E' arrivato il momento...
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E' arrivato il momento...
E' arrivato il momento che sono salito sulla Metro e su un tram di Torino completamente scalzo.... Questo per dare un'idea anche ai nuovi di come noi che da anni andiamo scalzi, abbiamo ancora le nostre difficoltà. Scalzo in bus e metropolitana ci sono già stato, ma all'estero, poi sulla Metropolitana di Milano in barba al divieto (scritto sul regolamento) insieme ai Nati-scalzi, e per un paio di volte sui tram di Torino con i finti sandali e un amico col quale chiacchierare in modo da ridurre lo "stress" del pensare che la gente non abbia altro da fare che criticare le tue estremità a contatto col pavimento.
Questa volta ho fatto un piccolo progresso che condivido con voi e con i nuovi soprattutto.
Tornavo da una cena con amici, da solo e dovevo prendere la metro e uno o due tram per tornare a casa. Ho infilato le infradito in un sacchettino e le ho messe in tasca dei pantaloni (ho uno strano tipo di pantaloni con tasche chiloemtriche che riescono a ospitare perfino le mie infradito 47 )
Così per la prima volta nella mia città, Torino, mi sono avventurato coi miei piedoni rosa sopra e neri sotto sui mezzi pubblici. L'ora non era di quelle di punta (erano le 23.00) ma i mezzi con cui mi sono mosso erano comunque frequentati ancora discretamente anche a quell'ora perché la Metro porta al Lingotto dove si sta svolgendo una gran festa (rumorosa) latino-americana e la linea 4 è praticamente una metro di superficie che attraversa tutta la città da nord a sud con frequenza elevata per via dell'utenza che è notevole.
Mi aspettavo qualche occhiata di più, il che conferma (ce ne fosse ancora bisogno) che ci facciamo più idee (sbagliate) di quelle che vengono in mente a chi ci circonda.
Sbarcato all'altezza del Duomo di S.Giovanni, ho percorso a piedi l'ultimo tratto senza aspettare il secondo tram, visto che la seconda linea che dovevo prendere è molto meno frequente...
Ogni piccolo progresso aiuta a ridurre lo stresso (sarebbe stress ma è per la rima)
Saluti progressisti
Marco53
Questa volta ho fatto un piccolo progresso che condivido con voi e con i nuovi soprattutto.
Tornavo da una cena con amici, da solo e dovevo prendere la metro e uno o due tram per tornare a casa. Ho infilato le infradito in un sacchettino e le ho messe in tasca dei pantaloni (ho uno strano tipo di pantaloni con tasche chiloemtriche che riescono a ospitare perfino le mie infradito 47 )
Così per la prima volta nella mia città, Torino, mi sono avventurato coi miei piedoni rosa sopra e neri sotto sui mezzi pubblici. L'ora non era di quelle di punta (erano le 23.00) ma i mezzi con cui mi sono mosso erano comunque frequentati ancora discretamente anche a quell'ora perché la Metro porta al Lingotto dove si sta svolgendo una gran festa (rumorosa) latino-americana e la linea 4 è praticamente una metro di superficie che attraversa tutta la città da nord a sud con frequenza elevata per via dell'utenza che è notevole.
Mi aspettavo qualche occhiata di più, il che conferma (ce ne fosse ancora bisogno) che ci facciamo più idee (sbagliate) di quelle che vengono in mente a chi ci circonda.
Sbarcato all'altezza del Duomo di S.Giovanni, ho percorso a piedi l'ultimo tratto senza aspettare il secondo tram, visto che la seconda linea che dovevo prendere è molto meno frequente...
Ogni piccolo progresso aiuta a ridurre lo stresso (sarebbe stress ma è per la rima)
Saluti progressisti
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Ciao Marco, è un piacere ritrovarti dopo che abbiamo pascolato assieme il 30 maggio a Milano al raduno!
Beh complimenti! Fa da un lato piacere che anche i barefooter più navigati abbiano i loro cinque minuti di stresso ( ) e qualche piccolo limite da superare. In effetti ha sintetizzato alla grande quando affermavi che i limiti principali stanno in noi più che negli altri; l'importante è dunque superarli dentro di noi in primis. E sì, assolutamente sì, lo stare anche solo con un amico abbassa lo stresso.
Ti faccio e faccio agli altri una "provocazione". Non è più facile per voi "animali" ( ) metroplitani scalzarvi con serenità? Voglio dire che in una città grande come Torino o in tante altre da centinaia di migliaia di residenti se ne vedono un po' di tutti i colori, il singolo si perde nella massa informe e non ci si conosce poi molto. E' decisamente più difficile per quelli come me che abitano in un comune di 3000 abitanti dove, anche per il lavoro che svolgo, conosco praticamente ogni buco del culo che si protende verso il cielo al mattino (francesismo raffinato... ).
Beh complimenti! Fa da un lato piacere che anche i barefooter più navigati abbiano i loro cinque minuti di stresso ( ) e qualche piccolo limite da superare. In effetti ha sintetizzato alla grande quando affermavi che i limiti principali stanno in noi più che negli altri; l'importante è dunque superarli dentro di noi in primis. E sì, assolutamente sì, lo stare anche solo con un amico abbassa lo stresso.
