Stagione scalza 2019
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Stagione scalza 2019
Ieri giovedì 21 Marzo ho aperto ufficialmente la mia stagione scalza di quest'anno.
E' stata una liberazione indescrivibile, sognavo il momento almeno dalla fine di febbraio, quando alcuni giorni molto caldi mi avevano quasi tentato.
In attesa di poter tornare nel mio posto del pit-stop ho dovuto ripiegare nel bagno di un centro commerciale, nella fattispecie il Lingotto qui a Torino. Come forse sapete in passato è stato sede della FIAT, oggi FCA, e ci sono ancora parecchi uffici, oltre ovviamente ad ospitare eventi aziendali, convegni, eccetera.
Ieri c'era appunto uno di questi eventi: corridoi e cortili erano affollati di manager, con gli uomini in giacca e cravatta e le donne in tailleur e tacchi alti.
Io sono passato in mezzo a loro beatamente a piedi nudi.
Non credo che mi abbiano notato (chi non parlava al cellulare era impegnato a discutere con altri), ma mi sono sentito ugualmente molto più libero di loro e, diciamolo pure, decisamente superiore.
Da lì ho preso la Metro e ho fatto i miei soliti giri, fermandomi a pranzo nel bar che frequento dall'estate passata, dove già l'anno scorso mi hanno visto parecchie volte scalzo e non mi dicono niente.
Ho contabilizzato circa tre ore totali, dalle 12.10 alle 15.10, che come primo giorno penso vada bene. Spero ovviamente di incrementare il monte ore con il passare dei giorni.
Certo, dovendo ogni anno ripartire pressoché da zero dopo la lunga pausa autunno-inverno, ogni tanto mi viene ancora da pensare "E se mi vedono ?" "Forse è meglio se passo di qui, il percorso è più breve..." e cose del genere.
Ma ho scacciato i pensieri e mi sono buttato in mezzo alla folla.
Quanto alla temperatura, non era fredda ma nemmeno calda. C'era il sole e il cielo sereno, e all'inizio ho avvertito un po' di freddo, ma poco a poco e passato.
Quando è stato il momento, inevitabilmente, di rimettere le scarpe, l'idea mi faceva proprio schifo.
E' stata una liberazione indescrivibile, sognavo il momento almeno dalla fine di febbraio, quando alcuni giorni molto caldi mi avevano quasi tentato.
In attesa di poter tornare nel mio posto del pit-stop ho dovuto ripiegare nel bagno di un centro commerciale, nella fattispecie il Lingotto qui a Torino. Come forse sapete in passato è stato sede della FIAT, oggi FCA, e ci sono ancora parecchi uffici, oltre ovviamente ad ospitare eventi aziendali, convegni, eccetera.
Ieri c'era appunto uno di questi eventi: corridoi e cortili erano affollati di manager, con gli uomini in giacca e cravatta e le donne in tailleur e tacchi alti.
Io sono passato in mezzo a loro beatamente a piedi nudi.
Non credo che mi abbiano notato (chi non parlava al cellulare era impegnato a discutere con altri), ma mi sono sentito ugualmente molto più libero di loro e, diciamolo pure, decisamente superiore.
Da lì ho preso la Metro e ho fatto i miei soliti giri, fermandomi a pranzo nel bar che frequento dall'estate passata, dove già l'anno scorso mi hanno visto parecchie volte scalzo e non mi dicono niente.
Ho contabilizzato circa tre ore totali, dalle 12.10 alle 15.10, che come primo giorno penso vada bene. Spero ovviamente di incrementare il monte ore con il passare dei giorni.
Certo, dovendo ogni anno ripartire pressoché da zero dopo la lunga pausa autunno-inverno, ogni tanto mi viene ancora da pensare "E se mi vedono ?" "Forse è meglio se passo di qui, il percorso è più breve..." e cose del genere.
Ma ho scacciato i pensieri e mi sono buttato in mezzo alla folla.
Quanto alla temperatura, non era fredda ma nemmeno calda. C'era il sole e il cielo sereno, e all'inizio ho avvertito un po' di freddo, ma poco a poco e passato.
Quando è stato il momento, inevitabilmente, di rimettere le scarpe, l'idea mi faceva proprio schifo.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
Secondo giorno scalzo, domenica 24 Marzo.
Esco da un workshop che mi ha tenuto impegnato tutto sabato e domenica mattina. Avevo accarezzato l'idea di presentarmi direttamente scalzo, ma come al solito mi ha frenato la temperatura: non esterna, ma interna. Essendo già stato in altre occasioni nell'aula dove si sarebbe tenuto l'incontro sapevo che sarebbe stata parecchio fredda, e non me la sono sentita dovendo stare fermo al chiuso tante ore.
Non appena finito e salutati i compagni...via scarpe e calze !
Camminato nelle vicinanze della stazione di Porta Nuova, andato nel Bar della Merenda (sì perché io frequento regolarmente tre bar diversi, a seconda che debba fare Pranzo, Merenda o Apericena), poi preso un autobus e fatto un giro fino al capolinea in periferia, dove finalmente ho potuto posare i piedi su un po' d'erba, dopo tanto, troppo asfalto e portici.
Anche questa volta circa tre ore, dalle 13.30 alle 16.30.
Giornata molto calda e nessun problema di temperatura esterna.
Sensazione ormai consueta di piacere perfetto e libertà totale. Ogni minuto che passava dicevo tra me e me "Cavolo, ma io a piedi nudi ci sto proprio bene".
E infine, inevitabilmente, il momento di rientrare nei ranghi, che mi fa sempre più schifo. Ma così è e non lo posso cambiare, almeno per altri 30 anni (non è una cifra a caso, ho fatto i conti).
Postilla: rispetto all'anno scorso mi voglio imporre, temperature permettendo, di avvicinare tra loro i giorni in cui sto scalzo, in modo che non sia più una cosa solo episodica ma il più possibile continuativa. Questo anche nell'ottica di provare a crearmi la famosa suola, anche se so già che sparirebbe durante l'inverno.
