Catene e negozi
+13
Mod
aldo1953
Grand Choeur
FEDERICO BARBERIS
Elan
Marco53
Laurentius
bfpaul
Rei
ALEBO
Angelica
Italo
Dave Mack
17 partecipanti
Pagina 1 di 4
Pagina 1 di 4 • 1, 2, 3, 4
Catene e negozi
Ciao a tutti.
Di recente ho provato a scrivere a qualche catena di supermercati importanti, per capire se potevo avere una risposta ufficiale dal gestore anche da esibire per tagliare corto in caso di problemi con il personale dei punti vendita. Purtroppo non ho avuto risposta (ho scritto a esselunga e a carrefour).
Secondo voi, sarebbe una buona idea mobilitarci per scrivere delle email e o contattare le più importanti catene e o negozi, per stilare una lista di luoghi "barefootfriendly"?
Di recente ho provato a scrivere a qualche catena di supermercati importanti, per capire se potevo avere una risposta ufficiale dal gestore anche da esibire per tagliare corto in caso di problemi con il personale dei punti vendita. Purtroppo non ho avuto risposta (ho scritto a esselunga e a carrefour).
Secondo voi, sarebbe una buona idea mobilitarci per scrivere delle email e o contattare le più importanti catene e o negozi, per stilare una lista di luoghi "barefootfriendly"?
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
No, secondo me la mentalità media non è ancora pronta perché un cartello tipo "qui gli scalzi sono i benvenuti" sia esposto con orgoglio dal negoziante e visto come segno di civiltà da parte dei clienti, se non in qualche negozio di abbigliamento particolarmente casual.
Italo- Numero di messaggi : 11
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Catene e negozi
Secondo me no, non è una buona mossa. Tantomesso è una buona mossa sperare in un cartello del genere, come se fossimo una categoria protetta.
Scrivere ai supermercati per sapere se si può entrare senza problemi ci mette già in una posizione di svantaggio che il bulletto di turno può far propria per attaccarci. Noi non dobbiamo chiedere se si può perchè questo implica anche di ricevere un no e allora non potremmo più appellarci a niente. Noi sappiamo già che si può visto che la legge non ce lo vieta e facciamo fede soltanto ad essa.
Scrivere ai supermercati per sapere se si può entrare senza problemi ci mette già in una posizione di svantaggio che il bulletto di turno può far propria per attaccarci. Noi non dobbiamo chiedere se si può perchè questo implica anche di ricevere un no e allora non potremmo più appellarci a niente. Noi sappiamo già che si può visto che la legge non ce lo vieta e facciamo fede soltanto ad essa.
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Catene e negozi
Angelica ha scritto:Secondo me no, non è una buona mossa. Tantomesso è una buona mossa sperare in un cartello del genere, come se fossimo una categoria protetta.
Scrivere ai supermercati per sapere se si può entrare senza problemi ci mette già in una posizione di svantaggio che il bulletto di turno può far propria per attaccarci. Noi non dobbiamo chiedere se si può perchè questo implica anche di ricevere un no e allora non potremmo più appellarci a niente. Noi sappiamo già che si può visto che la legge non ce lo vieta e facciamo fede soltanto ad essa.
Concordo con Angelica, non dobbiamo essere una categoria protetta, entriamo nei vari supermercati senza chiedere nessun tipo di permesso, io per ora quelle volte che l'ho fatto non ho avuto alcun problema.
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Catene e negozi
No, in realtà nella mia mail chiedevo se vi era un regolamento da consultare per tale ragione, in modo da poterlo eventualmente esibire per tagliare corto. Sinceramente siamo in italia, e tutte le esperienze che ho avuto mi hanno portato a credere che per ottenere giustizia dalla legge, devi subire altrettante ingiustizie e fatiche tali da farti perdere la voglia di far valere i propri diritti. Dover litigare in mezzo alla gente che ti guarda come un criminale, fermato dal buttafuori come se avessi rubato qualcosa, è già di per se un ingiustizia, un umiliazione, anche se alla fine ti desse ragione, e a me interessa poco aver ragione "alla fine", mi interessa essere disturbato il meno tempo possibile.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
C'è una pervicace volontà da parte di Presidente, Direttivo e Moderatore, cioè le persone che per prime dovrebbero segnalare la cosa, di evitare accuratamente di segnalarvi che esiste una legge ben precisa a cui tutti gli esercizi pubblici devono sottostare.