Ti faccio e faccio agli altri una "provocazione". Non è più facile per voi "animali" ( ) metroplitani scalzarvi con serenità? Voglio dire che in una città grande come Torino o in tante altre da centinaia di migliaia di residenti se ne vedono un po' di tutti i colori, il singolo si perde nella massa informe e non ci si conosce poi molto. E' decisamente più difficile per quelli come me che abitano in un comune di 3000 abitanti dove, anche per il lavoro che svolgo, conosco praticamente ogni buco del culo che si protende verso il cielo al mattino (francesismo raffinato... ).
Re: E' arrivato il momento...
Carissimo "macina" (simpaticissimo nick), lascia perdere i francesismi che non sei portato. Mah, a dire il vero non saprei. Certo è più facile "scomparire" nella folla di Torino, ma nei paesi piccoli magari è più facile farsi conoscere ed accettare anche così. Mi pare che l'amico Alexej di Tortona possa dire la sua in tal senso.
Comunque c'è poco da fare. Contano i trascorsi e il lavoro che si fa e io sono un funzionario pubblico. Decorosamente dressato eccetto che nelle calzature, ma non posso certo mostrarmi coi piedini da fuori sul posto di lavoro. In realtà lo faccio e ormai sono conosciuto da tutti i colleghi del piano più qualcun'altro, dalle donne delle pulizie e da qualche sporadico visitatore che pur non venendo da me magari mi ha incrociato mentre andavo e venivo dalla fotocopiatrice.
Comunque siamo entrambi sulla buona strada. Oggi scottava non poco, ma sono riuscito a visitare scalzo anche Casei Gerola (PV). Che ci sono andato affà? Mi avevano consigliato un ristorante e scopro un castellotto, un palazzo rinascimentale e una chiesa gotica... Questa è l'Italia delle meraviglie e Pavia, che non conoscevo e che è diventata purtroppo meta di terapie mediche per mia moglie, sta rivelando dintorni sorprendenti (naturalmente a partire dalla famosa Certosa).
Saluti esplorativi
Marco53
Comunque c'è poco da fare. Contano i trascorsi e il lavoro che si fa e io sono un funzionario pubblico. Decorosamente dressato eccetto che nelle calzature, ma non posso certo mostrarmi coi piedini da fuori sul posto di lavoro. In realtà lo faccio e ormai sono conosciuto da tutti i colleghi del piano più qualcun'altro, dalle donne delle pulizie e da qualche sporadico visitatore che pur non venendo da me magari mi ha incrociato mentre andavo e venivo dalla fotocopiatrice.
Comunque siamo entrambi sulla buona strada. Oggi scottava non poco, ma sono riuscito a visitare scalzo anche Casei Gerola (PV). Che ci sono andato affà? Mi avevano consigliato un ristorante e scopro un castellotto, un palazzo rinascimentale e una chiesa gotica... Questa è l'Italia delle meraviglie e Pavia, che non conoscevo e che è diventata purtroppo meta di terapie mediche per mia moglie, sta rivelando dintorni sorprendenti (naturalmente a partire dalla famosa Certosa).
Saluti esplorativi
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Ehehe Marco, fidati che ai francesismi ci sono portato eccome, chi mi conosce bene lo sa!
Ti ritrovo esattamente come ti avevo lasciato al tavolo della pizzeria quando raccontavi trasportato dalla passione memorie di viaggi. Dai l'impressione di essere una persona molto curiosa e lo dico nel senso buono del termine.
Hai ragione: io oggi ero in ferie e ho fatto un percorso di una decina di km in barefooting fra sentieri, boschi e asfalto. Sono partito al mattino presto appunto perché dalle 11.30 l'asfalto è un forno crematorio e c'è il rischi serio di scottarsi.
L'Italia è decisamente un bel posto in cui vivere cheché ne dicono i soliti musoni cui non va bene nulla; siamo pieni di posti incredibilmente belli praticamente ovunque.
PS . In bocca al lupo per la moglie.
Ti ritrovo esattamente come ti avevo lasciato al tavolo della pizzeria quando raccontavi trasportato dalla passione memorie di viaggi. Dai l'impressione di essere una persona molto curiosa e lo dico nel senso buono del termine.
Hai ragione: io oggi ero in ferie e ho fatto un percorso di una decina di km in barefooting fra sentieri, boschi e asfalto. Sono partito al mattino presto appunto perché dalle 11.30 l'asfalto è un forno crematorio e c'è il rischi serio di scottarsi.
L'Italia è decisamente un bel posto in cui vivere cheché ne dicono i soliti musoni cui non va bene nulla; siamo pieni di posti incredibilmente belli praticamente ovunque.
PS . In bocca al lupo per la moglie.
Re: E' arrivato il momento...