Esco da un workshop che mi ha tenuto impegnato tutto sabato e domenica mattina. Avevo accarezzato l'idea di presentarmi direttamente scalzo, ma come al solito mi ha frenato la temperatura: non esterna, ma interna. Essendo già stato in altre occasioni nell'aula dove si sarebbe tenuto l'incontro sapevo che sarebbe stata parecchio fredda, e non me la sono sentita dovendo stare fermo al chiuso tante ore.
Non appena finito e salutati i compagni...via scarpe e calze !
Camminato nelle vicinanze della stazione di Porta Nuova, andato nel Bar della Merenda (sì perché io frequento regolarmente tre bar diversi, a seconda che debba fare Pranzo, Merenda o Apericena), poi preso un autobus e fatto un giro fino al capolinea in periferia, dove finalmente ho potuto posare i piedi su un po' d'erba, dopo tanto, troppo asfalto e portici.
Anche questa volta circa tre ore, dalle 13.30 alle 16.30.
Giornata molto calda e nessun problema di temperatura esterna.
Sensazione ormai consueta di piacere perfetto e libertà totale. Ogni minuto che passava dicevo tra me e me "Cavolo, ma io a piedi nudi ci sto proprio bene".
E infine, inevitabilmente, il momento di rientrare nei ranghi, che mi fa sempre più schifo. Ma così è e non lo posso cambiare, almeno per altri 30 anni (non è una cifra a caso, ho fatto i conti).
Postilla: rispetto all'anno scorso mi voglio imporre, temperature permettendo, di avvicinare tra loro i giorni in cui sto scalzo, in modo che non sia più una cosa solo episodica ma il più possibile continuativa. Questo anche nell'ottica di provare a crearmi la famosa suola, anche se so già che sparirebbe durante l'inverno.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
BarefootSoul ha scritto: e, diciamolo pure, decisamente superiore.
e perché, se posso?
Arky- Numero di messaggi : 220
Data d'iscrizione : 21.02.12
Re: Stagione scalza 2019
Te lo spiegherei volentieri ma sarebbe un discorso lungo, pericoloso e decisamente off-topic, non solo di questo spazio ma di tutto il forum.
Provo a dirla in modo breve: io mi sentivo, ed ero, libero; e guardando i e le manager mi pareva che fossero prigionieri.
Ma non delle scarpe, del loro ruolo.
Questa cosa mi succede da sempre, da ben prima che scoprissi anche solo l'idea del barefooting.
Guardo gli uomini in giacca e cravatta, spesso con la cartella 24 ore in mano, e le donne in tailleur e tacchi, tiratissime a lucido per impressionare i loro interlocutori professionali.
Poi guardo me stesso: vestito casual, padrone del mio tempo (quasi sempre, poi ci sono problemi familiari, ma questo è un altro discorso), distaccato dal turbinio del mondo perché capace di osservarlo con un certo sguardo (no, non sono buddhista o cose del genere, è solo il mio carattere).
In questo senso, aver intrapreso seriamente la strada del barefooting è stata quasi una logica conseguenza.
PS "Padrone del mio tempo" significa che sono disoccupato. Non ho mai trovato un vero lavoro, per un po' ho tirato avanti con robetta precaria ma è dal 2013 che sono totalmente fermo. Però proprio la consapevolezza di essere "padrone del mio tempo" mi permette di vivere questa mia condizione senza cadere in un'eccessiva depressione (un po' sì, ovvio, ed è per questo che frequento uno psicologo, come ho accennato più volte in passato) e anzi di conservare ancora forza ed energie per continuare la ricerca di un lavoro, senza arrendermi.
Ah, per la cronaca: quando vado in giro fisicamente in cerca di lavoro (perché faccio anche così, non mi limito a mandare il CV per e-mail) non sono MAI scalzo. E il motivo è ovvio. Sto a piedi nudi solo nei momenti che considero "tempo libero".
Provo a dirla in modo breve: io mi sentivo, ed ero, libero; e guardando i e le manager mi pareva che fossero prigionieri.
Ma non delle scarpe, del loro ruolo.
Questa cosa mi succede da sempre, da ben prima che scoprissi anche solo l'idea del barefooting.
Guardo gli uomini in giacca e cravatta, spesso con la cartella 24 ore in mano, e le donne in tailleur e tacchi, tiratissime a lucido per impressionare i loro interlocutori professionali.
Poi guardo me stesso: vestito casual, padrone del mio tempo (quasi sempre, poi ci sono problemi familiari, ma questo è un altro discorso), distaccato dal turbinio del mondo perché capace di osservarlo con un certo sguardo (no, non sono buddhista o cose del genere, è solo il mio carattere).
In questo senso, aver intrapreso seriamente la strada del barefooting è stata quasi una logica conseguenza.
PS "Padrone del mio tempo" significa che sono disoccupato. Non ho mai trovato un vero lavoro, per un po' ho tirato avanti con robetta precaria ma è dal 2013 che sono totalmente fermo. Però proprio la consapevolezza di essere "padrone del mio tempo" mi permette di vivere questa mia condizione senza cadere in un'eccessiva depressione (un po' sì, ovvio, ed è per questo che frequento uno psicologo, come ho accennato più volte in passato) e anzi di conservare ancora forza ed energie per continuare la ricerca di un lavoro, senza arrendermi.
Ah, per la cronaca: quando vado in giro fisicamente in cerca di lavoro (perché faccio anche così, non mi limito a mandare il CV per e-mail) non sono MAI scalzo. E il motivo è ovvio. Sto a piedi nudi solo nei momenti che considero "tempo libero".
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
Mah...è un punto di vista, ma non sono molto d'accordo.
Manager, impiegati, disoccupati, operai, commessi, baristi...siamo tutti liberi e tutti schiavi, di qualcosa.
E sentirsi superiore credo sia il primo passo verso una non completa accettazione di se stessi.
Credo eh, magari mi sbaglio.
La stessa definizione di "padrone del mio tempo" la vedo un po' sportiva...nel senso che è una conseguenza di una condizione che non dipende solamente da una tua volontà, anzi.
