totalmente sconosciute, come il congiuntivo, fuggono terrorizzati e non tornano più.
Bene! Tenendo conto che la signora Barbara Grassi legge (e risponde) alle email con almeno un mese di ritardo (c'è una deontologia professionale da rispettare ) è molto probabile che che la visita dei Carabinieri per la Tutela della Salute (ex-NAS) la colga di sorpresa.Dave Mack ha scritto:Comunque la mail l'ho inviata lunedì!
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Sta diventando divertente e pieno di suspence ...
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Catene e negozi
Non mi sono tuttora pervenute risposte.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Abbi fede: siamo in un paese in cui gli scavi per le fondamenta di alcuni padiglioni dell'Expo sono previsti TRE mesi DOPO l'inizio della manifestazione.Dave Mack ha scritto:Non mi sono tuttora pervenute risposte.
Avrai la risposta.
Probabilmente mentre festeggerai la pensione.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Ecco, questa è la VERA ragione per cui molte molte si lascia perdere, abdicando ai propri diritti di cittadini; perché è una lotta contro "gli ectoplasmi" ...Rei ha scritto:Abbi fede: siamo in un paese in cui gli scavi per le fondamenta di alcuni padiglioni dell'Expo sono previsti TRE mesi DOPO l'inizio della manifestazione.Dave Mack ha scritto:Non mi sono tuttora pervenute risposte.
Avrai la risposta.
Probabilmente mentre festeggerai la pensione.
bfpaul
Re: Catene e negozi
Una telefonata? Avranno un numero di telefono, no?
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Catene e negozi
Se alludi all'Esselunga, lasciamoli nel loro sonno: avranno un brusco risveglio.Angelica ha scritto:Una telefonata? Avranno un numero di telefono, no?
Se alludi ai NAS, abbi fede, faranno quei controlli quando avranno voglia e tempo di divertirsi un po'.
In fondo a noi importa poco, l'importante è che sia chiaro che deve essere rispettata la legge.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Pazienterò, sebbene la mia malafede mi suggerisce che gli eventuali agenti, leggendo la mail, si siano fatti delle grasse risate, per poi ignorarla.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Io che li conosco invece penso che si siano fatti delle grasse risate e che l'abbiano messa da parte, per tirarla fuori al momento opportuno, quando (spero presto ) decideranno di fare controlli alla Esselunga.Dave Mack ha scritto:Pazienterò, sebbene la mia malafede mi suggerisce che gli eventuali agenti, leggendo la mail, si siano fatti delle grasse risate, per poi ignorarla.
Comunque non ti risponderanno, le segnalazioni non prevedono risposta, solo eventuale azione.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Teoricamente no, salvo sia abbastanza clamoroso da finire sui giornali.Grand Choeur ha scritto:E quindi, se il controllo venisse fatto, non ne avremo comunque notizia.
Ma LORO lo sapranno (per LORO intendo i capi della Esselunga) ed andranno a chiedere lumi al premio Nobel che sta alle pubbliche relazioni.
In fondo è questo che conta, giusto?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Bah, secondo me l'email ha fatto la stessa fine di quelle degli sfigati che segnalano alla polizia postale gli insulti su facebook, ovvero è stata semplicemente cestinata.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Ricordati che io vivo (fisicamente, intendo) a due passi da Quirinale, Viminale e sede dei servizi segreti.Dave Mack ha scritto:Bah, secondo me l'email ha fatto la stessa fine di quelle degli sfigati che segnalano alla polizia postale gli insulti su facebook, ovvero è stata semplicemente cestinata.
Qui le "chiacchiere da bar" sono un po' diverse dal Bar Sport.
E ti posso garantire che, anche se non lo verremo mai a sapere ufficialmente, quell'email ha lasciato il segno dove doveva lasciarlo.
Credi davvero che leggeremo sui giornali che una dipendente di Esselunga è stata punita per aver detto che la ditta vuole violare una legge?