Ciao Marco,Marco53 ha scritto:Comunque siamo entrambi sulla buona strada. Oggi scottava non poco, ma sono riuscito a visitare scalzo anche Casei Gerola (PV). Che ci sono andato affà? Mi avevano consigliato un ristorante e scopro un castellotto, un palazzo rinascimentale e una chiesa gotica... Questa è l'Italia delle meraviglie e Pavia, che non conoscevo e che è diventata purtroppo meta di terapie mediche per mia moglie, sta rivelando dintorni sorprendenti (naturalmente a partire dalla famosa Certosa).
Saluti esplorativi
Marco53
è sempre un piacere leggerti. Auguri per tua moglie!
Un saluto dalla Svizzera
Andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Ciao Macina,macina ha scritto:Ti faccio e faccio agli altri una "provocazione". Non è più facile per voi "animali" ( ) metroplitani scalzarvi con serenità? Voglio dire che in una città grande come Torino o in tante altre da centinaia di migliaia di residenti se ne vedono un po' di tutti i colori, il singolo si perde nella massa informe e non ci si conosce poi molto. E' decisamente più difficile per quelli come me che abitano in un comune di 3000 abitanti dove, anche per il lavoro che svolgo, conosco praticamente ogni buco del culo che si protende verso il cielo al mattino (francesismo raffinato... ).
La mia esperienza di cittadino e di campagnolo è questa (vivo la maggior parte del tempo in città in Svizzera e una parte più piccola in un paesino della Maremma toscana): in città è più facile all'inizio perché ti perdi nella folla; in un paesino non è così evidente, chiaccherano all'inizio (metti per un anno, almeno hanno qualcosa da dire...), poi la cosa finisce. Oggi sono conosciuto come "lo svizzero scalzo" e ti assicuro che mi accettano al 100%. Penso che sarebbero sorpresi se mi vedessero una volta con le scarpe!
Andrea
P.S.: possiamo incontrarci una volta a Lugano, con piacere, anche se ora passo più tempo a Berna, città extremely barefootfriendly: quasi nessuno ti guarda strano, alcuni ti sorridono o comunque ti guardano in modalità d'approvazione (quando mi capita di farci caso); stasera ho incontrato una decina di persone scalze nel giro di 20 minuti!
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Ciao Andrea,
non sapevo di Berna barefooting/friendly, ottima cosa! Lugano forse è più signorile e borghese, penso al (bellissimo) lungolago.
Io per ora mi confronto con il paesello e devo riprendere un concetto che si diceva in un altro topic, ovvero il fatto che dipende molto da come lo scalzista si pone, la sua disinvoltura, la sua intelligenza e disposizione nello spiegare all'interlocutore del caso le sue motivazioni.
Aggiudicato per Lugano, spero ce ne sarà l'occasione.
non sapevo di Berna barefooting/friendly, ottima cosa! Lugano forse è più signorile e borghese, penso al (bellissimo) lungolago.
Io per ora mi confronto con il paesello e devo riprendere un concetto che si diceva in un altro topic, ovvero il fatto che dipende molto da come lo scalzista si pone, la sua disinvoltura, la sua intelligenza e disposizione nello spiegare all'interlocutore del caso le sue motivazioni.
Aggiudicato per Lugano, spero ce ne sarà l'occasione.
Re: E' arrivato il momento...
Grande, Marco!
Condivido anch'io la stessa esperienza: proprio al ritorno dall'incontro dei Nati Scalzi a Milano, dopo il nostro rientro scalzi in treno a Torino, ho proseguito scalzo il rientro fino a casa attraversando la stazione e poi su Metro e autobus; le infradito non sono neanche uscite dalla borsa. Ho appena notato qualche sguardo indifferente e nulla di più e nessun commento dai sorveglianti che ho incrociato.
Era un traguardo che volevo raggiungere, anche sfruttando l'entusiasmo dell'incontro di Milano.
Io utilizzo pochissime volte all'anno i mezzi pubblici ed effettivamente non ci riesco in normali situazioni durante il giorno, forse perché è per molti un contesto lavorativo e anch'io ho un look più "tradizionale", ma soprattutto perché anche per me per il rischio di potenziali incontri con "ambiente lavorativo".
Comunque è un'esperienza che sicuramente ripeterò quando avrò un'occasione simile!
Condivido anch'io la stessa esperienza: proprio al ritorno dall'incontro dei Nati Scalzi a Milano, dopo il nostro rientro scalzi in treno a Torino, ho proseguito scalzo il rientro fino a casa attraversando la stazione e poi su Metro e autobus; le infradito non sono neanche uscite dalla borsa. Ho appena notato qualche sguardo indifferente e nulla di più e nessun commento dai sorveglianti che ho incrociato.
Era un traguardo che volevo raggiungere, anche sfruttando l'entusiasmo dell'incontro di Milano.
Io utilizzo pochissime volte all'anno i mezzi pubblici ed effettivamente non ci riesco in normali situazioni durante il giorno, forse perché è per molti un contesto lavorativo e anch'io ho un look più "tradizionale", ma soprattutto perché anche per me per il rischio di potenziali incontri con "ambiente lavorativo".
Comunque è un'esperienza che sicuramente ripeterò quando avrò un'occasione simile!
