(Ri-)Presentazione

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti!

Mi chiamo Federico e ho 28 anni. Sono di una cittadina del Nord-Est italiano e abito da diversi anni in Germania, a Monaco di Baviera, dove ho studiato all'università.

Può darsi che qualche sparuto partecipante del forum abbia ancora un vago ricordo di me, visto che fino a un paio di anni fa scrivevo, di rado ma non troppo, sul forum da poco andato in pensione... Poi, un po' per motivi di tempo, un po' perché già frequentavo fora tedeschi simili a questo, e "un po' di più" perché seccato da alcuni postanti di allora, che si erano imposti con una certa invadenza sugli altri e sulle loro opinioni, mi ero, per così dire, ritirato di scena... Ma tornando da un po' di tempo a "sbirciare" da queste parti - questa nuova piattaforma mi piace molto di più! - vi trovo un'atmosfera decisamente migliore. Gli interventi che ho letto e i "nuovi nomi" (alcuni tra l'altro più o meno miei coetanei!) mi hanno invogliato a ribussare alle porte del forum...

Per quel che mi riguarda, mi sono in parte riconosciuto nell'autodescrizione fatta da "Badboy" della sua "carriera" di barefooter!
Andare scalzo mi è sempre piaciuto, fin da bambino. Intorno ai 15 anni non mi dispiacevano le occasioni in cui lo potevo fare nei posti di mare. Più o meno dai 18/19 anni, ho cominciato ad andare scalzo più assiduamente un po' dappertutto, superando abbastanza in fretta le iniziali remore. Un occhio di riguardo l'ho sempre dovuto avere rispetto agli ambienti di lavoro, nonché alla mia cittadina natale, dove, proprio per via della mia professione, sono piuttosto conosciuto, ma dove comunque non rinuncio a qualche passeggiata scalza e anzi sono stato il "buon esempio" per un paio di miei amici, che hanno avuto voglia (spontaneamente) di imitarmi e "provare l'esperienza"! Praticamente tutti i miei amici mi conoscono anche scalzo e (con una sola parziale eccezione) a nessuno di loro la cosa dà in alcun modo fastidio, anzi: la cosa buffa è che qualche volta d'estate qualcuno si meraviglia del contrario, cioé se mi vede portare le scarpe!

Sicuramente in Germania l'ambiente in questo senso è molto aperto, visto che non solo d'estate non è raro incontrare altri scalzi, ma più in generale non si dà troppa importanza alle apparenze e prevale un certo individualismo (che io amo molto).
Ma devo dire che nemmeno in Italia ho MAI avuto problema alcuno, in nessun posto e in nessuna situazione, per il fatto di essere a piedi nudi e anzi ho ricevuto spesso commenti più che positivi!
Qualche occhiatina un po' strana o bisbiglio alle spalle di tanto in tanto capitano, ma la cosa non mi tange più di tanto. E se c'è qualcuno che critica e deride, 1. non sa cosa si perde!!! 2. sarebbe pronto a commentare e deridere allo stesso modo anche i tuoi capelli, i tuoi occhiali, il tuo tipo di pantalone... LE TUE SCARPE!!! Non vivendo in funzione di ciò che pensano gli altri (sconosciuti!), "merita" il mio interesse chi mi conosce davvero e non chi giudica tanto per passarsi il tempo.

Per ora mi fermo qua, ma appena ho un po' più di tempo aggiungerò agli aneddoti che ho letto qualcuno dei miei!

Una cosa la dico subito: anch'io sono stato a Mirabilandia, passandoci l'intera giornata scalzo, su ogni tipo di giostra + al ristorante interno! Nessuna obiezione, nessun commento! Dei cartelli di divieto francamente non ho memoria... il mio cervello deve avermeli automaticamente oscurati! Mi ricordo però di aver incrociato a più riprese nel corso della giornata un altro ragazzo scalzo!

un saluto a tutti!

Federico ha scritto:Ciao a tutti!

