Presentazione e motivazione

EmaPan ha scritto: L’anno scorso ho avuto anche la bella esperienza di percorrere un sentiero dedicato ai piedi nudi, in Val di Fassa, ed è stata una vera rivelazione (lo so, sorriderete, ma è stata la mia prima vera esperienza di cammino naturale su un sentiero di montagna e mi ha entusiasmato).
E.

EmaPan ha scritto:Buongiorno a tutti. Mi chiamo Emanuele Panizzon, ho 37 anni e  vivo a Roma. Amo camminare, in qualsiasi ambiente, ed è sempre stata una costante in tutta la mia vita.
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Ora mi trovo a casa, immobile da giorni, con un mignolo ricoperto di punti di sutura, e per questo ho deciso di avvicinarmi di più alla realtà “scalza”. Ma per fare questo ho bisogno dei vostri consigli, per cui abbiate pazienza se prossimamente vi farò un po’ di domande.
Nel frattempo vi auguro una buona domenica.

E.

Innanzitutto, benvenuto fra noi.
Spero che la tua guarigione sia rapida e ti consenta appena potrai camminare, di farlo agevolmente.
Potresti approfittare del fatto che hai subito questo intervento per usare sandali per andare al lavoro, ma per il resto hai una ottima "scusa" per restare scalzo.
E questo sarebbe già un consiglio non richiesto, prendilo per un augurio
Fai pure le domande che credi e magari da' un' occhiata al sito ed al Forum. E' dura, lo so ..
Ah, dimenticavo: buona domenica pure a te.

bfpaul

EmaPan ha scritto:A proposito, hai mai provato a camminare a piedi nudi a Roma? Conosci dei bei posti dove poter iniziare?

EmaPan ha scritto:
Speriamo di incontrarci all'incontro di fine maggio, Cyberteam, così da organizzare una bella camminata. A proposito, hai mai provato a camminare a piedi nudi a Roma? Conosci dei bei posti dove poter iniziare? Devo dire che mi tenta poco a causa delle condizioni del suolo cittadino che talvolta è in una situazione disastrosa di sporcizia.

Per quanta riguarda il raduno a Firenze, sarebbe davvero bello, ma dubito di riuscire ad organizzarmi per la fine di maggio. Staremo a vedere.

E.

EmaPan ha scritto:
Speriamo di incontrarci all'incontro di fine maggio, Cyberteam, così da organizzare una bella camminata.

EmaPan ha scritto:
A proposito, hai mai provato a camminare a piedi nudi a Roma?
Conosci dei bei posti dove poter iniziare? Devo dire che mi tenta poco a causa delle condizioni del suolo cittadino che talvolta è in una situazione disastrosa di sporcizia.

EmaPan ha scritto:Infatti dopo cinque anni di utilizzo di scarpe “eleganti”, è cresciuta una malformazione sessile accanto al mignolo, che è raddoppiato di dimensioni provocandomi per molto tempo dei fastidi, finché la settimana scorsa ho deciso a toglierla chirurgicamente.

Ciao Emanuele. Questo mondo scarpato obbliga molti di noi a indossare scarpe per ragioni di lavoro. Chiedo scusa agli altri se sentono di nuovo questo mio consiglio, ma mi sento in dovere di dartelo.
Io sto senza calzini tutto l'anno da 12 anni (eccetto inverno 2012 con -25°C quando ho messo calzini di cotone per 4 giorni). In casa, dai vicini, solaio e soffitta compresi e anche lo svuotamento del pattume: piedi rigorosamente nudi 365 giorni l'anno.
Da metà marzo a metà novembre viaggio comodamente in ufficio coi sandali Birkenstock misura 46. Nei mesi invernali ho dei mocassini tedeschi della "Bär" (www.baer-schuhe.de) che sono in pelle di alce (più morbida del vitello) e con suola in lattice (più morbida e flessibile della gomma o similgomma usata in altre scarpe). Come misura ho cominciato col 46, poi sono passato al 46 e ½ e dall'anno scorso al 47. Sia perché il piede scalzo tende a prendersi la sua forma naturale e perciò la pianta si allarga, sia perché con un numero in più il piede ci sta comodo (e si sfilano e infilano più velocemente in caso di improvvise voglie di stare scalzi). Difetti? Il prezzo è elevato anche se in linea con certi prezzi italiani per calzature cosiddette di pregio che poi di pregio non sono, e in secondo luogo la suola di lattice si consuma più velocemente di una suola ordinaria. Però ripaga perché trasmette quasi (quasi, eh?!? ) le sensazioni del terreno come stare senza.
Il mio consiglio è quindi di cercare su internet o nei negozi specializzati questo genere di calzature, tipo Birkenstock, Bär, FinnConfort e via dicendo. Sono molto ben conformate e larghe in punta per lasciar spazio alle dita. E ci sono modelli di una certa qual "eleganza" da poter usare nelle occasioni o sul lavoro.
In genere hanno quasi tutte i lacci e i mocassini sono pochi, ma io li prediligo per vari motivi. Con la panza che ho è più difficile raggiungere le scarpe da legare, e poi - come detto prima - si sfilano e rinfilano in un amen così anche d'inverno, uscito dall'ufficio, posso farmi dei bei tratti a piedi nudi e con le scarpe in mano...
Spero di esserti stato utile e con l'augurio di poterti incontrare ti mando i miei
saluti sponsorizzati (vedi marche di scarpe sopra)  
Marco53