Capriolo- Tesoriere Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 109
Età : 59
Data d'iscrizione : 22.06.13
Re: E' arrivato il momento...
macina ha scritto:[...]
Ti faccio e faccio agli altri una "provocazione". Non è più facile per voi "animali" ( ) metroplitani scalzarvi con serenità? Voglio dire che in una città grande come Torino o in tante altre da centinaia di migliaia di residenti se ne vedono un po' di tutti i colori, il singolo si perde nella massa informe e non ci si conosce poi molto. E' decisamente più difficile per quelli come me che abitano in un comune di 3000 abitanti dove, anche per il lavoro che svolgo, conosco praticamente ogni buco del culo che si protende verso il cielo al mattino (francesismo raffinato... ).
Confesso che ultimamente sto rivalutando il paesello (4500 paeselli circa) dove abito.
Sinceramente ho sempre preferito scalzarmi a Milano o perlomeno in luoghi dove non rischiavo di incontrare conoscenti.
In paese temevo troppo eventuali giudizi negativi ma soprattutto noie da parte di mia moglie nel caso qualche conoscente avesse riferito di avermi visto girare bellamente scalzo.
Fortunatamente le cose sono molto cambiate negli ultimi tempi: almeno in famiglia e tra i conoscenti più prossimi ho smesso di nascondere la mia vocazione scalzista e inaspettatamente nessuno mi ha criticato o ha avuto da ridire per la mia scelta. Anzi, ho trovato molti entusiasti (anche alcuni "insospettabili"), diverse manifestazioni di stima e addirittura a volte invidia nei miei confronti.
Sentirmi compreso e accettato mi ha dato maggiore fiducia in me stesso e mi ha spinto ad andare sempre più lontano.
Ora ho meno timori e riesco quasi sempre a girare scalzo e a testa alta per il mio paese senza paura degli sguardi e giudizi altrui.
E ancora una volta mi sono stupito perchè, invece di critiche e commenti negativi, ho ricevuto solamente manifestazioni di stima e spesso ammirazione nei miei confronti.
Insomma sto sperimentando una sorta di inaspettata celebrità - addirittura sono stato a una festa (purtroppo calzato) in occasione della Prima Comunione della figlia di una cara amica (che posso annoverare tra le persone più entusiaste della mia scelta) e collega di mia moglie e lei mi ha presentato ufficialmente come "camminatore scalzo", suscitando ammirazione e curiosità da parte di diversi invitati che mi hanno fatto varie domande ascoltando poi attentamente e con grande serietà le mie spiegazioni in proposito...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Ciao Young,
sì in effetti, come si legge in diverse pagine virtuali del forum, spesso il primo timore è quello del barefooter stesso. E c'è di più: il primo PRECONCETTO è dello stesso barefooter, il preconcetto cioè verso gli altri che già vengono da lui etichettati come giudicanti, castranti e moralisti. Invece, come dici bene tu, spesso non è così e si passa dall'indifferenza assoluta (comunque ottima) ad attestati di stima o domande curiose sul perché si adotta questa scelta.
Dopo qualche perplessità iniziale anche il sottoscritto viaggia adesso senza problemi nel paesello passando, se capita, davanti al bar che frequento, davanti a casa dei miei e in pieno centro dove tutti possono vedermi. Non certo per ostentare qualcosa ma perché, quando sto camminando in quel modo, non vedo perché dovrei cambiare strada e vergognarmi con un ladro. Io mi scalzo quando ne ho voglia, ci sto praticando anche dello sport in quel modo, non ne faccio una religione o un "dovere" e per ora sto coltivando con serenità questa attitudine.
Bravo e continua così.
sì in effetti, come si legge in diverse pagine virtuali del forum, spesso il primo timore è quello del barefooter stesso. E c'è di più: il primo PRECONCETTO è dello stesso barefooter, il preconcetto cioè verso gli altri che già vengono da lui etichettati come giudicanti, castranti e moralisti. Invece, come dici bene tu, spesso non è così e si passa dall'indifferenza assoluta (comunque ottima) ad attestati di stima o domande curiose sul perché si adotta questa scelta.
Dopo qualche perplessità iniziale anche il sottoscritto viaggia adesso senza problemi nel paesello passando, se capita, davanti al bar che frequento, davanti a casa dei miei e in pieno centro dove tutti possono vedermi. Non certo per ostentare qualcosa ma perché, quando sto camminando in quel modo, non vedo perché dovrei cambiare strada e vergognarmi con un ladro. Io mi scalzo quando ne ho voglia, ci sto praticando anche dello sport in quel modo, non ne faccio una religione o un "dovere" e per ora sto coltivando con serenità questa attitudine.
Bravo e continua così.
Re: E' arrivato il momento...