Ciò non toglie che nel segreto dei loro uffici sia accaduto, non certo per simpatia per lo scalzismo, ma per le conseguenze che avrebbe la più piccola violazione per l'azienda il cui proprietario è da qualche anno al centro di feroci polemiche e battaglie politiche.
Quanto agli agenti dell'ex-NAS e a tutte le forze dell'ordine, salvo rarissime mele marce, tutelano sempre e comunque i diritti del cittadino contro i soprusi.
Ad esempio, se ti impedissero di entrare in un esercizio pubblico in violazione della legge, se chiami il 112 o 113, questi arrivano e fanno nero il prepotente.
Mai, per nessun motivo, prenderebbero le sue parti (anche perché finirebbero nei guai loro).
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Come sostenevo. Alla persona in questione non è giunto nulla, anzi, ho inviato una seconda mail ad "Esselunga" per quanto accaduto quando mi hanno invitato a non tornare scalzo, supponendo mi rispondesse un altra persona e gestendo in maniera diversa la cosa, ed invece mi ha risposto la stessa persona ribadendo ciò:
"Egregio Signor Maccagnan,
facendo seguito alla Sua segnalazione, siamo dispiaciuti che Lei non condivida la nostra scelta aziendale e, richiamando in tale sede l'integrale contenuto della nostra precedente e-mail del 3/02/15, siamo spiacenti di confermarLe che non ci è possibile gestire eccezioni.
Grati per l'attenzione accordataci, Le porgiamo cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
www.esselunga.it
servizio-clienti@esselunga.it "
Questa email è la risposta a questa:
"Salve,
Vorrei segnalare che nel punto vendita Esselunga di Castellanza, sono stato fermato in quanto fossi sprovvisto di calzature, come lo sono da anni per scelta di vita, intimandomi di concludere "per questa volta" la spesa, e che mi sarebbe stato precluso l'ingresso ad un mio ritorno ugualmente senza calzature.
A tal proposito vorrei segnalare che non esiste legge che vieti di circolare ed entrare in esercizi scalzi, indipendentemente dalla motivazione, dalla rottura di un tacco alla scelta di vita per motivazioni laiche o religiose, e che impedirlo viola deliberatamente l’art. 187 del Capitolo 15 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.), che recita:
“Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.”
L'addetto si è giustificato asserendo vi potessero essere condizioni tali da mettere a rischio la mia sicurezza, quali spigoli, carrelli, vetri, e condizioni genericamente pericolose. Questo da l'idea che all'interno del punto vendita non esistono condizioni igieniche e di sicurezza tali da consentire l’accesso a persone scalze o con calzature minimali come sandali ed infradito (che dal punto di vista di igiene e sicurezza sono equiparabili al piede nudo), tuttavia qual'ora vi fossero realmente tali pericoli, sarebbe una situazione segnalabile ai Nas, in quanto in quanto tali condizioni non dovrebbero sussistere in un esercizio commerciale aperto al pubblico, tantopiù uno della natura di supermercato, aperto a tutte le età e indumenti, e alla clientela non è segnalato in nessun modo.
Rimango in attesa di un vostro riscontro, in augurio che questo spiacevole episodio non ricapiti, sicuro che per avvalermi dei miei diritti sia sufficiente il buonsenso, senza ricorso alle autorità competenti.
Distinti Saluti,
Davide Maccagnan"
"Egregio Signor Maccagnan,
facendo seguito alla Sua segnalazione, siamo dispiaciuti che Lei non condivida la nostra scelta aziendale e, richiamando in tale sede l'integrale contenuto della nostra precedente e-mail del 3/02/15, siamo spiacenti di confermarLe che non ci è possibile gestire eccezioni.