Se ne parla qui:
https://natiscalzi.forumattivo.com/t1675-la-legge-e-uguale-per-tutti
Si guardano bene anche dal dirvi che se non vi fanno entrare potete chiamare il 113 o il 112: verrà un'autopattuglia di Polizia o Carabinieri che farà il suo mestiere, cioè far rispettare la legge all'esercente che non la rispetta.
Un richiamo all'articolo andrebbe fatto da chi amministra questo Forum ogni volta che qualcuno, non avendolo letto, mostra dubbi o paure sull'argomento.
Invece non lo fa.
Mai.
Così potete continuare a farvi inutili pippe mentali.
La trattazione della legge da me scritta è inserita nelle FAQ del Forum, ma non in quella del Sito, dove è più probabile che vada a vedere un neofita che, non trovandola, continuerà ad avere dubbi e paure ingiustificate.
EDIT: ho corretto, come segnalato da Angelica, il numero da chiamare: 112, non 118.
Se ne parla qui:
https://natiscalzi.forumattivo.com/t1675-la-legge-e-uguale-per-tutti
Si guardano bene anche dal dirvi che se non vi fanno entrare potete chiamare il 113 o il 112: verrà un'autopattuglia di Polizia o Carabinieri che farà il suo mestiere, cioè far rispettare la legge all'esercente che non la rispetta.
Un richiamo all'articolo andrebbe fatto da chi amministra questo Forum ogni volta che qualcuno, non avendolo letto, mostra dubbi o paure sull'argomento.
Invece non lo fa.
Mai.
Così potete continuare a farvi inutili pippe mentali.
La trattazione della legge da me scritta è inserita nelle FAQ del Forum, ma non in quella del Sito, dove è più probabile che vada a vedere un neofita che, non trovandola, continuerà ad avere dubbi e paure ingiustificate.
EDIT: ho corretto, come segnalato da Angelica, il numero da chiamare: 112, non 118.
Ultima modifica di Rei il Dom Feb 22 2015, 11:02 - modificato 1 volta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Rei ha scritto:C'è una pervicace volontà da parte di Presidente, Direttivo e Moderatore, cioè le persone che per prime dovrebbero segnalare la cosa, di evitare accuratamente di segnalarvi che esiste una legge ben precisa a cui tutti gli esercizi pubblici devono sottostare.
Se ne parla qui:
https://natiscalzi.forumattivo.com/t1675-la-legge-e-uguale-per-tutti
Si guardano bene anche dal dirvi che se non vi fanno entrare potete chiamare il 113 o il 118: verrà un'autopattuglia di Polizia o Carabinieri che farà il suo mestiere, cioè far rispettare la legge all'esercente che non la rispetta.
Un richiamo all'articolo andrebbe fatto da chi amministra questo Forum ogni volta che qualcuno, non avendolo letto, mostra dubbi o paure sull'argomento.
Invece non lo fa.
Mai.
Così potete continuare a farvi inutili pippe mentali.
La trattazione della legge da me scritta è inserita nelle FAQ del Forum, ma non in quella del Sito, dove è più probabile che vada a vedere un neofita che, non trovandola, continuerà ad avere dubbi e paure ingiustificate.
Piacere di ri-sentirti, REI.
Anche se ti fai sentire per una critica e dopo tanto tempo.
Vedremo di valutare la tua "proposta" se di questo si tratta; del resto chiunque voglia cercare ha gli strumenti per farlo, come ben dici.
E tanti auguri anche a te!
bfpaul
Anche se ti fai sentire per una critica e dopo tanto tempo.
Vedremo di valutare la tua "proposta" se di questo si tratta; del resto chiunque voglia cercare ha gli strumenti per farlo, come ben dici.
E tanti auguri anche a te!
bfpaul
Re: Catene e negozi
Rei ha scritto:C'è una pervicace volontà da parte di Presidente, Direttivo e Moderatore, cioè le persone che per prime dovrebbero segnalare la cosa, di evitare accuratamente di segnalarvi che esiste una legge ben precisa a cui tutti gli esercizi pubblici devono sottostare.
Se ne parla qui:
https://natiscalzi.forumattivo.com/t1675-la-legge-e-uguale-per-tutti
Si guardano bene anche dal dirvi che se non vi fanno entrare potete chiamare il 113 o il 118: verrà un'autopattuglia di Polizia o Carabinieri che farà il suo mestiere, cioè far rispettare la legge all'esercente che non la rispetta.
Un richiamo all'articolo andrebbe fatto da chi amministra questo Forum ogni volta che qualcuno, non avendolo letto, mostra dubbi o paure sull'argomento.