Bada bene, la mia non è una critica, anzi. Mi interessa il discorso, perché spesso combatto tra quello che faccio, quello che vorrei fare e soprattutto combatto con il tempo, che non mi basta mai.
Trovo interessanti le tue riflessioni, basate sul tuo vissuto, di uomo "normale" e uomo "scalzo", che spesso si intersecano.
Continuerei la discussione, magari nella sezione off-topic, che poi tanto off-topic non è, almeno dal mio punto di vista, considerato che da scalzo vedo il mondo da un'altra angolazione, proprio perché distante anni luce da quello che il lavoro mi impone, e mi pongo io stesso in maniera diversa.
Un saluto
Manager, impiegati, disoccupati, operai, commessi, baristi...siamo tutti liberi e tutti schiavi, di qualcosa.
E sentirsi superiore credo sia il primo passo verso una non completa accettazione di se stessi.
Credo eh, magari mi sbaglio.
La stessa definizione di "padrone del mio tempo" la vedo un po' sportiva...nel senso che è una conseguenza di una condizione che non dipende solamente da una tua volontà, anzi.
Bada bene, la mia non è una critica, anzi. Mi interessa il discorso, perché spesso combatto tra quello che faccio, quello che vorrei fare e soprattutto combatto con il tempo, che non mi basta mai.
Trovo interessanti le tue riflessioni, basate sul tuo vissuto, di uomo "normale" e uomo "scalzo", che spesso si intersecano.
Continuerei la discussione, magari nella sezione off-topic, che poi tanto off-topic non è, almeno dal mio punto di vista, considerato che da scalzo vedo il mondo da un'altra angolazione, proprio perché distante anni luce da quello che il lavoro mi impone, e mi pongo io stesso in maniera diversa.
Un saluto
Arky- Numero di messaggi : 220
Data d'iscrizione : 21.02.12
Re: Stagione scalza 2019
Interessante O.T.
Mi ha fatto venire in mente questa canzone:
http://www.viafabbri43.net/testo-canzone/Canzone-delle-osterie-di-fuori-porta
Effettivamente concordo che uno dei beni più preziosi, dopo la salute, è il tempo.
Ho incominciato a lavorare che avevo circa 20 anni. All'inizio proprio per fare buona impressione anche per mascherare la mia inesperienza andavo al lavoro in giacca e cravatta poi ho smesso. Dove lavoro almeno i miei pari grado (impiegato) vestono tutti casual - sportivo.
Purtroppo l'abito fa ancora il monaco almeno per la prima impressione.
Fuori dal lavoro cerco di fare il più possibile quello che mi piace conscio che il tempo che abbiamo per vivere è poco e voglio vivere al massimo fino a quando ho le forze considerando che la mia più grande passione è la montagna e la potrò fare fino a quando ne avrò abbastanza forza.
Cerare di pensare che purtroppo non sappiamo cosa ci aspetta e la fortuna di essere vivi ed in salute può finire molto prima di quanto speriamo.
Il famoso 'del doman non v'è certezza'...
Per questo facendo un lavoro che per lo più reputo noioso e poco utile se non per arrivare a fine mese a volte mi deprimo o mi incazzo a vedere che sto buttando i migliori anni della mia vita a fare cose insulse. Giornate come oggi con il sole che potrei essere in montagna o anche solo al parco o a fare quello che mi pare e invece sono chiuso in un ufficio. Se e quando andrò in pensione avrò tutto il tempo ma non avrò più la forza per fare certe cose
Con i tempi che corrono avere un lavoro è una fortuna e credo che siano in pochi che fanno un lavoro che davvero gli piace.
Certo non mi posso lamentare c'è chi sta peggio. Scusate la riflessione-sfogo.
Mi ha fatto venire in mente questa canzone:
http://www.viafabbri43.net/testo-canzone/Canzone-delle-osterie-di-fuori-porta
Effettivamente concordo che uno dei beni più preziosi, dopo la salute, è il tempo.
Ho incominciato a lavorare che avevo circa 20 anni. All'inizio proprio per fare buona impressione anche per mascherare la mia inesperienza andavo al lavoro in giacca e cravatta poi ho smesso. Dove lavoro almeno i miei pari grado (impiegato) vestono tutti casual - sportivo.
Purtroppo l'abito fa ancora il monaco almeno per la prima impressione.
Fuori dal lavoro cerco di fare il più possibile quello che mi piace conscio che il tempo che abbiamo per vivere è poco e voglio vivere al massimo fino a quando ho le forze considerando che la mia più grande passione è la montagna e la potrò fare fino a quando ne avrò abbastanza forza.
Cerare di pensare che purtroppo non sappiamo cosa ci aspetta e la fortuna di essere vivi ed in salute può finire molto prima di quanto speriamo.
Il famoso 'del doman non v'è certezza'...
Per questo facendo un lavoro che per lo più reputo noioso e poco utile se non per arrivare a fine mese a volte mi deprimo o mi incazzo a vedere che sto buttando i migliori anni della mia vita a fare cose insulse. Giornate come oggi con il sole che potrei essere in montagna o anche solo al parco o a fare quello che mi pare e invece sono chiuso in un ufficio. Se e quando andrò in pensione avrò tutto il tempo ma non avrò più la forza per fare certe cose
Con i tempi che corrono avere un lavoro è una fortuna e credo che siano in pochi che fanno un lavoro che davvero gli piace.
Certo non mi posso lamentare c'è chi sta peggio. Scusate la riflessione-sfogo.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Stagione scalza 2019
Eh, figurati, chiedo scusa io che sono andato off-topic...nel mio stesso topic !
Se vogliamo continuare la discussione, soprattutto sul sentirsi liberi e, nel mio caso, "superiori", chiedo ai Boss di spostare il tutto in Off-Topic.
Tornando a bomba, oggi c'è stato un siparietto simpatico.
Ho passato la giornata in biblioteca, facendo al computer un lavoro che non avevo nessuna voglia di fare ma dovevo.