Grati per l'attenzione accordataci, Le porgiamo cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
www.esselunga.it
servizio-clienti@esselunga.it "
Questa email è la risposta a questa:
"Salve,
Vorrei segnalare che nel punto vendita Esselunga di Castellanza, sono stato fermato in quanto fossi sprovvisto di calzature, come lo sono da anni per scelta di vita, intimandomi di concludere "per questa volta" la spesa, e che mi sarebbe stato precluso l'ingresso ad un mio ritorno ugualmente senza calzature.
A tal proposito vorrei segnalare che non esiste legge che vieti di circolare ed entrare in esercizi scalzi, indipendentemente dalla motivazione, dalla rottura di un tacco alla scelta di vita per motivazioni laiche o religiose, e che impedirlo viola deliberatamente l’art. 187 del Capitolo 15 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.), che recita:
“Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.”
L'addetto si è giustificato asserendo vi potessero essere condizioni tali da mettere a rischio la mia sicurezza, quali spigoli, carrelli, vetri, e condizioni genericamente pericolose. Questo da l'idea che all'interno del punto vendita non esistono condizioni igieniche e di sicurezza tali da consentire l’accesso a persone scalze o con calzature minimali come sandali ed infradito (che dal punto di vista di igiene e sicurezza sono equiparabili al piede nudo), tuttavia qual'ora vi fossero realmente tali pericoli, sarebbe una situazione segnalabile ai Nas, in quanto in quanto tali condizioni non dovrebbero sussistere in un esercizio commerciale aperto al pubblico, tantopiù uno della natura di supermercato, aperto a tutte le età e indumenti, e alla clientela non è segnalato in nessun modo.
Rimango in attesa di un vostro riscontro, in augurio che questo spiacevole episodio non ricapiti, sicuro che per avvalermi dei miei diritti sia sufficiente il buonsenso, senza ricorso alle autorità competenti.
Distinti Saluti,
Davide Maccagnan"
Ultima modifica di Dave Mack il Sab Lug 11 2015, 00:25 - modificato 1 volta.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Pensavo di scrivere questo:
"Egregia Signora Grassi,
Premesso che questa situazione si è già verificata con altre catene commerciali, e che infine mi è stato riconosciuto il diritto, garantito dalle leggi vigenti, di circolare liberamente scalzo all'interno del supermercato, cosa che fortunatamente non dipende e non può dipendere dalle politiche interne dell'azienda. Evidentemente nel nostro precedente scambio di email, deve essersi perso quanto segue:
Come mi ha confermato il mio avvocato, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, l’unica legge applicabile nel caso di ingresso in esercizi pubblici è l’articolo 187 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.) che in sintesi dice che se impedite ad uno scalzo di entrare commette un illecito, senza eccezione alcuna.
Abbigliamento particolare è prescritto per i dipendenti e solo per loro, non per i clienti, con un’unica eccezione: l’accesso alle scale mobili. Qual'ora esistano leggi sulla sicurezza, che asseriscano diversamente, non conosciute dal mio avvocato, la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri, Le sarei grato di farcele conoscere.
Quanto all’igiene, i NAS mi hanno detto che un esercizio pubblico in cui le condizioni di igiene e sicurezza non consentano ad una persona scalza o che indossi calzature minimali come sandali aperti o infradito (che per queste situazioni equivalgono totalmente al piede nudo) andrebbe chiuso immediatamente.
Infine, non comprendendo pienamente la sua risposta, le chiedo sinceramente: sta asserendo che la scelta aziendale di "Esselunga" è quella di infrangere deliberatamente le leggi vigenti?
Distinti saluti,
Davide Maccagnan"
"Egregia Signora Grassi,
Premesso che questa situazione si è già verificata con altre catene commerciali, e che infine mi è stato riconosciuto il diritto, garantito dalle leggi vigenti, di circolare liberamente scalzo all'interno del supermercato, cosa che fortunatamente non dipende e non può dipendere dalle politiche interne dell'azienda. Evidentemente nel nostro precedente scambio di email, deve essersi perso quanto segue:
Come mi ha confermato il mio avvocato, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, l’unica legge applicabile nel caso di ingresso in esercizi pubblici è l’articolo 187 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.) che in sintesi dice che se impedite ad uno scalzo di entrare commette un illecito, senza eccezione alcuna.