Mi chiamo Federico e ho 28 anni. Sono di una cittadina del Nord-Est italiano e abito da diversi anni in Germania, a Monaco di Baviera, dove ho studiato all'università.

Può darsi che qualche sparuto partecipante del forum abbia ancora un vago ricordo di me, visto che fino a un paio di anni fa scrivevo, di rado ma non troppo, sul forum da poco andato in pensione... Poi, un po' per motivi di tempo, un po' perché già frequentavo fora tedeschi simili a questo, e "un po' di più" perché seccato da alcuni postanti di allora, che si erano imposti con una certa invadenza sugli altri e sulle loro opinioni, mi ero, per così dire, ritirato di scena... Ma tornando da un po' di tempo a "sbirciare" da queste parti - questa nuova piattaforma mi piace molto di più! - vi trovo un'atmosfera decisamente migliore. Gli interventi che ho letto e i "nuovi nomi" (alcuni tra l'altro più o meno miei coetanei!) mi hanno invogliato a ribussare alle porte del forum...

Un saluto anche da parte mia ed un ben tornato su questo sito (anche se quando tu già scrivevi io non ne conoscevo nemmeno l'esistenza!), tanto interessante quanto "utile" nell'aiutarmi a fare qualche passo in più ... scalzo naturalmente.

Saluti. Gigor

-

bfpaul ha scritto:e .... non scomodate angeli e latinorum.

"Quidquid latine dictum sit, altum videtur".

andrea

@ Andrea D:
Scribendi recte sapere est principium et fons!

@ Gigor:
Grazie e un bentrovato da parte mia!

bfpaul ha scritto: perchè ovviamente tutti vorrebbero essere "anime scalze"

Io no!!!
Io vado scalzo perché amo andare scalzo, non per avere dagli altri patentini o riconoscimenti. Mi fa un gran piacere sapere che altri condividano questa mia passione! Mentre non me ne frega niente di entrare in una classifica o di assicurarmi che gli altri mi definiscano "barefooter"...

Ciao Federico, condivido pienamente le tue idee. Anch'io vado scalzo perchè mi piace farlo e basta, lo faccio dove e quando mi va di farlo senza forzature e senza dovermi prefiggere traguardi particolari e non mi interessa come gli altri mi giudicano. Non so se sono o meno un "vero" barefooter o se possiedo questa cosiddetta "anima scalza"...comunque posso solo dire che più cammino scalzo più mi piace farlo, quasi fosse un desiderio irrefrenabile!Per ovvii motivi lo pratico molto di più d'estate, perchè lo stare scalzi in casa anche d'inverno...non vuol dire proprio niente!La cosa più bella e gratificante è invece, almeno per me, sentire con l'arrivo della bella stagione e poi dell'estate il richiamo della foresta a scalzarmi e la grande voglia di potere andare in giro scalzo ovunque - anche se in realtà quell' "ovunque" è un eufemismo - constatando poi con non poca soddisfazione, giorno dopo giorno, i progressi che fanno le mie suole e tastando le varietà più incredibili dei suoli da noi calpestati con le più diverse e strane sensazioni che ci vengono trasmesse attraverso la sana nudità delle nostre estremità. Mi importa sempre meno di ciò che la gente dice o se guarda con stupore o, peggio, con disgusto le mie suole nere, e questo per me - vi assicuro - è stato un traguardo veramente notevole da superare..ma posso ormai dire di avercela quasi fatta! In ciò mi è stato di molto aiuto il conoscere altri simpatici amici e il condividere insieme questo nostro comportamento per così dire....un po' proibito e certamente trasgressivo.... ma anche bellissimo da vivere!!
Ciao a tutti e forza....che la bella stagione sta arrivando.....suole in pistaaa!!!!
Paolo F.

lucignolo ha scritto:mentre qualsiasi categorizzazione ci divide e ci fa sentire più lontani.

Sono completamente d'accordo con te.

