Piccole passeggiate...

Grand Choeur ha scritto:
Al nostro ritorno il babbo, bravo fotografo, ha voluto immortalarci.
Durante la serata, mentre con la mamma discutevo dei benefici, non solo fisici, dell'andare scalzi e, essendo lei insegnante di scuola media, anche di altri temi riguardanti i bambini in genere, la bimba si è scalzata nuovamente per un paio di volte.
Prima di andarmene, ho detto alla mamma: "Ma lasciala andare così!"
Ha detto che se la figlia volesse andare in giro scalza non avrebbe nessun problema e che, secondo lei, quella piccola passeggiata è stata una cosa importante. Vediamo come evolve la cosa.

Grand Choeur ha scritto:O, semplicemente, sono gli altri che sono in grado di recepire?

Grand Choeur ha scritto:Diciamo che orso lo sono anch'io. Ma forse più un orso Yoghi.
Le foto, se me le mandano, chiederò l'autorizzazione a postarle.
E pensare che non mi ritengo un gran comunicatore. Forse "annuso" le persone giuste.

Alexey ha scritto:Forse le barebottomshoes esistono anche da uomo, anche se  quelle disegnate da Cristiana erano molto più belle. Però è il principio della proibizione che andrebbe combattuto, una volta sicuri dei luoghi in cui esistono si può provare a scrivere lettere (eventualmente previa riunione a nome dell'associazione) che tirano in ballo le nostre valide motivazioni ecc..

Alexey ha scritto:Certamente, se non ci lasciamo sopraffarre dalla naturale inerzia si può "combattere" su più fronti. Per me il discorso finti sandali ecc.. è sempre stato un po' controverso, nel senso che se viene utilizzato come ornamento per il piede sfoggiandolo senza cercare di nasconderlo, per me è ok. Se invece diventa un perenne appiglio per nascondere il piede agli occhi della gente, può diventare a lungo andare un alibi psicologico che non fa crescere né noi né tantomeno il barefooting.

paolo fratter ha scritto:Personalmente i finti sandali non li metterei mai, non so non sono ne carne ne pesce, o completamente scalzo o calzato, piuttosto a me va bene il tenere le infradito in mano quando proprio non mi sento completamente a mio agio, giusto quel tanto per dare una pur minimale giustificazione al nostro scalzismo.

Grand Choeur ha scritto:Ieri ho fatto una lunga passeggiata con un'amica che ha provato per la prima volta a uscire scalza.
La prima sua sensazione è stata quella di avere dimenticato qualcosa: le scarpe!
Abbiamo fatto un percorso con fondi molto vari, mattonelle, cemento, asfalto liscio e asfalto sbrecciato, erba e terra e, dopo circa 2200 m. siamo arrivati a casa di sua cugina.
Una volta andati via, ha fatto scalza per circa 300 m. anche il ritorno, poi si è infilata le infradito che aveva di riserva (che, a quel punto, le sembravano pesantissime), perché era arrivata al suo limite. Comunque, ha detto che già oggi era tutto a posto, anzi, aveva i piedi "felici".
Siamo rimasti molto contenti dell'esperienza, soprattutto perché a lei è servita per capire cosa si provasse. Ha detto che sicuramente andrà scalza altre volte, magari approfittando di quando porta a spasso il cane, proprio perché ora ha capito che può farlo e può scegliere quando e quanto farlo.
Oltre che di scalzismo abbiamo parlato di molte altre cose, condividendo e confrontando diversi pensieri.
Spero che possiamo presto fare il bis.

Grand Choeur ha scritto:Non so se riescono a combinarsi tutti. C'è anche gente che lavora sabato e domenica, ma posso provare a proporlo.

bfpaul ha scritto:

Grand Choeur ha scritto:Non so se riescono a combinarsi tutti. C'è anche gente che lavora sabato e domenica, ma posso provare a proporlo.

Beh, quelli che ci riescono, però non sarà domani.
Pensavo a quando torno su, l'anno prossimo; potrei non andare a Roma dove si, trovo i soliti 4 dico 4 amici e la cosa finisce lì...
Non sarebbe male andare a Firenze e cercare di fare un incontro tosco - emiliano - romagnolo!

bfpaul