Per concentrarmi meglio NON sono stato scalzo, ma appena finito sono corso in bagno, che sapevo essere (ovviamente) fuori servizio ma non mi serviva, e via scarpe e scalze.
Scendo al pianterreno e trovo gli addetti delle pulizie, due ragazzi italiani e una signora rumena.
Mi chiedono gentilmente di camminare di lato perché hanno appena lavato per terra.
Io eseguo, facendo involontariamente una piroetta all'ultimo minuto, e a causa di questo "gesto inconsulto" notano i miei piedi nudi.
"E le scarpe ?"
"Nello zaino !"
"Ma vai così per strada ?"
"Sì"
Questo i due ragazzi italiani. La signora rumena, guardandoli con l'aria di chi compatisce i giovani per la loro inesperienza mentre lei ne ha viste tante, racconta che da bambina al suo paese stava sempre scalza, come molti altri, e non c'era nessun problema.
I ragazzi mi muovono le solite obiezioni e io do le solite risposte.
Il ragazzo era molto tranquillo e "l'ha presa bene", la ragazza invece dopo un po' se ne esce con un "No, basta, io sono sconvolta da 'sta cosa" (stile "No, Maria io esco" dei programmi della De Filippi).
Nei prossimi giorni dovrò tornare in biblioteca per finire lo stramaledetto lavoro (a casa non voglio stare, non riesco a concentrarmi): chissà se li incontrerò di nuovo.
Per il resto sono andato nel negozio di fumetti, dove mi hanno visto scalzo fin dalla mia iscrizione e non mi dicono nulla. Una delle ragazze vede i miei piedi nudi ma si limita a commentare "E' tornato il caldo."
Poi sono andato a prendermi un gelato e, come faccio sempre, l'ho mangiato seduto lì nella gelateria. Gran via vai di persone (è un posto molto famoso) ma nessuno, né commessi, né adulti né bambini (e questo è strano) mi ha notato.
Se vogliamo continuare la discussione, soprattutto sul sentirsi liberi e, nel mio caso, "superiori", chiedo ai Boss di spostare il tutto in Off-Topic.
Tornando a bomba, oggi c'è stato un siparietto simpatico.
Ho passato la giornata in biblioteca, facendo al computer un lavoro che non avevo nessuna voglia di fare ma dovevo.
Per concentrarmi meglio NON sono stato scalzo, ma appena finito sono corso in bagno, che sapevo essere (ovviamente) fuori servizio ma non mi serviva, e via scarpe e scalze.
Scendo al pianterreno e trovo gli addetti delle pulizie, due ragazzi italiani e una signora rumena.
Mi chiedono gentilmente di camminare di lato perché hanno appena lavato per terra.
Io eseguo, facendo involontariamente una piroetta all'ultimo minuto, e a causa di questo "gesto inconsulto" notano i miei piedi nudi.
"E le scarpe ?"
"Nello zaino !"
"Ma vai così per strada ?"
"Sì"
Questo i due ragazzi italiani. La signora rumena, guardandoli con l'aria di chi compatisce i giovani per la loro inesperienza mentre lei ne ha viste tante, racconta che da bambina al suo paese stava sempre scalza, come molti altri, e non c'era nessun problema.
I ragazzi mi muovono le solite obiezioni e io do le solite risposte.
Il ragazzo era molto tranquillo e "l'ha presa bene", la ragazza invece dopo un po' se ne esce con un "No, basta, io sono sconvolta da 'sta cosa" (stile "No, Maria io esco" dei programmi della De Filippi).
Nei prossimi giorni dovrò tornare in biblioteca per finire lo stramaledetto lavoro (a casa non voglio stare, non riesco a concentrarmi): chissà se li incontrerò di nuovo.
Per il resto sono andato nel negozio di fumetti, dove mi hanno visto scalzo fin dalla mia iscrizione e non mi dicono nulla. Una delle ragazze vede i miei piedi nudi ma si limita a commentare "E' tornato il caldo."
Poi sono andato a prendermi un gelato e, come faccio sempre, l'ho mangiato seduto lì nella gelateria. Gran via vai di persone (è un posto molto famoso) ma nessuno, né commessi, né adulti né bambini (e questo è strano) mi ha notato.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
Nuovo siparietto, questa volta sull'autobus.
Un uomo male in arnese, palesemente ubriaco, concionava ad alta voce.
Un gruppo di ragazzi gli ha dato corda, ma in modo rispettoso ed educato. Uno di loro ha detto qualcosa del tipo "A me piace andare in cerca di personaggi particolari".
Al che io mi sono avvicinato, favorito dal tram semivuoto perché quasi arrivato al capolinea, e gli ho detto:
"Cerchi personaggi particolari ?"
"Sì"
"Allora guarda in basso."
Lui esegue, vede i miei piedi scalzi, chiede perché. Solito botta e risposta. Poi mi dice:
"Io sono siciliano, giù da noi c'è una lunga camminata che viene organizzata per farla da scalzi"
"E' una roba religiosa ?"
"Sì, sì, è una processione"
Prima di scendere dice che proverà il barefooting, convenendo sui benefici che gli avevo elencato. Il tono però era quello che ho già sentito da tanti che mi hanno detto "Oh che bello che studi Archeologia, avrei tanto voluto farla anch'io..."
Siparietto a parte oggi ho allungato di mezz'ora, portando il totale a 3 ore e mezza.
Come già l'anno scorso con le borse dei libri (a proposito, tra qualche giorno tornerò da quel tizio per lo stesso motivo) ho sentito meno la fatica e il peso delle borse, dato che oltre al mio zaino carico come se dovessi andare in Mongolia avevo anche la borsa del computer.
E ho anche sentito meno il caldo, del resto nelle zone in ombra i marciapiedi sono ancora molto freddi.
Alla fine del percorso però ho sentito comunque i piedi molto stanchi, tanto che ho accolto con piacere il dovermi rimettere le scarpe per rientrare a casa. Non ho riscontrato traumi o lacerazioni come mi capitava l'anno scorso, e spero di continuare così. Ma avvertivo comunque che proprio tutto il piede non ce la faceva più.