Enzo ha scritto:anche se anima scalza era nato non come slogan, però lo è diventato e, secondo i miei gusti, non mi piace.

Non avevo dubbi!

Paolo Fratter ha scritto:...più cammino scalzo più mi piace farlo, quasi fosse un desiderio irrefrenabile!

Non quasi, lo è.
Fa parte della variabilità biologica; alcune persone sentono questa pulsione in modo talmente intenso da sfidare fortissimi condizionamenti sociali.
Non dare un nome a questa spinta interiore non cambia i termini dell'equazione; tutti nascono scalzi, ma pochissimi diventano i Nati Scalzi.

Paolo Fratter ha scritto:...stare scalzi in casa anche d'inverno...non vuol dire proprio niente!

Su questo mi trovi pienamente d'accordo.
Moltissime persone stanno scalze in casa, ma inorridirebbero al solo pensiero di varcare la soglia della propria abitazione.
Io lo faccio sempre, perché le scarpe non le sopporto proprio più ed è già tanto essere costretto ad indossarle per motivi professionali.
Insomma, nella stagione peggiore meglio il pavimento di casa ed il cortile che niente.

Paolo Fratter ha scritto:Mi importa sempre meno di ciò che la gente dice o se guarda con stupore o, peggio, con disgusto le mie suole nere....

E sono convinto che presto ti vedranno scalzo anche dove abiti!

Paolo Fratter ha scritto:Ciao a tutti e forza....che la bella stagione sta arrivando.....suole in pistaaa!!!!

Molto prima di quanto pensi!
Ciao.
Flavio

Mi piace e mi diverte molto tutto questo dibattito.
Se le scarpe sono anche segno di immagine sociale, "anima scalza" significherebbe allora libertà assoluta di fare quello che si vuole dei propri piedi, senza etichette o definizioni anche all'interno del gruppo degli scalzi.
Buonanotte

[quote="Andy"][quote="Luca T"]

Andrea D ha scritto:

Enzo ha scritto:Ma poi le anime in generale, hanno o no le scarpe? Fra noi c'è un teologo?

Scusate la mia latitanza, ma sul nuovo forum proprio non mi ci trovo . Forse perchè, cresciuto con il DOS, rimpiango la struttura ad "albero"...
Imparerò...
Saluti a tutti, ovunque voi siate.

Ciao Andy, dài continua a scrivere. Anche per me è stato un po' difficile scendere dall'albero e andare per cespugli (Questo qui comunque è un bel cespuglione!)
Luca

Luca T ha scritto:"anima scalza" significherebbe allora libertà assoluta di fare quello che si vuole dei propri piedi

"Anima scalza" è un termine coniato in Germania sul forum di "Hobby barfuss!" non so se da Lorenz Kerscher o da chi altro (forse Augusto, Federico o Marco53 potranno essere più precisi) e riportata e tradotta qui anni fa.
Anima scalza è colui che non appena vede un prato morbido o una spiaggia di sabbia sente l'impulso irrefrenabile di scalzarsi e di avere un contatto. Purtroppo oltre a questa manifestazione di scalzismo ci sono le remore, le paure e le convenzioni sociali a frenarne l'ampliamento.