Hey ragazzi, mi sembra proprio che vi stiate lanciando alla grande! Bravi, ultimamente percepisco un'energia positiva qui nel forum, continuiamo così, la strada è quella giusta. È arrivata la primavera degli scalzi (anche se siamo in estate), in un paesaggio ancora "invernale" vedo verdissime gemme che spuntano :-)
disc- Numero di messaggi : 146
Data d'iscrizione : 23.06.15
Re: E' arrivato il momento...
disc ha scritto:Hey ragazzi, mi sembra proprio che vi stiate lanciando alla grande! Bravi, ultimamente percepisco un'energia positiva qui nel forum, continuiamo così, la strada è quella giusta. È arrivata la primavera degli scalzi (anche se siamo in estate), in un paesaggio ancora "invernale" vedo verdissime gemme che spuntano :-)
Re: E' arrivato il momento...
macina ha scritto:Ciao Young,
sì in effetti, come si legge in diverse pagine virtuali del forum, spesso il primo timore è quello del barefooter stesso. E c'è di più: il primo PRECONCETTO è dello stesso barefooter, il preconcetto cioè verso gli altri che già vengono da lui etichettati come giudicanti, castranti e moralisti. Invece, come dici bene tu, spesso non è così e si passa dall'indifferenza assoluta (comunque ottima) ad attestati di stima o domande curiose sul perché si adotta questa scelta.
Dopo qualche perplessità iniziale anche il sottoscritto viaggia adesso senza problemi nel paesello passando, se capita, davanti al bar che frequento, davanti a casa dei miei e in pieno centro dove tutti possono vedermi. Non certo per ostentare qualcosa ma perché, quando sto camminando in quel modo, non vedo perché dovrei cambiare strada e vergognarmi con un ladro. Io mi scalzo quando ne ho voglia, ci sto praticando anche dello sport in quel modo, non ne faccio una religione o un "dovere" e per ora sto coltivando con serenità questa attitudine.
Bravo e continua così.
Grazie per l'incoraggiamento!
Sottoscrivo in pieno la tua visione riguardo i preconcetti che molto spesso siamo proprio noi a crearci.
Del resto non ho mai negato di essere io a sentirmi in imbarazzo scalzo in certe situazioni.
La conferma di ciò è che se dovessi contare le volte in cui ho ricevuto critiche o rimproveri o mi è stato negato di entrare da qualche parte scalzo il totale è pari a 0!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
macina ha scritto:
anche i barefooter più navigati abbiano i loro cinque minuti di stresso ( ) e qualche piccolo limite da superare.
Ti faccio e faccio agli altri una "provocazione". Non è più facile per voi "animali" ( ) metroplitani scalzarvi con serenità? Voglio dire che in una città grande come Torino o in tante altre da centinaia di migliaia di residenti se ne vedono un po' di tutti i colori, il singolo si perde nella massa informe e non ci si conosce poi molto. E' decisamente più difficile per quelli come me che abitano in un comune di 3000 abitanti dove, anche per il lavoro che svolgo, conosco praticamente ogni buco del culo che si protende verso il cielo al mattino (francesismo raffinato... ).
Ciao, credo che l' imprinting della scarpa sia ormai radicato, siamo tutti scalzi di ritorno ed è inevitabile che il sedimento della vergogna a volte venga a galla. Il bello dell' esperienza è che ogni traguardo acquisito facilita il successivo. Ho anch'io oggi una bella notizia, per la prima volta sono andato scalzo in banca per discutere alcune cose col mio consulente. Certo era da tempo abituato alle mia infradito "quattrostagioni", ma scalzo non mi aveva mai visto. Per me è stato un traguardo importante quanto quello di andare scalzo al "mio" bar che frequento da più di 25 anni e dove ho anche convinto un altro affezionato cliente a provare...
Quanto al dubbio città vs paese, Lucignolo un tempo disse con grande ragione che in realtà ogni quartiere è un paese nella città, soprattutto se, come nel mio caso, la tua famiglia ci risiede ed è nota dagli anni venti....
Personalmente preferisco essere conosciuto, almeno mi danno del tipo un po' strambo ma non del barbone o del fuori di testa.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: E' arrivato il momento...
aldo1953 ha scritto:
Ciao, credo che l' imprinting della scarpa sia ormai radicato, siamo tutti scalzi di ritorno ed è inevitabile che il sedimento della vergogna a volte venga a galla. Il bello dell' esperienza è che ogni traguardo acquisito facilita il successivo. Ho anch'io oggi una bella notizia, per la prima volta sono andato scalzo in banca per discutere alcune cose col mio consulente. Certo era da tempo abituato alle mia infradito "quattrostagioni", ma scalzo non mi aveva mai visto. Per me è stato un traguardo importante quanto quello di andare scalzo al "mio" bar che frequento da più di 25 anni e dove ho anche convinto un altro affezionato cliente a provare...
Quanto al dubbio città vs paese, Lucignolo un tempo disse con grande ragione che in realtà ogni quartiere è un paese nella città, soprattutto se, come nel mio caso, la tua famiglia ci risiede ed è nota dagli anni venti....
Personalmente preferisco essere conosciuto, almeno mi danno del tipo un po' strambo ma non del barbone o del fuori di testa.
Secondo me il fatto di essere conosciuti da tempo in paese può rivelarsi un vantaggio, una volta superati i primi timori.