Un uomo male in arnese, palesemente ubriaco, concionava ad alta voce.
Un gruppo di ragazzi gli ha dato corda, ma in modo rispettoso ed educato. Uno di loro ha detto qualcosa del tipo "A me piace andare in cerca di personaggi particolari".
Al che io mi sono avvicinato, favorito dal tram semivuoto perché quasi arrivato al capolinea, e gli ho detto:
"Cerchi personaggi particolari ?"
"Sì"
"Allora guarda in basso."
Lui esegue, vede i miei piedi scalzi, chiede perché. Solito botta e risposta. Poi mi dice:
"Io sono siciliano, giù da noi c'è una lunga camminata che viene organizzata per farla da scalzi"
"E' una roba religiosa ?"
"Sì, sì, è una processione"
Prima di scendere dice che proverà il barefooting, convenendo sui benefici che gli avevo elencato. Il tono però era quello che ho già sentito da tanti che mi hanno detto "Oh che bello che studi Archeologia, avrei tanto voluto farla anch'io..."
Siparietto a parte oggi ho allungato di mezz'ora, portando il totale a 3 ore e mezza.
Come già l'anno scorso con le borse dei libri (a proposito, tra qualche giorno tornerò da quel tizio per lo stesso motivo) ho sentito meno la fatica e il peso delle borse, dato che oltre al mio zaino carico come se dovessi andare in Mongolia avevo anche la borsa del computer.
E ho anche sentito meno il caldo, del resto nelle zone in ombra i marciapiedi sono ancora molto freddi.
Alla fine del percorso però ho sentito comunque i piedi molto stanchi, tanto che ho accolto con piacere il dovermi rimettere le scarpe per rientrare a casa. Non ho riscontrato traumi o lacerazioni come mi capitava l'anno scorso, e spero di continuare così. Ma avvertivo comunque che proprio tutto il piede non ce la faceva più.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
"Evviva ! XXX La poltrona che..." Ah, no, quella è una televendita.
Dicevo :
Evviva ! Ieri finalmente, dopo tante, troppe settimane di freddo freddissimo inconsulto & inconsueto per la stagione e per il mese (ma è una croce di tutta Italia) ha fatto abbastanza caldo da spingermi a togliere le scarpe.
Fatto i miei soliti giri, Metro compresa. Non ho contabilizzato il tempo perché di camminata vera e propria non ne ho fatta granché, avendo passato molto tempo fermo e seduto.
Uscito dalla Metro incrocio i soliti ragazzi in pettorina che fermano i passanti per chiedere soldi e firme per chissà cosa (non erano Unicef o Greenpeace però, sennò magari mi sarei fermato). Come mi è già capitato altre volte devono avermi visto da lontano - probabilmente sono allenati a selezionare le possibili "prede" - e NON mi hanno fermato: e io penso sempre, come ho già detto altre volte, che sia perché essere visti parlare con uno che gira per strada a piedi nudi allontanerebbe altri possibili "clienti".
Al ritorno dovevo ripassare per forza di lì, tornando verso la Metro, e di nuovo NON mi hanno fermato. Però ho sentito uno di loro dire "Evidentemente ci ha preso gusto".
Ovviamente non mi sono fermato a questionare, né nel bene né nel male, un po' perché non avevo tempo e un po' perché poi questi qui ti si incollano.
Dicevo :
Evviva ! Ieri finalmente, dopo tante, troppe settimane di freddo freddissimo inconsulto & inconsueto per la stagione e per il mese (ma è una croce di tutta Italia) ha fatto abbastanza caldo da spingermi a togliere le scarpe.
Fatto i miei soliti giri, Metro compresa. Non ho contabilizzato il tempo perché di camminata vera e propria non ne ho fatta granché, avendo passato molto tempo fermo e seduto.
Uscito dalla Metro incrocio i soliti ragazzi in pettorina che fermano i passanti per chiedere soldi e firme per chissà cosa (non erano Unicef o Greenpeace però, sennò magari mi sarei fermato). Come mi è già capitato altre volte devono avermi visto da lontano - probabilmente sono allenati a selezionare le possibili "prede" - e NON mi hanno fermato: e io penso sempre, come ho già detto altre volte, che sia perché essere visti parlare con uno che gira per strada a piedi nudi allontanerebbe altri possibili "clienti".
Al ritorno dovevo ripassare per forza di lì, tornando verso la Metro, e di nuovo NON mi hanno fermato. Però ho sentito uno di loro dire "Evidentemente ci ha preso gusto".
Ovviamente non mi sono fermato a questionare, né nel bene né nel male, un po' perché non avevo tempo e un po' perché poi questi qui ti si incollano.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
Oggi altra giornata scalza, dalle 10.50 alle 17.50 (ma con "pausa pranzo" scarpata, in quanto a stare fermi dentro il bar dopo un po' viene freddo: ma sono entrato scalzo e uscito scalzo).
Soliti giri fra Metro, autobus, negozio di fumetti, gelateria, più un altro pezzo di percorso per una commissione su un tragitto che faccio raramente ma che ho già affrontato scalzo altre volte e quindi sapevo di andare sul sicuro (parlo sempre del fondo stradale).
Nessun problema particolare, a parte i maledetti sassolini e micro-pezzi di asfalto che ti si incollano alla pianta del piede. E questo sia appena tolte le scarpe sia dopo molte ore di camminata. Basta una passata con la mano e si staccano, ma vorrei capire perché si incollano.
Finale curioso. Come sapete io debbo rimettermi le scarpe prima di tornare a casa; rientro e appena pochi minuti dopo di me arriva mia madre: si siede sul divano, si toglie le scarpe e dice "Ho i piedi che bollono !".
Io stavo benissimo !
Nonostante la giornata calda - finalmente - non ho sudato come un maiale : un po' sì, ma molto meno rispetto ai giorni in cui devo tenere le scarpe (quando arrivo a casa la canottiera e la camicia sono fradice, mentre oggi come altri giorni scalzi sono appena appena bagnate in un punto).
