Divieti e non
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Jessica
lucignolo
6 partecipanti
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Divieti e non
Vi indico alcune somme vette della mente umana.
"BENVENUTI IN
RESIDENZA DI STUDI SUPERIORI
La Residenza di Studi Superiori è collocata in un moderno edifico lungo la Via Zanardi a Bologna a poca distanza dalla stazione ferroviaria e dal centro della città.
----------------------
Art. 4
Norme di comportamento
1. Il rispetto del decoro è condizione per la fruizione dell'alloggio presso la Residenza di Studi Superiori dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Il Personale dell'Ateneo e della Residenza ha l'obbligo di informare la Direzione di eventuali inadempienze.
2. È vietato circolare a piedi scalzi o a torso nudo al di fuori del proprio appartamento o comunque adottare abbigliamento o comportamenti non consoni alle attività e alle finalità del luogo;......"
Fin qui passi.
"Affreschi di Piero Della Francesca
Ultimo aggiornamento: 13/2/2008
----------------------
N.B.: è vietato entrare nella Basilica per la visita alla Cappella degli Affreschi con: ombrelli, bastoni da trekking o con punte di metallo, cibi e bevande, cani o altri animali, zaini e valigie; si ricorda che è severamente vietato l'uso di fotocamere digitali e non, videocamere e foto/video cellulari accesi. Essendo un luogo di culto, è inoltre vietato entrare scalzi e con abiti succinti."
Complimenti!!
Ma questa è peggio, viene da Milano!!
"Regolamento e accessibilità ai musei
Guardaroba e vestiario
Il museo non dispone di un guardaroba. Tuttavia, in alcune parti del museo, le esposizioni non prevedono l’uso di vetrine: è pertanto estremamente raccomandabile muoversi con cautela all’interno di detti spazi.
Borse e zaini voluminose devono essere di preferenza tenuti in mano.
Per il decoro delle sedi e il rispetto dei visitatori, non è consentito accedere ai musei in abbigliamento succinto o scalzi." http://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/Documenti.nsf/0/30703A84A6F8FC49C125709E00292CF6?opendocument=
Mi fascio la testa, eh?
Per fortuna "Molti yacht espongono il segnale di divieto di transito con una scarpa disegnata al centro, per indicare, ai più distratti, l'esistenza di una regola del galateo marinaresco che invita a salire a bordo scalzi."
http://www.vikoclass.org/img/soci/riccablu/riccablu_racconti.html
Interessante, soprattutto la parte finale.
Bisognerebbe dirlo al personale dei vaporetti di Venezia.
"BENVENUTI IN
RESIDENZA DI STUDI SUPERIORI
La Residenza di Studi Superiori è collocata in un moderno edifico lungo la Via Zanardi a Bologna a poca distanza dalla stazione ferroviaria e dal centro della città.
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Art. 4
Norme di comportamento
1. Il rispetto del decoro è condizione per la fruizione dell'alloggio presso la Residenza di Studi Superiori dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Il Personale dell'Ateneo e della Residenza ha l'obbligo di informare la Direzione di eventuali inadempienze.
2. È vietato circolare a piedi scalzi o a torso nudo al di fuori del proprio appartamento o comunque adottare abbigliamento o comportamenti non consoni alle attività e alle finalità del luogo;......"
Fin qui passi.
"Affreschi di Piero Della Francesca
Ultimo aggiornamento: 13/2/2008
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N.B.: è vietato entrare nella Basilica per la visita alla Cappella degli Affreschi con: ombrelli, bastoni da trekking o con punte di metallo, cibi e bevande, cani o altri animali, zaini e valigie; si ricorda che è severamente vietato l'uso di fotocamere digitali e non, videocamere e foto/video cellulari accesi. Essendo un luogo di culto, è inoltre vietato entrare scalzi e con abiti succinti."
Complimenti!!
Ma questa è peggio, viene da Milano!!
"Regolamento e accessibilità ai musei
Guardaroba e vestiario
Il museo non dispone di un guardaroba. Tuttavia, in alcune parti del museo, le esposizioni non prevedono l’uso di vetrine: è pertanto estremamente raccomandabile muoversi con cautela all’interno di detti spazi.