Federico ha scritto:
Io vado scalzo perché amo andare scalzo

Ecco...centro!!!
Io non sono un barefooter...non sono un urban, un hikers, un permanent, un non so che...
Sono UNO che semplicemete sceglie di stare SCALZO...dove, come,quando e perchè lo decido io nel momento specifico...e lo faccio perchè in QUEL PRECISO momento lo voglio fare, spinto da un qualcosa, perchè no, di irrazionale che mi dice "e dai, levatele queste scarpe"...
Del resto poco mi importa...se qualcuno ama statistiche o classifiche posso volendo dare il mio contributo, segnando la mia crocetta sul famoso "non sa, non risponde"...
Diciamo che come ha scritto Flavio certe distinzioni,se prese male, possono allontanare individui accomunati da una stessa passione...
E' come in un club motociclistico: ci sono gli Harleysti, i bmwisti, quelli con le naked, quelli con la sportiva...chi c'ha l'italiana, chi la giapponese...e non si finisce più davvero...
E anche lì c'è chi ci crede...e c'è chi se ne frega, e si beve una birra al bar in cima ad un passo, in compagnia dei suoi amici su due ruote, qualsiasi esse siano...
Penso che anche qui si dovrebbe cercare di godere di amicizie, o conoscenze, che possono nascere sfruttando questo punto di partenza comune...
E magari fare due passi a piedi...cittadini, montani, permanenti e chi più ne ha più ne metta...

lucignolo ha scritto:
Il ricordo di mio padre e certi comportamenti contrari alla definizione di bravo scolaro mi hanno indotto a scegliere il nick di lucignolo; in realtà mi hanno sempre considerato un lupo solitario, loquace nello scrivere, ma molto, molto diverso e ironico nella realtà, amante della solitudine e taciturno.
Hai detto bene, quando parli di "fortuna o sfortuna", perché non è facile fare un bilancio: il mio prezzo da pagare è stato il vuoto, la mancanza di amici (veri) e molti dolorosi tradimenti.
Il vantaggio è l'essere padroni (anche se mai al 100%) di se stessi.

Il mio nick è invece stato scelto dalla "folla"...

Ho cominciato ad essere un ragazzaccio a scuola...

I miei insegnanti non gradivano molto il fatto che riuscivo ad avere ottimi voti nonostante non mi applicassi come loro avrebbero voluto (diciamo la verità, non studiavo proprio... )...
E gli dava fastidio che qualche loro "sottoposto" si rifiutasse di prendere per oro colato i loro insegnamenti; non vedevano (non tutti, anzi...qualcuno mi ha stimato di più proprio per questo) di buon occhio la mia voglia di discutere, ragionare, a volte andare contro ciò che era stato già detto da altri...

Ho continuato poi nella vita extra-scolastica...

Ho avuto amici, nemici...ho dato carezze ed ho fatto a botte...ma sempre spinto dal mio io, dai miei ideali...e mai per seguire qualcuno o qualcosa che non sentivo mio...per questo molti falsi amici se ne sono andati, e pochi "veri" sono rimasti...
Ma sia gli uni che gli altri mi hanno aiutato a crescere...per i primi sono stato un bastardo (si può dire si? ), per gli altri sono stato (e lo sono tuttora) un punto fermo, di riferimento nella loro vita(e la cosa è, in entrambi i casi, reciproca)...

Mi sono innamorato ed ho fatto innamorare...nel primo caso la frase di rito era "sei speciale, da sposare...però sai com'è, il mondo gira, una persona cambia...insomma addio!!!"
In tutti gli altri era la solita "Sei sempre il solito bastardo (tanto anche se non si può dire ormai è la seconda volta... ), me l'avevano detto...(e altri insulti)..."

Per completare il quadro ne mancano tante di cose...un ragazzo con cui esco dice sempre che ho fatto più cose io in 28 anni che un 80enne in tutta la vita...magari un giorno

lucignolo ha scritto:
Mi piacerebbe conoscerti

te ne racconterò qualcuna a voce...

tutto questo per dire che comunque è più difficile ricordarsi il "buono" (in senso lato) di una persona...ma io vado avanti così, coerente con me stesso e quindi "orgoglioso" del mio nick...

lucignolo ha scritto:
Che posso dirti?
Bravo....e sii sempre l'artefice del tuo destino.
Flavio

Bravo non so...testardo quanto e più di un mulo sicuro...quindi continuerò, sempre...

P.S.: Comunque grazie Flavio, un po' di solidarietà tra noi BASTARDI(o quello che preferisci )(e tre, adesso mi bannano ) fa sempre piacere...