Soliti giri fra Metro, autobus, negozio di fumetti, gelateria, più un altro pezzo di percorso per una commissione su un tragitto che faccio raramente ma che ho già affrontato scalzo altre volte e quindi sapevo di andare sul sicuro (parlo sempre del fondo stradale).
Nessun problema particolare, a parte i maledetti sassolini e micro-pezzi di asfalto che ti si incollano alla pianta del piede. E questo sia appena tolte le scarpe sia dopo molte ore di camminata. Basta una passata con la mano e si staccano, ma vorrei capire perché si incollano.
Finale curioso. Come sapete io debbo rimettermi le scarpe prima di tornare a casa; rientro e appena pochi minuti dopo di me arriva mia madre: si siede sul divano, si toglie le scarpe e dice "Ho i piedi che bollono !".
Io stavo benissimo !
Nonostante la giornata calda - finalmente - non ho sudato come un maiale : un po' sì, ma molto meno rispetto ai giorni in cui devo tenere le scarpe (quando arrivo a casa la canottiera e la camicia sono fradice, mentre oggi come altri giorni scalzi sono appena appena bagnate in un punto).
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
Quest'anno finora è stato un po' strano ed "invertito": ho fatto più giornate scalze a febbraio e marzo che non ora a maggio....causa questo meteo sempre meno normale. A febbraio ero in maniche corte e a maggio con il piumino.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Stagione scalza 2019
Beh, l'importante è riuscire a dimenticare a casa le scarpe ... il resto viene da séSpyro ha scritto:Quest'anno finora è stato un po' strano ed "invertito": ho fatto più giornate scalze a febbraio e marzo che non ora a maggio....causa questo meteo sempre meno normale. A febbraio ero in maniche corte e a maggio con il piumino.
Ospite- Ospite
Re: Stagione scalza 2019
Vero ?
Se l'anno prossimo fa come questo giuro che mi tolgo le scarpe a febbraio: qui lo dico e qui lo confermo !
Comunque vedo che non sono il solo ad avere problemi di temperatura: in queste settimane "pazzerelle" il forum è più deserto che a Dicembre, se non fosse per gli incontri del ventennale ci sarebbe un silenzio di tomba, con il vento che ulula tra le rovine e i cespugli spinosi che rotolano.
Se l'anno prossimo fa come questo giuro che mi tolgo le scarpe a febbraio: qui lo dico e qui lo confermo !
Comunque vedo che non sono il solo ad avere problemi di temperatura: in queste settimane "pazzerelle" il forum è più deserto che a Dicembre, se non fosse per gli incontri del ventennale ci sarebbe un silenzio di tomba, con il vento che ulula tra le rovine e i cespugli spinosi che rotolano.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
BarefootSoul ha scritto:Vero ?
Comunque vedo che non sono il solo ad avere problemi di temperatura: in queste settimane "pazzerelle" il forum è più deserto che a Dicembre, se non fosse per gli incontri del ventennale ci sarebbe un silenzio di tomba, con il vento che ulula tra le rovine e i cespugli spinosi che rotolano.
Non so, non credo che sia il clima il problema. Personalmente è dal 2012 che porto esclusivamente e in ogni stagione solo i Lunasandal (un p0' scivolosi sul nevischio, lo ammetto ) e anche questi solo in situazioni "sociali", le solite : zona lavoro e moglie. La prima solo in visita domiciliare, in studio tutti ormai mi conoscono scalzo; la seconda solo nei dintorni di casa, dove lei si vergogna, ma appena un po' lontano inizia ad abituarsi. A riprova dello scarso uso, proprio tre settimane fa ho gettato gli ormai distrutti primi Lunasaldal che acquistai appunto nel 2012, ma hanno fatto una fine onorevole, li ho sepolti nel fango delle rive del Gange.
Penso invece che periodi di "silenzio radio" siano motivati dall abitudine di andare scalzi che non fa più sembrare strana o notevole la cosa. Un tempo parlavo di incontri fortunati quando incrociavo un vicino di casa in cortile o andavo al bar scalzo, ora la cosa è normale e nessuno, nemmeno io, ci fa più caso.
Guido sempre scalzo al punto che con i sandali non mi sento a mio agio e uso male i pedali ma vale la pena di dirlo quando tutti i BF lo sanno già ?
Cosa dunque dovrei raccontare annoiando tutti con situazioni banali e ormai normali ?
Ecco potrei raccontare della festa del mio compleanno con una quindicina di persone sul terrazzo dove nessuno ma proprio nessuno ha fatto caso ai miei piedi nudi, ma alla fine a chi potrebbe interessare ?
Credo che queste valutazioni possano adattarsi a molti.
E poi c' è il fatto, comune ad altre situazioni, per cui quanto più si fa una cosa tanto meno se ne parla e viceversa.
Questo non significa non scrivere naturalmente, tutti abbiamo raggiunto un certo livello, ognuno poi stabilisce il suo, grazie ai post del Club,
dunque scriviamo scriviamo tutto quello che può essere un utile scambio di idee ed esperienze.Penso invece che periodi di "silenzio radio" siano motivati dall abitudine di andare scalzi che non fa più sembrare strana o notevole la cosa. Un tempo parlavo di incontri fortunati quando incrociavo un vicino di casa in cortile o andavo al bar scalzo, ora la cosa è normale e nessuno, nemmeno io, ci fa più caso.
Guido sempre scalzo al punto che con i sandali non mi sento a mio agio e uso male i pedali ma vale la pena di dirlo quando tutti i BF lo sanno già ?
Cosa dunque dovrei raccontare annoiando tutti con situazioni banali e ormai normali ?
Ecco potrei raccontare della festa del mio compleanno con una quindicina di persone sul terrazzo dove nessuno ma proprio nessuno ha fatto caso ai miei piedi nudi, ma alla fine a chi potrebbe interessare ?
Credo che queste valutazioni possano adattarsi a molti.
E poi c' è il fatto, comune ad altre situazioni, per cui quanto più si fa una cosa tanto meno se ne parla e viceversa.