Abbigliamento particolare è prescritto per i dipendenti e solo per loro, non per i clienti, con un’unica eccezione: l’accesso alle scale mobili. Qual'ora esistano leggi sulla sicurezza, che asseriscano diversamente, non conosciute dal mio avvocato, la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri, Le sarei grato di farcele conoscere.
Quanto all’igiene, i NAS mi hanno detto che un esercizio pubblico in cui le condizioni di igiene e sicurezza non consentano ad una persona scalza o che indossi calzature minimali come sandali aperti o infradito (che per queste situazioni equivalgono totalmente al piede nudo) andrebbe chiuso immediatamente.
Infine, non comprendendo pienamente la sua risposta, le chiedo sinceramente: sta asserendo che la scelta aziendale di "Esselunga" è quella di infrangere deliberatamente le leggi vigenti?
Distinti saluti,
Davide Maccagnan"
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
mi sembra un ottimo testo ....
(tra parentesi io alla S lunga scalzo ci sono stato numerose volte)
(tra parentesi io alla S lunga scalzo ci sono stato numerose volte)
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Catene e negozi
Elan ha scritto:mi sembra un ottimo testo ....
(tra parentesi io alla S lunga scalzo ci sono stato numerose volte)
Anche io... Ma mi hanno fatto storie, e non ho voglia di andarci, magari di fretta, e dover essere bloccato e perdere tempo a discutere...
Per quanto non propriamente soddisfacente, la risposta della Coop, mi ha dato parecchio sollievo, sapendo che male che vada mi tengono d'occhio, ma mi hanno riconosciuto ai piani alti, il diritto a circolare scalzo.
Prima di rispondere aspetto Rei.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Ieri ho camminato scalzo un bel po' per Torino. Niente che entri nella questione supermarket e Esselunga, però anche io, per la prima volta nella mia città, sono entrato scalzo in ben tre negozi (uno però era una di quelle edicole dei gelati, comunque dove si entra)... Finora mi ero sempre bloccato prima e non avevo osato entrare. In altre città e all'estero sì, ma a Torino solo una volta in una gelateria comprando il gelato dall'esterno...
Dal fotografo è stato facile. La signora da cui faccio stampare parte delle foto digitali ormai mi vede già nelle foto e non si è stupita più di tanto. Poi il ghiacciolo in "edicola" e quindi una lunga passeggiata per corso Siccardi/Via Garibaldi, cercando di stare nelle zone d'ombra perché in quelle al sole ci potevi friggere un uovo e la pianta dei miei piedi è stata messa abbastanza alla prova.
In via Garibaldi (con moltissime persone) sono entrato in un rinomato negozio di pelletterie perché mi si sta smontando il portamonete/portafogli che uso da diversi anni. Scalzo.
Sono stato servito con grande cortesia anche se quello che mi hanno fatto vedere non corrispondeva al tipo che volevo io. Quello che più si avvicinava aveva metà delle tasche e taschine che mi servono e costava la bellezza di 134 euros...
Non voglio pagare una cosa di più dei soldi che ci metto dentro, o, in alternativa, se la pago di più è perché corrisponde esattamente a ciò che desidero o che mi va meglio. Non compro mai solo così perché più o meno può andare. In questo sono abbastanza rigoroso e se la cosa non va bene continuo a cercare.
Comunque è stato divertente e posso dire di aver fatto un'altro pezzettino di strada scalza che ancora mi mancava.
Saluti negoziabili
Marco53
Dal fotografo è stato facile. La signora da cui faccio stampare parte delle foto digitali ormai mi vede già nelle foto e non si è stupita più di tanto. Poi il ghiacciolo in "edicola" e quindi una lunga passeggiata per corso Siccardi/Via Garibaldi, cercando di stare nelle zone d'ombra perché in quelle al sole ci potevi friggere un uovo e la pianta dei miei piedi è stata messa abbastanza alla prova.