Borse e zaini voluminose devono essere di preferenza tenuti in mano.
Per il decoro delle sedi e il rispetto dei visitatori, non è consentito accedere ai musei in abbigliamento succinto o scalzi." http://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/Documenti.nsf/0/30703A84A6F8FC49C125709E00292CF6?opendocument=
Mi fascio la testa, eh?
Per fortuna "Molti yacht espongono il segnale di divieto di transito con una scarpa disegnata al centro, per indicare, ai più distratti, l'esistenza di una regola del galateo marinaresco che invita a salire a bordo scalzi."
http://www.vikoclass.org/img/soci/riccablu/riccablu_racconti.html
Interessante, soprattutto la parte finale.
Bisognerebbe dirlo al personale dei vaporetti di Venezia.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Divieti e non
Infatti...molto interessante la parte dei yacht. Per i luoghi dove "è vietato circolare a piedi scalzi o a torso nudo" - si vede queste parole esattamente in diversi luoghi qui negli USA. Ma il fatto che il cartello sta fuori una residenza di studi superiori è proprio un peccato. Da uno o due mesi già io cammino scalza attraverso la residenza di studi superiore - dal mio posto di lavoro alla facoltà dove studio - e nessuno si è accorto di me mai...adesso vorrei scoprire se c'è un regolamento così da noi. Spero di no...
Jessica- Numero di messaggi : 30
Età : 39
Data d'iscrizione : 13.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Divieti e non
Il lavoro mi massacra, ma tra sabato e domenica potrei avere un po' di tregua. Vorrei quindi preparare tre "letterine" ai responsabili dei tre casi di divieto postati da Lucignolo. Datemi tempo...
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Divieti e non
Finalmente un po' di tempo per scrivere qualcosa di più lungo delle solite due righe.
Lucignolo ci ha proposto tre regolamenti che proibiscono di andare scalzi in luoghi ben precisi. Il primo mostra una volontà precisa, ma anche una citazione dei famigerati cartelli americani "No shirt, no shoes, no service" ai quali, facendo sfoggio di internazionalità, vuole ispirarsi. Il suo provincialismo appare nella locuzione "piedi scalzi", che, pur essendo usata nel linguaggio comune, è grammaticalmente sbagliata e andrebbe evitata, come hanno fatto gli estensori degli altri due regolamenti, in un documento ufficiale.
Gli altri due sembrano scritti da un oscuro burocrate che in un eccesso di zelo ha esteso di sua iniziativa il concetto di abito succinto ai piedi nudi.
Come ho già detto, una volta che la burocrazia ha scritto una cosa, per inerzia tende a non modificarla se non costretta, quindi una rivendicazione di un diritto di una piccola minoranza senza appoggi potenti non sortirebbe alcun effetto. La richiesta di modifica deve dunque essere più che una richiesta, un'arma, impugnata contro il destinatario o, meglio ancora, offerta al destinatario per essere impugnata contro l'estensore del regolamento.
Per non fare dei post troppo lunghi, affronterò una sola "battaglia" per post. Il primo è questo, il prossimo non prima (se sono fortunato) di martedì/mercoledì.
Prima Battaglia.
Regolamento della Residenza di Studi Superiori di Via Zanardi a Bologna.
Questa rivendicazione può essere fatta solo ed esclusivamente da un giovane appena divenuto o in procinto di divenire ospite della Residenza. Un esterno si sentirebbe rispondere che, visto che non usufruisce della Residenza, non sono affari suoi.
Innanzi tutto si deve individuare il "Capo": quello che è responsabile della disciplina all'interno della Residenza, non necessariamente il "Capo supremo".