Invece non lo fa.
Mai.
Così potete continuare a farvi inutili pippe mentali.
La trattazione della legge da me scritta è inserita nelle FAQ del Forum, ma non in quella del Sito, dove è più probabile che vada a vedere un neofita che, non trovandola, continuerà ad avere dubbi e paure ingiustificate.
Ok la prossima volta chiamo il 112 (numero unico oramai), ma premetto che l'ho chiamato un infinità di volte per un infinità di motivi coerenti con le leggi in vigore, e le volte in cui sono venuti sono piuttosto rare. Non ho un buon rapporto con loro, sono più gli abusi che ho subito da parte loro che l'aiuto che ho ricevuto.
Comunque il regolamento in merito non è così preciso, ci sono anche delle vaghe leggi sugli atti contrari alla pubblica decenza, su cui ci potrebbe essere un contenzioso.. Come ho detto, è comunque una parziale sconfitta avere ragione "alla fine", ma essere trattati da criminale per tutto il tempo.
Inoltre mi chiedo.. se io vado all'esselunga scalzo, mi braccano, litigo con chi mi bracca e scopro solo poi che il regolamento dell'esselunga vieta andare scalzi?
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Il piede nudo non è contrario alla decenza. Punto.Dave Mack ha scritto:Comunque il regolamento in merito non è così preciso, ci sono anche delle vaghe leggi sugli atti contrari alla pubblica decenza, su cui ci potrebbe essere un contenzioso..
Non esiste giurisprudenza che parli di piede nudo contrario alla decenza.
Sono solo tue pippe mentali.
Non può esserci un regolamento contrario alla legge e se qualcuno fosse così pazzo da farlo sarebbe nullo e l'estensore sanzionabile.Dave Mack ha scritto:Inoltre mi chiedo.. se io vado all'esselunga scalzo, mi braccano, litigo con chi mi bracca e scopro solo poi che il regolamento dell'esselunga vieta andare scalzi?
Se un vigilante ti impedisce di entrare fai chiamare il direttore che lo cazzierà come è successo ogni volta che si è verificata questa situazione.
Con un'unica eccezione, capitata a me (la leggi nelle FAQ). Il direttore in questione (in prova) alla fine della prova è stato cortesemente messo alla porta: nei supermercati non hanno bisogno di imbecilli che molestano clienti paganti inventandosi regolamenti inesistenti e illegali.
Se poi trovi anche tu un direttore imbecille desideroso di essere licenziato, chiama la polizia o i carabinieri, non comportarti in modo da costringerli a trattarti male (sai perfettamente a cosa alludo) e vedrai che difenderanno i tuoi diritti.
Tutte le obiezioni che ancora ti rimangono alle mie affermazioni sono solo pippe mentali dovute al fatto che per anni sei stato convinto che questi fantomatici regolamenti esistessero.
Beh, non esistono.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Rei ha scritto:
Il piede nudo non è contrario alla decenza. Punto.
Non esiste giurisprudenza che parli di piede nudo contrario alla decenza.
Sono solo tue pippe mentali.
Non sono certo io a sostenerlo. E guarda che io non ho nessuna pippa mentale, io semplicemente voglio agevolarmi le cose, è fastidioso avere un diritto se poi per poterne godere bisogna continuamente ricordare al mondo che è un diritto, litigando e facendoti venire il nervoso di continuo.
All'estero sono stato rimbalzato in locali perchè ero italiano, in italia sono stato rimbalzato in locali perchè avevo i dreads e non ero vestito da fighetto (una volta ero andato a parcheggiare, i miei amici erano dentro e avevano pagato l'ingresso, ho chiamato i proprietari, sono venuti, mi hanno visto e nemmeno mi hanno parlato, ho chiamato le forze dell'ordine ed erano impegnate, dopo mezz'ora che ero fuori al freddo con la gente che entrava ed io umiliato a litigare con il buttafuori, ce ne siamo andati tutti. Le motivazioni erano: Un uomo da solo non entra. Il giorno dopo ho contattato il locale chiedendo spiegazioni e mi è stato detto che "ci deve essere stata un incomprensione con il responsabile dell'accoglienza".
Rei ha scritto:
Non può esserci un regolamento contrario alla legge e se qualcuno fosse così pazzo da farlo sarebbe nullo e l'estensore sanzionabile.
A Milano è vietato stare scalzi sulla metro. Deduco che sia e nullo e l'estensore sanzionabile?