In via Garibaldi (con moltissime persone) sono entrato in un rinomato negozio di pelletterie perché mi si sta smontando il portamonete/portafogli che uso da diversi anni. Scalzo.
Sono stato servito con grande cortesia anche se quello che mi hanno fatto vedere non corrispondeva al tipo che volevo io. Quello che più si avvicinava aveva metà delle tasche e taschine che mi servono e costava la bellezza di 134 euros...
Non voglio pagare una cosa di più dei soldi che ci metto dentro, o, in alternativa, se la pago di più è perché corrisponde esattamente a ciò che desidero o che mi va meglio. Non compro mai solo così perché più o meno può andare. In questo sono abbastanza rigoroso e se la cosa non va bene continuo a cercare.
Comunque è stato divertente e posso dire di aver fatto un'altro pezzettino di strada scalza che ancora mi mancava.
Saluti negoziabili
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Catene e negozi
Ho girato e rigirato diverse volte la mail ad Esselunga, ma non ho mai più ricevuto risposta.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Fregatene e vacci.Dave Mack ha scritto:Ho girato e rigirato diverse volte la mail ad Esselunga, ma non ho mai più ricevuto risposta.
Se ti fermano, chiama i Carabinieri.
Fine.
È inutile perdere tempo (anche via email) con gli idioti.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Rei ha scritto:
Se ti fermano, chiama i Carabinieri.
Fine.
È inutile perdere tempo (anche via email) con gli idioti.
Quanto tempo perdo chiamando i carabinieri, considerando che se arrivano, arrivano dopo ore? Per comprare due cose magari.. è questo che mi fa incavolare, che finisce che piuttosto che perdere tempo e litigare con la moglie, se presente, finisce che lascio perdere, e non lo trovo giusto.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Dipende dalle zone e dagli orari: a volte arrivano in pochi minuti, a volte, come dici tu, dopo ore.Dave Mack ha scritto:Quanto tempo perdo chiamando i carabinieri, considerando che se arrivano, arrivano dopo ore?
Spiegale che il punto non sono i piedi nudi, ma far valere i propri diritti. Poi la guardi negli occhi e le chiedi: "Ma tu vuoi essere una suddita o una cittadina?"Dave Mack ha scritto:è questo che mi fa incavolare, che finisce che piuttosto che perdere tempo e litigare con la moglie, se presente, finisce che lascio perdere, e non lo trovo giusto.
Dopodiché dille che se vuole può andare a casa con la spesa, tu rimani a far valere i tuoi diritti costituzionali.
E comunque ricordati che:
1) il fatto che la responsabile del servizio clienti di Esselunga sia un "supergenio" non significa che i direttori dei supermercati (meno due) lo siano.
2) il fatto che la responsabile del servizio clienti di Esselunga sia un "supergenio" che scrive scemenze, non significa le la politica aziendale di Esselunga sia di applicare le scemenza violando la legge.
3) negli ultimi dodici anni ci sono state alcune guardie giurate che hanno fatto storie e tutte, meno una, una volta fatto chiamare il direttore, sono state poi rimproverate.
4) L'eccezione è l'ex direttore del supermercato che frequento che ha scoperto che infastidire un cliente scalzo insieme alla guardia giurata è un modo molto rapido per farsi licenziare.
5) L'altro direttore che ha fatto storie è uno isterico di Cagliari che, forse, ha mantenuto il posto perché lo scalzo discriminato non si è fatto valere.
Ma in conclusione, è giusto essere pronti nell'evenienza che qualcuno faccia storie, ma non mi farei condizionare dal timore di essere bloccato.
Le probabilità sono bassissime e, tra l'altro, molte guardie giurate, una volta messe al corrente di ciò che prevede la legge, non fanno più storie (dare sempre la colpa ai capi che non li informano).
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
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