Alla cortese attenzione di (nome e qualifica del "Capo")
Sono uno studente ospite (o in procinto di diventare ospite) della Residenza. Su suggerimento del mio medico, per ovviare ai dolori alla schiena dovuti alle ore di studio e alla frequenza delle lezioni, ho l'abitudine di circolare scalzo in casa per far assumere alla schiena una postura corretta e far respirare il piede per troppe ore costretto nelle scarpe. Questa semplice attività si è rivelata molto benefica e risolutiva del mio problema, migliorando di molto il mio rendimento scolastico. Sono quindi rimasto molto sorpreso di vedere che accanto ai normali e giusti divieti di indossare abbigliamenti non consoni alle attività e alle finalità del luogo anche il divieto di circolare scalzi al di fuori della propria camera. Questo, infatti, comporterebbe conseguenze (dolori alla schiena e sotto la pianta del piede) che potrebbero influire sul mio rendimento. Mi sono anche informato dei regolamenti vigenti in altre Residenze italiane ed estere ed in tutte quelle che ho potuto contattare, pur avendo regole di abbigliamento pressoché analoghe alle nostre, il divieto a circolare scalzi non compare, probabilmente proprio per permettere ai residenti di fare quell'esercizio rilassante che tanto mi ha aiutato. Per capire il perché di questa anomalia ho forse individuato un indizio che può indicare una spiegazione: la stesura definitiva del regolamento è stata fatta da qualche oscuro impiegato che ha voluto andare al di là delle intenzioni della Direzione: nessuna persona di cultura elevata, infatti, userebbe in un documento ufficiale l'espressione colloquiale ma sgrammaticata "a piedi scalzi" al posto delle più corrette "scalzi" o "a piedi nudi".
Distinti saluti, ecc. ecc.
Reazioni possibili:
1) La lettera viene ignorata.
2) Il regolamento viene corretto e la locuzione "a piedi scalzi" viene semplicemente sostituita con "scalzi".
3) Il regolamento viene corretto e la locuzione "a piedi scalzi" viene semplicemente eliminata.
La soluzione 1 verrà adottata se il destinatario è un potente sicuro di non avere nemici che potrebbero ostacolargli la carriera.
La soluzione 2 verrà adottata se il destinatario ritiene che sia sufficiente evitare che i suoi nemici si attacchino alla sua presunta mancanza di cultura.
La soluzione 3 verrà adottata se il destinatario ritiene che la lettera possa essere usata per accusarlo, per pregiudizi infondati che lo portano a divieti altrettanto infondati, di "sabotare" il rendimento degli ospiti della residenza, questo INDIPENDENTEMENTE dal fatto che ritenga il camminare scalzi una soluzione efficace per certi mal di schiena (per inciso, qualunque buon medico può confermare che lo è).
In conclusione, il regolamento verrà modificato solo ed esclusivamente in base alla situazione lavorativa e psicologica del destinatario, INDIPENDENTEMENTE dalla validità delle argomentazioni esposte, ma solo tenendo conto dei potenziali pericoli da me deliberatamente nascosti nella missiva.
Tenendo conto delle lotte di potere che si svolgono in qualunque posto di lavoro, assegnerei alle tre soluzione queste probabilità.
1) 10%
2) 45%
3) 45%
Beh, il 45% mi sembra una percentuale abbastanza buona per provare. Se poi va male, beh, ormai quasi tutti noi abbiamo già finito l'università, o no?
Lucignolo ci ha proposto tre regolamenti che proibiscono di andare scalzi in luoghi ben precisi. Il primo mostra una volontà precisa, ma anche una citazione dei famigerati cartelli americani "No shirt, no shoes, no service" ai quali, facendo sfoggio di internazionalità, vuole ispirarsi. Il suo provincialismo appare nella locuzione "piedi scalzi", che, pur essendo usata nel linguaggio comune, è grammaticalmente sbagliata e andrebbe evitata, come hanno fatto gli estensori degli altri due regolamenti, in un documento ufficiale.
Gli altri due sembrano scritti da un oscuro burocrate che in un eccesso di zelo ha esteso di sua iniziativa il concetto di abito succinto ai piedi nudi.
Come ho già detto, una volta che la burocrazia ha scritto una cosa, per inerzia tende a non modificarla se non costretta, quindi una rivendicazione di un diritto di una piccola minoranza senza appoggi potenti non sortirebbe alcun effetto. La richiesta di modifica deve dunque essere più che una richiesta, un'arma, impugnata contro il destinatario o, meglio ancora, offerta al destinatario per essere impugnata contro l'estensore del regolamento.