Rei ha scritto:Se un vigilante ti impedisce di entrare fai chiamare il direttore che lo cazzierà come è successo ogni volta che si è verificata questa situazione.
Con un'unica eccezione, capitata a me (la leggi nelle FAQ). Il direttore in questione (in prova) alla fine della prova è stato cortesemente messo alla porta: nei supermercati non hanno bisogno di imbecilli che molestano clienti paganti inventandosi regolamenti inesistenti e illegali.
Se poi trovi anche tu un direttore imbecille desideroso di essere licenziato, chiama la polizia o i carabinieri, non comportarti in modo da costringerli a trattarti male (sai perfettamente a cosa alludo) e vedrai che difenderanno i tuoi diritti.
Tutte le obiezioni che ancora ti rimangono alle mie affermazioni sono solo pippe mentali dovute al fatto che per anni sei stato convinto che questi fantomatici regolamenti esistessero.
Beh, non esistono.
Sarà che sei un avvocato (se ho capito bene), ma io le volte che voglio parlare con il direttore per una lamentela, non c'è, è all'estero, è in riunione, è già uscito etc.. Oh, son tutti furbi e fregano sempre me evidentemente XD
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Ah ma tu non devi per forza vedere il direttore. Anche perchè ci farebbe una figura barbina.
In ogni caso è grazie ai post di Rei (di tanto tempo fa) che sono riuscito a capire quali sono i miei diritti.
Per inciso, effettivamente LA LEGGE impone che non si possa stare scalzi sulle scale mobili...forse la faccenda della metropolitana è legata a quello?
In ogni caso è grazie ai post di Rei (di tanto tempo fa) che sono riuscito a capire quali sono i miei diritti.
Per inciso, effettivamente LA LEGGE impone che non si possa stare scalzi sulle scale mobili...forse la faccenda della metropolitana è legata a quello?
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: Catene e negozi
Il divieto sulle scale mobili è dovuto ad una reale situazione di pericolo dovuta al loro meccanismo. Se ci fosse una situazione di pericolo per uno scalzo in un supermercato (scarico di corrente a terra? Materiale contundente?) questo dovrebbe essere chiuso all'istante dai Nas e dall'Usl, quindi un vigilante che adotta questa scusa si da la zappa sui piedi e offre su un piatto d'argento la scusa per essere licenziato.
Dave, tu non hai un buon rapporto con le forze dell'ordine, io sono un'ex caporale degli alpini e carabiniere mancato :-D
Dave, tu non hai un buon rapporto con le forze dell'ordine, io sono un'ex caporale degli alpini e carabiniere mancato :-D
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Catene e negozi
Angelica ha scritto:Il divieto sulle scale mobili è dovuto ad una reale situazione di pericolo dovuta al loro meccanismo. Se ci fosse una situazione di pericolo per uno scalzo in un supermercato (scarico di corrente a terra? Materiale contundente?) questo dovrebbe essere chiuso all'istante dai Nas e dall'Usl, quindi un vigilante che adotta questa scusa si da la zappa sui piedi e offre su un piatto d'argento la scusa per essere licenziato.
Laurentius ha scritto:
Per inciso, effettivamente LA LEGGE impone che non si possa stare scalzi sulle scale mobili...forse la faccenda della metropolitana è legata a quello?
Il punto è che il regolamento pone un divieto esteso in tutta la zona della metropolitana, non solo sulle scale mobili. Io potrei benissimo non usarle le scale mobili.. eppure.
Angelica ha scritto: Dave, tu non hai un buon rapporto con le forze dell'ordine, io sono un'ex caporale degli alpini e carabiniere mancato :-D
Si ho letto XD Sarà che ho una calamita per le mele marce allora... Tuttavia mi è capitato anche di avere dei buoni rapporti, in occasioni di presidi e manifestazioni che ho organizzato ho avuto il piacere di consultarmi con il questore trovando molta disponibilità e serietà, e in alcuni casi persino appoggio, diversamente che con gli agenti in altre occasioni.
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Il pericolo delle scale mobili non è nel meccanismo in sé, mi è stato detto, ma nella possibilità di correnti vaganti. Resta il fatto che è proibito salirci scalzi qui da noi e negli USA, da dove noi prendiamo tutto il peggio che c'é: in Svizzera, Austria, Germania, Rep.Ceca non c'é nessun divieto di questo genere. Forse anche in Francia ma non sono sicuro al 100%.