Scusate ma tra il "latinorum" dei post precedenti e il "bastardo si può dire?" di Badboy... mi è tornata in mente l'ultima apparizione televisiva di Luciana Littizzetto a "Che tempo che fa" di qualche sera fa...
Per commentare la caduta del governo, ha pensato di declinare in latino una certa parola..... "declinazione" che io condivido pienamente!!!!!!

Chi ha tempo e voglia di (ri-)vedersela:

http://www.rai.tv/mpplaypodcast/0,,RaiTre-Chetempochefa%5E7%5E54969,00.html

E per non finire off-topic nello spazio sbagliato, aggiungo il particolare che nel corso dello sketch si è tolta le scarpe!

Per me 'anima scalza' vuol dire chi ne ha fatto uno stile di vita e tra noi come ha detto Enzo sono poche le 'anime scalze'. Essendo uno stile di vita hanno praticamente superato tutte le remore sull'opportunità o meno di andare scalzo in una certa situazione in quanto loro sono scalze permanentemente.
Personalmente vedo l'andare scalzo come un hobby regolato dal rispetto di alcune convenzioni che x me sono inevitabili.
Credo che in entrembi i casi si possa parlare di barefooter (x me da intendersi di persona che ama andare scalza nn solo in casa o in spiaggia).
Poi sui termini e sul senso delle parole si può stare a discutere infinitamente.
X me quello che contano sono i fatti. Se uno va in giro scalzo anche poche volte all'anno è comunque un barefooter.
Al massimo si possono fare dei distinguo tra chi lo fa sempre, spesso, raramente, in città, in montagna,...
Francamente poi quello che conta è come ci sentiamo noi. Tizio crede che io nn sono un barefooter o che sono meno di Caio? Ma chi se ne frega! Non stiamo a bisticciare fra di noi su queste cose! E' come discutere sul sesso degli angeli e il discorso rischia di farsi noioso o peggio di crearsi tensioni fra di noi.
Ciao
Andrea

Andrea77 ha scritto:Poi sui termini e sul senso delle parole si può stare a discutere infinitamente.
X me quello che contano sono i fatti.

...e ancora ha scritto:Francamente poi quello che conta è come ci sentiamo noi.

Stai toccando due punti molto importanti. Sui termini (se intendi "definizioni") basta mettersi d'accordo, mentre il senso delle parole è quello che leggiamo.
Se ci sono premesse importanti bisogna farle; leggere fra le righe va bene , ma è cosa di cui non abusare, altrimenti rischiamo di capire fischi per fiaschi.
I fatti.....appunto.
Viaggiando in motocicletta si vede il mondo in modo molto diverso da come lo vediamo attraverso l'abitacolo di un'automobile; viene meno quel senso di torpore sensoriale che ci fa sentire un osservatore al di fuori di una scena teatrale, percorsi banali diventano improvvisamente dinamici e stimolanti, si gusta il vento, si annusano odori dimenticati e si riflette su un asfalto che sfreccia a pochi centimetri dai nostri piedi.
Andare a piedi nudi è cosa simile, si elimina una cornice che ci fa dimenticare di essere parte integrante dell'ambiente che ci circonda e si palpeggia il mondo; la differenza fondamentale è che nel momento in cui ci scalziamo e ci affacciamo al mondo extradomestico, iniziamo, volenti o nolenti, ad interrogarci, a chiederci cosa siamo per noi stessi, ma, soprattutto, a chiederci cosa siamo per gli altri, a contrapporre l'immagine del sé, come vorremmo fosse percepita da chi ci vede e ci giudica, all'immagine reale che proponiamo alla collettività, nuda, senza eleganti vestiti che nascondono difetti che potrebbero rompere lo specchio di Narciso.
Per questo motivo assimilo lo scalzismo più ad una filosofia di vita che ad un hobby, perché ci obbliga a porci degli interrogativi profondi sulla nostra identità; è un fenomeno che va troppo al di la del semplice piacere sensoriale e lo dimostra il fatto che certe discussioni possono stressare, stancare, ma riscuotono un consenso a dir poco plebiscitario.
Abbiamo, credo, intrapreso un cammino che è divertente, piacevole, ma anche straordinariamente conoscitivo e profondamente formativo.
Chi approda ai livelli più alti, gettando un fascio di luce sul proprio Io, apre le porte ad una riscoperta sensitiva possibile solo a chi ha la fortuna di denudarsi psicologicamente, avendo il coraggio di piacersi per quello che è; solo a queste condizioni si puo "fare l'amore con il mondo", come diceva giustamente Luca T, facendo perdere di significato sia la lunghezza dei percorsi scalzi, sia la durata della propria nudità selettiva.
Vi potrà sembrare strano, ma a 53 anni suonati non ho ancora smesso di pormi domande su me stesso e su ciò che mi circonda; andare a piedi nudi ha fatto rinascere in me il desiderio di ritornare quel bambino che allungava stupito le manine verso quei bianchi fiocchi di neve che avevano il potere di ricoprire il mondo di bianca magia e forse non smetterò mai, finché avrò vita.

