piedi alla scoperta del mondo

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,
Ho pensato di aprire questo post perchè mi fa piacere raccontarvi i miei primi passi scalzo "lontana" da casa, spero faccia piacere anche a voi e nel caso vi accorgeste che faccio qualcosa che non va o avete consigli sono felice di riceverli
Ho fatto alcune passeggiate con Bracq scalza. È stato BELLISSIMO!
Io sono abituata al pavimento di casa e del giardino, non immaginavo che le diverse pavimentazioni potessero essere così diverse, anche il semplice asfalto cambia a seconda delle zone, a volte bello liscio, a volte più ruvido a volte sembra di camminare sui sassi.
Vado a caccia di pavimenti diversi, a costo di saltellare qua e la dalla strada e sembrare ancora più pazza.
Il mio preferito per ora sono le striscie fatte da poco, chi se le immaginava così "morbide" e liscie?
Mi avete consigliato di fare un ora al giorno, Calcolando il tempo totale faccio un po' più di un ora, ma è diviso in due/tre passeggiate. Secondo voi è troppo? I piedi per ora non si lamentano, mi sembrano solo un po' più ruvidi.

Ho parlato con la mia prof.
Sfortunatamente non è stato un successo, ma neanche un insuccesso.
Non sono riuscita a convincerla, ma ha capito che non è una moda ma che è fondata su delle ragioni valide e mi ha chiesto scusa. Ho parlato un po' con lei, con tranquillità e senza discussioni, le ho spiegato e sono riuscita a convincerla su tutto, tranne che sul "problema" sociale. Il più radicato e difficile da distruggere.
Mi dice "già devo accettare quelli che ruminano le gomme da masticare e quelli che si tirano su la maglietta per far vedere i muscoli"
Io le ho chiesto: "e non può accettare anche i miei piedi scalzi?"
"No"
"Perchè?"
"Perchè è troppo anormale "
"Se fosse normale allora mi lascerebbe? e poi così è ingiusto nei miei confronti"
Silnezio...ci penserà?

È una persona con un carattere forte, difficile da convincere,  non si discosta dalle sue idee. Però penso che sia anche una persona che sa ragionare e spero che alla fine capisca. Per ora mi accontento di questi piccoli successi, Un passo alla volta
Il prossimo passo sarà mostrarle quelle foto che qualcuno aveva postato un po' di tempo fa in cui c'erano intere classi scalze e farle capire che in alcuni paesi non è così anormale.
Sono però riuscita a convincere una prof che era vicino a noi e che si è "intromessa" nei nostri discorsi.

Io penso che piano piano capitolerà, se non altro perché si sentirà lei l'anormale rispetto agli altri prof che invece non hanno nessun problema. E poi, il regolamento scolastico le dà torto. Sarebbe come se ti proibisse di portare una maglietta verde perché a lei non piace il verde.
Se hai modo, linkale anche sito e forum.
Comunque, avanti così: stai lavorando molto bene.

Pigreco ha scritto:Il prossimo passo sarà mostrarle quelle foto che qualcuno aveva postato un po' di tempo fa in cui c'erano intere classi scalze e farle capire che in alcuni paesi non è così anormale.

Intanto falle leggere questo:
https://natiscalzi.forumattivo.com/t2286-c-e-preside-e-preside
Tra l'altro la preside in questione (Cristina Bonaglia) è abbastanza famosa tra gli addetti ai lavori a livello nazionale.

Le hai fatto leggere i vari libri e articoli? Visto poi che e' un insegnante di inglese e' una buona opportunita' per leggere e tradurre tutto il materiale che e' scritto in inglese. Divertitevi su www.stevenrobbinsmd.com, un vero scienziato con i controc... che e' da piu' di 30 anni che fa ricerca sulla questione. Il problema principale, pero', e' che con lo scalzofobico e' spesso inutile lavorare sulla sua parte razionale, perche' la parte emotiva ha sempre il sopravvento. Come si fa a controllare l'opinione di massa? Con l'emotivita'. Come fanno a spillare soldi per "scopi benefici" ad esempio? Basta che ti mettono una foto di un bambino che muore di fame, un cane bastonato, ecc. e tu apri subito il portafoglio. Ed e' l'emotivita' legata a qualche recondido processo psicologico che guida lo scalzofobico, bisogna trovare la chiave di lettura emotiva per sbloccarlo, tu prova con la ragione ma ho i miei dubbi...