Il Regolamento della Metropolitana è altra cosa. E' stato adottato così, è pubblicato, è chiaro e, per quel che mi riguarda a Milano giro in Metropolitana con i finti sandali (già fatto un paio di volte). Non possono attaccarmi sul fatto di essere a piedi nudi perché nudi non sono
Saluti con escamotage
Marco53
Il Regolamento della Metropolitana è altra cosa. E' stato adottato così, è pubblicato, è chiaro e, per quel che mi riguarda a Milano giro in Metropolitana con i finti sandali (già fatto un paio di volte). Non possono attaccarmi sul fatto di essere a piedi nudi perché nudi non sono
Saluti con escamotage
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Catene e negozi
Quella delle correnti vaganti è una colossale sciocchezza. Se fosse per le correnti vaganti, dovrebbe essere obbligatorio l'uso di scarpe con suole isolanti... ma in realtà le correnti vaganti non sono ammesse in nessun luogo, meno che mai in luoghi pubblici. Una corrente vagante fa scattare subito un interruttore differnziale di protezione (salvavita)
L'unico motivo per cui le scale mobili potrebbero essere pericolose è un eventuale "pizzicamento" alla chiusura della fessura tra i gradini e nel punto di immersione dei gradini alla fine della rampa ... questo è un pericolo reale ed inevitabile, data la conformazione delle scale mobili ...
Del resto il pericolo c'è anche nel caso di suole molto tenere e flessibili ... uno degli insegnamenti che ho ricevuto da bambino è stato quello di fare sempre attenzione all' uscita dalle scale mobilli..
L'unico motivo per cui le scale mobili potrebbero essere pericolose è un eventuale "pizzicamento" alla chiusura della fessura tra i gradini e nel punto di immersione dei gradini alla fine della rampa ... questo è un pericolo reale ed inevitabile, data la conformazione delle scale mobili ...
Del resto il pericolo c'è anche nel caso di suole molto tenere e flessibili ... uno degli insegnamenti che ho ricevuto da bambino è stato quello di fare sempre attenzione all' uscita dalle scale mobilli..
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Catene e negozi
comunque sono andato innumerevoli volte scalzo sulle scale mobili e nesuno mi ha mai detto niente (anche nella metro di roma)
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Catene e negozi
Io sono stato bloccato all'ingresso di un locale perchè ero in shorts e scalzo ... la cosa buffa è che è successo nel villaggio nudista, a Cap d'Adge .... in quel locale (ed anche in altri) la sera gli uomini devono essere vestiti con un certo "a plomb" mentre alle donne sono vietati i pantaloni (sgradite anche le mutandine) .....
Però che tu sia stato rimbalzato da un locale "perchè italiano", data la tua giovane età, mi sembra francamente incredibile. Roba che succedeva in Svizzera 50 anni fa ...
Comunque discoteche e affini possono imporre un "dress code" ... ma ci sono anche posti dove i "buttafuori" decidono chi fare entrare a loro assoluta discrezione, perchè vogliono un certo livello di "ficaggine" nel locale ... specialmente quando comunque le richieste di ingresso sono maggiori dell'offerta. A me non sembra inaccettabile: anzi forse è una buona scuola per imparare che le frurstrazioni nella vita sono inevitabili e non sempre possiamo avere tutto ciò che vogliamo
C'è sempre il modo di entrare, tuttavia ... si tratta di inflargli una banconota adeguata in mano ... (se ne vale la pena)
Però che tu sia stato rimbalzato da un locale "perchè italiano", data la tua giovane età, mi sembra francamente incredibile. Roba che succedeva in Svizzera 50 anni fa ...
Comunque discoteche e affini possono imporre un "dress code" ... ma ci sono anche posti dove i "buttafuori" decidono chi fare entrare a loro assoluta discrezione, perchè vogliono un certo livello di "ficaggine" nel locale ... specialmente quando comunque le richieste di ingresso sono maggiori dell'offerta. A me non sembra inaccettabile: anzi forse è una buona scuola per imparare che le frurstrazioni nella vita sono inevitabili e non sempre possiamo avere tutto ciò che vogliamo
C'è sempre il modo di entrare, tuttavia ... si tratta di inflargli una banconota adeguata in mano ... (se ne vale la pena)
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Catene e negozi
Non vedo la necessità di un cartello! Mi pare una decisione ...quella di andare sclazi presa con libertà, da ogni pregiudizio e costrizione. Non trovo opportuno che ci venga data un etichetta...in luoghi pubblici a cui tutti noi...anche scalzati possiamo accedervi! Non trovo nemmeno giusto che venga impedito l'ingresso e tanto meno l'utilizzo dei mezzi pubblici come la metropolitana! Direi che la lettera alle grandi catene di distribuzione può essere evitata, e procedere come si è sempre fatto, con convinzione e benessere di andare scalzi!