Mi spiego meglio: se io sono stimato e benvoluto da tutti (negozianti e non) e ho fama di persona seria, cortese e affidabile, certamente non verrei insultato e sbattuto fuori dai negozi se un giorno mi presentassi scalzo.
Probabilmente susciterei sorpresa e curiosità, alla peggio sarei considerato un tipo originale, ma certamente non passerei per barbone o sbandato. Pensate poi ai negozianti: sarebbero così tonti da perdere un cliente affezionato da anni solo perchè un giorno si è presentato a piedi nudi? Credo proprio di no!
Nel mio caso, invece di perdere la stima altrui (personalmente nelle mie varie paturnie temevo di essere deriso e additato come il pazzo del villaggio), ne ho guadagnata, lo dimostrano le tante reazioni ammirate, entusiaste e spesso invidiose che ho incontrato.
Certamente di strada da fare ce ne è ancora - ad esempio continuare a girare scalzo anche in pieno inverno (già lo faccio ma fino ad ora ho evitato i negozi) o presentarmi scalzo la domenica in chiesa, obiettivi per ora ambiziosi ma dato che mi sono creato con successo una certa, positiva "fama", potrebbero rivelarsi tranquillamente raggiungibili anche a breve!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
young_barefooter ha scritto:
Certamente di strada da fare ce ne è ancora - ad esempio continuare a girare scalzo anche in pieno inverno (già lo faccio ma fino ad ora ho evitato i negozi) o presentarmi scalzo la domenica in chiesa, obiettivi per ora ambiziosi ma dato che mi sono creato con successo una certa, positiva "fama", potrebbero rivelarsi tranquillamente raggiungibili anche a breve!
Continuare ad andare scalzo anche d'inverno presuppone che si sia andati scalzi fino ad allora, se due + due fa ancora quattro.
Quindi, vai scalzo ora e continua poi, vedrai qualche faccia meravigliata in più, ma al massimo ti chiederanno se non hai freddo. Preparati una serie di risposte e VAI!
Ajò !!
Presentarsi scalzo la domenica in chiesa: beh, lo vuoi sapere, dopo 13 anni di scalzismo la chiesa della mia parrocchia è l'unico posto dove non vado scalzo!
La ragione è che non voglio distrarre l'attenzione dei presenti da attività meritorie ai miei modestissimi piedi.
bfpaul
Quindi, vai scalzo ora e continua poi, vedrai qualche faccia meravigliata in più, ma al massimo ti chiederanno se non hai freddo. Preparati una serie di risposte e VAI!
Ajò !!
Presentarsi scalzo la domenica in chiesa: beh, lo vuoi sapere, dopo 13 anni di scalzismo la chiesa della mia parrocchia è l'unico posto dove non vado scalzo!
La ragione è che non voglio distrarre l'attenzione dei presenti da attività meritorie ai miei modestissimi piedi.
bfpaul
Re: E' arrivato il momento...
Diversamente da Paolo, io vado sempre scalzo in chiesa. Dove mi conoscono non ci fanno nemmeno caso. Dove non mi conoscono non si va oltre una prima occhiata incuriosita.
Io, invece, non vado ancora scalzo in banca: è uno dei pochissimi posti. So che non succederebbe nulla, è solo un mio disagio.
Io, invece, non vado ancora scalzo in banca: è uno dei pochissimi posti. So che non succederebbe nulla, è solo un mio disagio.
Re: E' arrivato il momento...
L'ultimo conto in banca che ho aperto (Poste, è comodissimo) è stato anche il primo dopo la mia "conversione" allo scalzismo.Grand Choeur ha scritto:Io, invece, non vado ancora scalzo in banca: è uno dei pochissimi posti. So che non succederebbe nulla, è solo un mio disagio.
Chiacchierata con la direttrice, un'ora di scartoffie (non per colpa sua), una serie di consigli sul nuovo iPad della direttrice.
Tutto rigorosamente scalzo.
Lei neanche una piega.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Ad esempio, io alla Posta non ho nessun disagio. Scalzo ho aperto libretti, sottoscritto buoni postali, ecc., ma la banca è ancora da conquistare.
Contorsioni del cervello umano...
Contorsioni del cervello umano...
Re: E' arrivato il momento...
Grand Choeur ha scritto:Ad esempio, io alla Posta non ho nessun disagio. Scalzo ho aperto libretti, sottoscritto buoni postali, ecc., ma la banca è ancora da conquistare.
Contorsioni del cervello umano...
"Contorsioni del cervello umano..." ben detto!
In realtà la Posta è una Banca a tutti gli effetti, quindi in banca, in qualche modo ci vai.
Però, capisco: in banca c'è un'altra atmosfera ed altri "riti"; allora se si va agli sportelli non la vedo troppo diversa, altro è se si devono fare operazioni con intervento dei "consulenti".
A me è capitato che mi avessero chiamato loro e dovevo parlare con un consulente; mi è capitata una donna che stava sui trampoli. Mi sono messo in posizione da potermi osservare prima di arrivare al suo desk e poi mi sono presentato.