Andrea77 ha scritto:Non stiamo a bisticciare fra di noi su queste cose! E' come discutere sul sesso degli angeli e il discorso rischia di farsi noioso o peggio di crearsi tensioni fra di noi.

Bisticciare vuol dire non aver capito nulla del forum.
L'impulso a stare scalzi è cosa tangibile, non è il sesso degli angeli; lo percepiamo tutti noi e lo possiamo chiamare come vogliamo, ma non cambia né diminuisce la sua forza propulsiva.
È una realtà sperimentabile che non può evitarci di porci degli interrogativi, individuali o comunitari che siano.
La noia, a questo punto, diventa un sintomo di rifiuto o di resa.
Tensioni? Perché?
Non stiamo difendendo scuole filosofiche contrapposte o, peggio, interessi soggettivi mascherati da tesi politica; nel primo caso, tuttavia, l'obiettivo vero dovrebbe essere la verità, forse la più cruciale: quella su noi stessi.
Su una cosa posso darvi ragione e di questo me ne scuso: avervi spesso annoiato.
Flavio

-

lucignolo ha scritto:
Viaggiando in motocicletta si vede il mondo in modo molto diverso da come lo vediamo attraverso l'abitacolo di un'automobile; viene meno quel senso di torpore sensoriale che ci fa sentire un osservatore al di fuori di una scena teatrale, percorsi banali diventano improvvisamente dinamici e stimolanti, si gusta il vento, si annusano odori dimenticati e si riflette su un asfalto che sfreccia a pochi centimetri dai nostri piedi.
Andare a piedi nudi è cosa simile, si elimina una cornice che ci fa dimenticare di essere parte integrante dell'ambiente che ci circonda e si palpeggia il mondo;...

Che lo scalzismo e naturismo fossero due rami della stessa pianta lo avevo gia' scoperto.
Ma ora mi rendo conto che anche il motociclismo puo' essere visto come un ramo di questa stessa pianta.

Ma forse lo avevano gia' notato i giovani hippie che nel 68 se ne andavano in moto...

Saluti da Bologna
(dove sto seguendo una conferenza con i miei immancabili sandali che uso durante i coffee break e mi levo quanto me ne sto seduto ad ascoltare. Ho una media di 10 colleghi/amici al giorno che mi chiedono come mai me ne sto con i sandali...)

alex65 ha scritto:Ho una media di 10 colleghi/amici al giorno che mi chiedono come mai me ne sto con i sandali...

Rispondi che è perché non puoi stare scalzo..

Rei ha scritto:
Rispondi che è perché non puoi stare scalzo..

Accidenti... è vero! La prossima volta lo farò.
Ovviamente "fraintenderanno" la risposta.