FEDERICO BARBERIS- Numero di messaggi : 24
Età : 28
Data d'iscrizione : 12.04.14
Re: Catene e negozi
"Egregio Signor Maccagnan,
voglia innanzitutto scusarci per il ritardo con cui Le rispondiamo.
Riscontriamo con la presente la Sua cortese email del 16 dicembre e desideriamo trasmetterLe i chiarimenti richiesti.
A tale riguardo Le comunichiamo che, pur non sussistendo divieti imposti dalla legge, l'accesso senza calzature all'interno dei nostri supermercati non è consentito in base alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, che prevedono misure di protezione e prevenzione estendibili ai visitatori dell'area di vendita.
Tali forme di tutela comprendono l'obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, antiscivolamento o di protezione, considerati i rischi dovuti alla presenza di carrelli in movimento e di corpi taglienti o sostanze scivolose.
Certi che vorrà comprendere la nostra posizione, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
www.esselunga.it
servizio-clienti@esselunga.it
Numero Verde 800-666555 - dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 20.00"
voglia innanzitutto scusarci per il ritardo con cui Le rispondiamo.
Riscontriamo con la presente la Sua cortese email del 16 dicembre e desideriamo trasmetterLe i chiarimenti richiesti.
A tale riguardo Le comunichiamo che, pur non sussistendo divieti imposti dalla legge, l'accesso senza calzature all'interno dei nostri supermercati non è consentito in base alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, che prevedono misure di protezione e prevenzione estendibili ai visitatori dell'area di vendita.
Tali forme di tutela comprendono l'obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, antiscivolamento o di protezione, considerati i rischi dovuti alla presenza di carrelli in movimento e di corpi taglienti o sostanze scivolose.
Certi che vorrà comprendere la nostra posizione, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
www.esselunga.it
servizio-clienti@esselunga.it
Numero Verde 800-666555 - dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 20.00"
Dave Mack- Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 15.12.14
Re: Catene e negozi
Ma ti rendi conto della minchiata che ti hanno scritto?
Cioè, all'Esselunga non puoi entrare nemmeno con le ciabatte! Devi avere scarpe antinfortunistiche!
Rei (a ragione) avrebbe girato la mail ai NAS. Quindi, ti invito caldamente a leggerti l'articolo di Rei nelle FAQ del sito.
Comunque, ripeto, anch'io penso che queste lettere preventive siano assolutamente inutili e, a quanto vedo, anche controproducenti.
Cioè, all'Esselunga non puoi entrare nemmeno con le ciabatte! Devi avere scarpe antinfortunistiche!
Rei (a ragione) avrebbe girato la mail ai NAS. Quindi, ti invito caldamente a leggerti l'articolo di Rei nelle FAQ del sito.
Comunque, ripeto, anch'io penso che queste lettere preventive siano assolutamente inutili e, a quanto vedo, anche controproducenti.
Re: Catene e negozi
Emal spedita qualche minuto fa:
Gentile signora Barbara Grassi
ho letto la risposta che ha dato al signor Massignan, che riporto per ricordarle di cosa stiamo parlando:
"Egregio Signor Maccagnan,
voglia innanzitutto scusarci per il ritardo con cui Le rispondiamo.
Riscontriamo con la presente la Sua cortese email del 16 dicembre e desideriamo trasmetterLe i chiarimenti richiesti.
A tale riguardo Le comunichiamo che, pur non sussistendo divieti imposti dalla legge, l'accesso senza calzature all'interno dei nostri supermercati non è consentito in base alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, che prevedono misure di protezione e prevenzione estendibili ai visitatori dell'area di vendita.
Tali forme di tutela comprendono l'obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, antiscivolamento o di protezione, considerati i rischi dovuti alla presenza di carrelli in movimento e di corpi taglienti o sostanze scivolose.
Certi che vorrà comprendere la nostra posizione, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
Come mi ha confermato il mio avvocato, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, l’unica legge applicabile nel caso di ingresso in esercizi pubblici è l’articolo 187 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.) che in sintesi dice che se impedite ad uno scalzo di entrare commette un illecito, senza eccezione alcuna.
Quanto alla sua citazione a sproposito delle leggi sulla sicurezza, con le quali mi confronto tutti i giorni, le sue sono solo elucubrazioni dettate dal suo pregiudizio e dimostrano che non conosce la legge.