Tutto è andato per il meglio, la consulente era carina e simpatica e mi ha chiesto come mai non avessi le scarpe. Naturalmente le ho spiegato qualcosa ed ha ammesso di soffrire su trampoli.
Basta, la faccio breve: non avesse parlato lei, prima di chiudere il discorso avrei trovato da dire: Beh, sa io sono una persona con i piedi per terra come avrà potuto notare ...
Vai in banca, cerca una consulente carina e chiedi informazioni su quanto devi fare. Ajò!!
bfpaul
In realtà la Posta è una Banca a tutti gli effetti, quindi in banca, in qualche modo ci vai.
Però, capisco: in banca c'è un'altra atmosfera ed altri "riti"; allora se si va agli sportelli non la vedo troppo diversa, altro è se si devono fare operazioni con intervento dei "consulenti".
A me è capitato che mi avessero chiamato loro e dovevo parlare con un consulente; mi è capitata una donna che stava sui trampoli. Mi sono messo in posizione da potermi osservare prima di arrivare al suo desk e poi mi sono presentato.
Tutto è andato per il meglio, la consulente era carina e simpatica e mi ha chiesto come mai non avessi le scarpe. Naturalmente le ho spiegato qualcosa ed ha ammesso di soffrire su trampoli.
Basta, la faccio breve: non avesse parlato lei, prima di chiudere il discorso avrei trovato da dire: Beh, sa io sono una persona con i piedi per terra come avrà potuto notare ...
Vai in banca, cerca una consulente carina e chiedi informazioni su quanto devi fare. Ajò!!
bfpaul
Re: E' arrivato il momento...
In banca non ci sono mai andato, anche se sono certo al 1000% che nessuno si azzarderebbe ad obiettare nulla.
In una Posta (ma non quella di zona) si.
In una Posta (ma non quella di zona) si.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: E' arrivato il momento...
Finora sono stato scalzo al Bancomat, un paio di volte coi finti sandali, un tre-quattro volte proprio scalzo, ma scendendo dalla macchina e quindi con fare - come dire - un po' furtivo...
Ieri invece ho deciso di andarci scalzo, uscendo scalzo da casa (no sandali - no finti/sandali) e percorrendo tutto il tragitto da casa alla Banca (un 400m circa), di venerdì attorno alle ore 15. Non c'era tantissima gente, ma abbastanza, e il sole cuoceva le lastre di pietra dei marciapiedi comunicandomi, attraverso le suole, che è molto migliorata la mia resistenza anche al calore (sebbene ammetto che non era una giornata da 36°C con bollino rosso per i marciapiedi)...
Per completare la giornata ho passato scalzo tutto il pomeriggio (eccetto tre visite a persone presso le quali faccio volontariato, in questo caso avevo le infradito). Compresa la mia prima visita completamente scalzo in un supermarket italiano (la Biobottega di Torino), piuttosto affollato attorno alle 16. E alla sera cena in pizzeria, anche qui scalzo per la prima volta dopo molte visite con finti sandali.
C'é sempre una prima volta per tutto e, come avete detto, ogni passo avanti aiuta a farne altri.
A proposito. Oltre alla resistenza al calore, ho notato un fatto nuovo. Camminare scalzo saltuariamente o comunque non continuativamente, mi provocava spesso ispessimenti della pelle del calcagno, che poi si spaccava, spesso con fenditure profonde che arrivavano al derma e perciò abbastanza dolorose... Ho notato invece che da almeno 20 giorni, cioè da quando ho intensifcato l'attività a piedi nudi, la pelle si è resa più uniforme, con minore spessore e solo piccole incrinature superficiali in via di attenuazione...
I miei piedini-quasi-47 sono molto felici di ciò
A voi è capitato qualcosa di simile ?
Saluti smussati
Marco53
Ieri invece ho deciso di andarci scalzo, uscendo scalzo da casa (no sandali - no finti/sandali) e percorrendo tutto il tragitto da casa alla Banca (un 400m circa), di venerdì attorno alle ore 15. Non c'era tantissima gente, ma abbastanza, e il sole cuoceva le lastre di pietra dei marciapiedi comunicandomi, attraverso le suole, che è molto migliorata la mia resistenza anche al calore (sebbene ammetto che non era una giornata da 36°C con bollino rosso per i marciapiedi)...
Per completare la giornata ho passato scalzo tutto il pomeriggio (eccetto tre visite a persone presso le quali faccio volontariato, in questo caso avevo le infradito). Compresa la mia prima visita completamente scalzo in un supermarket italiano (la Biobottega di Torino), piuttosto affollato attorno alle 16. E alla sera cena in pizzeria, anche qui scalzo per la prima volta dopo molte visite con finti sandali.
C'é sempre una prima volta per tutto e, come avete detto, ogni passo avanti aiuta a farne altri.