EmaPan ha scritto:Il problema delle calzature lo sto affrontando in questi giorni. Da un paio di giorni ho cominciato ad uscire. Ho acquistato un paio di sandali a infradito, e col dito mignolo ben fasciato e ancora un po' dolorante ho fatto una bella passeggiata romana di nove chilometri e mezzo. Ho ancora i dolori muscolari a causa della lunga inattività, ma a parte questo sono stato benissimo. E' la prima volta che cammino così tanto con i piedi scoperti, e la sensazione è stata veramente piacevole, a parte il dolore al mignolo. La tentazione di togliere anche i sandali è stata fortissima, soprattutto in alcuni tratti, ma ho dovuto resistere a causa della fasciatura e della situazione fisica ancora precaria.

EmaPan ha scritto:Il problema delle scarpe lo devo affrontare. Lavoro a contatto col pubblico in un ambiente molto tradizionalista, e devo purtroppo rispettare un dress code piuttosto rigido. Le calzature devono essere nere e lucide, senza troppi fronzoli. Grazie ai vostri consigli credo che opterò per le vivobarefoot (ne ho viste un paio che dovrebbero andare bene per il lavoro), anche perché a Roma ci sono dei negozi che le trattano e vorrei provarle per vedere se vanno bene. Tra qualche mese tornerò in Germania e allora proverò anche le Baer.
Visto che ci sono giorni in cui al lavoro devo stare molto tempo in piedi, secondo voi ci sono degli aspetti negativi per farlo a piedi nudi? Ci sono dei colleghi che usano plantari o rialzi sui tacchi, alcuni anche le mbt (le ho provato ma mi ci sono trovato veramente male).

EmaPan ha scritto:Non so se devo aprire un altro thread, e non ho trovato nulla a riguardo in quelli vecchi (spero di aver cercato bene!).

EmaPan ha scritto:Visto che ci sono giorni in cui al lavoro devo stare molto tempo in piedi, secondo voi ci sono degli aspetti negativi per farlo a piedi nudi?

Grand Choeur ha scritto:Se stai tanto tempo in piedi, scalzo ti stanchi la metà.

Confermo. Anche questo l'ho già detto ma lo ripeto volentieri per i nuovi. Nel 1974 ho iniziato a visitare tutti gli anni il Salone dell'Auto di Ginevra, ai primi di marzo. Avevo 21 anni e delle belle scarpe rigide invernali. Pur essendo Planpalais meno vasto dell'attuale Palexpo alla sera ero morto. Quando il Salone si trasferì al Palexpo, le scarpe si dimostrarono inadatte. Mi portai dietro le Birkenstock, che indossai ovviamente senza calze perché trovo orribili i sandali coi calzini. La fase terza di questa evoluzione è tripla: contano l'età, l'aumento degli spazi espositivi e la saggia scoperta che senza le scarpe del tutto la leggerezza dei piedi compensa ampiamente la maggior fatica dovuta agli altri due fattori   .
Devo dire che la prima volta ancora (ormai 6 o 7 anni fa) non avevo avuto tutto quel coraggio e avevo fatto la visita coi finti sandali, che erano stati notati soprattutto da due giovanotti dello Stand Volkswagen coi piedi stritolati in eleganti e ululanti scarpe affusolate. Mi attaccarono un bottone e fotografarono perfino le mie estremità. Ma poi lasciai perdere e passai al nudo integrale (dei piedi, eh?).
Quest'anno ci sono volute praticamente 5 ore per vedere tutto e di chilometri su e giù i miei piedini 47 ne hanno percorsi parecchi, in mezzo a una folla incredibile e a un caldo di certi stand (colpa anche del calore dei faretti) veramente super: da non credere a vedere gente con giubbotti e/o stivaletti spesso foderati di pelliccia o similia  
Sono tutte cose da valutare e approfittare anche di questo sfortunato momento per cominciare a farsi vedere coi sandali, magari belli e di marca, per "abituare" la clientela...
Saluti incoraggianti
Marco53

EmaPan ha scritto:Leggere le vostre esperienze è interessante, e grazie a queste mi sto preparando a quando sarò libero di camminare come voglio io.
Dato che il dolore era quasi del tutto sparito, mi ero organizzato per venire venerdì al raduno, portando anche una mia amica che era rimasta incuriosita dal vostro gruppo.  Purtroppo martedì, con mia grande delusione e rabbia, il chirurgo mi ha tolto gli ultimi punti aprendo una piaga sul dito e facendolo tornare allo stato di tre settimane fa. Mi ritrovo quindi da due giorni a essere tornato immobile o quasi. Vedremo come va tra oggi e domani, ma non credo che migliorerà tanto da potervi raggiungere.
Per quanto riguarda l'utilizzo delle scarpe al lavoro, non ho trovato la minima apertura in tal senso da parte della direzione. Preferiscono che rimanga a casa piuttosto che farmi lavorare in sandali, magari in posizioni meno esposte al pubblico. L'unica soluzione sarebbe trovare quelle scarpe che mi avete consigliato, ma dovrei prima provarle per vedere se effettivamente lasciano libero il piede come se fosse scalzo (o quasi). Purtroppo qui a Roma non ci sono punti vendita, neanche per le vivobarefoot (come invece credevo).
Staremo a vedere.