Abbigliamento particolare è prescritto per i dipendenti e solo per loro, non per i clienti, con un’unica eccezione: l’accesso alle scale mobili.
Quanto all’igiene, i NAS mi hanno detto che un esercizio pubblico in cui le condizioni di igiene e sicurezza non consentano ad una persona scalza o che indossi calzature minimali come sandali aperti o infradito (che per queste situazioni equivalgono totalmente al piede nudo) andrebbe chiuso immediatamente.
Detto questo i casi sono due:
1) come lei afferma implicitamente, i punti vendita sono fuorilegge per quanto riguarda igiene e sicurezza, e quindi provvederò ad informare i NAS delle sue affermazioni, raccomandando loro di ispezionarli a fondo.
2) lei tra informarsi correttamente e affermare il falso seguendo il suo pregiudizio inventandosi norme inesistenti, ha scelto la seconda.
Se si è verificato il secondo caso, la pregherei di rispondere al signor Massignan entro 24 ore, correggendo le sue affermazioni, oppure dovrò dedurre che quanto afferma sulle condizioni dei vostri punti vendita è vero e mi premurerò di informare i NAS.
Le faccio notare che un cittadino italiano, se ha notizia di un reato o di una qualunque violazione della legge, è obbligato a denunciarlo alle autorità, quindi la mia non è una minaccia, ma un obbligo a cui sono tenuto ad ottemperare, in qualità di cittadino.
Distinti saluti
Rei
Gentile signora Barbara Grassi
ho letto la risposta che ha dato al signor Massignan, che riporto per ricordarle di cosa stiamo parlando:
"Egregio Signor Maccagnan,
voglia innanzitutto scusarci per il ritardo con cui Le rispondiamo.
Riscontriamo con la presente la Sua cortese email del 16 dicembre e desideriamo trasmetterLe i chiarimenti richiesti.
A tale riguardo Le comunichiamo che, pur non sussistendo divieti imposti dalla legge, l'accesso senza calzature all'interno dei nostri supermercati non è consentito in base alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, che prevedono misure di protezione e prevenzione estendibili ai visitatori dell'area di vendita.
Tali forme di tutela comprendono l'obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, antiscivolamento o di protezione, considerati i rischi dovuti alla presenza di carrelli in movimento e di corpi taglienti o sostanze scivolose.
Certi che vorrà comprendere la nostra posizione, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
Come mi ha confermato il mio avvocato, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, l’unica legge applicabile nel caso di ingresso in esercizi pubblici è l’articolo 187 del “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.) che in sintesi dice che se impedite ad uno scalzo di entrare commette un illecito, senza eccezione alcuna.
Quanto alla sua citazione a sproposito delle leggi sulla sicurezza, con le quali mi confronto tutti i giorni, le sue sono solo elucubrazioni dettate dal suo pregiudizio e dimostrano che non conosce la legge.
Abbigliamento particolare è prescritto per i dipendenti e solo per loro, non per i clienti, con un’unica eccezione: l’accesso alle scale mobili.
Quanto all’igiene, i NAS mi hanno detto che un esercizio pubblico in cui le condizioni di igiene e sicurezza non consentano ad una persona scalza o che indossi calzature minimali come sandali aperti o infradito (che per queste situazioni equivalgono totalmente al piede nudo) andrebbe chiuso immediatamente.
Detto questo i casi sono due:
1) come lei afferma implicitamente, i punti vendita sono fuorilegge per quanto riguarda igiene e sicurezza, e quindi provvederò ad informare i NAS delle sue affermazioni, raccomandando loro di ispezionarli a fondo.
2) lei tra informarsi correttamente e affermare il falso seguendo il suo pregiudizio inventandosi norme inesistenti, ha scelto la seconda.
Se si è verificato il secondo caso, la pregherei di rispondere al signor Massignan entro 24 ore, correggendo le sue affermazioni, oppure dovrò dedurre che quanto afferma sulle condizioni dei vostri punti vendita è vero e mi premurerò di informare i NAS.
Le faccio notare che un cittadino italiano, se ha notizia di un reato o di una qualunque violazione della legge, è obbligato a denunciarlo alle autorità, quindi la mia non è una minaccia, ma un obbligo a cui sono tenuto ad ottemperare, in qualità di cittadino.
Distinti saluti
Rei
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Questo conferma due cose:Grand Choeur ha scritto:Ma ti rendi conto della minchiata che ti hanno scritto?
Cioè, all'Esselunga non puoi entrare nemmeno con le ciabatte! Devi avere scarpe antinfortunistiche!