A proposito. Oltre alla resistenza al calore, ho notato un fatto nuovo. Camminare scalzo saltuariamente o comunque non continuativamente, mi provocava spesso ispessimenti della pelle del calcagno, che poi si spaccava, spesso con fenditure profonde che arrivavano al derma e perciò abbastanza dolorose... Ho notato invece che da almeno 20 giorni, cioè da quando ho intensifcato l'attività a piedi nudi, la pelle si è resa più uniforme, con minore spessore e solo piccole incrinature superficiali in via di attenuazione...
I miei piedini-quasi-47 sono molto felici di ciò
A voi è capitato qualcosa di simile ?
Saluti smussati
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento... BIS
Domenica mattina 2 agosto. Scalzo in pasticceria e scalzo in un supermarket alimentare della catena PAM aperto anche nei giorni di festa. Dal pasticcere non 'era nessuno, ma al supermarket c'era molta gente considerando l'ora e il giorno...
Sull'onda dei "nuovi" anch'io sempre di più faccio esperienze "nuove" almeno per la mia città, dove fino ad ora evitavo...
E' che mia moglie è un po' più rassegnata e perciò permissiva. Se lei permette io vado. Se chiede le scarpe, pazienza, per non farle dispiacere le tengo, ma.... poco.
Saluti lanciati.
Marco53
Sull'onda dei "nuovi" anch'io sempre di più faccio esperienze "nuove" almeno per la mia città, dove fino ad ora evitavo...
E' che mia moglie è un po' più rassegnata e perciò permissiva. Se lei permette io vado. Se chiede le scarpe, pazienza, per non farle dispiacere le tengo, ma.... poco.
Saluti lanciati.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: E' arrivato il momento...
Bravissimo Marco le tue ultime "resistenze" cadono giorno dopo giorno, ne sono felice per te...Marco53 ha scritto:Domenica mattina 2 agosto. Scalzo in pasticceria e scalzo in un supermarket alimentare della catena PAM aperto anche nei giorni di festa. Dal pasticcere non 'era nessuno, ma al supermarket c'era molta gente considerando l'ora e il giorno...
Sull'onda dei "nuovi" anch'io sempre di più faccio esperienze "nuove" almeno per la mia città, dove fino ad ora evitavo...
E' che mia moglie è un po' più rassegnata e perciò permissiva. Se lei permette io vado. Se chiede le scarpe, pazienza, per non farle dispiacere le tengo, ma.... poco.
Saluti lanciati.
Marco53
Saluti a piede libero.
bfpaul
Re: E' arrivato il momento... TRIS
E tre... Sempre domenica 2 agosto, ma di pomeriggio. Mi piomba in casa un antico conoscente inglese che vive in Francia con la moglie. Ci conoscemmo da piccoli a Marina di Pietrasanta sarà stato il 1957 o 58 e da allora c'é sempre stato un tenue contatto, anche solo gli auguri di Natale. Arriva alle 16.30 circa e pernotterà a Torino per poi andare a Genova e proseguire. Chiede se si può fare un giro. Abitando a due passi dal centro accetto e li porto nel più veloce tour storico-turistico che si possa immaginare: una camminata che parte da casa mia, passa a fianco della Mole Antonelliana/museo del cinema, finisce in Via Po col gelato, passa per via Principe Amedeo (dove lui ha prenotato l'hotel, così vede anche dov'é), poi Palazzo Carignano facciata A e facciata B, piazza Castello, Chiesa di S.Lorenzo, Duomo, zona medievale di Torino, mercato di Porta Palazzo (deserto perché é domenica) e Porte Palatine. Due ore e mezza circa tentando di sfoggiare il mio migliore inglese (che non pratico moltissimo anche se lo leggo correntemente) e me la cavo con qualche parola in tedesco laddove c'era un buco di memoria... ma con qualche sorriso va tutto a posto. All'inizio della passeggiata gli ho chiesto se gli dava fastidio se lo accompagnavo come barefooter. Nessuna obiezione e allora via le infradito e full-immersion nel popolo domenicale che affolla le vie del centro. Non solo ma la signora subito accenna che così è salutare e rinforza il sistema immunitario!!!
Giornata calda ma non caldissima (29°-30°C senza troppa umidità), accortamente mi muovo con disinvoltura evitando la zona più assolata di Piazza Castello che ci puoi cuocere le uova sulle pietre, passando discretamente nella zona d'ombra. Non so niente di quanti mi abbiano visto o commentato: ero troppo preso dal capire l'inglese per rispondere, e naturalmente non me ne importa nulla: sono state due ore e mezza fantastiche. Adesso ho delle suole così nere che dovrò passarle in conegrina se no mi tocca dormire sul balcone.
Saluti turistici.
Marco53
Giornata calda ma non caldissima (29°-30°C senza troppa umidità), accortamente mi muovo con disinvoltura evitando la zona più assolata di Piazza Castello che ci puoi cuocere le uova sulle pietre, passando discretamente nella zona d'ombra. Non so niente di quanti mi abbiano visto o commentato: ero troppo preso dal capire l'inglese per rispondere, e naturalmente non me ne importa nulla: sono state due ore e mezza fantastiche. Adesso ho delle suole così nere che dovrò passarle in conegrina se no mi tocca dormire sul balcone.
Saluti turistici.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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