Per non fare dei post troppo lunghi, affronterò una sola "battaglia" per post. Il primo è questo, il prossimo non prima (se sono fortunato) di martedì/mercoledì.
Prima Battaglia.
Regolamento della Residenza di Studi Superiori di Via Zanardi a Bologna.
Questa rivendicazione può essere fatta solo ed esclusivamente da un giovane appena divenuto o in procinto di divenire ospite della Residenza. Un esterno si sentirebbe rispondere che, visto che non usufruisce della Residenza, non sono affari suoi.
Innanzi tutto si deve individuare il "Capo": quello che è responsabile della disciplina all'interno della Residenza, non necessariamente il "Capo supremo".
Alla cortese attenzione di (nome e qualifica del "Capo")
Sono uno studente ospite (o in procinto di diventare ospite) della Residenza. Su suggerimento del mio medico, per ovviare ai dolori alla schiena dovuti alle ore di studio e alla frequenza delle lezioni, ho l'abitudine di circolare scalzo in casa per far assumere alla schiena una postura corretta e far respirare il piede per troppe ore costretto nelle scarpe. Questa semplice attività si è rivelata molto benefica e risolutiva del mio problema, migliorando di molto il mio rendimento scolastico. Sono quindi rimasto molto sorpreso di vedere che accanto ai normali e giusti divieti di indossare abbigliamenti non consoni alle attività e alle finalità del luogo anche il divieto di circolare scalzi al di fuori della propria camera. Questo, infatti, comporterebbe conseguenze (dolori alla schiena e sotto la pianta del piede) che potrebbero influire sul mio rendimento. Mi sono anche informato dei regolamenti vigenti in altre Residenze italiane ed estere ed in tutte quelle che ho potuto contattare, pur avendo regole di abbigliamento pressoché analoghe alle nostre, il divieto a circolare scalzi non compare, probabilmente proprio per permettere ai residenti di fare quell'esercizio rilassante che tanto mi ha aiutato. Per capire il perché di questa anomalia ho forse individuato un indizio che può indicare una spiegazione: la stesura definitiva del regolamento è stata fatta da qualche oscuro impiegato che ha voluto andare al di là delle intenzioni della Direzione: nessuna persona di cultura elevata, infatti, userebbe in un documento ufficiale l'espressione colloquiale ma sgrammaticata "a piedi scalzi" al posto delle più corrette "scalzi" o "a piedi nudi".
Distinti saluti, ecc. ecc.
Reazioni possibili:
1) La lettera viene ignorata.
2) Il regolamento viene corretto e la locuzione "a piedi scalzi" viene semplicemente sostituita con "scalzi".
3) Il regolamento viene corretto e la locuzione "a piedi scalzi" viene semplicemente eliminata.
La soluzione 1 verrà adottata se il destinatario è un potente sicuro di non avere nemici che potrebbero ostacolargli la carriera.
La soluzione 2 verrà adottata se il destinatario ritiene che sia sufficiente evitare che i suoi nemici si attacchino alla sua presunta mancanza di cultura.
La soluzione 3 verrà adottata se il destinatario ritiene che la lettera possa essere usata per accusarlo, per pregiudizi infondati che lo portano a divieti altrettanto infondati, di "sabotare" il rendimento degli ospiti della residenza, questo INDIPENDENTEMENTE dal fatto che ritenga il camminare scalzi una soluzione efficace per certi mal di schiena (per inciso, qualunque buon medico può confermare che lo è).
In conclusione, il regolamento verrà modificato solo ed esclusivamente in base alla situazione lavorativa e psicologica del destinatario, INDIPENDENTEMENTE dalla validità delle argomentazioni esposte, ma solo tenendo conto dei potenziali pericoli da me deliberatamente nascosti nella missiva.
Tenendo conto delle lotte di potere che si svolgono in qualunque posto di lavoro, assegnerei alle tre soluzione queste probabilità.
1) 10%
2) 45%
3) 45%
Beh, il 45% mi sembra una percentuale abbastanza buona per provare. Se poi va male, beh, ormai quasi tutti noi abbiamo già finito l'università, o no?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Divieti e non
Giusto: le prossime puntate nel forum soci.