Enzo ha scritto:Concordo con quanto detto da Andrea: "Francamente poi quello che conta è come ci sentiamo noi"

Allora tutto a posto.
Nessuna domanda, chissenefrega di cosa pensano gli altri, non facciamoci tormentoni mentali.....giusto!
E così dovrebbe essere. Speriamo.
Ci saranno torme di scalzisti per la strada, niente più segreti con mamme e/o fidanzate e niente problemi nel quartiere in cui si vive.
Vuoi vedere che la prossima volta che ci sarà l'occasione di farci conoscere con qualche mezzo mediatico dovrai prenotare un autobus?
Flavio

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Enzo ha scritto:

lucignolo ha scritto:Vuoi vedere che la prossima volta che ci sarà l'occasione di farci conoscere con qualche mezzo mediatico dovrai prenotare un autobus?

Dovrete.

Non mi dire che non vuoi più fare il presidente!
Flavio

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ciao a tutti! sono luthien! non so se vi ricordate di me, forse no...è da tanto che volevo scrivervi,sono quella che si imbarazza a postare...visto che federico me ne da l occasione, mi ripresento anche io e gli do il benvenuto
volevo dirvi che non vi ho mai persi d occhio e che continuo ad essere una nata scalza e da poco anche membro del club...ma sono sempre in difficoltà quando vi scrivo, mi sembra un intrusione, mi sembrate tanto amici... cmq vi saluto tutti e mi sforzerò un pò di più... bacio luthien

luthien ha scritto:ciao a tutti! sono luthien! non so se vi ricordate di me, forse no...è da tanto che volevo scrivervi,sono quella che si imbarazza a postare...visto che federico me ne da l occasione, mi ripresento anche io e gli do il benvenuto
volevo dirvi che non vi ho mai persi d occhio e che continuo ad essere una nata scalza e da poco anche membro del club...ma sono sempre in difficoltà quando vi scrivo, mi sembra un intrusione, mi sembrate tanto amici... cmq vi saluto tutti e mi sforzerò un pò di più... bacio luthien

Ciao, finalmente ti si rivede! Bentornata!

Certo che ci ricordiamo di te; scrivesti perchè una direttrice di museo non ti fece entrare ..... GRRRR!!
Non avere alcun problema, siamo fra amici e dovresti saperlo perchè hai continuato a seguirci; i tuoi dubbi, le incertezze, gli imbarazzi, non sono solo tuoi, ma di tanti.
Teniamo vivo questo sito e questo Forum ad esso associato, proprio per dare un aiuto a chi ha buona volontà e non si scoraggia.
Ogni difficoltà è superabile, devi solo dirci le tue e vedrai che faremo di tutto per farti diventare una barefooter provetta.
Ed aiutando te, aiuteremo sicuramente tanti altri.

bfpaul

Allora di nuovo benvenuta...
Mi ricordo la tua presentazione, e la spiegazione dell'origine del tuo nick...
ciao...

-

che bello grazie!!!
non pensavo che vi sareste ricordati... non è facile trovare le cose giuste da dire o da non dire, quindi visto che sono così "impallata" mi butto... oggi ,scalza, un signora ,credendo che fossi straniera , ha detto ad alta voce" ma 'ndo và questa!"accompagnata da gesto della mano a dire"chè gente...", io mi sono girata e l'ho fulminata ma avrei voluto ucciderla , ma non l'ho fatto altrimenti le avrei dimostrato che il suo "chè gente.." era esatto. ma che fatica. comunque mi rendo conto che ho problemi solo con le donne, gli uomini sono veramente tranquilli con me. è perchè sono una ragazza o vi capita anche a voi?
l'unico uomo che mi ha creato problemi è stato il mio exragazzo, col quale abbiamo sempre un rapporto splendido, e per questo non mi aspettavo proprio che mi creasse problemi, addirittura mi ha detto che si "vergognava" di me... eppure è veramente una persona molto aperta e non me lo sarei mai aspettato. come reagiscono con voi i vostri parenti (nel senso le persone più care) ?
bacio grande luthien