Pigreco ha scritto:È una persona con un carattere forte, difficile da convincere,  non si discosta dalle sue idee. Però penso che sia anche una persona che sa ragionare e spero che alla fine capisca. Per ora mi accontento di questi piccoli successi, Un passo alla volta

Tienici informati sulla tua prof.
Tieni conto che, contrariamente alle sue aspettative, è in minoranza, visto che gli altri insegnanti non fanno obiezioni.
Questo di solito aiuta alla capitolazione, ma in persone molto testarde porta ad un irrigidimento.
Speriamo che l'istinto del branco abbia il sopravvento ed anche lei capitoli.

Male che vada usa questa tecnica :

Ma poi come è finita?

È finita così  


L'ultimo giorno ho anche incontrato (e quasi scontrato) il preside. Forse non lo ha neanche notato, ma non ha detto niente.

E all'esame di maturità?

all'esame sono andata con i sandali.
Erano presenti degli esetrni e avevamo paura che la prendesso come una mancanza di rispetto o non serietà.

E ora all'università?

GECO ha scritto:E ora all'università?

Così la telenovela è completa: e al lavoro? Hai scritto che lavori o hai lavorato in gelateria.
Mi sono sempre chiesto se le severissime leggi sul lavoro permettano di lavorare scalzi in gelaterie, ristoranti eccetera.

All'università vado con i salnadali a lezione (mia mamma mi lascia abbastanza libera, ma mi impone dei limito e questo è uno), ma spesso giro e vado in biblioteca scalza. I miei compagni di università lo sanno e sto coinvolgendo una mia amica. Già due volte si è tolta le scarpe mentre facevamo una passeggiata con il mio came Bracq.
Al lavoro mi hanno imposto i sandali, non so come sono le regole ma o me li metto o no niente lavoro.

Scusa ma come fa a vedere se sei scalza a lezione ?

Forse anche tu come me devi partire da casa con le scarpe, ma appena sei fuori vista puoi togliertele.

Al lavoro beh sì, sei giovane e devi costruirti una carriera (spero per te non tutta la vita in gelateria !) : quando entrerai in confidenza con un datore di lavoro ci sarà modo di chiedere aperture verso i piedi nudi in orario d'ufficio.

Simpatica la foto di fine anno !

BarefootSoul ha scritto:Scusa ma come fa a vedere se sei scalza a lezione ?

Forse anche tu come me devi partire da casa con le scarpe, ma appena sei fuori vista puoi togliertele.

Al lavoro beh sì, sei giovane e devi costruirti una carriera (spero per te non tutta la vita in gelateria !) : quando entrerai in confidenza con un datore di lavoro ci sarà modo di chiedere aperture verso i piedi nudi in orario d'ufficio.

Simpatica la foto di fine anno !

Le aule mica hanno tutte le gambe coperte dai banchi. A me sarà capitato a 4-5 corsi al massimo su 60.

BarefootSoul ha scritto:

... devi costruirti una carriera (spero per te non tutta la vita in gelateria !)

E perche, di grazia?

@ Laurentius > intendevo la mamma, non credo che la segua in Università per controllare se si toglie i sandali o fa la brava bambina. Quanto ai banchi, certo molti sono aperti e i docenti possono vedere, ma ammesso che gliene freghi qualcosa (e penso di no, a meno di trovare il vecchio bavoso che sbircia sotto le gonne delle studentesse: personaggio più immaginario che reale, comunque) sono abituati a vedere di tutto ormai, specialmente a lezione; magari all'esame richiedono un abbigliamento più consono, ed è anche giusto, è una questione di rispetto.

@ Arky > beh, il lavoro di commesso/a, ovunque sia espletato, non è proprio il massimo della vita. Non sto dicendo che sia squalificante o che non sia importante, ma non penso che una persona sogni di farlo per decenni, fino alla pensione (in altre parole, dubito che un bambino, alla classica domanda "Cosa vuoi fare da grande ?" risponda "Il commesso").

Non me ne volete, ma saranno affari suoi come vuol andare a lezione e che lavoro vuol fare?

Grand Choeur ha scritto:Non me ne volete, ma saranno affari suoi come vuol andare a lezione e che lavoro vuol fare?

Mi hai tolto le parole di bocca.

Grand Choeur ha scritto:Non me ne volete, ma saranno affari suoi come vuol andare a lezione e che lavoro vuol fare?

Grazie
Rispondo volentieri alle domande, ma stava diventando un poco pesante.
Non voglio mentire a mia mamma, piuttosto ne parlo.
Andare scalza dev'essere una cosa che mi piace fare, che mi fa sentire bene, altrimenti perde il suo scopo principale. E, oltre al fatto che mia mamma è contraria, anche a me in questo momento non va di farlo a lezione.
Che non è solo questione di essere vista male dai professori, sono andata al MUSe (il museo di Trento) scalza quasi sicura che avrei incontrato il mio professore di geometria.