O no? Gradirei le vostre opinioni
O no? Gradirei le vostre opinioni
Ultima modifica di Rei il Lun Mar 03 2008, 07:48 - modificato 1 volta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Divieti e non
"Fin qui passi" un c.....! Quel divieto è una chiarissima quanto studipa restrizione della libertà individuale. Passi semmai al massimo il "torso nudo" (...anche se io personalmente tutto questo "immane scandalo" per un torso nudo non lo vedo, ma vabeh), ma vietare i piedi nudi all'interno di una residenza per studenti è semplicemente idiota. Strutture di questo tipo, specialmente quando l'alloggio costa FIOR DI DENARI come in quella residenza, dovrebbero consentire a chi ci abita di sentirsi in qualche modo a casa propria, pur nel rispetto delle regole di educazione collettiva.Lucignolo ha scritto: Fin qui passi.
In Germania il luogo dove ho visto sempre essere la cosa più comune, banale e insignificante girare scalzi (anche per tutti coloro che non l'avrebbero mai fatto per strada) era proprio il mio studentato, che in quanto a modernità ed eleganza non aveva nulla ma proprio nulla da invidiare alla residenza bolognese, dove di sicuro io non avrei mai messo piede, avessi mai dovuto studiare a Bologna... Che strana idea del "decoro" che ha certa gente... Altro che "internazionalità"! Nei paesi nei quali le mode e l'abbigliamento hanno meno peso tra i giovani, il rendimento scolastico-universitario è superiore.... non è che magari ci sia anche un piccolissimo nesso tra queste due cose?!
No, questo non mi pare assolutamente. Mi pare piuttosto che qualcuno qui abbia lo sport di andare costantemente e dappertutto A CACCIA maniacale di questo tipo di divieti.Enzi ha scritto: Gli spazi per i bf si stanno riducendo e l'emergere del fenomeno ha spinto a rendere pubblici i divieti per evitare contestazioni.
E chi cerca trova: con meticolose ricerche su internet e nella vita reale si può trovare e collezionare ogni tipo di informazione che si desidera filtrare. Presentarle poi sul forum vuol giustamente dire "denunciarle" (e magari provare a "combatterle", come qualcun altro tenta), ma è anche, non ci si dimentichi, un "restringimento" del campo del reale (come avviene con la camera da presa, cosa che registi e giornalisti sanno molto bene). Altro sarebbe fare una ricerca del tipo: su TUTTE le strutture per studenti in Italia, QUANTE vietano espressamente i "piedi scalzi"?
...che "piedi scalzi" sia grammticalmente scorretto comunque mi è del tutto nuova!
Federico- Numero di messaggi : 57
Data d'iscrizione : 21.01.08
Re: Divieti e non
Questa affermazione offende profondamente le cose semplicemente idiote.Federico ha scritto:...vietare i piedi nudi all'interno di una residenza per studenti è semplicemente idiota.
Scherzi a parte, per un burocrate, scoprire di aver creato una norma semplicemente idiota o peggio, oltre ad una goduria che sfiora l'orgasmo, gli da una fortissima spinta a mantenere la norma in questione e a diffonderla in altri settori. Quindi puntiamo a motivazioni, anche pretestuose, che però lo convincano a modificare la norma in questione.
Accade perché è entrato nell'uso comune, come una forma di stupido pudore per non dire "piedi nudi". La parola "nudi" spaventa? Comunque è lo stesso meccanismo per cui si dice "ma chi se ne importa", credendo di essere meno volgari non usando "ma chi se ne frega" e non ci si accorge di citare un verso di una vecchia canzone di Gianni Morandi che deliberatamente usava una forma grammaticalmente sbagliata.Federico ha scritto:...che "piedi scalzi" sia grammticalmente scorretto comunque mi è del tutto nuova!
Stessa cosa per "bagnasciuga" al posto di "battigia": pur erroneo, è entrato nell'uso comune, al punto da essere stato incluso nei dizionari. Ma io sono un purista e continuo a segnarlo con la matita rossa
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Divieti e non
Federico ha scritto:vietare i piedi nudi all'interno di una residenza per studenti è semplicemente idiota.