Rei (a ragione) avrebbe girato la mail ai NAS. Quindi, ti invito caldamente a leggerti l'articolo di Rei nelle FAQ del sito.
Comunque, ripeto, anch'io penso che queste lettere preventive siano assolutamente inutili e, a quanto vedo, anche controproducenti.
1) al servizio clienti delle aziende italiane vengono messe solo persone che si è sicuri faranno danni all'azienda.
2) Presidente e consiglieri non hanno alcun interesse a far conoscere il mitico art. 187, che continua a latitare nelle FAQ del sito, mentre in quelle del forum c'è, ma se non lo ricordo io (e questa volta Grand Choeur), non viene mai fatto presente ai postanti che si fanno pippe mentali sugli esercizi pubblici.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Se ti riferisci al tuo racconto di cosa ti è capitato al supermercato, c'è sia nelle FAQ del forum che in quelle del sito.
Re: Catene e negozi
Grand Choeur ha scritto:Se ti riferisci al tuo racconto di cosa ti è capitato al supermercato, c'è sia nelle FAQ del forum che in quelle del sito.
No, al post "La legge è uguale per tutti" (titolo fuorviante) delle FAQ del Forum.
Il punto 9 delle FAQ del sito dovrebbe essere corretto di conseguenza, ma nonostante l'abbia sollecitato varie volte, non è stato fatto.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Catene e negozi
Dave Mack ha scritto:"Egregio Signor Maccagnan,
voglia innanzitutto scusarci per il ritardo con cui Le rispondiamo.
Riscontriamo con la presente la Sua cortese email del 16 dicembre e desideriamo trasmetterLe i chiarimenti richiesti.
A tale riguardo Le comunichiamo che, pur non sussistendo divieti imposti dalla legge, l'accesso senza calzature all'interno dei nostri supermercati non è consentito in base alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, che prevedono misure di protezione e prevenzione estendibili ai visitatori dell'area di vendita.
Tali forme di tutela comprendono l'obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, antiscivolamento o di protezione, considerati i rischi dovuti alla presenza di carrelli in movimento e di corpi taglienti o sostanze scivolose.
Certi che vorrà comprendere la nostra posizione, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga
Barbara Grassi
www.esselunga.it
servizio-clienti@esselunga.it
Numero Verde 800-666555 - dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 20.00"
Francamente questa risposta mi sembra finalizzata ad altro..
Mi spiego.
- Se un luogo aperto al pubblico è davvero pericoloso e la cosa è inevitabile, il gestore deve fornire tutti i mezzi di protezione necessari. Per esempio quando sono andato a visitare l' interno del sommergibile Toti mi è stato giustamente imposto il caschetto di protezione, con tanto di sotto casco usa e getta.
-L' eventuale pericolo deve essere indicato chiaramente al fine che chi non se la sente di entrare non ci entri ( e allora ovviamente... addio clienti)
- Avete provato ad entrare in un cantiere di qualsivoglia tipo ? Un chiaro cartello all' ingresso segnala le protezioni necessarie e non prescindibili.
A questo punto delle due l' una : o i punti di vendita del noto supermercato sono davvero pericolosi (argomento di interesse deller ASL) oppure no. Nel primo caso i gestori devono fornire ai clienti le protezioni necessarie gratuitamente e vietare categoricamente l' ingesso a chi non le accetti ( ve la vedete la signorina alla moda che molla i sandaletti per un paio di strausati anfibi da pompiere ?), nel secondo... avanti tutti nel rispetto delle leggi vigenti. E vogliamo parlare delle varie signore in tacchi alti e sandaletti ? In una vera situazione di pericolo non le dovrebbero mai fare entrare pena sanzioni e rivalse assicurative..
Ora il mio pensiero è questo : non che che la scrivente ha confuso come al solito : scalzo = barbone = cattivo cliente = possibile turbativa ?
Personalmente frequento scalzo da anni un supermercato molto meno "titolato" dell' Esselunga (dove d' ora in poi non mettero mai più piede se mai l' ho fatto in passato), dove l' interesse nei confronti del cliente fisso ed affidabile è molto più presa in considerazione.
E poi un cliente che scrive una corretta e gentile mail, potrebbe essere un barbone = ubriaco = nullafacente = non pagante ?
Grazie Rei !!!!!! A nome di tutti noi, anche se spero poco in una risposta adeguata.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Pagina 1 di 4 • 1, 2, 3, 4
Pagina 1 di 4
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.