Questo non significa non scrivere naturalmente, tutti abbiamo raggiunto un certo livello, ognuno poi stabilisce il suo, grazie ai post del Club,
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Stagione scalza 2019
Personalmente in passato sono stato tra i più attivi sul forum, ora invece riconosco che sto scrivendo sempre meno.
Questo cambiamento deriva dal fatto che per me andare scalzo sia ormai un'abitudine consolidata, praticamente è "ordinaria amministrazione", quindi ci sono poche novità e "passi avanti" da condividere con la community del club.
Fortunatamente anche i momenti di difficoltà in cui mi sfogavo raccontando le mie ansie e i miei insuccessi di "apprendista scalzista" sul forum sono un ricordo del passato.
Va anche detto che tra lavoro e famiglia (soprattutto quella, tre figli sono impegnativi!) ultimamente ho anche meno tempo di prima per scrivere sul forum.
Questo cambiamento deriva dal fatto che per me andare scalzo sia ormai un'abitudine consolidata, praticamente è "ordinaria amministrazione", quindi ci sono poche novità e "passi avanti" da condividere con la community del club.
Fortunatamente anche i momenti di difficoltà in cui mi sfogavo raccontando le mie ansie e i miei insuccessi di "apprendista scalzista" sul forum sono un ricordo del passato.
Va anche detto che tra lavoro e famiglia (soprattutto quella, tre figli sono impegnativi!) ultimamente ho anche meno tempo di prima per scrivere sul forum.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Stagione scalza 2019
Il tempo è sicuramente matto ma le temperature sono comunque oltre i 10° (almeno qui a Milano) che per me è la temperatura di confort. Posso anche stare scalzo a temperature più basse ma con un certo disagio. Come sempre basta muoversi se si sta fermi ti raffreddi.
Non posto tutte le volte che esco di casa scalzo. Però ho appena postato del fine settimana tra Firenze e Faenza seguendo il Passatore.
Non posto tutte le volte che esco di casa scalzo. Però ho appena postato del fine settimana tra Firenze e Faenza seguendo il Passatore.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Stagione scalza 2019
GECO ha scritto:Il tempo è sicuramente matto ma le temperature sono comunque oltre i 10° (almeno qui a Milano) che per me è la temperatura di confort. Posso anche stare scalzo a temperature più basse ma con un certo disagio. Come sempre basta muoversi se si sta fermi ti raffreddi.
Non posto tutte le volte che esco di casa scalzo. Però ho appena postato del fine settimana tra Firenze e Faenza seguendo il Passatore.
Personalmente le stagioni ideali sono primavera ed autunno. In questo mese mi sto facendo dei brevi periodi a Jesolo. Certo, non il massimo del clima ma almeno l'asfalto non è insopportabile. Giusto ieri sono andato in giro scalzo che pioveva: nessun tipo di affaticamento o problemi di sorta che ogni tanto mi capita di riscontrare con la pavimentazione più asciutta o calda. Quindi, paradossalmente, la pioggia e l'asfalto umido possono essere il mio "ambiente ideale".
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Stagione scalza 2019
A me non piace andare in giro con la pioggia. Per me è una rottura di scatole ti bagni, hai l'ombrello tra i piedi ecc.
Poi da scalzo è vero che i piedi si bagnano e si asciugano subito ma si scivola e il bagnato smolla le suole e rende più facile il formarsi di vesciche, almeno questo è quello che ho visto su di me non so altri.
In più fai più fatica a vedere vetri.
Poi da scalzo è vero che i piedi si bagnano e si asciugano subito ma si scivola e il bagnato smolla le suole e rende più facile il formarsi di vesciche, almeno questo è quello che ho visto su di me non so altri.
In più fai più fatica a vedere vetri.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Stagione scalza 2019
aldo1953 ha scritto:BarefootSoul ha scritto:Vero ?
Comunque vedo che non sono il solo ad avere problemi di temperatura: in queste settimane "pazzerelle" il forum è più deserto che a Dicembre, se non fosse per gli incontri del ventennale ci sarebbe un silenzio di tomba, con il vento che ulula tra le rovine e i cespugli spinosi che rotolano.Non so, non credo che sia il clima il problema. Personalmente è dal 2012 che porto esclusivamente e in ogni stagione solo i Lunasandal (un p0' scivolosi sul nevischio, lo ammetto ) e anche questi solo in situazioni "sociali", le solite : zona lavoro e moglie. La prima solo in visita domiciliare, in studio tutti ormai mi conoscono scalzo; la seconda solo nei dintorni di casa, dove lei si vergogna, ma appena un po' lontano inizia ad abituarsi. A riprova dello scarso uso, proprio tre settimane fa ho gettato gli ormai distrutti primi Lunasaldal che acquistai appunto nel 2012, ma hanno fatto una fine onorevole, li ho sepolti nel fango delle rive del Gange.dunque scriviamo scriviamo tutto quello che può essere un utile scambio di idee ed esperienze.
Penso invece che periodi di "silenzio radio" siano motivati dall abitudine di andare scalzi che non fa più sembrare strana o notevole la cosa. Un tempo parlavo di incontri fortunati quando incrociavo un vicino di casa in cortile o andavo al bar scalzo, ora la cosa è normale e nessuno, nemmeno io, ci fa più caso.
Guido sempre scalzo al punto che con i sandali non mi sento a mio agio e uso male i pedali ma vale la pena di dirlo quando tutti i BF lo sanno già ?
Cosa dunque dovrei raccontare annoiando tutti con situazioni banali e ormai normali ?
Ecco potrei raccontare della festa del mio compleanno con una quindicina di persone sul terrazzo dove nessuno ma proprio nessuno ha fatto caso ai miei piedi nudi, ma alla fine a chi potrebbe interessare ?
Credo che queste valutazioni possano adattarsi a molti.
E poi c' è il fatto, comune ad altre situazioni, per cui quanto più si fa una cosa tanto meno se ne parla e viceversa.
Questo non significa non scrivere naturalmente, tutti abbiamo raggiunto un certo livello, ognuno poi stabilisce il suo, grazie ai post del Club,
Capisco perfettamente il tuo pensiero e sostanzialmente posso condividerlo.