(allora, per cominciare: perdonami per i miei sbagli grammaticali, ecc. vi invito di correggermi in un messaggio privato, se solo per non deviare dal topic...)
Anche se non sono d'accordo, e certamente visto la mia preferenza di andare scalza non andrei a un posto dove camminare a piedi nudi è vietato, io non direi che il regolamento è idioto. Ecco il perché: è già fatto noto che la maggioranza va "calzato" - ed è così pure nelle residenze d'università. Pure è fatto noto che il contagio di diversi funghi dei piedi è un problema quando loro che vanno calzati si tolgono le scarpe ogni tanto. Per loro che vanno scalzi sempre, i funghi non fanno problema perché i piedi sono robusti e resistenti dall'infezione. Però - ci sono tante persone, come me ad esempio, che preferiscono andare scalze al negozio, al parco, ecc., ma per chi è necessario purtroppo mettersi le scarpe per andare alle lezioni e/o al lavoro. I nostri piedi potrebbero essere molto robusti o non...dipende quanto tempo passiamo a piedi nudi.
Ormai probabilmente capite l'idea... In una residenza dove abitano tante persone a stretto contatto, se non c'è un regolamento così, loro che vanno calzati sempre potrebbere togliersi le scarpe ogni tanto (per pigrizia, ad esempio...o perché hanno fretta...) e possono trasmettere un brutto fungo che poi propagano velocissimo: e poi, noi che andiamo scalzi per la maggior parte del giorno ma non abbastanza per fare resistenti i piedi, diventiamo il mezzo perfetto per il contagio del fungo.
Il modo più facile per prevenire questa situazione, anche se non l'unico, è vietare i piedi nudi all'interno delle residenze. Quindi, anche se non sono completamente d'accordo con il regolamento, non direi che è stupido, e certamente lo capisco.
Saluti, (e grazie per la vostra pazienza - sono pure un po' imbarazzata a metterci questo post pieno dei sbagli, ma so che non scrivere per paura di sbagliare e come non andare scalza per paura di essere notata!!)
Jessica- Numero di messaggi : 30
Età : 39
Data d'iscrizione : 13.01.08
Re: Divieti e non
Cara Jessica, non credo che la norma di quel regolamento abbia a che fare con l'igiene (cui per altro non si fa mai riferimento in tutto il regolamento), ma con un (del tutto aleatorio) senso del decoro, tant'è che quella regola compare alla voce "Norme di comportamento", che esordisce citando il "rispetto del decoro" e prosegue con: "...o comunque adottare abbigliamento o comportamenti non consoni alle attività e alle finalità del luogo".
...le "finalità del luogo"?! La finalità del luogo è dare un alloggio (non regalato ma pagato caro!) agli studenti (che possono permetterselo). A questo fine si vietano i pedi scalzi?
E anche se parliamo di estetica, ci sono certe ciabatte e certi zoccoli che sono talmente orrendi da dare fastidio! Quelli però sono tollerati in quanto "calzature"?
Il problema dei funghi inoltre non esiste su superfici completamente asciutte, come sono (presumibilmente) quelle dell'interno di un residence. I funghi hanno vita quasi esclusivamente su superfici bagnate o umide a contatto col piede bagnato, specie se il piede non viene sciacquato e asciugato entro un certo periodo di tempo. Se due persone camminano scalze sulla stessa superficie asciutta, non esiste possibilità di contagio di funghi - qualcuno mi corregga se sbaglio.
Quindi personalmente ribadisco che per me quella norma è IDIOTA, sia che si parli di decoro, sia che si parli di igiene!
E non ti preoccupare assolutamente per i tuoi errori, 1. perché errori li fanno anche gli italiani! 2. perché sei già molto brava e, come diciamo in italiano: "sbagliando s'impara"! :-))
...le "finalità del luogo"?! La finalità del luogo è dare un alloggio (non regalato ma pagato caro!) agli studenti (che possono permetterselo). A questo fine si vietano i pedi scalzi?
E anche se parliamo di estetica, ci sono certe ciabatte e certi zoccoli che sono talmente orrendi da dare fastidio! Quelli però sono tollerati in quanto "calzature"?
Il problema dei funghi inoltre non esiste su superfici completamente asciutte, come sono (presumibilmente) quelle dell'interno di un residence. I funghi hanno vita quasi esclusivamente su superfici bagnate o umide a contatto col piede bagnato, specie se il piede non viene sciacquato e asciugato entro un certo periodo di tempo. Se due persone camminano scalze sulla stessa superficie asciutta, non esiste possibilità di contagio di funghi - qualcuno mi corregga se sbaglio.
Quindi personalmente ribadisco che per me quella norma è IDIOTA, sia che si parli di decoro, sia che si parli di igiene!
E non ti preoccupare assolutamente per i tuoi errori, 1. perché errori li fanno anche gli italiani! 2. perché sei già molto brava e, come diciamo in italiano: "sbagliando s'impara"! :-))
Federico- Numero di messaggi : 57
Data d'iscrizione : 21.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Divieti e non
Federico ha scritto:non credo che la norma di quel regolamento abbia a che fare con l'igiene (cui per altro non si fa mai riferimento in tutto il regolamento), ma con un (del tutto aleatorio) senso del decoro....
Ah sì...dopo averlo letto di nuovo vedo che hai ragione! Mi sembra strano avere un regolamento così se non per motivo di mantenere un alto livello dell'igiene....
Enzo ha scritto:Complimenti Jessica per l'Avatar. Prima non era ben leggibile.
Grazieeee! Uno dei miei passatempi: fare disegni sui piedi con la henna!!! Nel passato li facevo pure sulle mani però adesso non più per motivo di lavoro...non è professionale, almeno se non stai nell'india!
Jessica- Numero di messaggi : 30
Età : 39
Data d'iscrizione : 13.01.08
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Divieti e non
lucignolo ha scritto:È vietato circolare a piedi scalzi o a torso nudo al di fuori del proprio appartamento
Essendo un luogo di culto, è inoltre vietato entrare scalzi e con abiti succinti.
Per il decoro delle sedi e il rispetto dei visitatori, non è consentito accedere ai musei in abbigliamento succinto o scalzi.
Nessuno ha pensato alla soluzione più semplice e logica: fregarsene ed entrare/circolare tranquillamente a piedi scalzi
Ospite- Ospite
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Divieti e non
Questa residenza ha un'indirizzo di posta elettronica:lucignolo ha scritto:Vi indico alcune somme vette della mente umana.
"BENVENUTI IN
RESIDENZA DI STUDI SUPERIORI
residenza.studisuperiori@unibo.it
Non ho voglia e tempo di scrivere lettere, ma potrei mandar loro semplicemente un link a questo forum, in modo che si facciano un'idea del nostro punto di vista. Che ne pensate?
andrea
Andrea D- Numero di messaggi : 222
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Divieti e non
Pessima idea: la risposta, educata, avrebbe però il significato di "Fatti i fatti tuoi. Se non sei uno studente della Residenza, cosa ti importa del nostro regolamento?". E non avrebbero tutti i torti. Concentriamoci sui luoghi aperti a tutti.Andrea D ha scritto:Non ho voglia e tempo di scrivere lettere, ma potrei mandar loro semplicemente un link a questo forum, in modo che si facciano un'idea del nostro punto di vista. Che ne pensate?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Divieti e non
Be', spesso le residenze universitarie ospitano anche dei docenti, no? E poi, se non e` decoroso girare scalzi in una residenza studentesca, non lo e` nemmeno nei corridoi delle facolta` e dei dipartimenti (come quelli da cui sono passato poco fa, scalzo). Comunque rinuncio, e` vero che probabilmente non servirebbe.Rei ha scritto:Pessima idea: la risposta, educata, avrebbe però il significato di "Fatti i fatti tuoi. Se non sei uno studente della Residenza, cosa ti importa del nostro regolamento?". E non avrebbero tutti i torti. Concentriamoci sui luoghi aperti a tutti.
ciao,
andrea
Andrea D- Numero di messaggi : 222
Data d'iscrizione : 09.01.08
Pagina 1 di 1
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