C'è da dire però, ad ogni modo, che chi appena entrato, e che magari non ha mai sfogliato post un po' più datati, può far piacere sapere dei piccoli racconti del quotidiano di tutti i giorni che possono infondere fiducia. Anche se per molti ormai, queste "piccole vittorie" raccontate più e più volte, le si da per scontato ed all'apparenza possono sembrare ripetitive e monotone.
Parlo con un po' di invidia, perché pur se iscritto da poco, seguo il forum da molti anni, e nonostante ciò ancora non sono riuscito ad avere la sicurezza e fiducia di alcuni di voi.
Credo comunque che un esperienza valga sempre la pena di essere condivisa, anche correndo il rischio di passare per ripetitivi.
In ogni caso è bello sapere che per molti di noi ormai è una normalità così scontata da non dover più essere raccontata, speriamo che prima o poi questa normalità (statisticamente meno frequente cit. Mau ) possa essere recepita anche all'esterno.
Mettlog91- Numero di messaggi : 153
Età : 33
Data d'iscrizione : 07.07.18
Re: Stagione scalza 2019
GECO ha scritto:A me non piace andare in giro con la pioggia. Per me è una rottura di scatole ti bagni, hai l'ombrello tra i piedi ecc.
Poi da scalzo è vero che i piedi si bagnano e si asciugano subito ma si scivola e il bagnato smolla le suole e rende più facile il formarsi di vesciche, almeno questo è quello che ho visto su di me non so altri.
In più fai più fatica a vedere vetri.
Come dici dipende da persona a persona. Sono giusto rientrato da un giretto sotto la pioggia: nessun tipo di problema (eccetto qualche sassolino di troppo) considerando i circa 4km percorsi (non mi sono messo a misurarli ma li ho stimati).
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Stagione scalza 2019
E sono sei !
Oggi sei ore di seguito, dalle 10.50 alle 16.50.
L'asfalto incomincia a bruciare un po', niente di insopportabile come a luglio ma la differenza con i giorni precedenti si sente.
Come già gli altri anni, confermo che i punti più critici quanto a fondo stradale sono i passaggi pedonali. Non capisco perché. Se attraverso la strada in un punto qualsiasi, lontano da semafori o strisce, è sì diversa rispetto al marciapiede appena abbandonato, ma avendo già delle ore di camminata alle spalle in quel dato giorno riesco a passare senza problemi.
Invece nei punti con le strisce e i semafori faccio molta più fatica, sono spesso costretto a circonvoluzioni, piroette, corse, tutti movimenti innaturali che, fatalmente, attirano l'attenzione.
Gli anni scorsi era proprio in questi punti che mi provocavo le abrasioni più gravi.
Di quest'anno lacerazioni grosse non ne ho ancora avute e spero di continuare così, anche se viste le mie limitazioni di orario e temperatura non potrò mai ottenere la tanto celebrata suola.
Oggi sei ore di seguito, dalle 10.50 alle 16.50.
L'asfalto incomincia a bruciare un po', niente di insopportabile come a luglio ma la differenza con i giorni precedenti si sente.
Come già gli altri anni, confermo che i punti più critici quanto a fondo stradale sono i passaggi pedonali. Non capisco perché. Se attraverso la strada in un punto qualsiasi, lontano da semafori o strisce, è sì diversa rispetto al marciapiede appena abbandonato, ma avendo già delle ore di camminata alle spalle in quel dato giorno riesco a passare senza problemi.
Invece nei punti con le strisce e i semafori faccio molta più fatica, sono spesso costretto a circonvoluzioni, piroette, corse, tutti movimenti innaturali che, fatalmente, attirano l'attenzione.
Gli anni scorsi era proprio in questi punti che mi provocavo le abrasioni più gravi.
Di quest'anno lacerazioni grosse non ne ho ancora avute e spero di continuare così, anche se viste le mie limitazioni di orario e temperatura non potrò mai ottenere la tanto celebrata suola.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Stagione scalza 2019
BarefootSoul ha scritto:E sono sei !
Come già gli altri anni, confermo che i punti più critici quanto a fondo stradale sono i passaggi pedonali. Non capisco perché. Se attraverso la strada in un punto qualsiasi, lontano da semafori o strisce, è sì diversa rispetto al marciapiede appena abbandonato, ma avendo già delle ore di camminata alle spalle in quel dato giorno riesco a passare senza problemi.
Invece nei punti con le strisce e i semafori faccio molta più fatica, sono spesso costretto a circonvoluzioni, piroette, corse, tutti movimenti innaturali che, fatalmente, attirano l'attenzione.
Gli anni scorsi era proprio in questi punti che mi provocavo le abrasioni più gravi.
Immagino che l'asfalto in prossimità degli attraversamenti pedonali sia soggetto a più frequenti interventi di manutenzione, solo che non è che ogni volta possono grattare via l'asfalto e rifarlo da zero, perciò tendono a fare dei rattoppi (magari fatti pure a freddo e con asfalti economici dalla grana più grossolana) che durano meno dell'asfalto nuovo, col risultato che ben presto si deteriorano e si sgretolano.
Va anche detto che di solito poco prima delle strisce pedonali vi è la linea di arresto per le auto, immagino quindi che il continuo frena e accelera delle auto di passaggio produca attriti maggiori con conseguente più rapida e intensa erosione della copertura in asfalto.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Stagione scalza 2019
Però dipende come sono fatte le strisce pedonali. Spesso invece sono lisce e ci si passa meglio che altrove. Su terreni sconnessi cerca di stare il più rilassato possibile. Più stai teso e più rischi di farti male.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Stagione scalza 2019
Ah dimenticavo una cosa: spesso la vernice bianca delle strisce pedonali le rende piuttosto scivolose quando piove!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Stagione scalza 2019
GECO ha scritto: Su terreni sconnessi cerca di stare il più rilassato possibile. Più stai teso e più rischi di farti male.
Questo è un ottimo consiglio, proverò a metterlo in pratica.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
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